NOMADI ALL'OPERA

[Jamal Crawford]

Venditori di bibite truffati e rapinati
Due grossisti di bevande – un bergamasco e un milanese - hanno denunciato di essere stati truffati e rapinati da alcuni nomadi nei pressi del campo di via Chiesa Rossa, a Milano. Il primo è stato derubato di 15.000 euro, il secondo ci ha rimesso un carico di casse di birra per circa 2000 euro. I due, secondo quanto riferito alla polizia, sarebbero rimasti vittime della stessa truffa messa in atto dai nomadi. Il bergamasco, G. U. 42 anni venditore di bibite all’ingrosso, era stato contattato da un amico e invitato ad acquistare una partita di bibite a prezzo vantaggioso. Si è così recato nel luogo indicato, dove è stato circondato da cinque nomadi, armati di pistole, che hanno iniziato a spintonarlo rubandogli tutti i soldi che aveva portato con sè per il pagamento della merce.

Il grossista si è rivolto alla Polizia, intervenuta sul posto: ma mentre i poliziotti stavano seguendo questo caso, gli agenti sono stati allertati da un secondo venditore truffato, A. B. 33 anni, milanese. Al grossista era stato fatto un ordine telefonico di birra per oltre duemila euro. Ma quando, dopo aver scaricato la merce, ha estratto la bolla per il pagamento, i nomadi, sempre armati di pistola, lo hanno spintonato e allontanato, rubandogli il carico.

(14/12/2007)

http://www.eco.bg.it/EcoOnLine/CRONA...4_truffa.shtml

[Froze]

Originariamente inviato da Jamal Crawford

Venditori di bibite truffati e rapinati
Due grossisti di bevande – un bergamasco e un milanese - hanno denunciato di essere stati truffati e rapinati da alcuni nomadi nei pressi del campo di via Chiesa Rossa, a Milano. Il primo è stato derubato di 15.000 euro, il secondo ci ha rimesso un carico di casse di birra per circa 2000 euro. I due, secondo quanto riferito alla polizia, sarebbero rimasti vittime della stessa truffa messa in atto dai nomadi. Il bergamasco, G. U. 42 anni venditore di bibite all’ingrosso, era stato contattato da un amico e invitato ad acquistare una partita di bibite a prezzo vantaggioso. Si è così recato nel luogo indicato, dove è stato circondato da cinque nomadi, armati di pistole, che hanno iniziato a spintonarlo rubandogli tutti i soldi che aveva portato con sè per il pagamento della merce.

Il grossista si è rivolto alla Polizia, intervenuta sul posto: ma mentre i poliziotti stavano seguendo questo caso, gli agenti sono stati allertati da un secondo venditore truffato, A. B. 33 anni, milanese. Al grossista era stato fatto un ordine telefonico di birra per oltre duemila euro. Ma quando, dopo aver scaricato la merce, ha estratto la bolla per il pagamento, i nomadi, sempre armati di pistola, lo hanno spintonato e allontanato, rubandogli il carico.

(14/12/2007)

http://www.eco.bg.it/EcoOnLine/CRONA...4_truffa.shtml

mi spiace per il secondo.
un po' allocco il primo. (che probabilmente voleva fare l'affarone in nero, altrimenti non c'era motivo di andare in giro con 15k€)

[:.Blizzard.:]

interessante ....

da me l'altro ieri un ragazzo dal chiaro accento italiano ha rubato la borsetta a una vecchietta che stava facendo spesa al mercato.

Se me ne vengono in mente altri di episodi posto !

[Jamal Crawford]

Originariamente inviato da :.Blizzard.:

interessante ....

da me l'altro ieri un ragazzo dal chiaro accento italiano ha rubato la borsetta a una vecchietta che stava facendo spesa al mercato.

Se me ne vengono in mente altri di episodi posto !

POSTA POSTA, MAGARI POSTA ANCHE LA FONTE

io l'altra sera ho visto mio cugino sulla luna che limonava con Giorge Clooney

[svarionman]

Arrestato per furto aggravato Massimiliano Visentini, ferrarese di 35 anni
Ruba la borsa e finge di averla recuperata

Torna sul luogo del delitto, ma non è fortunato. E’ stato arrestato per furto aggravato Massimiliano Visentini, ferrarese di 35 anni, già con precedenti.
Si è presentato a casa di una signora dicendo di aver recuperato una borsetta di sua proprietà. La donna chiede spiegazioni e lui le racconta di aver notato un ragazzo, corporatura e altezza media con carnagione chiara, correre in via Adua con una borsa nera in mano. Fermato il giovane e chiestogli spiegazioni, Visentini fa credere di aver capito che si trattava di un furto e, raggiunto il presunto ladro, gli strappa dalle mani la borsa, finendo anche rovinosamente a terra. Per rendere più credibile l’‘alibi’ il 35enne le mostra effettivamente che presenta varie escoriazioni al volto e una protuberanza sulla fronte, dicendole che però non intendeva farsi curare.

Recuperata la borsa, avrebbe letto l’indirizzo della proprietaria nella patente ritrovata all’interno ed era giunto fin lì per restituirla. Dalla borsa però mancavano tutti gli oggetti di valore e in particolare la somma di 25 euro in contanti, un iPod, una drive-pen, una e un paio di occhiali. Visentini poi le chiede come ricompensa per la restituzione di 15 euro, che gli viene data dal padre della donna.

La proprietaria intanto sporge denuncia di furto e chiama il 113, riferendo che la borsetta in questione si trovava nella cucina della sua abitazione e l’aveva lasciata incustodita sulla tavola mentre si apprestava, col padre, ad effettuare lavori di manutenzione nel salotto.

Proprio a causa dei lavori, la porta principale e il cancello che dà sulla via erano rimasti aperti. Probabilmente il ladro era entrato proprio da lì senza farsi notare. Successivamente la vicina di casa della signora riferisce che alle ore 15.40, dal suo giardino aveva notato un uomo sul marciapiede allontanarsi dall’abitazione dove era avvenuto il furto.

Lo sconosciuto aveva in mano una borsa nera: la posa in terra, si allontana di alcuni passi verso via Adua e, dopo alcuni istanti, ritorna a riprendere la borsetta, suonando al campanello della derubata. La vicina afferma di non aver mai perso di vista il giovane, dal momento in cui aveva lasciato cadere in terra la borsa, sino a quando aveva preso contatto con la signora e lo riconosce in Visentini.

Gli agenti quindi lo perquisiscono e gli trovano nella tasca destra del giaccone la penna e all’interno della calza i 25euro. Colto nel sacco, il 35enne confessa il furto e indica la sua bicicletta. Il mezzo era posizionato nelle vicinanze del luogo dove era stato notato appoggiare a terra la borsa.

Da un sommario controllo del velocipede gli agenti non notano nulla, ma è lo stesso Visentini che mostra loro come sotto la sella vi era la refurtiva appena asportata.

[Jamal Crawford]

qui si parla di nomadi
il thread sugli italiani lo trovi nel dark

[svarionman]

Originariamente inviato da :.Blizzard.:

interessante ....

da me l'altro ieri un ragazzo dal chiaro accento italiano ha rubato la borsetta a una vecchietta che stava facendo spesa al mercato.

Se me ne vengono in mente altri di episodi posto !

Originariamente inviato da Jamal Crawford

POSTA POSTA, MAGARI POSTA ANCHE LA FONTE

io l'altra sera ho visto mio cugino sulla luna che limonava con Giorge Clooney

Originariamente inviato da svarionman

[:.Blizzard.:]

Rapina alle poste: muore bandito

Sardegna: quattro rapinatori tentano un colpo ad un ufficio postale ma vengono intercettati dai carabinieri. Un rapinatore ucciso, e tre arrestati, grave un passante

Tragica rapina stamani ad un ufficio delle poste di Pula, cittadina 30 chilometri a sud di Cagliari. Un gruppo di quattro uomini ha fatto irruzione in un ufficio postale intorno alle 9 e si sono fatti consegnare una borsa di denaro contante dagli impiegati. All'uscita però c'erano i carabinieri ad attendere la banda e si è aperto un conflitto a fuoco violentissimo.

Uno dei banditi, il 23enne Salvatore Brau del nuorese è caduto sotto i colpi dei militari, mentre altri due sono stati arrestati. Un uomo di 42 anni, Pietro Paolo Locci, cuoco di un ristorante della zona, è stato ferito con un colpo alla testa, probabilmente da uno dei banditi che gli voleva sottrarre il furgone per la fuga. Al momento l'uomo è in ospedale e versa in condizioni disperate. Il bottino è stato subito recuperato dai carabinieri.

Il quarto rapinatore è riuscito a mettersi in fuga e si è asserragliato in una villetta nelle vicinanze prendendo in ostaggio una donna 76enne e i suoi due figli. Poco dopo ha liberato uno dei figli, ma quando il Procuratore della Repubblica Ettore Angioini è entrato nella casa, circondata dai militari, ha convinto l'uomo ad arrendersi, per non peggiorare ulteriormente la propria posizione. All'esterno una decina di persone hanno insultato il bandito.

nn apri un topic?

[:.Blizzard.:]

Tragica morte di un rapinatore non ancora 14 enne dopo il colpo messo a segno in un supermercato di Giovinazzo con un complice maggiorenne, poi arrestato.

I due rapinatori sono entrati nell’esercizio commerciale armati di una pistola “piombata” (che quindi serviva solo a intimorire il titolare e i due dipendenti presenti nel negozio) intimando la consegna del registratore di cassa, dopodichè si sono dati alla fuga a bordo di un ciclomotore imboccando la strada che da Giovinazzo porta alla frazione di Santo Spirito.

I due rapinatori sono entrati nell’esercizio commerciale armati di una pistola “piombata” (che quindi serviva solo a intimorire il titolare e i due dipendenti presenti nel negozio) intimando la consegna del registratore di cassa, dopodichè si sono dati alla fuga a bordo di un ciclomotore imboccando la strada che da Giovinazzo porta alla frazione di Santo Spirito.
tuglia dei carabinieri, ma durante l’inseguimento il rapinatore alla guida dello scooter, imboccando una curva ad alta velocità ha perso il controllo. Lo scooter si è ribaltato il più giovane dei due malviventi, che sedeva sul sellino posteriore, nella caduta ha battuto la testa contro il registratore di cassa che lui stesso trasportava. Vana la corsa all’Ospedale San Paolo di Bari, dove il 14 enne è morto subito dopo il ricovero.

Poco dopo i carabinieri hanno identificato e arrestato il suo complice. Si tratta del 19 enne Giuseppe Ladisa, abitante al quartiere Libertà di Bari e con precedenti penali per reati contro il patrimonio. Il ragazzo deceduto, anche lui originario del quartiere Libertà di Bari, era noto come “soggetto a rischio” dalle forze dell’ordine.
DIRETTORE

Un altro topic, tieni.

[:.Blizzard.:]

Napoli, 27 novembre 2007 - Un ragazzo di 17 anni, Antonio Barbato, è stato ucciso mentre rapinava insieme a due complici una coppia nella loro auto. Il fatto è successo a Casoria, nel Napoletano, in via Carducci, intorno a mezzanotte e mezzo.


Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, mentre i due erano intenti alla rapina, dalla pistola di uno degli altri malviventi è partito un colpo che ha ferito mortalmente alla testa Barbato. Il ragazzo era già noto alle Forze dell'ordine ed era residente di Miano.

Basta dai ... senno' finisco domani.

[Jamal Crawford]

strano che siano tutti italiani del sud

molto strano che a delinquere in italia siano gli stranieri

[svarionman]

Rosso di sera bel tempo si spera.

[drakend]

Il problema è lo straniero e non il reato: Jamal tu hai tutto il diritto di essere contrario all'immigrazione in generale o solo in particolare, ma almeno ammettilo chiaramente. Io ad esempio non ho problemi nell'ammettere che sono contrario alla permanenza in Italia di chi non ha un lavoro oppure di chi delinque... non strumentalizzare un reato per una questione politica!

[:.Blizzard.:]

Rapinatore arrestato, dopo l'indulto 9 furti
25 Giugno 2007 - (AGR)

Fermato dai carabinieri un rapinatore milanese di 42 anni. Uscito dal carcere lo scorso agosto grazie l'indulto, aveva ripreso a rapinare alcune farmacie. I carabinieri lo hanno fermato sabato sera mentre in zona via Don Gnocchi. L'uomo aveva uno zaino con dentro una pistola ad aria compressa, una somma di denaro in contanti e una tuta da ginnastica.

ok..

[:.Blizzard.:]

Rapinatore torinese si trova nel carcere di Brissogne
Di Fabrizia (del 29/01/2007 @ 10:00:00, in Cronaca, linkato 29 volte)
Sono stati identificati i due banditi che nel novembre scorso avevano rapinato la Carige di Leca di Albenga: uno dei due, Giuseppe Schirripa, 30 anni di Torino, è recluso nel carcere di massima sicurezza di Brissogne per altri reati.

bene ...

[:.Blizzard.:]

Originariamente inviato da Jamal Crawford

strano che siano tutti italiani del sud

molto strano che a delinquere in italia siano gli stranieri

Và meglio ora ?


Rimani delle tue idee per carità, ma almeno abbi la decenza di aprire ogni tanto i tuoi orizzonti. Questo topic è la sagra dei luoghi comuni. Inizi dicendo "Eh no sono tutti ROM". Poi ti viene postata qualche rapina su tua richiesta ad opera di italiani "Eh no, sono tutti del Sud". Poi ti ho postato rapinatori del Nord. Cosa mi devo aspettare come risposta ora?

[Jamal Crawford]

Savona. Altri quattro rumeni sono stati arrestati per la clonazione di carte di credito e per furti in centri commerciali dagli agenti della Polizia Postale di Imperia, in collaborazione con i colleghi dello stesso reparto di Genova e Milano e quelli della Squadra Mobile di Brescia, nella seconda fase dell’operazione “Bluetooth”, cominciata nell’agosto dello scorso anno. Gli investigatori guidati dall’ispettore Ivan Bracco e coordinati dal sostituto procuratore della repubblica di Imperia Filippo Maffeo, hanno anche fermato una quinta persona e sono alla ricerca di altri due indagati. Il gruppo di malviventi operava nelle province di Imperia e Savona ed aveva la base operativa nel bresciano. I rumeni penetravano di notte negli esercizi e nei centri commerciali e modificavano le apparecchiature Pos. In alcuni casi riuscivano a rubare i codici delle carte di credito in tempo reale con la tecnologia Bluetooth (da qui il nome dell’operazione) mentre in altri tornavano dopo qualche tempo per recuperare le memorie ed i codici. Così riuscivano a prelevare contanti ed a fare acquisti con le carte clonate, in diversi paesi europei, per cercare di sviare le indagini. I rumeni arrestati sono anche accusati di furti in centri commerciali ed abitazioni. Gli agenti hanno anche recuperato diverso materiale e denaro proveniente dai furti.


Due rumeni arrestati per violenza

OLBIA – Ieri notte, il trentaseienne Ionel Doros ed il venticinquenne Costantin Ciobonu, entrambi rumeni, sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Olbia. I due dovranno rispondere delle accuse di violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Una volante è dovuta intervenire in via Barcellona, angolo via Liguria, dove era stata segnalata la presenza di tre persone che tentavano di aprire il cancello di un’abitazione. Gli agenti hanno subito notato tre uomini che barcollavano vistosamente lungo la strada, in evidente stato di ebbrezza alcolica. Alla richiesta di esibire i documenti, come da prassi, solo uno dei tre forniva spontaneamente le proprie generalità, mentre gli altri due, hanno cominciato a minacciare ed aggredire i poliziotti con calci e pugni, causando lesioni. Dopo non poche difficoltà, gli agenti riuscivano a far salire nel mezzo di servizio i due che nonostante la strenua resistenza e gli atti di autolesionismo, venivano portati negli uffici del Commissariato. Una volta identificati, i due stranieri sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza del Commissariato di Pubblica Sicurezza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.



Come Arancia meccanicaRapinavano e stupravano coppiette: arrestati 3 rumeniErano tutti e tre sorvegliati speciali ed avevano l'obbligo di firma i tre rumeni arrestati dalla polizia di Roma con l'accusa di aver aggredito e stuprato nei giorni scorsi due coppiette che si erano appartate in auto nella zona di Tor Vergata. Gli agenti della Squadra Mobile diretti da Vittorio Rizzi, hanno sottoposto a fermo Marin Ceausu Romica, di 33 anni, Georgean Cadrut Ugureanu, di 21 anni e Marius Costantin Basile di 20 anni. I tre sono stati fermati dagli investigatori sabato sera in via Oxford, sempre nella zona di Tor Vergata: dopo che erano stati pedinati per alcune ore gli agenti li hanno bloccati mentre rapinavano una borsetta ad una nigeriana colpendola a calci e pugni.

Operazione "Arancia meccanica" - Questo perché la dinamica dei fatti di una violenza e gravità tale che ci hanno ricordato le geste dell'omonimo film - ha detto nel corso di una conferenza stampa il capo della Squadra Mobile, Antonio Rizzi - la nostra è stata una corsa contro il tempo perché questa non è una banda di sprovveduti. Il loro obiettivo era sempre la rapina ma poi uno di loro violentava la vittima".All'appello manca ancora un loro connazionale che è ricercato mentre gli investigatori stanno cercando di capire se oltre gli episodi contestati abbiano commesso in passato rapine con la stessa modalità.

Le due coppiette picchiate, le ragazze violentate - Le due rapine compiute dalla banda sono avvenute il 10 settembre in via Gradina di Puglia e il 19 settembre in via Nicolosi. Nel primo episodio è stata presa di mira una coppietta, 22 anni lei, 26 anni lui, che si era appartata a bordo di una Toyota fuoristrada. I rumeni hanno infranto i vetri dell'auto con delle spranghe e hanno fatto scendere dalla vettura i due malcapitati. Entrambe le vittime sono state picchiate dai quattro rumeni che hanno agito con il volto coperto e con i guanti in lattice per non lasciare le impronte. Il ragazzo è stato costretto a consegnare il proprio bancomat e a rivelare il codice pin dopo essere stato minacciato di morte e la ragazza è stata, invece, violentata. Nel secondo caso, il 19 settembre, in via Nicolosi quattro persone hanno compiuto una analoga rapina ad un'altra coppia di 36 e 32 anni appartata a bordo di una Fiat Panda. Anche in questo caso la coppia è stata malmenata e picchiata con estrema violenza e la ragazza è stata violentata, il tutto per portare via pochi euro e una collanina d'oro.

La svolta grazie a due cellulari - Le indagini per fermare il gruppo di banditi sono partite dal controllo di due telefonini che erano stati rapinati alla prima coppia. Uno dei telefonini, in particolare, si è scoperto che era stato venduto a Porta Portese e poi era passato di mano in mano fino ad arrivare alla disponibilità di un rumeno che è, però, estraneo ai fatti. Gli accertamenti su questo immigrato hanno portato gli investigatori della IV Sezione della Squadra Mobile, diretti da Dania Manti, ad un accampamento di fortuna situato nella zona Sud della capitale. E' stato qui che gli investigatori hanno riconosciuto uno dei possibili sospettati descritto dalle vittime di corporatura robusta; si tratta del 33enne rumeno poi fermato dalla polizia insieme ai suoi complici.


Accetta un rapporto sessuale
con un romeno in cambio di soldi per acquistare la droga, ma quando chiede il pagamento
viene violentata dall'uomo
e da un complice
TORINO
Rapinata, malmenata e violentata da due uomini che l’hanno costretta a rapporti sessuali. Soccorsa da un giovane che per aiutarla è stato picchiato e anche lui rapinato.

È successo a Torino nella notte tra sabato e domenica nel parco Stura. I responsabili, due cittadini romeni di 26 e 27 anni, sono stati arrestati dalla polizia di Torino.

L’equipaggo di una volante ha infatti soccorso per strada la donna, di 37 anni, che ha fornito una descrizione dettagliata dei due uomini che l’avevano da poco aggredita. Gli agenti li hanno rintracciati e bloccati poco distante.

La vittima è stata portata all’ospedale Sant’Anna dove i medici hanno constato la violenza subita. La donna, tossicodipendente, ha raccontato di aver accettato di prostituirsi con uno dei due romeni, come a volte faceva per pagarsi le dosi di stupefacenti. Ma l’uomo ha rifiutato di pagarla e l’ha violentata.
Inutile il tentativo di soccorso di un uomo di 35 anni che aveva udito le urla: è stato colpito con un bastone e rapinato. La donna è stata poi costretta a un altro rapporto sessuale con l’altro romeno, e i due si sono poi dati alla fuga, fino a quando non sono stati fermati dalla polizia.

Devono rispondere di violenza sessuale, rapina e lesioni. Hanno precedenti penali per furto, ricettazione e armi. Uno di loro era anche sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora.


Due rumeni arrestati per furto aggravato

SASSARI – Ieri sera, il ventitreenne Cristian Dumitru ed il diciannovenne Nelu Memet, sono stati arrestati dagli agenti della Sezione Volanti e della Squadra Mobile ha tratto in arresto due cittadini rumeni che dovranno rispondere dell’accusa di furto aggravato. Nella zona industriale Predda Niedda, di fonte ad un capannone della “Ditta Acciaieria Salis-Stel Spa”, i poliziotti hanno sorpreso due giovani intenti a sistemare del materiale nei sedili posteriori di un’auto e che, alla vista delle auto, affrettavano le operazioni di carico e risalivano in macchina col chiaro intento di ripartire. I poliziotti bloccavano i rumeni che, dichiaravano che erano li per portare via solo un po’ di ferro trovato nel capannone abbandonato. Nell’auto i due avevano già caricato undici sacchi pieni di matasse di rame e di acciaio e numerosi tubi d’acciaio. Inoltre, dopo un controllo nel capannone, gli agenti hanno notato che la porta scorrevole di ingresso era aperta ed il lucchetto rotto, e poco distante sono stati rinvenuti numerosi attrezzi da scasso, mentre alcune stanze all’interno della struttura erano state rovistate. Una perquisizione dell’appartamento dei due rumeni, ha rivelato altre matasse di rame. I due sono stati tratti in arresto e, questa mattina, si sono presentati davanti all’Autorità Giudiziaria per il processo di convalida del provvedimento restrittivo.



Nel pomeriggio di ieri, due rumeni di 42 e 62 anni, sono stati arrestati dalla polizia di Genova per aver rubato alcuni generi alimentari nel supermercato del centro commerciale Ipercoop di via Romairone, a Bolzaneto. Dalle prime indagini della polizia il valore della merce sarebbe di circa 300.00 euro.

OVADA: ARRESTATI QUATTRO RUMENI PER FURTO
(red. 13/9) - Quattro rumeni sono stati arrestati ieri per furto nell'ambito di un'operazione di pattugliamento del novese ad opera della Questura unitamente al Reparto Prevenzione Crimine di Torino e alla Polizia Stradale. I quattro malviventi erano appena fuggiti da un deposito di autodemolizioni con una refurtiva di caschi, tute e generi alimentari, quando il loro veicolo è stato identificato nei pressi del Bennet di Ovada dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri che hanno provveduto all'arresto degli occupanti:
DRAGAN Gheorghe Marius, nato a Ors. Gravita Jud Caras Severin (Romania) il 28.3.1969, senza fissa dimora; MUNTEAN Radu Stefan, nato a Ors. Gravita Jud Caras Severin (Romania) il 5.5.1988, senza fissa dimora; PERIAN Mihai Ion, nato a Gravita (Romania) il 19.11.1971, senza fissa dimora; RAICA Jonel,nato a Gradinari (Romania) il 18.1.1969, senza fissa dimora.


Quattro cittadini rumeni di 19, 20, 24 e 26 anni sono stati arrestati nell’ambito di una indagine compiuta dalla Squadra Mobile della Questura di Salerno, per contrastare il fenomeno dei reati contro il patrimonio, soprattutto in seguito a numerosi furti in abitazioni compiuti, in particolar modo, nella zona di Sala Abbagnano, nel capoluogo.
Il piano antirapina che ha consentito la cattura dei 4, tre fratelli e la fidanzata di uno di loro, è scattato a seguito di due rapine compiute quasi contestualmente a San Rufo.


Clan rumeni nel mirino: arrestati in 100 Vasta operazione della polizia. Le accuse: sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA - Operazione della Polizia di Stato contro la criminalità rumena in Italia. Arrestate 130 persone (102 di origine rumena) e denunciate altre 338 (310 di origine rumena) per sfruttamento della prostituzione, anche minorile, e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

MAXI-BLITZ - L'operazione, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, ha visto impegnate le Squadre Mobili di Torino, Bologna, Perugia, Padova e Verona, unitamente ad una le task force integrata da poliziotti rumeni. Il gruppo di lavoro costituisce una delle iniziative per l'attuazione del Protocollo d'intesa siglato, nel dicembre scorso, dal Ministro dell'Interno con il suo omologo di Bucarest per favorire la cooperazione tra i due Paesi, contro il traffico di droga, l'immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani. Per portare a termine l'operazione sono stati necessari due mesi di lavoro.



Quattro rumeni sono stati arrestati dai carabinieri di Castrovillari con l'accusa di avere fatto prostituire una connazionale 17/enne. L'odissea per la minorenne era cominciata in marzo, quando era stata portata in Italia con la promessa di un lavoro. In realta' era stata sottoposta a violenze e minacce e costretta dai quattro (tre uomini e una donna) a prostituirsi, prima a Roma e poi nel Cosentino, e a consegnare i guadagni della sua attivita' (10 mila euro al mese) ai suoi sfruttatori.


I carabinieri di Peschiera del Garda hanno arrestato cinque rumeni per sfruttamento della prostituzione di quattro loro connazionali. I militari, da luglio, tenevano sotto osservazione alcuni rumeni che alloggiavano in un residence di Castelnuovo del Garda. Quello che insospettiva gli investigatori era il fatto che i rumeni si spostavano, soprattutto la sera, con biciclette. Un modo per andare a controllare le ragazze che portavano a prostituirsi eludendo le forze dell'ordine.


Due rumeni di 25 e 27 anni sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia Roma Montesacro in via Val Brembana con l’accusa di furto aggravato in concorso e possesso di arnesi atti allo scasso, mentre tentavano di rubare un’auto. Gli uomini dell’Arma hanno appurato che i due malviventi avevano già rubato un casco da un bauletto di un motociclo parcheggiato e tentato di rubare uno scooter di grossa cilindrata.

[:.Blizzard.:]

si dai, giochiamo a chi ce l'ha piu' lungo e a chi batte meglio i piedini a terra


Vabbè, come si dice ... non c'è peggior sordo ...

Ah e per inciso.

Hai presente il topic del tipo che ha investito la rumena?
Bene.

Hai presente il topic del tipo rumeno che ha investito quei 4 ragazzi?
Bene.

Domanda:
hai mai sentito annunciare la notizia nei TG del primo episodio? Io no.

Come al solito ... conta piu' la nazionalità che il crimine.

[Jamal Crawford]

specializzazione rumena

[Jamal Crawford]

italianbi meridionali e stranieri, senza queste due categoprie di persone, le carceri sarebbero quasi vuote