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14-04-2005, 13:57 | #61 | |
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no, alt un secondo questa è una pura e semplice opinione di bonifazio,non c'è nessuna legge (tantomeno questa) che afferma una cosa del genere. anzi, è l'acquirente che deve provare che il difetto di conformità era già presente al momento dell'acquisto. se poi ci sono venditori che la pensano come bonifazio, fatti loro, la legge non vieta di fornire un servizio IN PIU'. ma non sono tenuti a farlo......
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La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! |
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14-04-2005, 14:21 | #62 |
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casomai si tratta di opinioni di giudici, contenute nelle sentenze.
Mi spiace per i rivenditori, dal momento che l'applicazione di questa legge è sicuramente onersosa per loro. Ma io, come consumatore, non mi posso lamentare. Se poi tu mi dici che i giudici non applicano il principio di cui sopra, dimmi quali sono queste sentenze che me le vado a leggere. |
14-04-2005, 14:27 | #63 | |
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veramente io non ho ancora visto sentenze che danno ragione a bonifazio, lui ha detto solamente "io farei questo, io farei quello, e al rivenditore gli faremmo un culo così", ma nella pratica ancora non ne ho viste....... se poi ci sono state, vi sarei molto grato di mostrarmele perchè mi riguarda in entrambi i casi
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14-04-2005, 23:35 | #64 |
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In effetti, come tutte le leggi, anche questa può essere interpretata in vari modi, però, come sappiamo bene, specie nel campo dell'elettronica, alcuni tipi di guasti possono venir fuori soltanto in un determinato momento, pur essendo presenti dal principio, e manifestarsi quindi in maniera chiara e coincisa magari solo dopo 16mesi.
Ecco perchè,solo nel caso in cui risulti un evidente traccia di manomissione o danno causato anche accidentalmente, il negoziante può rifiutarsi in prima persona di provvedere alla riparazione in garanzia dell'apparecchio. Anche il caso dello sbalzo di tensione (come citato nel post iniziale), potrebbe essere un'arma a doppio taglio per il negoziante, che non solo dovrà dimostrare tale affermazione, ma attraverso la sua perizia, il consumatore potrebbe chiamare in causa l'Enel o Acea, chiedendo a loro di risarcire il danno, come dimostrato dal laboratorio che ha eseguito la perizia. A loro volta la società fornitrice di corrente, potrebbe citare il laboratorio stesso. Tra l'altro, non è il consumatore che dopo l'ottavo mese dovrà dimostrare il difetto di conformità, ma è il venditore o il produttore a dover dare una perizia scritta e dettagliata del guasto, come risposta alla richiesta di riparazione del consumatore, il quale consumatore dimostrerà la non conformità semplicemente mostrando il suo prodotto integro, con tanto di sigilli e senza ombra di manomissioni, però guarda caso non funzionante. Il segreto secondo me per non avere inutili contestazioni, è quello innanzi tutto di avere cura dei propri prodotti, mantenendoli il più perfetti possibile. Come seconda cosa, ci vorrebbe una vera e propria campagnia di informazione, rivolta ai venditori stessi, dove viene spiegato in dettaglio la legge (che non tutti conoscono), e dove viene chiarito una volta per tutte che non devono assolutamente parlare di garanzie inferiori ai 24mesi, e che devono provvedere loro alla risoluzione del problema, senza rimandare i consumatori alle varie assistenze, passando loro la patata bollente. Questo logicamente provocherebbe un aumento dei prezzi che a mio avviso sarebbe più che giustificato, però finalmente si avrebbe un servizio di garanzia decente. Ultima modifica di willy23 : 16-04-2005 alle 23:45. |
15-04-2005, 06:54 | #65 | |
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messaggio interessante, vado per punti 1) il fatto è che il venditore non è tenuto a rilasciarti la sua perizia...... la questione, qua, ed è la 50esima volta che lo ripeto, è che è il consumatore a dover dimostrare qual è stato il difetto. quindi se il portatile ti crepa all'improvviso, non è il venditore che, per scagionarsi, deve rilasciare una perizia dove dichiara che è stato uno sbalzo di tensione, ma l'acquirente che deve dimostrare che NON E' stato uno sbalzo di tensione, dimostrando: a) che è un difetto tale da rendere inutilizzabile il bene per lo scopo per cui è preposto (e qua è semplice). b) che quel difetto c'era già al momento della vendita.(e qua, per semplificare, diciamo che è impossibile?) voi vedete sempre la cosa al contrario di quello che stabilisce la legge 2) no, non provocherebbe l'aumento dei prezzi, ma il fallimento dei commercianti medio-piccoli. senza andare negozio per negozio a spiegare a qualche commerciante cose che non vuole capire, sai qual è la mia proposta per risolvere la questione? una legge composta di una riga: - tutti i produttori devono vendere beni con non meno di 24 mesi di garanzia gestiti direttamente da loro. così ci si leva il problema dei commercianti bastardi e truffatori che vogliono sempre metterlo in quel posto al cliente.... ovviamente, dato che siamo in italia, secondo voi verrà mai abolita una mega legge da 4 pagine dove non ci si capisce un caxxo in favore di una legge di una riga chiara semplice ed efficace?
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15-04-2005, 13:23 | #66 | |
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Sarebbe interessante conoscere bene i termini della sentenza citata, tuttavia ciò dimostra che forse la benedetta garanzia di due anni non è solo un'opinione. Se il venditore non vuol riconoscerla, l'unica soluzione è la causa. Se il bene ha un valore non superiore a 5milioni di lire, va proposta di fronte al giudice di pace. Se il valore non supera il milione di lire, si può stare in giudizio personalmente senza ricorrere ad un avvocato. Il contributo unificato (che ha sostituito le marche da bollo) è pari a 30 €. Sennò, per l'appunto, si fa riferimento ad un'associazione di consumatori. Con questo chiudo i miei interventi e lascio che riaw si sfoghi liberamente. Comunque, se date retta a me, qualora il venditore vi facesse storie prima di gettare la spugna ci penserei su due volte. Solo due mesi fa, i venditori dell'Euronics di Vercelli non sapevano assolutamente nulla delle novità legislative di cui abbiamo discusso in queste pagine. Ma il fatto che il venditore non voglia riconoscere un diritto, non vuol dire che il diritto non ci sia. Sarà il giudice a stabilirlo. Con buona pace di riaw. Saluti. |
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15-04-2005, 13:41 | #67 | |
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guarda che io non sono qua ne per sfogarmi ne per diffondere il mio supremo sapere. anzi, se mi citate UNA sentenza su cui fare riferimento, mi fareste un gran favore, credetemi, perchè trovandomi da entrambe le parti della barricata, non ho nessun interesse personale per portare avanti una "battaglia" su un forum
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15-04-2005, 14:03 | #68 |
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http://www.confconsumatori.com/attualita10.htm
La sentenza riguarda il difetto di conformità di una poltrona. |
15-04-2005, 16:01 | #69 | |||
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Questo è dovuto al fatto che purtroppo troppi vendori ignorano ancora (o vogliono ignorare) questa nuova normativa. Ecco perchè secondo me il governo dovrebbe mandare una bella comunicazione a tutti i venditori specie di prodotti elettronici, dove si spiega che loro si devono occupare in prima persona nell'assistere il consumatore per la durata di 24mesi, anche se il prodotto è coperto da garanzia del produttore solo per 2giorni. Se non gli sta bene sono liberi di vendere soltanto prodotti per i quali i produttori offrono minimo 2anni. La stessa legge andrebbe spiegata in dettaglio nei corsi di formazione R.E.C. dove dovrebbe essere messo al corrente il futuro negoziante. Quote:
Al contrario il consumatore non deve dimostrare un bel niente se non ci sono segni evidenti di manomissione. Al momento della rottura dell'apparato, dovrà semplicemente portare l'apparato presso il luogo dove lo ha comprato, e loro dovranno provvedere al resto. Un apparato infatti, è testato per dover funzionare correttamente, come dichiarato sulle istruzioni, per un certo periodo. Qualora l'apparato mostra dei problemi, è già di per se non conforme. Quote:
Acquisto una macchina e dopo 16mesi vado dal venditore dicendo che mi sono accorto che lo sportello ha un'ammaccatura, presente dal momento in cui l'ho comprata. In questo caso nessun giudice potrebbe dare ragione al consumatore, ma nel caso delle apparecchiature elettroniche, credetemi che se non c'è un'evidente manomissione, viene considerato come un difetto presente da sempre ma sfogato in maniera evidente solo in quel momento. State tranquilli che tutte le leggi pendono a favore del consumatore, del lavoratore e dell'elemento ritenuto più debole. Con qusto mio discorso non voglio di certo andare contro i venditori, che capisco perfettamente a quali difficoltà vanno incontro, però non è giusto che alcuni negozi rispettino questa legge ed altri se ne freghino. Ultima modifica di willy23 : 15-04-2005 alle 16:25. |
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16-04-2005, 21:53 | #70 | |
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Finalmente ho finito di leggere tutto questo interessantissimo post, ed in particolare il botta e risposta ta BONIFAZIO e RIAW.
Le mie conclusioni: Secondo me BONIFAZIO ha ragione al 100% Ha spiegato in maniera ultra dettagliata (e allo stesso tempo accompagnando il linguaggio tecnico con dei riferimenti molto semplici e precisi) il problema nei suoi particolari, mentre RIAW non ha fatto altro che evidenziare, montare e mal interpretare, dei piccolissimi cavilli, e non ha ancora capito che tutte le vertenze sono a favore di chi è considerato il sogetto più debole, in questo caso il consumatore. In particolare dove Riaw dice: Quote:
Punto 2° devi dimostrare che si sia verificata una delle TUE ASSURDE IPOTESI , considera solo il fatto che c'è gente che non può essere inchiodata pur avendo commesso terribili atti, per semplice insufficienza di prove, figuriamoci se il giudice va a dare contro ad un consumatore per una pura ipotesi, mentre il consumatore si presenta con la sua prova concreta e pulita che è quella che il prodotto non ha ne graffi ne segni di manomissione. Punto3° i prodotti da assemblaggio come l'Hard Disk, devono essere conformi al trasporto, all'installazione, alla rimozione ecc.. Punto4° non ti credere che ricorrere al giudice di pace costi tanto perchè sbagli, e stessa cosa vale per l'associazioni consumatori. Quindi spera sempre che nessun consumatore ti porti in causa, perchè al 99,9999periodico perderesti e di brutto. La forza dei negozianti sta nel fatto che non tutti i consumatori sono così informati e tanto più determinati, quindi preferiscono comprare un nuovo prodotto ed evitare oscure strade. Saluti Ultima modifica di willy23 : 16-04-2005 alle 23:50. |
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17-04-2005, 09:48 | #71 | ||||
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ripeto, perchè forse averlo detto 12 volte non è stato sufficiente. una POLTRONA è una cosa differente da un NOTEBOOK. se c'è un piccolo sbalzo di tensione, alla poltrona non gli fa nulla, un portatile può rimanerci. e non è nè una cosa evidente nè una cosa così "strana" o "inusuale". ora, nessun tecnico del pianeta, nessuno, potrà smentirmi. in caso contrario, fatemelo conoscere. quindi mi piacerebbe sapere, per cortesia, dove c'è scritto che se il bene non ha evidenti segni di manomissione allora è da considerarsi difetto di produzione, perchè la legge me la sono riletta, ma quel punto non l'ho trovato..... Quote:
e visto che qua, di sentenze che lo smentiscono, ancora non ne ho viste, non me la sento ancora di dare ragione a qualcuno quando dice "ho ragione io" viceversa, il fatto che qua sia pieno di avvocati e "ultras" con "gli facciamo il culo a quei bastardi che non la rispettano" ma in due anni che è uscita quella legge ancora non ho visto condannato nessuno, mi fa pensare esattamente l'opposto buona giornata willy Quote:
dove sono? chi ? dove? quando? perchè? io ho visto UN AVVOCATO che dice "gli faremo il culo al negoziante bastardo" o "non ti preoccupare abbiamo già vinto" giovani ma avete mai avuto a che fare con un avvocato? TUTTI gli avvocati dicono "non ti preoccupare abbiamo già vinto" e "gli facciamo un culo così", poi in tribunale nel 90% dei casi lo prendete in quel posto, quindi perchè dovrei credere a un PRESUNTO avvocato su un forum? qua di sentenze è 4 pagine che ne parlate ma ancora non ne ho vista una (su un portatile, non su una poltrona o su una carriola). per cortesia, invece di andare avanti a replicare altre 4 pagine con "tanto ho ragione io, devi solo pregare, perchè se no ti faccio un culo così" postatemi UNA SOLA sentenza dove sia stato condannato qualcuno, mi rimangio tutto, parola. Quote:
rispondo per punti 1: il fatto che lo stato mi dia una p.iva per la vendita e la riparazione di prodotti informatici, già di suo è un buon motivo per considerarmi tale, se poi c'è bisogno di portare a testimonianza qualche centinaio di persone che si sono rivolte all'assistenza tecnica e hanno visto il guasto riparato non è assolutamente un problema....... un centinaio di persone contro uno che dice "eh ma non ci sono botte", già me la immagino la scena..... 2: ma leggete le risposte o cliccate semplicemente sul tasto "quota"? IO, se fossi il venditore, non devo dimostrare una ceppa, è il consumatore che lo deve dimostrare. e finora cosa ha dimostrato? che non ci sono botte? e questo significa che è un difetto di produzione? visto che qualcuno ha tanta voglia di farmi il culo chiamiamo lì 1000 tecnici qualificati scelti fra dell, compaq, hp, eccetera eccetera, a pagamento, e gli si fa la domanda "il fatto che non ci siano botte implica che ci sia un difetto di fabbricazione o può essere anche solo uno sbalzo di tensione?" sai già qual è la risposta? sai in quanti risponderanno così? io me la gioco su 999 perchè il pirla che vuole distinguersi dal gruppo c'è sempre. 3: per gli hd, veramente, non è l'hard disk che deve essere conforme al viaggio, ma l'imballaggio...... non è che se metti il disco in una busta da lettera e lo spedisci poi ti lamenti che arriva morto e fai causa a chi te lo ha venduto perchè il disco non era "conforme alle spedizioni nelle buste da lettera" 4: io veramente spero che costi poco, anzi, nulla. almeno finalmente ci sarebbe qualche sentenza. due anni, zero sentenze, strano no con tutti questi avvocati che vogliono fare il culo ai negozianti bastardi, vero? stammi bene.
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17-04-2005, 11:30 | #72 | ||||
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Buon giorno Riaw, vorrei precisare che non ho nulla contro di te, ansi reputo interessante e costruttivo il confronto con i tuoi punti di vista.
Quote:
Visto che io ti chiamo in causa perchè il mio prodotto non funge come dovrebbe, tu devi fornirmi una prova di CONFORMITA', e di certo non sarà quella di rispondere di fronte al giudice dicendo "POTREBBE ESSERE DIPESO DA QUESTO O DA QUELLO". Per vincere dovrai dimostrare dicendo "LA CAUSA DEL DIFETTO E' ESATTAMENTE QUESTA....." Quote:
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Devi capire che "il dimostrare che non sia CONFERME", lo hanno scritto nella legge perchè c'è gente che nonostante gli evidenti segni di negligenza o manomissione, vuole avere ragione, ed in quel caso deve portare prove più concrete, dimostrando ad esempio che la spaccatura in due dell'Hard disk non centra nulla con il difetto di conformità per il quale chiede la riparazione. E la legge ti da anche questa opportunità ammesso che tu ci riesca. Ma stai ben tranquillo che se hai le carte e la coscienza in regola, per dimostrare la non CONFORMITA' di un prodotto integro che non funziona più, basta il fatto stesso che non FUNZIONA. Ciao buona giornata anche a te Ultima modifica di willy23 : 18-04-2005 alle 01:49. |
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17-04-2005, 11:54 | #73 | ||||
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Quote:
quindi, prima tu dimostri che il difetto era già presente, poi, semmai, è il venditore che dimostra il contrario....... lì c'è un avvocato che vi dice "se vi dovessi difendere io, state tranquilli che se non ci sono botte allora abbiamo vinto di sicuro", bene, io posso garantirvi che qualunque tecnico vi dirà che non è assolutamente così. anzi, per la mia personale esperienza, il 95% dei problemi è dovuto a sbalzi di tensione o altri motivi, pochissimi problemi sono dovuti a difetti di progettazione già presenti al momento della vendita, e qualunque tecnico con un minimo di esperienza ve lo confermerà, provate a chiedere se non mi credete Quote:
e con quello si va dal giudice. ora da una parte avete un avvocato (non un tecnico) che sostiene "non ci sono botte, allora è un difetto di progettazione", e dall'altra la relazione tecnica della casa madre che spiega al giudice quale componente è scoppiato e per quale motivo. finisce che vi avanzate di pagare le spese legali, ecco come finisce così è meglio di prima? ps: ovviamente può esserci il tecnico nominato dal tribunale che può contraddire la casa madre, sia chiaro, ma lo vedo un tantinello difficile... Quote:
gli oem quando arrivano in negozio hanno il loro imballaggio, che in genere è per 20 hd, poi, dal momento che,in quanto OEM, sono pensati per essere montati dentro un pc (che a sua volta viene imballato), non viene dato un imballaggio singolo a chi ne compra uno, proprio perchè è sua cura trasportarlo nel modo corretto fino a casa. se lo compri online, stai tranquillo che è responsabilità dello store online fare un'imballaggio adatto. e da quanto mi risulta lo fanno tutti.... Quote:
- gli facciamo il culo. - gli fanno il culo (le ass.dei cons.) - gli hanno fatto il culo (idem) - ci sono un casino di sentenze - fidati ce ne sono tante vado avanti? finora non ne ho letta una al di fuori di quella di una poltrona mi concedi che vorrei avere qualcosa di concreto da leggere? in due anni, dico due anni, ce ne sarà UNA, dico UNA, di sentenza. fin'ora, non ne ho viste, quindi permetti che possa dubitare? portateme una, credetemi, mi fate contento! visto che sto da entrambe le parti della barricata, posso considerarmi imparziale? non credete che sia imparziale? la questione è molto semplice: - la sentenza stabilisce che ha ragione il venditore? bon, vado avanti così. - la sentenza stabilisce che ha ragione l'acquirente? perfetto, ho una sentenza su cui basarmi anche per procedere al rimborso verso la casa madre. a me non cambia nulla, quindi non lo faccio per essere bastardo, ma procedere a un rimborso presso una casa madre con una sentenza in mano o senza uno straccio di documento, credetemi, è diverso. 2) vale il discorso del primo quote.
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17-04-2005, 14:10 | #74 | ||
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Quote:
ANDIAMO PER ORDINE: Io ti porto il MIO notebook guasto a 13mesi, e tu non ne vuoi sapere e mi rimandi a casa. LOGICAMENTE IO, QUANTO MENO MI RIPRENDO IL MIO PRODOTTO e vado alla difesa consumatori con tanto di notebook, che è la mia prova principale, e di certo non la lascio a te. A questo punto, mi spieghi come fai a mandarlo alla casa madre per una perizia a tue spese??(IL MIO, RIPETO "MIO" ,NOTEBOOK?) Che fai vieni sotta casa mia dicendomi di darti il notebook? O altrimenti ci sarebbe un'altra strada: Per tutti i prodotti che ti riportano dopo i 6mesi,tu per tua SICUREZZA li spedisci alla casa madre, richiedendo una perizia a tue spese dettagliata Ma poi quale sicurezza? 1°)il responso potrebbe non essere quello che tu ti aspettavi 2°)è comunque contestabile, oppure può essere fatto passare per difetto di conformità 3°)Non credere sia così facile per qualunque tecnico, dare una precisa spiegazione, ed una precisa responsabilità ad una rottura di un componente elettronico. Nenche la scientifica o la sezione X-FILE ci riuscirebbe con tanta precisione e facilità che tu affermi 4°)Basta con questa storia dei sbalzi di tensione: Quote:
E' inutile che stiamo continuando a trovare cavilli. Se ad un consumatore gli si rompe di punto in bianco il suo prodotto, non ha nessuna responsabilità, ed il venditore non può esimersi dall'occuparsi in prima persona del caso fino a risolverlo in qualche modo, pur avendo superato il 6° mese. Per chiudere riporto un pezzo tratto dal sito ADICONSUM che spiega come dimostrare il difetto di conformità: "Come provare l’esistenza del difetto di conformità, in carenza di specifiche dettagliate nel contratto? La nuova disciplina prevede delle circostanze finalizzate a facilitare il consumatore nella prova dell’esistenza del difetto, ovvero delle “presunzioni” in merito a caratteristiche e requisiti. Stabilisce dunque delle regole per provare la non conformità: 1. l’oggettiva inidoneità del bene (al normale uso, garantito da altri beni dello stesso tipo) 2. la mancanza di qualità e prestazioni abituali, in relazione a beni dello stesso tipo 3. Una particolare condotta tenuta dal venditore nei confronti del consumatore prima della vendita (promesse e dichiarazioni verbali tese a convincere l’acquirente) 4. le ragionevoli aspettative che il compratore abbia portato a conoscenza del venditore al momento dell’acquisto (in relazione all’idoneità del bene all’uso particolare indicato come esigenza dal consumatore) Le qualità del bene presentato come campione e come modello è parte integrante del contratto di vendita (questo si applica anche per le vendite a distanza)." Ultima modifica di willy23 : 18-04-2005 alle 01:59. |
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18-04-2005, 08:36 | #75 |
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La sentenza sulla poltrona che tanto ti fa sorridere, in realtà è un esempio calzante.
La casa madre (o il negoziante, non ricordo) hanno negato la riparazione di una poltrona il cui poggiapiedi si era scucito (e, globalmente, il prodotto presentava anche altri difetti). La proprietaria si è rivolta al giudice di pace che ha riconosciuto il difetto di conformità. NON HA DOVUTO DIMOSTRARE CHE IL POGGIAPIEDI SI E' SCUCITO DA SOLO. Ha semplicemente evidenziato l'esistenza del difetto e la controparte NON E' RIUSCITA A DIMOSTRARE IL CONTRARIO. Dal punto di vista giuridico, che ci sia una poltrona, un notebook, uno shuttle oppure un frigorifero non cambia nulla. Il principio interpretativo della legge è lo stesso. Per cui, caro Riaw, in bocca al lupo: mi auguro tu abbia la fortuna di vendere sempre beni CONFORMISSIMI... Altrimenti trovati un buon avvocato: avrai parecchie cause da gestire! |
18-04-2005, 17:57 | #76 |
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Se uno acquista con partita iva,facendosi fare la fattura, cosa cambia a livello di garanzia?
E per quanto riguarda le estensioni di garanzia ( da 1 a 3 anni con la varie formule esistenti - dalla normale estensione ai pacchetti complete care contro danni accidentali-), sono da prendere in esame secondo te? Grazie, Chris |
18-04-2005, 18:33 | #77 | |
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Anche questa cosa potrebbe essere contestabile (ho letto una sentenza proprio per questo), anche se è molto difficile. Per quanto riguarda le estensioni, come già detto da Bonifazio, sono una sorta di assicurazioni, quindi il discorso è diverso e conta molto quello che firmi sul contratto. |
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01-05-2005, 20:01 | #78 |
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Io dico che basterebbe acquistare solo prodotti con garanzia ufficiale di 2 anni della casa e non ci sarebbero problemi e dubbi di nessun genere. Sono un commerciante e ho un negozio, e non mi pare giusto dover rischiare a dare 2 anni di garanzia su prodotti per i quali mi viene riconosciuta una garanzia di soli 12 mesi perchè cosi ci rimetto. Per esempio costruiscono stampanti Epson o HP che si guastano spesso e volentieri e sulle quali c'e' un guadagno sulla vendita irrisorio, si parla di circa il 10% di ricarico quindi stampanti da 80 euro con 8 euro di margine e magari se si guasta dopo 14 mesi devo pure cambiarla? E poi ci danno dei disonesti se diciamo che il produttore non me la cambia!!!
Io mi occupo come dice la legge di cambiare il prodotto e di rivalermi poi sul mio fornitore o sul produttore, ma cerco di vendere solo merce che possiede 2 anni di garanzia della casa in modo da essere tutelato: per esempio Asus per quanto riguarda i notebook, si possono anche guastare 10 volte e io non ci perdo niente e per 2 anni sono completamente coperto, quindi perchè dovrei vendere un HP ? Se facessero tutti come me anche le grandi case produttrici si adeguerebbero o non venderebbero più un pezzo ! |
02-05-2005, 21:09 | #79 | |
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Quote:
Quoto in pieno quello che hai scritto Piufigo, in effetti io personalmente conosco molto bene le difficoltà dei venditori e so benissimo che con la concorrenza spietata di questi ultimi anni i margini di guadagno sono veramente bassi. Il punto è che il consumatore europeo non è tenuto a sapere che il proprio prodotto ha una certa garanzia del "PRODUTTORE", lui deve semplicemente sapere che in caso di guasto non causato, deve semplicemente rivolgersi a chi gli ha venduto il prodotto per la durata di 24mesi e poi sarà il venditore tramite gli accordi interni con i propri distributori a provvedere al resto. Questi ACCORDI non devono assolutamente riguardare il consumatore, e tanto meno quest'ultimo deve essere rimandato presso l'assistenza del produttore per lavarsene le mani come fanno tantissimi venditori (grandi catene comprese). Come hai sottolineato tu, se tutti i venditori cominciassero a vendere solo prodotti come ASUS che garantiscono 2 anni, la grande distribuzione Europea chiederebbe ai produttori che sono quasi tutti extraeuropei, di fornire per i propri prodotti venduti nella nostra comunità, una garanzia minima di 2 anni. |
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07-05-2005, 12:42 | #80 |
Bannato
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Assurdo, ho letto e riletto tutte le 4 pagine di questo thread e ancora non so se ho capito bene quello che c'è scritto. Correggetemi se sbaglio:
Supponiamo che decida di acquistare un Sony Vaio t1, visto che ho questa fissa da un po di tempo. Vado sul loro sito e leggo che il prodotto è garantito per 12 mesi. Già qui non ne capisco il perchè visto che la normativa europea dice che il prodotto deve essere garantito 2 anni. Dal loro sito, se ho capito bene , risulta che l'estensione di garanzia fino a 3 anni costa 229€. Dopo 1 anno e qualche mese l'HD si rompe l'hd e lo riporto al negoziante. Il negoziante dovrebbe sostituirmi gratis l'hd perchè il prodotto , se è durato di meno di quello che doveva durare, per presunzione doveva essere già difettato in partenza. A questo punto mi chiedo se esistano dei dati standard di durata dei prodotti, chessò, quanto dovrebbe durare un HD prima di avere dei problemi? o un masterizzatore? o qualsiasi altro componente? Ci dovrebbero essere degli standard minimi di funzionamento dei questi aggeggi, giusto? Mi ricordo di aver letto da qualche parte che i masterizzatori sono garantiti fino ad un certo numero di masterizzazioni, i carrelli fino ad un certo punto di espulsioni, ecc, immagino che siano questi i dati che sto cercando. Nel caso non dovessero esserci o non dovessero essere chiari, se la normativa europea mi dice che un prodotto deve funzionare senza problemi per almeno 24 mesi, allora ogni componente deve essere omologato per svolgere la sua funzione almeno in questo arco di tempo. Nel caso particolare, il mio t1 dovrebbe essere riparato senza storie dal negoziante, se poi questo avrà problemi dovrà rivalersi sulla casa madre , di certo non con me. I 12 mesi offerti da Sony dunque sono "contro la legge", e da quello che mi ricordo di diritto civile, ogni contratto che va contro norme legislative ben precise si deve considerare nullo. Sony può anche venire da me e dirmi che ho firmato un contratto di garanzia di 12 mesi, ma se quel contratto va contro le normative europee, è solo carta per pulirci il c**o.L'esempio che ho fatto con Sony riguarda anche Apple, Acer, Toshiba, Packard, Hp e Fujitsu-Siemens. Ma a questo punto mi chiedo: sul serio i contratti di garanzia di tutti questi produttori sono illegali? Vi faccio un'altro esempio: mettiamo che voglia comprare un asus W5A nel sito di Mediawold: http://compraonline.mediaworld.it/we...0000&langId=-1 Secondo loro dovrei pagare 11€ per una cosa che dovrei avere gratis? Se prendo un portatile da loro, non sottoscrivo la loro estensione di garanzia e il portatile si rompe, come glielo spiego che il loro contratto non valeva? Ma in generale poi, se acquisto un portatile presso un qualunque centro commerciale e poi si rompe, devo riportarlo da loro? E se questi mi dicono che a loro non devo dare niente e mi devo rivolgere all'assistenza tecnica, hanno ragione o torto? Ultima cosa, ma di fatto la più importante di tutte. Che differenza c'è tra i guasti dovuti a malfunzionamento e quelli legati all'usura del prodotto? Se io compro un notebook e lo uso spesso fuori, è normale che alcune parti soggette ad usura (connettore alimentazione, pirulino del mouse, cerniera monitor, porta mouse) si rompano prima o poi, questo indipendentemente da come tratto il prodotto. Se si dovessero rompere una di queste parti, sono coperte anche loro fino a 24 mesi o mi attacco al tram?E se no perchè? Leggetevi bene i contratti, a volte è esplicitato chiaramente che queste parti sono garantite solo per pochi mesi o addirittura settimane. Spero che qualcuno mi possa dare delucidazioni al più presto visto che sto per acquistare un notebook e con la fortuna che ho di sicuro incapperò in problemi di questo tipo. |
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