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13-10-2008, 17:50 | #1 |
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[recensione] Rainbow Six Vegas 2
Rainbow Six Vegas 2 Sono passati oltre cinque anni dagli avvenimenti accaduti a Las Vegas e narrati nel precedente episodio, saremo ora impegnati a fronteggiare l'ennesima minaccia elargita dall'ente terroristico di turno, in questo specifico caso dovremo affrontare un trafficante di componenti bellici chiamato Cabrero che punta a mettere in ginocchio la città ricattando gli esponenti locali. La Rainbow non ci sta e così invia l'abile e carismatico Bishop con un manipolo di uomini a risollevare la temibile situazione. Gameplay Non appena lanciato il gioco dovremo creare il nostro profilo utente e con esso l'alter-ego digitale che ci accompagnerà nelle nostre schermaglie sia in single-player che nelle avvincenti schermaglie online. Le possibilità di personalizzazione non so moltissime, dopo aver scelto il volto potremo garantirgli un'adeguata protezione optando per alcuni componenti del vestiario, che riempiremo pian piano nel corso delle nostre peripezie a danno dei terroristi. Sin dalle prime fasi di guerriglia ci accorgeremo che ad ogni uccisione ci verrà assegnato un punteggio, ebbene questo insieme di punteggi costituisce l'A.C.E.S, un semplice pannello che terrà per noi il conteggio delle uccisoni messe a segno suddividendole in base a differenti fattori sintetizzabili in precisione, assalto e corpo-corpo; i punti ottenuti per ogni specialità saranno fondamentali per lo sviluppo del nostro personaggio, tramite essi potremo dotarci di armi sempre più appaganti e di corazze più pesanti, inutile dire che saranno indispensabili per l'accumulo di esperienza e i rispetti avanzamenti di grado: da soldato semplice potremo arrivare a coprire il rango di colonnello o addirittura di "elite", nel caso dovessimo spendere la nostra esistenza davanti a questo gioco (sarebbe un fato molto triste). Punto di forza di questo capitolo è l'immediatezza e al tempo stesso il realismo, nella maggior parte dei casi ci troveremo ad affrontare nemici a brevi distanze e per sopravvivere sarà necessario trovare un'adeguata copertura per noi e per i nostri compagni, dopo aver faccio ciò saremo coperti ma perfettamente vulnerabili ad aggiramenti altrui, proprio per garantirci una solida posizione sarà possibile attuare fuoco di sbarramento da una posizione riparata; questo sistema non è certo il più innovativo visto che era già presente nel titolo Microsoft "Gears of War", tuttavia si presta molto bene a questo tipo di gioco e combinato alla presenza di superfici distruttibili e soggette alla penetrazione dei proiettili è in grado di intrattenere il giocatore, facendogli provare grande soddisfazione quando sporgendosi falcia senza troppa fatica lo sprovveduto militante posizionato dietro ad un apparentemente solido separé di bambù. Oltre a questo interessante aiuto fornito dai produttori avremo a disposizione due colleghi pronti a fare di tutto pur di aiutarci, saremo in grado di impartire degli ordini con l'apposito e intuitivo menu che ci consente anche di selezionare un determinato atteggiamento di fronte al nemico, potranno avere un atteggiamento passivo nel caso decidessimo di mantenere la dscrezione, oppure potranno ingaggiare immediatamente ogni minaccia facendone "piazza pulita"; oltre a fare ciò i nostri compagni saranno essenziali per affrontare determinate situazioni tattiche, in presenza di una stanza isolata e che disponga di più entrate potremo inviare il nostro team in un ingresso secondario e colpire senza pietà da due settori. Sembrerebbe che gli autori ci stiano dando troppi aiuti per affrontare le missioni mantenendo alta la difficoltà generale delle sessioni di gioco, tuttavia c'è da criticare la mal implementata intelligenza artificiale (declassata a deficienza artificiale) sia per quanto riguarda le presenze ostili che i nostri commilitoni: questi ultimi cercheranno di trovare una copertura affidabile ma saranno del tutto inattivi al fuoco nemico e si renderanno operativi quando ormai la situazione verrà a capolino, magari a nostro svantaggio. Paraddossalmente i terroristi, ossia coloro che sono male addestrati e meno esperti, avranno quasi sempre la meglio su di loro, lasciandoli incoscienti al suolo e affidandoci il difficile compito di somministrare loro gli antidolorifici necessari a far perseguirare il nostro obiettivo. Abbiamo citato prima la possibilità di equipaggiarci con una vasta gamma di aggeggi bellici e non, oltre ad armi e corazze potremo dotarci di sfarzosi occhiali piuttosto che di un elmetto da pilota; il risultato è interessante perchè garantisce ad ogni utente di realizzare un personaggio ad oc in base ai propri gusti, caratteristica che rende più divertente l'esperienza online, più monotona in altri titoli. Chi gradisce una accurata realizzazione della balistica delle armi piuttosto che alla presenza di chicche precedentemente descritte può sentirsi spiazzato, benchè siano tantissime non sono così differenziate, vale il contrario solo per l'estetica, sostanzialmente il controllo e la precisione variano di poco, a patto di comparare armi della stessa categoria. Annoiarsi con questo videogame sarà l'ultima cosa che potremo fare perchè la campagna principale presenta ambientazioni vaste e situate in varie località del mondo oltre che a Vegas, arriveremo anche in Messico e in una villa su un'isola tropicale; benchè non sia da cinema hollywoodiano la trama si rivela più degna del precedente titolo e garantisce, perlomeno, un filo logico alle varie sequenze oltre che a un vero finale, amara pecca di Vegas 1.Le modalità secondarie consentono di intraprendere la famosa "caccia ai terroristi" citata in tutti i capitoli della saga e numerosi scontri in rete LAN oppure online (scelta consigliata). Grafica Rivisto rispetto all'anno precedente, il comparto visivo sfoggia lievi migliorie nella realizzazione delle location, benchè sia nettamente inferiore rispetto a quasi tutti gli shooter di medio livello attuali: le texture sono davvero molto scarne e gli oggetti presentano un esiguo numero di poligoni, le interazioni con essi sono poi minime, a parte la già citata penetrazione dei materiali, sembrerà di vivere in un mondo fermo e privo di leggi legate alla fisica; scelte molto discutibili visto l'uso di uno dei più avanzati motori grafici disponibili al momento, l'Unreal Engine 3.0. La cura dei personaggi è discostante da quanto appena detto, i personaggi secondari quali i terroristi sono realizzati con una cura di medio livello benchè siano presenti svariati modelli che di raro si presentano ripetitivi, Bishop invece è realizzato con grande maestria e con texture decisamente più improntate alla qualità, da considerare lo sforzo svolto da Ubisoft per realizzare un'inventario di buon livello, rendendo le armi dettagliate tanto quanto lo sono i vari gadget e le protezioni. Ultimo aspetto analizzabile riguarda le scelte legate agli effetti di luce e alle ombreggiature, curate tanto quanto i personaggi e sopra la media. Concludendo questa sezione possiamo promuovere con qualche critica l'esperienza visiva; benchè sia al di sotto degli attuali standard la grafica si presenta estremamente scalabile anche in funzione di sistemi non così prestazionali, elemento vantaggioso visto l'impronta multiplayer di Vegas 2 e che penalizza non così tanto l'inossidabile gameplay. Sonoro Riguardo al comparto sonoro il gioco si attesta su livelli discreti, non sono presenti musiche così orecchiabili anche se il tema principale ha un andamento piacevole che ci consentirà di scegliere che tipo di partita giocare senza troppa agonia; soddisfacente l'acustica delle armi, sufficientemente diversificata sia per le armi in se che per il loro impatto su vari tipi di superfici. Imho azzeccata la voce di Bishop, non al pari di quella prestata da Luca Ward per Sam Fisher però sempre piacevole da sentirsi, decisamnete più ripetitive le antisonanti parole egli insulti elargiti dalle vittime del benamato Bishop, benchè alcune frasi siano di sicuro effetto, del tipo:"merda, mi doveva dei soldi!" Longevita Unita alla lunga campagna da affrontare in singolo o in compagnia di un manipolo di amici e alla modalità schermaglia le modalità online contribuiranno ad allungare considerevolmente le ore passate attaccate a tale videogioco, la varietà del gameplay e il grande numero di gadjet sbloccabili invoglieranno l'utente a intraprendere sempre più le varie missioni oppure semplicemente delle partite per testare le armi appena sbloccate, davvero molte e tutte appaganti da usare, piacevole in particolar modo lo scudo da usare in simbiosi alla pistola deset eagle. Valutazione Gameplay: 9 inossidabile, ma le modifiche rispetto al primo Vegas sono minime Grafica:6,5 buona cura per armi e Bishop, sottotono le ambientazioni realizzate superficialmente Sonoro: 7,5 nulla di eccezionale, benchè il doppiaggio di Bishop sia accattivante Longevità:9,5 ottima in singleplayer e potenzialmente infinita online Giudizio globale: 8,1 + 0,5 (bonus meritatissimo per lo spessore del gameplay) = 8,6 In generale il consiglio è di acquistare questo gioco se siete amanti della serie e degli sparatutto con elementi tattici, soprattutto in virtù della longevità potenzialmente infinita fornita dalla modalità online. Se invece preferite gli shooter per un uso esclusivamente "in singolo" e con grafica il più realistica possibile è preferibile giocarlo prima da un'amico e comprarlo solo in seguito, perchè il mediocre comparto tecnico potrebbe rendere meno appagante la vostra esperienza ludica. LINK al thread ufficiale Ultima modifica di Marco93 -the witcher- : 13-10-2008 alle 18:08. |
13-10-2008, 17:52 | #2 |
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Spero che piaccia , ho tagliato corto su sonoro e longevità perchè ho degli impegni, è facile che ci sia qualche errore quà e là, purtroppo ho avuto dei piccoli imprevisti... domani però sistemo tutto, state tranquilli
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