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Old 07-02-2010, 16:52   #1101
juninho85
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Bastano Pandev, Samuel e Milito
L'Inter ne fa tre, ma c'è da recriminare

Un Cagliari ingenuo e sfortunato cede senza attenuanti ad un'Inter cinica che ipoteca la vittoria nella prima frazione di gioco e la chiude in apertura di ripresa, amministrando poi il risultato senza alcun patema d'animo. Non erano partiti male gli uomini di Allegri, con Nené che dopo appena tre minuti ha tentato la conclusione da fuori senza però impensierire Julio Cesar. Tuttavia alle grandi squadre spesso basta un episodio per cambiare le sorti di un incontro, e l'Inter ha la bravura e la fortuna di mettere in pratica questo assioma già nei primissimi minuti di gara. Zanetti sfugge a Lazzari e mette in mezzo per Eto'o, il camerunense strozza il tiro dando luogo a un flipper in area di rigore che vede protagonisti Dessena e Canini, con il pallone che finisce docile sui piedi di Pandev il quale non ha difficoltà a controllare e insaccare da pochi passi.

La rete ha il potere di stroncare la veemenza dei rossoblu (oggi in maglia bianca) che subiscono le iniziative nerazzurre nei minuti a venire. Pandev è assatanato e dopo aver ricevuto palla al centro dell'area chiama Agazzi al primo importante intervento, trovando il portiere ex-Triestina reattivo sulla botta da distanza ravvicinata. Al 20', tuttavia, arriva inesorabile il raddoppio: angolo dalla destra, Canini perde Samuel che svetta solo in area battendo imparabilmente Agazzi con un colpo di testa perentorio.

Lo strapotere interista rende frastornati i sardi, incapaci di costruire una reazione concreta almeno sino al minuto numero 34: Lazzari entra in contrasto con Santon che tocca la palla rimettendo in gioco Matri, che si trovava oltre la linea dei difensori interisti. L'attaccante di scuola Milan fredda Julio Cesar con un preciso pallonetto, ma l'arbitro non si avvede del tocco del difensore interista e, ritenendo evidentemente che sia stato l'interno cagliaritano a servire Matri, annulla ingiustamente precludendo al Cagliari la possibilità di riaprire la partita. Due minuti dopo Nené trova sulla sua strada un grande Julio Cesar, in grado di respingere in angolo una violenta girata del centravanti brasiliano del Cagliari da pochi passi. Poco altro da segnalare nel primo tempo, se non una punizione dalla destra di Cambiasso che esalta il riflesso di Agazzi e una conclusione debole di Thiago Motta.

Già a inizio ripresa l'Inter chiude la gara: al termine di una combinazione sul breve che chiama in causa tutto il tridente interista, è Milito a battere Agazzi su pregevole suggerimento di Pandev che ha consentito al centravanti argentino di trovarsi solo davanti al portiere cagliaritano. Il resto della partita è pura accademia, con il Cagliari che non riesce a trovare un'organizzazione tale da poter impensierire la retroguardia nerazzurra e l'Inter che non ha interesse ad affondare. Da segnalare giusto una conclusione di Matri che non trova la porta dopo una bella discesa sulla sinistra di Agostini. Inter sempre più lanciata verso il tricolore, Cagliari che ora deve capitalizzare al massimo la doppia sfida interna contro Bari e Parma.


Inter-Cagliari, le pagelle
Agazzi 5,5 - Qualche discreta uscita, e tre gol raccolti dal sacco sui quali ha poche responsabilità. Forse sulla prima rete di Pandev avrebbe potuto uscire meglio sui piedi del macedone.

Dessena 5 - Sfortunato in occasione del primo gol, con il primo dei due rimpalli che favoriscono Pandev, sbaglia invece in occasione del terzo, quando non chiude la diagonale come dovrebbe e favorisce così la comoda conclusione di Milito. Generoso in fase di spinta e di contenimento, non commette altri errori, ma pesa, anche suo malgrado, sul risultato finale.

Canini 5 - Anche il centrale rossoblù pesa in maniera importante sul risultato finale. Serve involontariamente l'assist a Pandev, poi dimentica Samuel sul calcio piazzato da cui l'argentino metterà a segno il raddoppio. Diversi lanci fuori misura, quando si riprende il risultato è già ampiamente compromesso.

Astori 6,5 - Nonostante i tre gol subiti gioca una bella partita sugli attaccanti nerazzurri difficilissimi da marcare. Fa quel che può, e non ha responsabilità sulle reti subite.

Agostini 5,5 - Meno brillante del solito, soffre un pò la velocità di Eto'o e Maicon, senza però abbassare mai la testa.

Biondini 5,5 - Qualche buona apertura e alcuni spunti di pressing che provano a dare una scossa alla squadra. Ma ci si aspettava di più. (dal 56' Barone 5 - Non coglie l'occasione. La partita, virtualmente chiusa, non lo aiuta, ma potrebbe fare di più. Manca di cattiveria).

Conti 6 - Discreta prova per il capitano del Cagliari, che sa chiudere la manovra offensiva avversaria e sa far giocare la squadra. Il Cagliari, al di là del risultato, costruisce. Conti fa quanto può, chiuso spesso da Pandev ed Eto'o che per indicazione di Mourinho stanno sempre sui suoi passi.

Lazzari 6 - Sbagli qualcosa, ma è la logica conseguenza ai tanti, tantissimi palloni che gioca. Fa il suo, con meno precisione del solito, ma con la solita voglia di stupire.

Jeda 6 - Fa la grande giocata, e poi sbaglia l'ultimo tocco. Questo il motivo comune della partita di Jeda. Non dispiace nel complesso, ma con un passivo di 3-0 è difficile avere una più alta considerazione della sua prestazione. (dall'85' Nainggolan s.v. - Dieci minuti per bagnare l'esordio in Serie A. Ci saranno altre e più probanti occasioni per vederlo all'opera).

Nenè 5,5 - Nel primo tempo è l'attaccante rossoblù che si muove di più. Samuel e Cordoba lo prendono a sportellate, lui cerca spazi da aggredire. Julio Cesar compie il miracolo sul sinistro al volo che avrebbe riaperto la partita. (dal 60' Larrivey 5 - Non sfrutta le poche occasioni che gli capitano. Non si fa preferire ai compagni di reparto).

Matri 5,5 - Statico nel primo tempo, più mobile nella ripresa. Segna un bel gol, ingiustamente annullato, e prova più volte nella ripresa ad accorciare le distanze.

Allegri 6 - Stavolta vince Mourinho. La formazione iniziale, molto aggressiva e offensiva sulla carta, và in difficoltà sopratutto a causa degli episodi. Il Cagliari gioca la palla, l'Inter punge in ripartenza. Due carambole valgono l'uno a zero di Pandev, una dormita di Canini chiude la partita. Se poi ci si mette la terna arbitrale ad annullare il validissimo gol dell'1-2 che avrebbe riaperto i giochi, bè, allora tanto vale incassare la sconfitta, rimboccarsi le maniche, e pensare a Bari e Parma. La squadra non rinuncia mai a giocare, questo è il punto di partenza per ricostruire una striscia di imbattibilità fermatasi oggi a sei risultati utili consecutivi. Col senno di poi, Marzoratti avrebbe potuto garantire più attenzione difensiva rispetto a Dessena.

Inter - Julio Cesar 6,5; Maicon 6,5, Cordoba 6,5, Samuel 7, Santon 6,5; Zanetti 6,5, Cambiasso 6,5, Motta 5,5; Eto'o 6,5, Milito 7, Pandev 7,5. All. Mourinho 7.

Allegri ammette: "Affrontare questa Inter è difficile"
È realista e rassegnato Massimiliano Allegri in sala stampa nel dopo partita di Inter-Cagliari: “Oggi era difficile portare via punti da San Siro contro questa Inter – ha detto – e credo che in questo momento sia difficile per tutti far punti qui. Al momento l’Inter è nettamente la squadra più forte in Italia. Trovarsi poi sotto di 2-0 dopo appena 20 minuti ha reso tutto più difficile. Se ci mettiamo il gol annullato, la grande parata di Julio Cesar, il terzo gol dopo 2 minuti del secondo tempo, non tutto ci è girato per il meglio oggi. Penso comunque che la mia squadra abbia fatto la sua partita, ha cercato sempre il gol, certo ha commesso anche degli errori ma ci sono partite in cui tutto ti va storto, e se di fronte trovi l’Inter lo paghi.
Mourinho? Ci siamo stretti la mano e ci siamo salutati come è giusto che sia, non c’è alcun tipo di problema tra di noi”.
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Old 07-02-2010, 16:58   #1102
juninho85
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Mou: "Vittoria ottima, Pandev super. Le nostre punte fanno paura..."
La sua Inter ha disintegrato con un perentorio 3-0 il Cagliari, e così Josè Mourinho ha parlato della splendida gara dei suoi a Sky Sport: “Abbiamo vinto una partita importante, gennaio ci ha dato fiducia, abbiamo vinto gare importanti come contro Fiorentina, Milan, Juve, e siamo scesi in campo anche oggi con gioia e fiducia, l’allenatore sente la sua squadra e la squadra sente il tecnico. Contro il Cagliari non è mai facile, loro hanno creato più possibilità anche sul 3-0, ma noi siamo sempre stati compatti, sono tre punti importanti anche perché il Milan ne ha persi due. Controllo totale della partita, oggi? Loro hanno fatto un grande lavoro anche negli inserimenti dal centrocampo, però noi abbiamo fatto benissimo, Pandev è stato spettacolare e dietro di lui tutti hanno fatto una partita ottima, tranquilla, davanti a lui Milito ed Eto’o hanno fatto un lavoro meraviglioso, mi sembra che abbiamo vinto senza problemi, batterli così è stato importante. Pandev anche vice-Sneijder? Dipende dalla partita, Wesley è un centrocampista offensivo, Pandev è un attaccante che può essere un po’ difensivo: sapevamo che Conti è importante per loro, che organizza il gioco, dunque ho chiesto a Goran di abbassarsi anche un pochino a coprire, oltre che a fare il lavoro offensivo, ma anche Milito ed Eto’o hanno fatto un lavoro difensivo molto positivo. Il nostro terzo gol? Simile a quello del derby d’andata di Motta, è il nostro gioco, abbiamo la capacità di fare benissimo anche negli spazi ridotti, questa è una qualità importante che ha anche Balotelli, e quest’arma può mettere in difficoltà molto avversari.

La gestione delle nostre quattro punte? Sarà un problema di avversario, delle caratteristiche dei singoli match, della forma dei ragazzi, molti dicono che un tecnico è un difficoltà quando deve prendere queste decisioni ma io amo avere questo problema, adoro leggere la situazione ed adattare le quattro punte. E’ un privilegio per me, abbiamo tante gare e quindi è importante, però ripeto, dipende dalla pianficazione delle singole partite, però so che posso giocare anche con tre punte, so che sono attaccanti che fanno paura, se mi arrivano Milito, Eto’o e Pandev davanti se sono il tecnico avversario ho paura…. Il Chelsea vince con gol di Drogba? E’ normale che vinca, ed è normale che segni Drogba!”, ha concluso lo ‘Special One’.


notare l'onestà intellettuale del merdone,parliamo dell'arbitro solo quando la direzione è stata a sfavore...
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Old 07-02-2010, 17:14   #1103
juninho85
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Cellino: "Spero di dare entro giugno una notizia importante"
Il presidente del Cagliari Cellino parla a Sky e svela un suo progetto per far crescere le prospettive del Cagliari:
"Penso e spero che entro giugno darò qualche notizia importante su un operazione che ho in mente, e che mi permetterà di trattenere i migliori giocatori, ma devo dare a gente come marchetti prospettive importanti altrimenti faremo gli sparring partner di serie A e cederemo i migliori."
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Old 07-02-2010, 18:40   #1104
Sgurbat
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Complimenti.
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Old 07-02-2010, 18:41   #1105
juninho85
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grazie
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Old 07-02-2010, 18:45   #1106
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anzi,ha parlato a riguardo,ma fosse stato zitto avrebbe fatto bella figura(sai che novità...)

Mou: "Panchina d'oro? Guardate quanto ho vinto individualmente"
ltra ricca conferenza di Mourinho dopo il passaggio televisivo, nella sala stampa di San Siro. “Come dico sempre ai miei giocatori – ha spiegato Mou – non sono le partite con Juve, Milan, Roma e farti vincere gli scudetti. Magari ti danno soddisfazione, gioia, ma gli scudetti si vincono battendo anche Cagliari, Palermo, Chievo e così via. Sono le partite in cui non devi perdere punti. La squadra oggi ha vinto giocando bene e sempre con rispetto per gli avversari, tenendo alta la concentrazione senza mai credere che la partita fosse già chiusa, errore commesso un passato.
Ma credo che ci sia sempre un margine di miglioramento: oggi per esempio ho visto Santon chiudere su un avversario risolvendo una situazione molto difficile; un anno fa forse non lo avrebbe saputo fare. Da cosa dipende la sua maturazione? Dai neuroni – risponde il tecnico con una grande risata – e lui ne ha tanti. Scherzi a parte, ci sono allenatori privilegiati che hanno il tempo di lavorare e migliorare, altri che vivono sempre nel fuoco e dopo sei mesi sono già in discussione. Moratti per fortuna mi ha dato questo tempo, altre società non fanno così”.
Poi una battuta su Mancini: “Perché trova spazio al Milan? Perché lì giocano con due ali ed è più facile per lui trovare posto, noi giochiamo con due attaccanti e con questo gioco diventa difficile per lui”. Restando sul Milan: “Fa bene a crederci, il campionato non è ancora chiuso, aspettano il nostro momento di difficoltà che magari arriverà anche, ma una cosa è arrivarci con una squadra senza gioco, un’altra con una squadra che giova bene. Mi piace la classifica attuale ma mi piace di più la sicurezza che la squadra mi da al momento”.

Il discorso si sposta poi sulle critiche piovute in passato sul tecnico e sulle sue capacità: “Non mi piace parlare di tecnica perché in Italia si dice che non sono un bravo allenatore ma un bravo comunicatore. Per me non è un problema perché, se un giorno andrò ad allenare in un altro Paese, spero che il comunicatore porti con sé anche un bel po’ di titoli.
Rivalsa verso Allegri per la panchina d’oro? Ma non scherziamo, se avete tempo elenco cosa ho vinto in carriera a titolo individuale, poi capirete quanto mi interessa la panchina d’oro. Penso che lo stesso Allegri la cambierebbe volentieri con i tre punti di oggi”.

Sul gol annullato: “Il passaggio era di Santon lo ammetto e non ho difficoltà a dirlo, così come non ho difficoltà a dire che una cosa è andare al riposo in vantaggio 2-0, un’altra andarci 2-1. Ma sono sicuro che con questo gioco oggi avremmo vinto comunque senza difficoltà. Anche il Cagliari ha giocato bene, certo, infatti abbiamo visto una bella partita e le partite sono belle quando a giocare bene si è in due”.
La mancata segnalazione del fuorigioco fa cadere l’ipotesi del cosiddetto ‘complotto’, ma Mourinho spiega: “Io non ho mai parlato di complotti ma solo di episodi strani capitati in partite ravvicinate. Posso capire che vedere il tocco di Santon oggi era difficile, il guardalinee è stato già bravo a vedere la posizione irregolare di Nené e se fosse capitato contro di me non avrei avuto nulla da ridire, ma gli episodi di cui mi sono lamentato erano un po’ più evidenti”.

Infine sull’ottimo momento di Pandev: “E’ dettato dalla fame di calcio che ha. Lui ne ha tanta e si vede ogni volta che va in campo. Ancora non so che voce ha perché parla poco, ma parla tantissimo in campo, e bene. E a me questo basta”.
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Old 07-02-2010, 19:22   #1107
conan_75
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Boh, dai, oggi poco da dire...abbiamo preso una sussa e che ci serva da lezione.
La mia impressione è che sia finita 3-0 solo perchè l'inter non abbia voluto infierire...e se il gol di matri fosse stato assegnato ce ne avrebbero fatto altri due...

Canini, a mio avviso, stava meglio in fascia dove dessena oggi più che mai ha mostrato attitudini offensive e non difensive.
Sarà il caso di sperimentare ariaudo al centro?

Poi, stiamo prendendo troppi gol con tocchi e tocchetti dentro la nostra area, praticamente su assist dei nostri difensori.
Sarà il caso di iniziare a spazzare quando si tocca palla in area?
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Old 07-02-2010, 19:26   #1108
juninho85
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esattamente....oltretutto,ogni tanto qualche fallo tattico si può fare
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Old 07-02-2010, 21:26   #1109
Solertes
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Complimenti.
In Cagliaritano significa "ratto dalle dimensioni ragguardevoli".
C'era pure una cantante che ne aveva fatto il suo nome d'arte: Su-mmerDonna

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Boh, dai, oggi poco da dire...abbiamo preso una sussa e che ci serva da lezione.
La mia impressione è che sia finita 3-0 solo perchè l'inter non abbia voluto infierire...e se il gol di matri fosse stato assegnato ce ne avrebbero fatto altri due...

Canini, a mio avviso, stava meglio in fascia dove dessena oggi più che mai ha mostrato attitudini offensive e non difensive.
Sarà il caso di sperimentare ariaudo al centro?

Poi, stiamo prendendo troppi gol con tocchi e tocchetti dentro la nostra area, praticamente su assist dei nostri difensori.
Sarà il caso di iniziare a spazzare quando si tocca palla in area?
Imho è stata persa anche a livello tattico.
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Old 07-02-2010, 22:33   #1110
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Old 07-02-2010, 22:35   #1111
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notare l'onestà intellettuale del merdone,parliamo dell'arbitro solo quando la direzione è stata a sfavore...
5 gg per insulti a personaggio pubblico.
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Ciao Pierpo
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Old 08-02-2010, 14:29   #1112
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Bastano Pandev, Samuel e Milito
L'Inter ne fa tre, ma c'è da recriminare


Un Cagliari ingenuo e sfortunato cede senza attenuanti ad un'Inter cinica che ipoteca la vittoria nella prima frazione di gioco e la chiude in apertura di ripresa, amministrando poi il risultato senza alcun patema d'animo. Non erano partiti male gli uomini di Allegri, con Nené che dopo appena tre minuti ha tentato la conclusione da fuori senza però impensierire Julio Cesar. Tuttavia alle grandi squadre spesso basta un episodio per cambiare le sorti di un incontro, e l'Inter ha la bravura e la fortuna di mettere in pratica questo assioma già nei primissimi minuti di gara. Zanetti sfugge a Lazzari e mette in mezzo per Eto'o, il camerunense strozza il tiro dando luogo a un flipper in area di rigore che vede protagonisti Dessena e Canini, con il pallone che finisce docile sui piedi di Pandev il quale non ha difficoltà a controllare e insaccare da pochi passi.

La rete ha il potere di stroncare la veemenza dei rossoblu (oggi in maglia bianca) che subiscono le iniziative nerazzurre nei minuti a venire. Pandev è assatanato e dopo aver ricevuto palla al centro dell'area chiama Agazzi al primo importante intervento, trovando il portiere ex-Triestina reattivo sulla botta da distanza ravvicinata. Al 20', tuttavia, arriva inesorabile il raddoppio: angolo dalla destra, Canini perde Samuel che svetta solo in area battendo imparabilmente Agazzi con un colpo di testa perentorio.

Lo strapotere interista rende frastornati i sardi, incapaci di costruire una reazione concreta almeno sino al minuto numero 34: Lazzari entra in contrasto con Santon che tocca la palla rimettendo in gioco Matri, che si trovava oltre la linea dei difensori interisti. L'attaccante di scuola Milan fredda Julio Cesar con un preciso pallonetto, ma l'arbitro non si avvede del tocco del difensore interista e, ritenendo evidentemente che sia stato l'interno cagliaritano a servire Matri, annulla ingiustamente precludendo al Cagliari la possibilità di riaprire la partita. Due minuti dopo Nené trova sulla sua strada un grande Julio Cesar, in grado di respingere in angolo una violenta girata del centravanti brasiliano del Cagliari da pochi passi. Poco altro da segnalare nel primo tempo, se non una punizione dalla destra di Cambiasso che esalta il riflesso di Agazzi e una conclusione debole di Thiago Motta.

Già a inizio ripresa l'Inter chiude la gara: al termine di una combinazione sul breve che chiama in causa tutto il tridente interista, è Milito a battere Agazzi su pregevole suggerimento di Pandev che ha consentito al centravanti argentino di trovarsi solo davanti al portiere cagliaritano. Il resto della partita è pura accademia, con il Cagliari che non riesce a trovare un'organizzazione tale da poter impensierire la retroguardia nerazzurra e l'Inter che non ha interesse ad affondare. Da segnalare giusto una conclusione di Matri che non trova la porta dopo una bella discesa sulla sinistra di Agostini. Inter sempre più lanciata verso il tricolore, Cagliari che ora deve capitalizzare al massimo la doppia sfida interna contro Bari e Parma.
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Old 08-02-2010, 14:31   #1113
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Una sconfitta utile

Primo dato di fatto: il Cagliari ha perso. Secondo dato di fatto: l'avversario non era la Longobarda di Lino Banfi, ma l'Inter di Josè Mourinho, campione d'Italia in carica. Terzo dato di fatto: l'Inter ha meritato di vincere, perchè è ed è stata ieri più forte.
Ora, il quesito è uno. I tifosi del Cagliari devono essere delusi? Risposta: certo, una sconfitta fa sempre male, in ogni modo e con chiunque essa arrivi. Ma. C'è un ma, che permette di vedere le cose con una prospettiva positiva. La gara di ieri ha fornito un bello spettacolo: due squadre che giocano un bel calcio, che non buttano mai la palla, che cercano sempre il gol. Lazzari ha dispensato tocchi di classe assoluta, Conti e Jeda non sono stati da meno di Motta ed Eto'o.
Allegri ha dimostrato ancora una volta di saper leggere in anticipo le partite, dichiarando in settimana, che “l'Inter prima o poi due gol in casa li fa sempre, per cui dovremmo essere bravi noi a segnare”: il gol c'è stato, solo che la svista della terna non l'ha ritenuto valido. E vabbè, pace. In più, c'è da dire che contro una squadra con un portiere “umano”, la mezza rovesciata di Nenè sarebbe entrata. L'undici di Allegri ci ha provato, ha disputato una gara coriacea, ma ha perso più che per suoi limiti, per i meriti dell'avversario, dotato di autentici fuoriclasse, specialmente nel reparto offensivo.

Basti un dato per comprendere il tutto. Al 38' del secondo tempo, Mourinho ha tolto Milito per fare entrare Balotelli (uno che se imparasse ad essere un po' più umile sarebbe ben più forte di Ibrahimovic o Rooney, per fare due nomi a caso). Allegri, un minuto dopo, ha sostituito l'esausto Jeda con il promettente Nainggolan. Non è il caso di mettersi a fare paragoni, però anche questo è un dato di fatto. Come ha giustamente detto il buon Max, battere l'Inter non è impossibile, ma è molto difficile: il Cagliari ieri ha provato a giocarsela, ma ha trovato di fronte una squadra che, reputando i rossoblu una buona squadra, capace di metterla in difficoltà, ha deciso di partire a razzo, cercando – e riuscendoci - di ottenere subito qualcosa di concreto (leggasi 2-0 in venti minuti). Così si potrebbe comprendere l'andamento della gara. Contro il Siena, i nerazzurri hanno commesso l'errore di sottovalutare gli avversari, che fino a un paio di minuti dal termine, hanno rischiato di portare a casa l'intera posta. Stavolta Mourinho e la sua squadra hanno mangiato la foglia e, temendo il gioco del Cagliari, han deciso di “ammazzare” subito la partita, con un uno-due micidiale. D'altronde, l'aveva già anticipato su queste pagine Gigi Simoni: “L'Inter decide quando vuole chiudere la partita, le bastano due accelerazione delle punte per vincere”.

Dopo tutto ciò, qual è la prospettiva positiva? Beh, la risposta è facile. Con pochissimi correttivi, ossia evitando certi errori banali (marcature più decise sui calci piazzati, maggiore attenzione in area di rigore), riproponendo la coraggiosa prestazione di ieri pomeriggio, con Bari e Parma si vince a mani basse. Perchè non sempre i guardalinee sono “sfortunati” e, soprattutto, non tutti hanno Julio Cesar in porta...
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Old 08-02-2010, 14:35   #1114
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Agazzi, tre gol all'esordio. A Marchetti andò peggio

L'esordio in serie A di Michael Agazzi ha visto l'ex portiere alabardato raccogliere per ben tre volte il pallone dalla propria rete: insomma, a guardare il risultato, un secco 3-0, non ci sarebbe proprio nulla per cui sorridere. Eppure il nuovo portiere rossoblù ha fornito una prova discreta, incolpevole sulle tre realizzazioni nerazzurre e autore di qualche bell'intervento. C'è poi un altro precedente in qualche modo incoraggiante: il 31 agosto 2008 Federico Marchetti fece il suo esordio nella massima serie incassando quattro gol per mano della Lazio; una scoppola che ha forgiato il buon Federico, arrivato addirittura a ricoprire il ruolo di vice-Buffon in Nazionale.




Corriere dello Sport - Milan, Astori nel mirino

Per il Corriere dello Sport, Vidic non sarà l'unico centrale che il Milan ingaggerà a fine stagione. Anche perchè, confermatissimi Thiago Silva e Nesta, verranno quasi certamente meno i due attuali sostituti naturali Favalli (che a fine stagione darà addio al calcio giocato) e il partente Kaladze (piace al Rubin Kazan). Per questo motivo potrebbe essere rivalutato Davide Astori (23), che sta contribuendo alla fortuna del Cagliari di Max Allegri. Bisognerà poi vedere se lo sfortunato Bonera riuscirà a tornare sui livelli di rendimento precedenti il 2008, quando si è innescata l'incredibile catena di infortuni che l'ha tenuto fermo oltre quasi un anno.




Nenè apre al Milan: "Vediamo a fine campionato"

A San Siro aveva già segnato in Milan-Cagliari 4-3 lo scorso novembre; ieri solo un prodigioso intervento del suo connazionale Julio Cesar gli ha negato uno splendido gol in acrobazia. Ma Nenè è soddisfatto: "L'Inter è una grande squadra, ma il Cagliari ha fatto una buona partita - ha dichiarato ai microfoni di GazzettaTV -. Abbiamo messo in campo una bella determinazione. Ora vinciamo la prossima gara col Bari".

Nella finestra di mercato appena conclusasi il centravanti brasiliano è stato avvicinato al Milan: "Sono felice di giocare nel Cagliari. Certo, San Siro è un bello stadio: vediamo alla fine del campionato se è possibile andare in una squadra bellissima come il Milan".
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Old 08-02-2010, 14:39   #1115
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Tutta colpa di Max

Ieri, durante tutta la partita tra Inter e Cagliari, sentivo una tensione pazzesca e al fischio finale ho provato, per almeno un’ora, l’amarissimo sapore della sconfitta. Non ci stavo proprio ad aver perso 3-0 in casa di una squadra che sta dominando il campionato come ha dominato gli ultimi tre di fila. Non accettavo che ci avessero tolto la speranza di una rimonta con quel gol (regolarissimo) annullato a Matri. C’è voluto un po’ di tempo perché realizzassi il significato di quella rabbia.
Quello che sta succedendo è che l’approccio dei tifosi sardi nei confronti delle partite del Cagliari è completamente cambiato. Pensateci bene, quanti di noi, appena tre anni fa, si sarebbero rovinati anche solo un pezzo di domenica per una sconfitta a San Siro contro la capolista? Quanti avrebbero anche solo osato sperare in un risultato utile contro la lanciatissima Inter e l’invincibile Mourinho, l’uomo che non perde una partita in casa in campionato dal 2004 (129 partite di fila senza una sola sconfitta!)? La risposta è molto semplice: nessuno. Eppure sono altrettanto sicuro di non esser stato l’unico ieri a inviperirsi da morire per come sono andati quei 90 minuti.

Il responsabile di tutto questo è solo uno: Massimiliano Allegri. Detesto quell’uomo, perché ci ha fatto uscire dalla mediocrità di chi crede che sia più facile vincere in casa che in trasferta, con le piccole che con le grandi, perché ci ha tolto quella mentalità da provinciale che va all’Olimpico (che sia di Roma o di Torino), a San Siro o al Franchi per fare catenaccio e strappare un punticino. Lo detesto perché ieri ha deciso di sopperire all’assenza di Cossu schierando contemporaneamente in campo Lazzari, Jeda, Matri e Nené, e perché ha preferito Dessena a Marzorati sulla fascia destra. Un tempo fare il tifoso del Cagliari era meno impegnativo.

Avevi quelle tre o quattro partite all’anno in cui partivi già rassegnato a una sconfitta e se per sbaglio pareggiavi segnando con l’unico tiro in porta in 90 minuti e con il nostro portiere che il giorno dopo si ritrovava la foto sulla prima pagina della Gazzetta era una festa. Poi è arrivato Allegri, ha iniziato a imbottire la squadra di giocatori offensivi, ci ha insegnato che si può battere la Juve a Torino e pareggiare in casa dell’Inter solo perché Mourinho ha un fondoschiena che fa provincia. Ci ha messo in testa che non bisogna avere paura di nessuno, perché comunque gli altri un gol te lo fanno e l’unica speranza che ti resta e quella di farne tu uno in più. Ci ha fatto sentire di nuovo almeno l’odore dell’alta classifica e dell’Europa.

Ora è ovvio che un allenatore così piaccia a tutti, è naturale che prima o poi andrà via da Cagliari, che forse comincia a diventare troppo piccola per lui, e penso che prenderò quell’addio con tanta tristezza e un po’ di sollievo.
Forse quel giorno essere tifosi del Cagliari tornerà ad essere semplice come una volta, forse smetteremo di soffrire per una sconfitta in casa dell’invincibile armata, ma una cosa è certa: Max mi mancherà almeno quanto ora lo sto odiando.

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Old 08-02-2010, 14:49   #1116
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Il Sardegna - Allegri: " Ingenui sui due gol"

Il Meazza bunker inespugnabile. Per i rossoblù prima sconfitta del 2010, e nessun gol dopo 18 turni nei quali aveva sempre segnato. Nessun accenno alle assenze. Anche se pesanti. «Preferisco parlare di chi ha giocato». Poi puntualizza: «Chiunque mandi in campo ha la mia fiducia. Del resto, ciascuno dei componenti la rosa è stato scelto da me e dalla società. Per cui mi fido». Ma c'era l'Inter. «Avevamo però di fronte una squadra forte. Giocano bene e sono riusciti a trovare subito la via della rete». Dopo venti minuti già 2-0. «Siamo stati ingenui. Abbiamo subito il primo gol su un contropiede. Mentre nella seconda realizzazione ci siamo persi l'uomo. Samuel ha trovato il corridoio giusto con troppa facilità». C'è stata poi una reazione, che ha portato all'annullamento della rete che avrebbe potuto riaprire la gara. «Effettivamente non mi spiego perchè l'arbitro abbia riscontrato un'irregolarità. La palla a Matri l'ha data Santon. La squadra ha comunque reagito e sulla girata di Nenè, da due passi, Julio Cesar ha compiuto un miracolo. In quel frangente la squadra mi è piaciuta. Ha saputo motivarsi, nonostante lo svantaggio». Conti ha faticato, perchè Pandev lo tamponava già sul nascere dell'azione. «Avevano studiato questa mossa. Certo, il nostro regista ha dovuto lavorare più del solito per questo fatto. Però oramai è abituato ad essere marcato a vista». Parole di incoraggiamento per l'esordiente Agazzi. «Sicuro nelle uscite. Incolpevole sui gol». Si era un po' “beccato” con Mourinho in settimana. «Nessuna polemica. Ognuno ha voluto dire la sua». Cagliari col fiatone. Ora c'è da misurarsi con due pari grado in altrettanti confronti interni. «Saranno gare con avversarie che verranno a cercare di non farci giocare. Diametralmente opposte le situazioni, rispetto a ciò che è accaduto a Milano. L'intenzione è quella di proseguire il cammino e di arrivare in fretta a quota quaranta». Poi conferma: «Dopo il 7 marzo potrò dire dove potremmo arrivare. Per quella data sarà stata recuperata anche la partita di Udine».




La carica degli esordienti

Premessa: passare dal “Tombolato” di Cittadella alla Scala del calcio (leggi Meazza di Milano) non è semplice per nessuno, ancor di più se non si è mai esordito nella massima serie. E fronteggiare giocatori come – non ce ne voglia nessuno – Ginestra o Martinetti, onesti mestieranti, non è come trovarsi davanti, peraltro tutti insieme, gente del calibro di Eto'o, Milito, Motta, Pandev, Zanetti e compagnia cantante. Per Michael Agazzi i primi sei minuti di gioco devono essere stati qualcosa di magico, esordio in Serie A a San Siro, contro i campioni d'Italia in carica. Ma il gol di Goran Pandev ha svegliato tutti dal sonno: quel maledetto rimpallo che ha permesso al macedone di trovarsi da solo davanti al portiere rossoblu ha spianato la strada al successo nerazzurro. Dopo nemmeno un quarto d'ora la replica, col gol di Samuel, lasciato libero di staccare dentro l'area piccola. Bel trauma, venti minuti e già 2-0. Ma il buon Michael non si è lasciato intimorire, sfoderando una discreta prestazione, con un paio di parate decisive e tanta ordinaria amministrazione. Al termine dell'incontro, Agazzi è l'unico della difesa a non avere colpe sui gol e dimostra la bontà della scelta societaria di puntare su di lui per il futuro.
L'altra faccia sorridente è quella dai tratti orientali di Radja Nainggolan, ultima scommessa di Cellino, arrivato in prestito da Piacenza. Anche il belga dimostra di poter stare nella squadra di Allegri, sfruttando i dieci minuti sul prato milanese per mettersi al servizio dei compagni, schierato dietro le punte in un ruolo non suo. La tecnica c'è, serviranno ben altre prove per capire bene quale potrà essere il suo apporto all'undici rossoblu, ma le premesse sembran buone. Di certo, Allegri può essere soddisfatto per il mercato di gennaio: pochi innesti, ma di qualità e di sicuro affidamento. A lui l'arduo compito di farli rendere a dovere.




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Quando gli ex calciatori hanno la memoria corta

Caro (si fa per dire) Sandro Mazzola, alcune sere fa m’è capitato di sentire la tua voce a Zona Cesarini, storica trasmissione di Radio Rai. Parlavi dello scudetto conquistato dall’Inter nella stagione 1970/71 ed esaltavi in maniera tutt’altro che veritiera la cavalcata vincente della tua amatissima Inter. T’ho sentito parlare con enfasi di Burgnich e Facchetti, d’Invernizzi e d’una tabella che i vecchi dello spogliatoio nerazzurro stilarono per arrivare primi al traguardo finale. Tutto romanticissimo, oserei aggiungere “tutto molto bello”, come esternerebbe un ex cronista della tv di Stato, Bruno Pizzul. Peccato solo che tu, brizzolato “baffo” dell’opinionismo nazionalpopolare, non abbia sottolineato, nel corso dell’amabile chiacchierata con quelli di Saxa Rubra, che si trattava d’un amarcord di parte, surreale. Inverosimile, distante dalla realtà, mi viene d’aggiungere. E’ come se avessi raccontato la favoletta dei tre porcellini spiegando che il lupo scappa da loro e non viceversa. O, altro paragone, è come se Pinocchio non avesse mai detto bugie. Chiaro il riferimento alle favole, visto che nella tua descrizione mi pare d’aver ascoltato irrealtà, e non la constatazione dei fatti avvenuti. L’Italia in bianco e nero, ricordi, caro Sandro Mazzola? Ti dice nulla la data 25 ottobre 1970? A noi, fede rossoblù, fa pensare a una nostra vittoria ottenuta nel tuo stadio, fu un tre a uno che ridicolizzò la Beneamata. Strana dimenticanza la tua visto che c’eri, segnasti il gol dell’onore, a due minuti dalla fine, dopo che Riva due volte e Domenghini avevano fissato il blitz cagliaritano. Per la cronaca, ti ricordo pure che al termine di quella sfida domenicale, il Cagliari consolidò la prima piazza, mentre l’Inter stazionava a centro classifica, settima posizione. Sì, è vero, s’era appena alla quarta giornata di campionato, ma sai perfettamente – da grande sportivo quale sei stato – che il Cagliari all’epoca era un ciclone temuto da tutti, solo la “sfiga” l’avrebbe potuto castigare. Già, la sfiga… Ricordi pure cosa accade sei giorni dopo quell’ubriacatura di gioco e gol offerta dai rossoblù nel tuo stadio? Maledetta “sfiga”, Riva fu azzoppato da un difensore austriaco (Hof, morto qualche anno fa vittima d’un male incurabile) al Prater nel corso d’una partita che neanche avrebbe dovuto giocare, visto che aveva la febbre. Ma pure la Nazionale non poteva rinunciare a uno come lui, Valcareggi lo sapeva bene. Così Riva, offeso a un arto per la seconda volta in Azzurro, rimase lontano dai campi tutto il campionato. Che, certo, fu vinto dall’Inter. Ma solo per gli annali. Il Cagliari, senza l’uomo simbolo e col morale sotto i tacchi, chiuse quel campionato al settimo posto. Tòh, guarda il caso, la stessa piazza occupata dalla tua squadra dopo quell’1 a 3 che ti sei (casualmente?) dimenticato di citare a Radio Rai.
Ogni riferimento è puramente casuale
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Old 08-02-2010, 14:51   #1117
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Old 08-02-2010, 15:21   #1119
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Pessima foto, l'orizzonte è storto
Per le lamentele rivolgersi qui: http://www.ckappa.it/

A me non piacciono quelle con l'orizzonte diritto e reputo quelle pessime.
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Old 08-02-2010, 16:28   #1120
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Avevo già capito che qui siete di gusti strani... dire che l'inter non vincerà mai la champions perchè ha vinto solo 3-0 col cagliari
Non è per quello, è che si da per scontato che in Champions i guardalinee e gli arbitri debbano superare un esame oculistico per poter arbitrare



PS: è una risposta stupida ad una provocazione altrettanto stupida
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Ultima modifica di S3[u70r : 08-02-2010 alle 16:51.
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