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#81 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
Messaggi: 2062
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Portagli il LOG della conversazione di msn... almeno quello c'è l'hai
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Oltre 41 TRATTATIVE HTPC : POV D510 + GTS210 512mb + mINI ITIX NCUBE + 2GB KINGSTON SLIM |
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#82 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2008
Città: Eboli(SA)
Messaggi: 3514
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si certo
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BO |
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#83 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
Messaggi: 2062
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sei apposto.. porta tutto
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#84 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Napoli
Messaggi: 1576
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OT GIGANTESCO mi scuso in anticipo con gli utenti intervenuti nella discussione, se i mod riterranno utile questo post avranno poi facoltà di spostarlo dove meglio credono.Premessa Intervengo in questo post dopo avere abbandonato praticamente il mercatino come tutto il forum per mesi e mesi, dopo uno spiacevole episodio che mi aveva fatto un po' venire la nausea da trattative su internet, e-commerce e tutto quanto altro legato alle trattative online. Ho riaperto il forum ieri perchè cercavo un hd datato e mi sono ricordato della facilità con cui le componenti hardware vengono scambiate qui su hwupgrade, inoltre davo un occhio a questa sezione perchè sarei interessato a comprarmi una ps3 nuova o usata che sia.Detto ciò, ho da raccontare un episodio analogo, seppur con ritardo di mesi. So che avrei dovuto esporre questa storia tempo fa ma le preoccupazioni che mi ha fatto penare mi avevano davvero fatto passare la voglia di collegarmi qui. LA STORIA DI COME HO SUBITO UNA TRUFFA PARTITA PROPRIO DA QUESTE PAGINE DI HWUPGRADE Correva l'anno 2009 nel mese di luglio: prima di partire per le vacanze navigavo qui sul mercatino hwupgrade come ero solito fare quando davo un occhio a tutti i siti che frequento abitualmente (qui sul forum ho circa 10 trattative in/out). Mi imbatto in un post in cui un utente con annuncio con località CASERTA (abito in provincia di Napoli) offriva in vendita un ipod classic se non vado errato da 120giga, posto una normale risposta in cui mi metto in coda e tramite PM chiedo all'utente se è disponibile ad una consegna a mano. Essendo il primo della coda, l'utente mi ricontatta e ci accordiamo tramite messenger per consegna a mano al casello di Caserta autostradale. Inoltre dato che tale utente mi offre pure un iphone 3G white da 16 giga dicendo di dover liquidare, ci accordiamo per entrambi i pezzi per un prezzo che si aggirava intorno ai 400 euro mi pare di ricordare, forse 450. La mattina concordata per lo scambio (il fornitore mi aveva lasciato numero di cellulare al quale però rispondeva messaggio di utente irrraggiungibile) apro il pc e leggo una mail in cui tale utente mi informava che essendo malato avrebbe mandato al luogo dello scambio il padre. Mi reco all'ora stabilita presso il casello e dopo poco incontro questa persona (presumibilmente il padre del ragazzo) che mi consegna gli oggetti, entrambi in ottimo stato. Dopo averne verificato il corretto funzionamento e il buono stato estetico, pago in contanti e rincaso con gli oggetti, uno dei quali era un regalo e quindi non è mai stato praticmanete in mio possesso. Rimango in contatti con tale utente tramite messenger per un po' di giorni Circa un mese dopo, forse appena 20 giorni, i due oggetti sono in mio possesso e di quello di un amico e sono perfettamente funzionanti. L'utente mi contatta proponendomi la vendita di un cellulare di marca nokia modello e73 se non vado errato. Ci accordiamo sul prezzo (circa 140 euro se la memoria non mi inganna) ma quando propongo un nuovo scambio a mano al casello autostradale l'utente mi risponde che il cellulare non è fisicamente in suo possesso ed è possibile la sola spedizione perchè il cellulare era in un negozio a Milano o Bolzano (non ricordo di preciso) e andava fatturato. Avrebbe provveduto alla spedizione dopo aver effettuato una fattura su POS ONLINE. Morale della favola mi si chiedevano i soldi della carta di credito. Subito insospettito, mi rifiutai di divulgare i dati della mia MasterCard e non se ne fece niente. Pochi giorni dopo la furbata: dato che disponevo di due carte prepagate postepay e su una di queste non avevo fondi, decisi di fidarmi dell'utente anche perchè il precedente acquisto era andato a buon fine e tutto procedeva regolarmente riguardo al funzionamento degli oggetti. La furbata consisteva nel ricaricare una carta postepay per l'esatto importo che mi veniva chiesto per il pagamento e divulgare i dati. In cuor mio, ingenuamente, pensai che qualora si fosse trattato di una truffa, potevo al massimo perdere l'importo pattuito, prendere un bidone e via, ma forte della esperienza precedente e degli oggetti già acquistati, mi decisi a completare l'acquisto, divulgando numero e secure code della mia carta postepay, ricaricata dell esatto importo dovuto per il cellulare. Mi promisi di non ricaricare più quella carta ovviamente dato che avevo divulgato i codici. (NON IL CODICE PER IL PRELEVAMENTO- solo numero carta e numero sicurezza, oltre a miei dati per la fattura da emettere). OVVIAMENTE si trattò di una ingenuità clamorosa: l'oggetto non mi è mai arrivato e dopo 2 settimane mi convinsi di aver preso un bidone. Per quanto amareggiato, 150 euro (mi pare 140 per l'esattezza) non mi cambiavano poi la vita e già sapevo che pure se avessi sporto denuncia si trattava di mia imperizia nell'aver divulgato i dati, motivo per il quale pensai semplicemente di essere stato stupido e non feci niente. Nello stesso mese di agosto, partì per le vacanze fino a quando un triste giorno non vengo raggiunto al cellulare da una signora di Campobasso che mi accusava di averla truffata tramite un sito di annunci online di cui io ignoravo addirittura l'esistenza, la signora era risalita a me tramite numero fisso trovato sull'elenco telefonico, sosteneva di aver trattato tramite messenger con me (aveva i miei dati anagrafici e tutto) e sosteneva che io avessi venduto tramite annuncio delle attrezzature da registrazione. Sosteneva inoltre di aver ricaricato la postepay a me intestata e di non avere mai ricevuto la merce, dopo accordi presi su messenger. Ovviamente rimasi molto sorpreso della cosa ma fu solo allora che capì il vero errore di tutta questa storia. Il truffatore oltre ad avermi tirato un bidone per circa 150 euro, mi aveva pure rubato l'identità e andava spacciandosi per me ponendo a garanzia delle compravendite su siti di annunci i miei dati anagrafici. Si faceva inoltre ricaricare la mia carta postepay (che io avevo fatto cadere in disuso ma che stavano usando i truffatori) . INOLTRE dagli estratti conti ho scoperto che i soldi venivano spostati su conti online tramite versamenti su siti di poker online, dalla mia carta con i miei codici ai loro conti. Evidentemente da lì venivano poi smistati chissà dove, senza utilizzare il codice di pelevamento allo sportello. Insomma la signora, infuriata per l'accaduto, non credeva alla mia storia e minacciava di sporgere denuncia a mio carico con tono minaccioso qualora io non le avessi risarcito la cifra di euro 400, a sua detta versata sulla mia carta per l'acquisto di queste apparecchiature. Dall'estratto conto sono poi risultate diverse ricariche effettuate da uffici postali del centro italia sulla mia carta, i soldi venivano poi smistati come ho detto prima. Dopo diversi mesi (circa 5) che questa signora aveva smesso di telefonarmi per minacciarmi della denuncia, non essendo voluto scendere a compromessi, mi ero addirittura convinto che tale signora che mi telefonava faceva parte della stessa organizzazione truffaldina e cercava di incutermi timore estorcendo altri soldi dietro la minaccia di una denuncia penale. Il tutto invece era vero, così che nel mese di febbraio 2010 bussano alla porta della mia abitazione in provincia di Napoli due agenti della squadra mobile della polizia, che mi notificano dopo diverse domande un atto in cui ho dovuto firmare la presa visione del fatto che sono attualmente INDAGATO PER REATO DI TRUFFA TELEMATICA. Ovviamente la cosa mi ha non poco sconvolto. Ho dovuto rivolgermi ad un avvocato penalista, il quale spiegati tutti i termini mi ha consigliato data la scarsa entità della truffa di cercare di scendere a patti con la signora denunciante per far sì di evitare che la denuncia facesse il suo percorso ma dopo mesi di telefonate alle quali non rispondeva, la signora mi ricontattò dicendo in primis di aver scoperto che non ero stato il truffatore, ma di volere soldi in cambio del ritiro della denuncia (un vero e proprio ricatto!) Morale della favola sto lasciando che la cosa abbia il suo corso legale, un bel giorno verrò chiamato dal tribunale di Nola dove un PM mi interrogherà sui fatti. Attualmente risulto ancora indagato e vi assicuro che per una persona perbene quale sono non è una bella cosa. Per farvi un esempio all'atto della richiesta del passaporto alla questura, la polizia ha fatto un indagine sul mio nominativo e risultava che la polizia postale di pistoia indaga sul mio conto. insomma UNO SCHIFO, il tutto per un cellulare da 140 euro acquistato tramite vendita a mercatino con trattativa su messenger. Spero un giorno di venirne fuori pulito e che i colpevoli paghino per quanto fatto. Dubito però che tutto ciò sia possibile perchè sono stato davvero ingenuo e loro hanno agito invece con tutte le garanzie del caso, non lasciando praticamente mai traccia dei loro passaggi in quanto l'avvocato mi spiegava che i trasferimenti dalla mia postepay sono avvenuti tramite versamenti su siti di poker online con sede in paradisi fiscali, che hanno norme molto particolari in materia di privacy e sono restii a divulgare i dati. Mi scuso con tutto il forum per non aver segnalato la cosa a tempo debito ma avevo fatto finta questo posto non esistesse dopo l'inizio di un piccolo incubo, inoltre ricercando il web mi pareva di capire che tale truffatore era noto in diversi mercatini per le sue bravate. Ingenuo due volte io a non avere fatto delle ricerche. Un dubbio mi è sempre rimasto: chi era il signore in un alfa 156 grigio metallizzato che incontrai a metà luglio a Caserta? Faceva parte di una organizzazione truffaldina oppure era un ingenuo burattino? ho scritto di getto in ricordo di questa spiacevole storia che dopo oltre un anno ancora non ha avuto fine, mi scuso se qualche parte risulta poco chiara ps il truffatore si chiamava T h e K i d qui su hwupgrade
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concluso nel mercatino con gli utenti : huangwei - topogatto - petronella - flinko - raifer - xeleven - ombra_lunare - m4rko - Pelforth - e.comet - erry7 -Elgabro - Marckinho - goudkamp - NON TRATTATE CON: T h e K i d (truffatore)
Ultima modifica di Cenzine : 09-10-2010 alle 21:08. |
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#85 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
Messaggi: 2062
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Vabbè tu dai.. dare i tuoi dati ad una persona esterna,...
chissà quanto ne starà truffando e quante denuncie ti arriveranno :\
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