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#81 | |
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#82 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
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![]() Mi spiego meglio: se si cercano alternative al carissimo petrolio, è perchè un prezzo dell'energia elevato danneggia tutto e tutti; passare ad un concorrente che ha gli stessi prezzi, alla fine, complica le cose perchè è molto più difficile e ingombrante da usare e non risolve il problema prezzo.
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#83 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
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![]() Non sto parlando dei "cattivoni" (e scusami se mi sento preso poco sul serio se usi questi termini), ma delle conseguenze di avere una gestione privata e praticamente monopolistica in Italia, che prima di fare anche solo una dichiarazione di intenti deve valutare la ripercussione giornaliera in borsa. Siamo sicuri che un paese, per stabilire la propria politica energetica, possa permettersi di condividere e sostenere le sorti economiche di questo soggetto? Ah, per chi dice che il costo delle fonti rinnovabili è spropositato... cosa pensate delle proposte di LA220 ?
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#84 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
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![]() Guarda io non ne voglio fare un discorso del tipo "schierato" pro o contro una soluzione piuttosto che un'altra. Solo analizzare le cose come stanno e valutarle sotto tutti i punti di vista (scientifico, tecnologico, economico, sociale, politico etc...) Insomma l'approccio con cui si (dovrebbe) pensare un PEN (piano energetico nazionale) decente. Penso che nessuno quì pensi seriamente che su un forum di hardware si possano sostituire delle commissioni tecniche (se non altro per quantità di informazioni disponibili) ma almeno si può fare un discorso ragionevolmente corretto. Cerchiamo di analizzare la situazione di queste fonti primarie senza girare attorno ad un palo: pressochè tutti i paesi occidentali non vedono l'ora di sganciarsi dal cordone ombellicale del petrolio.... Sappiamo benissimo che ci sono forti resistenze di tipo economico/politico/sociale e sappiamo pure che ci sono limitazioni enormi sul piano tecnologico/teorico/ingegneristico ma la ricerca và avanti e l'industrializzazione pure. Ma nonostante tutto queste fonti stentano a prendere piede limitandosi a pochi punti percentuali sui totali delle varie nazioni, anche delle più virtuose. La causa và ricercata in una serie di fattori (quindi non uno solo come mi è parso di capire dalla tua risposta tipo l'aleatorietà o l'antieconomicità). Se guardiamo il problema solo dal punto di vista teorico posso parlare da fisico ( ![]() ![]() Il problema è che la nostra società ha attualmente serie difficoltà a raccogliere, trasformare, immagazzinare e sfruttare questa energia per tanti, tanti motivi. Questo è, imho, il punto da cui partire. E (sempre imho) occorre ragionare in termini di un corto-medio intervallo temporale (sul lungo periodo potremo contare sulla fusione sul nostro pianeta rendendo i pannelli solari inutili) Personalmente, come detto, sono convinto che si potrebbe "alleggerire" la rete per alcune utenze domestiche utilizzando il solare fotovoltaico ma, ripeto, la possibilità di una sostituzione anche solo di una rilevante percentuale delle turbogas installate è attualmente utopica. Il grosso del consumo domestico non è il paesino sperduto (che ha spazi per installazioni di questo tipo) ma la grande città (che può ben poco su questo piano). La considerazione degli spazi sopra i vari capannoni industriali (che sono fuori dalle città) lascia un pò il tempo che trova visto che se non è utilizzata nel capannone stesso quell'energia è sostanzialmente buttata (trasportarla in città è del tutto antieconomico fosse solo per l'effetto joule). Non sbagli quando dici che abbiamo ancora degli spazi per l'installazione dell'eolico ma: la potenzialità (rispetto al totale) è comunque bassa, i posti dove ci sono venti costanti non sono moltissimi e buona parte di essi sono sottoposti a vincoli paesaggistici che rendono (de facto) impossibile l'edificazione. Inoltre la potenza installabile deve essere valutata caso per caso sia perchè non si può riempire di generatori delle colline (finirebbero per farsi ombra l'un l'altra) sia perchè modificano la microcircolazione alle loro spalle. Comunque ripeto che è una tecnologia che dovremmo sfruttare di più. Il solare termico è la "grande promessa" per ora. Grazie a rendimenti molto migliori e costi minori del fotovoltaico è (quasi) competitivo e più facilmente adattabile agli spazi ridotti delle città. Molti palazzi nuovi hanno sui tetti impianti di questo tipo. Purtroppo devo dare ragione ancora a gpc nel sostenere che non c'è molto progresso nel divenire economicamente sostenibile di una fonte energetica solo perchè l'altra ha raggiunto prezzi stratosferici (il prezzo del barile attualmente non è dato dalla sua scarsità o esaurimento ma da tensioni geopolitiche). Limiti tecnologici ce ne sono attualmente e riguardano ad esempio la possibilità di trasferimento di energia. Se al nord è nuvolo e c'è poca energia non puoi trasferirla dal sud dove c'è un sole che spacca le pietre.....c'è un certo effetto joule di mezzo. Già farlo con una centrale da 1000MW è una perdita ma con impianti di bassa potenza capisci che è un suicidio. Resta il fatto che solare ed eolico sono da perseguire come fonti nonostante sia impossibile in tempi brevi pensare di ristrutturare produzione e distribuzione in tal senso
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I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai |
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#85 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
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#86 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
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#87 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
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Sul discorso economico non entro nel merito, ma sul discorso prettamente tecnico qualche dubbio ce l'ho. Dichiarano di vendere energia prodotta unicamente con fonti di tipo idroelettrico o eolico (poco solare come detto direttamente da loro). ma...in Italia tutto l'idroelettrico è sostanzialmente sfruttato e di eolico non ce n'è molto.... Insomma a me sembra che questi siano solo "venditori" che comprano energia all'estero e la portano in Italia (e quindi beneficiano dei prezzi dell'energia estera che sono bassi grazie ai loro PEN e non solo perchè usano "rinnovabili" ). Mi pare un pò uno specchietto per le allodole...
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#88 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
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#89 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
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Non conosco i precedenti di questa associazione, ma non dovrebbe essere una buona garanzia?
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#90 | |||||
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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E insisti con l'utopico...
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Con Cina ed India che crescono al ritmo dell'8% annuo è pia illusione pensare che il costo del petrolio possa scendere nell'avvenire, anche perchè le prospettive geopolitiche non sono certo buone. Dall'altra parte abbiamo tecnologie che possono solo calare di costo, sono dati di fatto incontrovertibili. 20 anni fa i pannelli solari non erano convenienti nemmeno considerando il bilancio energetico oggi raggiungono il pareggio in meno di un paio d'anni. La tecnologia si muove e le valutazioni di investimento devono tenerne conto. Quote:
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#91 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 1999
Messaggi: 595
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non si puo parlare del solare o delle rinnovabili in generale in termini di tutto o niente: è chiaro che in una prima fase occorre passare per un periodo di transizione in cui il solare coprirà solo una piccola % del fabbisogno nazionale di EE. In una fase piu avanzata si può pensare ad un solare che copra il baseload lasciando la copertura dei picchi a moderne centrali a turbogas ad esempio o a sistemi buffer generati dal solare stesso tramite tecnologie di accumulazione. In una fase ancora più avanzata si può immaginare un solare dimensionato sull picco di potenza o quasi con il surplus di energia generato stoccato sotto forma di idrogeno e utilizzato nelle ore notturne ad esempio.
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Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose anche l'opera piu mediocre ha molta piu anima del nostro giudizio che la definisce tale (RATATOUILLE) |
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#92 | |||||||||||
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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Non mi devi convincere che eolico, solare ed altre fonti sono da sfruttare. Sono già d'accordo ![]() Però occorre riconoscere anche che ci sono limiti oggettivi di vario genere che fanno sì che queste fonti, pur apprezzabili, non sono la panacea ai mali nè la possibile soluzione di massa per il futuro a breve-medio termine. E' possibile che lo saranno in futuro ma a teorizzare su tempi lunghi siamo tutti bravi ![]() Quote:
Eolico a parte (che può dare potenze decentemente alte) per quanto riguarda il solare ha concentrazioni di potenza molto basse che comportano impianti di bassa potenza. E' irragionevole costruire un impianto a bolzano per accendere una lampadina a Palermo....questo tipo di impianti hanno, allo stato attuale, il vincolo della vicinanza del luogo di utilizzo dell'energia. E' ovvio che anche con centrali a turbogas è meglio utilizzare l'energia vicino al luogo di produzione ma è pure vero che sotto questo aspetto c'è meno possibilità di "compensazione" con centrali di bassa potenza. Quote:
Ho detto anch'io che si potrebbe alleggerire un pò il carico per le utenze domestiche con dei pannelli ma occorre sempre valutare quanto alleggeriscono e quanto costano. Poi occorre specificare: se parliamo di solare termico la cosa può avere un senso, se parliamo di solare fotovoltaico i conti non tornano. Non serve considerare i grattacieli; non ha senso coprire il tetto di una palazzina di 5 piani con 15 appartamenti di pannelli solari per alleggerire il carico di pochi punti percentuali per ogni utenza. Non ha senso economicamente ma dubito che abbia senso energeticamente. Può aver senso, ad esempio, il riscaldamento tramite solare (in impianti centralizzati), i risparmi (sia economici, sia di energia) sono sicuramente più consistenti. Quote:
Le obiezioni non me le sono mica inventate io (nemmeno i verdi se è per questo ![]() Le obiezioni più comuni (paesaggi, rumore etc..) sono, per quanto marginali, da tener presente per valutare la costruibilità degli impianti. E' sotto gli occhi di tutti il fatto che anche il più piccolo paesino (in teoria l'obiettivo perfetto di impianti di questo tipo) insorge non appena si prospetta la possibilità di costruzione. Quote:
Il solare è piuttosto indietro. Quote:
Non è "la soluzione", è sicuramente un ottimo contributo che potremmo avere. E' chiaro che da solo non serve a nulla ma (ad es) in abbinamento con altre fonti (nucleare, geotermico, idroelettrico etc..) è buono. Quote:
Tradizionalmente per vedere se un posto è buono per la costruzione di una centrale eolica si considera se un generatore lì posto produce mediamente abbastanza energia in un anno tale da giustificarne la presenza. Però non basta. Occorre anche considerare la produzione minima che mediamente si ha perchè le richieste di energia vanno esaudite subito ovvero: se in un tale giorno sono richiesti alla rete un certo numero di MW occorre che la produzione sia sufficente subito e non mediamente sull'arco di un anno (la pianificazione della produzione tra le varie centrali si fà così). Il dimensionamento della centrale deve avvenire di conseguenza ed il posto scelto in base a questi parametri. Quote:
Però tieni presente che un impianto offshore costa di più di uno fisso a terra e richiede più manutenzione visto l'ambiente "ostile" in cui è posto. Non ho numeri ma ritengo che anche la valutazione dei posti sia influenzata di conseguenza (aka: occorre una zona con parametri leggermente più favorevoli rispetto a quelli richiesti sulla terraferma) Quote:
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La percentuale di perdita della rete è la stessa (è la misura dell'efficenza della rete) ma è importante considerara "quanta" energia arriva. Del resto il GRTN già ora cerca di bilnaciare la produzione il più possibile con centrali vicine al luogo di richiesta. Ripeto perchè forse nel precedente posto mi sono spiegato male: non è impossibile anche per impianti a bassa potenza ma la perdita (pur uguale percentualmente) non consente una flessibilità nella stessa misura. Quote:
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#93 | ||||||
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
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sufficiente a coprire il fabbisogno di 6 abitazioni a spanne. Se trovo il link dove si fa il conto tra potenza massima dell'impianto, latitudine e produzione annua faccio un conto più preciso. Quote:
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http://www.hwupgrade.it/forum/showth...hreadid=687942 tanto per rispondere alla tua obiezione sulle basse potenze e sulla variabilità q uesto genere di centrali funzionano a ciclo continuo e raggiungono potenze notevoli, da un'area di 10 Km^2 si ottengono 1000MW che non è proprio una bazzecola. Quote:
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#94 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Città: Napoli
Messaggi: 6817
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Da tutto il trambusto che fate... Non vi siete accorti che io ho già fatto qualche post fa tutti i calcoli...
![]() Vi rinfresco la memoria... ![]() ![]() ![]() ![]() Quote:
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#95 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
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#96 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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http://www.ecoage.com/ambiente/fotov...-economica.asp ogni metro quadro di pannelli solari fotovoltaici produce 146 kWh ogni anno. Facciamo 140KWh/anno considerato che una famiglia ne consuma, a stare larghi, circa 3000 15 famiglie fanno 45'000KWh/anno. Un impianto da 100 metri quadri soddisferebbe quasi il 30% del fabbisogno, insomma non è irrealistico pensare di poter arrivare a coprire metà del fabbisogno domestico, anche nei centri urbani. |
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#97 | ||||||
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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Sinceramente se si vuole discutere pacatamente sono disponibile, se si vuole imporre una visione posso tranquillamente lasciare il 3D. Che io sbagli ci può stare, che gpc sbagli pure... Vedo più difficile pensare che sbagli buona parte della comunità scientifica (personalmente leggo Scientific Amercan e Le Scienze e gli articoli inerenti all'energia hanno questa visione), le varie commissioni-energia di più paesi (che puntano a queste fonti per gli scopi citati) etc.. come mi pare difficile che sbaglino le analisi economiche (ma di queste ho una conoscenza meno approfondita) che vedono queste energie nel modo che ho citato visto che NON si deve tener conto del solo costo economico ma anche dei costi accessori, della psicologia della gente etc.. Insomma l'ipotesti del "grande complotto" non mi trova tra i suoi sostenitori. Sò che hai letto "l'ambientalista scettico" da cui hai tratto buona parte delle tue posizioni. E' un libro interessante, con parecchi spunti di riflessione in grado di mettere in crisi anche l'ecologista integralista più convinto. Ma non tiene conto di tutti i fattori (anche perchè l'autore NON è uno scienziato e lo dice apertamente nelle note di copertina che i suoi spunti non vogliono essere trattazioni tecniche ma statistiche). Quote:
Parliamo del presente: a parte pochi paesi al mondo dove ci sono particolarissime condizioni geologiche-metereologiche queste fonti rappresentano pochi punti percentuali (nel migliore dei casi) del totale di energia consumato. Queste stime riguardano pressoche tutti i paesi esclusi i "soliti" Islanda, Danimarca etc.. Il futuro è promettente è l'ho detto pure io ma pensare che nel futuro a corto e medio termine si possano sostituire le centrali con queste fonti è utopia. Almeno nel medio-breve termine. Vorrei sapere piuttosto cosa è che fà pensare a queste sostituzioni in questo lasso di tempo. I comuni (comuni!! non stati, solo comuni) di poche anime che riescono ad autoalimentarsi in questo modo si contano sulle mani in tutta Europa, e si tratta solo di utenze domestiche.... E magari sono stati incentivati e/o fanno caso da finire in TV... Se si incentiva qualsiasi fonte è competitiva... Alla fine la fusione resta comunque una potenziale fonte mooolto più competitiva che (dovrebbe) attirare molti più investimenti.. Il punto però è lo stesso: chi li fà ? Lo stato ha fin troppi debiti per lanciarsi in investimenti di questo tipo più di quanto non faccia, i privati ? Quote:
Direi che il problema è quello che citi anche tu circa il "giardino". Ma il confronto non è tanto su questo quanto sulla considerazione (che sono sicuro che hai ben presente) tra una tecnologia attualmente utilizzabile ed una da sviluppare per quanto promettente. Non mi piacciono i "fans" dell'una o dell'altra parte, anche perchè entrambe hanno pro e contro che devono essere messi in preventivo una volta adottate. L'ideale è usarle per quelli che sono gli utilizzi migliori per entrambe. Quote:
hai detto più o meno ciò che ho detto io ? Da Bolzano a Palermo ci sono troppe perdite per renderlo conveniente... Quote:
Codice:
impianto da 30KW L'impianto occupa c.a. 230 mq su falda inclinata, c.a 500 mq su tetto piano e comprende: - orientativamente 170-180 moduli fotovoltaici al silicio mono o policristallino di costruttori di prestigio a livello internazionale - 1 Inverter Fronius IG400 - Supporti tetto a falda o piani - Quadri elettrici - Progettazione Totale € 192.500,00 Che c'è da aggiungere ? Quote:
Nonconosco in che realtà vivi ma aree del genere intorno a città come Roma (ad es) sono semplicemente inesistenti. Comunque, lo ripeto, non sono un "fans", che il solare sia indietro non lo dico io, non è indietro perchè "è indietro per evelon".. E' questa mentalità che non trovo obiettiva. E' promettente, e sono il primo a dirlo, è giusto puntare su dilui in modo proporzionale alle prospettive. Ma non si può non tenere conto dei limiti. Non voglio flame, specie su questi argomenti ![]()
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#98 | ||||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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Non credo sia necessario spiegare, per l'ennesima volta, perchè sia conveniente incentivare le fonti rinnovabili... Quote:
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![]() a) quei 100 li ho prodotti gratis, da una fonte che altrimenti andrebbe sprecata b) per coprire quei 20 avrei dovuto usare una fonte non rinnovabile o comunque costosa capisci benissimo anche tu che mi conviene poter fare il passaggio. L'effetto joule è un punto debole della TUA visione energetica concentrata, non della mia. Quote:
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#99 | |||||||||
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
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Cerco di rispondere a quanti più punti possibile e dare qualche documentazione in più. Sul libro in questione ti ho già detto che è ben fatto e contiene in sè spunti che dovrebbero essere letti soprattutti dei cosiddetti "ecologisti integralisti". Ovvero, se non si capisce, parla con ragion veduta ed è molto più concreto ed affidabile di tanti "studi" divulgati dalle associazioni ambientalistiche... Ma come dici anche tu non può contemplare tutti i fattori; sarebbe impossibile. I dati dell'ewea vanno ridimensionati: si parla ora (nelle ipotesi migliori) dell'aumento del contributo del solare dall 1% al 4% entro il 2025. Intendiamoci: non è poco e la crescita fà ben sperare ma i numeri sono quello che sono. Per il nucleare forse sei tu poco informato: per fare una centrale non occorrono 10 anni (mi pare che si possano fare anche in poche decine di mesi ma ti rimando a Christina ) ed il sito già c'è. Se ti interessa il mio parere penso che puoi stare stranquillo: il nucleare in Italia non rientrerà in modo diretto, al max in modo indiretto come ora (energia acquistata). Sempre restando in tema l'effetto joule è un punto debole della gestione decentralizzata (per favore evitiamo il MIA o TUA nei post: chi parla così si stà schierando e non mi piace parlare con persone schierate...) nel momento in cui le centrali di un'intera area hanno un calo di rendimento importante per delle nuvole che staziona lì sopra. Vedi la differenza ? Una centrale KO per manutenzione o guasto influisce molto meno di una serie di centrali a produzione limitata. Tra l'altro il costo della fonte non è 0 visto che devi almeno considerare l'ammortamento degli impianti (che con produzione limitata si allunga e questo non è sempre accettabile). La legislazione è già cambiata nel senso che dici quindi non capisco a che ti riferisci. Sono previsti degli sgravi per quei costruttori che in un palazzo nuovo installano un impianto solare. Circa i conti te lo ripeto (pure questo: mi chiedo se leggi i miei post o parti lancia in resta a difendere i tuoi principi): tetti piatti praticamente non ce ne sono e se non vuoi crederci si può scattare una foto e la posto.... Tornando a conti più seri: Parlando di fotovoltaico (e quindi NON di solare termico) e considerando di circa 3000 chilowattora (annui) il consumo medio di una famiglia italiana è possibile dare una percentuale di quanto un impianto possa contribuire. Prendendo in esame un impianto da circa 1KW nominale installato (in condizioni ottimali ed in assenza di ombreggiamento )si possono stimare queste produttività annue Nelle regioni settentrionali 1100 chilowattore/anno Nelle regioni centrali 1400 chilowattora/anno Nelle regioni meridionali 1600 chilowattora/anno Le percentuali sono alte ma i costi lo sono di più: si stima che per essere competitivo con il costo dell'energia per utenze residenziali (costo stimato di circa 10-20 eurocent al KWh) si dovrà aspettare dai 5 ai 10 anni (se si mantiene il trend attuale). Per le utenze industriali si parla addirittura di 20 anni (le industrie pagano meno l'elettricità). E considera che è incentivato: significa che la collettività paga parte dei consumi elettrici della famiglia. Quindi direi che si, influisce per pochi punti percentuali. Prova a togliere gli incentivi e vedrai quanto è competitivo... Non ho capito come sei arrivato a dire che voglio mettere altre centrali intorno a Roma (perchè ovviamente già ci sono nella provincia, pensi che pedaliamo per accendere le lampadine ? ![]() L'ultima considerazione sul mercato: i paesi che hanno "pesantemente" investito sul solare fotovoltaico....sono pochissimi....anzi due. L'88% del mercato europeo dei pannelli solari è la Germania... Gli altri seguono da lontano. Fuori europa c'è il giappone seguito dagli USA, entrambi dietro la Germania In ogni caso questa piccola ed incompleta digressione su questi tipi di energia sembra a te che sia un "minimizzare" le potenzialità. In realtà da parte mia è solo il voler far notare che insieme a delle luci ci sono anche delle ombre che non possono non essere considerate. Non si può considerare che oggi, per soddisfare le esigenze di questi soli paesi, se ne vanno circa la metà delle 15.000 tonnellate annue di silicio (l'altra metà è per l'industria dei microchip). Tra investimenti e ricerca la situazione è destinata a migliorare ma tanto per darti un'idea: per la seconda generazione di pannelli (quelli a film sottile) si è sostanzialmente accettata una perdita di efficenza rispetto a quelle già basse della prima. Le premesse per uno sviluppo ci sono tutte: domanda andata oltre le aspettative, costi in calo, efficenza stabile o in leggero aumento, potenzialità notevole della fonte etc.. Però, almeno per ora, dobbiamo riconoscere che, al contrario dell'eolico, il fotovoltaico è un'ottima promessa,che potrebbe essere mantenuta in futuro.
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