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22-08-2015, 17:20 | #81 | |
Bannato
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perchè poi sarebbe stato noioso passare da windows a linux e viceversa |
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22-08-2015, 17:29 | #82 |
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22-08-2015, 17:32 | #83 | |
Senior Member
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Non è che se una distro, all'improvviso, non esiste più allora vuol dire che hai perso tutto... |
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22-08-2015, 17:36 | #84 | |
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Non sempre "two heads are better than one" ma spesso il centralizzare permette di mettere a fuoco gli obiettivi e non sprecare le energie bensì concentrarle. E' pur vero, però, che questa filosofia ha anche i suoi lati negativi: pochi uomini (o uno solo) al comando può voler dire meno democrazia, meno apertura ai consigli e alle critiche. Ricordi cosa accadde con Mandrake/Mandriva? |
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22-08-2015, 18:25 | #85 |
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Ad ogni modo un os da usare ci sarà sempre! Che sia Ubuntu, Mint o qualsiasi altra distro del mondo Linux.
L'importante è adeguarsi alla novità o al cambiamento (sperando sia sempre un continuo miglioramento) Generalmente sono un nostalgico. Infatti spesso e volentieri mi tengo quel che mi piace o mi serve (con le accortezze del caso) Nello specifico uso solo Windows7 e lo terrò sin quando non troverò un valido motivo per passare ad un os Microsoft che garantisca migliorie consistenti. Altrimenti, alla scadenza dei termini, Linux è sempre una valida alternativa
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vendo > NOKIA gsm - MOTOROLA smartphone - LOGITECH mouse e tastiera - CPU 1155, RAM DDR3 ecc | ultime trattative > dedofeatbritney, MUZ, chris, 4HwGenXX, GDT, SabbaPC, Apple_81... |
22-08-2015, 18:39 | #86 | ||
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Ubuntu è una derivata di Debian. Cioè i repository del 'Buntu sono al 99% copie di quelli di Debian, ma gestiti diversamente. Il progetto 'Buntu di canonical sviluppa in proprio 4 cose in croce: -L'interfaccia grafica con backend suo speciale -un sistema di avvio dell'OS (ora abbandonata) che era una scopiazzatura di sysvinit usata in debian e un pò da tutti, ma che quando Debian è passata ad usare systemd (come un pò utti) gli hanno fatto capire che non gli mentenevano più la loro schifezzuola con una democratica votazione. -lo store con le applicazioni -altre cose minori per rendere più amichevole l'interfaccia. -roba che integra le ricerche con servizi web tipo di Amazon (che poi gli han dato tanti di quegli schiaffi la community...) -gestione strana dei release, prendono il sorgente di Debian Unstable e ci fanno le versioni di Ubuntu non LTS (che durano 6 mesi direi), prendono il sorgente di Debian Testing e ci fanno le versioni di Ubuntu LTS (che durano 5 anni) -repository aggiuntivi facilitati usando il sistema dei ppa dal sito Launchpad (gestito da Ubuntu) Il resto viene pari pari dai repo di Debian. In generale, questo è quello che è una distro "derivata". Modifica poco di una distro maggiore, e resta in genere compatibile con essa perchè è poco di più di un OS preconfigurato. In genere le derivate "addomesticano" le distro maggiori, ma alcune maggiori come OpenSuse sono già user-friendly. Detto questo, io uso regolarmente Mint Debian Mate (cinnamon è sempre instabile sui miei PC...), e non è particolarmente diversa da usare che quella basata su Ubuntu. Va bene che sono relativamente scafato, ma le guide per ubuntu si applicano pari pari anche a Debian salvo casi strani. Qualche tempo fa era un bordello, lo basavano su Debian Testing e cercavano di tenerlo aggiornato senza incasinarlo... non riuscendoci. A oggi personalemente lo consiglio, è ora basato su debian Stable (Jessie), ma dai repository di Mint ti arrivano flash player, i codec, i browser e tutti i programmi che devono essere sempre aggiornati, mentre il resto del sistema riceve solo patch di sicurezza dal team di sicurezza di Debian. Quote:
Mint ad esempio fa circa 5k/7k euro al mese (vedere sul sito che pubblicano i dati), più ha hosting e altro offerto da sponsor, mentre Canonical è in rosso da 10 anni e non è chiaro perchè esista ancora. Mint Debian è sempre stato il piano di riserva, visto che Canonical li aveva anche contattati facendo storie per il loro utilizzo dei repository di Ubuntu (da parte di Mint normale che è una derivata di Ubuntu) ai tempi dell'inizio di Unity dove la gente è fuggita in massa. Si era paventata una richiesta di pagamenti o cose del genere, ma non si è mai avverata. Se ti appoggi a Debian è praticamente impossibile che muoia. Debian è LA distro maggiore per eccellenza, 200 e rotti delle 300 e rotti distro linux sono basate su Debian. Debian, Arch, Redhat/fedora, OpenSUSE, sono le più grosse, troppo grosse lo per morire.
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Caratteristiche tecniche CPU ::: Potenza approssimativa CPU ::: Potenza approssimativa scheda video Calcolatore approssimativo potenza minima alimentatore Ultima modifica di bobafetthotmail : 22-08-2015 alle 18:44. |
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22-08-2015, 19:21 | #87 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2010
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Sicuramente Red Hat è l'azienda più grossa di tutte in ambito Linux, su questo non si discute ma, non sempre, il continuare su una strada o cambiare direzione è in relazione diretta con la solidità finanziaria...
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22-08-2015, 21:36 | #88 |
Member
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ragazzi una domanda.sul win usavo molto aTube Catcher,c'è qualcosa di analogo su linux?
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22-08-2015, 21:41 | #89 |
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22-08-2015, 21:59 | #90 |
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mi interessa questa discussione perché il thread sulla privacy di w10 mi ha fatto venire diverse domande quale ambiente grafico mi consigliereste per provare debian su un portatile con un i5 e 4GB di ram? quello più nabbo-friendly tra cinnamon, gnome etc.
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22-08-2015, 22:02 | #91 | |
Bannato
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Già sono tendente a debian... Se poi mi tiri fuori sta roba, mi salta na scimmia pazzesca per mettere mint debian |
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22-08-2015, 22:22 | #92 | |
Bannato
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però sempre meno che a cercare di togliere i keylogger su windows 10 peraltro senza fortuna |
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22-08-2015, 23:05 | #93 | ||
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sono abituato con win ma ho sempre tenuto a portata di mano una live o una macchina virtuale con qualche distro linux, al momento ho mint debian; chiedevo perché ho visto che nella pagina di download della live di debian c'è da scegliere e vorrei una interfaccia semplice, non necessariamente leggera, che non sia una brutta copia di quella di osx e che non sia una porcheria come unity |
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22-08-2015, 23:39 | #94 | |
Bannato
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23-08-2015, 07:04 | #95 |
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Vorrei ritornare al nucleo principale del thread (altrimenti, procedendo di questo passo, il thread verrà spostato nella sezione Linux ) ossia quali possono essere i motivi per cui un utente decida di passare a Linux pur non abbandonando del tutto il mondo Windows.
Aldilà delle soggettive necessità (chi è interessato alla programmazione, chi al settore audio/video, chi è indirizzato alla grafica, chi vuole amministrare reti locali, etc.), bisogna dire che Linux riesce a soddisfare gran parte dei bisogni abituali dell'utente Windows. Vorrei quindi cercare di realizzare, contando aprioristicamente sull'aiuto di tutti voi , una piccola guida, una sorta di "Bignami" che possa fugare buona parte dei dubbi e/o diffidenze che possono sorgere nel tentare di abbandonare la via vecchia per quealla nuova. Partiamo da quello che è, insindacabilmente, uno dei settori più usati in Windows: il software per ufficio, le cosidette "suite". Esiste solo un partecipante in ambito Windows: Microsoft Office (nelle varie versioni). Cosa troverà l'utente, di simile, nelle varie distro Linux? Sostanzialmente ci sono due partecipanti: Libre Office e Open Office. Le storie di queste due suite sono alquanto legate tra loro poichè, di fatto, Libre Office è una suite nata dallo scisma di un gruppo di programmatori di Open Office. Si tratta di due progetti decisamente differenti: Open Office (di proprietà della Apache Software) è una suite più completa (ricordo che dietro ad essa c'è il know-how di IBM), più matura, più professionale ma il suo ciclo di sviluppo è alquanto lento; Libre Office (di proprietà della The Document Foundation), al contrario, è una suite tutta in divenire, dove il ciclo di sviluppo è alquanto veloce (più o meno ogni 6 mesi c'è una nuova versione) ma che però, in modo evidente, si trova ad un livello inferiore a Open Office (ma con il passar del tempo dovrebbe recuperare terreno), suite meno matura, funzionalità ancora non del tutto complete, fanno di Libre Office la scelta ideale per chi, con MS Office, scrive solo qualche lettera in Word e qualche tabella in Excel senza usare Access e/o Powerpoint. Per un uso lavorativo è maggiormente consigliabile Open Office. Deve comunque essere chiaro che entrambe le suite mostrano il passo a MS Office; chi lavora intensamente con quest'ultima dovrebbe seriamente considerare se vale la pena transitare in Linux o meno (tutt'al più c'è sempre Wine). Per adesso mi fermo qua e attendo ulteriori vostri contributi, poi passeremo ad altri ambiti software. Ultima modifica di RAEL70 : 23-08-2015 alle 09:18. |
23-08-2015, 13:02 | #96 | |||
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Sì.
Consiglio quella con MATE. MATE è il fork che tiene vivo GNOME 2, l'interfaccia che aveva il Buntu prima di Unity, con il menu Start migliorato fatto dal team Mint. (e con questo direi che ho convinto tutti) Cinnamon è meno stabile. Non che sia un porcile, è solo che delle volte delle icone non le carica correttamente, o parte a ciucciarsi ram, o delle barre diventano invisibili. Dipende molto da quanto gli piace la rua scheda video. MATE no. Quote:
Ci aggiunge poi tutta la suite di programmi che trovi anche sulle versioni basate su Ubuntu, che su Debian liscio non trovi (gestione aggiornamenti, qualche utility, sudo che è già installato e preconfigurato). Mint addomestica Debian. Se vuoi andare su Debian a sbattimento 0, vai con quella. Quote:
Il team di sviluppo è migrato quasi interamente su LO, quindi LO >>> OO. Vuoi maggiore compatibilità con MS Office? LO Vuoi feature più nuove? LO Vuoi una suite più snella e performante (su linux va molto meglio che su win, tra l'altro)? LO Una suite dove calc ha l'accelerazione hardware per il calcolo su GPU con OpenGL (grazie a AMD)? LO Varie altre ragioni: http://www.datamation.com/open-sourc...ce-wins-1.html Vale molto la pena citare una cosa di LO, che da un pò hanno deciso di dividere i release in due linee: Fresh, questo è il LO con tutte le feature più nuove e l'equivalente de "l'ultima versione" di un software su windows. Non è una beta eh. https://www.libreoffice.org/download/libreoffice-fresh/ Still, questo è il LO con le feature ferme a un pò di versioni fa (versione maggiore precedente, quindi se la vers. maggiore è la 5, la versione della Still sarà 4.qualcosa ) ma che riceve gli stessi aggiornamenti di sicurezza e stabilità che riceve anche l'ultima versione. Questo giochino, comune in ambito opensource, permette di avere una versione che è sicura e stabile di più dell' "ultima versione" visto che non ha nuove features o cose nuove che potrebbero dare problemi, ma quello che c'è è comunque aggiornato e corrente come se fosse l'"ultima versione". Questa è uan versione consigliata per un uso in ditta, tanto che c'è anche una lista di partner che offrono supporto (a pagamento) per questa versione, per le aziende (per ora sono pochi e principalmente in USA). https://www.libreoffice.org/download/libreoffice-still/ Quote:
Wine non va citato se non proprio quando si è alle strette. Le suite di virtualizzazione più comuni (Virtualbox e VmWare) offrono una funzionalità detta "Seamless Mode" o "Unity Mode", cioè permettono di far apparire le applicazioni che nella realtà si trovano dentro una VM come se fossero applicazioni native nel sistema host. Quindi, in termini semplici, di sacrificare 2 GB di ram per far girare una VM con dentro un windows con i vostri programmi, e usarli in modo semi-nativo dal vostro PC linux. VMWare le fa anche apparire nella barra delle applicazioni come se fossero della applicazioni native, e dà un menu applicazioni della VM per aprirle. Virtualbox tanto per cambiare fa le cose a metà. :/ Questo ha le tipiche limitazioni dei programmi di virtualizzazione, quindi per il gaming non si può usare, ma per il grosso delle applicazioni da ufficio è ottimo. http://www.howtogeek.com/171145/use-...rtual-machine/ Per il gaming bisogna settare una cosa detta "PCI o VGA passthrough", che richiede supporto a livello hardware dalla scheda madre e dal processore, ed usare un sistema di virtualizzazione serio come KVM o Xen, ma è una cosa da utenti abbastanza avanzatelli.
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Caratteristiche tecniche CPU ::: Potenza approssimativa CPU ::: Potenza approssimativa scheda video Calcolatore approssimativo potenza minima alimentatore Ultima modifica di bobafetthotmail : 23-08-2015 alle 13:58. |
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23-08-2015, 18:46 | #97 | ||||
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Caro Bobafett, desidero rispondere ad alcune tue affermazioni:
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Ho installato Mint con Cinnamon almeno una cinquantina di volte e mai, dico mai, ci sono stati problemi con la scheda video (da pc potenti a quelli obsoleti, da Desktop a Notebook). In questo momento in cui sto scrivendo Cinnamon sta fruendo di 187 Mb di Ram su 8 Gb installati (Linux Mint 17.2 64 bit) ergo non vedo tutta questa avidità di risorse che hai riscontrato tu. Quote:
Come certamente saprai infatti OpenOffice ha una licenza Apache mentre LibreOffice utilizza licenza LGPL 3.0; a causa di questa differenza (che agli utenti non interessa assolutamente) se il team di OpenOffice realizza una feature o un miglioramento della suite, quelli di LibreOffice possono applicarla in toto alla loro suite e non viceversa. LibreOffice, tra l'altro, è avvantaggiato dal fatto che di default è installato in molte distro mentre OpenOffice bisogna provvedere in modo manuale. Dal mio punto di vista e anche dall'esperienza che hanno fatto vari utenti, nonostante confermi la maggiore dinamicità del team di LibreOffice, OpenOffice sembra essere stato maggiormente apprezzato. Personalmente non mi creo problemi ad usare l'una o l'altra suite ma siccome non ha senso averne due installate nello stesso sistema, ho deciso per OpenOffice. Quote:
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23-08-2015, 19:13 | #98 | |||
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considera che sono sulla versione Mint Debian, quella è la versione di Mint che riceve le nuove versioni di Cinnamon man mano che arrivano, mentre Mint normale cambia versione di Cinnamon solo quando passa da una versione maggiore all'altra.
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Come ho detto dipende dalla scheda video. Coi driver NVIDIA proprietari non fa storie. Quote:
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Caratteristiche tecniche CPU ::: Potenza approssimativa CPU ::: Potenza approssimativa scheda video Calcolatore approssimativo potenza minima alimentatore Ultima modifica di bobafetthotmail : 23-08-2015 alle 19:39. |
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23-08-2015, 19:48 | #99 | |||
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24-08-2015, 08:08 | #100 |
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Mandela e la filosofia di Ubuntu
Ho voluto postare questo vecchio video non per istigare all'uso di Ubuntu, quanto per far comprendere all'utente Windows la differenza di filosofia che esiste tra software commerciale (Windows) e software libero/Open Source (Linux). Sostituite pure la parola "Ubuntu" con la più generica "Linux" e la sostanza non cambia. Da quanto sto leggendo nel Forum su W10, aldilà dei singoli problemi che gli utenti si trovano ad affrontare e risolvere (bug, driver non funzionanti, problemi d'installazione, etc.), quello che cerco di capire (per ora senza successo) è quale siano i motivi che inducono un utente a perseverare nell'universo Windows, costi quel costi (in senso economico leggasi licenza), costi quel che costi (in senso di riservatezza e sicurezza dei dati personali), costi quel che costi (nel senso di rimanere intrappolato con un particolare applicativo). Odio generalizzare eppure quando si tenta di studiare la MASSA si tende sempre a farlo e a sparare sentenze: "statisticamente la maggioranza pensa in questo modo ergo anche TU devi pensarlo!". NO. La simbiosi Windows/Office è la prima, istintiva, causa del perché un utente non vuole aprirsi ad altre realtà. MASSA però non è sinonimo di professionista o di lavoratore specializzato ergo la MASSA usa Word solo per scrivere qualche documento, creare semplici fogli di lavoro in Excel, una presentazione di poche diapositive in Powerpoint. Punto. Già quando si passa ad Access, il numero di utenti che realmente lo usano diminuisce drasticamente e ancor più tale fenomeno si applica ad Outlook (molti usano ancora Outlook Express, quelli un po più navigati Live Mail, quelli più "nerd" direttamente il browser). Riassumendo quindi si rimane in Windows solo perché per scrivere una lettera o creare una tabella è molto meglio Word/Excel di altri concorrenti. "Si rimane in Windows perché Windows è gratuito". Per quanto paradossale possa sembrare tale affermazione, la MASSA non considera Windows una fonte di spesa; il Sistema Operativo lo si riesce sempre a scovare (amici, colleghi, parenti, cuggini...) così come il software stesso (MS Office, Adobe Suite, Photoshop, Autocad, etc...). "Perchè dirigersi verso Linux quando in Windows non spendo nulla?" In effetti perchè virare verso il Software Libero quando, di fatto, basta un crack e tutto il software commerciale diviene tale? Spero che sia chiaro l'intento sarcastico di quello che sto scrivendo e che sento sempre provenire dalla bocca di utenti Windows. Il vero ostacolo che impedisce al generico utente Windows (non professionista) a non passare a Linux risiede nel fatto che, quasi sempre, egli non abbia mai speso soldi per essere produttivo... Leggo e continuo a riflettere. |
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