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Old 25-02-2009, 15:12   #61
ConteZero
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Ad esempio tu come lo tuteleresti il diritto di autore di uno scrittore?
Con calma... una cosa è lo scrittore ed un altra è l'editore.
Iniziamo a distinguere le due categorie.
Partiamo da come tutelare il diritto di uno scrittore nei confronti dell'editore che lo pubblica.
__________________
A casa ho almeno sette PC, in firma non ci stanno
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Old 25-02-2009, 15:13   #62
AntonioBO
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Ad esempio tu come lo tuteleresti il diritto di autore di uno scrittore?
Suvvia, per il libro è tutto un altro discorso . Chi si fotocopia un libro da leggere? Ti immagini a leggere le fotocopie del codice da vinci o a stamparlo scaricato da Internet? Ti parte una cartuccia che costa più del libro. Discorso diverso è per i testi universitari, ma in quel caso non mi sento di condannare i ragazzi che ricorrono alle fotocopie.
__________________
"mo va a fer dal pugnàt!
THO' UN CUOCO .....(Daniele Luttazzi Raiperunanotte 25/03/2010)
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Old 25-02-2009, 15:15   #63
atinvidia284
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E' una questione di principio nel senso che:
1) Di Pietro va forte fra chi utilizza moltissimo internet;
2) I bollini siae sono invisi a chi utilizza moltissimo internet;

=> Di Pietro "galvanizza" la sua base proponendo l'abolizione dei bollini siae.

Che sia una proposta ampiamente condivisibile è fuori discussione, ma anche l'abolizione dell'ici era una proposta che la gente non poteva non accogliere positivamente.
Fare proposte "belle" non sempre è segno che sei un bravo statista: talvolta è segno che sei un demagogo.
Mi piacerebbe capire il motivo per il quale ogni qual volta Di Pietro cerchi di far rispettare in modo sacrosanto la giustizia,si debba criticarlo.
In Italia i media hanno fatte passare questo giustissimo e basilare principio come,purtroppo,giustizialismo,ma in realtà un premier che usufruisce di leggi scritte all'uopo da avvocati e suoi amici intimi portati in parlamento a spese nostre,dovrebbe indurci a rivedere la scala di valori prioritari da far valere in un paese come il nostro che dovrebbe,secondo un principio teorico,ma in realtà non lo è,essere retto sull'uguaglianza della legge.

Ora DI pietro sta cercando solo di applicare quello che la Corte di giustizia europea ha deciso più di un anno fa,potrebbe essere effettivamente una cosa strana,visto il caso rete 4,la quale ha trasmesso abusivamente per più di 10 anni e continua a farlo nonostante la sentenza della stessa corte di giustizia europea e che Berlusconi ha completamente ignoranto cercando anzi di proteggersi con la salva rete 4

La questione dei bollini parte con delle indagini nel 2000 per la commercializzazione di cd importi dalla Germania e sprovvisti di bollino siae,si esprimerà in seguito la corte di giustizia europea e stabilendo che non c'è alcun obbligo in materia di contrassegno in Italia,da lì in poi partiranno richieste di risarcimento milionarie nei confronti siae per i bollini acquistati in passato.

Ultima modifica di atinvidia284 : 25-02-2009 alle 15:20.
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Old 25-02-2009, 15:20   #64
the_joe
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Suvvia, per il libro è tutto un altro discorso . Chi si fotocopia un libro da leggere? Ti immagini a leggere le fotocopie del codice da vinci o a stamparlo scaricato da Internet? Ti parte una cartuccia che costa più del libro. Discorso diverso è per i testi universitari, ma in quel caso non mi sento di condannare i ragazzi che ricorrono alle fotocopie.
Non è un problema da poco perchè senza il diritto d'autore, qualunque editore potrebbe stampare qualsiasi libro senza dare un cent allo scrittore, idem per tutto il resto dei contenuti, come ha detto nomeutente, è facoltà di un autore regalare le sue opere ed è parimenti un suo diritto pretendere di essere pagato per esse.
__________________
焦爾焦
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Old 25-02-2009, 15:41   #65
FabioGreggio
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Il fatto è che prima dovrebbe arrivare al governo e poi pontificare da lì......

Purtroppo a fare la voce grossa quando si è all'opposizione sono capaci tutti, poi quando c'è da fare sul serio allora diventano tutti agnellini.


Comunque sia è una iniziativa lodevole.
Di come si comportava berlusconi all'opposizione di Prodi non ne parliamo più dai....


fg
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Old 25-02-2009, 15:45   #66
whistler
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un giorno si è un altro pure parlava di spallata per la salvezza dell ' italia, la meravigliosa intercettazine con saccà, dove compra senatori per far cadere il governo, roba da guerriglia urbana , ma non in italia...
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Old 25-02-2009, 15:47   #67
the_joe
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Originariamente inviato da FabioGreggio Guarda i messaggi
Di come si comportava berlusconi all'opposizione di Prodi non ne parliamo più dai....


fg
Se vuoi ne parliamo fino a domani, ma non mi sembra il threda giusto visto che si parla di Di Pietro.

Se vuoi saperlo era altrettanto se non più scandaloso come quando si mise a difendere le "caste" che stavano per essere interessate dal decreto Bersani, ma ripeto, non credo sia il thread giusto, d'altra parte resto della mia opinione che come hai quotato, è facile pontificare quando si è all'opposizione e poi ricredersi quando si è al governo e si avrebbe la possibilità di fare qualcosa (legge sul conflitto di interessi ti dice niente?)
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Old 25-02-2009, 16:30   #68
nomeutente
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L'autore è remunerato anche con i concerti e con le esibizioni in quanto c'è un contratto a monte tra autore e cantante a prescindere dalla SIAE.
Io non sto difendendo la siae come organizzazione, ma solo il diritto d'autore. Se non c'è il diritto d'autore, non c'è contratto che tenga. E' come dire che il diritto alla proprietà può essere abolito, tanto ci sono i contratti di affitto che tutelano il proprietario dell'appartamento: se il diritto di proprietà non c'è, io l'appartamento lo occupo, chi me lo fa fare di dare dei soldi a uno che non ha alcun diritto sull'immobile?

Quote:
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Ciò che tu dici per Linux avvalora la mia tesi perché io ho detto che il diritto d'autore è ancronistico e il fatto che ci siano possibilità lucrative differenti dal diritto d'autore come comunemente inteso, di fatto lo mette in discussione.
Ma nemmeno per sogno.
Il diritto d'autore è la base. Poi si può discutere su come si concretizza l'effettiva remunerazione dell'autore, ma è un altro discorso.

Quote:
Originariamente inviato da the_joe Guarda i messaggi
N
on è un problema da poco perchè senza il diritto d'autore, qualunque editore potrebbe stampare qualsiasi libro senza dare un cent allo scrittore, idem per tutto il resto dei contenuti, come ha detto nomeutente, è facoltà di un autore regalare le sue opere ed è parimenti un suo diritto pretendere di essere pagato per esse.
Appunto.


Quote:
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Mi piacerebbe capire il motivo per il quale ogni qual volta Di Pietro cerchi di far rispettare in modo sacrosanto la giustizia,si debba criticarlo.
Non lo si sta criticando perché chiede l'applicazione della normativa comunitaria in Italia.
Il bollino siae serve a certificare la legalità del supporto: se lo elimini devi introdurre qualche altro criterio di riconoscimento. Non so come facciano in Germania, ma se Di Pietro vuole introdurre anche in Italia lo stesso sistema deve fare una proposta di legge che non si limiti ad abrogare due o tre commi ma introduca una disciplina organica. Altrimenti è demagogia spicciola.
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Old 25-02-2009, 16:49   #69
atinvidia284
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Non lo si sta criticando perché chiede l'applicazione della normativa comunitaria in Italia.
Il bollino siae serve a certificare la legalità del supporto: se lo elimini devi introdurre qualche altro criterio di riconoscimento. Non so come facciano in Germania, ma se Di Pietro vuole introdurre anche in Italia lo stesso sistema deve fare una proposta di legge che non si limiti ad abrogare due o tre commi ma introduca una disciplina organica. Altrimenti è demagogia spicciola.
Il bollino sia non certifica alcuna legalità del supporto visto che la Corte di Giustizia Europea ne ha dichirata la non leggittimità e ne ha qualificato il carattere come "regola tecnica",siccome non vi è mai stata alcuna comunicazione dall'Italia di questa regola all'Unione Europe il suo valore rimmarrà pari ad un pezzettino di carta adesivo.
Ne consegue che quell di DI Pietro non è demagogia,ma rifacendosi a quanto sopra cerca di eliminare uno strumento non autorizzato per fare ulteriori soldini che richiede un'enorme trafila burocratica e strozza la circolazione di opere protette dal diritto d'autore.

Ovviamente il suo disegno di legge verrà bocciato perchè tocca gli interessi degli amici degli amici che campano su queste irregolarità e che non hanno mai posto la risoluzione di tale problema
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Old 25-02-2009, 17:07   #70
nomeutente
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Il bollino sia non certifica alcuna legalità del supporto visto che la Corte di Giustizia Europea ne ha dichirata la non leggittimità e ne ha qualificato il carattere come "regola tecnica"
Appunto.
La corte di giustizia rileva che non è un reato avere un cd senza bollino, posto che puoi aver regolarmente acquistato, ad es., un mp3 e averlo masterizzato su un cd: il diritto d'autore l'hai pagato, quindi non commetti alcun reato.
Il bollino è "regola tecnica", cioè un sistema (arcaico quanto vuoi) che viene adottato per discernere in maniera semplice un supporto regolare da uno irregolare.

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Ne consegue che quell di DI Pietro non è demagogia,ma rifacendosi a quanto sopra cerca di eliminare uno strumento non autorizzato per fare ulteriori soldini che richiede un'enorme trafila burocratica e strozza la circolazione di opere protette dal diritto d'autore.
Di Pietro fa demagogia nella misura in cui non spiega come facciamo a distinguere il cd masterizzato con canzoni scaricate a pagamento dal cd masterizzato con canzoni pirata.
Se è vero che il primo cd è legale e dobbiamo poterlo distinguere da quelli illegali, è altrettanto vero che il secondo è illegale e dobbiamo poterlo distinguere da quelli legali.
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Old 25-02-2009, 17:30   #71
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Appunto.
La corte di giustizia rileva che non è un reato avere un cd senza bollino, posto che puoi aver regolarmente acquistato, ad es., un mp3 e averlo masterizzato su un cd: il diritto d'autore l'hai pagato, quindi non commetti alcun reato.
Il bollino è "regola tecnica", cioè un sistema (arcaico quanto vuoi) che viene adottato per discernere in maniera semplice un supporto regolare da uno irregolare.
Non è così perchè il principio della regola tecnica non vale vista la mancanza di notifica dell'Italia alla Commissione,quindi bollino=adesivo senza valore.

Quote:
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Di Pietro fa demagogia nella misura in cui non spiega come facciamo a distinguere il cd masterizzato con canzoni scaricate a pagamento dal cd masterizzato con canzoni pirata.
Se è vero che il primo cd è legale e dobbiamo poterlo distinguere da quelli illegali, è altrettanto vero che il secondo è illegale e dobbiamo poterlo distinguere da quelli legali.
Premesso che ovviamente ognuno ha le sue opinioni,la verità è che a quei pochi di questo forum che non votano idv non va mai bene niente di quello che fa DI Pietro,non solo ha proposto l'abolizione di un bollino sul quale da anni si fanno ingiustamente ricavi abusivi per colpa delle stesse lobby,che costituisce di per sé un tema scottante e che non è mai stato affrontato seriamente,ma addirittura doveva anche esprimersi su una eventuale regolamentazione in merito, e perchè allora non esprimersi e redigere un disegno di legge per risolvere anche il problema sulla fame nel mondo??

Ultima modifica di atinvidia284 : 25-02-2009 alle 17:34.
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Old 25-02-2009, 18:09   #72
DonaldDuck
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http://www.tomshw.it/news.php?newsid=17166
Quote:
"Il Presidente della SIAE ha ammesso che l’apposizione del contrassegno SIAE non è più obbligatoria"

La SIAE ha dichiarato ufficialmente la cessazione dell’applicazione dei bollini SIAE. Con una circolare spedita a tutti gli associati e ai media, Enzo Mazza, Presidente in carica dell'associazione, ha cercato di spiegare nei dettagli l'iter giuridico italiano e comunitario che ha portato a questa risoluzione.


In pratica, a seguito della Sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee (procedimento C-20/05) e di alcune Sentenze della Corte di Cassazione (sentenze n. 13853/08, n. 13810/08, n. 13816/08, tutte depositate in data 2 aprile 2008; e n. 21579 depositata il 29 maggio 2008), è stato decretato che non costituisce reato la semplice assenza del contrassegno SIAE sui supporti contenenti opere dell’ingegno.

"In conclusione, allo stato attuale l’apposizione del contrassegno SIAE non appare più obbligatoria e la mancanza di sua apposizione è priva di rilievo penale", sottolinea il documento SIAE.

In dettaglio si può affermare che "non esiste alcun obbligo,in carico al richiedente di licenze opera per opera, o sulla base di contratto generale, di provvedere all’acquisto di contrassegni in occasione dell’acquisizione delle licenze presso le sedi SIAE". E contemporaneamente "non esiste alcun obbligo per il fabbricante di supporti fonografici, di provvedere alla stampa di supporti solo se in presenza dei relativi contrassegni".

A fronte di tutto questo per quale motivo allora Di Pietro vuole abrogare le norme sul bollino SIAE? La risposta è semplice, a seguito della sentenza UE "lo Stato Italiano ha proceduto alla notifica alla Commissione europea delle proprie disposizioni di legge relative alla obbligatorietà del contrassegno... ma l’esito e gli effetti di tale iniziativa potranno essere valutati solo in seguito".
__________________
Affari conclusi: topogatto, BoBBazza, skorpion2, Ricky68, aleforumista, antarex, titave, gonfaloniere, Paramir, Liqih, stefocus, biagimax101, Torregiani, cajenna, s5otto, flu, enricobart, Sinclair63, Jeppo71, LucaAL, ercagno, tomejerry1974, oxone, tetsuya31, X1l10on88. Seccature da: diabolikoverclock; danyrace
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Old 25-02-2009, 18:15   #73
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Quindi il disegno (ino) di legge presentato da Di Pietro è da intendersi come una richiesta di formalizzazione. Quindi tutta stà "gloria" riservata al capoccia IDV, come se si trattasse di chissà quale evento di portata storica, non la trovo giustificata.
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Ultima modifica di DonaldDuck : 25-02-2009 alle 18:19.
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Old 25-02-2009, 18:26   #74
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Una legge europea, fino a quando non viene ratificata in Italia, non ha alcun valore legale (questo per quel che so).
Nella pratica quindi si tratterebbe di un modo per "mettere il ferro alla porta" impedendo futuri "ripensamenti" nel caso in cui il governo dovesse "tardare" ad adeguarsi.
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Old 25-02-2009, 18:46   #75
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Dopo che idv aveva portato alla luce la questione con la proposta di abolire il bollino,si iniziava quindi a parlarne ed evidenziando comunque quanto detto dalla Ue,la siae,a più di un anno dalla sentenza della Corte di giustizia europea,se ne esce ORA con una circolare....
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Old 25-02-2009, 19:09   #76
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Chi è che ha "portato alla luce" il problema? Quand'è che IDV avrebbe depositato il disegno di legge? Continuo ad avere l'impressione che qualcuno si sia scelto una "crociata" facile facile...


http://punto-informatico.it/2414029/...on-dovuti.aspx
Quote:
SIAE, partono i rimborsi per bollini non dovuti
PI - News
mercoledì 24 settembre 2008

Roma - 1,2 milioni di euro. È questa la cifra che SIAE dovrà rimborsare ad un editore italiano. Sono denari che quest'ultimo ha versato tra il 2004 e il 2008 per acquistare i bollini da porre sui supporti che diffonde in allegato alle proprie riviste cartacee, sono bollini che SIAE dal proprio sito dichiara come necessari per mettersi in regola ma che secondo un editore italiano non sono dovuti, tanto che questi ha ottenuto dal Tribunale di Roma un decreto ingiuntivo a carico di SIAE. Una procedura, quella di chiedere il rimborso per i bollini acquistati, che potrebbe essere innescata già in questi giorni da molti altri soggetti.

Il decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma pubblicato da Punto Informatico qui a lato è diretta conseguenza di quella ormai celebre sentenza della Corte di Giustizia europea che ha messo in chiaro come la mancata formalizzazione nei confronti della Commissione europea abbia di fatto reso inopponibile ai privati l'obbligo dei bollini. Al momento, infatti, il bollino SIAE per i privati non è obbligatorio e non lo sarà fino a quando la Commissione Europea non avrà perfezionato la tardiva procedura di notifica attivata dalle autorità italiane proprio in conseguenza di quella sentenza.

A Punto Informatico Guido Scorza, avvocato che si è occupato anche di questo procedimento, spiega che "il fatto che i bollini oggi non siano necessari è pacifico. La stessa SIAE nella corrispondenza intercorsa a monte del decreto ingiuntivo ha espressamente riconosciuto che, nell'attesa del completamento del processo di notifica a Bruxelles, gli editori devono sì pagare i diritti, naturalmente, ma non sono tenuti all'acquisto del contrassegno".

Sul sito SIAE ancora si legge, invece, che chiunque a fini di lucro distribuisca "qualsiasi supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive o sequenze di immagini in movimento od altro supporto (...) è punito, se il fatto è commesso per uso non personale, con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 2.582,00 a 15.493,00 Euro". Una pagina che probabilmente potrebbe essere aggiornata con la spiegazione della sospensiva de facto dell'obbligo del contrassegno.

Se oggi chi distribuisce CD o DVD non deve acquistare il bollino, cosa succede con il passato, quegli anni in cui il bollino è stato imposto pur non essendo riconosciuto in sede europea e non essendo, nei fatti, dovuto? "Il termine - sottolinea Scorza - è quello di prescrizione. L'editore può tornare indietro di anni, diciamo dal 2001-2002 quando si è iniziato a porre i bollini su CD e DVD". Il ricorso in sé, come quello che ha portato al decreto ingiuntivo, non è certo procedura complessa. "Basta tirar fuori le fatture emesse da SIAE per il corrispettivo del bollino in modo da provare il pagamento degli importi - spiega Scorza - e mettendo a punto un ricorso, nel giro di un mese, un mese e mezzo, si può ottenere il decreto".

Contro il decreto, SIAE può porre opposizione, entro 40 giorni dalla notifica, e se questo accadrà sarà di interesse capire in base a quali motivazioni. Punto Informatico ha contattato SIAE nei giorni scorsi sulla questione ma al momento di pubblicare questo articolo non sono ancora giunti commenti. Eppure il destino del bollino appare ormai appeso ad un filo. Mentre qualcuno spera in un intervento politico in Italia, una normativa ad hoc che in qualche modo pratichi la respirazione artificiale al contrassegno SIAE, appare sempre più evidente che la Commissione Europea non si limiterà a svolgere solo un ruolo da passacarte per "attivare" la rilevanza penale del bollino: le critiche della Commissione al bollino sono numerose.

Viene fatto osservare, ad esempio, che si tratta di uno strumento che esiste solo in Italia e che è frutto di una curiosa interpretazione del diritto: "Nessun altro stato membro richiede una certificazione del pagamento delle royalty sul diritto d'autore (...) e questo succede in parte perché se i prodotti sul mercato violano il copyright viene deciso davanti ai tribunali e non attraverso un controllo a priori di una società di raccolta", scrive la Commissione in una nota trasmessa alle autorità del Belpaese.

Non solo, all'Italia la Commissione chiede di chiarire se il bollino debba o meno essere apposto anche su memory card o penne USB oppure su programmi informatici e sottolinea come l'obbligo di apposizione del bollino possa ostacolare la libera circolazione dei supporti nel mercato unico, quelli cioè importati in Italia dall'estero. Da un lato la Commissione osserva come la normativa italiana sembri indicare che un importatore dovrebbe acquistare i bollini e porli sui supporti, dall'altro sottolinea come non è affatto chiaro per quale ragione SIAE dovrebbe avere titoli a verificare che su quei supporti, provenienti dall'estero e sui quali già si presume siano stati pagati i diritti d'autore, le royalty siano state effettivamente pagate. Tra gli altri busillis la cui soluzione la Commissione attende dall'Italia c'è anche il reclamo dei detentori dei diritti: se non hanno apposto il bollino possono comunque reclamare l'eventuale abuso delle proprie opere? Se così non fosse, avverte la Commissione, verrebbero violati diversi trattati internazionali.

Sebbene SIAE anche su queste pagine dopo la sentenza della Corte europea abbia in passato difeso il proprio bollino come valido strumento antipirateria, a sperare nella definitiva distruzione del contrassegno è anche e sempre più quell'industria multimediale che ne subisce le conseguenze, la cui posizione sul contrassegno è molto critica. La sensazione, infatti, è che i bollini possano rendere ancora più difficile il passaggio a licenze paneuropee, ad accordi che superino gli attuali limiti territoriali e sfruttino le opportunità del mercato digitale. Di questo ha parlato il commissario europeo alla Concorrenza Neelie Kroes nei giorni scorsi, avvertendo l'intera filiera della produzione e distribuzione della musica: se questi soggetti non riusciranno a cambiare le cose, subito, ci penserà la Commissione.

Tra tutti, Punto Informatico ne ha parlato con Enzo Mazza, presidente della Federazione dell'industria musicale italiana FIMI, secondo cui "è chiaro ormai anche ai sassi che le restrizioni territoriali imposte dalle società di collecting degli autori sono un deciso freno allo sviluppo di un mercato unico europeo della musica digitale e sicuramente il tentativo di mantenere rendite di posizione, conservando ulteriori strumenti che impediscano la circolazione delle merci anche nel mondo fisico, finiranno per rallentare ancora di più la definizione di un vero mercato comunitario dei diritti d'autore". Ma cosa accadrà con i bollini? È la fine per il contrassegno SIAE? "Penso - ha spiegato Mazza a Punto Informatico - che la Commissione finirà per intervenire pesantemente anche sul contrassegno che ha perso la sua funzione primaria per diventare un fardello burocratico. Il preludio di ciò è già scritto nelle recenti osservazioni inviate al Governo italiano".

Ma allora, se salteranno i bollini e gli attuali schemi di raccolta dei diritti, quale potrebbe essere un futuro accettabile per l'industria musicale nel mercato digitale? "Ritengo - ha sottolineato Mazza - che il sistema adottato dall'industria musicale con la licenza multiterritoriale per il simulcasting nel settore dei diritti connessi sia un buon modello che va incontro alle esigenze della Commissione, non a caso lo stesso Commissario Monti, all'epoca, ne aveva apprezzato la struttura". Sì, ma la SIAE? "Se le società degli autori, invece di arroccarsi su posizioni di retroguardia, proponessero una seria politica di sviluppo sul fronte delle licenze online e off line - ha continuato il presidente FIMI - il mercato europeo potrebbe veramente rilanciarsi". Evidentemente non è così, o almeno questa è la percezione che si ha nell'ambiente. "Mi sembra - ha specificato Mazza - che il loro obiettivo sia quello di limitare al minimo la competizione sulle licenze giustificandole con la tutela degli autori. Ma se pensiamo che con i minimi di compenso attuali richiesti in Italia dalla SIAE sui cd in alcuni casi il compenso (basato sul prezzo al rivenditore e non al pubblico) finisce per essere superiore al prezzo finale del cd, possiamo immaginare le difficoltà del settore a trovare un sistema sostenibile. È chiaro che vanno completamente riviste le condizioni per l'accesso ai repertori delle società degli autori per andare incontro ad un mercato che è di fronte ad una radicale rivoluzione che forse qualcuno pensa di poter ancora rimandare".
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Originariamente inviato da DonaldDuck Guarda i messaggi
Chi è che ha "portato alla luce" il problema? Quand'è che IDV avrebbe depositato il disegno di legge? Continuo ad avere l'impressione che qualcuno si sia scelto una "crociata" facile facile...
Allora deduco che non hai ben compreso l'articolo che hai tu precedentemente postato e che con fretta ti sei lanciato a sottolineare ed ingrandire proprio nei punti meno importanti.

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tomshw
A fronte di tutto questo per quale motivo allora Di Pietro vuole abrogare le norme sul bollino SIAE? La risposta è semplice, a seguito della sentenza UE "lo Stato Italiano ha proceduto alla notifica alla Commissione europea delle proprie disposizioni di legge relative alla obbligatorietà del contrassegno... ma l’esito e gli effetti di tale iniziativa potranno essere valutati solo in seguito".
Questo significa che la questione non è per niente finita,ma la notifica dell'Italia nei confronti della Commissione (dopo la decisione della cdge) ha proprio l'impressione di volere regolamentere la questione sui contrassegni....non è detto quindi che non esisteranno più i bollini.
Quindi IDV sta affrontanto e portando alla luce una questione importante e delicata.
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Old 25-02-2009, 19:48   #78
GianoM
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Una crociata facile facile è sempre meglio che andare al mare a sorseggiare limonata.
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Old 25-02-2009, 21:12   #79
DonaldDuck
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Originariamente inviato da atinvidia284 Guarda i messaggi
Allora deduco che non hai ben compreso l'articolo che hai tu precedentemente postato e che con fretta ti sei lanciato a sottolineare ed ingrandire proprio nei punti meno importanti.



Questo significa che la questione non è per niente finita,ma la notifica dell'Italia nei confronti della Commissione (dopo la decisione della cdge) ha proprio l'impressione di volere regolamentere la questione sui contrassegni....non è detto quindi che non esisteranno più i bollini.
Quindi IDV sta affrontanto e portando alla luce una questione importante e delicata.
Ed hai dedotto male, mi spiace dirlo. Questi sarebbero i punti meno importanti mentre arrogarsi un lustro che non è dovuto è invece fondamentale? Ma stà roba era per caso contenuta nei famosi sette punti programmatici del dimissionario Veltroni ed IDV ha estrapolato l'argomento più rilevante? Poveretti a noi...

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Originariamente inviato da Guido Scorza su Punto Informatico Guarda i messaggi
A Punto Informatico Guido Scorza, avvocato che si è occupato anche di questo procedimento, spiega che "il fatto che i bollini oggi non siano necessari è pacifico. La stessa SIAE nella corrispondenza intercorsa a monte del decreto ingiuntivo ha espressamente riconosciuto che, nell'attesa del completamento del processo di notifica a Bruxelles, gli editori devono sì pagare i diritti, naturalmente, ma non sono tenuti all'acquisto del contrassegno".
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Originariamente inviato da Presidente SIAE Guarda i messaggi
In dettaglio si può affermare che "non esiste alcun obbligo,in carico al richiedente di licenze opera per opera, o sulla base di contratto generale, di provvedere all’acquisto di contrassegni in occasione dell’acquisizione delle licenze presso le sedi SIAE". E contemporaneamente "non esiste alcun obbligo per il fabbricante di supporti fonografici, di provvedere alla stampa di supporti solo se in presenza dei relativi contrassegni".
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Originariamente inviato da Editore italiano incavolato Guarda i messaggi
Roma - 1,2 milioni di euro. È questa la cifra che SIAE dovrà rimborsare ad un editore italiano. Sono denari che quest'ultimo ha versato tra il 2004 e il 2008 per acquistare i bollini da porre sui supporti che diffonde in allegato alle proprie riviste cartacee, sono bollini che SIAE dal proprio sito dichiara come necessari per mettersi in regola ma che secondo un editore italiano non sono dovuti, tanto che questi ha ottenuto dal Tribunale di Roma un decreto ingiuntivo a carico di SIAE. Una procedura, quella di chiedere il rimborso per i bollini acquistati, che potrebbe essere innescata già in questi giorni da molti altri soggetti.
Nulla di nuovo sotto il sole, solita "scenografia". Hai presente la canzone che cantava Mina ed Alberto Lupo?
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Ultima modifica di DonaldDuck : 25-02-2009 alle 21:16.
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Old 25-02-2009, 21:17   #80
DonaldDuck
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Originariamente inviato da GianoM Guarda i messaggi
Una crociata facile facile è sempre meglio che andare al mare a sorseggiare limonata.
Preferisco la limonata, con poco zucchero e sotto l'ombrellone.
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