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Old 25-11-2007, 15:19   #61
GianoM
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Non attribuisco alcuna "superiorità" alla scelta di essere vegetariani, nessuno della mia famiglia è vegetariano, e non ho nemmeno amici vegetariani, non mi sognerei mai di fare pressione su nessuno per fargli adottare lo stile di vita vegetariano.

Non mi è nemmeno mai passato per l'anticamera del cervello di far sentire "come un assassino" un altro essere umano perchè ha scelto di adottare un regime alimentare diverso dal mio.

Essere vegetariani per molti è una scelta che attiene all'etica, "la mia coscienza e di quanto ne voglio stringere le maglie" deve servire ad indirizzare le mie scelte di vita, ma non ritengo di avere alcun diritto di cercare di indirizzare le scelte di vita altrui.

Massimo rispetto per l'altrui libero arbitrio, intelligenza, sensibilità e scelte.

Pretendo queste cose per me, è doveroso io per prima le tributi al mio prossimo.

Quoto integralmente il concetto che "ciascuno ha i suoi tempi di elaborazione e i suoi criteri".
Ania
Questi "tempi di elaborazione" possono essere accelerati in vari modi. Con me ha funzionato, ad esempio, e quindi credo possa funzionare anche con gli altri. Informazione, informazione e ancora informazione. Se l'interlocutore si sente colpevolizzato, vuol dire che si è sulla strada giusta.
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Old 25-11-2007, 15:44   #62
ania
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Questi "tempi di elaborazione" possono essere accelerati in vari modi.
Con me ha funzionato, ad esempio, e quindi credo possa funzionare anche con gli altri. Informazione, informazione e ancora informazione.
Se l'interlocutore si sente colpevolizzato, vuol dire che si è sulla strada giusta.
Oltre a tutto quanto ho già scritto, specifico che -per me- la questione si gioca su questi punti: :
1 - non ritengo di avere il diritto di "forzare, accelerare, catalizzare processi di elaborazione che attengono alle scelte etiche di altri esseri umani."

2 - Sarà anche perchè sono atea, ma non ritengo di avere il diritto di ergermi a censore e/o confessore e/o giudice delle altrui scelte etiche.

3 - Non ritengo di avere il diritto di giudicare, assolvere, condannare nè tanto meno "far sentire colpevole" un altro essere umano per la sua scelta di nutrirsi seguendo un regime alimentare diverso dal mio.

4 - Mi ritengo una persona gandhiana, cioè, "credo nella non violenza", ed "il far sentire qualcuno colpevole in base ad una scelta etica diversa alla mia" -per me- si configura come una forma di violenza che non desidero nè intendo mettere in atto nei confronti di nessun essere umano.

Credo profondamente e fermamente in questa frase:
Quote:
"You must be the change you wish to see in the world."
Mahatma Gandhi
e mi piace, desidero ed intendo vivere la mia vita coerentemente con essa.


Ania

Ultima modifica di ania : 25-11-2007 alle 15:47.
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Old 25-11-2007, 15:56   #63
Fil9998
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Boh... magari scrivo delle cazzate
decisamente NO.

Il problema dell'etica del consumo è molto importante, anche se lo si vuole slegare a morale e religione.

Anche dal mero punto di vista materialistico si dovrebbe arrivare a capire che ci deve esser un equilibrio fra quello che l'uomo prende all'ambiente e non dico quello che si da (che indicherebbe un paradiso in terra con l'uomo che come fratello maggiore usa le sue peculirità per sanare, riequilibrare e migliorare l'equilibrio della vita planetaria), ma un equilibrio con ALMENO quello che il pianeta riesce a risanare rispetto a quanto noi consumiamo.

A fare le cavallette si rimane prima o poi sopra un cumulo di macerie fumanti inservibili ...
Questo anche il più cieco, idiota, becero consumista e sfruttatore dovrebbe riuscire a capirlo, nel suo stesso interesse...

così non è attualmente.



come dice Ania... non si può imporre la maturità mentale o etica a qualcuno ... gli si può al massimo dare con la nostra vita l'esempio su cui riflettere.

Io sinceramente oltre a questo auspico anche in chi ha questa maturità il boicottaggio sistematico dei prodotti ottenuti secondo fonti o metodi eticamente e/o moralmente inammissibili ...

si agisce così PUR PACIFICAMETE in modo MOLTO incisivo sui processi produttivi , così come con l'esempio personale si agisce sulla maturazione morale di chi viene a contatto con noi,

il tutto senza sbraitare, senza constringere, senza incolpare alcuno di alcunchè ...
__________________
mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare

Ultima modifica di Fil9998 : 25-11-2007 alle 16:05.
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Old 25-11-2007, 16:14   #64
Fil9998
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in merito alla dieta carnivora c'è da dire che mediamente noi occidentali -quelli carnivori/onnivori- consumiamo QUATTRO VOLTE TANTO e forse più della quantità di proteine animale a noi necessarie, molte carni per essere conservate son strapiene di conservanti e agenti chimici, quasi tutti deleteri per la salute ...
l'eccessivo consumo di carni imposta gli allevamenti secondo le logiche di "quantità invece che qualità" ... con maggior impatto ambientale, sperpero di risorse e soprattutto GRAVE, GRAVISSIMO DANNO PER LA SALUTE UMANA.

Si potrebbe iniziare a ritornare alla dieta mediterranea dei nostri nonni che consumavano carne due-tre pasti a settimana e sicuramente non nelle quantità odierne, pur facendo una vita iper attiva rispetto alla nostra, e qui vien a cadere anche la giustificazione del "faccio un lavoro fisico devo mangiar 150 gr di carne al giorno" ... i nostri nonni facevano SOLO lavori fisici e a quei 150 gr ci arrivavano a consumarli un paio di volte a settimana .

Già questo sarebbe un enorme passo in avanti per tutti: economia, salute, ambiente e -PER CHI HA SENSIBILITA'- per gli animali che verrebbero più rispettati, fatti meno sofrire e solo per lo stretto necessario.

Fra il vegetarianesimo e una dieta onnivora come si vede ci son amplissimi margini di manovra... tutti preferibili alla situazione odierna sotto ogni punto di vista.

Scusanti ce ne son poche, se non la pigrizia di portare avanti una (sotto)cultura alimentare instauratasi negli ultimi 50 anni e che negli ultimi 10 si è palesata anche medicamente come fallimentare e completamente allontanata dalla "dieta mediterranea" tanto sbandierata e poco o nulla seguita oramai.
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Ultima modifica di Fil9998 : 25-11-2007 alle 16:45.
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Old 25-11-2007, 16:48   #65
GianoM
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Oltre a tutto quanto ho già scritto, specifico che -per me- la questione si gioca su questi punti: :
1 - non ritengo di avere il diritto di "forzare, accelerare, catalizzare processi di elaborazione che attengono alle scelte etiche di altri esseri umani."

2 - Sarà anche perchè sono atea, ma non ritengo di avere il diritto di ergermi a censore e/o confessore e/o giudice delle altrui scelte etiche.

3 - Non ritengo di avere il diritto di giudicare, assolvere, condannare nè tanto meno "far sentire colpevole" un altro essere umano per la sua scelta di nutrirsi seguendo un regime alimentare diverso dal mio.

4 - Mi ritengo una persona gandhiana, cioè, "credo nella non violenza", ed "il far sentire qualcuno colpevole in base ad una scelta etica diversa alla mia" -per me- si configura come una forma di violenza che non desidero nè intendo mettere in atto nei confronti di nessun essere umano.

Credo profondamente e fermamente in questa frase:

e mi piace, desidero ed intendo vivere la mia vita coerentemente con essa.

Ania
Eee, quante storie.
Si tratta solamente di fornire tutte le informazioni necessarie per una scelta che sia veramente consapevole. Niente di più. Nessuna crociata, nessuna pressione e nessuna imposizione. Ma se uno non ha TUTTE le informazioni non può fare una scelta consapevole.

Io ringrazio chi mi ha fatto sentire in colpa, senza di loro sarei il motivo per il quale decine di animali vengono ammazzati. Mi sono sentito in colpa perchè era giusto così.

E poi sottolineo che c'è una bella differenza tra il non sentirsi colpevole e il non esserlo. Se io spacco una vetrina e non mi sento colpevole sono assolto? No, perchè sono colpevole. Quello che sento è ininfluente. Quando provai a spiegarlo ad una mucca se ne fregò, giustamente.
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Old 25-11-2007, 23:02   #66
ania
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per contro è anche vero che mediamente i vegetariani -quelli che si alimentano equilibratamente- son meno soggetti a certi tipi di tumore e malattie,
è vero che un campo nutre in un anno due mucche che in un anno se mangiate nutrono due persone... mentre quel campo se coltivato e a legumi e cereali sfama molte persone.
è vero che l'intensa zootecnia non "biologica" sta inquinando terreni ed acque ...

è sicuramente vero che mediamente consumiamo il quadruplo della carne di cui avrebbe bisogno un onnivoro quale l'uomo è ...
è molto complesso come discorso
dentro c'è medicina, economia, ambiente, equilibri sociali-produttivi, filosofia e per alcuni addirittura religione ...
credo che ognuno debba trovare la sua personale "via di mezzo" perchè non credo che ci sia una soluzione valida per tutti.

L'unica imho VERAMENTE è non comprare sistematicamente NULLA che sia ottenuto con metodi o di provenienza per noi immorale/ingiusta.

finirebbe il businness in modo chiaro e definitivo e stabile.
Quote:
Originariamente inviato da Fil9998 Guarda i messaggi
Il problema dell'etica del consumo è molto importante, anche se lo si vuole slegare a morale e religione.

Anche dal mero punto di vista materialistico si dovrebbe arrivare a capire che ci deve esser un equilibrio fra quello che l'uomo prende all'ambiente e non dico quello che si da(che indicherebbe un paradiso in terra con l'uomo che come fratello maggiore usa le sue peculirità per sanare, riequilibrare e migliorare l'equilibrio della vita planetaria),ma un equilibrio con ALMENO quello che il pianeta riesce a risanare rispetto a quanto noi consumiamo.

A fare le cavallette si rimane prima o poi sopra un cumulo di macerie fumanti inservibili ...
Questo anche il più cieco, idiota, becero consumista e sfruttatore dovrebbe riuscire a capirlo, nel suo stesso interesse... così non è attualmente.

come dice Ania...non si può imporre la maturità mentale o etica a qualcuno ... gli si può al massimo dare con la nostra vita l'esempio su cui riflettere.

Io sinceramente oltre a questo auspico anche in chi ha questa maturità il boicottaggio sistematico dei prodotti ottenuti secondo fonti o metodi eticamente e/o moralmente inammissibili ...
si agisce così PUR PACIFICAMETE in modo MOLTO incisivo sui processi produttivi , così come con l'esempio personale si agisce sulla maturazione morale di chi viene a contatto con noi,
il tutto senza sbraitare, senza constringere, senza incolpare alcuno di alcunchè ...
Quote:
Originariamente inviato da Fil9998 Guarda i messaggi
in merito alla dieta carnivora c'è da dire che mediamente noi occidentali -quelli carnivori/onnivori- consumiamo QUATTRO VOLTE TANTO e forse più della quantità di proteine animale a noi necessarie, molte carni per essere conservate son strapiene di conservanti e agenti chimici, quasi tutti deleteri per la salute ...
l'eccessivo consumo di carni imposta gli allevamenti secondo le logiche di "quantità invece che qualità" ... con maggior impatto ambientale, sperpero di risorse e soprattutto GRAVE, GRAVISSIMO DANNO PER LA SALUTE UMANA.

Si potrebbe iniziare a ritornare alla dieta mediterranea dei nostri nonni che consumavano carne due-tre pasti a settimana e sicuramente non nelle quantità odierne, pur facendo una vita iper attiva rispetto alla nostra, e qui vien a cadere anche la giustificazione del "faccio un lavoro fisico devo mangiar 150 gr di carne al giorno" ... i nostri nonni facevano SOLO lavori fisici e a quei 150 gr ci arrivavano a consumarli un paio di volte a settimana .

Già questo sarebbe un enorme passo in avanti per tutti: economia, salute, ambiente e -PER CHI HA SENSIBILITA'- per gli animali che verrebbero più rispettati, fatti meno sofrire e solo per lo stretto necessario.

Fra il vegetarianesimo e una dieta onnivora come si vede ci son amplissimi margini di manovra... tutti preferibili alla situazione odierna sotto ogni punto di vista.

Scusanti ce ne son poche, se non la pigrizia di portare avanti una (sotto)cultura alimentare instauratasi negli ultimi 50 anni e che negli ultimi 10 si è palesata anche medicamente come fallimentare e completamente allontanata dalla "dieta mediterranea" tanto sbandierata e poco o nulla seguita oramai.
Quoto quanto espresso da Fil9998 ed aggiungo -come spunto di riflessione- questo articolo :
Quote:
Cambiare tipo di alimentazione per aiutare a combattere la fame nel mondo.
Meno carne, cibo base dei Paesi ricchi, più vegetali.
Meno proteine animali, più proteine «verdi».


Umberto Veronesi, medico di fama internazionale e vegetariano doc, non ha dubbi: «I numeri parlano da soli.
La malnutrizione cronica riguarda quasi un miliardo di persone, eppure il cibo prodotto a livello mondiale sarebbe sufficiente a sfamare tutti.
Se venisse equamente distribuito, ma soprattutto se non fosse in massima parte utilizzato per alimentare gli animali di allevamento.
Ogni anno sono destinati a bovini, polli, ovini, circa 150 milioni di tonnellate di cereali, con una perdita di oltre l'80 per cento di potenzialità nutritiva».

Che cosa intende per potenzialità nutritiva?
«Le proteine animali a livello di organismo vengono rapidamente bruciate, quindi la carne come fonte di energia è in gran parte sprecata.
Altra considerazione: un chilo di riso trasformato in animale viene perso in alta percentuale perché poi, al momento della macellazione, sono molti gli scarti (che peraltro costa molto smaltire).
Quindi si trasforma in un cibo costoso e a scarsa resa energetica.
Lo stesso chilo di riso, infatti, se utilizzato direttamente per il consumo umano sarebbe energia utile, e senza sprechi, per più persone in un giorno».

E dal punto di vista della salute?
«Non è una novità che i grassi animali in eccesso non sono un toccasana per le nostre arterie (leggi colesterolo, ndr ), che una dieta priva di vitamine (frutta e verdura) e cereali non è la migliore per proteggere l'organismo anche dai tumori, che le proteine animali sono molto meno vantaggiose per il nostro organismo di quelle derivate da semi come fagioli, piselli e così via».

Ma lei perché ha scelto la via vegetariana?
«Per questi motivi, ma anche come scelta etica.
Sono fermamente convinto che la sofferenza degli animali debba essere combattuta con tutte le forze. Pensi soltanto alla crudeltà con cui vengono strappati i neonati ad una mamma pecora per farne cosciotti di agnello.
Sono esseri viventi che provano dolore, paura, emozioni: li trattiamo come merce, li alleviamo in modo innaturale e li condanniamo ad una morte crudele.
Se poi consideriamo che per portare in tavola quel piatto di carne "bruciamo" chili di cereali utili a far crescere bene decine di bambini dei Paesi più poveri... ».

Cambiare abitudini alimentari, quindi?
«Ne sono convinto.
Abbandonare gli allevamenti intensivi, per altro, vuol dire anche preservare un bene prezioso come l'acqua.
Infatti, per produrre la stessa quantità di cibo, l'allevamento intensivo consuma 70 volte più acqua della coltivazione (per una tonnellata di carne bovina occorrono circa 32 mila metri cubi d'acqua, mentre per una tonnellata di cereali ne bastano 450).
Non solo: la stessa estensione di territorio produce oltre dieci volte più proteine se coltivata a cereali e leguminose per il consumo umano che se destinata a pascolo o a coltivazioni per la produzione di mangimi».

E degli Ogm, i prodotti geneticamente manipolati, che cosa pensa?
«Non devono essere demonizzati.
Sono anch'essi fondamentali per sconfiggere la fame nel mondo.
Al bando le stranezze, come la fragola con il gene del pesce artico o cose simili, e le mere logiche di mercato.
Grazie ad essi si può arrivare a produrre di più, risparmiando acqua ed eliminando pesticidi o altri aiuti chimici.
Credo che il loro utilizzo possa risolvere molti problemi di coltivazione in molti Paesi disagiati e contribuire in modo concreto a sconfiggere fame e malnutrizione».

Il Corriere della Sera
11 giugno 2002

Ania

Ultima modifica di ania : 25-11-2007 alle 23:36.
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Old 26-11-2007, 00:40   #67
Fil9998
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non son d'accordo con il discorso pro OGM di Veronesi (per altro noto lobbista) ...
Monsanto è in causa con un paio di stati (lo stato contro monsanto insomma... ) della confederazione Indiana per aver reso stabilmente ARIDE e NON COLTIVABILI con nessuna pianta OGM O MENO vaste zone grazie ai suoi semi ...

senza contare che impoveriscono i contadini indebitandoli, che spingono ad un uso massiccio di pesticidi visto che i semi OGM sono pesticidi-resistenti il contadino super abbonda con i pesticidi,
non ultimo specie in Canada e USA la legislazione fatta approvare dalle lobby pro OGM sta letteralmente rubando le aziende agricole ai produttori non OGM
la legge lì infatti dice che se il vento o gli insetti portano piante OGM a crescere nelle coltivazioni non OGM (cosa che ovviamente capita sempre più di frequente)
allora il coltivatore non OGM dovrà non esser risarcito lui del danno, ma risarcire lui la casa produttrice degli OGM per aver usato il loro brevetto. Ovviamente i poveretti privati del frutto del proprio lavoro e costretti a pagare alla fine si indebitano e svendono le fattorie per non finire in galera.
Questo sta riducendo sul latrico molti farmers in giro per il mondo.

Non parlo ovviamente dei possibili danni al DNA umano che gli OGM potrebbero comportare (ci si dimentica sempre negli studi di tener conto dell'effetto SINERGIA con altri prodotti ed addittivi e inquinanti effetto che moltiplica di centinaia di volte le ripercussioni negative) e che potremmo vedere magari solo fra alcune generazioni ... quando sarà troppo tardi.
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Ultima modifica di Fil9998 : 26-11-2007 alle 00:44.
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Old 26-11-2007, 09:00   #68
GianoM
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Quoto quanto espresso da Fil9998 ed aggiungo -come spunto di riflessione- questo articolo :
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Ania
Rispondevi a me?
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Old 26-11-2007, 09:11   #69
ania
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Rispondevi a me?
No

Quando il mio intento è rispondere all'intervento di un utente in particolare , di solito, pongo all'inizio del mio post :
@nickname_utente
cui replico e spesso quoto il post o tratti del post cui intendo replicare.

In realtà con il post precedente avevo inteso soffermarmi su tante riflessioni di Fil9998 che ho condiviso, ed in particolare, sulla questione dell'etica dei consumi.


Ania

Ultima modifica di ania : 26-11-2007 alle 09:18.
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Old 26-11-2007, 09:38   #70
ania
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Eee, quante storie.
Si tratta solamente di fornire tutte le informazioni necessarie per una scelta che sia veramente consapevole. Niente di più. Nessuna crociata, nessuna pressione e nessuna imposizione. Ma se uno non ha TUTTE le informazioni non può fare una scelta consapevole.
@GianoM
vedi, io ritengo di essermi informata, ho fatto un mio percorso, e sono arrivata ad assumere certe posizioni.

Tuttavia, non ho la presunzione di ritenere che chi non ha assunto le medesime posizioni su come alimentarsi, non sia altrettanto informato, e/o non abbia acquisito tutte le informazioni che avrebbe potuto, e/o che non abbia fatto una scelta consapevole.

Ritengo che ci siano molte persone informate tanto quanto me, che conoscono esattamente tutto quanto io conosco, ma che hanno deciso e scelto di non adottare uno stile di vita vegetariano, non lo hanno scelto perchè non lo hanno ritenuto opportuno.

Non intendo fare sentire colpevole nessun essere umano per le scelte etiche che lui compie, semplicemente perchè diverse dalle mie.
Quote:
Originariamente inviato da GianoM
Io ringrazio chi mi ha fatto sentire in colpa, senza di loro sarei il motivo per il quale decine di animali vengono ammazzati. Mi sono sentito in colpa perchè era giusto così.
Io invece nutro un' idiosincrasia davvero profonda nei confronti di coloro che credono di potersi arrogare il diritto di fare sentire in colpa altri esseri umani per il solo fatto che gli altri fanno scelte etiche diverse.

Ti faccio un esempio "quasi estremo" :
sono atea, ma credo nel valore della vita, che per me è un valore assoluto e supremo, pertanto, non abortirei mio figlio nemmeno se fossi sola contro il mondo, nemmeno a costo di morire.
Ma mai e poi mai mi sognerei di far sentire in colpa un'altra donna che decidesse di abortire il proprio figlio, indipendentemente dalle ragioni, perchè NON ritengo di avere il diritto di "entrare nelle scelte etiche di un altro essere umano."

Ritengo che non competa a me far sentire in colpa altri esseri umani per le scelte etiche che essi soltanto hanno il diritto di elaborare, maturare, compiere.

Ognuno rende conto solo ed unicamente alla propria coscienza -ed eventualmente, questo sì davvero- alle persone direttamente coinvolte nella propria vita e sulle quali possono ripercuotersi, purtroppo talora dolorosamente, pesantemente e gravemente ( come nel caso dell'aborto ad es.), le conseguenze delle proprie scelte etiche.
Quote:
Originariamente inviato da GianoM
E poi sottolineo che c'è una bella differenza tra il non sentirsi colpevole e il non esserlo. Se io spacco una vetrina e non mi sento colpevole sono assolto? No, perchè sono colpevole. Quello che sento è ininfluente. Quando provai a spiegarlo ad una mucca se ne fregò, giustamente.
Nessuno delle mia famiglia è vegetariano, nessuno dei miei amici lo è.

Non ritengo si tratti di persone disinformate, semplicemente il prendere coscienza dello stato delle cose, l' avere acquisito date informazioni, ha determinato in me ed in loro -consapevolmente- reazioni diverse, e ci ha portato su posizioni diverse.

E' una scelta consapevole la mia -di seguire uno stile di vita vegetariano- esattamente quanto lo è quella della mia famiglia e dei miei amici di adottare uno stile di vita diverso.

Ho il diritto e la libertà di "stringere le maglie della mia coscienza tanto quanto voglio", ma non ritengo di poter fare questa operazione sulle altrui coscienze.

Mai, per nessuna ragione.

E' una questione di rispetto per l'altrui libero arbitrio, intelligenza, scelte, responsabilità, sensibilità.


Ania

Ultima modifica di ania : 27-11-2007 alle 08:14.
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Old 26-11-2007, 11:07   #71
GianoM
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No no, calma, sto dicendo cose diverse. Io non ho mai obbligato nessuno a cambiare scelte alimentari nè godo nel far sentire in colpa qualcuno.

Semplicemente, nella maggior parte dei casi, quando dò a una persona tutte le informazioni necessarie accadono due cose:
- o comincia a mettersi sulla difensiva perchè ovviamente si sente in colpa;
- o comincia a contraddirsi perchè, non sentendosi in colpa, tenta di trovare scuse plausibili per giustificarsi "scientificamente", quando in realtà non esistono e basterebbe un semplicissimo "la carne mi piace e non me ne frega una sega degli animali".

Dalla mia esperienza, nella maggior parte dei casi il sentirsi in colpa è la ovvia conseguenza. Ad esempio, il 90% delle persone rimane schifato da un cinese che scuoia vivo un animale, e la ovvia conseguenza è il sentirsi in colpa per le pelliccie che compra. Difatti molti non comprano pelliccie.

Dalla mia esperienza, nella maggior parte delle persone non vegetariane ci sono convinzioni sbagliate (smontabili solitamente in 5 minuti, anche quelle etiche), quando vedono un gazebo con un video di una vacca sgozzata cominciano a chiedersi, a interessarsi e a cadere dalle nuvole. Insomma, di disinformati (disinformati in senso buono, nel senso che putroppo non è colpa loro) ce ne sono.

Tu come sei diventata vegetariana? Qualcuno ti avrà messo la pulce nell'orecchio no? Che sia il trafiletto di un giornale, tuo cugino, una mail, non lo ringrazi?

Ripeto, massimo rispetto per quelli che ammettono di essere incoerenti o menefreghisti o masochisti, ma nessuna considerazione per quelli che .

Comunque se vengo considerato presuntuoso è solo un giudizio altrui, quindi ininfluente a priori.
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Old 26-11-2007, 12:19   #72
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Originariamente inviato da GianoM Guarda i messaggi
Beh, quindi una differenza tra lo sfruttamento animale e quello umano c'è. O no?
Se partiamo dal presupposto che l'uomo è un animale anch'esso ma è semplicemente il più tutelato dalla legge (perché chi fa le leggi appartiene a questa specie, che è quella dominante) ci sono delle differenze fra lo sfruttamento umano e quello animale, ma credo vi siano dei parallelismi.
I paesi dove la legislazione sul lavoro è carente e gli operai sono quasi in regime di schiavitù sono anche i paesi in cui non esistono leggi a tutela degli animali; mentre i paesi in cui la legislazione sul lavoro è più avanzata sono anche i paesi in cui esiste qualche forma di tutela per gli animali (anche se antropocentricamente, nel senso che gli animali da affezione sono più tutelati rispetto a quelli destinati all'alimentazione, perché è a noi che fa comodo così).
Considerando però che io sono marxista (quindi può darsi che su questo non saremo tutti d'accordo) ritengo che anche la migliore legislazione sul lavoro sia sempre e comunque una mera regolazione dello sfruttamento: l'accumulazione di profitti avviene tramite l'estorsione del plusvalore sul lavoro e il lavoratore è ridotto ad appendice dell'apparato produttivo: in questo mi sembra che la sorte di una vacca da latte attaccata ad una macchina non sia molto differente da quella di un operaio in catena di montaggio.

Per concludere, proprio in virtù del parallelismo che vedo fra il processo di emancipazione dell'uomo dallo sfruttamento (che considero a malapena iniziato) e l'aumento di rispetto e tutela delle altre specie che compongono l'ecosistema, penso che siano due discorsi inscindibili. Del resto sarebbe sciocco, penso, pretendere dalla Cina il rispetto dei diritti dei cani quando sono molto carenti anche sul piano dei diritti umani...
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Old 26-11-2007, 13:05   #73
Lorekon
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mi iscrivo al 3d adesso e passo dopo a lasciare un contributo sulla questione vegetariano si/no.

rilevo solamente, con soddisfazione, come 5 anni fa ero praticamente il solo, almeno in questa sezione, a praticare e a discutere di veg, mentre ora vedo almeno 3 o 4 utenti vegetariani.

non è poco.
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Old 26-11-2007, 13:47   #74
GianoM
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Per capire cosa ha scritto nomeutente devo studiarmi cosa prevede il marxismo.
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Old 26-11-2007, 14:41   #75
nomeutente
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Per capire cosa ha scritto nomeutente devo studiarmi cosa prevede il marxismo.
Cerchiamo di non andare troppo ot, ma se hai delle domande sarò lieto di rispondere
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Old 26-11-2007, 19:30   #76
naitsirhC
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In ot la ricerca non funziona.

Comunque se qualcuno non avesse ancora partecipato a thread analoghi può farlo ora.
Del resto abbiamo ripescato il g8, la fine del mondo nel 2012, oggi i cani... domani è il turno delle torri gemelle mi pare
Simpatia, portami via.
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Old 26-11-2007, 19:35   #77
naitsirhC
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...
Considerando però che io sono marxista (quindi può darsi che su questo non saremo tutti d'accordo) ritengo che anche la migliore legislazione sul lavoro sia sempre e comunque una mera regolazione dello sfruttamento: l'accumulazione di profitti avviene tramite l'estorsione del plusvalore sul lavoro e il lavoratore è ridotto ad appendice dell'apparato produttivo: in questo mi sembra che la sorte di una vacca da latte attaccata ad una macchina non sia molto differente da quella di un operaio in catena di montaggio.
Estorsione?


Dici che il lavoratore dipendente non ha un reale ritorno sociale ed economico?
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Old 26-11-2007, 20:07   #78
ania
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No no, calma, sto dicendo cose diverse. Io non ho mai obbligato nessuno a cambiare scelte alimentari
Non l'ho mai pensato, anche perchè non credo tu sia nelle condizioni, nè abbia l'autorità, o il potere, o la facoltà di obbligare altri esseri umani a cambiare le proprie scelte alimentari.
Quote:
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nè godo nel far sentire in colpa qualcuno
Non ho pensato nè scritto nemmeno questo.
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Semplicemente, nella maggior parte dei casi, quando dò a una persona tutte le informazioni necessarie accadono due cose:
- o comincia a mettersi sulla difensiva perchè ovviamente si sente in colpa;
- o comincia a contraddirsi perchè, non sentendosi in colpa, tenta di trovare scuse plausibili per giustificarsi "scientificamente", quando in realtà non esistono e basterebbe un semplicissimo "la carne mi piace e non me ne frega una sega degli animali".
Le persone che frequento sono già ampiamente in possesso di quelle che tu ritieni "tutte le informazioni necessarie", perchè non vivono "sul cocuzzolo di una montagna isolate dalla società civile, nè sotto campane di vetro", si tratta di persone immerse nella società, che studiano, lavorano, leggono libri e quotidiani, hanno a disposizione internet, si tratta di persone che vivono immerse nella realtà con la quale fanno i conti ogni giorno e dalla quale ricevono imput esattamente come li riceviamo tu ed io.

Frequento persone che sono quotidianamente a contatto con i mezzi di informazione, e che hanno avuto -e tuttora hanno- a disposizione tutte le informazioni sulla base delle quali hanno potuto fare le proprie valutazioni, e poi, hanno preso autonomamente le proprie decisioni.

Non entro nel merito delle altrui scelte etiche, e questo vale per tutte le scelte che attengono all'etica, non solo per quanto concerne la scelta dell'alimentazione vegetariana.

Gli altri esseri umani non devono rendere conto a me delle proprie scelte etiche.

Sì, può capitare di confrontare le proprie opinioni in merito a dati temi con altre persone, ma sono assolutamente convinta che ognuno abbia il diritto di "tracciare da sè il proprio cammino", le mie scelte etiche mi fanno vivere bene con me stessa ed in armonia con le persone alle quali iper-selettivamente scelgo di relazionarmi, ma non ho la presunzione di fare lezioni, nè di offrire "ripetizioni di informazione" a persone che so essere già più che informate, edotte ed aggiornate su questi temi.

Accetto il fatto che siamo tutti diversi e che ciascuno di noi abbia il diritto di decidere in piena e totale autonomia in merito a qualsiasi tema che attiene all'etica.

Nessuna delle persone che amo, stimo, nelle quali ho fiducia, è vegetariana.

L'essere vegetariani o meno non è affatto garanzia che una data persona sia più sensibile di altre, non è nemmeno detto che ci siano particolari affinità e/o sintonie fra persone che condividono la scelta di vita vegetariana, o che si muovono nel contesto dei movimenti animalisti.

Purtroppo, mi è capitato pure di incrociare persone dichiaratamente vegetariane ed animaliste che ostentavano grande rispetto nei confronti degli animali, ma che poi si mettevano sotto i piedi il rispetto per gli esseri umani.

Nessuno dei miei familiari nè dei miei amici più cari è vegetariano, ma io li stimo immensamente indipendentemente dal fatto che la loro dieta includa carne una volta al giorno, e NON intendo far sentire in colpa nessuno di loro per il fatto di includere nella loro dieta alimenti che io ho escluso per ragioni etiche.

Non è l'essere vegetariani o l'essere animalisti che mi consente di farmi un'idea di "chi è, nè come è una data persona".
Quote:
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Dalla mia esperienza, nella maggior parte dei casi il sentirsi in colpa è la ovvia conseguenza. Ad esempio, il 90% delle persone rimane schifato da un cinese che scuoia vivo un animale, e la ovvia conseguenza è il sentirsi in colpa per le pelliccie che compra. Difatti molti non comprano pelliccie.

Dalla mia esperienza, nella maggior parte delle persone non vegetariane ci sono convinzioni sbagliate (smontabili solitamente in 5 minuti, anche quelle etiche), quando vedono un gazebo con un video di una vacca sgozzata cominciano a chiedersi, a interessarsi e a cadere dalle nuvole. Insomma, di disinformati (disinformati in senso buono, nel senso che putroppo non è colpa loro) ce ne sono.

Tu come sei diventata vegetariana? Qualcuno ti avrà messo la pulce nell'orecchio no? Che sia il trafiletto di un giornale, tuo cugino, una mail, non lo ringrazi?
Sono una persona che prova pietà e compassione per la sofferenza, non ho mai voluto essere causa della sofferenza di un essere vivente, animale o umano che fosse.

"Primum non nocere".

Poi viene tutto il resto.
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Ripeto, massimo rispetto per quelli che ammettono di essere incoerenti o menefreghisti o masochisti, ma nessuna considerazione per quelli che .
Vedi, io non ritengo nemmeno di avere il diritto di definire "incoerenti, menefreghisti o masochisti", coloro che tu definisci tali in base ai loro atteggiamenti ed argomentazioni circa la scelta di un'alimentazione non vegetariana.

L'unica vita che ritengo di avere il diritto di giudicare è la mia, e così come mi infastidisce e trovo inopportuno che altri si arroghino il diritto di esprimere giudizi sommari sulla mia vita, io mi astengo dal farlo con la vita altrui.


Ania

Ultima modifica di ania : 27-11-2007 alle 07:40.
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Old 26-11-2007, 20:37   #79
GianoM
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Mmm, continui a scrivere sempre le stesse cose.

Beata te che conosci persone tanto informate. Io a dire il vero vivo un un mondo totalmente diverso e mi sento in DOVERE di fare certe cose.

Se nessuno si fosse messo a fare informazione molti non sarebbero diventati vegetariani. Non servirebbero gli incontri, i gazebi, le proteste, le e-mail. Tutto il resto è fuffa che rimane scritta su un forum e che all'atto pratico non serve a nulla.

Inoltre ritengo di avere il diritto di giudicare chi mi pare e di agire di conseguenza.
Quote:
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L'essere vegetariani o meno non è affatto garanzia che una data persona sia più sensibile di altre, non è nemmeno detto che ci siano particolari affinità e/o sintonie fra persone che condividono la scelta di vita vegetariana, o che si muovono nel contesto dei movimenti animalisti.
Notizie recenti sostengono il contrario, per quanto riguarda affinità/sintonie.

E per quel che mi riguarda anche sensibilità.

Ultima modifica di GianoM : 26-11-2007 alle 20:39.
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Old 26-11-2007, 20:42   #80
Fil9998
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Ultima modifica di Fil9998 : 26-11-2007 alle 22:38.
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