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Old 05-09-2008, 13:25   #41
porradeiro
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guardate il discorso di università facile e difficile è inutile... varia da persona a persona.. e ovviamente da come si prendono gli studi.. io facendo mediazione linguistica potrei sentire gente dire che è facile in confronto ad altre, ma dipende dalle qualità del soggetto.Io, da sempre capra in matematica ci ho messo molto meno tempo a capire e a risolvere gli integrali(non dite che sono facili perchè molto ad ingegneria informatica gli odiano) che l'alfabeto russo..
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Old 06-09-2008, 09:05   #42
Dragan80
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Originariamente inviato da grosso999 Guarda i messaggi
Ciao, io a novembre compio 22 anni, dopo essermi diplomato in un istituto tecnico industriale ho fatto un corso post-diploma di un anno (rivelatosi inutile a fine lavorativo) ed ora sono quasi 2 anni che lavoro.
In questi 2 anni scarsi che lavoro ho trovato impiego solo come operaio metalmeccanico (tra l’altro sempre a tempo determinato), che oltre a non essere attinente con quello che ho studiato non mi piace ed attualmente sono senza lavoro.

Ora io stavo pensando di iscrivermi ad economia, solo che vista l’età (mi iscriverei con 3 anni di ritardo) e non sapendo bene com’è la facoltà di economia e quindi se mi piacerebbe e se fossi in grado di farcela, sono un po’ titubante…
In particolare (ammettendo che vada tutto bene) non vorrei laurearmi (cambia tanto da triennale a specialistica?) e trovarmi, visto che già tanta gente si laurea in economia, a dover rifare l’operaio, buttando alle ortiche 3 o 5 anni (o più) di studio e soldi spesi per fare lo stesso lavoro di prima con la differenza che rimanendo operaio mi sarei ritrovato con parecchi soldi in più in banca…

Secondo voi mi conviene andare all’università o restare a lavorare in fabbrica?
Grazie
Ho seguito questo thread dall'inizio, ma non ho mai scritto nulla perché non avevo niente da aggiungere a quello che leggevo.

Recentemente sono tornato in contatto, grazie a Facebook, con diversi compagni delle medie e superiori. Hanno tra i 28 e i 30 anni e molti (rispetto a quanto immaginassi) si sono appena laureati o devono discutere a breve la tesi. Molti altri hanno abbandonato e sono entrati nel mondo del lavoro con solo il Diploma di Liceo Scientifico (per quelli delle medie invece non so in cosa si siano diplomati).

Per cui se anche ricominci a 22 anni e concludi nei tempi giusti a 27 anni probabilmente saresti in buona compagnia.
__________________
leggere il punto 6 del regolamento, grazie
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Old 06-09-2008, 14:09   #43
Fedozzo
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Matematica ad economia:
Beh, ovviamente non si richiede una conoscenza appofondita come nelle facolta di ingegneria/scienze, ma tuttavia anche ad economia si arriva ai livelli dell'ingegneristica Analisi1 ( è matematica di base, ma per chi non è propenso puo essere micidiale lo stesso , specialmente se non si riesce a comprendere bene i concetti base di limite, derivata,integrale e delle varie definizioni e concetti di base).
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Old 07-09-2008, 16:37   #44
grosso999
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Originariamente inviato da Dragan80 Guarda i messaggi
Ho seguito questo thread dall'inizio, ma non ho mai scritto nulla perché non avevo niente da aggiungere a quello che leggevo.

Recentemente sono tornato in contatto, grazie a Facebook, con diversi compagni delle medie e superiori. Hanno tra i 28 e i 30 anni e molti (rispetto a quanto immaginassi) si sono appena laureati o devono discutere a breve la tesi. Molti altri hanno abbandonato e sono entrati nel mondo del lavoro con solo il Diploma di Liceo Scientifico (per quelli delle medie invece non so in cosa si siano diplomati).

Per cui se anche ricominci a 22 anni e concludi nei tempi giusti a 27 anni probabilmente saresti in buona compagnia.
Grazie dell'intervento.
Visto che la discussione è stata ripresa, penso sia il caso di aggiornare la mia situazione e dire che mi sono deciso ed ora sono iscritto ad economia aziendale all'università di udine. Speriamo che vada tutto bene.
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Old 08-09-2008, 20:31   #45
Sylvester
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Grazie dell'intervento.
Visto che la discussione è stata ripresa, penso sia il caso di aggiornare la mia situazione e dire che mi sono deciso ed ora sono iscritto ad economia aziendale all'università di udine. Speriamo che vada tutto bene.
Auguri e mi raccomando, impegnati al massimo: questa è la cosa più importante all'uni...il 90% del successo è dovuto alla costanza dello studio, il 5% alla fortuna e il 5% alla bravura (tutto imho)
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Old 08-09-2008, 21:27   #46
Fedozzo
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Grazie dell'intervento.
Visto che la discussione è stata ripresa, penso sia il caso di aggiornare la mia situazione e dire che mi sono deciso ed ora sono iscritto ad economia aziendale all'università di udine. Speriamo che vada tutto bene.
complimenti ed auguri: forza e determinazione ti porteranno al risultato.
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Old 09-09-2008, 20:45   #47
dasdsasderterowaa
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Chi dice che 6 CFU di Scienza delle Costruzioni "valgono di più" che i 6 CFU di Storia Medioevale, secondo me dovrebbe rendersi conto che esiste una variabilità enorme tra corsi aventi uguale denominazione ma fatti in atenei diversi.

1CFU di Scienza dei Frullatori saranno ad esempio 9 ore di lezione alla facoltà di Ingegneria all'Università di Monculi, ma magari saranno solo 5 ore di lezione ad Ingegneria all'ateneo di Saltimbanchi.
Ed all'Università di Melecotte magari saranno solo 3 ore ma il prof è uno stronzo ed all'orale chiede cose fuori programma, per cui alla fine lo studente si ritroverà a dover studiare da solo cose in più per colmare il "gap".

E così via, con una variabilità di casi e situazioni pressocché infinita.

A questo punto, è chiaro che ribadire la presunta superiorità di impegno che richiedono le lauree tecnico-scientifiche su quelle umanistiche appare solo arroganza.
Esiste una variabilità interna (tra lauree appartenenti alla stessa classe) così grande da rendere questi confronti stile "ingegneri vs letterati" assolutamente infondati.
Sì, certo: assistere a due ore di Scienza/Tecnica delle Costruzioni II, o di una qualunque altra materia di Ingegneria, è la stessa cosa - ma proprio uguale, eh - di Sociologia delle Scimmie dell'Antartide.

E' vero che sono sempre due ore di orologio, peccato che a casa quelle due ore di Tecnica delle Costruzioni richiedano 5/6 ore di studio tra teoria, esercizi e progetto, mentre allo studente di Sociologia delle Scimmie dell'Antartide sono sufficienti un paio di ore per studiare le sue paginette di appunti.

Mi chiedo da dove ti escano certe affermazioni, bah...

Ultima modifica di dasdsasderterowaa : 09-09-2008 alle 21:03.
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Old 09-09-2008, 20:54   #48
dasdsasderterowaa
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All'autore del thread, se non ha già parenti o conoscenti molto forti inseriti nel settore - ad esempio Architetti, Geometri o Ingegneri - sconsiglio i corsi di Laurea in Architettura, Ingegneria Civile, Edile ed Ambiente e Territorio, a meno che, dopo la laurea, non voglia fare lo schiavetto per un po' di tempo presso qualche studio tecnico.

Altrimenti può pensare di buttarsi in politica e fare il portaborse di qualche assessore: chissà, magari qualche posticino all'Ufficio Tecnico del Comune ci scappa.

Insomma, il gioco non vale la candela. Troppo smazzo e troppe poche soddisfazioni dopo la laurea.
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Old 09-09-2008, 21:13   #49
Fedozzo
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Sì, certo: assistere a due ore di Scienza/Tecnica delle Costruzioni II, o di una qualunque altra materia di Ingegneria, è la stessa cosa - ma proprio uguale, eh - di Sociologia delle Scimmie dell'Antartide.

E' vero che sono sempre due ore di orologio, peccato che a casa quelle due ore di Tecnica delle Costruzioni richiedano 5/6 ore di studio tra teoria, esercizi e progetto, mentre allo studente di Sociologia delle Scimmie dell'Antartide sono sufficienti un paio di ore per studiare le sue paginette di appunti.

Mi chiedo da dove ti escano certe affermazioni, bah...
quoto e dò piena solidarietà, oltre che esperienza personale
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Old 09-09-2008, 23:20   #50
Gargoyle
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Sì, certo: assistere a due ore di Scienza/Tecnica delle Costruzioni II, o di una qualunque altra materia di Ingegneria, è la stessa cosa - ma proprio uguale, eh - di Sociologia delle Scimmie dell'Antartide.

E' vero che sono sempre due ore di orologio, peccato che a casa quelle due ore di Tecnica delle Costruzioni richiedano 5/6 ore di studio tra teoria, esercizi e progetto, mentre allo studente di Sociologia delle Scimmie dell'Antartide sono sufficienti un paio di ore per studiare le sue paginette di appunti.

Mi chiedo da dove ti escano certe affermazioni, bah...
Quello che ho detto mi sembrava chiaro: c'è una variabilità tale tra l'Ingegneria dei ControCazzi fatta a Milano o fatta a Straricotta di sopra, che insistere sul fatto che "Ingegneria dei ControCazzi" tout court sia più difficile che "Storia delle Merendine" è assolutamente assurdo.

Se vogliamo spingere la cosa più in là, poi, si può anche facilmente affermare che il paragone stesso tra la difficoltà di corsi di laurea diversi sia infondato.

Perché generalmente per gli esami di facoltà umanistiche è richiesto un bagaglio di conoscenze ben maggiore che ripetere quello che viene detto a lezione.
Si tratta di leggere saggi e testi per conto proprio, e capita che per fare certi esami si debbano studiare anche più di 500 pagine di roba che a lezione non è stata spiegata ma che fa parte del backgroud necessario alla comprensione della materia.

So che nelle facoltà tecniche come ingegneria (ma anche in facoltà scientifiche) generalmente la prassi è che il prof spiega qualcosa a lezione e l'esame si svolge su quello e stop (... e sorvoliamo sul fatto che ad ingegneria gli esami spesso siano solo scritti... io pagherei per non avere gli orali...).
Se il prof chiede qualcosa che non ha fatto ha lezione è un caso più unico che raro e lo studente glielo fa presente.

Nelle facoltà umanistiche la prassi però non è questa (è assolutamente implicito che lo studente debba leggersi e studiarsi paccate di roba per conto proprio e che quella roba verrà chiesta all'orale) ed è inutile comparare la difficoltà di cose con svolgimento così diverso.

E' solo per fare una puerile gara di chi è più tosto a fare la facoltà più difficile.
Questo poi è un forum ad alta densità di ingegneri, per cui tutti ti daranno ragione, ma fuori da questo forum la realtà è un'altra.

Ultima modifica di Gargoyle : 09-09-2008 alle 23:23.
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Old 10-09-2008, 00:38   #51
dasdsasderterowaa
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Quello che ho detto mi sembrava chiaro: c'è una variabilità tale tra l'Ingegneria dei ControCazzi fatta a Milano o fatta a Straricotta di sopra, che insistere sul fatto che "Ingegneria dei ControCazzi" tout court sia più difficile che "Storia delle Merendine" è assolutamente assurdo.
I paragoni si fanno nell'ambito di una stessa università. Comunque sì, ho la faccia tosta di affermare che una qualunque ingegneria è più tosta di una qualunque scienza delle comunicazioni o scienze politiche, anche se quest'ultime sono fatte nella più tosta facoltà italiana.
Perché non c'è confronto proprio come argomenti.

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Se vogliamo spingere la cosa più in là, poi, si può anche facilmente affermare che il paragone stesso tra la difficoltà di corsi di laurea diversi sia infondato.

Perché generalmente per gli esami di facoltà umanistiche è richiesto un bagaglio di conoscenze ben maggiore che ripetere quello che viene detto a lezione.
Si tratta di leggere saggi e testi per conto proprio, e capita che per fare certi esami si debbano studiare anche più di 500 pagine di roba che a lezione non è stata spiegata ma che fa parte del backgroud necessario alla comprensione della materia.
E qui siamo all'apoteosi.
Pensi che per passare l'esame di Costruzioni Idrauliche o Tecnica delle Costruzioni II sia sufficiente studiarsi il libro della rispettiva materia? davvero pensi questo?


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So che nelle facoltà tecniche come ingegneria (ma anche in facoltà scientifiche) generalmente la prassi è che il prof spiega qualcosa a lezione e l'esame si svolge su quello e stop (... e sorvoliamo sul fatto che ad ingegneria gli esami spesso siano solo scritti... io pagherei per non avere gli orali...).
Se il prof chiede qualcosa che non ha fatto ha lezione è un caso più unico che raro e lo studente glielo fa presente.
Oh, ma sei serio?
Secondo te durante l'esame di Tecnica delle Costruzioni non ti possono capitare domande di Scienza delle Costruzioni, di Geotecnica o di Architettura Tecnica? oppure di Pianificazione ed Urbanistica?
Secondo te durante l'esame di Costruzioni Idrauliche non ti possono capitare le domande di Scienze delle Costruzioni, di Costruzioni di Strade e ferrovie, di Idraulica e di Fisica?
Sono solo alcuni esempi, ma ogni materia è strettamente collegata con almeno altre 4 o 5.

Secondo te ad ingegneria la maggior parte degli esami sono solo scritti? sticazzi, io persino per Inglese ho dovuto fare SCRITTO E ORALE!

E non parlo di tutti i progetti delle materie tecniche, quali Costruzioni di Strade, Architettura, Costruzioni Idrauliche, etc, etc. oltre allo scritto e all'orale. Progetti costati ore e ore di attesa per i ricevimenti e le correzioni e che spesso venivano demoliti in un nanosecondo dalla penna rossa del professore e ti toccava rifare tutto da zero.

E sto qui ancora a dare gli ultimi esami e non ho neanche più voglia, perché le offerte di lavoro non ce ne sono, soprattutto nella mia città.
Le uniche provengono dagli studi tecnici (sgobbare per una miseria dopo essersi spaccati il lato B con 27 esami tosti - ho escluso Inglese, Normativa Europea e Fondamenti di Informatica)

Ultima modifica di dasdsasderterowaa : 10-09-2008 alle 00:41.
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Old 10-09-2008, 08:55   #52
Gargoyle
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Originariamente inviato da Cloudis Guarda i messaggi
I paragoni si fanno nell'ambito di una stessa università.
Il che è concettualmente sbagliato se poi uno afferma, generalizzando, che "Ingegneria" è più difficile di "Scienze delle Comunicazioni".
Concettualmente, non puoi dimostrare una cosa in un ambito ristretto e poi fare una affermazione di valore generale.

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Originariamente inviato da Cloudis Guarda i messaggi
Comunque sì, ho la faccia tosta di affermare che una qualunque ingegneria è più tosta di una qualunque scienza delle comunicazioni o scienze politiche, anche se quest'ultime sono fatte nella più tosta facoltà italiana.
Questa faccia tosta ce l'hanno un sacco di ingegneri, basta leggersi questo forum per sentire quanta spocchia trasuda da decine di post.

Ed io penso anche di sapere perché: Ingegneria, a torto o a ragione, è stata propagandata come la facoltà del bengodi, quella che se la finisci poi trovi automaticamente il lavoro dei sogni.
E così un sacco di studenti, inclusa una mole di fancazzisti, si iscrivono ad Ingegneria (detto in altri termini, non c'è una selezione implicita all'ingresso).
Gli studenti mediamente capaci, quelli che se sentono dire "limite" o "derivata" non cascano dalle nuvole, sono attorniati di cazzoni che speravano di laurearsi con sforzo zero e quindi chiaramente, per confronto, quelli appena normali si sentono dei supergeni.
Poi i cazzoni dopo aver tentato analisi tre volte senza aver aperto libro, mollano e si rifugiano a Scienze Politiche (dove non combineranno niente comunque, ma il nostro ingegnere medio farà finta di non accorgersene), dove alimenteranno il mito che Ingegneria sia una facoltà sovrumana raccontando di come il prof di analisi mangiasse derivate a lezione usando gli studenti come stuzzicadenti.
Inoltre lo studente di Ingegneria medio soffre del pregiudizio generale che lo vuole occhialuto, orrendo, gobbo e tremendamente sfigato, mentre lo stereotipo dello studente di Filosofia è il rastone che cucca di brutto e tromba da mane a sera: è chiaro quindi che per invidia (motore di tutte le cose) lo studente di Ingegneria almeno vuole rifarsi sostenendo di fare la facoltà più impegnativa dell'universo. Perché se uno si sente sfigato almeno pretende di sentirsi superiore agli altri in qualche altro campo.

Da qui il mito dell'ingegnere "capiscione".

Quote:
Originariamente inviato da Cloudis Guarda i messaggi
Perché non c'è confronto proprio come argomenti.
Noterai che questa non è una argomentazione nè una prova, è solo una affermazione tautologica e ricorsiva: "è così perché è così".

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Originariamente inviato da Cloudis Guarda i messaggi
E qui siamo all'apoteosi.
Pensi che per passare l'esame di Costruzioni Idrauliche o Tecnica delle Costruzioni II sia sufficiente studiarsi il libro della rispettiva materia? davvero pensi questo?
Se sai ciò che viene fatto a lezione, se sai la teoria che viene fatta a lezione, e sai fare gli esercizi, certo.

In teoria per saper fare gli esercizi basta sapere la teoria, l'allenamento serve a chi non sa improvvisare.

Quote:
Originariamente inviato da Cloudis Guarda i messaggi
Oh, ma sei serio?
Secondo te durante l'esame di Tecnica delle Costruzioni non ti possono capitare domande di Scienza delle Costruzioni, di Geotecnica o di Architettura Tecnica? oppure di Pianificazione ed Urbanistica?
Secondo te durante l'esame di Costruzioni Idrauliche non ti possono capitare le domande di Scienze delle Costruzioni, di Costruzioni di Strade e ferrovie, di Idraulica e di Fisica?
Sono solo alcuni esempi, ma ogni materia è strettamente collegata con almeno altre 4 o 5.
Non sto dicendo questo, non hai capito.

Certo che una materia può essere interconnessa ad altre perfino ad Ingegneria.

Quello che sto dicendo è che per preparare un esame di Storia della Filosofia (tanto per fare un esempio) lo studente è tenuto per conto suo a leggersi una paccata di testi originali, oltre al manuale che viene seguito per le lezioni frontali.
Uno studente di Ingegneria se deve dare Scienza delle Costruzioni II farà bene a riguardarsi quello che aveva già studiato a Scienza delle Costruzioni I.

Uno studente di materie umanistiche per ogni esame generalmente deve guardarsi da solo materiale che non aveva mai visto prima e che (ovviamente) a lezione non viene spiegato.
Uno studente di Ingegneria al più si riguarda il materiale che aveva studiato l'anno prima.

E' più chiaro adesso?

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Secondo te ad ingegneria la maggior parte degli esami sono solo scritti? sticazzi, io persino per Inglese ho dovuto fare SCRITTO E ORALE!
A Firenze ad Ingegneria le prove sono praticamente solo scritte: ennesima prova che il livello stesso tra facoltà uguali di atenei diversi è assolutamente non omogeneo.

Quote:
Originariamente inviato da Cloudis Guarda i messaggi
E sto qui ancora a dare gli ultimi esami e non ho neanche più voglia, perché le offerte di lavoro non ce ne sono, soprattutto nella mia città.
Le uniche provengono dagli studi tecnici (sgobbare per una miseria dopo essersi spaccati il lato B con 27 esami tosti - ho escluso Inglese, Normativa Europea e Fondamenti di Informatica)
Voi Ingegneri potete continuare a pensare di essere gli unici sulla faccia della terra a farvi il culo con "27 esami tosti".

Quando scenderete dal piedistallo rimettendo piede sulla nuda terra e scorprirete (infine!) che anche gli altri hanno una trentina di esami da fare per laurearsi e che anche gli esami degli altri non sono più facili dei vostri, ci farete un favore.

Ultima modifica di Gargoyle : 10-09-2008 alle 09:01.
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Old 10-09-2008, 10:40   #53
dasdsasderterowaa
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Poi i cazzoni dopo aver tentato analisi tre volte senza aver aperto libro, mollano e si rifugiano a Scienze Politiche (dove non combineranno niente comunque, ma il nostro ingegnere medio farà finta di non accorgersene),
Ti sei mai chiesto perché non capita mai che uno studente fallito di Scienze Politiche o Scienze delle Comunicazioni passi ad un corso di Ingegneria mentre l'inverso è quotidianità?


Quote:
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Inoltre lo studente di Ingegneria medio soffre del pregiudizio generale che lo vuole occhialuto, orrendo, gobbo e tremendamente sfigato, mentre lo stereotipo dello studente di Filosofia è il rastone che cucca di brutto e tromba da mane a sera: è chiaro quindi che per invidia (motore di tutte le cose) lo studente di Ingegneria almeno vuole rifarsi sostenendo di fare la facoltà più impegnativa dell'universo. Perché se uno si sente sfigato almeno pretende di sentirsi superiore agli altri in qualche altro campo.

Da qui il mito dell'ingegnere "capiscione".
Questo è trollaggio allo stato puro. No comment.



Quote:
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Se sai ciò che viene fatto a lezione, se sai la teoria che viene fatta a lezione, e sai fare gli esercizi, certo.
Certo cor caxxo! Lo scritto può darsi che lo passi, ma all'orale non ti viene chiesto di raccontare il fatterello così come riportato a lezione o sui libri, ma spesso si viene messi davanti a situazioni estranee alle spiegazioni, per vedere se si sa ragionare e se davvero gli argomenti sono stati compresi.


Quote:
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In teoria per saper fare gli esercizi basta sapere la teoria, l'allenamento serve a chi non sa improvvisare.
È evidente che tu non sappia cosa significhi svolgere un esercizio di Scienza delle Costruzioni II, anche uno dei più banali come il dimensionamento di un profilo a T di acciaio soggetto a sforzi vari.
Ma ti dico che ognuno, se fatto dall'inizio fino alla Verifica allo stato limite, richiede almeno 2-3 ore.
E lì devi saper ragionare, perché sapere la teoria serve fino ad un certo punto.


Quote:
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Non sto dicendo questo, non hai capito.

Certo che una materia può essere interconnessa ad altre perfino ad Ingegneria.

Quello che sto dicendo è che per preparare un esame di Storia della Filosofia (tanto per fare un esempio) lo studente è tenuto per conto suo a leggersi una paccata di testi originali, oltre al manuale che viene seguito per le lezioni frontali.
Uno studente di Ingegneria se deve dare Scienza delle Costruzioni II farà bene a riguardarsi quello che aveva già studiato a Scienza delle Costruzioni I.

Uno studente di materie umanistiche per ogni esame generalmente deve guardarsi da solo materiale che non aveva mai visto prima e che (ovviamente) a lezione non viene spiegato.
Uno studente di Ingegneria al più si riguarda il materiale che aveva studiato l'anno prima.

E' più chiaro adesso?
E tu che credi che questo non avvenga anche per le materie tecniche di Ingegneria?
Credi che a lezione ci vengano spiegate tutte le normative tecniche e non che riguardano la progettazione? credi che per l'esame di Costruzioni Idrauliche uno studente di ingegneria non debba andare alla ricerca - da solo - delle varie norme UNI ISO e della migliore soluzione possibile per il proprio progetto? questo significa spulciarsi i vari siti web dei produttori, leggersi la documentazione tecnica sulle tubazioni, sui raccordi, sulle pompe e sulle loro curve caratteristiche, provare una soluzione e se questa non va bene, rifare tutto da zero; eventualmente spostare un nodo dell'acquedotto perché con quella nuova tubazione scelta non hai il carico idraulico sufficiente a garantire il servizio antincendio. E questo significa rifare il predimensionamento idraulico e successivamente la verifica, etc, etc. E se ancora ogni nodo della rete non è soddisfatto, devi fare di nuovo le opportune correzioni e quindi il predimensionamento e così via fino a quando non finisci. Passano mesi prima di completare un progetto di una materia tecnica. Ed è così per tutte le materie tecniche che prevedono anche l'elaborazione di un progetto.

C'è qualcosa di paragonabile a tutto questo per lo studente di Filosofia?

Quote:
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A Firenze ad Ingegneria le prove sono praticamente solo scritte: ennesima prova che il livello stesso tra facoltà uguali di atenei diversi è assolutamente non omogeneo.
Non posso credere che esami come Scienza delle Costruzioni, Idraulica, Topografia, Architettura Tecnica, Costruzioni di Strade, Analisi, Geotecnica, Tecnica delle Costruzioni, giusto per citare le principali, vengano svolti con solo SCRITTO.

No, non ci credo neanche se lo vedessi con i miei occhi.

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Voi Ingegneri potete continuare a pensare di essere gli unici sulla faccia della terra a farvi il culo con "27 esami tosti".
Assolutamente no, siamo coscienti delle difficoltà della Facoltà di Medicina e ci inchiniamo soltanto ai suoi studenti.

Ultima modifica di dasdsasderterowaa : 10-09-2008 alle 15:37.
dasdsasderterowaa è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 10-09-2008, 12:20   #54
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Vedere affiancati Scienze della Comunicazione a Ingegneria fà venire i brividi ...

Il giorno in cui vi entrerà in testa che esistono facoltà INUTILI non sarà mai troppo tardi.
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Old 10-09-2008, 18:55   #55
Gargoyle
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Ti sei mai chiesto perché non capita mai che uno studente fallito di Scienze Politiche o Scienze delle Comunicazioni passi ad un corso di Ingegneria mentre l'inverso è quotidianità?
Perché Ingegneria ha la fama di facoltà difficile, chiaro.
E' quello che ti stavo dicendo nel post di prima.
Che poi questa fama sia corrispondente o meno al vero, è un altro discorso: nel post di prima ti ho spiegato come si genera il "mito" che Ingegneria sia incredibilmente tosta.

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Questo è trollaggio allo stato puro. No comment.
Io non ho detto che gli ingegneri sono occhialuti & sfigati: io ho detto che soffrono di questo pregiudizio, che sia vero o meno.
E chi viene tacciato di essere occhialuto & sfigato è facile che risponda con la più classica delle reazioni: "voi però studiate fuffa, ecco!"


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Certo cor caxxo! Lo scritto può darsi che lo passi, ma all'orale non ti viene chiesto di raccontare il fatterello così come riportato a lezione o sui libri, ma spesso si viene messi davanti a situazioni estranee alle spiegazioni, per vedere se si sa ragionare e se davvero gli argomenti sono stati compresi.
Certo, invece a Filosofia morale il prof che ti fa una domanda su un passaggio oscuro della Critica della ragion pratica (magari mai neppure accennata a lezione) non esiste eh...

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È evidente che tu non sappia cosa significhi svolgere un esercizio di Scienza delle Costruzioni II, anche uno dei più banali come il dimensionamento di un profilo a T di acciaio soggetto a sforzi vari.
Ma ti dico che ognuno, se fatto dall'inizio fino alla Verifica allo stato limite, richiede almeno 2-3 ore.
E lì devi saper ragionare, perché sapere la teoria serve fino ad un certo punto.
E' evidente che non hai mai neppure sfogliato un testo di filosofia: non un manuale da ripetere a mo' di cantilena al prof come si fa alle superiori, ma un testo originale.

Io, per dire, dopo 5 pagine della Fenomenologia dello spirito ho iniziato a non capirci più niente.

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E tu che credi che questo non avvenga anche per le materie tecniche di Ingegneria?
Credi che a lezione ci vengano spiegate tutte le normative tecniche e non che riguardano la progettazione? credi che per l'esame di Costruzioni Idrauliche uno studente di ingegneria non debba andare alla ricerca - da solo - delle varie norme UNI ISO e della migliore soluzione possibile per il proprio progetto? questo significa spulciarsi i vari siti web dei produttori, leggersi la documentazione tecnica sulle tubazioni, sui raccordi, sulle pompe e sulle loro curve caratteristiche, provare una soluzione e se questa non va bene, rifare tutto da zero; eventualmente spostare un nodo dell'acquedotto perché con quella nuova tubazione scelta non hai il carico idraulico sufficiente a garantire il servizio antincendio. E questo significa rifare il predimensionamento idraulico e successivamente la verifica, etc, etc. E se ancora ogni nodo della rete non è soddisfatto, devi fare di nuovo le opportune correzioni e quindi il predimensionamento e così via fino a quando non finisci. Passano mesi prima di completare un progetto di una materia tecnica. Ed è così per tutte le materie tecniche che prevedono anche l'elaborazione di un progetto.

C'è qualcosa di paragonabile a tutto questo per lo studente di Filosofia?
Certo: non credere che scrivere una relazione (magari in lingua straniera) su un argomento letterario sia una cosa più semplice che realizzare un progetto.

Se uno vuole fare le cose a modo diventa difficile tutto: se uno tira via ogni cosa è una cazzatona.

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Non posso credere che esami come Scienza delle Costruzioni, Idraulica, Topografia, Architettura Tecnica, Costruzioni di Strade, Analisi, Geotecnica, Tecnica delle Costruzioni, giusto per citare le principali, vengano svolti con solo SCRITTO.

No, non ci credo neanche se lo vedessi con i miei occhi.
Credici: Analisi ad esempio è solo scritto, l'orale viene fatto a chi ha preso più di 25 allo scritto.

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Assolutamente no, siamo coscienti delle difficoltà della Facoltà di Medicina e ci inchiniamo soltanto ai suoi studenti.
Medicina è chiaramente una eccezione: quel corso dura 6 anni ed è zeppo di tirocini che portano via tempo.

Ma per il resto, sono sempre più convinto che paragonare la difficoltà delle altre lauree sia puerile.
Come del resto è la terminologia che usi ("ci inchiniamo"... ma che hai bevuto?)

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Vedere affiancati Scienze della Comunicazione a Ingegneria fà venire i brividi ...

Il giorno in cui vi entrerà in testa che esistono facoltà INUTILI non sarà mai troppo tardi.
Nessuna cosa è inutile se ti interessa.

Meglio uno che fa il DAMS perché è davvero interessato al cinema che il solito che fa Ingegneria solo perché lo hanno convinto che dopo trova lavoro e lo pagano 4000€ al mese...
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Old 10-09-2008, 20:34   #56
carcaroff
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Evvabbè, gargoyle ha detto tante cose giuste, ma certe facoltà sono davvero più facili di altre........cioè.....è oggettivo.....basta sfogliare un libro di psicologia e il mio libro di macroeconomia......beh.......il secondo è un tantino più tosto........

Comunque, per rispondere all'autore del topic: no, non è troppo tardi iniziare l'università a 22 anni, a patto che non pensi di fare la specialistica, perchè a meno che tu non sia davvero dotato, finiresti troppo tardi.......ma per la triennale non pensarci nemmeno.......non stare ad ascoltare quelle persone che dicono che se a 23 anni e mezzo non hai ancora una triennale con 110 e lode hai solo sprecato tempo.

Mio parere, 21enne al terzo anno di economia.

Ciao.
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Old 18-09-2008, 02:31   #57
Wilde
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tanto per gradire, gargoyle è un chimico e penso quindi che faccia il mazzo a tanti ingegneri quanto a difficoltà della facoltà

Però anche io penso che alcune (non tutte) lauree umanistiche siano obiettivamente piu facili di ingegneria. Non metterei filosofia tra queste. Magari passano tanti mediocri, ma se fatta bene filosofia non è facile. Provatevi a leggere un testo originale scritto da hegel o heidegger

Oltre al fatto che negli ultimi anni sono nati come funghi tanti corsi inutili.
Ad esempio chi sceglie scienze della formazione adesso è un pazzo o un suicida visto i tagli apportati dal governo
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Old 18-09-2008, 11:06   #58
Iluccia
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Sinceramente non so... Mi ritrovo "penalizzata" dal 3+2 perchè sono dovuta passare obbligatoriamente al NO e dal terzo anno che dovevo frequentare mi hanno piazzato al primo (come un sacco di colleghi/e per problemi di riconversione dei crediti) e ho perso abbondantemente due anni per questo. E ora mi ritrovo a 27 anni laureanda ma mi dicono "troppo vecchia" per gli inserimenti, un futuro da casalinga insomma Quindi non saprei se consigliarti di farlo o non farlo, dipende molto da te...


Per il fatto della facilità delle lauree però dipende dagli atenei, oltre che dal corso di laurea stessa.
Faccio il mio esempio che non so se è calzante: ho fatto la triennale di Psicologia a Chieti e avevo praticamente la media del 28, tutti esami scritti, cento milioni di persone, quindi impossibile fare l'orale ed esami tutto sommato fattibili (anche se secondo il mio parere sarebbe dovuto essere il contrario).
Ora ho cambiato ateneo per la specialistica e sono a L'Aquila dove la preparazione è diversa! Esami tutti orali, prof esigenti e un background molto più completo. E materie come economia, diritto del lavoro eccetera eccetera (faccio psicologia del lavoro) di cui non ho mai nemmeno sentito parlare! Ovviamente devo studiare il triplo (e infatti torno a studiare che sennò sti due esami non li passo ) nonostante siano la stessa "Psicologia" ma con metodologie e impostazioni completamente diverse...
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Old 18-09-2008, 13:19   #59
porradeiro
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mi sta interessando questa discussione... secondo me la difficoltà dipende da come uno prende ciò che sta facendo.... esempio: una materia umanistica che ad un ingegnere sembra cazzuta tipo sociologia e robe simili per uno che si studia migliaia di pagine seriamente diventa assai complessa... oppure uno studente di russo può considerare molti esami della tanto osannata ingegneria cavolate... poi, per concludere in bellezza se solo la metà degli ingegneri Italiani sarebbero validi a livello professionale non avremmo tante "porcherie" in Italia giusto? basta guardare palazzi, sistemi informatici pubblici, e cosi' via
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Old 18-09-2008, 15:14   #60
dasdsasderterowaa
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poi, per concludere in bellezza se solo la metà degli ingegneri Italiani sarebbero validi a livello professionale non avremmo tante "porcherie" in Italia giusto? basta guardare palazzi, sistemi informatici pubblici, e cosi' via
Beh, chiaro, se tanti palazzi o ponti o strade fossero stati progettati dagli Ingegneri Civili e non dagli Elettronici o dagli Informatici, oggi avremmo certamente meno porcherie.

Per fortuna gli albi ora sono stati divisi.
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