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Old 28-11-2007, 11:00   #41
ania
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Iscritto dal: Nov 2006
Messaggi: 1886
http://www.repubblica.it/2007/10/sez...azione-pg.html

Quote:
Pg Cassazione: "Contro la Forleo nessuna azione disciplinare. Per ora"
Parla il titolare dell'iniziativa disciplinare nei confronti dei magistrati
Ieri al Csm il gip milanese ha ridimensionato le accuse rivolte alle istituzioni
Al centro delle presunte pressioni una conversazione con il pg di Milano Baldini
Ma si limitò a parlarle dei timori di D'Alema per i giudizi su Fassino contenuti nelle intercettazioni


ROMA - "Non è stata iniziata finora alcuna azione disciplinare nei confronti del giudice Forleo. Si vedrà". Così il procuratore generale della Cassazione Mario Delli Priscoli, titolare dell'iniziativa disciplinare nei confronti dei magistrati, ha risposto a chi gli chiedeva notizie su un eventuale procedimento a carico del gip diMilano.

Proprio ieri il magistrato, è stato ascoltato dalla Prima commissione del Csm. "No, non ho mai detto di avere paura delle istituzioni", ha detto il gip milanese al Csm tra le lacrime, ridimensionando di molto i sospetti pronunciati alcuni giorni fa. Ma ha ribadito le accuse di omissione rivolte ai carabinieri che avrebbero ritardato le indagini sulle telefonate mute ricevute dai suoi genitori prima che morissero in un incidente stradale. E ha ricordato quanto avrebbero detto al presidente emerito della Cassazione Ferdinando Imposimato, l'amico a cui il gip ha lasciato in custodia una lettera testamento con i particolari della denuncia: "Vogliono farla passare per pazza e farla indagare dal procuratore generale della Cassazione".

Secondo Letizia Vacca, vicepresidente della prima commissione del Csm, "il quadro che è emerso ieri è completamente diverso da quello rappresentato dalla stampa". In tv, durante la trasmissione di Santoro Annozero, la Forleo disse chiaramente: "Sono stata vittima di tentativi di delegittimazione e discredito da parte di soggetti istituzionali, che non appartengono al mio ufficio, e anche da appartenenti alle forze dell'ordine. Ho pure avuto la fortuna di scoprire chi manovrava queste persone, ho fatto regolare denuncia".

Ma ieri, al Csm il magistrato milanese ha spiegato di non aver mai detto di aver subito pressioni da organi istituzionali in occasione di decisioni cruciali sull'inchiesta sulle scalate bancarie. Semmai di essere stata fraintesa dalla stampa. Uno degli episodi chiave sarebbe stato un colloquio amichevole con il procuratore generale di Milano Mario Blandini nel croso del quale quest'ultimo le avrebbe consigliato di essere prudente, cioè di depositare, come prevede la legge, solo le intercettazioni strettamente attinenti all'inchiesta sulle scalate bancarie. Contestualmente Blandini avrebbe fatto presente alla Forleo di essere anche venuto a conoscenza della preoccupazione del leader diessino Massimo D'Alema che finissero con il diventare pubbliche anche sue conversazioni personali, in cui avrebbe espresso giudizi poco lusinghieri su suoi colleghi di partito, e in particolare sul segretario Piero Fassino.

(7 novembre 2007)


http://www.repubblica.it/2007/10/sez...a-querela.html
Quote:
Unipol-Bnl, D'Alema querela
"Mai fatto pressioni su magistrati"
Il Csm acquisirà le registrazioni delle dichiarazioni del gip in televisione a "Annozero"
Il pg Blandini: mai conosciuto il vicepremier, forse Forleo in difficoltà psicologica

di ORIANA LISO e ALBERTO CUSTODERO

MILANO - Annuncia una causa civile "per tutelare la sua onorabilità" il vice premier Massimo D'Alema. E smentisce categoricamente pressioni e richieste di interessamento da parte dei palazzi della politica il procuratore generale di Milano Mario Blandini, aggiungendo lapidario: "Le dichiarazioni in tv, il pianto: evidentemente è in un momento di difficoltà psicologica".

Entrambi rispondono così alle parole del giudice Clementina Forleo davanti alla prima commissione del Csm, che l'aveva convocata, martedì, proprio per spiegare di quali "pressioni istituzionali" avesse parlato in tv e sulla stampa, dopo aver attaccato i carabinieri, colpevoli, per lei, di omissioni nelle indagini sulle minacce ai suoi genitori - in Puglia - e a lei stessa. Vicenda per cui, nei giorni scorsi, il comandante generale Gianfrancesco Siazzu ha scritto ai vertici della magistratura milanese per chiedere che siano presi provvedimenti riguardo alle "gravi offese" che il giudice avrebbe fatto nei confronti dell'Arma.
Alle dichiarazioni al Csm del gip del caso Unipol ha replicato il ministro degli Esteri. "Le intercettazioni che mi riguardano - ha dichiarato D'Alema - depositate al tribunale di Milano e già rese pubbliche, non contengono giudizi su personalità politiche. Non ho mai esercitato pressioni di alcun genere sulla magistratura".

Il Csm, intanto, che s'è di nuovo riunito ieri, ha deciso di acquisire la versione stenografica delle dichiarazioni della giudice sia ad Annozero, che al Csm, per capire un altro passaggio delicato. Si tratta di quello nel quale la Forleo ha riferito di aver interpretato come "pressioni" anche l'intervento che il prefetto milanese Gian Valerio Lombardi aveva fatto tempo fa per mediare fra la gip e alcuni componenti delle forze dell'ordine che l'avevano querelata.

Lunedì sarà invece valutato se convocare il pg di Milano e il presidente del tribunale Livia Pomodoro per chiedere conferma dello stato di isolamento della Forleo, ai fini di valutare una eventuale procedura di incompatibilità ambientale. Nella pratica del Csm confluiranno anche due vicende penali: la richiesta di rinvio a giudizio della Forleo da parte del pm di Brescia per ingiuria e diffamazione nei confronti di due poliziotti, e l'indagine per violenza privata, ingiuria e abuso d'ufficio contro di lei scaturita dalla denuncia del tenente dei carabinieri di Brindisi.

È amareggiato, infine, il procuratore generale Blandini. E non nasconde stupore per l'attacco di una collega che "si è rivolta a me mille volte, senza che fossi io a cercarla, per avere consigli sul lavoro, ma anche per problemi personali, come i rapporti con i colleghi". Blandini continua a non capire quelle parole: "Non ho mai ricevuto telefonate né da D'Alema né da altri". I rapporti tra lui e Forleo si sono alterati dopo che il giudice aveva annunciato la rinuncia alla scorta.

Forse lei si aspettava una solidarietà totale, lui invece aveva tentato di stemperare le tensioni: "Nell'ultimo anno e mezzo è stata sottoposta a un fuoco di fila di accadimenti: gli attacchi per alcune sue decisioni, il tragico incidente dei genitori. Clementina Forleo ha grandissimi meriti ma a volte, come dire, parte in quarta. Ed è in quelle occasioni che io mi sono sempre limitato a invitarla a riflettere".

(9 novembre 2007)


http://www.repubblica.it/2007/10/sez...eo-unipol.html

Quote:
Unipol, si muove la Cassazione
Azione disciplinare per la Forleo
Nel mirino l'ordinanza per utilizzare le telefonate tra parlamentari e indagati
Al gip contestati giudizi ritenuti diffamatori sui politici che pure non erano indagati
La replica del magistrato: "E' la cronaca di un evento annunciato"


ROMA - Il procuratore generale della Cassazione Mario Delli Priscoli ha promosso l'azione disciplinare nei confronti del gip di Milano Clementina Forleo per i contenuti dell'ordinanza con la quale il magistrato chiese alla Camera di utilizzare le telefonate tra sei parlamentari e alcuni indagati nell'inchiesta sulle scalate bancarie. Al gip verrebbero contestate abnormità , come i giudizi, ritenuti diffamatori sui politici che pure non erano indagati.

In quell'ordinanza l'allora presidente di Unipol Giovanni Consorte Forleo aveva tra l'altro definito "consapevoli complici di un disegno criminoso" l'attuale ministro degli Esteri Massimo D'Alema e il senatore Nicola La Torre, ipotizzando per loro il possibile concorso nel reato di aggiotaggio. E li aveva descritti, insieme al leader dei Ds Fassino, come "pronti e disponibili a fornire i loro apporti istituzionali, in totale spregio dello Stato di diritto". Parole che avevano provocato una durissima reazione , soprattutto da parte di D'Alema che aveva parlato di "asserzioni assolutamente stupefacenti e illegittime" e aveva denunciato "l'anomalia" dell'ordinanza.

E la replica del magistrato non si fa attendere: "E la cronaca di un evento annunciato", dice. "Lo scorso 8 settembre il dott. Imposimato mi aveva convocato in un ristorante di Roma e mi aveva preannunciato pressioni su Delli Priscoli. O Imposimato aveva ragione o è un mago".
E Clementina Forleo oggi ha anche inviato una nota al Consiglio Superiore della Magistratura che da lunedì prossimo è chiamato a decidere sul suo eventuiale trasferimento d'ufficio.

(27 novembre 2007)

Ultima modifica di ania : 28-11-2007 alle 11:11.
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Old 28-11-2007, 11:20   #42
EarendilSI
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Peccato che se Berlusconi avesse fatto la metà di quello che stanno facendo Prodi e Mastella la sx con gli intellettuali illuminati dalle testate giornalitiche oracolo(Repubblica , Corriere) avrebbe portato 10 milioni di persone in piazza.


Mentre adesso tutti zitti e proni buoni al massimo ad intasare blog e forum azzardando al massimo un: " eh, ma sono tutti uguali"


Ma che bel popolo critico è quello di sx...

I migliori, gli onesti...
Come non sottoscrivere questo post...
Se tutto questo fosse successo durante il Governo Berlusconi avremmo sentito parlare di dittatura fascista, di colpo di stato e tutta la sx a urlare sulla mancanza di democrazia per non parlare poi di quei magistrati associati a magistratura democratica che avrebbero urlato attentato "all'indipenza della magistratura"...
Per non parlare poi di manifestazioni e scioperi...
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Old 28-11-2007, 11:20   #43
Cfranco
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Peccato che se Berlusconi avesse fatto la metà di quello che stanno facendo Prodi e Mastella la sx con gli intellettuali illuminati dalle testate giornalitiche oracolo(Repubblica , Corriere) avrebbe portato 10 milioni di persone in piazza.
Il signor Silvio di porcate ne ha fatto 10 volte tante di quelle che hanno fatto Prodi e Mastella , ma non ho mai sentito nessuno di destra lamentarsi .

Quote:
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Mentre adesso tutti zitti e proni buoni al massimo ad intasare blog e forum azzardando al massimo un: " eh, ma sono tutti uguali"
Forse non hai letto bene i commenti su certi fatti

Quote:
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Ma che bel popolo critico è quello di sx...

I migliori, gli onesti...
Mai sentito un berlusconiano criticare il suo capo , neppure di fronte alle più immonde leggi .
Me ne mostri uno tu ?
__________________
Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn
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Old 28-11-2007, 11:34   #44
sider
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Originariamente inviato da Cfranco Guarda i messaggi
Il signor Silvio di porcate ne ha fatto 10 volte tante di quelle che hanno fatto Prodi e Mastella , ma non ho mai sentito nessuno di destra lamentarsi .


Forse non hai letto bene i commenti su certi fatti


Mai sentito un berlusconiano criticare il suo capo , neppure di fronte alle più immonde leggi .
Me ne mostri uno tu ?

Lapalissiano
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Old 28-11-2007, 12:52   #45
Ser21
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Solito schifo....mi dispiace per la Forleo,una persona onesta che prova a fare il suo dovere.
Questo paese sta andando sempre più a fondo...sempre di più...sempre di più.....
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Old 28-11-2007, 14:31   #46
ania
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http://www.ilmessaggero.it/articolo....INITALIA&npl=N
Quote:
Unipol, azione disciplinare per la Forleo
La Cassazione contesta «abnormità» nell'indagine


ROMA (27 novembre) - Il procuratore generale della Cassazione, Mario Delli Priscoli, ha promosso l'azione disciplinare nei confronti del gip di Milano Clementina Forleo per i contenuti dell'ordinanza con la quale il magistrato chiese alla Camera di utilizzare le telefonate tra sei parlamentari e alcuni indagati nell'inchiesta sulle scalate bancarie. Al gip verrebbero contestate abnormità, come i giudizi, ritenuti diffamatori sui politici che pure non erano indagati.

In quell'ordinanza, relativa al tentativo di scalata alla Banca nazionale del lavoro da parte dell'allora presidente di Unipol, Giovanni Consorte, la Forleo aveva tra l'altro definito «consapevoli complici di un disegno criminoso» l'attuale ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, e il senatore Nicola La Torre, ipotizzando per loro il possibile concorso nel reato di aggiotaggio. E li aveva descritti, insieme al leader dei Ds Fassino, come «pronti e disponibili a fornire i loro apporti istituzionali, in totale spregio dello Stato di diritto». Parole che avevano provocato una durissima reazione, soprattutto da parte di D'Alema che aveva parlato di «asserzioni assolutamente stupefacenti e illegittime» e aveva denunciato «l'anomalia» dell'ordinanza.

Azione disciplinare non solo per Unipol. Non è solo per l'ordinanza sulle scalate bancarie che il pg della Cassazione ha promosso l'azione disciplinare nei confronti della Forleo, ma anche per altre due vicende di cui si sta occupando la magistratura. Una riguarda le offese che il magistrato avrebbe rivolto al tenente dei carabinieri di Brindisi, Pasquale Ferrari - secondo quanto questi ha denunciato in un esposto - per presunti ritardi nell'inchiesta relativa alle telefonate mute che i genitori della Forleo ricevettero prima di morire in un incidente stradale. L'altra, invece, riguarda un episodio del 2005, quando il gip intervenne a Milano mentre due poliziotti arrestarono un immigrato, a suo dire con modi violenti. Per le frasi pronunciate allora nei loro confronti, i due poliziotti hanno querelato il magistrato. E ora di quelle affermazioni le chiede conto anche il pg della Cassazione.

Mercoledì Forleo deporrà davanti al pm di Brescia. Il gip di Milano Clementina Forleo renderà domani ulteriori dichiarazioni al pm di Brescia. Oggetto della deposizione saranno le presunte pressioni da settori istituzionali che la stessa Forleo ha pubblicamente denunciato di aver subito nello svolgimento della sua attività.

http://www.ilmessaggero.it/articolo_..._sez=In_Italia
Quote:
Forleo: è la cronaca di un evento annunciato

MILANO (27 novembre) - «E' la cronaca di un evento annunciato»: è questo il commento del gip di Milano, Clementina Forleo, alla notizia dell'avvio dell'azione disciplinare da parte del pg della Cassazione nei suoi confronti. Il gip si riferisce all'incontro avuto a Roma con l'ex magistrato Ferdinando Imposimato che le aveva preannunciato che il pg Delli Priscoli avrebbe subìto pressioni affinché aprisse il procedimento disciplinare nei confronti del giudice.

Il gip Forleo ha detto che «lo scorso 8 settembre il dottor Imposimato mi aveva convocato in un ristorante di Roma e mi aveva preannunciato pressioni su Delli Priscoli. O Imposimato aveva ragione, o è un mago». Mercoledì il gip, renderà ulteriori dichiarazioni alla magistratura di Brescia sulla vicenda che la vede coinvolta, mentre oggi ha inviato una nota al Csm.
http://www.ilmessaggero.it/articolo_..._sez=In_Italia
Quote:
Ora il Csm deciderà sul trasferimento d'ufficio

ROMA (27 novembre) - L'azione disciplinare del procuratore generale della Cassazione, Mario Delli Priscoli, che risalirebbe a qualche giorno fa, è stata notificata oggi alla prima Commissione del Csm che si sta occupando del magistrato e che nella prossima settimana dovrà decidere se aprire o no nei suoi confronti la procedura per il trasferimento d'ufficio per incompatibilità.

All'attenzione dei consiglieri ci sono le intimidazioni, anche da parte di organi istituzionali, e le pressioni che il magistrato ha denunciato di aver subìto quando si occupava della inchiesta sulle scalate bancarie. Ascoltata dal Csm il 6 novembre scorso in merito a queste sue denunce, il gip aveva chiamato in causa il pg di Milano, Mario Blandini, raccontando che questi in un colloquio amichevole le aveva suggerito prudenza nel deposito delle intercettazioni relative all'inchiesta Unipol e le aveva riferito delle preoccupazioni dell'attuale ministro degli Esteri D'Alema che venissero rese pubbliche anche sue conversazioni private in cui esprimeva giudizi poco lusinghieri su suoi colleghi di partito. Un episodio radicalmente smentito dallo stesso Blandini, quando 15 giorni dopo è stato sentito dal Csm.

La Commissione ha fatto un ampio giro di audizioni, ascoltando tra gli altri anche il presidente del tribunale di Milano, Livia Pomodoro, e il capo della sezione gip di Milano, Filippo Grisolia. Audizioni che nel loro complesso non avrebbero fatto segnare punti a favore di Forleo, visto che - secondo indiscrezioni - in Commissione ci sarebbe già una maggioranza favorevole al trasferimento d'ufficio. L'azione del Pg è stata notificata alla prima Commissione perché, con la riforma Mastella, il Csm non può intervenire con il trasferimento d'ufficio per fatti che sono oggetto di un'iniziativa disciplinare. La Commissione, dunque, lunedì dovrà innanzitutto verificare se ci sono sovrapposizioni tra le due iniziative.
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Old 28-11-2007, 15:41   #47
Onisem
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Perchè non le sparano un colpo in testa e la fanno finita? Che schifo di paese, se ricicli denaro o prendi tangenti o corrompi ti fanno parlamentare, ma se sei indipendente o peggio cerchi di toccare certa gente ti denigrano, intimidiscono e trattano come un criminale.
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Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese)
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Old 28-11-2007, 16:23   #48
ania
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http://www.lastampa.it/redazione/cms...7962girata.asp
Quote:
L'amarezza del Gip
"Morte annunciata"
Clementina va in trincea

PAOLO COLONNELLO

MILANO
I casi sono due: o Ferdinando Imposimato è un mago oppure la cena allo Shangrilà a cui mi invitò per parlarmi di pressioni per un’inchiesta disciplinare aveva un senso...». Sembra incredibile ma alla notizia che il pg della Cassazione ha deciso di aprire un procedimento disciplinare contro di lei, Clementina Forleo anzichè preoccuparsi, sembra quasi felice. «Si vede che Imposimato è un mago, non può essere che così...» continua a ripetere al telefono. Per nulla sorpresa. «Per nulla. Questa decisione non mi stupisce per niente. Sembra la cronaca di un provvedimento annunciato, anzi di una “morte annunciata”». Dove la morte, assolutamente metaforica, è ovviamente quella di Clementina. Ma perchè tutta questa euforia? Perchè in un certo senso, la decisione del Pg della Cassazione per Clementina è una conferma di quelle «pressioni», di quella manovra di accerchiamento di cui, l’8 settembre scorso, seduto a un tavolo del ristorante romano Shangrilà, l’aveva messa al corrente il presidente emerito di Cassazione e giudice in pensione, Ferdinando Imposimato, diventato il custode delle sue inquietudini.

Proprio da un eventuale procedimento disciplinare della Cassazione l’aveva messa in guardia il vecchio giudice rivelandolo quasi un mese dopo anche in un’intervista al nostro giornale. «Ora vogliono farla passare per pazza - aveva detto Imposimato - Lei però ha avuto sempre ragione da tutti. Anche il procuratore generale della Cassazione, da quanto ne so, sta con lei. So di sicuro di pressioni sul pg perché fosse avviato un procedimento disciplinare contro la Forleo al pari di quanto ha fatto contro De Magistris». E ancora: «Non entro nei particolari. Non insista. A me, le istituzioni stanno a cuore: non voglio alimentare nuove polemiche». Come si sa, le polemiche si alimentarono da sole. Tra l’altro proprio il pg Delli Priscoli, interpellato poco dopo sulla possibilità di un procedimento disciplinare contro la Forleo, aveva, «allo stato», smentito.

Certo quel vaticinio di Imposimato, ora che il procedimento è arrivato in porto, fa un po’ effetto. E rivela che qualcosa di serio si stava muovendo da tempo. Per di più il procedimento aperto dall’inquirente della Cassazione non è centrato sulle dichiarazioni di Clementina ad Anno Zero, sulle sue denunce di «pressioni istituzionali», sul «consiglio» (smentito dall’interessato sia alla Stampa che al Csm)) del pg milanese Blandini circa le «preoccupazioni di D’Alema». No: il procedimento è stato aperto sul provvedimento con il quale l’estate scorsa il gip Forleo chiese alla Camera l’autorizzazione ad utilizzare le telefonate dei parlamentari intercettati nell’inchiesta sulle scalate bancarie, da Antonveneta ad Unipol.

Dunque un’inchiesta disciplinare nel merito del suo lavoro di magistrato, non più sul suo rapporto ambientale con gli uffici giudiziari milanesi, di cui invece si sta occupando il Csm. E sembra toccare proprio i punti indicati dalla memoria depositata alla Camera l’agosto scorso dal vicepremier D’Alema, il quale si augurava una censura all’operato di Forleo, ritenendolo «abnorme» e «diffamatorio». «La valutazione di tale condotta - scriveva D’Alema - potrà, se del caso, essere adeguatamente valutata da altri organi istituzionali». Si vede che la valutazione è stata fatta. Ed esattamente negli stessi termini di D’Alema, visto che il Pg Delli Priscoli, parla proprio di «provvedimento abnorme» e di «diffamazione nei confronti dei parlamentari» in questione. Niente di strano, se fossimo in «un Paese normale». Solo che le rivelazioni di Imposimato dimostrano che così non è.

Non a caso oggi Clementina Forleo tornerà a Brescia a riempire altre pagine di verbali (tema: le pressioni istituzionali) e a dare fiato a un’inchiesta, quella del pm Salamone (lo stesso che indagò su Di Pietro), che prima o poi potrebbe riservare sorprese.

28/11/2007
http://www.corriere.it/cronache/07_n...ba99c53b.shtml
Quote:
«Io tranquilla. Andrò a dire altre cose»
La Forleo e l'inchiesta disciplinare ai suoi danni


MILANO — Non sembra turbata Clementina Forleo dall'avvio dell'azione disciplinare da parte del Pg della Cassazione che il giudice milanese commenta con una vena di sarcasmo: «È la cronaca di un evento annunciato. Proprio per questo sono assolutamente tranquilla». Per capire a cosa si riferisca, bisogna tornare al 6 novembre, quando Forleo rispose alle domande della prima commissione del Csm. Il Consiglio aveva aperto una pratica a sua tutela dopo che lo stesso Gip aveva dichiarato ai carabinieri di aver subito pressioni e intimidazioni da quando, come giudice, segue l'inchiesta sulle scalate bancarie.

Al Csm Clementina Forleo disse che l'8 settembre scorso era stata convocata a Roma dall'ex giudice Ferdinando Imposimato, al quale la lega una conoscenza personale, per un colloquio riservato. «Mi avvertì del pericolo, dicendomi di avere la notizia certa che, in ambienti politico-giudiziari, qualcuno aveva fatto pressioni sul procuratore generale della Cassazione, Delli Priscoli, per avviare l'azione disciplinare contro di me... Imposimato non mi riferì chi glielo aveva detto e tanto meno i nomi degli autori delle presunte pressioni. Però mi confermò che qualcuno, in senso metaforico, voleva la mia testa». «O il dottor Imposimato aveva ragione, oppure è un mago», rileva ora Forleo, a sottolineare come di questa faccenda dell'azione disciplinare si sospettasse, se non lo si sapeva, da tempo. È pronta anche ad aggiungere altra carne al fuoco. Già questo pomeriggio, quando si presenterà per la seconda volta in Procura a Brescia, dove si indaga sulla base dell'esposto ai carabinieri. «Farò ulteriori dichiarazioni all'autorità di Brescia in cui approfondirò alcuni argomenti», aggiunge Forleo la quale, se le si chiede cosa dirà, risponde solamente: «Imposimato mi ha riferito cose che non posso dire e che non ho mai detto».

Sta di fatto che si è saputo che ha anche inoltrato una nota al Csm. Clementina Forleo non medita di lasciare il suo ufficio, neppure per trasferirsi di piano, magari in tribunale o in Corte d'Assise. «Me ne andrò quando sarà il momento di farlo e secondo le regole dell'ultradecennalità », quelle della legge Carotti che impone ai giudici di cambiare ufficio dopo dieci anni di servizio.

28 novembre 2007
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=223821
Quote:
Caso Unipol, ora la Cassazione vuole punire il gip Clementina Forleo
di Stefano Zurlo - mercoledì 28 novembre 2007, 12:13

Milano - A settembre il giudice di Forum Ferdinando Imposimato gliel’aveva anticipato in un colloquio riservato: «Guarda che vogliono aprire un procedimento disciplinare contro di te». Previsione azzeccata. Il Procuratore generale della Cassazione Mario Delli Priscoli ha promosso l’azione disciplinare contro il gip milanese Clementina Forleo. Oggetto dell’indagine: l’ormai celebre ordinanza con cui il giudice aveva chiesto alla Camera l’ok all’utilizzo delle telefonate intercettate fra sei parlamentari e alcuni degli indagati nelle inchieste sulle scalate bancarie. Per Delli Priscoli quel provvedimento, con cui venivano pesantemete tirati in ballo i leader dei Ds MassimoD’Alema e Piero Fassino, sarebbe abnorme.

In poche parole, la Forleo avrebbe svolto una parte non sua, sostituendosi di fatto ai Pm. D’Alema, Fassino e gli altri deputati - tre di Forza Italia - infatti non erano stati iscritti dalla Procura di Milano nel registro degli indagati e quelle conversazioni, pur definite penalmente rilevanti, erano state invece utilizzate dall’accusa per puntellare i capi d’imputazione contro i principali indagati, ad esempio l’ex numero uno di UnipolGiovanni Consorte e il suo vice Ivano Sacchetti. Ma la prudenza dei Pm era stata travolta dal gip. Nell’ordinanza la Forleo aveva definito il ministro degli Esteri D’Alema e il senatore Nicola Latorre «consapevoli complici di un disegno criminoso», ipotizzando per loro il possibile concorso nel reato di aggiotaggio. Non solo: li aveva descritti, insieme a Fassino, come «pronti e disponibili a fornire i loro apporti istituzionali, in totale spregio dello Stato di diritto». Parole durissime che il gip aveva scritto dopo aver letto attentamente le carte, ma che non trovavano riscontro nelle ipotesi formulate dai Pmnel filone Unipol. Parole che avevano provocato reazioni altrettanto taglienti: D’Alema aveva parlato di «asserzioni assolutamente stupefacenti e illegittime» e aveva denunciato «l’anomalia» del testo.

Ora quel provvedimento viene ritenuto abnorme e quei giudizi sui big del Ds, oggi confluito nel Partito democratico, diffamatori. Nelle scorse settimane la Forleo aveva denunciato, prima in tv, poi con un esposto consegnato ai carabinieri, infine con una deposizione a Brescia, il clima di isolamento in cui si era venuta a trovare dal momento in cui aveva cominciato a maneggiare i fascicoli di Unipol e aveva messo il naso nei santuari del potere Ds. Aveva descritto le pressioni e i tentativi di intimidazione subiti, il pressing per ammorbidire i toni dei suoi provvedimenti. Aveva ingaggiato una polemica durissima con il tenente dell’arma di Brindisi Pasquale Ferrari e con i Pm della città pugliese, titolari dell’indagine sulle minacce subite dai suoi genitori, infine aveva chiamato in causa il Procuratore generale di Milano Mario Blandini che, nel corso di un incontro a Palazzo di giustizia, le avrebbe detto: «Qua ha chiamato D’Alema». Blandini l’aveva smentita.

http://www.ateneonline-aol.it/071128lani.php
Quote:
Da lunedì la Cassazione deciderà sul trasferimento
Azione disciplinare per la Forleo
Il Pg: “Non è stata imparziale”


Quello della Forleo è stato “un abnorme, non richiesto e ultroneo giudizio anticipato, espresso in termini perentori, fortemente connotati da accenti suggestivi e stigmatizzatori”, scrive Delli Priscoli, pg della Suprema corte, nell’azione disciplinare. Il gip di Milano si sarebbe comportato come un pm, ovvero come l’accusa di un procedimento e non come organo terzo e imparziale. Inoltre avrebbe causato ai parlamentari “arbitrariamente coinvolti, un ingiusto danno”

Non avrebbe rispettato i principi di imparzialità, correttezza ed equilibrio e, per queste ragioni, il procuratore generale della Cassazione, Mario Delli Priscoli, ha deciso di attivare un procedimento disciplinare nei confronti del gip di Milano, Clementina Forleo per il suo comportamento nella vicenda Unipol. L’azione disciplinare è stata notificata alla prima commissione del Consiglio superiore della magistratura, che si sta già occupando della Forleo riguardo alle esternazioni in televisione su presunte pressioni e intimidazioni subite dagli ambienti istituzionali. La settimana prossima, dunque, si deciderà se aprire o meno nei confronti del giudice milanese la procedura per il trasferimento d’ufficio per incompatibilità.

La vicenda nasce dalla richiesta inoltrata a camera e Senato per l’utilizzo delle intercettazioni delle telefonate intercorse tra gli indagati per le tentate scalate ad Antonveneta, Rcs e Unipol e alcuni parlamentari. I deputati che parlavano al telefono, ma che non erano indagati, sono Massimo D’Alema, Piero Fassino, Nicola La Torre e i forzisti Romano Comincioli, Salvatore Cicu e Luigi Grillo. La Forleo, motivò la richiesta al Parlamento scrivendo che gli intercettati erano “pronti e disponibili a fornire i loro supporti istituzionali in totale spregio delle regole dello Stato di diritto”. Ed ecco il nodo gordiano della vicenda, come lo spiega l’alto magistrato. Quello della Forleo è stato “un abnorme, non richiesto e ultroneo giudizio anticipato, espresso in termini perentori, fortemente connotati da accenti suggestivi e stigmatizzatori”. In termini meno tecnici, il gip di Milano si sarebbe comportato come un pm, ovvero come l’accusa di un procedimento e non come organo terzo e imparziale. Arrecando ai parlamentari “arbitrariamente coinvolti un ingiusto danno”. Ma non solo. Nell’atto inviato il 20 luglio dal magistrato al Parlamento, la Forleo chiedeva non solo l’utilizzo delle intercettazioni delle persone indagate ma anche per quelle che il pm, unico titolare dell’accusa, non aveva ritenuto di iscrivere. Per Delli Priscoli, quindi, il gip avrebbe commesso “una negligenza grave e inescusabile, fuori dai casi consentiti dalla legge, per di più con espressioni che hanno leso i diritti personali, senza che questi avessero avuto la possibilità di fornire chiarimenti sul proprio operato e quindi difendersi”. Come dire, un ritorno alla magistratura inquisitoria.

La Forleo ha subito replicato al pg. “È la cronaca di un evento già annunciato - ha commentato -. Lo scorso otto settembre il dottor Ferdinando Imposimato (ex magistrato, ndr) mi aveva preannunciato pressioni su Delli Priscoli. O Imposimato aveva ragione o è un mago”. Il gip domani sarà a Brescia per rendere ulteriori dichiarazioni sulla vicenda che la vede coinvolta, e già oggi ha inviato una nota al Csm, che da lunedì prossimo dovrà decidere sul suo trasferimento d’ufficio.

Laura Nicastro (28 nov 2007)
http://blog.panorama.it/italia/2007/...sapere-perche/
Quote:
La Cassazione contro la Forleo.
Ma abbiamo il diritto di sapere perché

Renzo Rosati

Quanti magistrati sono stati puniti dalla Cassazione per avere intercettato politici che non dovevano, espresso giudizi sopra le righe, avere addirittura offeso l’onore delle forze dell’ordine? Quanti hanno subito il trasferimento d’ufficio ad opera del Csm?

Perché questo è capitato e sta capitando a Cementina Forleo, il Gip di Milano che indaga sull’affaire Unipol e che ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione ad utilizzare le intercettazioni di alcuni esponenti di Forza Italia, ma soprattutto dei diessini Massimo D’Alema e Nicola Latorre. Ricevendo tra l’altro una risposta da Comma 22: la legge dice che richieste simili vanno indirizzate alla Camera di appartenenza o a quella di provenienza, ma all’epoca dei fatti il ministro degli Esteri era europarlamentare, dunque la richiesta va indirizzata a Strasburgo; ma siccome oggi non lo è più sarebbe irricevibile anche là. Insomma, quella lettera “o” non è chiara ai legislatori che l’hanno scritta.

È evidente che la Forleo non è una Giovanna D’Arco ed è chiaro anche ai non addetti ai lavori che ha peccato di protagonismo, accettando di comparire in tv e parlando di manovre politiche e istituzionali nei suoi confronti. Ciò che invece non è per nulla evidente, e che probabilmente non sapremo mai, è se nel merito dell’indagine Unipol ed i suoi sospetti sui politici erano fondati. Così come non sapremo se era fondata l’indagine sui potenti di De Magistris.
In passato altri magistrati avevano esternato in pubblico e avevano ceduto al protagonismo, come e ben più della Forleo. Basta pensare a Saverio Borrelli, ad Tonino Di Pietro (quando faceva il pm), a Giancarlo Caselli, ad Agostino Cordova, a molti altri. Erano stati discussi, soggetti a ispezioni ministeriali, ma mai era stato impedito loro di portare avanti le indagini. Che erano andate a segno con esiti assai fragorosi.

Altri giudici erano incorsi in clamorosi errori giudiziari - il più noto quello per Enzo Tortora - senza tracce di punizioni e trasferimenti. Proprio oggi un gip ha archiviato buona parte delle accuse di estorsione dell’inchiesta Vallettopoli messa in piedi dal pm Henry John Woodcock , altro magistrato che non vola precisamente basso. Perché questi due pesi e due misure?

Ora, a distanza di pochi giorni, sia la Forleo sia il pm di Catanzaro Luigi De Magistris vengono messi in condizioni di non lavorare. Che entrambi abbiano toccato politici della maggioranza (e dell’opposizione), incorrendo nelle ire sia del governo sia di parte del centrodestra non può apparire un caso. Il garantismo è un principio sacrosanto, ma andrebbe applicato a tutti: quante intercettazioni illegittime o discutibili si fanno ogni giorno in Italia? Quanti magistrati dicono la loro il politica e in tv? Quanti si trasferiscono direttamente in partiti o nei governi?

Il miglior modo per giudicare un magistrato resta quello di sottoporlo al giudizio di un organismo davvero terzo. Per un pm dovrebbe essere naturalmente un giudice, se esistesse una reale divisione delle funzioni e soprattutto delle carriere. Se compie delle palesi infrazioni disciplinari, c’è in Italia il Csm: a condizione però che usi per tutti lo stesso metro di giudizio. Ma sarebbe meglio anche in questo caso evitare gli organi di autogoverno e ricorrere, anche qui, ad organismi terzi. Si torna insomma alla netta distinzione tra procuratori e giudici; che però in Italia non c’è.

Infine due parole sulle parole scelte dalla Cassazione per promuovere l’azione disciplinare di fronte al Csm: “abnorme invasione di campo”, “osservazioni stupefacenti e illegittime” “grave e inescusabile negligenza aver richiesto alla Camera l’autorizzazione a procedere”. Non siamo abituati a sentire magistrati che rompono lo spirito di casta per processare in questi termini uno di loro. Forse è l’inizio di un’inversione di tendenza, magari salutare. Forse, come per De Magistris, è invece un modo per giustificare la sostituzione di colleghi scomodi. Il problema è che non lo sapremo mai, perché la politica ha già abbondantemente strumentalizzato i casi Forleo e De Magistris. La Cassazione e il Csm dovrebbero dunque spiegare e documentare le loro accuse all’opinione pubblica. In fondo i magistrati agiscono “in nome del popolo italiano”, ma il popolo italiano si fida sempre meno, e qualche buona ragione ce l’ha.

http://www.rainews24.rai.it/ran24/ra...o_082_tris.asp
Quote:

Il caso Forleo
La Cassazione apre un procedimento disciplinare nei confronti del giudice Forleo

di Enzo Cappucci

Per il giudice Forleo si tratta di un evento annunciato, che le era stato persino predetto dall'ex giudice Ferdinando Imposimato, il quale le aveva riferito di "pressioni" sul Procuratore della Cassazione, Delli Priscoli, affinchè aprisse il provvedimento: "Imposimato aveva ragione", ha commentato a caldo Clementina Forleo, "oppure è un mago".

Ma per il Procuratore della Cassazione, Mario delle Priscoli alcuni passaggi dell'ordinanza emessa da Clementina Forleo, nei confronti di sei uomini politici sono semplicemente "abnormi".

Il quadro è quello dell'inchiesta sulla fallita scalata bancaria della Unipol alla Banca Nazionale del Lavoro e sulle scalate Antonveneta e Rcs; l'ordinanaza è quella del Tribunale di Milano con cui il 20 luglio scorso il gip milanese chiedeva al Parlamento di poter utilizzare a fini di indagine una serie di intercettazioni telefoniche, definendo senza mezzi termini il Ministro degli esteri D'Alema ed il Senatore La Torre, "consapevoli complici di un disegno criminoso" e arrivando a ipotizzare per loro il possibile concorso nel reato di aggiottaggio. Inoltre, insieme all'allora leader dei Ds Fassino e con altri politici, i forzisti Romano Comincioli Salvatore Cicu e Luigi Grillo, tutti peraltro non indagati, li aveva descritti "pronti e disponibili a fornire i loro apporti istituzionali, in totale spregio dello stato di diritto".

Una posizione che aveva provocato l'indignata reazione del Ministro degli esteri, che nel denunciare "l'anomalia" dell'ordinanza, parlò di asserzioni "assolutamente stupefacenti e illegittime". La decisione della Procura di Cassazione è stata ora notificata alla Prima Commissione del Consiglio della magistratura, che il 6 novembre scorso ha avviato un'indagine conoscitiva sulle presunte "pressioni istituzionali", che il Giudice Forleo afferma di avere subito, sempre nell'ambito della fallita scalata Unipol alla Banca nazionale del Lavoro: due procedimenti, quello disciplinare della Procura di Cassazione e l'indagine del CSM, che viaggiano su piani diversi, ma che potrebbero condurre infine al medesimo risultato, ovvero al trasferimento del gip milanese: o per motivi di incompatibilità ambientale, oppure per ragioni disciplinari.

Ma non è escluso neppure, che per sopraggiunta scadenza di servizio, i 10 anni trascorsi a Milano, Clementina Forleo non decida di chiedere lei il trasferimento e di farsi dunque da parte.

28 novembre 2007

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Old 28-11-2007, 16:44   #49
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Nulla è cambiato dalle precedenti legislature, purtroppo. Cane non mangia cane, sia esso scondizolante a sinistra giacchè a destra.
già...

ed era prevedibile...

qeullo ceh non so prevedere è cosa farà ora l'italiano medio:
deluso dal silvione nazionale, smaronato e preso per il dal romanone ...


si farà illudere dai reimpati della casta fino al 2016?

e poi ...

non oso immaginare seguendo il trend sociale ed economico degli ultimi annio come saermo ridotti nel 2016 ...

perchè , non illudimoci:

chi ci ha condotto negli ultimi 30, ma nche 15 anni a 'sto situazione... nei prossimi 5 non saprà se non continuare...

avranno le palle i cittadini di pretendere un cambiamento non di mera facciata, ma di teste, di regole, di rapporti sociali, economici e istituzionali ??

e se si, con che mezzo lo faranno??



questa è la vera questione secondo me.
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Old 29-11-2007, 00:38   #50
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Il signor Silvio di porcate ne ha fatto 10 volte tante di quelle che hanno fatto Prodi e Mastella , ma non ho mai sentito nessuno di destra lamentarsi .
Eh, no caro mio, il berlusca oltre ad annoverare le quasi 1000 perquisizioni alle sedi del biscione, e' stato portato in giudizio in quasi tutti i casi, e nelle maggior parti si e' pure concluso l'iter processuale con pronunciamento della sentenza, mentre in questo caso i magistrati sono stati addirittura bloccati all'inizio delle indagini preliminari......una bella differenza direi.....

Per la serie, con il berlusca si va' fino in fondo, mentre con i sx manco provateci che vi stronchiamo sul nascere.......

Quote:
Mai sentito un berlusconiano criticare il suo capo , neppure di fronte alle più immonde leggi .
Me ne mostri uno tu ?
Saranno i soliti 4 gatti a criticare i provvedimenti del governo precedente, come sono i soliti 4 gatti che criticano le azioni di questo governo...
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Old 29-11-2007, 09:01   #51
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Eh, no caro mio, il berlusca oltre ad annoverare le quasi 1000 perquisizioni alle sedi del biscione, e' stato portato in giudizio in quasi tutti i casi, e nelle maggior parti si e' pure concluso l'iter processuale con pronunciamento della sentenza, mentre in questo caso i magistrati sono stati addirittura bloccati all'inizio delle indagini preliminari......una bella differenza direi.....

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Saranno i soliti 4 gatti a criticare i provvedimenti del governo precedente, come sono i soliti 4 gatti che criticano le azioni di questo governo...
Uomo di poca fede! I magistrati non sono stati bloccati! Sono solo stati sostituiti da altri più accondiscendenti! Che è peggio: una cosa è bloccare una indagine, che prima o poi si potrebbe sbloccare e concludere. Una cosa è farla mandare avanti da persone più fidate, che magari la affossano definitivamente...
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Old 29-11-2007, 09:02   #52
ania
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http://www.repubblica.it/2007/10/sez...e-giudici.html

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Clementina Forleo per sei ore davanti ai giudici di Brescia
Il gip di Milano davanti al procuratore Tarquini e al pm Salomone
per chiarire se ci furono e quanto pesarnono le "pressioni istituzionali"
Il Pg della Cassazione rilancia le accuse contro il pm di Catanzaro De Magistris


ROMA - A Brescia, il gip di Milano Clementina Forleo resta per sei ore davanti al procuratore Giancarlo Tarquini e al pm Fabio Salamone per chiarire se ci furono effettivamente, e quanto pesarono, le "pressioni istituzionali" provenienti dal pg Mario Blandini mentre lei era alle prese con l'inchieste Bnl-Unipol. A Roma, il pg della Cassazione Mario Delli Priscoli, dopo aver firmato l'altro ieri la richiesta di provvedimento disciplinare per la Forleo, riformula l'atto d'incolpazione contro il pm di Catanzaro Luigi De Magistris confermando le accuse che avevano spinto il Guardasigilli Clemente Mastella a chiedere, il 21 settembre, il suo trasferimento cautelare.

Le due vicende, anche fisicamente, marciano appaiate. Lunedì prossimo, la prima commissione del Csm dovrà decidere sulla sorte di entrambi, valutando gli atti e i passi della Cassazione. L'ultimo intervento su De Magistris non migliora di certo la sua posizione. Il pg, che condivide col ministro della Giustizia il potere disciplinare, contesta a De Magistris "la sistematica violazione delle norme processuali attraverso l'emissione di atti abnormi"; lo rimprovera di aver "ripetutamente violato" le regole interne agli uffici di procura, disattendendo le gerarchie interne, soprattutto per aver tenuto "un atteggiamento troppo disinvolto con la stampa".

Il capitolo sulle esternazioni è il più pesante perché il pg parla di "profili di opportunità e di riservatezza disattesi" con la conseguenza di aver fatto "apparire" gli accertamenti nei suo confronti (quelli del Guardasigilli) "manifestazioni di un complotto per far cessare la sua attività d'indagine".

Sui casi Forleo e De Magistris non si sbilancia Mastella: "Attendo la decisione del Csm. Qualsiasi essa sarà per me non si tratterà né di una vittoria né di una sconfitta". Altrettanto fa il nuovo presidente dell'Anm Simone Luerti: "Abbiamo grande rispetto delle determinazioni del pg della Cassazione e fiducia nell'operato del Csm, nella consapevolezza che la migliore garanzia per la tutela del magistrato risieda nella legge e nella sua prudente applicazione da parte dello stesso Consiglio".
(l. mi.)


(29 novembre 2007)
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Old 29-11-2007, 09:05   #53
ania
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http://www.repubblica.it/2007/10/sez...i-verbali.html
Quote:
Le testimonianze del Pg Blandini, di un medico del marito della Forleo e del pm Fusco sono state inviate al Csm.
"La piazza è con me, temo i poteri forti"
Così Clementina disse no alla scorta
Gli interrogatori dei magistrati milanesi alla Procura di Brescia

di LIANA MILELLA

ROMA - Il marito Giuseppe Franzoso fornisce la sua stessa versione dei fatti. Il pg di Milano Blandini continua a negare di averle parlato di D'Alema. Non le fornisce l'appoggio che lei si aspettava l'oncologo Ermanno Leo, pur citato come teste a difesa. Ma è dal pm Eugenio Fusco che arriva una testimonianza favorevole alla Forleo. Al Csm arrivano i quattro interrogatori che, tra il 14 e il 19 novembre, il pm Fabio Salamone ha svolto a Brescia dopo la denuncia del gip sulle "pressioni istituzionali". I consiglieri della prima commissione li leggono avidamente nella speranza di chiarire chi ha ragione nello scontro tra Forleo e Blandini, e poi decidere quale sarà la sorte del giudice d'origine pugliese.

Racconta Blandini: "La Forleo mi veniva a trovare spesso per espormi problemi professionali e privati. Le sue richieste erano pressanti. Le ho parlato l'ultima volta dopo il suo viaggio a Pescara. Mi disse che voleva rinunciare alla scorta perché non temeva la gente ma i poteri forti e aveva capito che la piazza era con lei. Voleva che l'accompagnassi a Roma dal generale Siazzu (comandante dell'Arma, ndr.), ma le risposi che l'avrei fatto solo se a chiedermelo fosse stato lui. A Clementina non ho mai dato consigli, se non su sua richiesta. Su Unipol venne da me dicendomi che c'erano telefonate imbarazzanti di D'Alema, sintetizzate nei brogliacci in procura, e che voleva vederci chiaro. In una seconda conversazione mi limitai a dirle di fare attenzione. Con lei non ho mai parlato di D'Alema. Per quanto ne so, lui non ha mai fatto telefonate sul caso".

Dunque Blandini ammette due incontri in cui si parlò di Unipol. Ed ecco il primo e importante riscontro fornito dal pm Eugenio Fusco. "Ricordo nitidamente che incontrai la Forleo e mi chiese se vi fossero telefonate di carattere privato dei politici. Fece riferimento a una telefonata ricevuta da Blandini, che le aveva espressamente chiesto di fare attenzione, verificando la presenza di contenuti a carattere privato nelle telefonate dei parlamentari. Non ricordo che sia emerso un intervento di D'Alema su Blandini. La Forleo era rimasta sorpresa dalla telefonata del pg. Poiché Blandini le avrebbe dato un'indicazione sulle conversazioni dei parlamentari, mi rese partecipe della deduzione che qualcuno doveva averlo informato. Lei era preoccupata che qualcuno potesse averlo contattato".

Non è a favore della Forleo, invece, la deposizione dell'oncologo Leo che all'inizio di novembre incontra il gip e il marito in un ristorante di Milano. "Mi apparve un po' agitata ed ebbe uno sfogo. Raccontò che Blandini le aveva raccomandato cautela e disse che il pg era stato sollecitato da altri a farlo. Escludo che abbia potuto fare riferimento a interventi diretti o indiretti di D'Alema su Blandini o che abbia parlato di telefonate per raccomandare prudenza nel deposito delle intercettazioni. La Forleo parlò anche del prefetto Lombardi con cui aveva avuto delle discussioni per via dei fatti di Brindisi e della scorta. Di sicuro disse che non voleva più la scorta".

Ma la ricostruzione dello stesso episodio, fatta dal marito Giuseppe, è ben diversa. Innanzitutto fu il medico a sollecitare l'incontro, raccomandando che la Forleo "chiamasse dal mio cellulare". Invito disatteso dal gip. A cena la Forleo sostenne che "Blandini e il prefetto non potevano far finta di non aver detto nulla e che certe loro confidenze su fatti di una certa gravità non potevano passare del tutto inosservati". Leo avrebbe risposto che "entrambi erano in un certo imbarazzo per le cose che avevano detto confidenzialmente, precisando che non se la sentivano di rendere pubblici tali colloqui".

Il marito racconta che "il prefetto parlava di una conversazione meramente confidenziale che mia moglie non poteva rendere pubblica, anche se egli neanche sapeva quali fossero i nomi dei magistrati che avrebbero spinto il tenente Ferrari a denunciarla (è l'ufficiale dei Cc che si è scontrato con lei a telefono in Puglia, ndr.)". E ancora: "Blandini, sempre secondo Leo, era in grosso imbarazzo per le conversazioni avute con Clementina per via del suo ruolo istituzionale".

Nessun dubbio sulla ricostruzione della moglie: "Tra maggio e giugno il pg le aveva raccomandato di controllare che tra le telefonate dei politici non ve ne fossero di personali. Blandini le riferì di una chiamata di D'Alema per fare quella raccomandazione. Le disse che non l'aveva ricevuta lui direttamente, ma non le disse chi l'aveva effettivamente ricevuta, né precisò se a chiamare fosse stato D'Alema o qualcuno per suo conto".


(29 novembre 2007)

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Old 29-11-2007, 09:38   #54
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Eh, no caro mio, il berlusca oltre ad annoverare le quasi 1000 perquisizioni alle sedi del biscione, e' stato portato in giudizio in quasi tutti i casi, e nelle maggior parti si e' pure concluso l'iter processuale con pronunciamento della sentenza, mentre in questo caso i magistrati sono stati addirittura bloccati all'inizio delle indagini preliminari......una bella differenza direi.....

Per la serie, con il berlusca si va' fino in fondo, mentre con i sx manco provateci che vi stronchiamo sul nascere.......
Quelli arrivati in fondo sono solo i procedimenti troppo evidenti per poterli insabbiare in partenza come stanno facendo adesso con la Forleo .
Di magistrati spostati , dirottati e denunciati ce ne sono stati innumerevoli da parte di Silvio , o ti devo ricordare tutte le ispezioni ministeriali alla procura di milano e le manovre per far fuori Caselli ?
Oppure ricordiamo gli "Sgarbi quotidiani" che riservavano 5 minuti al giorno in coda al TG5 per insultare ogni giorno un magistrato diverso ?
Per ogni processo arrivato in fondo ce ne sono dieci che manco sono partiti , dall' evasione fiscale sanata con 1500 euro di autocondono , all' inchiesta sulle stragi di mafia arenatasi dentro la Fininvest , solo che erano talmente tante le inchieste che non è riuscito a stopparle tutte in partenza , per qualche altra troppo schiaccianti erano le prove che bisognava agire in modo da cambiare la legge per renderle inefficaci ( legge sulle rogatorie ) oppure abrogare direttamente i reati che gli erano contestati quando era impossibile farli andare in prescrizione o sabotarli .
Di Pietro e Caselli sono stato inquisiti innumerevoli volte per le loro attività anticrimine , ma evidentemente te ne sei dimenticato .
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Old 29-11-2007, 13:18   #55
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Quelli arrivati in fondo sono solo i procedimenti troppo evidenti per poterli insabbiare in partenza come stanno facendo adesso con la Forleo .
Procedimenti ?
Sono pronunciamenti di sentenza belli e buoni, inutile che ti arrampichi sugli specchi....

Quote:
Di magistrati spostati , dirottati e denunciati ce ne sono stati innumerevoli da parte di Silvio , o ti devo ricordare tutte le ispezioni ministeriali alla procura di milano e le manovre per far fuori Caselli ?
Che ci siano state ispezioni nessuno lo nega, tuttavia queste non hanno portato a nessun esito.
Semmai dovresti trovarmi UN SOLO MAGISTRATO che e' stato spostato o dirottato da parte del ministro castelli.....ma non a parole ,ma con le notizie, sono convinto che anche in questo caso google lo sai usare bene.

Quote:
Oppure ricordiamo gli "Sgarbi quotidiani" che riservavano 5 minuti al giorno in coda al TG5 per insultare ogni giorno un magistrato diverso ?
e questo che c'entra ?
Le esternazioni di questo personaggio non hanno mai avuto la capacita' di condizionare nessuno.

Quote:
Per ogni processo arrivato in fondo ce ne sono dieci che manco sono partiti , dall' evasione fiscale sanata con 1500 euro di autocondono , all' inchiesta sulle stragi di mafia arenatasi dentro la Fininvest , solo che erano talmente tante le inchieste che non è riuscito a stopparle tutte in partenza , per qualche altra troppo schiaccianti erano le prove che bisognava agire in modo da cambiare la legge per renderle inefficaci ( legge sulle rogatorie ) oppure abrogare direttamente i reati che gli erano contestati quando era impossibile farli andare in prescrizione o sabotarli .
Di Pietro e Caselli sono stato inquisiti innumerevoli volte per le loro attività anticrimine , ma evidentemente te ne sei dimenticato .
Inchiesta sulle stragi di mafia che si arenano nella fininvest ? MA CHE STAI A DI!

I fatti parlano chiaro !
Berlusconi e' stato portato piu' volte a giudizio, mentre le inchieste sulla sx vengono stoppate sul nascere, rimuovendo magistrati, minacciandoli, facendoli passare come mentalmente instabili (vedi la forleo).

Passi l'idea da me di difendere berlusconi, ci mancherebbe, ma ritengo che la giustizia debba fare il suo corso, e vedere l'operato di mastella in questi frangenti riesce a far rimpiangere qualsiasi altro politico.
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Che ci siano state ispezioni nessuno lo nega, tuttavia queste non hanno portato a nessun esito.
Semmai dovresti trovarmi UN SOLO MAGISTRATO che e' stato spostato o dirottato da parte del ministro castelli.....ma non a parole ,ma con le notizie, sono convinto che anche in questo caso google lo sai usare bene.


Castelli creò una norma ad personam per evitare che Caselli diventasse procuratore nazionale antimafia e ci misero Pietro Vigna.
L'unico caso mondiale di legge contro-personam.
Scandaloso.

In ogni caso,questa sx ha fatto di peggio,l'avocazione è un atto che negli ultimi 40 anni è stato usato si e no 2 volte e sempre per motivi gravissimi.
L'ultimo che dvoette subire un'avocazione fu un magistrato di trapani che indagava su massoneria,mafia e ss deviati.
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Old 29-11-2007, 14:48   #57
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Castelli creò una norma ad personam per evitare che Caselli diventasse procuratore nazionale antimafia e ci misero Pietro Vigna.
L'unico caso mondiale di legge contro-personam.
Scandaloso.

Non vedo come questo possa ledere delle indagini processuali.
A parte il fatto che non ha nulla a che fare, semplicemente non volevano castelli all'antimafia.......che e' ben diverso dall'impedire a un magistrato di indagare i propri amici....
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Old 29-11-2007, 14:51   #58
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Usando una celebre commento di un noto utente in questo forum.....sei offtopic, la ricetta della torta sbrisolona e' in un'altra sezione.
Qua' si parla della forleo e dei processi ai politici....
si ma se fai disinformazione con affermazioni palesemente false,solo per sopportare la tua teoria,non mi pare molto corretto.

PS: Castelli a quanto ne so io,E' un politico.
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Old 29-11-2007, 14:53   #59
kintaro oe
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Originariamente inviato da Ser21 Guarda i messaggi
si ma se fai disinformazione con affermazioni palesemente false,solo per sopportare la tua teoria,non mi pare molto corretto.

PS: Castelli a quanto ne so io,E' un politico.

....e quali sarebbero le informazioni false ?

Non e' vero che un' utente di questo forum agli off-topic usciva con la frase della torta sbrisolona ?
Ah, sto ancora aspettando un magistrato spostato da castelli.....
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Old 29-11-2007, 14:54   #60
Ser21
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Originariamente inviato da kintaro oe Guarda i messaggi
Non vedo come questo possa ledere delle indagini processuali.
Castelli non voleva un tizio all'antimafia, che e' ben diverso dal bloccare delle indagini .....
meno male che ti sei accorto anche tu dello strafalcione e hai editato.
In ogni caso,dicevamo,castelli non voleva un tizio chiamato Caselli che guarda caso è il magistrato che più di chiunque altro è stato il capostipite delle indagini sul famoso terzo livello,ovvero gli agganci politici in affari poco limpidi.

Il governo Berlusconi fece una legge apposita CONTRO personam abbassando l'età massima per la richiesta di quella posizione privilegiata nella lotta al crimine organizzato.
Se per te,questo non è un espediente alla pari dell'avocazione di mastella,non so cosa possa esserlo.
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