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Old 02-09-2005, 23:03   #41
LittleLux
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Originariamente inviato da Amu_rg550
unite

ps: autore o meno, con te c'è sempre da fare straordinari e riunire discussioni eh...mai un bel close e basta... uff...troppa fatica
Oh, ma mica l'ho aperte io le discussioni!!!

Vabè, ho capito, mi faccio i cacchiacci miei, la prossima volta...
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Old 02-09-2005, 23:12   #42
supermario
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che bell'occhio che ha
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Old 03-09-2005, 10:37   #43
Kal-El
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Guardate qui: http://imkhp2.physik.uni-karlsruhe.d...tbilder_e.html

decine di link per le immagini dal satellite di ogni parte del globo, al visibile, infrarosso e vaporacqueo!
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Old 03-09-2005, 10:55   #44
dantes76
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Città: AnTuDo ---------- Messaggi Totali: 10196
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Originariamente inviato da Luther Blissett
L'hai sentito al telegiornale?
ci stava un articolo sul rallentamento della corrente del golfo...
appena lo trovo lo posto O_o
__________________
“ Fiat iustitia, et pereat mundus”-המעז מנצח -
dantes76 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 03-09-2005, 11:26   #45
Luther Blissett
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Città: Utopia
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Quote:
Originariamente inviato da dantes76
ci stava un articolo sul rallentamento della corrente del golfo...
appena lo trovo lo posto O_o
o_O!


....
Luther Blissett è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 03-09-2005, 11:27   #46
-kurgan-
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Originariamente inviato da TXFW
Chiedo invece se qualcuno ha idea di cosa si sarebbe dovuto fare per EVITARE la catastrofe, perche' l'accostamento mi sembra azzardato.
il new york times denuncia la situazione di pericolo di quegli argini da almeno tre anni.. e aveva ragione purtroppo.
-kurgan- è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 03-09-2005, 13:16   #47
^TiGeRShArK^
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Città: Reggio Calabria -> London
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Originariamente inviato da LittleLux
E chi sei? Il mago di tobruk?
UHAUHAUH
ma ki kakkio è 'sto mago???
me lo nominava sempre mio cuggggino ma nn gli ho mai kiesto ki fosse!
__________________
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Old 03-09-2005, 13:53   #48
muso
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Città: Le porte della percezione ora sono APERTE
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Originariamente inviato da supermario
uragani e tifoni si classificano allo stesso modo, secondo la velocità del vento
Non proprio.
Negli uragani si ha la misurazione del vento grazie a sonde sganciate dal NOAA.

per i tifone si calcalono i venti.
Esattamente non so come,forse da scarti barici,ma come li calcalono gli scarti barici?

Dovrei avere un link da qualche parte cerco di ritrovarlo.

la morale è che per gli uraganio i datin sono certi,per i tifoni no!
__________________
E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo. M.B
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Old 03-09-2005, 14:15   #49
LittleLux
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Originariamente inviato da ^TiGeRShArK^
UHAUHAUH
ma ki kakkio è 'sto mago???
me lo nominava sempre mio cuggggino ma nn gli ho mai kiesto ki fosse!
Mah, era un personaggio degli anni sessanta, era famoso all'epoca della "dolce vita" romana. Si diceva avesse poteri di guarigione ed altre cazzate del genere...era un dritto.
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Old 04-09-2005, 22:49   #50
Lucio Virzì
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Originariamente inviato da -kurgan-
il new york times denuncia la situazione di pericolo di quegli argini da almeno tre anni.. e aveva ragione purtroppo.
Nel 2001 un progetto venne approvato per sanare la situazione di dissesto idrogeologico di New Orleans, costava 14 mld di dollari.
Indovinate un po cosa ci hanno fatto, invece, con i soldi?
Ed ora dovranno spenderne 100.
Non so più se è miopia, ignoranza o totale e becera inadeguatezza al mondo ed al ruolo che ha questa amministrazione.

LuVi
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Old 04-09-2005, 23:39   #51
supermario
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rimanendo IT il tifone è sceso a cat 3.......ma ora punta il giappone e lo passa da sud a nord, situazione potenzialmente devastante.


speriamo
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Old 05-09-2005, 10:01   #52
Kal-El
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Originariamente inviato da supermario
rimanendo IT il tifone è sceso a cat 3.......ma ora punta il giappone e lo passa da sud a nord, situazione potenzialmente devastante.


speriamo
Dal sat si vede che ha preso in pieno il Jap meridionale.... ma i media che fanno? Se ne sbattono altamente!
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Old 05-09-2005, 10:20   #53
gtr84
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Originariamente inviato da Kal-El
Dal sat si vede che ha preso in pieno il Jap meridionale.... ma i media che fanno? Se ne sbattono altamente!

visto che adesso sta facendo notizia il disastro
negli USA mi sembra strano che non venga nemmeno
manzionato questo qui del Giappone.


Evidentemente non è niente in confronto a Katrina
gtr84 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-09-2005, 11:18   #54
Kal-El
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Originariamente inviato da gtr84
visto che adesso sta facendo notizia il disastro
negli USA mi sembra strano che non venga nemmeno
manzionato questo qui del Giappone.


Evidentemente non è niente in confronto a Katrina
Oppure del Jap non gliene frega niente a nessuno.
Kal-El è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-09-2005, 11:24   #55
supermario
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attenzione, non ha ancora investito il giappone, l'area + "grassa" è la previsione della traiettoria!


cmq arriva comu un cat 3....tutto sommato nn ci saranno grandi disastri visto che i giapponesi nn sono un popolo che preferisce spendere i soldi in guerra anzichè proteggersi dai disastri naturali

ciauz
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Old 05-09-2005, 15:27   #56
Lucio Virzì
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Quote:
Originariamente inviato da supermario
attenzione, non ha ancora investito il giappone, l'area + "grassa" è la previsione della traiettoria!


cmq arriva comu un cat 3....tutto sommato nn ci saranno grandi disastri visto che i giapponesi nn sono un popolo che preferisce spendere i soldi in guerra anzichè proteggersi dai disastri naturali

ciauz
Il succo è tutto nell'ultimo periodo del tuo post.

LuVi
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Old 05-09-2005, 16:35   #57
supermario
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interessante

Quote:
URAGANI SUL MEDITERRANEO?
Intervista al Prof. Lionello, Università di Lecce
Redazione Nimbus

Sempre più spesso giornali e riviste riportano notizie allarmistiche sulla possibilità di formazione di uragani sul Mediterraneo, a causa dell’anomalo riscaldamento estivo delle acque marine. Abbiamo chiesto un autorevole parere a chi si occupa di queste complesse ricerche, il Prof. Piero Lionello , docente di Oceanografia fisica e fisica dell’atmosfera all’Università di Lecce e di Modellistica e simulazione all’Università di Padova, che ringraziamo per il tempo che ci ha voluto dedicare.

1) Ci può spiegare in termini sintetici come funziona il processo di immagazzinamento termico da parte delle acque marine, sia per effetto della radiazione solare, sia per conduzione con l'aria sovrastante? Qual è il processo prevalente?
E qual’è il meccanismo inverso, ovvero la cessione energetica al sistema atmosferico e come può agire per intensificare l'attività di una perturbazione? Può bastare una burrasca di pochi giorni a riequilibrare le anomalie termiche superficiali?

Il bilancio termico del mare dipende da 4 meccanismi: il riscaldamento per effetto della radiazione solare e gli scambi con l'atmosfera, suddivisi in scambio di radiazione termica, scambio di calore sensibile e di calore latente. Lo scambio di calore sensibile corrisponde al trasferimento di calore "per contatto" fra superficie marina e masse d'aria sovrastanti. Lo scambio di calore latente corrisponde al raffreddamento della superficie marina per evaporazione ed al riscaldamento dell'atmosfera durante il successivo processo di condensazione del vapore. Su scala globale e in media annuale arrivano alla superficie della Terra circa 340W/m^2 sotto forma di radiazione solare. Circa la metà di essi vengono assorbiti dalla superficie oceanica, che ne trasferisce circa un terzo all'atmosfera al netto degli scambi reciproci di radiazione termica. I rimanenti 2/3 sono ripartiti fra calore latente e calore sensibile, dove il primo costituisce il contributo 5 o 6 volte maggiore.

Riscaldamento e raffreddamento del mare sono processi profondamente asimmetrici. Il riscaldamento avviene progressivamente ed in modo regolare durante tutto l'anno, raggiungendo la massima intensità durante le assolate giornate estive. La penetrazione del calore all'interno del mare è molto lenta, perché gli strati superiori riscaldati e meno densi di quelli inferiori non si mescolano con il fluido sottostante. Il risultato finale è un forte gradiente di temperatura negli strati superficiali del mare che raggiunge il massimo in estate. Al contrario, il raffreddamento, in particolare per rilascio di calore latente, è un processo irregolare e violento, che, quando soffia sul mare aria fredda e secca, può raggiungere 1kW/m2. E`, appunto, dovuto a violente burrasche. Il suo effetto è formare alla superficie marina acqua più densa di quella sottostante, che affondando determina uno strato di fluido omogeneo chiamato strato mescolato. Questo raggiunge il massimo spessore alla fine dell'inverno.

La scorsa estate è stata caratterizzata da un'area di alta pressione molto stabile e persistente sul Mediterraneo e l'Europa. Un lungo periodo di giornate assolate, con l'assenza di perturbazioni e venti in grado di rimescolare gli strati superiori del Mediterraneo, ha determinato la formazione di uno strato superficiale dalla temperatura particolarmente elevata. L'aria fredda e le perturbazioni di questo inizio autunno hanno agito in direzione opposta: hanno schermato la radiazione solare, favorito lo scambio di calore latente alla superficie marina, mescolato gli strati superficiali del mare, riportandone la temperatura a valori normali nelle medie climatologiche.

Ricercatori dell'ENEA hanno recentemente presentato uno studio basato su osservazioni satellitari della temperatura superficiale del Mediterraneo, in cui mostrano come essa presenti un ciclo annuale con un massimo di circa 26°C in estate ed un minimo di circa 15°C in inverno. Le temperature estive elevate del 2003 hanno determinato un livello assolutamente anomalo, prossimo ai 29C, che non ha precedenti da quando sono disponibili le osservazioni satellitari (cioè dal 1985). Tuttavia, un inizio autunno particolarmente freddo ha già riportato la temperatura media ai valori tipici degli ultimi 20 anni.

2) Ritiene coerenti con l'attuale stato della ricerca la diffusione di voci sull'elevata probabilità di formazione di uragani di tipo tropicale sul Mediterraneo?

Gli uragani tropicali sono sistemi che si sviluppano in oceano aperto, nei pressi dei tropici, ed alterano la circolazione per un raggio di un migliaio di chilometri attorno all'occhio centrale. Questa dinamica non sembra verosimile nel Mediterraneo, collocato alle medie latitudini (dove la forza di Coriolis ha un ruolo fondamentale) e caratterizzato da una complessa articolazione di penisole, sottobacini e elevate catene montuose che vincolano l'estensione dei sistemi meteorologici e limitano l'intensità dell'interazione aria-mare che alimenta gli uragani. Inoltre, lo sviluppo degli uragani, che avviene attraverso processi non ancora completamente compresi, richiede alcuni requisiti: elevata temperatura degli strati superiori del mare ( > 26C fino ad almeno 60m di profondità), elevata umidità della colonna d'aria, instabilità dell'atmosfera, circolazione atmosferica debole e relativamente omogenea lungo la verticale. In genere gli ultimi due requisiti non sono presenti durante l'autunno nel Mediterraneo. In questi termini, la "voce" sulla formazione di uragani nel Mediterraneo ha deboli basi scientifiche.

3) Ritiene che la forte anomalia termica positiva dell'estate 2003 sul Mediterraneo possa da sé costituire un elemento di intensificazione dei fenomeni pluviometrici estremi o ci vogliono anche altri fattori? (tenendo presente che ci sono state disastrose alluvioni autunnali anche al terminedi estati fredde, quali quella del 1977... o quelle della Piccola Età Glaciale)

L'anomalia termica di questa estate sembra in gran parte già scomparsa e quindi durante questa stagione autunnale il problema, presumibilmente, nemmeno si pone. Tuttavia, l'eventualità che l'aumento della temperatura degli strati superficiali del Mediterraneo e l'alterazione nei regimi di

circolazione atmosferica possano determinare la formazione di eventi meteorologici di intensità anomala, richiede un'analisi attenta e un alto livello di priorità nella ricerca scientifica. Esistono sistemi meteorologici, denominati "Mediterranean Lows", che estraggono la loro energia in modo determinante dai processi di rilascio di calore ed umidità alla superficie marina e che potrebbero aumentare in frequenza ed intensità in un clima più caldo e umido. Anche processi di ciclogenesi "convenzionali", quali la ricorrente formazione di cicloni nel Golfo di Genova, potrebbero diventare più violenti e le precipitazioni aumentare in intensità.

Nel valutare questa possibilità occorre tuttavia considerare accanto all'effetto di un'anomala temperatura superficiale, anche quello delle variazione dei regimi di circolazione a scala planetaria. La formazione di cicloni nel Mediterraneo è spesso innescata da sistemi che transitano lungo la principale "storm track" che attraversa il Nord Europa. Vi sono indicazioni che un riscaldamento globale implicherebbe uno spostamento del ramo principale della "storm track" verso il Nord-Est dell'Europa ed un suo allontanamento dal Mediterraneo, con conseguente indebolimento del principale meccanismo di "innesco" dei cicloni in questa regione. E` attualmente controverso quale sia il meccanismo dominante in un clima futuro, ed è giustificata la preoccupazione per un possibile futuro aumento dell'intensità delle perturbazioni. Per quanto riguarda gli andamenti nella seconda meta del 20° secolo, l'intensità dei cicloni nel Mediterraneo presenta larghe fluttuazioni su scale decennali, che caratterizzano la variabilità del segnale e rendono incerta l'identificazione di tendenze sistematiche sugli eventi estremi, le cui evidenze sono, quantomeno, controverse, in base alle osservazioni disponibili.
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Old 05-09-2005, 16:49   #58
muso
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Non conosco questo professore,ma conosco bene Pierluigi e Angelo Bertozzi di Meteoromagna.

Questa la loro risposta alla domanda sono possibili uragani nel mediterraneo?

é impossibile per tutta un serie di motivi, alcuni dei quali elencherò in seguito. Come premessa è necessario dire che la temperatura superficiale delle acque è solo un'aspetto della questione e nemmeno il più importante, le vere sorti si decidono in medioalta troposfera.
Il Mediterraneo è molto piccolo; una pozzanghera rispetto alle distese oceaniche.
Non basta una pozzanghera calda per generare un uragano, questa pozzanghera deve avere un lato di almeno 3000 km per poter pensare di innescare un uragano e almeno 3 volte tanto per sperare di poterlo fare evolvere. Tanta acqua calda nel Mediterraneo non c’è.
Per generare un uragano occorre una tropopausa un più alta di quella che abbiamo noi, diciamo di circa 5000 metri se bastano, se bastano per raggiungere temperature di circa -80 gradi in estate onde riuscire a sostenere un gradiente termico con il suolo degno d’esse chiamato tale. Da noi si arriva a fatica a -55° / -60°
Normalmente un aiuto dinamico per l’innesco serve, nella fascia intertropicale si hanno omega vagamente negative ad opera della circolazione di Hadley (ad eccezione delle aree in cui la SOI ne inverte la circolazione) che aspira dal suolo aria per ricacciarla in catabasi 10-20 gradi di latitudine più a nord e a sud.
Noi, quando si raggiungono temperature superficiali in Mediterraneo prossime ai 27-28° di tale fatta, abbiamo promontori dinamici africani che avvitano aria verso il basso senza troppi complimenti. E nemmeno allo sblocco sarebbe possibile, giacchè l'atmosfera diviene baroclina senza troppi complimenti, e l'avvezione legata alle figure sinottiche cambia l'aria presente e si parte con depressioni di tipo freddo.
Per sostenere un uragano occorre la liberazione in seno alla deep convection di enormi quantità di calore latente di condensazione con risultato di un enorme raffreddamento diabatico che ripristina poi l’equilibrio. Un uragano, tifone o similari è una warm core low, una depressione ad innesco e a matrice calda. Per mantenerla in piedi occorre aria umida a tutte le quote, quasi satura. Da noi, quando si raggiungono temperature simili si hanno promontori africani che sono caratterizzati da aria secca ad eccezione del boundary layer che si umidifica per induzione.
Anche in caso di prolungamento del periodo caldo il riscaldamento del boundary layer non si traduce in un riscaldamento di tutta la massa d’aria sovrastante giacchè le masse d’aria seguono i campi isoentropici, cioè trasferiscono calore da zone a temperatura potenziale più alta ad altre dove è più bassa. E la temperatura potenziale aumenta con la quota, non diminuisce. Quindi la natura calda dello strato superficiale ha scarsi effetti su quello sovrastante impedendo la genesi di eccessi di calore trasmurali con possibile innesco di warm core low.
Per L’innesco aiuta avere correnti orientali in media e alta troposfera ed aiuta avere anche una certa divergenza in prossimità del transito delle onde di kelvin. Qui non abbiamo correnti orientali in media e alta troposfera, non abbiamo transiti di onde di kelvin, non abbiamo ITCZ e non le vediamo nemmeno con il binocolo. Quando si affermò (alcuni nel 2003) che l'ITCZ è sul Mediterraneo o nei paraggi, implicava che il tropico passasse più o meno a nord di Londra o addirittura in Islanda e noi fossimo in piene easterlies. Ovvio che la cella di Ferrel e quella Polare non potrebbero esistere. Esisterebbe un unico cellone di Hadley che risulterebbe eccessivamente baroclino per poter restare in equilibrio dinamico più di un ora.
Il momento angolare atmosferico nella fascia extratropicale non facilita il trasporto verticale, o meglio non lo fa abbastanza per sostenere le "richieste" di una macchina potente come un uragano.
Poi ci sono altri motivi ancora e tutti legati allo schema di circolazione emisferica.
Possiamo dormire sonni tranquilli, tutt'alpiù si può dover fare i conti con un TLC, che comunque è altra merce
__________________
E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo. M.B
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Old 05-09-2005, 17:05   #59
supermario
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cmq il professore è uno dei massimi esperti nel campo in italia.e lo abbiamo pure a lecce
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Old 05-09-2005, 18:20   #60
muso
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Originariamente inviato da supermario
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cmq il professore è uno dei massimi esperti nel campo in italia.e lo abbiamo pure a lecce
Io i fido + di Angelo e non scherzo!!!
__________________
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