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manca solo la germania...
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#482 |
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Avete letto l'ultimo articolo di appunti digitali?
http://www.appuntidigitali.it/418/un...la-tecnologia/ Non credevo che si fosse così avanti con i cannoni elettromagnetici.. |
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#483 | |
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#485 | |
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#486 | |
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#487 |
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Tagliata la prima lamiera della Fregata Bergamini
(programma Italo-Francese FREMM - Fregata Europea Multi Missione) Con la cerimonia di taglio della lamiera della prima fregata europea multi missione, avvenuto oggi 4 febbraio 2008 nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (Sestri Levante - Genova), prende avvio il programma di cooperazione italo-francese FREMM, la più importante iniziativa congiunta finora attivata tra industrie europee della difesa nel settore navale. Alla cerimonia hanno assistito il Sottosegretario alla Difesa Lorenzo Forcieri, il Presidente del comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica Claudio Scajola, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa, i vertici di Fincantieri con l'Amministratore Delegato Giuseppe Bono ed il presidente Corrado Antonini. L’unità, che sarà consegnata nel 2012, sarà intitolata all'Amiraglio Bergamini, Medaglia d'Oro al Valor Militare. Contraddistinta da elevata flessibilità d’impiego, presenterà una lunghezza di 139 metri, una larghezza di 19,7 metri e un dislocamento a pieno carico di circa 5.900 tonnellate. Potrà raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi e l’equipaggio sarà di 145 marinai. Le navi del programma FREMM rappresenteranno lo stato dell’arte della difesa italiana ed europea nel Mediterraneo e sostituiranno le fregate della classe “Maestrale”, costruite negli anni Settanta. L’iniziativa vede la partecipazione in qualità di prime contractor per l’Italia di Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri, 49% Finmeccanica) e per la Francia di Armaris (DCNS + Thales). Prevede la costruzione da parte delle rispettive industrie nazionali di 27 fregate di diversa configurazione per le due Marine, 17 per quella francese e 10 per quella italiana, con un impegno per le strutture produttive di Fincantieri che si proietta fino al 2020. Al programma italiano partecipa in misura rilevante Finmeccanica che, attraverso le sue industrie, fornisce il sistema di combattimento. http://www.marina.difesa.it
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#488 | |
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#489 | |
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#491 |
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Boeing: vince ricorso, Corte Conti invita a riaprire gara da 35 mld $
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 18 giu - La Corte dei Conti Usa (Gao) ha dato ragione a Boeing che contestava le condizioni alle quali le Forze armate statunitensi avevano assegnato a Eads e Northrop Grumman un maxi contratto da 35 miliardi di dollari per la fornitura di 179 aerei da rifornimento. La Gao raccomanda all'Air Force di riaprire le discussioni con i gruppi in gara. A Wall Street, intanto, il mercato ha accolto la notizia premiando il titolo con un rialzo dell'1% a fronte di un Dow Jones in calo dell'1,05%. |
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#492 |
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Fincantieri 2/ La novità è il contratto per due nuovi sommergibili militari
L'ad Bono: ''Soddisfatti per la prosecuzione di questo programma'' Fincantieri realizzerà una seconda coppia di sommergibili della classe “Todaro”, tipo U212A, commissionati dalla Direzione Generale degli Armamenti Navali – NAVARM per la Marina Militare italiana. Il programma di cooperazione con il German Submarine Consortium, ha portato negli anni scorsi all’importante realizzazione di due battelli per l’Italia – il “Todaro” e lo “Scirè”, consegnati da Fincantieri rispettivamente nel 2006 e nel 2007 – e di quattro per la Germania. Proprio in queste settimane il “Todaro”, partito il 24 maggio dalla base navale di Taranto, sta effettuando una intensa campagna di addestramento con la Marina statunitense nell’ambito delle manovre della NATO e, dopo la sosta in luglio a Mayport (Florida) e quella a Norfolk (Virginia), a metà ottobre sarà a New York in occasione delle celebrazioni del “Columbus Day”. I lavori per la costruzione dei due nuovi sommergibili inizieranno nel 2010, con consegna prevista nel 2015 e nel 2016. Nella flotta della Marina questi battelli sono destinati a prendere il posto dei sommergibili “Prini” e “Pelosi” (classe “Sauro” – terza serie), realizzati alla fine degli anni Ottanta. I due sommergibili avranno un dislocamento di superficie di 1.450 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 56 metri, un diametro massimo di 7 metri e potranno raggiungere in immersione una velocità di 20 nodi. L’equipaggio sarà composto da 24 persone. Saranno caratterizzati da soluzioni tecnologiche altamente innovative e interamente realizzati in materiale amagnetico con l’applicazione delle più moderne tecniche di silenziamento per la riduzione della segnatura acustica. Inoltre saranno dotati di un sistema di propulsione silenziosa basato sulla tecnologia delle celle a combustibile in cui l’energia elettrica viene prodotta tramite la reazione di ossigeno e idrogeno, quindi indipendentemente dall’aria, garantendo un’autonomia subacquea da 3 a 4 volte superiore a quella dei sistemi convenzionali a batteria. Avranno anche un sistema elettroacustico e di comando e controllo armi completamente integrato e un moderno sistema di automazione della piattaforma. L’Amministratore Delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha così commentato la nuova acquisizione del Gruppo: “Siamo particolarmente soddisfatti perché la prosecuzione di questo programma garantisce all’azienda il mantenimento del know-how maturato in un secolo di attività in un settore altamente tecnologico”. “Questo ordine – ha concluso Bono – testimonia i risultati che si possono ottenere attraverso la collaborazione tra l’Amministrazione della difesa e l’industria nazionale di fronte alla necessità per il Paese di disporre di mezzi ad elevata efficacia per operare nel complesso scenario politico internazionale e consolida il ruolo di Fincantieri come player di primaria importanza nel panorama delle principali iniziative europee nel campo della difesa navale”. |
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#493 |
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L'Esercito entra nell'era hi-tech con il Beretta ARX 160
Visori notturni, sensori sofisticatissimi, mirini digitali, tutto su armi leggere realizzate in acciai speciali e polimeri caricati ad alta resistenza meccanica. Questo, e non solo questo, è il Beretta ARX 160, un mix di tecnologia e informatica, ma attenzione non si tratta di un videogioco. E’ un fucile vero e proprio e rappresenta una delle dotazioni del futuro per eserciti impiegati sempre più spesso in contesti difficili, con la presenza costante di civili, nei quali potersi difendere da attacchi non convenzionali. L’Esercito Italiano ha deciso di ripensare gli armamenti dei propri soldati, impiegati quasi esclusivamente in operazioni internazionali, proprio alla luce di questi cambiamenti e in base alle necessarie evoluzioni tecnologiche che rendono sempre più ‘digitali’ gli ambiti in cui si trovano ad operare. Il progetto si chiama semplicemente “Soldato Futuro” ma comincia ad essere già presente grazie all’omologazione, e quindi alla possibilità di impiego, dei nuovi fucili ARX 160 e del lanciagranate GLX 160. Entrambi sono frutto della tecnologia Beretta, un’azienda italiana che da quasi 500 anni produce armi di grande affidabilità conosciute e apprezzate in tutto il mondo. Il nuovo fucile, che sostituirà il fratello maggiore Beretta AR 70/90 in dotazione all’Esercito Italiano da più di trent’anni, è più leggero del suo predecessore del 30%, non deve essere lubrificato, può espellere i bossoli sia a destra sia a sinistra, si smonta senza l’ausilio di alcun attrezzo e grazie al ripiegamento del calcio è molto maneggevole in ogni condizione d’uso. La prima commessa per le Forze Armate tricolori dovrebbe arrivare entro l’anno, ad assicurarlo è stato il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, intervenuto alla presentazione dell’ARX 160 nel Poligono dell’Esercito Italiano di Nettuno, che ha confermato l’intenzione del Governo di non diminuire gli investimenti in questo senso. Sarà un reparto speciale ad essere dotato per primo del nuovo fucile d’assalto Beretta, la “Forza NEC” (Network Enabled Capabilities) chiamata ad operare in contesti interforze a livello internazionale con una gestione informatizzata di tutte le forze in campo secondo i principi, appunto, di un Network in base al quale ogni soldato sarà collegato con una sala operativa con la quale scambierà informazioni in tempo reale. Uno sforzo notevole per lo Stato, chiamato ad attrezzare al meglio 1600 uomini addestrati ad intervenire in ogni angolo del pianeta, dove la minaccia terroristica lo richieda. Un avamposto di quel Soldato Futuro sviluppato da un Raggruppamento Temporaneo di Imprese di cui è mandataria la Selex Communications del gruppo Finmeccanica che però potrebbe essere preso ad esempio anche da altre Forze Armate, soprattutto perché l’omologazione raggiunta dall’ARX 160, con la collaborazione e il coordinamento tecnico della Direzione Armamenti Terrestri dell’Esercito, è qualificata anche per tutte le forze NATO. In Beretta il nuovo fucile viene definito spesso una ‘piattaforma’, sulla quale è possibile integrare i moduli di cui l’operatore in quel momento ha bisogno. Inserire un visore notturno piuttosto che un rilevatore, riprendere immagini e spedirle alla sala operativa, con semplici e veloci gesti, può diventare fondamentale per rispondere prontamente ad attacchi improvvisi, ferma restando la precisione e l’efficienza che fanno di un’arma uno strumento di offesa mirata, ‘intelligente’. “Siamo felici di presentare un progetto che è innovativo nel suo insieme – ha detto Ugo Gussalli Beretta, attuale presidente della spa di famiglia – e che è frutto di una ricerca interamente italiana, tutta di casa nostra. Grande prerogativa dell’ARX 160 è sicuramente la leggerezza, ma anche la mancanza di lubrificazione può essere molto utile in contesti particolari. Con questa innovazione – ha concluso il patron dell’azienda di Gardone Val Trompia – puntiamo ad espanderci in tutto il mondo anche nel settore degli armamenti d’assalto”. Beretta punta dunque a giocarsela con i maggiori concorrenti internazionali anche in questo specifico settore, finora infatti erano le pistole e le armi sportive gli ambiti in cui l’azienda italiana spadroneggiava con commesse famose come le pistole della Serie 92 in dotazione anche alle forze armate statunitensi. Per l’ARX 160 c’è già forte interesse dall’Egitto, dal Messico e dall’Albania e alcuni pezzi sono stati già spediti all’esercito USA che li sta testando. Da più parti si vocifera infatti che la Beretta sarebbe in buona posizione per sostituire l’ormai famosissimo M60 della Colt reso famoso anche da tanti successi di Hollywood, quando l’esercito a stelle e strisce deciderà di riporlo in un cassetto.
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Seriamente... penso che a bordo sarà vietato scattare foto più o meno ovunque.
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A casa ho almeno sette PC, in firma non ci stanno
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http://digilander.libero.it/en_mezzi...l/cavour7.html
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Senti questi qui cosa blaterano sull'Airshow di Ostia
![]() Grande è dunque l'attesa, ma non mancano le polemiche. "Case che vibrano, allarmi di case e auto che saltano, disagi all'ospedale Grassi per il forte rumore provocato dai diversi caccia militari dai Tornado, al Sea Harrier e ai nuovi sperimentali caccia eurofighter che da oggi pomeriggio stanno sorvolando Ostia per le prove della manifestazione dell'Airshow che si terrà domani". È quanto afferma Angelo Bonelli dei Verdi. "Una situazione sui cieli di Ostia - continua Bonelli - da vere e proprie esercitazioni militari con rumori assordanti che da ore provocano forti disagi alla popolazione. I caccia sfrecciano a pochissime centinaia di metri di distanza dalle abitazioni di fronte al mare e trovo singolare che ciò possa accadere. Invito il prefetto di Roma a intervenire perchè troviamo fuori luogo che armi militari così potenti e rumorose possano sfrecciare vicinissimi ai centri abitati e recare così forti disagi alla popolazione residente". Meritano di essere stati "aboliti" (come volevano fare per la PAN) dal parlamento per il loro pressapochismo
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#498 |
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povera mente disabitata
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#499 |
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Sintesi consegna bandiera di guerra a portaerei Cavour
Parte1: http://www.youtube.com/watch?v=HXar9gZmvRM Parte2: http://www.youtube.com/watch?v=GcFfHxYKAP4
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