Giochi completati (oggi ho finito)

[Jon Irenicus]

Originariamente inviato da Nhirlathothep

il meccanismo "devi uccidere tutti per sbloccare la porta " è il più grosso problema di quel gioco secondo me. Il secondo è che le mappe si assomigliano troppo

Eh si, anche quello non ho gradito, in effetti non l'ho menzionato, nel penultimo livello, forse, sono stato a macellare, in uno di questi stanzoni, di tutto e di più per qualche minuto,per per poi perdere quasi altrettanto tempo per eliminare i rimasugli, che continuavano a spostarsi, per aprire la porta e proseguire. Non ci stava...

[Max_R]

Originariamente inviato da Jon Irenicus

Ho finito Doom del 2016.
Indubbiamente un bel gioco con un ottimo gunplay, dove la soluzione è sempre l'ignoranza e la violenza. Però con stile.
Tecnicamente risulta ottimo, mi è praticamente sempre stato sopra i 40 fps e anche le volte che si avvicinava risultava fluido, questo sparando tutto al massimo con una 770gtx.
Fa anche piacere rivedere i mostroni classici in accadì (peccato per il pain elemental che metteranno solo su Eternal).
Personalmente l'ho apprezzato sicuramente più di Doom3.
Però ne ho sentito parlare in tono anche troppo entusiastico.
Personalmente il ritmo mi ha lasciato un po' perplesso, forse avrei voluto un po' più di velocità e pazzia ancora.
Mi ha ricordato un po' anche Quake 2, il che non è un male in sè, tranne forse quando ti chiami Doom. E forse meno "fluido".
E per certe cose anche Serious Sam 3 (che mi è piaciuto molto): gran gunplay, belle armi, però forse i mostri più "dilazionati nel tempo" rispetto i predecessori, sotto questo aspetto rendendo un po' meno dei predecessori.
Poi in Doom3 ci sono stati dei momenti "oh cazzo!" quando cominciano ad esserci Mancubus ed Hell Baron vari a schermo.
Il level design è, a tratti, buono, è che mi sarebbe piaciuto anche vedere qualche arena più grande e lineare, invece i livelli, alla lunga, diventano ripetitivi e, a volte, è una caccia al nemico, specie verso la fine, stona. Per esempio: si combatte qualche mostro grosso misto a piccoli, rimane qualche piccolo che fa mordi e fuggi, dopo tutto sto desfo si sta li a cercare i rimasugli per andare avanti, sa un po' di perdita di tempo.
Poi ci sono le glory kills. A me son piaciute, mi son trovato una volta a 1 di energia per ripartire più incattivito di prima.
Come difficoltà giocato alla seconda non è difficilissimo (è da un bel po' che non giocavo ad un fps), sono morto qualche volta ma, in genere, si va lisci.
Poi c'è il discorso del lore, del potenziamento delle armi (che magari a più alta difficoltà acquisisce più significato), delle cutscenes (belle massicie), nulla in contrario, non so se Doom però ne abbia davvero bisogno.
In sostanza è un gran bel gioco che va provato anche in virtù del nome che si porta dietro, cosa che però fa aumentare l'amarezza quando, almeno secondo me, non risulta essere un capolavoro. Tutto sommato va bene così però, poteva andare molto peggio.

Il fatto che ti abbia ricordato Quake 2.. è un "difetto" di Quake 2, più di quanto lo sia di Doom! E' Quake 2 che si scollega da Quake diventando più una sorta di seguito di Doom 2 che di Quake! E lo stesso vale per Quake 4: è un Doom migliore di Doom 3 imho.

[Jon Irenicus]

Originariamente inviato da Max_R

è un Doom migliore di Doom 3 imho.

In effetti lo pensai anche io all'epoca!

[cristiankim]

Ciao amici, ho giocato e finito mutant: year zero.
Allora, è una bella esperienza che si fa giocare volentieri.

Pro:
*Grafica e atmosfera ottime
*Trama che fila liscia, leggera ma interessante
*Meccaniche di strategia molto appaganti
*curva di difficoltà ben sviluppata

Contro
*diversi bug che fanno innervosire parecchio, come oggetti che rimangono sospesi dopo che viene distrutta una pavimentazione elevata e che quindi non puoi più recuperare
*traiettorie dei proiettili che a volte raggiungono il bersaglio in modo inspiegabile
*poca varietà di situazione "belliche"


Punti neutri che dipendono dai gusti:
*Parte gestionale ridotta a zero rendendo l'esperienza videoludica un'avventura perfettamente lineare (se si cerca qualcosa da sbrigare in modo easy è un pro, se si cerca la profondità no)
*crescita dei personaggi abbastanza pacchiana e inventario limitato
*risorse finite rinvenibili esclusivamente nei scenari di gioco, nel negozio non si possono vendere armi inutili
*abbastanza corto, per un gioco "gratuito" per molti può essere un pregio dato le liste d'attesa che abbiamo 😂

Voto qualità intrinseca del gioco 7,5
Voto svago ed esperienza personale 8+ con forse le ultime fasi che fanno sentire un po' di ripetitività. Consiglio di giocarlo a difficoltà difficile.

Un seguito che raffini un po' gli aspetti tecnici e riempia di contenuto potrebbe offrire qualcosa di alto calibro.


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[FirstDance]

Finito: INSIDE.
Erede di Limbo, ne ricalca il gameplay molto essenziale.
In pratica è un platform 2d a scorrimento dove si corre, si salta e ci sono dei puzzles ambientali da risolvere.
Pur riconoscendogli una buona ispirazione artistica, purtroppo il gioco ha gli stessi difetti del suo predecessore: troppo breve, troppo facile, troppo criptico.
Non si sa perché si è li, cosa si deve fare, dove si sta andando e perché.
Per il 70% del tempo si tiene premuta la freccia destra per farlo correre, il rimanente 30% è salta, fermati, attiva. In alcuni sporadici casi si muore, si capisce subito cosa fare e si prosegue. Il gioco si completa in meno di tre ore.
Per me non ci siamo, per fortuna sia questo gioco che Limbo li ho avuti gratuitamente. Se li trovate gratis provateli, un giorno che vi annoiate e non sapete proprio cosa fare, magari vi potrete intrattenere con un gioco come questo. Oppure guardare un bel film.

[MietitoreDAnime]

Originariamente inviato da FirstDance

Finito: INSIDE.

Erede di Limbo, ne ricalca il gameplay molto essenziale.

In pratica è un platform 2d a scorrimento dove si corre, si salta e ci sono dei puzzles ambientali da risolvere.

Pur riconoscendogli una buona ispirazione artistica, purtroppo il gioco ha gli stessi difetti del suo predecessore: troppo breve, troppo facile, troppo criptico.

Non si sa perché si è li, cosa si deve fare, dove si sta andando e perché.

Per il 70% del tempo si tiene premuta la freccia destra per farlo correre, il rimanente 30% è salta, fermati, attiva. In alcuni sporadici casi si muore, si capisce subito cosa fare e si prosegue. Il gioco si completa in meno di tre ore.

Per me non ci siamo, per fortuna sia questo gioco che Limbo li ho avuti gratuitamente. Se li trovate gratis provateli, un giorno che vi annoiate e non sapete proprio cosa fare, magari vi potrete intrattenere con un gioco come questo. Oppure guardare un bel film.

Limbo ti è sembrato troppo facile? Davvero complimenti! Io sarò molto almeno una ventina di volte

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[FirstDance]

Originariamente inviato da MietitoreDAnime

Limbo ti è sembrato troppo facile? Davvero complimenti! Io sarò molto almeno una ventina di volte

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In Limbo sono morto mi pare due volte, ma perché ero distratto.
Anche qui stesso discorso: a forza di tenere premuto sempre lo stesso tasto, dopo un po' mi distraggo e magari cado nel vuoto o mi sparano. Allora rifaccio nel modo giusto e si va avanti.

[antoniomt]

Ho finito They are Billions.
RTS bello tosto. Devo dire che mi è piaciuto un sacco, tante missioni, impegnativo, albero tecnologico con tante scelte.Secondo me davvero ben fatto. Poi la scelta del 2D per questo genere di giochi e è fondamentale.
Consigliato, specie ai videogiocatori di vecchia data.

[Roland74Fun]

Finito Detroit Become Human.

Perlomeno l'ho finito in un modo visto che si può giocare in tantissimi modi con tante direzioni da prendere e diversi finali
Definirlo una semplice avventura è riduttivo. Sostanza a chili, riflessioni, introspezioni, e tanta azione scriptata.
Regalo a, narrazione, interpretazione incredibile.
Graficamente a livelli stratosferici.

Bisognerà vedere come ne viene fuori per PC.

[ticchi]

Finito A Plague Tale: Innocence; bel gioco, una ventata di freschezza finalmente, il gioco ha una bella grafica, una trama originale, non è mai frustrante ed è piacevole da giocare. Unico difetto forse è l'eccessiva linearità, spero faranno un seguito più open world.

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[Vertex]

Ultimamente ho completato Ion Fury e Ashen.

Ion Fury è un fps vecchia scuola che sfrutta il Build Engine, quello di Duke Nukem 3D. Il gioco ricorda appunto gli fps di metà anni 90 e la cosa per quanto mi riguarda non può che essere positiva. Un gran bel gioco, abbastanza durevole e con diversi boss mica male. I livelli sono ben variegati, si va dall'ambientazione urbana alle fogne maleodoranti. Ovviamente il tutto condito da tonnellate di nemici di tutti i tipi e armi con 2 o più modalità di fuoco (notevole il revolver con la marcatura dei nemici, divertentissimo da usare). Manca purtroppo all'appello un bel lanciarazzi, il che è una cosa abbastanza anomala. Per quanto riguarda i nemici, c'è una buona varietà e un numero notevole di boss di fine livello. Si avverte però l'assenza di nemici sott'acqua, e nei livelli più avanzati ci si va parecchio. In ogni caso consiglio il gioco ad occhi chiusi agli amanti degli fps old-style.

Per quanto riguarda Ashen, si tratta di un Souls-like indie veramente niente male.
Ovviamente ricalca le principali caratteristiche del genere, ossia il respawn dei nemici durante la fase di "accensione" degli altari che fungono da punti di salvataggio e la difficoltà abbastanza elevata (ma mai proibitiva).
La prima peculiarità che salta all'occhio è data dal fatto che durante la nostra avventura veniamo accompagnati da un npc che funge da spalla. In pratica, contrariamente ai Souls, il gioco è pensato per essere giocato in coppia.
E' comunque possibile, avanzando nella trama, giocare anche da soli ma chiaramente questo aumenta notevolmente la difficoltà che è tarata su due giocatori.
Altra caratteristica è la totale assenza di spade. Abbiamo mazze, asce, martelli, bastoni ma niente spade, e non chiedetemi il perché Le armi sono a una mano (accompagnate eventualmente da uno scudo) o a due mani, e hanno moveset diversi a seconda della tipologia.
Il mondo di gioco è generalmente open world. Non tutto però è visitabile da subito, alcune aree vengono sbloccate in seguito ad eventi legati alla trama principale. Ci sono poi diverse aree sotterranee particolarmente buie e veramente toste che sono più lineari.
Ok si vede che è un gioco indie, grafica a parte, i controlli non sono proprio da tripla A. C'è una cosa in particolare che risulta abbastanza fastidiosa. Il buffering delle mosse. Una volta premuto in sequenza un tasto d'attacco, non c'è verso di interrompere l'animazione. Premete 3 volte? ebbene cascasse il mondo eseguirete 3 attacchi. Ovviamente facendo pratica si riesce a limitare il problema, ma chiaramente è un difetto da non sottovalutare...
Ci sarebbe molto altro dire, ma il riassunto è il seguente...il gioco merita. Ha delle peculiarità che lo rendono a suo modo unico. Bisogna solo fare un po' di pratica col sistema di controllo e ricordarsi una cosa fondamentale. Quando si fa il lock del nemico, premendo il tasto evasione una sola volta si effettua uno scarto laterale, premendo due volte in rapida successione si effettua la capriola. Ecco ora potete completare il gioco

[galaverna]

infatti ion fury ricorda molto i giochi divertenti di 2 decenni fa ....sembra ti tornare indietro nel tempo . Il gioco e' divertente ma penso sia dedicato ai vecchi appassionati

[ticchi]

Finito Blair witch, da amante di giochi horror l'ho apprezzato anche se l'esplorazione è abbastanza lineare e gli enigmi abbastanza facili. Nella parte finale il gioco decolla e fa prendere qualche bel colpo, mi ha ricordato un mix di Alan wake e resident Evil 7 anche se non raggiunge le vette di bellezza di questi. Un gioco che per chi ama atmosfere inquietanti comunque consiglio sicuramente. Finale un pò deludente ma da quel che si intuisce ci sarà un seguito...

[Vertex]

Per restare in tema di survival horror, ho completato l'italianissimo Daymare 1998.

Un bel survival, nonostante tutto. La trama ricorda ovviamente quella dei RE (esperimenti genetici, mutazioni ecc..). Niente di originalissimo ma comunque fa il suo sporco lavoro.

Il gameplay è simile a quello del remake di RE2, ma non identico. Gli zombi sono più semplici, attaccano solo quando sono in piedi e non sono smembrabili. In compenso gli piace parecchio afferrare il giocatore, una presa quasi istantanea dalla quale è possibile liberarsi solo premendo furiosamente il tasto opportuno. Meccanica niente male. Purtroppo la varietà di nemici non è il punto forte del gioco. A parte gli zombi semplici (quelli abbracciosi), ci sono gli zombi speciali. Normalmente li vediamo apparire per la prima volta come boss, successivamente vengono arruolati alla stregua degli altri e li troviamo in giro come gli zombi semplici. Gli zombi speciali hanno spesso dei punti deboli dove è possibile arrecare più danno del normale.
Mancano zombi quadrupedi o comunque non antropomorfi. Nessun animale infatti è coinvolto dalla mutazione, pare.

Durante il gioco controlleremo diversi personaggi. Non hanno abilità specifiche, ma avranno in dotazione un arsenale leggermente diverso. Avranno a disposizione al massimo 3 armi da fuoco a testa (pistole, fucili a pompa, smg). Non ci sono purtroppo armi pesanti tipo lanciagranate/lanciamissili o granate. Non ci sono coltelli. I colpi melee vengono effettuali utilizzando il calcio dell'arma equipaggiata. Proprio questi ultimi rivestono un ruolo fondamentale nell'economia di gioco, molto di più di quanto non fosse in altri survival (RE4/RE5 a parte).

A proposito, il gioco prevede due livelli di difficoltà: facile e Daymare, che sarebbe la difficoltà consigliata dagli sviluppatori. La difficoltà Daymare è superiore alla difficoltà media della maggior parte dei giochi attuali, per cui è abbastanza impegnativa, ma comunque fattibilissima, a patto di non sprecare troppe risorse. Com'è normale aspettarsi in un survival che si rispetti non è possibile uccidere tutti gli zombi. Nelle zone di passaggio conviene sempre evitare di sprecare munizioni, andando magari in dribbling o attuando una certa tecnica che consente di limitare al minimo lo spreco....

Il level design non raggiunge il livello qualitativo dei giochi Capcom, ma è comunque di tutto rispetto. I livelli sono meno interconnessi, ma c'è una discreta varietà. Rispetto a RE2 remake, risulta meno statico. Ci si sofferma meno nei vari ambienti e si cammina di più. C'è però una pecca non di poco conto. Spesso i livelli sono spezzati da caricamenti, che avvengono all'apertura di determinate porte. Queste fungono da spartiacque tra due sezioni e impediscono ai nemici di oltrepassare certe aree, il che ci rende le cose un po' troppo facili in alcuni frangenti.

Anche in Daymare ci sono chiavi da trovare, meccanismi da sbloccare e puzzle da risolvere. Per quanto riguarda gli enigmi, la difficoltà di questi ultimi è sicuramente superiore a quella dei vari Resident Evil. In generale quindi sono rimasto abbastanza soddisfatto. C'è però una cosa che non ho gradito più di tanto. In alcuni enigmi si è voluta alzare artificiosamente la difficoltà mischiando un po' troppo le carte. In pratica, accanto agli indizi utili alla soluzione dell'enigma, sono stati aggiunte una serie di informazioni fuorvianti e inutili che non fanno altro che confondere il giocatore. Un modo di fare un po' scorretto, secondo me.

Se c'è però un aspetto per il quale Daymare si differenzia nettamente dai RE è la gestione delle munizioni e dell'inventario. Scordatevi di ricaricare le armi al volo, ossia senza entrare nel menu di gioco. Questo è possibile farlo solo col fucile a pompa.
Una precisazione essenziale. Entrando nel menu il gioco non va in pausa, per cui è deleterio farlo durante un combattimento o in una zona non pacificata. Detto questo, le armi con caricatore ( pistole e smg) possono essere caricate in tempo reale solo sostituendo il caricatore, che ovviamente, deve essere già carico e pronto all'uso. Occorre quindi, ogni volta che se ne ha l'occasione, riempire i caricatori dal menu per fare in modo di essere pronti all'occorrenza.
Riepilogando... dal menu di gioco possiamo riempire i caricatori in eccesso o eventualmente riempire il caricatore attualmente equipaggiato. Al di fuori del menu possiamo solo rimpiazzare il caricatore equipaggiato con uno di quelli di scorta.
Oltre a questo si aggiunge un altro elemento che può complicare ulteriormente le cose.
La sostituzione del caricatore (senza aprire il menu) può essere di due tipi. Veloce o lenta.
Quella veloce ci permette una sostituzione quasi immediata, al prezzo di lasciar cadere a terra il caricatore vuoto. Quella lenta ovviamente richiede molto più tempo, ma il caricatore vuoto viene riposto nel menu. Ora, poiché i caricatori (anche vuoti) sono una risorsa essenziale al pari se non più delle munizioni stesse, è evidente come non ci si possa permettere di perderli per strada. Da questo consegue che la sostituzione veloce è praticabile solo nelle zone dove sicuramente possiamo recuperare i caricatori. Se infatti rimanessimo con il solo caricatore equipaggiato nell'arma, non potremmo più ricaricare se non entrando nel menu, il che equivarrebbe ad una morte certa e definitiva.

I salvataggi.
Daymare 1998 utilizza un sistema di salvataggio ibrido . Checkpoint + salvataggi manuali. Per tutta la durata del gioco, in prossimità di momenti chiave, raggiungendo determinate location, al cambio del personaggio o dopo aver sconfitto un boss scatterà un salvataggio automatico. Solo andando avanti un bel po' con la trama sarà possibile usufruire anche dei salvataggi manuali. Il primo luogo dove è possibile salvare manualmente è parte integrante della trama, per cui non lo si può saltare in alcun modo. I salvataggi manuali infatti sono del tutto facoltativi e in qualche modo occultati nel mondo di gioco (giocando capirete il perché). Ma la cosa più importante collegata ai salvataggi manuali è la gestione delle nostre scorte. Nei Resident Evil avevamo le mitiche casse dove stipare il surplus del nostro inventario. In Daymare c'è un sistema simile, ma stavolta è strettamente legato appunto al computer che ci permette di salvare manualmente. Questo apparecchio ci consente quindi di salvare, sistemare le scorte, riscattare delle ricompense legate al ritrovamento di alcuni chip posseduti da ricercatori di primo piano, ed infine addirittura di barattare alcune delle nostre scorte in eccesso con munizioni o medikit.
Una curiosità. Durante il gioco, come ho già detto, alterneremo l'uso di diversi personaggi. Ogni volta che torneremo con un personaggio giù usato, questo avrà lo stesso equipaggiamento e munizioni che aveva l'ultima volta che l'avevamo lasciato.

Cosa dire in definitiva? Nonostante il gioco abbia non pochi problemi legati alle animazioni non proprio realistiche dei volti e degli zombi, una caratterizzazione dei personaggi non da oscar, una trama non originalissima e un ia dei nemici molto basilare, si tratta di un buon survival, dall'ottima atmosfera, musiche molto azzeccate e coinvolgenti (soprattutto durante le boss fight), mappe alcune davvero ispirate (la cittadina su tutte) ed un gameplay meno superficiale di quel che sembra a prima vista.
Promosso e consigliato.

[FroZen]

Grazie, mi è balzato all'occhio in questi giorni (news su pcgaming se non erro) lo terrò d'occhio

[FroZen]

SOMA

Voto: 8.5

Piaciuto, l'ho finito in 7:45 ma mi sono sembrate molte di più....il finale poi è pazzesco.

Bravi.

Si sarà già detto di tutto percui la taglio qui.

[Vincenzo77]

Io invece ieri ho completato Gris al 100%.


Vi dirò, una mezza delusione. Atmosfera e musiche ok, "poteri" del nostro personaggio carini, ma sinceramente mi ha annoiato in un nulla. Se poi ci mettete anche che da quel che ho letto, se non si segue un certo percorso, si può restare bloccati ed essere costretti a riavviare il gioco, il gioco non lo consiglio affatto. Se non l'avessi vinto su steamgifts avrei chiesto il rimborso.

Per me da prendere solo in bundle, poi per carità magari non è il mio genere...

Specifico: fosse stato un video per esprimere emozioni l'avrei apprezzato, ma come videogioco no.

[ticchi]

Originariamente inviato da Vertex

Per restare in tema di survival horror, ho completato l'italianissimo Daymare 1998.



Un bel survival, nonostante tutto. La trama ricorda ovviamente quella dei RE (esperimenti genetici, mutazioni ecc..). Niente di originalissimo ma comunque fa il suo sporco lavoro.



Il gameplay è simile a quello del remake di RE2, ma non identico. Gli zombi sono più semplici, attaccano solo quando sono in piedi e non sono smembrabili. In compenso gli piace parecchio afferrare il giocatore, una presa quasi istantanea dalla quale è possibile liberarsi solo premendo furiosamente il tasto opportuno. Meccanica niente male. Purtroppo la varietà di nemici non è il punto forte del gioco. A parte gli zombi semplici (quelli abbracciosi), ci sono gli zombi speciali. Normalmente li vediamo apparire per la prima volta come boss, successivamente vengono arruolati alla stregua degli altri e li troviamo in giro come gli zombi semplici. Gli zombi speciali hanno spesso dei punti deboli dove è possibile arrecare più danno del normale.

Mancano zombi quadrupedi o comunque non antropomorfi. Nessun animale infatti è coinvolto dalla mutazione, pare.



Durante il gioco controlleremo diversi personaggi. Non hanno abilità specifiche, ma avranno in dotazione un arsenale leggermente diverso. Avranno a disposizione al massimo 3 armi da fuoco a testa (pistole, fucili a pompa, smg). Non ci sono purtroppo armi pesanti tipo lanciagranate/lanciamissili o granate. Non ci sono coltelli. I colpi melee vengono effettuali utilizzando il calcio dell'arma equipaggiata. Proprio questi ultimi rivestono un ruolo fondamentale nell'economia di gioco, molto di più di quanto non fosse in altri survival (RE4/RE5 a parte).



A proposito, il gioco prevede due livelli di difficoltà: facile e Daymare, che sarebbe la difficoltà consigliata dagli sviluppatori. La difficoltà Daymare è superiore alla difficoltà media della maggior parte dei giochi attuali, per cui è abbastanza impegnativa, ma comunque fattibilissima, a patto di non sprecare troppe risorse. Com'è normale aspettarsi in un survival che si rispetti non è possibile uccidere tutti gli zombi. Nelle zone di passaggio conviene sempre evitare di sprecare munizioni, andando magari in dribbling o attuando una certa tecnica che consente di limitare al minimo lo spreco....



Il level design non raggiunge il livello qualitativo dei giochi Capcom, ma è comunque di tutto rispetto. I livelli sono meno interconnessi, ma c'è una discreta varietà. Rispetto a RE2 remake, risulta meno statico. Ci si sofferma meno nei vari ambienti e si cammina di più. C'è però una pecca non di poco conto. Spesso i livelli sono spezzati da caricamenti, che avvengono all'apertura di determinate porte. Queste fungono da spartiacque tra due sezioni e impediscono ai nemici di oltrepassare certe aree, il che ci rende le cose un po' troppo facili in alcuni frangenti.



Anche in Daymare ci sono chiavi da trovare, meccanismi da sbloccare e puzzle da risolvere. Per quanto riguarda gli enigmi, la difficoltà di questi ultimi è sicuramente superiore a quella dei vari Resident Evil. In generale quindi sono rimasto abbastanza soddisfatto. C'è però una cosa che non ho gradito più di tanto. In alcuni enigmi si è voluta alzare artificiosamente la difficoltà mischiando un po' troppo le carte. In pratica, accanto agli indizi utili alla soluzione dell'enigma, sono stati aggiunte una serie di informazioni fuorvianti e inutili che non fanno altro che confondere il giocatore. Un modo di fare un po' scorretto, secondo me.



Se c'è però un aspetto per il quale Daymare si differenzia nettamente dai RE è la gestione delle munizioni e dell'inventario. Scordatevi di ricaricare le armi al volo, ossia senza entrare nel menu di gioco. Questo è possibile farlo solo col fucile a pompa.

Una precisazione essenziale. Entrando nel menu il gioco non va in pausa, per cui è deleterio farlo durante un combattimento o in una zona non pacificata. Detto questo, le armi con caricatore ( pistole e smg) possono essere caricate in tempo reale solo sostituendo il caricatore, che ovviamente, deve essere già carico e pronto all'uso. Occorre quindi, ogni volta che se ne ha l'occasione, riempire i caricatori dal menu per fare in modo di essere pronti all'occorrenza.

Riepilogando... dal menu di gioco possiamo riempire i caricatori in eccesso o eventualmente riempire il caricatore attualmente equipaggiato. Al di fuori del menu possiamo solo rimpiazzare il caricatore equipaggiato con uno di quelli di scorta.

Oltre a questo si aggiunge un altro elemento che può complicare ulteriormente le cose.

La sostituzione del caricatore (senza aprire il menu) può essere di due tipi. Veloce o lenta.

Quella veloce ci permette una sostituzione quasi immediata, al prezzo di lasciar cadere a terra il caricatore vuoto. Quella lenta ovviamente richiede molto più tempo, ma il caricatore vuoto viene riposto nel menu. Ora, poiché i caricatori (anche vuoti) sono una risorsa essenziale al pari se non più delle munizioni stesse, è evidente come non ci si possa permettere di perderli per strada. Da questo consegue che la sostituzione veloce è praticabile solo nelle zone dove sicuramente possiamo recuperare i caricatori. Se infatti rimanessimo con il solo caricatore equipaggiato nell'arma, non potremmo più ricaricare se non entrando nel menu, il che equivarrebbe ad una morte certa e definitiva.



I salvataggi.

Daymare 1998 utilizza un sistema di salvataggio ibrido . Checkpoint + salvataggi manuali. Per tutta la durata del gioco, in prossimità di momenti chiave, raggiungendo determinate location, al cambio del personaggio o dopo aver sconfitto un boss scatterà un salvataggio automatico. Solo andando avanti un bel po' con la trama sarà possibile usufruire anche dei salvataggi manuali. Il primo luogo dove è possibile salvare manualmente è parte integrante della trama, per cui non lo si può saltare in alcun modo. I salvataggi manuali infatti sono del tutto facoltativi e in qualche modo occultati nel mondo di gioco (giocando capirete il perché). Ma la cosa più importante collegata ai salvataggi manuali è la gestione delle nostre scorte. Nei Resident Evil avevamo le mitiche casse dove stipare il surplus del nostro inventario. In Daymare c'è un sistema simile, ma stavolta è strettamente legato appunto al computer che ci permette di salvare manualmente. Questo apparecchio ci consente quindi di salvare, sistemare le scorte, riscattare delle ricompense legate al ritrovamento di alcuni chip posseduti da ricercatori di primo piano, ed infine addirittura di barattare alcune delle nostre scorte in eccesso con munizioni o medikit.

Una curiosità. Durante il gioco, come ho già detto, alterneremo l'uso di diversi personaggi. Ogni volta che torneremo con un personaggio giù usato, questo avrà lo stesso equipaggiamento e munizioni che aveva l'ultima volta che l'avevamo lasciato.



Cosa dire in definitiva? Nonostante il gioco abbia non pochi problemi legati alle animazioni non proprio realistiche dei volti e degli zombi, una caratterizzazione dei personaggi non da oscar, una trama non originalissima e un ia dei nemici molto basilare, si tratta di un buon survival, dall'ottima atmosfera, musiche molto azzeccate e coinvolgenti (soprattutto durante le boss fight), mappe alcune davvero ispirate (la cittadina su tutte) ed un gameplay meno superficiale di quel che sembra a prima vista.

Promosso e consigliato.

Sono quasi alla fine e concordo pienamente con quanto hai scritto tranne forse sugli enigmi che ho trovato molto più ostici in residenti evil 1. Comunque bel gioco, da giocare di notte con le cuffie...

Inviato dal mio SM-G9350 utilizzando Tapatalk

[alexbilly]

Originariamente inviato da FroZen

SOMA

Voto: 8.5

Piaciuto, l'ho finito in 7:45 ma mi sono sembrate molte di più....il finale poi è pazzesco.

Bravi.

Si sarà già detto di tutto percui la taglio qui.

mai abbastanza.

[Jon Irenicus]

Ho finito Card Quest per android. E manco sul tablet, proprio sul cell. O meglio, una delle 3 quest che compongono la storia, ma sono partiti i crediti per cui prendiamola per buona...
C'è anche su Steam: https://store.steampowered.com/app/493080/Card_Quest/
Il nome è giusto un po' generico...
Di giochi di carte non me ne intendo ma dico subito la conclusione: questo è veramente un gioco coi fiocchi. E' un gioco a turni più che dignitoso, rinfrescante nella sua diversità (probabilmente perchè non conosco giochi di carte, a parte briscola con un bel rosso di compagnia ).
Rigorosamente singleplayer e offline.
Ad un primo sguardo sembra già potenzialmente interessante. Giocandoci, già dal tutorial, si conferma l'impressione e si nota che il gioco bastona, visto che basta una mossa errata per mandare tutto in malora. E non c'è rigenerazione della vita tranne in qualche caso.
Anzi, all'inizio è proprio tosto, riuscivo a malapena ad arrivare al terzo livello.
Il gioco consta di 3 quest che sono completamente separate. Ogni quest è divisa in livelli, i quali sono una serie di scontri con alla fine un boss e si prosegue in ordine di difficoltà. Gli scontri sono casuali, ma non troppo. Dopo il boss si può scegliere in che livello andare (ogni livello ha 3 varianti con mostri diversi). I nemici non hanno un mazzo di carte, hanno le loro statistiche di danno e vita, poi ci saranno quelli che hanno anche armatura, schivata, attacco da distante e così via. C'è una bella varietà in merito.
Si livella aumentando qualche statistica ma senza migliorare chissà quanto.
Ci sono 4 classi che hanno un gameplay piuttosto differente tra loro.
Una cosa che mi è piaciuta è che si, occorre attaccare, però quando tocca al nemico occorre ripararsi schivando, parando, ecc e occorre avere le carte giuste e, soprattutto, il fiato per poterle usare, per cui non si può attaccare con potenza e devastazione ma poi prendere un fracco di botte perchè non si può usare la difesa.
Di roguelike ha solo il permadeath (anche se si può sbloccare di iniziare a metà), la leggera casualità degli scontri e il gameplay ragionato, per il resto non lo è proprio.

Come grafica è semplice ma i nemici son ben caratterizzati, musica ed effetti sonori sono adeguati. L'atmosfera dark undead old school la trovo azzeccata.
Col cell 5" le scritte delle carte e certi numeri sono piccoli, si possono comunque ingrandire, col tablet 10" è perfetto. Comunque le carte si imparano e alla fine temevo di aver problemi col cell, invece no. Si mangia un po' di batteria...

Questo di base.

Poi si sblocca roba. E qua particolarmente bello perchè, oltre a oggetti semplici, si sbloccano proprio mazzi diversi. E c'è un botto di roba da sbloccare, me ne manca un sacco.
Mazzi che hanno poche carte ma dove conta ogni cosa, ogni mossa e le combo regnano sovrane. Il che è una bella cosa, in certe circostanze può anche capitare la mano sfortunata, ma generalmente si riesce a gestire ottimamente.
Per esempio il guerriero, ha: 5 carte date dallo stile, 5 carte date dallo scudo e 4 carte date dall'arma. Si trova anche un'ascia da usare al posto dello scudo e si gioca stile dual wield, anche se mi par difficile come modo. C'è lo stile base che è tattico, il barbaro che è offensivo e il paladino che è difensivo. Poi armi varie con soluzioni parecchio interessanti.
Il bello è che non solo i personaggi sono diversi tra loro ma, in questo modo, anche un personaggio può personalizzato in modo diverso. Personalmente ho trovato paladino + martello da guerra e scudo sacro micidiale, fortissimo in difesa, forte in attacco e che riesce pure a guarirsi.
Il martello da guerra, tra l'altro è gestito ottimamente, in pratica se non si fa un minimo di combo non solo rende meno (normale), ma fa pagare di più l'utilizzo delle altre carte.
Ho dato un'occhiata alla wiki e, finendo il gioco con certi oggetti, si sbloccano anche delle sottoclassi.

Che dire, mi sta piacendo parecchio, sarà una presenza fissa sul mio cell, ogni tanto qualche partita me la farò ancora. Nel suo piccolo è ottimamente strutturato, dà soddisfazione e riesce anche ad essere longevo.
Non so se effettivamente tutte le classi siano bilanciate (forse non sarebbe male poter cambiare loadout dopo ogni zona, certe cose possono essere piuttosto cancare per certi personaggi), in ogni caso mi sono già divertito abbastanza.
Mi viene anche da consigliarlo su pc, come gameplay è veramente ottimo, il 94% su Steam non mente.