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#21 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2015
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Affezione e colpo di fulmine ? Sono sublimazioni dell'impulso riproduttivo regolate da ormoni. In particolare sull' affezione si sa benissimo che è regolata dall' ossitocina Senso del bello ? La cosa è più complicata.... ma alla fine anche qui si può far risalire tutto ai criteri di scelta del partner in cui conta molto la simmetria e le proporzioni (sezione aurea), simmetria e proporzioni che pi ritroviamo nell' arte nella musica etc altra cosa che è legata al senso del bello è come il nostro cervello ricorda le cose.. per ciò possiamo percepire come bella una cosa solo perchè è legata ad un ricordo piacevole anche se per adesso non capiamo ancora del tutto come funziona il nostro cervello, non c'è bisogno di chiamare in causa concetti assolutamente privi di fondamento scientifico come l'anima. |
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#22 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Saronno (VA)
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Il nostro SOC biologico funziona sia elettricamente che chimicamente. Nessuna magia, nessuna meraviglia irreplicabile. Già da decenni esistono farmaci capaci di agire sulla chimica del cervello per alterare stati emozionali. Nulla che non possa errere replicato in un organismo sintetico una volta che sai come funziona.
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DEMON77 La mia galleria su Deviant Art: http://aby77.deviantart.com/gallery/?catpath=/ |
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#23 | |||||||
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Messaggi: 6848
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Tralasciando la descrizione tendenziosa, se dici che sono errori dovresti dimostrare come lo siano, e sono curioso di sapere quale possa essere la spiegazione, secondo te.
Devo però anticiparti che, se come aver introdotto l'ateismo fa supporre, hai intenzione di appellarti a quel pasticcio di libro che si è cominciato a scrivere probabilmente più di 3000 anni fa ed è stato rimaneggiato chissà da chi e chissà quante volte, e alla credenza popolare sull'infalsificabile essere che nessuno può vedere e tutto può ma niente fa, parti già molto male. Quote:
Puoi anche fare considerazioni su definizioni diverse da questa, ma ciò non rende comunque l'anima definita come sopra più vera. Quote:
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Non possiamo ovviamente escludere che possa essere altrimenti, come del resto non possiamo escludere, per esempio, che i minerali possano prendere vita, ma per quanto ne sappiamo solo determinati composti possono darle origine; e allo stesso modo potrebbe essere che solo i veri e propri organismi possano essere coscienti (almeno come definizione "stretta"). Quote:
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![]() (P.S. l’avevi detto anche sopra, me l’ero già scordato ![]() Certo, se immagini di creare prima un corpo alternativo, e poi di "riversarci" dentro la coscienza ottieni un clone, non c'è scampo. Ma immagina una situazione simile a quella della nave, in cui - sempre supponendo che la natura della realtà sia meccanicistica - si riuscisse a replicare, con precisa esattezza, il funzionamento delle cellule (cerebrali o meno) in cellule sintetiche, e che queste potessero sostituire quelle originali a mano a mano che queste ultime morissero. A questo punto non rimarrebbe alcun corpo residuo, con una propria coscienza a parte: potresti sempre dire che il risultato finale sia una mera copia?
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Ἀξύνετοι ἀκούσαντες κωφοῖσιν ἐοίκασι ̇φάτις αὐτοῖσιν μαθτυρεῖ παρεόντας ἀπεῖναι. Ὕες γοῦν βορβόρῳ ἥδονται μᾶλλον ἢ καθαρῷ ὕδατι. Ultima modifica di giuliop : 05-04-2024 alle 15:29. |
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#24 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Saronno (VA)
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Per entrare nel merito non saprei.. staremmo parlando di una trasformazione per gradi dove il contenitore originale si muta in quello artificiale. Possiamo definirlo "INDOLORE" ma tecnicamente parlando il risultato non cambia. Immaginiamo la stessa cosa ma non per gradi: tu biologico vieni copiato nel tu artificiale. tu biologico muori (ma non te ne rendi conto perchè per rendersi conto serve un cervello in funzione) Tu cibernetico ti svegli ma non te ne rendi conto perchè il tuo cervello percepisce piena continuità con la precedente realtà.. come se fosse esistito da sempre.
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#25 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2015
Messaggi: 5354
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Si faceva menzione a livello accademico di come ogni parte del cervello sia "specifica" di una una funzione e prevarica le altre parti, questo in teoria... Studi sempre più specifici e casi particolari hanno evidenziato come il cervello ha si parti deputate a svolgere determinati ruoli, ma che queste non hanno ne l'esclusiva ne la prevaricazione sugli altri settori. Un esempio su tutti era di un uomo che a seguito di un trauma acquisì la capacità di leggere contemporaneamente ed in modo simultaneo due libri diversi. Il fatto di leggere non era in assoluto la parte stupefacente quanto piuttosto lo era comprendere e acquisire ciò che si leggeva. Il trauma aveva reciso delle parti celebrali che collegano i due emisferi e questi hanno continuato a funzionare in modo indipendente ma dialogando tra loro attraverso il cervelletto ( che non era mai stato indicato prima come capace di cio). Il soggetto non aveva nessun problema apparente, ne sdoppiamento della personalità o schizofrenia, e l'unico handicap menzionato erano i riflessi nettamente sopra la media ( ma non tali da pregiudicarne la vita quotidiana). Questo "handicap" però non è stato possibile ricondurre al trauma in modo specifico mancando test antecedenti al trauma stesso. Le uniche certezze furono: Del Cervello ( o meglio del sistema nervoso centrale) ne sappiamo pochissimo. Il cervello è in grado di autoripararsi e autoriprogrammarsi in un modo a noi assai sconosciuto. Se in condizioni standard una parte del cervello mostra attività mentre svolgiamo un compito in condizioni specifiche ( stress, stanchezza, assenza di sonno ecc) lo stesso compito può essere svolto da parti differenti del cervello. |
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#26 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2015
Messaggi: 5354
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Vedi la definizione della treccani è quella che mi sta a genio, il problema è che se due gemelli omozigoti in fasce ( quindi meccanicamente identici) reagiscono in modo diverso a un evento esterno la conseguenza di programmazione meccanica-logica perde di significato ( e non parlo di bambini di una certa età, ma di pochi mesi di vita). Se gia due copie organiche perfette meccanicamente agiscono in modo differente a stimoli esterni ( e per impenetrabile indicavo l'essere soggetto a interferenze esterne) pensare che sia possibile riprodurre l'anima ( nella definizione data dalla treccani) in modo artificiale la vedo come pure e semplice utopia. Al massimo si potrebbe parlare di un istantanea al tempo X, non certo di una replica. |
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#27 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2020
Messaggi: 1092
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Ah sì, le questioni della coscienza soggettiva, delle copie ecc: ci ho ragionato e dibattuto a lungo tot anni fa. Alla fine sono giunto alla conclusione che la questione è complicata se si tenta di trovarvi una risposta "oggettiva", "logica" perché in realtà non è una questione oggettiva o logica: che una tua copia "sia ancora te" (e che la cosa ti sia accettabile), che il teletrasporto (o simile) equivalga ad una morte o no dipende dai punti di vista, non c'è "una risposta giusta e una sbagliata", un "consenso scientifico": sono concetti collegati con l'idea di identità e in ultima analisi di vita. Non c'è una ragione logica anche proprio per vivere piuttosto che no, sono in astratto solo due realtà fisiche. La differenza la fa qualcosa di soggettivo, di emotivo: l'istinto di autoconservazione.
Si vive perché sì, è assiomatico, "hard coded" nel cervello. Stesso discorso per le copie e le "morti locali" (e per il concetto di morte stesso): riteniamo la morte una cosa negativa e (in genere) da rifuggire per via di quell'istinto e per le conseguenze. Uno può scegliere di ignorare l'istinto di autoconservazione se vuole (anche senza il discorso delle copie e della continuità "del processo", peraltro, per un qualche bene superiore ad esempio). Magari più facilmente se la tecnologia togliesse di mezzo alcune delle conseguenze della morte. Ma è appunto una scelta: quali limiti lasciar cadere a fronte di quali benefici. Uno può decidere che l'individualità è quella "classica", quindi che include il tal corpo fisico, con i cambiamenti ammessi ma "entro certi limiti" e quindi rispettare gli istinti che fanno parte del pacchetto "umanità" intesa come fino ad oggi, oppure decidere che basta che ci sia un "processo" di se stessi attivo da qualche parte e la propria identità è conservata. La seconda scelta (si parla di "infomorfi", quindi di un concetto diverso di esistenza umana, non necessariamente migliore o peggiore) ha dei vantaggi, dato che diventa possibile "viaggiare" tramite semplice trasmissione dati alla velocità della luce, come in certi libri di Egan, e degli svantaggi, come ad esempio appunto l'accettare di essere copiabili, che ha anche conseguenze pratiche da considerare, oltre che "filosofiche" (ogni copia richiede -e "ha diritto"- alle stesse risorse dell'originale, cosa che può essere problematica, soprattutto includendo i rapporti interpersonali), e ignorare l'istinto di autoconservazione nel caso di copie distruttive: infilarsi in un tritacarne quantistico (il teletrasporto) ad esempio implica la morte locale, che non è positiva o negativa di per sè, dipende appunto da come uno la vede, nel nuovo contesto di cosa è possibile e con le nuove conseguenze (o mancanza delle stesse). Uno può vederla anche semplicemente come andare a dormire: di fatto in un contesto del genere le conseguenze sono le stesse. Oppure no: dipende da come uno sente la cosa. Si può pensare anche a dei compromessi, come una copia progressiva in presenza di coscienza: copiare parti della mente "sufficientemente piccole" su un altro supporto, sempre collegato a quello biologico originale durante tutto il processo, durante il quale la coscienza è sveglia, in modo che possa abituarsi gradualmente e non vedere il cambiamento come troppo violento/distruttivo. In questo modo è più facile vedere la cosa come appunto un cambiamento (come quando si mettono su muscoli allenandosi, per intenderci: cambiamenti sufficientemente progressivi li associamo al "normale" concetto di vita classico. Cambiamenti troppo violenti ed estensivi no). Ma ovviamente quest'altro metodo comporta l'accettazione di limiti (non è possibile il viaggio via trasmissione dati ad esempio). D'altro canto bisogna fare bene attenzione a quali e quanti limiti lasciar cadere: i limiti, lo dice la parola stessa, "delimitano"; a toglierne troppi con troppa leggerezza si corre il rischio di "perdere se stessi", di perdere proprio il senso dell'esistenza, perché l'esistenza implica il concetto di scelte, e le scelte hanno senso solo in presenza di vincoli. Anche decidere di ignorare o "fare sconti" all'istinto di autoconservazione è potenzialmente "pericoloso", perché è un po' il motore che ci spinge a vivere: indebolendolo si rischia di indebolire la motivazione all'esistenza (che come dicevamo non ha nessuna motivazione di altro tipo). Quindi ribadisco: questione soggettiva, di scelte individuali che di fatto definiscono la realtà. Non c'è un giusto o sbagliato: la vera questione sarà in realtà valutare per sè che definizione di esistenza umana risulta accettabile, se e quando si porrà il problema. Quali limiti si preferisce tenersi per evitare di svuotare di senso la propria esistenza, e quali sono meno importanti. E prevedo che sarà un passaggio parecchio delicato e con parecchi danni collaterali, con molta gente che farà magari scelte di cui si pentirà successivamente, dando di matto ![]() Spero di essermi riuscito a spiegare, sono questioni alquanto filosofiche potenzialmente vastissime, che in questa sede ho stringato e semplificato al massimo. Ultima modifica di Informative : 05-04-2024 alle 18:46. |
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#28 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2008
Messaggi: 1739
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Giusta osservazione. Alla fine penso che abbiano avuto accesso a tutto internet. Non sò però se su internet ci siano tutti i manoscritti posseduti dall'uomo. Ultima modifica di fabius21 : 05-04-2024 alle 19:29. |
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#29 | ||||
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Messaggi: 6848
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A questo punto la conclusione mi sembra esattamente la stessa: sei sempre un organismo ma non sei più quello di prima, che è "morto" allo stesso modo di come morirebbe l'originale, nel caso della copia. Quote:
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#30 | |||||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
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al di là dei pirla che tacciano qualunque ipotesi in tal senso di complottismo e che spacciano l'assenza di prove ( ![]() ![]() Quote:
![]() Tutto molto fra virgolette... La qual cosa, dopo aver scartato il geocentrismo e l'antropocentrismo, ci metterebbe davvero all'angolo... oppure al Centro, essendo a questo punto in grado di Creare qualunque cosa... ![]() ![]() Chi sarebbe Dio a questo punto? ![]() Quote:
![]() ![]() hmm... Quote:
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Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (O.W.) |
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#31 | |
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Punto due: sono impulsi ELETTRICI, l'elettromagnetismo ed i campi elettromagnetici sono altra cosa. Se ci fosse interferenza reale e rilevante le cose che andrebbero in pappa ben prima del tuo cervello sarebbero i microchip su base silicio. Poi quando si parla di onde elettromagnetiche è fondamenntale definire frequenza ed anche intensità del segnale. Perchè l'umanità intera è IMMERSA in campi elettromagnetici potentissimi sin dal day 1 della sua esistenza decine di milglia di anni addietro. La luce solare stessa è una radiazione elettromagnetica che colpisce il pianeta da milioni di anni con una potenza di 1 Kilowatt al metro quadrato. Una potenza di fuoco che supera di centiania di volte l'intensità di un qualsiasi segnale radio legato a trasmissione dati creato dall'uomo. Se dovevamo essere fritti dalle onde elettromagnetiche lo saremmo già stati millenni prima del buon Marconi. Le tecnologie dati TAX, GSM, 2G, 3G, 4G, 5G... ecc usano sempre le stesse bande radio che negli anni si sono da sempre utilizzate per le trasmissioni. Cambiano le modalità ma il campo delle frequenze sempre quello è. Ed anche la potenza del segnale emesso è super controllata.. oggi molto più di una volta aggiungo. Ora, dire che non hanno nessuna interazione con noi sicuramente è sbagliato.. ma se fossero davvero pericolose si sarebbe già notato da parecchio.
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#32 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
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Quindi se copio la mia coscienza o la tua, per dire, in una macchina e poi potenzio l'hardware fornendo un processore sempre più potente e delle memorie sempre più grandi pensi che potrebbe emergere qualcosa che trascende la coscienza così come la conosciamo oggi spingendosi oltre il limite umano o pensi che quella coscienza sarebbe solo leggermente più rapida o ancora non cambierebbe niente perché incontreresti un limite "software"?
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#33 | ||||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
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proprio perchè a certe condizioni ambientali siamo sottoposti da ere, è la ragione per cui siamo "fatti" per sopportare quelle condizioni. così come i pesci respirano nell'acqua, e muoiono all'aria, e per noi è l'opposto, anche se la vita si è sviluppata nell'acqua. eccetera eccetera. Quote:
primo perchè dietro ci sono interessi sconfinati secondo perchè "dimostrare" è molto difficile terzo perchè lo stesso "percorso" vale per tutto ciò che oggi invece riteniamo pericoloso, dall'amianto alla diossina, e persino alle radiazioni ionizzanti o al fumo di sigaretta (che in passato erano pure ritenuti toccasana... ![]() Quote:
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#34 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
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Come dire che se mangi una mela selvatica non ti fa nulla ma se ne mangi una coltivata da te muori. Ovvio che se si parla di emissioni di onde elettromagnetiche la potenza del segnale è rilevante nell'equazione. Motivo per cui esistono limiti di legge molto conservativi proprio per evitare problemi di sorta.. ed essendo limiti emissivi molto bassi si controbilancia con un reticolo di antenne con più elementi. In paragone è come se parlassimo di uno spruzzo di acqua nebulizzata: se lo spruzzo con cento spruzzini a mano non ti faccio nulla anche dopo lungo tempo ma se ti sparo un getto d'acqua con una idropulitrice ti danneggio anche con pochi secondi di esposizione. Se poi invece (e non è questo il caso) stessimo parlando di radiazioni ionizzanti allora non sarebbe più acqua ma acido.. e lì ti danneggerei anche col semplice spruzzino a mano. Quote:
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#35 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 7857
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Se esistesse un modo di creare un te stesso eterno ti fermeresti a pensare a certe quisquiglie? Concedimi un paragone "fantasy" ma se esistesse l'alchimia e per creare la pietra filosofale servisse sacrificare altri 10/100/1000 cristiani per avere poi io solo la vita eterna io non sono così ipocrita da dire che mi porrei il problema. Se esiste un rammarico nella mia vita, una paura che nemmeno io posso superare è proprio il fatto di avere una scadenza quindi pur di superare tale limite non c'è prezzo che non sarei disposto a pagare. Figurati se mi pongo problemi su cosa sarebbe la copia. A patto che sia una copia 1 a 1 di me, eterna, mi va bene anche che io finisca e la copia duri per sempre. Quote:
Intendiamoci potrebbe anche non esistere niente del genere... potremmo essere l'apice della coscienza e oltre questo punto esserci solo maggiore rapidità di elaborazione e nient'altro ma finché non ci proviamo non potremo mai saperlo con certezza. Ultima modifica di Darkon : 08-04-2024 alle 07:37. |
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#36 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
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Messaggi: 21758
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Puoi fare un "COPIA" ma non un "MUOVI". Quindi "tu biologico" resti sempre dove stai.. ci sarà al massimo un tuo clone perfetto che andra avanti ad evolversi.. ma non saresti comunque il "TU" con cui sto chattando ora.
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#37 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Messaggi: 20025
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gli organismi si adattano ad un certo ambiente, e quelli inadatti periscono. noi ci siamo adattati ad un certo ambiente, e se lo modifichi in tempi non geologici, possono esserci problemi di adattamento ovvero di malattie e morti. questo è l'ABC dell'evoluzione, non capisco perchè lo metti in discussione. e, in ogni caso, per esempio https://roma.repubblica.it/cronaca/2...tiche-5565454/ quindi SI le onde artificiali possono benissimo essere dannose (anzi è dimostrato nel casso specifico che per la cronaca aveva emissioni do 25 V/m che lo sono state). Quote:
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grazie al nostro splendido governo che agevola tutte le lobby, i limiti sono stati quasi triplicati da 6 a 15 V/m. Limiti per niente "conservativi". era una battuta ![]()
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#38 | |
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Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 7857
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Ma se è una copia 1 a 1 di me, sono effettivamente io contemporaneamente in molteplici luoghi e solo da quel punto in poi esisteranno due me con esperienze diverse che via via che passa il tempo si differenzieranno sempre di più. Se vuoi un parallelismo è come un multiverso... se prendiamo per buona la teoria per cui ci sono infiniti universi che si differenziano sulla base delle scelte che vengono fatte e ogni scelta comporta una o più ramificazioni una eventuale copia di un "io" non sarebbe diversa. Ad ogni copia si creerebbe un nuovo me che avrebbe un passato comune e che inizierebbe a differenziarsi da quel punto in poi. Se ci pensi non è un brutto compromesso e se partiamo anche dal presupposto che non esista una sorta di "anima" e che quindi a parità di "backup" non c'è differenza tra il mio io originale e un ipotetico backup potresti anche semplicemente ogni sera prima di dormire salvarti e in caso succeda qualcosa scaricare l'ultimo backup in un nuovo corpo senza che ci siano sostanziali differenze. |
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#39 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
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Sono i livelli indicati dalla commissione europea e restiamo comunque uno dei paesi con i limiti più conservativi. https://www.arpa.fvg.it/temi/focus/5...lori-italiani/
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#40 | |
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Iscritto dal: Sep 2001
Città: Saronno (VA)
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Se fai un clone di me stesso e lo fai andare ad una festa io rosico perchè alla festa c'è lui e non IO. Frega cazzi che è perfettamente identico a me.. alla festa comunque c'è andato LUI.
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