|
|||||||
|
|
|
![]() |
|
|
Strumenti |
|
|
#21 | |
|
Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
Messaggi: 84
|
Quote:
|
|
|
|
|
|
|
#22 | |
|
Member
Iscritto dal: Jul 2006
Città: ischia
Messaggi: 73
|
Quote:
In ogni caso tra le righe mi dai ragione anche se non è la tua intenzione, è necessario un reset, riavvolgere il nastro dal sultanato e dalla suburra attuale e tornare al 1970 dopo di che riavviare il processo di decentramento amministrativo e sottolineo AMMINISTRATIVO tenendo conto degli orrori già compiuti. In alternativa non abbiamo altro strada che percorrere quella tracciata dalle potenti burocrazie regionali che spingono per preservare i propri privilegi di casta e se mai aumentarli, rafforzando le satrapie ed i satrapi in essere.... |
|
|
|
|
|
|
#23 | |
|
Member
Iscritto dal: Oct 2005
Messaggi: 68
|
Quote:
b)La Germania è stata costruita attorno alla forza militare/economica della Prussia, come l'Italia intorno al Piemonte. Bismark ha forzato i principi tedeschi a fondare l'impero germanico esattamente come i vari stati italiani sono diventati italia attraverso dei plebisciti. c)In Germania oltre a parlare dialetti diversi erano anche divisi tra "cattolici" (generalmente pro Austria) e "protestanti" (pro Prussia), neanche esistevano dei confini chiari. La penisola italiana invece, benché mera espressione geografica (secondo Metternich) ha dei confini chiarissimi. d)Considero la scelta del modello di stato centralizzato stile "Francese" un errore madornale. Basta pensare agli effetti dell'introduzione delle leggi piemontesi in Sicilia. Se vuoi ti posso sottolineare meglio le differenze tra l'Italia e la Francia, comunque mi risulta che anche la seconda con la riforma costituzionale del 2005 abbia introdotto qualche elemento di decentramento (per far contenti i corsi più che altro). e)Che i cittadini di uno stato si riconoscano nel loro stato e sentano esso rappresentare la loro cultura e la loro società sono a mio parere premesse fondamentali perché lo stato stesso stia in piedi. Uno stato in cui una fetta dei cittadini si sente alienata e non si riconosce rischia di avere una vita assai breve. I cittadini devono sentirsi rappresentati dalle istituzioni, devono sentirle come le loro istituzioni, altrimenti la cosa non funziona. |
|
|
|
|
|
|
#24 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 376
|
Quote:
La moltiplicazioni di enti e consulenze per scrivere leggi (come già avvenuto sulla sanità) provoca costi aggiuntivi. Vale per qualsiasi "trasferimento di competenze" - visto che si tratta di una moltiplicazione per 21 degli enti interessati dal trasferimento e della necessità di 21 volte i consulenti per la scrittura di leggi. Inoltre, l'ente originario statale rimane solitamente (il ministero della salute non è di certo sparito, sempre per esempio). Bisogna vedere fino a che punto il trasferimento è conveniente con le esigenze (non solo economiche) di uno stato. I pro ed i contro. Abolire le regioni no, ma le province sì. E trasformare le regioni a statuto speciale in regioni normali sicuro. Ultima modifica di MadJackal : 16-05-2010 alle 13:00. |
|
|
|
|
|
|
#25 | |
|
Member
Iscritto dal: Jul 2006
Città: ischia
Messaggi: 73
|
Quote:
Ritengo che stante invece il nostro percorso storico e le nostre "peculiari" inclinazioni se vogliamo preservare l'unità politica, ed io lo voglio, dobbiamo adottare un modello di decentramento amministrativo alla francese. |
|
|
|
|
|
|
#26 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Città: Londra, UK
Messaggi: 538
|
Sono d'accordo, per vari motivi.
Credo che siamo piú o meno tutti d'accordo che regioni e province insieme non hanno senso. Quindi partiamo da qui. Le regioni cosí come sono non hanno senso. Territorialmente intendo. Non a caso molte di esse sono aggregazioni di "entitá territoriali" distinte. Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia. Lo stesso Lazio é un insieme di realtá completamente diverse. La provincia di Rieti, zona essenzialmente di "montagna", Frosinone e Latina che sono zone essenzialmente agricole, la provincia di Viterbo che é forse piú vicina alla Toscana che non alle altre province laziali. Sono troppo grandi per essere veramente vicine al cittadino, e allo stesso tempo non ha senso rendere federali la sanitá e il fisco, perché in primis si moltiplicherebbero le leggi e le strutture burocratiche. La provincia invece é qualcosa di piú "umano". É territorialmente circoscritta, al punto da poter gestire direttamente le questioni che riguardano i cittadini e lo sviluppo. Se ci sono meno livelli di rappresentanza si snellisce ogni processo di intervento dello stato. Allo stesso tempo ha una identitá molto piú definita. Porto ancora l'esempio del Lazio: non si dovrebbero mischiare i problemi locali degli abitanti del Terminillo con quelli della provincia di Latina. Una assemblea provinciale, in linea di principio, é piú radicata nel territorio di quanto una regionale potrá mai essere. E volendo riprendere un tema caro ai leghisti, il dialetto non é una questione regionale... Ovviamente dietro a tutto ció ci dovrebbe essere uno stato in grado di coordinare il lavoro delle province. Una delle due camere dovrebbe essere appunto dedicata al coordinamento delle politiche locali. |
|
|
|
|
| Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 17:19.





















