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25-10-2009, 13:36 | #301 |
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Marzorati va ko, Nenè titolare
Ultimissime dal Sant'Elia, con il Cagliari già sceso in campo per saggiare il terreno dell'impianto isolano. Torna l'emergenza in difesa: Lino Marzorati questa mattina ha evidenziato un risentimento muscolare che lo tiene fuori dai giochi per la gara contro il Genoa. Allegri è costretto dunque a varare una difesa del tutto inedita, con Canini dirottato a destra e Lopez-Astori centrali. Novità anche in attacco: al posto di Matri (che va in panchina), Massimiliano Allegri promuove titolare Nenè, all'esordio dal primo minuto. Tandem così tutto brasiliano, con l'ex Nacional Madeira affiancato a Jeda. Il Cagliari scenderà così in campo con Marchetti; Canini, Lopez, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Biondini; Cossu; Nenè, Jeda. |
25-10-2009, 15:24 | #302 |
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Se non ci si dà una calmata con tutta questa fretta che procura solo errori finisce male...e non solo oggi.
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25-10-2009, 15:56 | #303 |
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matri come ha passato la palla a lazzari...un genio
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25-10-2009, 16:05 | #304 |
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come rosica gasperini!
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25-10-2009, 16:10 | #305 |
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25-10-2009, 16:16 | #306 |
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pareva un tarantolato in campo,meglio del miglior novellino
comunque non aveva tutti i torti,rigore quanto meno discutibile,ammonizione inesistente,rigore concesso su azione di agostini in fuorigioco non rompesse le palle però e si ricordasse l'espulsione di cossu dell'anno scorso e la rapina a mano armata del marassi di 2 anni fa |
25-10-2009, 16:25 | #307 |
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Il rigore per me era evidente, il tiro era diretto in porta, solo che ha espulso il giocatore sbagliato!!! l'arbitro era completamente nel pallone...pessimo.
Sta di fatto che senza le incursioni dei due esterni non si va molto lontano..Agostini ha fatto qualche cross...ma Canini chiaramente non poteva fare chissà che.Un pò di culo non è guastato...comunque brutta partita.
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25-10-2009, 16:29 | #308 |
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però c'abbiamo due palle grandi così,e biondini ha fatto bene a zittire chi stava iniziando a fischiare la squadra.
questo gruppo negli ultimi 3 anni ha fatto qualcosa di straordinario se si considerano capitale investito,il presidente pippomane che ci ritroviamo e le concorrenti che si rinforzano ogni anno....fischiare per un periodo no(che poi non siamo sicuramente lucidi ma nemmeno stiam facendo cagare al 100%)è veramente da ingrati riguardo il rigore,è vero,il braccio era troppo staccato dal corpo ma cossu era troppo ravvicinato...comunque moretti l'ha colpita e lui è stato espulso,no? |
25-10-2009, 16:55 | #309 |
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Lazzari segna, il Cagliari si rialza Partita batticuore col Genoa: 3-2
Un Cagliari tutto cuore batte il Genoa in rimonta e ottiene il suo primo successo interno in stagione. Il gioco però non è ancora ai livelli dello scorso anno e i sardi dovranno ancora lavorare parecchio. È il giorno di Nené, all’esordio dal primo minuto. A centrocampo Biondini viene preferito a Lazzari, mentre Allegri scioglie i dubbi in difesa facendo giocare Lopez, Astori e Canini tutti e tre insieme, con quest’ultimo nel ruolo di terzino destro, complice anche l'infortunio dell'ultim'ora di Marzorati. Il Cagliari prova a fare la partita da subito, mettendo immediatamente in evidenza un Cossu particolarmente ispirato. Per vedere il Genoa si deve attendere il quarto d’ora, quando i Grifoni prendono coraggio e provano a impensierire Marchetti. Il vantaggio degli ospiti arriva con un calcio di punizione battuto da Mesto e deviato da Dessena alle spalle del portiere rossoblu. I padroni di casa si scuotono e reagiscono e a cavallo della mezzora trovano due occasioni per pareggiare, prima con una traversa su calcio di punizione di Conti, poi con una percussione in area di Cossu conclusa con un cross basso deviato in angolo dalla difesa del Genoa. La squadra di Allegri però è disordinata e non riesce a sviluppare una manovra convincente, andando al riposo in svantaggio. Cossu è scatenato anche nella ripresa e spaventa Amelia due volte. Il pareggio arriva al decimo al termine di un’azione insistita dei rossoblù. Agostini scatta in posizione decisamente sospetta e costringe Amelia alla respinta, la palla carambola sui piedi di Jeda, che perde il tempo per il tiro ma riesce a servire Dessena che centra il palo, Biondini è il più lesto a intervenire e appoggia in porta in spaccata. Il Genoa va in difficoltà ma Lopez gli regala il nuovo vantaggio servendo Floccari con un assist che chiede solo di essere spinto in rete. Tutto da rifare per i padroni di casa. Allegri corre ai ripari inserendo Lazzari e Matri al posto di Dessena e Jeda, due mosse che si riveleranno particolarmente azzeccate. Al trentaduesimo Moretti respinge col braccio una conclusione di Cossu, per lui c’è la seconda ammonizione, per il Cagliari il calcio di rigore. Sul dischetto va Nené che trasforma colpendo anche il palo e realizza il nuovo pareggio e il suo secondo gol in campionato. Gasperini, con l’uomo in meno, ora ha paura di perdere e inserisce Esposito per Palladino. Ha ragione l’allenatore del Genoa a temere il Cagliari che spinge e trova il vantaggio al quarantaduesimo con uno splendido gol di Lazzari servito da un altrettanto splendido assist di Matri, che da terra trova il modo di mandare in gol il compagno con un colpo di tacco. I padroni di casa potrebbero trovare anche il quarto gol, ma Amelia respinge la conclusione di Matri. Finisce così, 3-2 per il Cagliari che ottiene la prima vittoria interna della stagione. CAGLIARI-GENOA 3-2 (primo tempo 0-1) MARCATORI: 21' p.t. Mesto, 10' s.t. Biondini, 14' s.t. Floccari, 33' s.t. Nenè (rig.), 42' s.t. Lazzari. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti; Canini, Lopez, Astori, Agostini; Dessena (20' s.t. Lazzari), Conti, Biondini; Cossu (44' s.t. Barone); Jeda (24' s.t. Matri), Nenè. In panchina: Lupatelli, Marzoratti, Parola, Larrivey. All: Allegri. GENOA (4-3-3): Amelia; Papastathopoulos, Moretti, Biava, Bocchetti; Rossi, Milanetto, Juric (30' p.t. Zapater); Palladino (36' s.t. Esposito), Floccari (18' s.t. Sculli), Mesto. In panchina: Russo, Modesto, Palacio, Crespo. All: Gasperini. ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto. NOTE: giornata di sole, terreno di gioco in non perfette condizioni. Angoli: 5-2. Espulsi Moretti al 32' s.t. per doppia ammonizione e al 48' s.t. il d.g. del Genoa, Fabrizio Preziosi. Ammoniti: Canini, Astori, Cossu, Rossi, Papastathopoulos, Floccari e Milanetto. Recupero: 2'; 5'. Cagliari-Genoa, le pagelle Marchetti 6 Sostanzialmente mai impegnato, viene beffato da due suoi compagni. Sulla punizione di Mesto, la beffarda deviazione di Dessena lo spiazza, costringendolo a raccogliere il pallone in fondo alla rete. Esente da colpe il portiere della Nazionale anche in occasione del raddoppio genoano: la frittata la fa Lopez, l'estremo difensore - coperto - nulla può sul piattone di Floccari. Canini 7 Schierato nell'inedito ruolo di terzino destro per l'improvvisa assenza di Marzorati, l'ex atalantino non demerita. Nel primo tempo fa fatica a contenere Palladino, ma presidia con autorità la propria fascia di competenza. Nella ripresa, con il Cagliari all'assalto del fortino ligure, si proietta con convinzione in avanti, fornendo un utile supporto al centrocampo nelle fasi cruciali del match. Stoico fino all'ultimo, conclude la propria partita finendo a sportellate con Sculli. Da applausi. Lopez 4,5 Troppo grave l'errore che rischia di vanificare la rincorsa del Cagliari. Uno svarione non degno di un giocatore che ha alle spalle oltre 400 presenze tra i professionisti: il peso dell'età inizia a farsi sentire, urge trovare il coraggio di fare un passo indietro. Allo stato attuale, Canini e Astori forniscono garanzie decisamente maggiori. Astori 6 Qualche imprecisione di troppo in una partita comunque sufficiente. Soffre la mancanza di un riferimento offensivo stabile negli avversari, con Floccari che spesso finiva con l'arretrare per favorire l'inserimento dei centrocampisti. Agostini 6,5 Gara dai due volti. Poco preciso e confusionario in fase offensiva, diventa prezioso nelle concitate battute finali, quando i rossoblù si lanciano generosamente in avanti. Da una sua progressione nasce il rigore poi trasformato da Nenè. Dessena 5,5 Sfortunato nell'occasione del primo gol genoano, non riesce a fornire un contributo convincente, finendo quasi fagocitato nelle maglie del centrocampo ligure. Meglio in avvio di ripresa, quando pressa con maggior convinzione e si propone con concretezza in area di rigore: coglie un clamoroso palo, col pallone che poi finisce tra i piedi di Biondini per l'1-1. (dal 65' Lazzari 6,5 La zampata del potenziale campione. Segue Matri, s'inserisce e si dota di una freddezza finlandese per battere Amelia e regalare i tre punti al Cagliari) Conti 5,5 Ancora lontano dagli standard di rendimento ai quali ha abituato i tifosi rossoblù, coglie una clamorosa traversa alla mezz'ora del primo tempo. Nella ripresa, tanto lavoro oscuro ma un apporto poco consistente alla manovra offensiva. Biondini 6,5 Riappropriatosi con orgoglio della maglia da titolare, offre una prestazione tutta sostanza, non negandosi qualche ragionata sortita dalle parti di Amelia. Con la voracità del rapace regala l'1-1 alla sua squadra, zittendo con rabbia i fischi piovuti dal settore distinti. Cossu 7,5 Simply the best. Per il cuore, la voglia, l'impronta che dà a questo Cagliari. Lo trovi ovunque, pure marcato in maniera asfissiante dai centrocampisti della formazione di Gasperini, che gli riserva un trattamento tutto speciale. Nella ripresa, emergono schiumanti la rabbia e l'orgoglio: giocate sempre illuminanti, con tocchi deliziosi e dribbling di gran classe. E il marchio tattico della casa, quello svariare costantemente lungo tutto il fronte offensivo. Manca giusto il gol, cercato in due occasioni senza fortuna; esce stremato, al 90'. Chapeu. (dal 90' Barone s.v.) Jeda 6 Tanto fumo, poco arrosto e molte botte. I difensori liguri non risparmiano qualche generosa randellata all'attaccante brasiliano, che è più a contatto con il terreno del Sant'Elia con le terga che con i piedi. La classe, quella, c'è sempre: le sue ripartenze in velocità sono da manuale del calcio, per citare un altro ex goleador carioca. Esce, provato, per lasciare spazio a Matri. (dal 69' Matri 6,5 Semplicemente perfetto nel calarsi nel match. Si allarga a sinistra, mette in difficoltà Papastathopoulos e Biava e serve il pallone decisivo a Lazzari. Un pieno di morale in vista della gara dell'Olimpico). Nenè 6,5 Fatica nel primo tempo, sovrastato dai centrali del Genoa. Cresce nella ripresa, contendendo con caparbietà ogni pallone alto ai dirimpettai rossoblù: si presenta con encomiabile coraggio sul dischetto, trasformando chirurgicamente il rigore concesso da Gava. Allegri 6,5 Diamogliene atto: a Catania lo criticammo per i cambi, che oggi ha azzeccato in pieno. Le manovre correttive apportate nella ripresa sono state decisive ai fini del risultato: coraggiosissimo nell'inserire Matri al posto di Jeda, lasciando in campo per tutti i 90 minuti Nenè. Allegri:" Vittoria di cuore" Alla duecentesima panchina tra i professionisti, Massimiliano Allegri ritrova la vittoria al Sant'Elia superando un Genoa per due volte in vantaggio. L'allenatore toscano sorvola sulle polemiche di Gasperini: "Non parlo dell'arbitraggio, non l'ho mai fatto e non mi mi permetto di farlo perchè altrimenti ogni domenica si creerebbe una polemica. Bisogna analizzare la partita e giudicare quello che i ragazzi hanno fatto sul campo". E conclude sottolineando l'ottima prestazione ed il carattere dei suoi:"E' stata una gara difficiòe contro una squadra importante con il Genoa. La squadra ha giocato con il cuore, non era sicuramente facile ottenere i tre punti ma i ragazzi hanno meritato di vincere per quello che hanno fatto vedere sul campo. Credo che oggi abbiamo dimostrato quello spirito di sacrificio che ci servirà per ottenere la salvezza". |
25-10-2009, 17:31 | #310 |
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Ho guardato la partita in internet e l'immagine non era chiara, ma non credo proprio sia stato Moretti a colpire la palla con la mano.
Sul fatto che si stesse esagerando sul Cagliari era chiaro, l'impegno c'era c'è e credo ci sarà manca solo della calma e quella precisione nei fraseggi che tanto mi piaceva l'anno passato. Biondini ha sicuramente fatto bene, ma sembrava troppo incazzato nel farlo...vabhe, bisogna essere in campo per capire cosa voglia dire..
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25-10-2009, 17:39 | #311 |
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Per concludere, sto cazzo di Nenè è una roccia, sembra magro ma è robusto, da l'idea di solidità nei contrasti ne esce sempre bene e appena gli capita tira in porta come per la sponda fatta da Matri..lo vede bene...
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25-10-2009, 17:40 | #312 |
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d'accordo
matri tra l'altro mi pare sempre più uno da ultima mezz'ora |
25-10-2009, 18:32 | #313 |
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Biondini: "La mia esultanza? Ce l'avevo con chi stava insultando mia madre"
Più che mai adrenalinico Davide Biondini, oggi autore del primo dei tre gol del Cagliari, commenta la vittoria finale dei suoi sul Genoa e spiega le motivazioni dietro alla sua rabbiosa esultanza: «Vedendo come stava andando, con loro in vantaggio nonostante noi avessimo fatto la partita fino a quel momento, pensavamo fosse una di quelle domeniche stregate, in cui nulla riesce a girar bene; per questo quella di oggi è a maggior ragione una vittoria di carattere, che fa un gran bene al morale oltre che alla classifica. Ho esultato con tutta quella rabbia per rispondere a quelli che stavano insultando mia madre e mi stavano dando del venduto; chiedo scusa alle persone a cui non mi stavo rivolgendo, il mio disappunto riguardava soltanto una piccola parte dello stadio, ma in quel momento non sono riuscito a starmene zitto e subire quelle offese». |
25-10-2009, 18:49 | #314 |
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GASPERINI, Genoa meritava di vincere, arbitro condizionato
l tecnico del Genoa Giampiero Gasperini, prossimo avversario della Fiorentina nel turno infrasettimanale di mercoledì, non ha digerito il ko in rimonta al Sant'Elia contro il Cagliari, e se la prende con l'arbitro Gava. "Sarebbe stata più giusta una vittoria del Genoa, ma è andata diversamente. Se fossero state due grandi squadre a giocare questa gara si sarebbe creato il pandemonio, invece sono state solo Cagliari e Genoa e la cosa andrà nel dimenticatoio. E' stata una bruttissima giornata per chi ama lo sport. Il Genoa non è in crisi e abbiamo subito una sconfitta immeritata". Il tecnico parla di condizionamento dell'arbitro. "Al di là degli episodi il Genoa ha subito ingiustizie troppo pesanti. C'è stato un condizionamento continuo nei confronti dell'arbitro che ha finito col perdere la tramontana. Nell'intervallo ho visto pressioni e capannelli di giocatori e dirigenti intorno a lui". |
25-10-2009, 19:41 | #315 | |
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Quote:
Il grande gioco offensivo di Gasperini equivale al catenaccio di Helenio Herrera? |
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25-10-2009, 19:55 | #316 |
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Vittoria importante, Gasperini che impari da Allegri che non commenta mai l'arbitraggio.
E poi non capisco come faccia a dire che il Genoa meritava la vittoria, basta guardare le statistiche, 15 tiri nostri contro 3 loro.... Cioè....
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25-10-2009, 20:03 | #317 | |
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Per quel poco che ho visto, squadra incostante e con poca lucidità nella fase di inizio della azione.....avranno anche fatto delle stagioni prodigiose, ma nel calcio non ci si adagia sui ricordi...i palmares non fanno vincere le partite e sinceramente il Cagliari non ha più il bel gioco che lo caratterizzava....
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26-10-2009, 14:50 | #318 |
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Gasperini ha fotocopiato l'allenatore del Chievo Di Carlo, Helenio in confronto sembrava Sacchi....inoltre le sue accuse contro i dirigenti del Cagliari sono molto gravi...ci andrei cauto se fossi in lui.
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27-10-2009, 07:57 | #319 |
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Unione Sarda - Cagliari dalla pelle dura
Ci vuole pazienza, fiducia, compattezza e, soprattutto, una convinzione: il Cagliari ha come unico obiettivo la salvezza e i risultati straordinari dello scorso campionato vanno archiviati, se non si vuole perdere contatto con la realtà. Questo ha detto la partita con il Genoa, che ha sancito il primo successo interno della stagione dopo le tre sconfitte consecutive con Siena, Inter e Chievo Verona. È stata una vittoria sofferta, che i rossoblù hanno conquistato con le armi solitamente a disposizione delle squadre di provincia: umiltà, cuore, determinazione, capacità di non arrendersi. Il Genoa, pur in crisi, dispone di un potenziale tecnico non paragonabile a quello messo a disposizione di Allegri. A NERVI TESI Per l'allenatore rossoblù è stato un week-end campale. L'immagine di Allegri che dava le spalle a Nenè mentre calciava il rigore del 2-2 è emblematica: troppe tensioni, troppi mormorii, troppa insofferenza, anche da parte di settori del pubblico (in particolare quello dei distinti, al quale si è rivolto polemicamente Biondini dopo aver segnato il gol dell'1-1), che Allegri ha elegantemente ripreso nel dopo partita. In giro c'è qualche commentatore poco limpido che adombra presunte incomprensioni tra Cellino e il suo allenatore, con l'obiettivo di minare l'ambiente rossoblù e promuovere qualche candidato alternativo. Una manovra subdola che, per fortuna, trova poca presa in un ambiente compatto come una biglia di vetro. Pesava, inoltre, l'incapacità del Cagliari di spezzare il tabù Sant'Elia, che ha resistito sino all'87', quando Lazzari ha infilato in porta la palla del 3-2. «Meritato», ha detto Allegri, in un dopo gara innervosito dalle insinuazioni del tecnico genoano Gasperini, in grave difficoltà a giustificare con Preziosi (che non lo ha mai amato, nonostante le parole melliflue degli ultimi anni) le tre sconfitte consecutive con ben undici gol sul groppone. A MUSO DURO Il Cagliari ha reagito alle difficoltà con determinazione, riuscendo persino ad attenuare i nefasti effetti del doppio infortunio del terzino destro. A Pisano, all'ultimo momento si è aggiunto Marzoratti, costringendo Canini a giocare in una posizione per lui inusuale, dove peraltro se l'è cavata più che dignitosamente. Il doppio svantaggio avrebbe stroncato un toro, invece, il Cagliari con molto cuore ha risalito la china, sino a compiere il sorpasso finale. Il Sant'Elia ha giustamente tributato ai rossoblù un lungo applauso finale. Ma prima? LE DIFFICOLTÀ Dal settore distinti è piovuto qualche fischio di troppo, che hanno irritato i giocatori e l'allenatore. Per questo Allegri, nel dopo gara, ha ricordato che questo sarà un campionato di sofferenza, con alti e bassi e con un unico obiettivo: la salvezza. Le imprese dello scorso anno non possono essere ripetute, perché la squadra è meno ricca di quella dello scorso anno e perché i cambiamenti della formazione-base, per motivi vari, sono stati notevoli. Ecco perché serve pazienza da parte di tutti, a iniziare dalla società per proseguire con il pubblico. Allegri riuscirà a tenere la squadra ben oltre la linea di galleggiamento (adesso è quindicesima con quattro punti di vantaggio sul terzultimo posto) e a gennaio la società potrà apportare i ritocchi necessari. La difesa è corta e il deficit è evidenziato dagli infortuni. Il centrocampo è ricco di uomini ma male assortito, perché c'è meno qualità dello scorso anno, limite al quale Lazzari, bravo ma non ancora continuo, non riesce per il momento a sopperire completamente. E per quanto riguarda l'attacco, l'errore è stato evidente: per sostituire Acquafresca si è puntato su Larrivey, reduce da un'esperienza negativa in Italia, e su Nenè, neofita del campionato italiano. Allegri sta ancora cercando di capire chi dei due possa garantire il numero di gol necessari per salvarsi. LO SCENARIO I tifosi, dopo le gioie della passata stagione, sognavano piazzamenti Uefa e cose del genere. Niente di più sbagliato. La strada per arrampicarsi sino a quelle vette è lunghissima e molto ripida. Le gerarchie del campionato sono cristallizzate, per fare il salto di qualità, servirebbe rinforzare la società e dotarla di mezzi finanziari superiori. Come? Con uno stadio di proprietà che possa essere una fonte di reddito e con una diversa ripartizione dei diritti televisivi. Questioni complesse, forse irrisolvibili. La vicenda del Sant'Elia forse sarà senza fine, mentre i nuovi diritti tv difficilmente determineranno la svolta. Le differenze tra ricchi e poveri resteranno immutate. Così va il mondo del calcio. E non solo quello. La Nuova Sardegna - Cagliari tre punti di fiducia Con fatica, un po’ di confusione, molto spirito di sacrificio. Il Cagliari batte il Genoa e si conferma solido e compatto. Passare sui liguri non era facile. Specie dopo il doppio svantaggio, su autorete sfortunato regalo di capitan Lopez. La gioia del dopo gara - peccato che la squadra non abbia completato il giro dello stadio per ringraziare i tifosi - è comprensibile. Le 5 sconfitte in 8 gare, il Sant’Elia terra di conquista dopo essere stato fortino inespugnabile, un gioco pasticciato nei momenti clou, il calo tecnico di alcuni degli uomini più importanti, stavano trasformando un avvio difficile in una piccola crisi. Le basi. Crisi di risultati e di gioco, se si eccettuano le gare con Inter, Bari e Parma. Poca personalità e maturità. Non a caso Allegri, che domenica ha festeggiato le 200 partite da professionista, alla vigilia aveva scomodato il concetto chiave per battere il Genoa: test mentale e caratteriale da affrontare senza sbavature. E’ andata bene. I liguri, pur affaticati - le coppe, senza rose ampie, pesano eccome - hanno avuto la strada spianata. Ma Cossu e compagni sono stati bravi nel reagire. Con lucidità, intensità ed equilibrio. Cambi vincenti. Biondini, Lazzari e Nené in gol: tre sigilli, con sfumature diverse, molto pesanti. Per i singoli e per la squadra. Allegri per il forfait di Marzoratti, ha inserito Canini. Ha messo Nené e Biondini per poi chiedere la spallata a Lazzari e Matri. Tutto è filato liscio. Risultato? Un mix positivo. Utile da domani, con la Lazio dell’ex Ballardini. Intanto, se Allegri sottolinea che «il Cagliari ha 6 giocatori nuovi», va detto della mancanza di difensori. Per Cellino, in rientro da Miami, da qui al mercato di gennaio, temi per riflettere non ne mancano. Scarsa memoria. Allegri risponde alle accuse del tecnico ligure: «Preferisco non commentare ma se ha parlato di intimidazioni dei miei giocatori all’arbitro, se ne assume le responsabilità». Ma se anche Gasperini, abile e galantuomo, attacca gli arbitri e dice di «aver avuto sensazioni negative, sembrava una partita tra ragazzini arbitrata da un parente della squadra di casa», si è davvero messi male. Tra l’altro, l’anno scorso il Cagliari perse 1-0 con il Genoa giocando in 10 per oltre un’ora per l’espulsione di Cossu chiesta a gran voce da Juric. A Roma. Con Rocchi e soci, non ci sono solo i precedenti positivi. Scongiuri a parte, il Cagliari può accelerare. All’Olimpico, su una Lazio ferita dalla sconfitta di Bari, serve umiltà e carattere. Non sarà facile ma se la condizione fisica è ottimale i rossoblù hanno le carte in regola per affrontare Lazio e Atalanta con il coltello dalla parte del manico. |
27-10-2009, 15:14 | #320 |
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Allegri: "La formazione? Ho ancora dubbi in avanti"
Consueto incontro con la stampa per mister Allegri, alla vigilia del match che vedrà i rossoblù affrontare la Lazio all'Olimpico, terra di conquista l'anno scorso. Ricordando il 4-1 di gennaio, il tecnico livornese commenta: "Arrivammo al massimo della forma e supportati dai risultati". Ben diversa la situazione attuale: "Stavolta sarà tutt'altra partita. Mi aspetto una Lazio aggressiva, che vorrà riscattare gli ultimi risultati negativi". Allegri guarda comunque il bicchiere mezzo pieno di questo altalenante avvio di stagione: "Noi cercheremo come al solito di fare la nostra parte. C'è lo spirito giusto. I ragazzi attraversano un buon momento. Domenica hanno saputo reagire alle difficoltà nella maniera migliore. Abbiamo 10 punti, un buon bottino, considerando che sono cambiati gli equilibri, e Lopez è rimasto fuori un mese". Per quanto riguarda la formazione da opporre ai biancocelesti, sicura la conferma in blocco della retroguardia, anche per la forzata assenza di Marzoratti, mentre i dubbi sono in attacco. "Nenè ha giocato bene, ma non disputava una partita intera da cinque mesi; Matri e Jeda sono in buona condizione, e ho pronto Larrivey, che vedo in palla. Deciderò domani mattina dopo l'ultimo allenamento". |
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