Milan Clan - Stagione 2008/09 - Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate!

[markus_81]

stasera inizia la cempions

[fab77]

'ngiorno!

[cuorern]

Originariamente inviato da teogros

Che non sia al 100% è chiaro... ma secondo me è assolutamente uno dei nostri più in forma!

OMG!

[fab77]

Originariamente inviato da cuorern

Che figata Californication!

Avevo già visto qualche mese fa le prime due puntate, e devo dire che è uno spasso vero!

Quasi più crudo, cinico e divertente di Nip&Tuck e Dr. House!

[Jamal Crawford]

Su sheva concordo, ma dinho perche' dovrebbe pagare? mi puo' stare bene che stia fuopri con lo zurigo, ma con la lazio devono giocare kaka' dinho pato e borriello, fuori culone cristo santo

[didiu]

Originariamente inviato da fab77

'ngiorno!

'giorno a te fab...

dio cosa pagherei per farmi dare il buongiorno da Megan ogni mattina...

[mt_iceman]

"il milan? devo pensare all'italia"

[verolenny]

Originariamente inviato da Jamal Crawford

Berlusconi: "mi occupo solo dell'Italia"

SI VEDE, Pxxxx!

3 giorni di sospensione per offese a personaggio pubblico.

[markus_81]

anch'io mi farei toccare dal presidente

[vincenzo2008]

buon giorno raga , domenica abbiati ci salverà farà così

[nickdc]

Riparte la Champions
Sfida al quartetto inglese

Questa sera scatta il primo atto del massimo torneo continentale per club; la finale a Roma il 27 maggio 2009. Dal 1992/93, quando fu introdottua la nuova formula della coppa, nessuna squadra l'ha mai vinta per due volte consecutive

MILANO, 16 settembre 2008 - Bentornati nella lotteria del calcio moderno. Bentornati cioè nella Champions League, l'unica manifestazione europea in cui nessuno ha mai vinto per due anni di fila. Dalla stagione 1992-'93 in cui è nata la nuova coppa allargata ai non-campioni, ci hanno provato in quindici, Juventus e Milan compresi, ma nessuno ha centrato la doppietta, spesso riuscita invece nei campionati nazionali. Per trovare lo stesso nome inciso per due volte consecutive sulla coppa dalle grandi orecchie, bisogna tornare indietro al 1990 quando il primo Milan di Berlusconi rivinse la vecchia coppa dei Campioni a Vienna, contro il Benfica, conquistata la stagione precedente a Barcellona contro la Steaua. Basterebbe questo dato per capire quanto sarà difficile trionfare a Roma il 27 maggio 2009. Perché la Champions League si vince in un terzo di gare (13) rispetto al campionato, ma nello stesso arco di tempo e soprattutto con l'aggravante dell'incognita dei sorteggi, che dagli ottavi di finale in avanti possono mettere di fronte le squadre più forti del momento, o le favorite in assoluto.
QUARTETTO EUROPEO - L'unica certezza riguarda i nomi dei Paesi che potrebbero fare festa. Salvo ribaltoni, tipo quello del 2004 che esaltò il Porto di Mourinho, anche la prossima coppa, come tutte le altre assegnate negli anni Duemila, dovrebbe finire a una squadra dei quattro grandi campionati europei: Germania, Inghilterra, Italia e Spagna. Con questi ultimi tre in corsa per il nuovo primato, perché con la vittoria di Mosca il Manchester United ha portato la Premier League a quota 11 successi, come la Liga e la nostra Serie A. Il nuovo Bayern Monaco di Klinsmann, con Oddo alle spalle di Toni, dopo un anno di vacanza in coppa Uefa ha voglia di riassaporare la gioia del successo, confidando nel fatto che vinse l'ultima coppa nell'ultima finale in Italia, nel 2001 a Milano, quando superò ai rigori il Valencia di Cuper. Ma la cabala e la fame arretrata non bastano, perché l'Inghilterra parte ancora favorita.
QUARTETTO INGLESE - Non è un caso che nelle ultime due stagioni ci siano state tre squadre inglesi in semifinale e negli ultimi quattro anni almeno una in finale, e soprattutto quattro diverse: Liverpool 2005, Arsenal 2006, Liverpool 2007, Chelsea e Manchester United 2008. La vera dimostrazione di forza è questa, moltiplicata da una leadership presente nell'albo d'oro da tempi non sospetti, molto prima cioè dell'arrivo dei vari magnati da ogni parte del mondo. Mentre Italia (Milan 7, Inter e Juventus 2) e Germania (Bayern Monaco 4, Amburgo e Borussia Dortmund 1) hanno vinto la coppa con tre squadre, e la Spagna (Real Madrid 9, Barcellona 2), soltanto con due, l'Inghilterra è salita sul tetto d'Europa con quattro club: Liverpool 5, Manchester U. 3, Nottingham F. 2, Aston Villa 1. Come dire il passato remoto e quello prossimo che si fondono nel presente e prenotano il futuro.
QUARTETTO ITALIANO - A Manchester, Chelsea, Arsenal e Liverpool, in ordine di pericolosità, noi rispondiamo con Inter, Roma, Juventus e Fiorentina, anche se soltanto l'Inter ci sembra in grado di arrivare fino in fondo. L'organico non le mancava nemmeno la stagione scorsa, la mentalità sì. E a questa provvederà Mourinho, perché nemmeno con lui l'Inter ha la certezza di tornare in finale, dopo la sconfitta del 1972 contro l'Ajax, ma se non altro non sbaglierà più l'approccio come nelle ultime sfide tristemente decisive contro Liverpool, Valencia e Villarreal. Mentre per la Fiorentina è già importante partecipare, la Roma avrà lo stimolo di giocare la finale in casa, per cancellare l'amarezza della sconfitta contro il Liverpool del 1984. Ma anche la Juventus, che proprio a Roma vinse la sua ultima coppa nel 1996 contro l'Ajax, ha gli uomini e l'esperienza per andare lontano, a patto che non caschi nella prima trappola preparata da Zenit e Real Madrid nel girone preliminare. Perché i russi, vincitori della coppa Uefa e della Supercoppa europea contro il Manchester United, sono la nuova mina vagante della Coppa. Il Real Madrid, in compenso, è sempre il Real Madrid, anche se sul piano tecnico appare inferiore al nuovo Barcellona di Guardiola e soprattutto Messi. Ma in Champions può succedere di tutto, anche che Roma ospiti una finale tutta italiana. Alla faccia degli inglesi, troppo favoriti per continuare a vincere.
Alberto Cerruti

[cuorern]

Originariamente inviato da vincenzo2008

buon giorno raga , domenica abbiati ci salverà farà così

asd

[nickdc]

Terapia d'urto
Fuori i nuovi, il Milan in cerca di concretezza. Ronaldinho e Sheva prime vittime della svolta

MILANO - Da Yokohama a Genova. Dal tetto del mondo all'ultimo posto della serie A. In nove mesi il Milan è rovinosamente franato da una dimensione planetaria ad uno scompartimento di terza classe del campionato.

Soltanto il logo dorato della Fifa sulle maglie serve a non annacquare la memoria e a ricordare che in fondo «i campioni siamo ancora noi». In realtà c'è poco da stupirsi: che quella rossonera, costruita più con un occhio agli effetti mediatici che alle esigenze reali dell'allenatore, fosse soprattutto una squadra virtuale non era difficile da comprendere.

E ora che il rosario di sette sconfitte lo ha impietosamente confermato, pure chi si era fatto abbagliare dallo scintillio di tre Palloni d'oro si sta convincendo che forse, è proprio il caso di dirlo, non è tutto oro quello che riluce. Da quando ha ripreso a lavorare (e fanno due mesi oggi), il Milan ha (stra)vinto soltanto l'amichevole di lusso con la Juve «ma questo risultato alla fine si è rivelato soprattutto dannoso» deve ammettere a denti stretti uno dei senatori rossoneri. Nella sua estate in caduta libera la squadra di Ancelotti ha incassato 17 gol, segnandone soltanto 5. Ronaldinho, il Ronaldinho che si è presentato a Marassi, «va a due allora » (fonte interna allo spogliatoio di Milanello): ha fatto vincere ai rossoneri lo scudetto degli abbonamenti e forse quello delle maglie vendute, però non ha portato punti. Oggi, con gli altri reduci dalle varie nazionali, verrà sottoposto ad una serie di test per valutarne lo stato fisico-atletico ed è possibile che lui, come del resto Pirlo, Zambrotta e Shevchenko, venga messo in quarantena per consentirgli di fare il pieno di benzina attraverso un piano di lavoro personalizzato. È dunque probabile che i quattro (certamente tra i milanisti più affaticati) possano essere esentati dai prossimi impegni ufficiali pre-derby (Zurigo, Lazio e Reggina) oppure da alcuni di essi. È questo il risultato di un lungo summit tenutosi ieri nella sede rossonera di via Turati cui hanno presenziato la troika dirigenziale composta da Adriano Galliani, Ariedo Braida e Leonardo e i responsabili delle strutture tecnica (Ancelotti), atletica (Daniele Tognaccini) e medica (Jean Pierre Meersseman).

È evidente lo sforzo societario di andare alle radici di questa crisi che non ha precedenti nell'epopea berlusconiana, un malessere sottile perché non offre punti di riferimento ma soltanto indizi: oltre ad essere stato assemblato senza un disegno preciso, il Milan 2008-2009 soffre evidenti picchi di usura, prova lampante del tempo che scorre, e verosimilmente lamenta pure un appiattimento degli stimoli. «In questo momento la squadra ha problemi tattici e problemi atletici — conviene Galliani —. Visivamente dà l'idea di correre troppo poco e noi dobbiamo riuscire a capire perché». Il plenipotenziario di Berlusconi — che domenica per convincere i suoi pretoriani dell'inamovibilità di Ancelotti aveva esclamato un significativo «non sono come Zamparini» — ha poi voluto soffocare sul nascere le indiscrezioni circa presunte divisioni interne sul futuro del tecnico («Se c'è un posto dove non ci sono né spifferi né partiti, questo è il Milan») la cui posizione, paradossalmente, appare più forte dopo la sconfitta di Genova che dopo lo scivolone amichevole di Lugano. Decisivo in questo senso è stato l'intervento di Silvio Berlusconi che ha rasserenato il suo allenatore rilanciandone le quotazioni. A puntellare la panchina di Carletto nostro ha certamente pesato l'impossibilità di reperire un (eventuale) sostituto in grado di abbracciare un progetto ad ampio respiro e, soprattutto, disponibile ad avallare, come è costantemente avvenuto nelle ultime sette stagioni, tutte le scelte societarie. In questo senso resta insuperabile la pubblica ammissione ancelottiana di domenica («Ronaldinho? L'ho voluto io»), una frase degna del Pinocchio d'oro. Tutti infatti sanno come l'ex Pallone d'oro sia stato fortemente imposto dal patron rossonero in persona. È anche questa sorta di «complicità» reciproca a rendere ferreo (almeno per il momento) l'asse tra Berlusconi e Ancelotti. Ieri, introducendo la settimana di lavoro dopo il brutto passo falso di Marassi, il tecnico milanista ha arringato i suoi giocatori con toni soft: «Il più grave errore che potremmo commettere sarebbe quello di cercare un colpevole o dei colpevoli. Stiamo invece uniti e pensiamo soltanto ad allenarci bene».

Si ricomincia dunque dalla squadra di Genova, però quella del secondo tempo. Galliani (non soltanto lui in verità) l'ha vista «molto migliore rispetto a quella del primo tempo: è da lì che dobbiamo ripartire». Per la cronaca il Milan del primo tempo era quello sognato da Berlusconi, con i Tre Tenori (Kaká, Ronaldinho e Sheva) schierati contemporaneamente. Nella ripresa Ronaldinho e Shevchenko sono stati sostituiti da Seedorf e Borriello e questa è certamente la squadra che piace ad Ancelotti. Se davvero si ripartirà da qui sarà una piccola-grande sconfessione di una campagna acquisti soprattutto mediatica. Impareggiabile per smerciare magliette, più problematica per raccattare punti in classifica.

Alberto Costa

[bronzodiriace]

buongiorno

Che bello aprire il forum e vedere il faccione di Suma dapertutto.

[markus_81]

abbiati
zambrotta maldini kaladze favalli
gattuso pirlo ambrosini
kaka seedorf
inzaghi






alla faccia della grandissima campagna acquisti con cui ci hanno preso peiiiiculo 2 mesi

[bronzodiriace]

Originariamente inviato da markus_81

abbiati
zambrotta maldini kaladze favalli
gattuso pirlo ambrosini
kaka seedorf
inzaghi






alla faccia della grandissima campagna acquisti con cui ci hanno preso peiiiiculo 2 mesi

markus per pietà, non farmi vedere la scritta favalli

[signo3d]

Originariamente inviato da bronzodiriace

buongiorno

Che bello aprire il forum e vedere il faccione di Suma dapertutto.

In effetti fa abbastanza cagare

[signo3d]

Originariamente inviato da markus_81

abbiati
zambrotta maldini kaladze favalli
gattuso pirlo ambrosini
kaka seedorf
inzaghi






alla faccia della grandissima campagna acquisti con cui ci hanno preso peiiiiculo 2 mesi

[bronzodiriace]

Originariamente inviato da signo3d

leva inzaghi e mettii Van Der SBorry che secondo me sta in buone condizioni. e sheva seconda punta, ma ormai il culatello è innamorato del suo favalli, del suo culone et similia.

[mt_iceman]

le uniche cose decenti dal 16 luglio ad oggi in questa stagione finora tragicomica le ha fatte vedere per 20 minuti ronaldinho a san siro, e la soluzione è di levare lui. per fare giocare seedorf e pirlo.

prima ci leviamo dai coglioni quel coso e meglio sarà per noi