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17-05-2024, 15:38 | #221 |
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azi_muth
Ho letto tutti i commenti e concordo con quello che dici. Ti chiedo però, senza alcuna provocazione, cosa faresti tu come Italia nella situazione in cui ci troviamo, per prepararci al prossimo shock cinese?
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17-05-2024, 19:12 | #222 |
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Non credo ci sia una soluzione semplice.
Se mi passi la metafora per quanti preparativi puoi fare oggi noi siamo in un barchino elo shock cinese si sta profilando all'orizzonte come una tempesta Credo che l'Europa seguirà gli USA nell'applicazione di dazi per riequilibrare gli squilibri degli aiuti statali cinesi e nel caso delle auto allontanare la scadenza per l'adozione dell'elettrico. Questo dovrebbe dare un po' di tempo in più ai produttori europei per migliorare la propria competitività e spingere la Cina a alzare il livello dei salari interni per assorbire in parte la domanda. Un altro effetto positivo dei dazi potrebbe essere quello di aprire fabbriche cinesi in Europa magari travasando un po' di know how per una volta... Si tratterà comunque di cercare mitigare i danni, qualsiasi scelta si faccia avrà un costo molto alto. Sono piuttosto pessimista, noi Italia prenderemo al solito la bastonata maggiore e temo quello che potrebbe avvenire: disoccupazione di massa, politica che prende la strada dei sussidi indiscriminati, esplosione del debito, uscita dall'euro, default, sistema istituzionale che vacilla... Ultima modifica di azi_muth : 17-05-2024 alle 19:31. |
17-05-2024, 19:34 | #223 | |
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Il problema è che ci mancano più aziende come Idra le cui presse sono state usate anche da Tesla...
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17-05-2024, 20:08 | #224 | |
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https://www.quattroruote.it/news/ind..._italiano.html |
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17-05-2024, 20:23 | #225 | |
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17-05-2024, 22:59 | #226 | |
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Della serie avere poche idee e molto confuse...se l'idea che hai di democrazia è ridotta a questo non mi stupisce che poi la disprezzi. Ultima modifica di azi_muth : 17-05-2024 alle 23:13. |
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18-05-2024, 00:30 | #227 | |
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Poi, col passare del tempo, cominciarono a sostituire i dipendenti locali con dei cinesi inviati ad hoc, ovviamente pagati il minimo del minimo. O magari pagati il giusto ma, magari, obbligandoli a restituire una parte del salario….
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18-05-2024, 07:25 | #228 | |
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18-05-2024, 09:54 | #229 | |
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Nel mercato delle sole aziende occidentali la Cina si vede che non è ancora rilevante quanto basta. Ad esempio visto che parliamo di auto e smartphone, se prendiamo singolarmente il mercato di Apple, Stellantis o quello di Ford, quali sono le loro percentuali di vendita nella sola Cina ? Non penso si avvicinino minimamente al 50%. Ultima modifica di Ripper89 : 18-05-2024 alle 09:59. |
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19-05-2024, 01:23 | #230 | |
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Poi se siamo riuscirci a sganciarci è perchè gli ucraini hanno fatto un attentato verso lo stato tedesco, sul NS. Lo impongono anche qui, e se il/la commessa/o se la sta a fà sotto viene pure ripreso... Sono stupidi loro, io farei da carognone, sempre se si trova qualcuno all'ispettorato del lavoro che voglia fare il suo dovere. Ultima modifica di fabius21 : 19-05-2024 alle 01:26. |
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19-05-2024, 08:56 | #231 | |
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Il gas che invece compriamo noi è altra cosa, ha una sua rigidità nella distribuzione, non puoi metterlo in un pacco postale e "rimarchiarlo". Ultima modifica di azi_muth : 19-05-2024 alle 09:21. |
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19-05-2024, 16:53 | #232 | |
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Forse sarà solo per il petrolio, ora non ricordo bene i prodotti che trattasse quel dossier che vidi, ma anche se fosse solo il petrolio, o i suoi derivati, non ci siamo staccati. Ultima modifica di fabius21 : 19-05-2024 alle 16:55. |
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19-05-2024, 17:54 | #233 | |
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Nel caso Russo quello che interessa di più è ridurre al massimo possibile con le sanzioni la quantità di denaro che affluisce alle casse russe per continuare la guerra. L'obiettivo dell'indipendenza strategica è secondaria e non è detto che in questa fase sia un obiettivo conveniente da raggiungere o possibile. Se parliamo di gas siamo arrivati ad entrambi gli obiettivi...il gas importato è ridotto al 5% e Gazprom per la prima volta dal 1999 dichiara una perdita di 7 miliardi segno che ammesso che vendono le stesse quantità ( improbabile) non lo vendono allo stesso prezzo. Questo ci mette al riparo da ricatti dei russi sulle forniture. Un grandissimo obiettivo che forse andava perseguito anche prima...almeno dal 2014... Quindi quello che dici riguardo al gas ovvero che lo vendono al solito prezzo è falso. Il petrolio è meno sanzionabile vero. Ma il rifiuto occidentale nell'acquisto del petrolio è il giusto modo per far perdere soldi ai Russi senza innescare una crisi energetica, perchè si sono creati due mercati uno del Brent dove acquistiamo noi che ha un prezzo più alto e uno a prezzo "scontato" che si chiama Ural dove acquistano i paesi non allineati. Questo permette da una parte di comprimere i ricavi Russi e dall'altra non far schizzare il costo del petrolio da noi. Quindi quello che dici riguardo al petrolio è falso come sopra. L'indipendenza totale è una strada lunga ma forse non è nemmeno auspicabile se poi va incidere eccessivamente sui prezzi. Il discorso delle sanzioni è danneggiare l'avversario, minimizzando al contempo il proprio danno. Quelle percentuali che ancora acquistiamo in modo più o meno diretto comunque NON garantiscono ai Russi gli stessi livelli di redditività e quindi li danneggiano e consentono a noi di avere prezzi eccessivamente elevati. Ultima modifica di azi_muth : 19-05-2024 alle 18:44. |
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23-05-2024, 16:42 | #234 |
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La Russia vende il petrolio grezzo ancora attraverso terzi come l'India o la Turchia e attraverso una flotta fantasma. Il grezzo viene semplicemente mischiato a quello estratto dagli altri e raffinato assieme.
La redditività sarà anche minore per il petrolio ma hanno trovato altri sbocchi di mercato con altre nazioni come Africa e Medio Oriente. A questi va considerato il nuovo gasdotto in costruzione Power of Syberia che fornirà gas alla Cina con un accordo trentennale. Certo non venderà gli stessi volumi che in UE ma intanto è un entrata che oggi non c'è. Il punto della questione è un altro e non centra nulla con la Russia. Il parlamento dell'UE dovrebbe fare gli interessi dei membri dell'UE, non degli USA |
23-05-2024, 17:00 | #235 | ||
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L' Europa importava 155 miliardi di metricubi. Il power of Siberia al massimo porta 60 miliardi metri cubi, che i Russi devono svendere a Pechino. Anche se i prezzi di vendita sono secretati gli effetti su Gazprom si sono visti sulle perdite. Gli sbocchi sono quelli di prima solo che vendono a prezzi di saldo. Ed è proprio l'obiettivo delle sanzioni abbassare le rendite senza causare una crisi energetica. Si opera nel possibile. Quote:
Il punto della questione è che tentare di contenere un vicino aggressivo, che ha mire imperialiste e revanchiste, che ha iniziato una guerra di aggressione dopo 75 anni di pace e vuole avere una sua sfera d'influenza sull'Europa è esattamente nell'interesse dell'Europa molto più che degli USA. In questo senso la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la svolta verso le rinnovabili (e spero anche il nucleare) è sicuramente nell'interesse europeo per evitare altri "ricatti" e migliorare la resilienza. Ultima modifica di azi_muth : 23-05-2024 alle 17:07. |
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