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Old 07-08-2012, 11:18   #1981
litocat
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Sarà anche noto ma fino ad oggi nessuno ha pubblicati studi approfonditi in proposito. Siccome per energia occorrente al produrre i pannelli io intendo tutta l'energia occorrente, comprendendo quella da utilizzare nella costruzione dei macchinari necessari per estrarre il minerale necessario, alla quale andrebbe sommata tutta quella che serve per costruire i telai, i supporti, nonchè i vetri atti a rivestire e proteggere le celle, e per l'installazione/messa in esercizio, esiste anche l'energia necessaria al trasportarli la ove andranno installati, è facile comprendere l'improbabilità che qualcuno si sia cimentato in una ricerca tanto complicata. Molto meglio fare i conti senza l'oste, tanto qualcuno ci crederà comunque e raccoglierà la bandiera per sventolarla ed un risultato verrà comunque ottenuto.
"Sara' noto ma fino ad oggi nessun ha pubblicato studi approfonditi in proposito"? Ma cosa dici? E' noto proprio perche' ci sono un mare di studi approfonditi in proposito, uno ti e' stato anche citato. E questi studi tengono conto dell'intero ciclo di vita del pannello, dall'energia necessaria per estrarre i minerali all'energia necessaria per produrre i telai a quella necessaria per il trasporto.

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ho semplicemente detta la verità. Infatti ne ho sentita notizia in una trasmissione di divulgazione scientifica, quindi più che citare l'argomento che ricordo perchè mi ha colpito, non posso dare notizie non in mio possesso e non ritengo di dover altro se non una citazione.
Quella non e' una citazione. Una citazione e' composta da autore, titolo, data di pubblicazione... che e' quello che ad esempio ha fatto polteus. Possibilmente la pubblicazione deve essere avvenuta in un journal serio, non in una trasmissione televisiva di divulgazione. Apprezziamo tutti la tua onesta', pero' una tesi riportata senza riferimenti precisi lascia il tempo che trova.

Ultima modifica di litocat : 07-08-2012 alle 11:30.
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Old 07-08-2012, 11:44   #1982
Trokji
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Usare SOLO le rinnovabili nel lungo termine converrebbe grandemente, basterebbe mettere insieme i costi dovuti ai danni sulla salute, anni di lavoro perduti ed erogazione di cure, squilibri internazionali per l'accaparrarsi delle materie prime, danni ambientali, cambiamenti (e disastri) climatici, ambientali eccetra.
Sicuramente già oggi senza uno sforzo molto grande le rinnovabili sarebbero sufficienti per l'uso domestico e le piccole aziende, non lo sono nel breve termine se non con grossi investimenti per le grosse industrie più energivore.
Ma del resto: qual è la superficie di tutti i tetti d'Italia?
E' una superficie enorme e sfruttata solo in minima parte tutt'oggi! e che in realtà nel 99% dei casi non viene sfruttata per nessun altro utilizzo.
Oppure l'area attorno all'Ilva di Taranto, dove non è più possibile coltivare nè allevare bestiame perché pesantemente contaminata da diossina ed altri inquinanti (di parla di una zona di un raggio fino a 20 km di distanza dalla zona dell'acciaieria, quindi di parla di km quadrati!!).
Dato che non sarà possibile bonificarla per decenni potrebbe essere utilizzata tutta la superficie per le rinnovabili, così sicuramente non andrebbe del tutto perduta l'area.
Tra l'altro trovandosi vicino all'Ilva ed alla raffineria potrebbe fornire energia pulita pronta per l'uso industriale
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Old 07-08-2012, 12:29   #1983
litocat
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Forse tu ti accontenti di misurazioni di potenza, mentre io no, mi accontento di analisi approfondite e di sufficientemente accurate non ne ho ancora vista nessuna.
E, di grazia, in cosa l'articolo di Murphy&Hall sarebbe non sufficientemente approfondito?
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P.S. Se necessiti di una fede in qualcosa accomodati, ma non cercare sostegni od approvazioni da scettici, ovviamente fino a prova contraria, come il sottoscritto. Per darti un esempio sappi che io sono dell'idea che il tempo e lo spazio siano forme di energia manipolabili, purtroppo, o forse per fortuna, non so come farlo, è solo una remota intuizione, e non posso certo, nonostante ne ritenga possibile l'attuazione, farne un'articolo di fede.
La fede qui c'entra come i cavoli a merenda. Non si parla di trasmissioni televisive di cui non ci si ricorda il nome, si parla di articoli pubblicati in studi peer reviewed, dicasi studi scientifici in cui puoi controllare calcoli, metodologia, bibliografia e che prima di essere stati pubblicati sono gia' stati controllati da esperti nella tal disciplina.

Ultima modifica di litocat : 07-08-2012 alle 12:32.
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Old 07-08-2012, 12:57   #1984
!fazz
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Usare SOLO le rinnovabili nel lungo termine converrebbe grandemente, basterebbe mettere insieme i costi dovuti ai danni sulla salute, anni di lavoro perduti ed erogazione di cure, squilibri internazionali per l'accaparrarsi delle materie prime, danni ambientali, cambiamenti (e disastri) climatici, ambientali eccetra.
Sicuramente già oggi senza uno sforzo molto grande le rinnovabili sarebbero sufficienti per l'uso domestico e le piccole aziende, non lo sono nel breve termine se non con grossi investimenti per le grosse industrie più energivore.
Ma del resto: qual è la superficie di tutti i tetti d'Italia?
E' una superficie enorme e sfruttata solo in minima parte tutt'oggi! e che in realtà nel 99% dei casi non viene sfruttata per nessun altro utilizzo.
Oppure l'area attorno all'Ilva di Taranto, dove non è più possibile coltivare nè allevare bestiame perché pesantemente contaminata da diossina ed altri inquinanti (di parla di una zona di un raggio fino a 20 km di distanza dalla zona dell'acciaieria, quindi di parla di km quadrati!!).
Dato che non sarà possibile bonificarla per decenni potrebbe essere utilizzata tutta la superficie per le rinnovabili, così sicuramente non andrebbe del tutto perduta l'area.
Tra l'altro trovandosi vicino all'Ilva ed alla raffineria potrebbe fornire energia pulita pronta per l'uso industriale
guarda oggettivamente non ho mai visto un azienda che riesca ad alimentarsi completamente con le rinnovabili anche nel caso di completa ricopertura di tutti i capannoni dell'impianto; inoltre si fà presto a dire quanti km^2 di tetti ci sono ecc ecc ma se non si considera i problemi dovuti alla non predicibilità della produzione elettrica e alla gestione della rete non è così facile, a mio avviso l'unico utilizzo sensato di un fv capillare è per l'autoconsumo ma questo non può divenire realtà se non fra parecchi anni con lo sviluppo di sistemi di accumulo energetico con un efficenza maggiore rispetto all'accumulo chimico (fes su tutti e ancora più avanti nel tempo gli smes) ma ciò non toglie che il basale deve essere fornito da una base stabile e predicibile come può essere l'idroelettrico per la quota parte che riesce a produrre integrato da fonti fossili / fissili)
nelle zone che dici tu, con grandi appezzamenti di terreni inidonei alla fabbricazione / allevamento/ coltivazione vedrei meglio un impianto solare termodinamico a sali fusi che garantisce almeno un minimo di regolazione e predizione dell'output nelle ore successive rispetto alla classica distesa di pannelli fotovoltaici
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Old 07-08-2012, 13:11   #1985
Trokji
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Ma infatti il fotovoltaico andrebbe indirizzato PREVALENTEMENTE verso l'autoconsumo o il consumo locale.
In quel caso è diverso però, perché ci sono consumi di energia enormi, ed avendo km quadrati a disposizione tra eolico e fotovoltaico magari si potrebbe coprire anche un 30-40% del fabbisogno energetico di quegli impianti, che sarebbe comunque tanto ed un risultato notevole da molti punti di vista.
Il problema è che dovrebbe esserci una legislazione tale da semplificare al massimo e favorire al massimo l'installazione di nuovi impianti, penso per esempio ai condomini o agli edifici dove ci sono varie attività, commerciali e non, dove magari non si è mai d'accordo su nulla per cui anche se vantaggioso non si installa il fotovoltaico sul tetto per non avere eventuali discussioni coi vicini oppure per ricevere concessioni ecc
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Old 07-08-2012, 13:25   #1986
!fazz
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Ma infatti il fotovoltaico andrebbe indirizzato PREVALENTEMENTE verso l'autoconsumo o il consumo locale.
In quel caso è diverso però, perché ci sono consumi di energia enormi, ed avendo km quadrati a disposizione tra eolico e fotovoltaico magari si potrebbe coprire anche un 30-40% del fabbisogno energetico di quegli impianti, che sarebbe comunque tanto ed un risultato notevole da molti punti di vista.
Il problema è che dovrebbe esserci una legislazione tale da semplificare al massimo e favorire al massimo l'installazione di nuovi impianti, penso per esempio ai condomini o agli edifici dove ci sono varie attività, commerciali e non, dove magari non si è mai d'accordo su nulla per cui anche se vantaggioso non si installa il fotovoltaico sul tetto per non avere eventuali discussioni coi vicini oppure per ricevere concessioni ecc
30-40% del consumo di un acciaieria? accipicchia se sei ottimista qualche punto percentuale è il massimo che si può pensare di ottenere in quel caso, non perchè i pannelli producano poco ma perché il consumo è semplicemente enorme ( una grossa accieria consuma qualche frazione percentuale dell'intera produzione elettrica nazionale mica bruscolini) io mi acconterei di abbassare le tasse sull'acquisto dei pannelli e nel contempo rimuovere quello schifo di balzello che ognuno di noi paga in bolletta per far arricchire chi impianta decine di kwp di pannelli in campagna ) abbassa le tasse di acquisto e se la tecnologia rende verrà implementata senza per forza costringere a un balzello tutti i cittadini
poi come ho detto prima l'autoconsumo senza un efficiente sistema di accumulo non è pensabile, l'immissione in rete dà più svantaggi che vantaggi poi come ti ho detto prima grossi impianti fotovoltaici non li vedo di buon occhio molto meglio il solare termodinamico che almeno garantisce la regolazione dell'output energetico lungo l'intero arco della giornata, notte inclusa, risolvendo tutti i problemi di gestione e bilanciamento della rete che il fv ad immissione crea
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Old 07-08-2012, 13:30   #1987
Trokji
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Il consumo è appunto enorme ma essendo svariati km quadrati se venissero tutti utilizzati al meglio un risultato notevole di sicuro ci sarebbe. Un misto di rinnovabili quindi anche eolico non solo fotovoltaico. Secondo me ancora si sottovaluta troppo spesso la capacità di produrre energia in questo modo (che in pochi anni siamo arrivati oltre il 25% di energia complessivamente consumata da rinnovabili dovrebbe però dimostrarlo).
il tutto logicamente dovrebbe essere accompagnato da interventi per aumentare l'efficienza energetica industriale, ma si tratta comunque di cose diverse
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Old 07-08-2012, 13:41   #1988
keroro.90
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30-40% del consumo di un acciaieria? accipicchia se sei ottimista qualche punto percentuale è il massimo che si può pensare di ottenere in quel caso, non perchè i pannelli producano poco ma perché il consumo è semplicemente enorme ( una grossa accieria consuma qualche frazione percentuale dell'intera produzione elettrica nazionale mica bruscolini) io mi acconterei di abbassare le tasse sull'acquisto dei pannelli e nel contempo rimuovere quello schifo di balzello che ognuno di noi paga in bolletta per far arricchire chi impianta decine di kwp di pannelli in campagna ) abbassa le tasse di acquisto e se la tecnologia rende verrà implementata senza per forza costringere a un balzello tutti i cittadini
poi come ho detto prima l'autoconsumo senza un efficiente sistema di accumulo non è pensabile, l'immissione in rete dà più svantaggi che vantaggi poi come ti ho detto prima grossi impianti fotovoltaici non li vedo di buon occhio molto meglio il solare termodinamico che almeno garantisce la regolazione dell'output energetico lungo l'intero arco della giornata, notte inclusa, risolvendo tutti i problemi di gestione e bilanciamento della rete che il fv ad immissione crea
Concordo in pieno.....meglio solare termodinamico, con accunulo caldo e freddo si ha un buon fattore d'impianto....e anche un rendimento più alto...
Purtroppo ci sono ancora non pochi problemi con questo tipo di impianti....
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Old 07-08-2012, 13:42   #1989
!fazz
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Il consumo è appunto enorme ma essendo svariati km quadrati se venissero tutti utilizzati al meglio un risultato notevole di sicuro ci sarebbe. Un misto di rinnovabili quindi anche eolico non solo fotovoltaico. Secondo me ancora si sottovaluta troppo spesso la capacità di produrre energia in questo modo (che in pochi anni siamo arrivati oltre il 25% di energia complessivamente consumata da rinnovabili dovrebbe però dimostrarlo).
il tutto logicamente dovrebbe essere accompagnato da interventi per aumentare l'efficienza energetica industriale, ma si tratta comunque di cose diverse
purtroppo il problema dell'eolico è che non puoi metterlo dove ti pare e piace, dipende dalla disponibilità di vento nella zona poi è vero che i regolamenti incidono: in Germania dove hanno vento costante piazzano le turbine anche tra le 2 carreggiate dell'autobahn alla faccia del disturbo al panorama ma li hanno vento ogni giorno dell'anno
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Old 07-08-2012, 13:59   #1990
litocat
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30-40% del consumo di un acciaieria? accipicchia se sei ottimista qualche punto percentuale è il massimo che si può pensare di ottenere in quel caso, non perchè i pannelli producano poco ma perché il consumo è semplicemente enorme ( una grossa accieria consuma qualche frazione percentuale dell'intera produzione elettrica nazionale mica bruscolini) io mi acconterei di abbassare le tasse sull'acquisto dei pannelli e nel contempo rimuovere quello schifo di balzello che ognuno di noi paga in bolletta per far arricchire chi impianta decine di kwp di pannelli in campagna ) abbassa le tasse di acquisto e se la tecnologia rende verrà implementata senza per forza costringere a un balzello tutti i cittadini
poi come ho detto prima l'autoconsumo senza un efficiente sistema di accumulo non è pensabile, l'immissione in rete dà più svantaggi che vantaggi poi come ti ho detto prima grossi impianti fotovoltaici non li vedo di buon occhio molto meglio il solare termodinamico che almeno garantisce la regolazione dell'output energetico lungo l'intero arco della giornata, notte inclusa, risolvendo tutti i problemi di gestione e bilanciamento della rete che il fv ad immissione crea
In Italia abbiamo una piccola centrale solare a prioro gargallo. Sarei curioso di avere dati precisi sulla sua produzione, ma non sono pubblicati da nessuna parte.

Ultima modifica di litocat : 07-08-2012 alle 14:05.
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Old 07-08-2012, 14:10   #1991
Trokji
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sì ma termodinamico o meno ci sono tot km quadrati e poi sarebbero da ripartire tra varie fonti.
Secondo me sarebbe interessante perché permetterebbe di dimostrare che l'energia rinnovabile è una cosa seria anche per la produzione industriale, dimostrerebbe come si possa ridurre l'inquinamento, dare lavoro e produrre molta energia pulita da usare per attività produttive.
Potrebbe essere anche un "compenso" seppur piccolo, ai danni ambientali che quell'area ha subito negli ultimi decenni.
Però per fare questo ci vorrebbe la forza politica (e la convinzione..) di proporlo e portarlo avanti.. oltre che finanziamenti enormi.
Richiedendo un notevole sforzo economico immediato lo vedo difficile, più che altro per una questione di mentalità.
E' un peccato perché questa come altre situazioni non troppo diverse possono essere delle notevoli opportunità sia per cambiare modello di sviluppo sia di crescita economica nel lungo termine
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Old 07-08-2012, 14:20   #1992
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sì ma termodinamico o meno ci sono tot km quadrati e poi sarebbero da ripartire tra varie fonti.
Secondo me sarebbe interessante perché permetterebbe di dimostrare che l'energia rinnovabile è una cosa seria anche per la produzione industriale, dimostrerebbe come si possa ridurre l'inquinamento, dare lavoro e produrre molta energia pulita da usare per attività produttive.
Potrebbe essere anche un "compenso" seppur piccolo, ai danni ambientali che quell'area ha subito negli ultimi decenni.
Però per fare questo ci vorrebbe la forza politica (e la convinzione..) di proporlo e portarlo avanti.. oltre che finanziamenti enormi.
Richiedendo un notevole sforzo economico immediato lo vedo difficile, più che altro per una questione di mentalità.
E' un peccato perché questa come altre situazioni non troppo diverse possono essere delle notevoli opportunità
imho il tuo discorso è un pò troppo utopistico e idealista per essere veramente sensato

il fv a livello industriale viene già utilizzato massicciamente dove si può avere un minimo ritorno ma pensare che si possa sostenere un impianto industriale solo con il rinnovabile è pure utopia

se un sistema richiede finanziamenti enormi statali a sostegno di una sola utenza forse non è poi così conveniente come si vuole far credere, se io ho un impianto che richiede ipotizziamo 100 MW elettrici e 180 MW termici per funzionare io devo avere quell'energia in ogni momento della giornata 365 giorni l'anno cosa che neanche con tutti i pannelli e le turbine del mondo riesco ad ottenere


inoltre piccolo compenso a che ? qualsiasi struttura umana anche i pannelli fv provocano danni all'ambiente non prendiamoci per i fondelli, un conto è discutere di tecnologie efficienza ed ambiti di utilizzo e riqualificazioni di aree degradate, smart grid ecc ecc
un altro è far discorsi ideologici da "abbracciatori di alberi stile FFVII "
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Ultima modifica di !fazz : 07-08-2012 alle 14:23.
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Old 07-08-2012, 14:31   #1993
Trokji
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Beh il mio discorso è relativo al fatto che sempre a Taranto c'è una centrale termoelettrica che sta per essere ampliata (magari anziché ampliare la centrale investire nel rinnovabile in quella "terra di nessuno"..?).
Tra l'altro sempre in Puglia c'è la centrale Federico II che è stato stimato emetta lo 0,5% della CO2 emessa da tutti gli USA.
Siamo d'accordo che anche il fotovoltaico e l'eolico non sono a impatto 0 (nessuna attività umana mi risulta lo sia), ma attualmente penso sia abbastanza concorde che sono la forma più rispettosa per la salute e l'ambiente per produrre energia.
"utopistico" lo era qualche tempo fa, oggi siamo arrivati col solo fotovoltaico a livelli di produzione a livello nazionale che erano impensabili solo 10 anni fa.
Questo sarebbe un passo successivo, che potrebbe essere anche un esempio unico di sostenibilità di un'attività considerata di per sè altamente inquinante.
Le attività produttive più dispendiose potrebbero concentrarsi nelle ore di maggiore produzione elettrica, ma dato che come detto la produzione locale rinnovabile coprirebbe nella migliore delle ipotesi solo una piccola parte della richiesta di energia nemmeno sarebbe necessario.
Infatti non ho detto che sarebbe vantaggioso economicamente nel breve termine , penso ci vorrebbero alcuni miliardi di euro per realizzare un progetto simile su vasta scala nella misura giusta per raggiungere livelli significativi.
Però nel lungo termine ci sarebbero indiscutibili vantaggi
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Ultima modifica di Trokji : 07-08-2012 alle 14:43.
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Old 07-08-2012, 14:42   #1994
!fazz
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Beh il mio discorso è relativo al fatto che sempre a Taranto c'è una centrale termoelettrica che sta per essere ampliata .
Tra l'altro sempre in Puglia c'è la centrale Federico II che è stato stimato emetta lo 0,5% della CO2 emessa da tutti gli USA.
Siamo d'accordo che anche il fotovoltaico e l'eolico non sono a impatto 0 (nessuna attività umana mi risulta lo sia), ma attualmente penso sia abbastanza concorde che sono la forma più rispettosa per la salute e l'ambiente per produrre energia.
"utopistico" lo era qualche tempo fa, oggi siamo arrivati col solo fotovoltaico a livelli di produzione a livello nazionale che erano impensabili solo 10 anni fa.
Questo sarebbe un passo successivo, che potrebbe essere anche un esempio unico di sostenibilità di un'attività considerata di per sè altamente inquinante.
Infatti non ho detto che sarebbe vantaggioso economicamente nel breve termine , penso ci vorrebbero alcuni miliardi di euro per realizzare un progetto simile.
Però nel lungo termine ci sarebbero indiscutibili vantaggi
beh grazie tante quanto è la produzione elettrica usa a combustibile fossile? si fà alla svelta a non generare co2 per la produzione di energia elettrica basta installare qualche decina di centrali nucleari come sempre si vuole la botte piena e la moglie ubriaca,

non vuoi il nucleare?---> ti tieni le centrali a carbone / petrolio / metano e il loro inquinamento atmosferico

quello che non vuoi capire è che il fv e l'eolico saranno si modi ecologici per produrre energia elettrica ma non permettono di produrre abbastanza energia elettrica in modo certo da sostenere una qualunque nazione in ogni caso e questo anche fra 10 o 20 anni, senza una produzione certa, costante e regolabile di energia lungo tutto l'arco della giornata non si và da nessuna parte ed è per questo che il solare o l'eolico (in Italia) non potranno mai fare la parte del leone, la produzione è intermittente e non predicibile utile per abbassare i picchi di consumo senza farci troppo affidamento (più del basale su fossile/ fissile /idroelettrico/biomasse è imprescindibile)

questo è uno dei motivi perchè preferisco il termodinamico al fotovoltaico e all'eolico per integrare le non rinnovabili esso consente un ampio margine di regolazione cosa che lo rende maggiormente utile per l'inseguimento dei picchi rispetto ai fv o all'eolico e senza i problemi alla rete che il fv comporta
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Old 07-08-2012, 14:47   #1995
Trokji
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Il problema è solo un problema di dimensioni e programmazione dei consumi, oltre che distribuzione capillare che ancora non c'è abbastanza.
Anche 10 anni fa gli scettici su queste fonti erano molti..oggi sono sicuramente meno, anche se c'è chi ancora crede che i pannelli fotovoltaici siano a bilancio energetico negativo, contro ogni evidenza.
Il risparmio energetico ed aumento dell'efficienza, abbinati alla maggiore distribuzione e dimensionamento di queste fonti, permetterà tra pochi anni benissimo di poter rinunciare alle altre (cioè non accadrà per motivi di interesse economico nel breve termine e di mentalità, non perché non sia fattibile)

Per quanto riguarda la produzione CO2 USA: nonostante utilizzino attualmente ampiamente il nucleare rimangono al secondo posto dopo la Cina, le stime del 2008 parlano del 18.27% di emissioni di CO2 attribuibili agli USA, VS 23.53% della Cina e 13.98% dell'Unione Europea.
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decine di trattative positive su hwupgrade! Configurazione: Gigabyte B550I AORUS PRO AX , AMD Ryzen 5950X, NVIDIA GeForce 4060Ti MSI GamingX 16GB, Silverstone strider 600W 80+ titanium, GSkill Trident 2X8@4000 MHz, Sabrent Rocket 4.0 Plus 2TB, Silverstone SG09, Samsung Gaming Monitor C49RG90

Ultima modifica di Trokji : 07-08-2012 alle 14:55.
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Old 07-08-2012, 14:57   #1996
!fazz
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Il problema è solo un problema di dimensioni e programmazione dei consumi, oltre che distribuzione capillare che ancora non c'è abbastanza.
Anche 10 anni fa gli scettici su queste fonti erano molti..oggi sono sicuramente meno, anche se c'è chi ancora crede che i pannelli fotovoltaici siano a bilancio energetico negativo, contro ogni evidenza.
Il risparmio energetico ed aumento dell'efficienza, abbinati alla maggiore distribuzione e dimensionamento di queste fonti, permetterà tra pochi anni benissimo di poter rinunciare alle altre (cioè non accadrà per motivi di interesse economico nel breve termine e di mentalità, non perché non sia fattibile)

Per quanto riguarda la produzione CO2 USA: nonostante utilizzino attualmente ampiamente il nucleare rimangono al secondo posto dopo la Cina, le stime del 2008 parlano del 18.27% di emissioni di CO2 attribuibili agli USA, VS 23.53% della Cina e 13.98% dell'Unione Europea.
cosa non compatibile con una nazione
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"WS" (p280,cx750m,4790k+212evo,z97pro,4x8GB ddr3 1600c11,GTX760-DC2OC,MZ-7TE500, WD20EFRX)
Desktop (three hundred,650gq,3800x+nh-u14s ,x570 arous elite,2x16GB ddr4 3200c16, rx5600xt pulse P5 1TB)+NB: Lenovo p53 i7-9750H,64GB DDR4,2x1TB SSD, T1000
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Old 07-08-2012, 14:59   #1997
Trokji
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Basterebbe rendere l'energia elettrica molto conveniente nelle ore di picco e molto costosa nelle ore di bassa produzione.
Alle brutte accenderesti qualche centrale termo o in mancanza la compreresti fuori, ma la dissuasione economica dovrebbe far concentrare il consumo nelle ore di picco
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Old 07-08-2012, 15:16   #1998
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Basterebbe rendere l'energia elettrica molto conveniente nelle ore di picco e molto costosa nelle ore di bassa produzione.
Alle brutte accenderesti qualche centrale termo o in mancanza la compreresti fuori, ma la dissuasione economica dovrebbe far concentrare il consumo nelle ore di picco
forse ti sfugge il fatto che i più grossi utilizzatori di energia lavorano 24/7 ?? la bioraria è già realtà ma la programmazione dei consumi la puoi fare a casa tua con la lavatrice non di certo in una acciaieria, si parla di impianti che non possono essere mai spenti
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Old 07-08-2012, 16:15   #1999
Trokji
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Beh penso che però anche nel settore industriale non si lavori a pieno ritmo sempre, ma che possano esserci periodi di maggior attività e maggior consumo energetico e periodi nei quali le richieste sono inferiori.
Infatti non si parlava dello spegnimento subito degli impianti dell'ilva perché era impossibile per motivi di sicurezza, però lavoravano a regimi ridotti.
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Old 07-08-2012, 17:39   #2000
hibone
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Ma com'è che nel thread sul nucleare si parla sempre di fotovoltaico?

Ma aprire un thread sul fotovoltaico non sarebbe meglio?



Per inciso, il problema dell'industria pesante imho non si pone. Tra un 10-20 anni, tutta la produzione industriale italiana sarà trasferita all'estero, per cui la necessità di grosse centrali fotovoltaiche verrà meno.

In linea generale comunque, parlare di produzione elettrica ecologica è un controsenso in termini.

Se uno vuole uno stile di vita ecologico deve adattarsi a vivere come i mormoni, rinunciando ad acqua corrente elettricità tessuti sintetici, farmaci e quant'altro.

In quel caso non avendo più necessità di prodotti di origine industriale, smetterà di gravare sull'ambiente.

Tutto il resto, direttamente o indirettamente, impatta sull'ambiente in misura non trascurabile.
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