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#41 | |
Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 171
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Insomma pago tutto e quello che poi ci faccio, vendita, regalo o prestito che sia, non riguarda più l'autore. L'importante è che io non ne faccia una copia ovviamente... I diritti, come le imposte, si pagano una volta sola o vogliamo fare un altro capolavoro come con la benzina su cui paghiamo l'IVA sulle accise? Vogliamo mettere una tassa sul prestito o sulla vendita dell'usato, magari pari all'IVA sul 50% del valore (cioè IVA sull'IVA), un'IVETTA insomma? ![]() |
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#42 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
Città: Castelfranco Veneto (TV)
Messaggi: 3160
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Tutti i venditori di auto usate fanno quello: tu vendi loro a 10, loro rivendono a 11. Eccomi: qualifica: piccolo sviluppatore. E sono MOLTO contento della decisione UE... Ultima modifica di Obelix-it : 04-07-2012 alle 15:55. |
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#43 | ||
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Messaggi: 39839
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Cosa, l'UE... mi rode dal 1992 più o meno.
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#44 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Messaggi: 783
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Ricordo che le licenze oracle sono robe da decine di migliaia di euro. Se uno la usa per tre mesi e poi il suo progetto chiude è giusto che possa rientrare di parte della cifra.
Anzi è capace che così vende pure di più. Ma per le licenze abbinate all'hw di windows io mi sono sempre chiesto: la si può rivendere senza l'hw? Se non l'ho mai accettata e quindi abbinata al pc? Amazon le vende... |
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#45 | ||||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Messaggi: 14734
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Ci sono diversi punti su cui non sono d'accordo.
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Se ti stanchi di quel titolo e decidi di venderlo, l'unica cosa che cambia è che l'uso dell'infrastruttura legata a quella licenza sarà sfruttato da un'altra persona e non dal primo compratore. Quote:
L'obsolescenza tecnologica colpisce i giochi molto più di quanto colpisca altri oggetti in altri mercati. Anche se un gioco non si usura fisicamente, diventa comunque vecchio piuttosto in fretta. Sul crack non mi esprimo, qui si parla di vie legali e sta anche a chi vende il gioco fare in modo che il passaggio di licenza sia gestito in modo chiaro e trasparente. Del resto poi che senso ha parlare di crack quando un gioco può essere crackato anche senza averlo acquistato? (anzi, mi pare la situazione più normale...) Se poi riesce a venderlo allo stesso prezzo a cui l'ha pagato non vedo il problema, dato che vedo farlo di continuo anche con altri beni anche soggetti ad usura, come i telefoni cellulari. Ma anche in questo caso deve comunque fare i conti con l'obsolescenza del prodotto, per cui rivendere allo stesso prezzo a cui si è acquistato non è sempre facile. Quote:
Quote:
Innanzi tutto, bisogna definire il concetto di "dannoso". Dannoso vuol dire impedire a chi vende software di ricavare ogni profitto possibile, anche a discapito degli utenti? Allora potrebbe essere dannoso. Se si lasciassero fare le aziende tutto ciò che vogliono, spennerebbero tutti come polli, e del resto è normale, stiamo parlando di aziende a scopo di lucro. Ma a questo punto non tiri fuori solo il mercato dell'usato, ma tantissimi altri diritti degli utenti che si danno per scontati. Detto questo, secondo me sopravvaluti gli effetti "malefici" (per chi vende software) della scomparsa del mercato dell'usato e sottovaluti quelli "benefici". Innanzi tutto, se so di poter rivendere, posso anche pensare di acquistare un gioco ad un certo prezzo, sicuro che una parte mi rientrerà. Se non posso rivendere, allora semplicemente non comprerò, o aspetterò un calo di prezzo (sempre che non mi sia passata la "scimmia" nel frattempo). Il mercato dell'usato rimane comunque un mezzo per espandere il mercato generale del titolo, e una maggiore diffusione porta sempre introiti come "effetto collaterale". Un esempio banale è quello di un utente che compra il titolo "tal dei tali 2" perchè trova un'occasione con l'usato, e poi trascinato dalla bontà del titolo decide di acquistare all'uscita "tal dei tali 3". Se non l'avesse comprato questo non sarebbe successo. E si possono fare altri esempi, anche di tipo completamente differente. |
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#46 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2012
Messaggi: 8673
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Certo che a leggere solo il titolo della news potrebbe venirmi l'idea malsana di vendere circa 150 bluray rip
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#47 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Roma
Messaggi: 1499
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Secondo me il paragone indie/big house è assurdo.
Gli indie non si permettono mai di vendere a 70 euro un gioco, lo vendono a 20. A 20 euro un gioco ME NE FREGO di prenderlo usato, se posso prenderlo nuovo. Ovviamente se non lo attendo da molto, aspetto qualche sconto. Per chi dice che prima ci lasciavi la paghetta del mese sui videogiochi: Io compro videogiochi dall'epoca nintendo, e ci lasciavo la paghetta. Mi ricordo l'acquisto di super smash bros (n64) di 120 mila lire (che era tantissimo sopra la media rispetto la norma)... 60 euro sono. Oggi devo spenderne 70, quando quelli della ps2 al massimo costavano 60. Sinceramente, la paghetta del mese ce la lascio ancora. Se dici di non comprare al day one, come qualcuno giustamente ti ha fatto notare, le vendite sono già state ammortizzate. Chi compra giochi nuovi a 10 euro è come se comprasse l'usato, su questo non ci piove. Come giustamente fanno notare il pagamento dei servizi online può essere rilevante per il mantenimento, in tal caso facessero un abbonamento. Da notare che i server per il gioco online possono essere chiusi in qualsiasi momento dalle software house, scritto nell'eula, quindi tutto il discorso è bacato (vedi i server dei vecchi fifa). Fai che l'online dura solo i primi 2 anni, dopodichè butti giu i server... ed hai il deterioramento del software. Chi vuole giocare ancora deve usare un servizio a pagamento. Risolta la problematica deterioramento e l'economia è ok per tutti. Almeno in quei cavolo di 70 euro ci mettono anche il costo del multiplayer e la cosa si equilibra. Anche perchè attualmente se effettivamente dite che le copie digitali hanno costo 0 e sono infinite etc etc. Allora dovrebbero costare meno, e faccio notare che per copie esistenti (fisiche e contemporaneamente digitali) non solo la cosa SOLITAMENTE non è vera, ma spesso si riescono a trovare piu facilmente copie fisiche più economiche delle digitali. Esempio eclatante è diablo 3: su amazon costava 45 all'uscita e sul sito blizzard 60 in digitale. |
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#48 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 2060
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@Gaxel: concordo solo con parte del pensiero, se io rivendo un gioco con multiplayer, continueranno ad avere una singola connessione, non 3-4-5 UNA e cioè la mia passata ad un altra persona e quindi nessun peso in più, se poi proprio vogliono fare i guadagni extra (cosa su cui concordo parzialmente) possono fare come fece la Bioware su ME2, inserendo una key univoca per player che permette l'accesso ad un TOT di servizi per il titolo, key legata in modo indissolubile al nickname del player o all'account dello stesso (tanto non credo che ci siano fulminati che si fanno un account steam/EA per gioco)
inoltre diciamocelo, io son sempre stato il primo a zittire chi mi veniva a dire che alcuni lavori aveva prezzi troppo alti, ma bisogna anche dire che ultimamente in molti titoli è vero e quindi non vedo perchè mai dovrei portarmi dietro a vita una licenza....e dico questo che ho rivenduto si e no un tot di 10 giochi in tutta la mia vita, tutti titoli che ho reputato indegni del mio hdd. inoltre per evitare che la casa vada in malora, basta semplicemente impedire di vendere il titolo per 1-2-3 mesi dopo la data di rilascio ufficiale del gioco, a quel punto io sarò costretto a rivenderlo a meno in quanto ci saran sconti e il boom di vendite (e cioè dove sta realmente il guadagno per la sh) sarà già stato superato da un pezzo, poi sta alla gente dire "non sono un pezzentone, sto indie da 20€ scarsi me lo compro originale!" ma sui titoli da 60-50-40€ si può fare senza problemi, soprattutto considerando che ultimamente nella prima settimana dal rilascio li finisci almeno un paio di volte per quanto son fatti ad minchiam. |
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#49 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Roma
Messaggi: 1499
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@StyleB: Tra l'altro una cosa del genere sprona anche a fare giochi piu belli.
Se per finire un gioco bello ci vogliono 200 ore di gioco, col cavolo che si trova usato. Ci sarà pochissima gente a rivenderlo e quelli a cui è piaciuto difficilmente lo rivenderanno. |
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#50 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Messaggi: 14734
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Quote:
Associare la licenza ad un account univoco e non poterla trasferire è proprio ciò che si contesta. Se io acquisto la licenza di un gioco e non la voglio più, devo poterla rivendere, come qualsiasi altro bene. E se viene stabilito che è mio diritto farlo (e a mio parere lo è), chi crea il gioco deve mettere a disposizione l'infrastruttura per farlo. Quote:
Non dico che per l'utente sarebbe comunque meglio rispetto al non poter vendere, ma trovo sia davvero una cura peggiore della malattia, che possa portare ad accettare pratiche lesive per l'utente. Qui la questione è di principio: se acquisto un gioco (la licenza ad esso legata), devo poter trasferire tale licenza ad un altro utente senza problemi, perchè è una cosa mia. |
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#51 | |||||
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Messaggi: 39839
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Comunque questo è un problema relativo... Quote:
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Ci può comunque stare, il problema è che quello che compra e che poi rivende, può comunque usufruire quanto vuole del prodotto, senza che questo ne risenta, a differenza di un 'auto, un cellulare o una mela. Motivo per cui, per il software, non possiamo applicare gli stessi concetti che abbiamo sempre applicato a tutti in beni posseduti. Quote:
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Se si creasse una infrastruttura (che comunque costa soldi) in cui chi compra e chi rivende usato viene tenuto in considerazione, allora sì che potrebbe essere utile. Chi procude sa quanti hanno comprato, quanti hanno rivenduto, dopo quanto aver comprato, e chi invece ha comprato usato e a che prezzo... quello che succede ora con Steam con i vari deal, il publisher sa quando è stato comprato qualcosa e a che prezzo e può tenerne in considerazione. Se lasciamo l'usato messo ad minkiam com'è ora, chi sviluppa ci perde e basta, perché non ha nemmeno i dati, spesso e volentieri le tasse non vengono pagate e il grosso dell'usato va a foraggiare chi ne trae vantaggio, come GameStop... che acquista a 1 e rivende a 30, alla faccia dello sviluppatore. |
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#52 | |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Messaggi: 39839
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Se parliamo di console, in Italia ci marciano molto sopra, in altri paesi costano meno, ma bisogna tenere conto anche dell royalties da dare a Sony, Microsoft e Nintendo che sono circa 10€ per titolo. Quindi, il costo dei giochi è giusto... 50€ per un gioco appena uscito ci stanno tutti, anche perché non è che si devono semplicemente ripagare le spese, dovranno anche guadagnarci qualcosa per continuare a lavorare. Chiaro che ora come ora, che non c'è molta concorrenza, nel digital delivery certi publisher ci marciano sopra, perché effettivamente hanno meno spese (il mantenimento dei server e servizi relativi dovrebbe costare meno che stampare i dischi e portarli in giro per il mondo, senza contare tutti i ricarichi vari). Ma pià si andrà avanti, più i prezzi si ababsseranno. Già ora è possibile pre-ordinare giochi PC in dd a 40€ o meno, come ho fatto io con tutti quelli che mi interessavano in questi anni... cazzo, 40€ uno Skyrim al dayone mi sembra poco, così come un 34€ per Portal 2 o 45€ per Mass Effect 2 Digital Deluxe Edition... dai su, son giochi che son costati milioni di dollari... e a differenza di cinema e musica, guadagnano solo dalle vendite dello stesso, non anche da radio, televisioni, cinema e concerti. Ultima modifica di gaxel : 05-07-2012 alle 09:26. |
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#53 | |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Messaggi: 39839
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Ultima modifica di gaxel : 05-07-2012 alle 09:26. |
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#54 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Messaggi: 14734
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Esatto, sia perchè un'azienda può comunque calcolare quei costi e regolarsi di conseguenza, sia perchè esistono alternative che non vanno a ledere i diritti del compratore, come quello di rivendere il bene.
Inoltre la cosa non è così automatica, ma non mi dilungo a riguardo, il discorso si trascinerebbe troppo in la. Vendono per caso allo stesso prezzo a cui i giochi erano venduti 10 anni fa? ![]() Direi che la risposta a questa domanda chiarisce bene la questione. Non ad usura ma, ripeto, ad obsolescenza, che ne determina un calo di appetibilità e quindi di prezzo. Inoltre anche un gioco inscatolato non è allo stesso modo soggetto ad usura (al più puoi rovinare il disco, ma se intendi rivenderlo ti regoli di conseguenza). Quindi non c'è davvero motivo di non poter rivendere un gioco acquistato tramite download digitale. Quote:
Il "cartello" lo fanno se non sono controllate, non se qualcuno mette dei paletti. Quote:
Anche se io non intasco un soldo dalla vendita dell'usato in maniera diretta, questa comunque alimenta il mercato dei giochi e crea un ricircolo di titoli e denaro che favorisce il mercato. Non capire questi significa non riuscire a vedere oltre un palmo dal proprio naso. E a quanto pare le aziende non riescono a farlo, preferendo l'uovo oggi che la gallina domani. |
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#55 | ||||
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Messaggi: 39839
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Ma quello che volevo dire è che c'è una marea di gente disposta a spendere 10€ per giochi di 10-20 anni fa, quando se vai su Steam a 10€ trovi giochi sicuramente più recenti. Quote:
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Il problema è la mancanza di dati riguardanti l'usato, visto che se io il gioco lo vendo al mio amico, non lo dico a nessuno (anche perché prendo soldi in nero, altro "problema" dell'usato), e questo porta a non conoscere le reali "vendite" del prorpio gioco, e di conseguenza non sapere come comportarsi (se vendo 10 e so che ho venduto 10 in usato, magari provo a evitarlo la prossima volta...) Puoi fare ricerche di mercato ok, ma non è detto che siano precise e veritiere... |
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#56 | |||||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Messaggi: 14734
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I motivi sono diversi, ma non mi pare che in questo senso il mercato dell'usato crei problemi. Quote:
- chi ce l'ha lo vende più difficilmente (ci si affeziona, pensa di rigiocarlo, ecc...) - troverà sempre nuovi acquirenti, che il mercato dell'usato da solo non soddisfa. Del resto, tornando all'esempio di gog fatto prima, sono solo i buoni titoli a sopravvivere, non certo tutto ciò che è vecchio. Se il mercato dell'usato può essere un problema per chi realizza titoli insulsi e senza longevità, allora ben venga il mercato dell'usato, perchè tale mercato diventa un ulteriore "concorrente" che ha il pregio di spingere chi crea giochi a fare sempre meglio, e non a rifilare qualsiasi schifezza da 6 ore di gioco, perchè tanto non possiamo rivenderla. Quote:
Ancora una volta solo gli enti preposti al controllo, quando funzionano, ci salvano da questo. Quote:
Come in ogni cosa, i soldi da questo mercato escono da una parte, ma entrano anche dall'altra. Se sono un appassionato di videogiochi, tenderò a rispendere in videogiochi. Se sono alla fine della mia carriera di videogiocatore li investirò in altro, ma nello stesso tempo qualcun altro che fino ad allora non era interessato ai videogiochi investirà i soldi della vendita di qualcos'altro nei videogiochi. Se il mercato dei videogiochi è statico o in crescita, gli ingressi compensano e superano le uscite. Da un punto di vista più ampio, insomma, questo è un non-problema. Quote:
Se voglio "scaricare", ossia piratare, posso farlo anche senza aver acquistato e rivenduto il gioco. Anzi, se ho quest'indole, tenderò a non acquistare affatto e piratare direttamente. Stai mettendo insieme due cose che non hanno attinenza. Hanno però i dati di utilizzo dei servizi legati al gioco, su cui possono regolarsi. Concludo con una piccola osservazione. Il mercato del gioco senza supporto ha indubbiamente un piccolo svantaggio per chi vende: il fatto che l'acquisto e la rivendita digitale sono semplici e con bassi costi. Ma allo stesso tempo ha enormi vantaggi per chi vende il gioco: facilità di acquisto e risparmi netti sul canale di vendita (nessuna spesa di stampa/imballaggio/trasporto, nessun problema di invenduti, nessuna necessità di intermediari, facile reperibilità del prodotto). Le aziende vorrebbero tutti i vantaggi senza dover fare i conti con gli svantaggi. E questo mi pare anche ovvio, ma non va bene nel momento in cui questo lede i diritti di chi acquista. Ultima modifica di calabar : 05-07-2012 alle 11:01. |
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#57 | |||||||
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Messaggi: 39839
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1 - Su gog costano meno che trovarli sui canali dell'usato traduizionale 2 - Su gog i giochi vengono già patchati per girare sui moderni sistemi operativi 3 - Su gog i giochi sono in digital delivery, senza DRM, e accessibili da qualunque PC connesso a internet. Direi che questi tre sono vantaggi che spingono ad acquistare su gog, anziché andarsi a cercare il tizio che ti vende la scatola... ed è un vantaggio enorme per gog che si sbatte per fornire giochi vecchi riadattati e con molti goodies. Quote:
Ok che questo alimenta il mercato, ma con il retail son d'accordo anche io (sebbene non venda o acquisti usato)... è il digital delivery che mi dà da fare. Quote:
Quindi tu non puoi dire quel gioco è una schifezza... è giusto che fallisca, perché c'è molta più gente al mondo interessata a FIFA che a Torment... se si andasse ai voti, ho i miei dubbi su chi si tra i due giochi. Quote:
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In questa maniera chi sviluppa sa quanti scambi ci son stati, quando e tra chi, non sa solo se lo scambio è stato un regalo o ci ha guadagnato il tipo, che ci può pure stare. Oppure si crea una moneta interna, ma diventerebbe un casino tra tutti i differenti account che uno si deve creare (Steam, Origin, Ubisoft, Activision, Blizzard, ecc...) Insomma, se per legge ogni account dovesse permettere a un proprietario di un gioco di poterlo passare ad un altro account (dello stesso tipo), senza mantenerlo nel suo, sarebbe già qualcosa. E secondo me non sarebbe un grosso danno, anche se su Steam, per dire, si andrebbe a creare un sottomercato che potenzialmente potrebbe far crollare le vendite di una percentuale rilevante, e potrebbe rendere inutili i deal. Quote:
Su mobile i prezzi devono essere bassi o rasenti lo zero, perché qualcuno compri qualcosa (già su Steam la gente aspetta prezzi intorno ai 3-4€, pensa sull'App Store), spesso e volentieri è roba gratis (sperando nella pubblicità) o a 0.99€ (quindi a te ti arrivano per copia 45c), ma anche fosse un giocone EA, arrivi al massimo a 5€ (quindi puliti circa 2€ a copia). Capisci quindi che per guadagnare qualcosa devi fare un alto numero di vendite... se in questo intervenisse l'usato, cosa che impedirebbe automaticamente di alzare troppo i prezzi, ti toglierebbe ulteriori introiti. Anche perché per un gioco dd usato, possono anche mettersi d'accordo in 10: Costa 10€? Ci mettiamo un euro a testa e poi ce lo "vendiamo" tra di noi gratuitamente... ok che è più o meno come il retail, ma è fin troppo semplice farlo col digital delivery. |
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#58 | ||||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Messaggi: 14734
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sul caso dei vecchi giochi comunque si potrebbe discutere a lungo ed interverrebbero diversi fattori, come il collezionismo, la nostalgia, ecc... Poi vabbè, io sono di quelli che pensa che se i diritti sul vecchio cadessero dopo un certo numero di anni, tutti ne avremo dei vantaggi. Quote:
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Se poi alla gente piace, allora venderà, stai tranquillo. Il "quando funzionano" non era messo a caso ![]() In ogni caso sottovaluti comunque il lavoro che fanno, non si giudica solo dalle notizie di copertina e dai casi clamorosi. Il semplice fatto che esistano fa da deterrente. Quote:
Chi fa questo discorso è solo alla ricerca di una giustificazione che troverebbe comunque, chi vuole piratare se ne ha l'occasione lo fa e basta. Quote:
E in ogni caso, se si tratta di download digitale, è poco ma sicuro che chi gestisce l'infrastruttura viene a sapere del cambio di account, cosa che invece può non succedere nel caso di vendita fisica. Quindi non capisco proprio dove intendi arrivare... Quote:
Non vorrai confrontare i costi legati alle infrastrutture digitali con quelli legati alla distribuzione fisica... Da questo punto di vista c'è un guadagno enorme da parte di chi vende, c'è poco da dire. Quote:
Il digital delivery rende i prodotti più economici, più facili da raggiungere e da proporre. tutti fattori che aiutano ad aumentare le vendite. Rendono anche più facile vendere l'usato, ma ripeto, mi pare che i vantaggi superino di gran lunga gli svantaggi. Quote:
In ogni caso è una cosa che non sempre funziona, implica che non lo si giochi assieme e impone all'ultimo un attesa che può essere molto lunga. |
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#59 | |||||||
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Messaggi: 39839
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Ancora, appena il 18% in Skyrim ha raggiunto il livello 50 e il 62% il 25° livello, la metà dei giocatori ha trovato la gilda dei ladri, ancora meno ha portato una singola abilità a 100, ecc... quindi non conviene fare un gioco che per completarlo al 100% servono centinaia di ore, tanto la maggior parte della gente che te lo compra lo gioca 20-30 ore massimo, poi passa ad altro. Personalmente, trovo che un gioco che duri più di 10 ore ha qualcosa che non va... ed è difficile creare qualcosa che non sia ripetitivo oltre quel limite, così come creare un trama che sia sempre interessante... infatti di giochi oltre le 10 ore ne ho finiti pochi e solo quelli estremamente validi. Quote:
Il problema dell'usato è che, siccome non si può contrastare in maniera diretta, lo aggirano con DLCs, account, versioni premium, ecc... In futuro, converrà far uscire la nuova versione di un gioco di successo, magari con una manciata di aggiustamenti, ogni anno (come poi sta succedendo). In questa maniera castri ulteriormente il mercato dell'usato. Quote:
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Steam ha giochi da 8 anni che continuano ad occupare spazio sui server, hanno forum attivi, supporto tecnico disponibile, download (quindi banda) disponibile. Non so se trovi molti negozi che hanno ancora le scatole di Sin: Episodes - Emergence, molto probabilmente è stato smantellato anche il sito ufficiale, non esiste più la software house, ma Steam continua a metterlo a disposizione. Ora questo è una caso estremo, ma tecnicamente... finché dura Steam, tutti i giochi restano in catalogo, occupano spazio, banda, supporto tecnico, ecc... Ora, probabilmente i costi son solo per Steam, che si prende una percentuale dalle vendite, non c'è un abbonamento da parte del publisher, però son sempre costi... costanti nel tempo. Alla lunga potrebbero pesare se un gioco non vende... mentre un negozio, dopo un po', lo toglie dallo scaffale per metterci quello nuovo. Quote:
Ci vuole sempre una infrastruttura che gestisca il tutto, e i casi sono due... o le aziende vengono obbligate a farlo, con conseguente aumento di costi per l'utente finale, o capiscono che magari gli conviene e fanno un sistema simile che permette la rivendita/scambio di prodotti acquistati in digital deliveyr e legati a un account. |
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#60 |
Junior Member
Iscritto dal: Jul 2012
Messaggi: 1
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era ora!!
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