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#1 |
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Iscritto dal: Jan 2002
Città: Cavalese
Messaggi: 2093
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Follia del singolo o isterismo della magistratura?
Ecco finalmente qualcuno che parla giusto, che condivide le idee di molti qui sul forum.
"Di fronte ad un episodio così grave non ci resta che ricominciare da capo: per attuare i valori della Costituzione e introdurre la cultura della legalità - aveva spiegato - quando si dice che il 40 per cento della ricchezza sommersa è un bene per il Paese, ritengo che si dica qualcosa non conforme ai valori costituzionali. E' la cultura dell'illegalità. Chi commette reati vede che certi valori mancano alla classe dirigente". Insomma, Di Nicola ha fatto intendere che i delinquenti che operano nel nostro Paese prendono esempio dagli uomini delle Istituzioni. La frase alla quale si è riferito il Giudice è stata pronunciata da Silvio Berlusconi la scorsa settimana: "Smettiamola di preoccuparci così tanto per l'economia - aveva affermato - abbiamo un sommerso del 40 per cento, ma vi sembra che la nostra economia non tenga? Ma andiamo". Cioè, perchè berluska è un lurido cattivone che con i suoi atteggiamenti fomenta la criminalità allora tutti siamo autorizzati a fare quel ca22o che ci pare, perchè non ci sono più quei valori della costituzione? A me seriamente questo qua fa paura; è una minaccia per la democrazia e per la civiltà.
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#2 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Città: localhost (MILANO)
Messaggi: 4152
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Non mi pare abbia detto questo, non essendo una poesia l'interpretazione non può certamente essere soggettiva
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Do ut des
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#3 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2004
Città: Napoli
Messaggi: 337
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
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Se ne è già discusso in altro thread.
Non mi ripeto. A parte sottolineare che quando si riporta una dichiarazione, se non è possibile riportarla per intero sarebbe bene almeno contestualizzarla, e non fare un taglia e cuci al solo fine di portare acqua al proprio (malmesso) mulino. Ciao Ciao Federico |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Mi immagino questi due, magari un po' bevuti, che vedono una ragazzina al parco col suo fidanzato, magari vestita leggerina, magari si intravedono le mutandine sopra i jeans, e penso a cosa gli passa per la testa...
"Hai sentito cos'ha detto Berlusconi ieri sera all'Ecofin? In Italia l'economia sommersa vale il 40% del totale, il PIL reale è molto più alto del contabile" |
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#6 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
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"hai visto come si vive in questo paese? Ognuno fa quello che gli pare, quello che gli fa comodo, delle regole non frega niente a nessuno, perchè non facciamo anche noi il nostro comodo?" vedo la mia sceneggiatura ben più plausibile. Ciao Ciao Federico |
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
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Ciao Proteus,
concordo con buona parte delle tue analisi sulla trasformazione del nostro paese; in principio di questo cacathread mi ero riproposto di non perdere tempo a rispondere a ciò a cui avevo già risposto in altra discussione, poi però vedo che ci si marcia sopra, come detto prima, per cercare di portare acqua al proprio mulino (che a parte una stuccata alla facciata risulta mal messo) . Nell'articolo intero, ripreso dal Corriere, il magistrato parlava espressamente della perdita del senso della legalità nel paese, e come esempio portava il fatto che anche il Presidente del Consiglio si permette uscite simili. L'affermazione del premier, non legata allo stupro come qualche buontempone vorrebbe farci credere, è comunque sintomo rivelatore di un paese dove la legalità è ormai vista come un impedimento al raggiungimento dei fini personali. Dove appunto ognuno se ne frega delle leggi, di tutte, se queste cozzano con il proprio interesse. In questo, anche l'elogio dell'economia sommersa, così come i premi ai ladri e ai furbi (chiamati condoni fiscali ed edilizi) stanno facendo crepare anche a me la certezza di dover rispettare le Leggi dello Stato. Ciao Federico |
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Cofferati fa riflessioni decisamente diverse dalle tue e da quelle del procuratore di Bologna.. non traccia un assurdo parallelo con le dichiarazioni di Berlusconi, ma uno ben più realistico con alcune situazioni di degrado in città, richiamando la necessità di azioni forti per ripristinare la legalità, argomenti su cui la sinistra cittadina (sic!) lo ha contestato.
«Sulla legalità la sinistra sbaglia Io continuerò con gli sgomberi» — «Tutto brutto». Brutta la violenza, ovviamente, verso la ragazza e il suo fidanzato. Ma brutto anche perché era una giornata di festa, un pomeriggio di primavera, un parco pubblico. Anche i luoghi sono importanti: «Dicono non soltanto della follia degli assalitori, ma anche della sfacciataggine, della loro assoluta mancanza di condizionamento ambientale. Mettono in conto di poter usare violenza agli altri senza preoccuparsi di nulla». Il caso è chiuso, come si usa dire. Ma Sergio Cofferati non è certo contento. La pietà verso le vittime e le loro famiglie, ma non solo. Il sindaco di Bologna sa bene che l’arresto di due marocchini non è la fine di questa storia, ma un inizio. Perché si somma alla vicenda di Varese, alla violenza di Milano, alla brutta aria che tira verso gli extracomunitari. Come si evita il rischio di mettere tutti insieme? «Bisogna essere rigorosissimi nel perseguire i reati, e altrettanto rigorosi nel non lasciare che i reati vengano strumentalizzati». Lei pensa che ci sia davvero, questa strumentalizzazione? «A Bologna il riflesso condizionato di tutti è stato quello di accusare i rumeni che da sempre qui sono considerati un problema. Questa è una semplificazione, che bisognerebbe sforzarsi di evitare». Ammetterà che non è facile. «È difficilissimo. Non nascondiamoci dietro un dito: quando i reati vengono commessi da persone straniere, si accentua un clima di comprensibile paura. Questi sono dati oggettivi». Non è indicativo che a Bologna lei venga osannato dai cittadini per gli sgomberi degli extracomunitari? «Qui c’è una fragilità di fondo che si traduce nel timore di perdere l’attuale condizione di benessere. È una paura comprensibile che merita risposte chiare. Gli sgomberi continueranno, perché gli insediamenti abusivi sono illegali». L’equazione criminalità uguale extracomunitario va di moda. «Secondo me è sbagliata. Ma purtroppo è quello che pensa una parte della popolazione. E il senso comune non va ignorato. Quell’equazione può essere corretta a una sola condizione: agire con grande rigore di fronte ai reati». Ma la solidarietà può essere coniugata con la legalità? «Le politiche di accoglienza sono fondamentali, ma per essere efficaci hanno bisogno di una crescita della cultura della legalità, che vale per i cittadini nati qui e per quelli che ci arrivano ». A parole è semplice. Poi c’è la realtà. «Di fronte a un insediamento abusivo, io mi devo porre il problema della solidarietà verso bimbi e donne che vivono in quel luogo». E dopo? «Fatto questo, l’insediamento va abbattuto. Non è accettabile l’idea che siccome ci sono persone che soffrono, ci si ferma, non si agisce. Un esercizio sbagliato della solidarietà, anzi, non è vera solidarietà». A sinistra queste sue parole non riscuotono grandi consensi. Perché? «La sinistra ha un problema su questi temi. Per qualche tempo si è radicata l’idea che solidarietà e giustizia sociale possano per loro natura prescindere dalla legalità». Ne è davvero convinto? «Sì. Ècome se ci fosse una scissione: mi commuovo, partecipo, agisco solidarmente, dunque sono coerente con i miei valori e non mi pongo il problema della legittimità di alcune azioni». A Bologna lei è stato pesantemente contestato per quegli sgomberi. «La sinistra radicale non si rende conto che il bisogno di sicurezza è una delle esigenze dei suoi elettori». Lo «sceriffo» Cofferati elogiato da Giuliano Ferrara e contestato dalla sinistra. Non è un paradosso? «Mi rendo conto dell’apparente contraddizione. Ma sulla legalità a sinistra si continua a sbagliare. Ci siamo fatti scippare questo tema dalla destra. Non è una novità». Quali sono gli altri «scippi»? «Riguardano alcune parole simbolo. Libertà: l’abbiamo lasciata alla destra, che l’ha trasformata in arbitrio. Patria: termine che la sinistra ha sempre usato con imbarazzo, lo stesso con il quale maneggia la legalità». E «immigrazione»? «È strettamente collegata al concetto di legalità. Sono temi riguardo ai quali un certa sinistra ha un evidente problema». Quale? «Non è stata capace di dare messaggi chiari. Sono incertezze che poi si pagano». Chi invoca la castrazione lancia un messaggio chiaro, ma non per questo... «Un’azione più efficace e concreta da sinistra serve anche per togliere spazio a tesi aberranti ». A Bologna, Rifondazione non voleva firmare l’ordine del giorno sulla ragazzina stuprata perché conteneva la parola legalità. Questo le sembra un messaggio chiaro? «No. È incomprensibile e preoccupante. Se di fronte a un fatto così grave chi ha funzioni di rappresentanza politica non è in grado di decidere nel modo più chiaro e opportuno e in tempi brevi, si fornisce un messaggio negativo per il cittadino». Quanto pesa il suo passato nelle critiche che le arrivano da sinistra su legalità e immigrazione? «Abbastanza. Nella mia attività precedente mi sono battuto per la solidarietà e il rispetto dei diritti. Qualcuno pensa che questa mia caratterizzazione debba accompagnarsi a una sorta di lassismo sul rispetto della legge. Sbagliato ». Luca Casarini si ricorda di lei al Forum di Porto Alegre, quando si parlava di Cofferati come il futuro leader dei no global. Qualche ragione ce l’hanno anche loro, no? «Sono stato spesso in Brasile, sono amico di Lula, ma non sono mai stato al Forum di Porto Alegre. Quella di Casarini è una bugia. E comunque, non mi risulta che a Porto Alegre si sia mai teorizzato che partecipazione significhi anche negazione delle leggi. Proprio non mi risulta». Marco Imarisio 22 giugno 2005 |
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Iscritto dal: Mar 2001
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#10 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2005
Città: Vicenza
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imho il problema è che per qualsiasi puttanata in italia si incolpa berlusconi. stupri?è b. che istiga a delinquere. famiglie povere?è b. che accumula tutto il denaro lui. delocalizzazione?è b. che non incentiva le aziende. il bologna in B?è b. che fa vincere solo il milan....etc
non si potrebbe smettere con sto gioco idiota?
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"E non è un gioco, non è una partita, ma semplicemente uno stile di vita..."
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2005
Città: Vicenza
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#12 | |
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Iscritto dal: Jan 2002
Città: Cavalese
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#13 | |
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Iscritto dal: Jan 2002
Città: Cavalese
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#14 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12348
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guarda, personalmente (non così estremisticamente come hai detto tu) io credo che il gioco idiota lo faccia proprio Berlusconi. Va male una cosa: colpa degli altri. Va bene una cosa: merito mio. Non funziona una cosa: colpa di tutti gli organi possibili et inimmaginabili di sinistra. Se non è idiota un gioco del genere... Sulla frase: il magistrato ha perfettamente ragione. In Italia i concetto di legge, di fare come cazzo si vuole, di evitare di pagare il fisco, di istituzione attaccata, stanno prendendo piede sempre più. E che non c'entra una benamata con il discorso degli stupri. Solo che fa comodo portare il paragone tra Premier che parla di sommerso o di lavorare in nero (l'ha fatto, ha detto anche questo) con gli stupri. Anche se il pensiero del magistrato era ben differente dalla posizione assurda che qualcuno vuole dargli. Quando si capirà che un governo non deve solo far quadrare i bilanci o legiferare ma anche e soprattutto dare un'impronta morale e civile al paese sarà sempre troppo tardi. E Berlusconi di sparate che doveva evitare (così come altri) ne ha dette anche troppe.
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"Il potere non te lo dà un distintivo, o una pistola. Il potere te lo danno le bugie, grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te. Se riesci a fare accettare a tutti di quello che in cuor loro sanno essere falso, li tieni per le palle..." |
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#15 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2005
Città: Vicenza
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di sparate ne ha fatte tantissime. però onestamente hai ricordi di un governo che non si attribuiva tutti i meriti dando le colpe all'opposizione? imho è nella natura politica far ciò!
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#16 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
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L'intervista al procuratore capo di Bologna «Cattivo esempio chi difende il sommerso» Lo sfogo del magistrato Di Nicola dopo lo stupro alla quindicenne: «Trionfa la cultura dell'illegalità». L'allusione alle frasi del premier STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO «Di fronte a un episodio così grave non ci resta che ricominciare da capo: per attuare i valori della Costituzione e introdurre la cultura della legalità». Le parole del procuratore capo di Bologna, Enrico Di Nicola, sono uno sfogo amaro. Ed è lui stesso che lo ammette. Procuratore, quali valori della Costituzione sono venuti a mancare? «Quando si dice che il 40% della ricchezza sommersa rappresenta un bene per il Paese perché in questo modo noi ci svilupperemo, io ritengo che si dica qualcosa che non può essere conforme ai valori costituzionali. E’ la cultura dell’illegalità». Sono affermazioni del premier Berlusconi di qualche giorno fa. Ma questo cosa c’entra con la violenza sessuale a una minorenne? «Coloro che commettono attività delinquenziali così traumatiche vedono che certi valori mancano alla classe dirigente. Fino a quando sarà così non avranno certo degli esempi da seguire. Nessuno a cui ispirarsi per vivere in una civile convivenza. Senza una cultura della legalità non possiamo pretenderlo. Fino a quando non sostituiremo all’individualismo esasperato, che si ravvisa nella società e che determina questo tipo di reazioni, una cultura istituzionale, noi andremo sempre peggio». Come interpreta il fatto che l’aggressione è avvenuta in pieno giorno, in un parco pubblico affollato di gente? «E’ un segnale molto negativo. Sintomo di un decadimento dei valori da parte di soggetti che hanno agito come bestie, ispirati dall’istinto e dalla violenza per ottenere subito quello che volevano. Ma è grave anche il fatto che nessuno si sarebbe accorto di niente. Davvero nessun testimone?». Come si è arrivati a tanta violenza? «Dobbiamo chiedercelo. Con forza. Chi rapina e violenta con uno scopo individualistico è sì un soggetto fuori dalla società, ma vede intorno a sé un ambiente individualistico, basato sull’interesse personale perché oggi è questa la cultura dominante». Cristina Marrone 20 giugno 2005 |
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#17 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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E' incredibile il livello di oltranzismo in questo forum, persino una deputata DS definisce assurde le parole del magistrato e voi le difendete.
Bufera sul procuratore di Bologna Di Nicola per il suo attacco al premier «Giudizi politici, pensi a frenare la violenza» La ds Mancina: dal magistrato frasi fuori luogo, è un cortocircuito mentale ROMA - «Sono senza parole». A Claudia Mancina non si possono certamente imputare simpatie per Silvio Berlusconi. Diessina convinta, parlamentare della Quercia dal 1992 al 2001, è tra le fondatrici dell’associazione di donne del centrosinistra Emily in Italia . Eppure non riesce proprio a capire quella frase pronunciata dal procuratore di Bologna, Enrico Di Nicola, sull’episodio di violenza sessuale avvenuto a Bologna ai danni di una ragazza di 15 anni. «Ma davvero l’ha detta? Non riesco a crederci». E quando le viene letto il virgolettato delle dichiarazioni rilasciate, quel collegamento tra la vicenda oggetto di indagini e l’allusione al Berlusconi pensiero sul «40 per cento della ricchezza sommersa» che rappresenta, secondo il premier, «un bene per il Paese», la docente di Etica dei diritti trasecola: «È incredibile che un magistrato porti avanti un ragionamento del genere». Ma Di Nicola quelle cose le ha dette sul serio, anzi ha portato avanti un ragionamento complesso sul «degrado culturale» che starebbe vivendo il nostro Paese. E la Mancina, venendone a conoscenza, rincara la dose: «Peggio ancora: non vedo proprio come discorsi di quel tipo possano avere a che fare con un atto grave di violenza nei confronti di una minorenne. Si stesse parlando di economia...». Sa benissimo infatti che si tratta di una frase pronunciata dal presidente del Consiglio proprio rispetto all’andamento dell’economia italiana. E proprio per questo protesta: «Non vedo un nesso tra le dichiarazioni del premier e la sicurezza delle donne». Neanche se si allarga il discorso al disagio sociale? «Certo che esiste il disagio, ma come si fa a collegare considerazioni di carattere sociale a uno specifico episodio di violenza? Mi sembra che si tratti di un vero e proprio cortocircuito mentale. Non lo considero il modo più opportuno per affrontare un tema così importante come la violenza nei confronti delle donne». Perché invece su questo tema, per la diessina esperta in etica dei diritti, bisognerebbe semplicemente fare ciò che detta la legge: «Invece di pronunciare discorsi politici, bisognerebbe preoccuparsi di arginare la violenza. Facciamo qualcosa perché non accadano più episodi come quello di Bologna». Il magistrato crede, però, che sia necessario guardare anche al contesto in cui avvengono episodi come quello che ha visto come vittima una quindicenne e parla di «individualismo esasperato» della nostra società. «D’accordo, ma di fronte a precisi episodi non si possono fare discorsi troppo generici. In altre parole, chi commette i delitti deve rispondere davanti alla giustizia di ciò che ha fatto. Fare discorsi sull’individualismo della società e, soprattutto, citare frasi pronunciate da uomini politici è decisamente fuori luogo». Roberto Zuccolini 20 giugno 2005 |
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#18 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Cavalese
Messaggi: 2093
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Ma un magistrato nn può prendere uno stupro, tra l'altro molto pubblicizzato e sulla bocca di tutti, strumentalizzarlo politicamente e macchinare che c'è un nesso tra le parole di un personaggio politico e le azione di due criminali che hanno commesso il reato. |
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#19 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12348
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Rileggendolo, l'avevo letto diversi giorni fa questa dichiarazione, effettivamente sembra che lui faccia un parallelo tra un reato di stupro e la mancanza di morale civile (la chiamiamo così) da parte di Berlusconi. Io credo e spero che non volesse intendere questo, spero che volesse togliersi un sassolino dalla scarpa nei confronti di Berlusconi per il fatto che continuamente destabilizza il destabilizzabile. COme ho detto all'appello dei "comunisti" mancano, stando alle sue dichiarazioni sulle istituzioni, il Papa e il bambino della Ringo Boys. Probabilmente l9scita infelice voleva dire "si, ci sono atti incredibili, ma più in generale molti atti incivili -non lo stupro, quindi- sono condizionati anche da personaggi pubblici di spicco che con il loro modo di parlare fomentano lillegalità". Spero che intendesse questo, se intendeva altro ha cannato e di brutto. Anzi... è stato frainteso !
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"Il potere non te lo dà un distintivo, o una pistola. Il potere te lo danno le bugie, grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te. Se riesci a fare accettare a tutti di quello che in cuor loro sanno essere falso, li tieni per le palle..." |
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#20 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12348
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E' il senso, crescente, di irresponsabilità verso cui certe frasi o uscite infelici possono portare nell'opinione pubblica. Anche il suo modo di comportarsi, spesso sopra le righe rispetto a un politico. Si dice sempre che le istituzioni devono dare l'esempio: mi chiedo che esempio possa essere per i ragazzi in formazione uno come lui, che spara merda su tutto e su tutti. Io, sinceramente, non gli vedo senso di stato. Poi per altri lo ha, ma l'idea che dà a me è questa. io sono dell'idea che un politico del genere dovrebbe quanotmeno dare l'esempio, far rispettare le istituzioni. Invece lui è il primo a denigrarle, a usare termini forti e che in altri paesi avrebbero creato un caos nell'opinione pubblica. Da quando lui e i suoi uomini (d'onore ) hanno problemi con la legge, non fa altro che dare contro alla magistratura. Sempre. Eppure tanti altri politici di sinistra e democristiani hanno fatto i loro processi, in silenzio, senza attaccare nessuno. In fondo da uno che forma un partito contenente moltissimi pregiudicati e uomini pendenti o con accuse molte forti (anche PRIMA di entrare in politica...) o con collusione mafiosa (mitico il pentito Giuffrè che parla spesso di Berlusconi... o è un mitomane o...), e poi presentare dentro quel partito metà avvocati degli stessi parlamentari della CDL.Assurdo, un corpo legiferante formato da pregiudicati e da loro avvocati, il colmo! Ma ci ricordiamo di ogni sua sparata che destabilizza le istituzioni? In una intervista, sopo la batosta elettorale delle regionali, ne ha dette di tutti i colori, dalle scuole per finire della Corte dei Conti! Un cittadino che sente queste cose, cosa ne pensa dello stato in cui vive? Dove il concetto di illegalità è sempre vivo? A me sinceramente non stanno bene queste cose, e quando si capirà che un governo non deve solo far quadrare i bilanci o fare leggi ecc. ecc. ma deve soprattutto dare una impronta sociale e morale al paese sarà troppo tardi. Io per questo uno come lui lo attacco e non lo voglio, e non c'entra nulla la passione politica. i miei primi voti andavano ai Radicali, da quando c'è Lui, e non mi vergogno a dirlo, faccio voto contrario. Anche se alcune cose della sinistra mi piacciono, non mi riconosco perfettamente in essa. Solo a livello "teorico", diciamo che interpreto la società secondo un'ottica sociale/socialista. Quando e se cadrà questo personaggio (portandosi magari dietro tutti quei parlamentari che non sono degni di stare dove stanno) allora io avròl'opportunità, serena, di scegliere tanquillamente su quale fazione politica mettere la crocetta alle politiche.
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"Il potere non te lo dà un distintivo, o una pistola. Il potere te lo danno le bugie, grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te. Se riesci a fare accettare a tutti di quello che in cuor loro sanno essere falso, li tieni per le palle..." Ultima modifica di andreamarra : 22-06-2005 alle 11:50. |
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