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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 1660
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Fabrizio De Andrè - Secondo Voi
Ciao
![]() Purtroppo conosco solo le canzoni più famose di questo grande cantautore... Volevo sapere quale, secondo voi, è la canzone più bella ( per i testi, per la musica... ) Ditemi tutto... Quale disco preferite, il perchè... So che è difficile, ma provateci ![]() |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Marcon - VE (in trasferta a Ferrara)
Messaggi: 2312
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de andrè ha fatto alcuni album che andrebbero valutati nel complesso più che nelle singole canzoni.... come disco completo direi che il migliore (secondo me) è "la buona novella", senza nulla togliere ad altri 3 o 4 che cmq adoro.
come canzone non saprei, ne ha fatte diverse di bellissime a seconda sia del genere musicale che del tema narrato... se dovessi spararne una su due piedi allora direi forse la guerra di piero (nell'album "volume 3"), ma non direi in assoluto che è "la più bella" ciao ![]()
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Ed io non so chi va e chi resta. |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Padova
Messaggi: 11
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In effetti è praticamente impossibile scegliere non tanto una sola canzone, ma anche un solo disco. De Andrè andrebbe considerato a livello di, usando un termine semiletterario, poetica, lo "esigerebbe" la coerenza che ha sempre tenuto durante la lunghissima, ma allo stesso tempo brevissima, carriera.
Cmq, un possibile punto di partenza, se si è a digiuno, potrebbero, e sottolineo potrebbero, essere i due live degli anni '79/'80, nati in collaborazione con la PFM. Buon ascolto ![]() Viadelcamped Yurji
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Admin sezione Musica/Libri/Cinema del Forum di PcTuner I dischi minirecensiti ....... |
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#4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 1660
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Quote:
Sapevo che era difficile esprimere un giudizio su questa cosa... ![]() Ma magari c'è una canzone (o anche un album) che ti piace di più o di meno (ripeto, per qualsiasi motivo, una vostra opinione) |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: West Egg
Messaggi: 849
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a me questa commuove ogni volta che la sento.
Tratta dall'album "non al denaro non all'amore ne al cielo" Un Matto Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole, e la luce del giorno si divide la piazza tra un villaggio che ride e te, lo scemo, che passa, e neppure la notte ti lascia da solo: gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro. E sì, anche tu andresti a cercare le parole sicure per farti ascoltare: per stupire mezz'ora basta un libro di storia, io cercai d'imparare la Treccani a memoria, e dopo maiale, Majakowsky e malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi matto. E senza sapere a chi dovessi la vita in un manicomio io l'ho restituita: qui sulla collina dormo malvolentieri eppure c'è luce ormai nei miei pensieri, qui nella penombra ora invento parole ma rimpiango una luce, la luce del sole. Le mie ossa regalano ancora alla vita: le regalano ancora erba fiorita. Ma la vita è rimasta nelle voci in sordina di chi ha perso lo scemo e lo piange in collina; di chi ancora bisbiglia con la stessa ironia una morte pietosa lo strappò alla pazzia ![]()
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![]() "I have limitless amounts of totally useless information..." - "non fissarsi sul dettaglio ma lasciarsi distrarre dal contesto" |
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#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 1660
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: West Egg
Messaggi: 849
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![]() anzi, visto che ora mi hai ricordato il grande De Andre te ne segnalo un'altra : » La cattiva strada « - da "M'innamoravo di tutto" Alla parata militare sputò negli occhi a un innocente e quando lui chiese "perché" lui gli rispose questo è niente e adesso è ora che io vada e l'innocente lo seguì senza le armi lo seguì sulla sua cattiva strada. Nei viali dietro la stazione rubò l'incasso a una regina e quando lei gli disse "come" lui le rispose "forse è meglio è come prima forse è ora che io vada" e la regina lo seguì col suo dolore lo seguì sulla sua cattiva strada. E in una notte senza luna truccò le stelle ad un pilota quando l'aeroplano cadde lui disse "è colpa di chi muore comunque è meglio che io vada" ed il pilota lo seguì senza le stelle lo seguì sulla sua cattiva strada. A un diciottenne alcolizzato versò da bere ancora un poco e mentre quello lo guardava lui disse "Amico ci scommetto stai per dirmi adesso è ora che io vada" l'alcolizzato lo capì non disse niente e lo seguì sulla sua cattiva strada. Ad un processo per amore baciò le bocche dei giurati e ai loro sguardi imbarazzati rispose "Adesso è più normale adesso è meglio, adesso è giusto, giusto, è giusto che io vada ed i giurati lo seguirono a bocca aperta lo seguirono sulla sua cattiva strada sulla sua cattiva strada. E quando poi sparì del tutto a chi diceva "è stato un male" a chi diceva "è stato un bene" raccomandò "non vi conviene venir con me dovunque vada, ma c'è amore un po' per tutti e tutti quanti hanno un amore sulla cattiva strada sulla cattiva strada". ![]()
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![]() "I have limitless amounts of totally useless information..." - "non fissarsi sul dettaglio ma lasciarsi distrarre dal contesto" Ultima modifica di Andytrendy : 15-11-2004 alle 11:03. |
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 1999
Città: Firenze
Messaggi: 1334
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Imho De Andrè aveva un punto di forza non comune, saper elevare melodie e composizioni anche piuttosto semplici ad alti livelli con le sue parole, difatti quando ci penso lo vedo come un poeta prima ancora che un cantautore.
Sicuramente è stata una grande figura nel panorama italiano, molto più di altri cantautori che vengono considerati "storici" ma che non hanno la stessa stoffa di Fabrizio. Autori di testi come lui ce ne sono stati pochi, mi viene in mente Battiato ma in questo caso la bellezza dei testi è differente e va analizzata da un punto di vista diverso, più musicale. Probabilmente De Andrè è stato unico. ![]() |
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#9 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: West Egg
Messaggi: 849
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![]() "I have limitless amounts of totally useless information..." - "non fissarsi sul dettaglio ma lasciarsi distrarre dal contesto" |
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#10 |
Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Roma Status:Coglione
Messaggi: 134
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Non si può restringere a qualche brano una qualsiasi scelta che sia rappresentativa di De Andrè.
Però voglio segnalare degli album secondo me fondamentali. Partendo dall'inizio "La buona novella" (già segnalato), ispirato ai vangeli apocrifi. Poi "Non al denaro né all'amore né al cielo" (già segnalato anch'esso), basato sull'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. "Storia di un impiegato" è una visione onirica e anarchica della società alla luce del '68, con le musiche di Nicola Piovani. E poi "Creuza de ma", interamente in genovese, che inaugura la fase musicale dove si dà spazio ai suoni etnici di Mauro Pagani (che comunque ha collaborato con De Andrè praticamente dagli inizi). E per ultimo voglio segnalare "Le Nuvole", che è per me l'apice della sua produzione. Anche se dopo ha continuato a fare ottime cose e non ho tenuto conto dei live datati prima o dopo.
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La mia firma aveva un senso quando la maggior parte dei miei post erano nelle sezioni OT. Ora ne dovrei pensare un'altra. Comunque me la sono messa da una parte con la speranza di poterla ripristinare... |
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#11 |
Amministratore
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Luino (VA)
Messaggi: 5126
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Argh, che cosa difficile
![]() Facendo torto ad almeno altre 20 canzoni sempore sue, dico Creuza de ma Fabrizio De André Umbre de muri, muri de maine' dunde ne vegni, duve l'e' ch'a ne': de'n scitu duve a luna se mustra nua e neutte n'a' puntou u cultellu a gua; e a munta l'ase gh'e' restou Diou, u Diau l'e' in pe e u s'e' gh'e' faetu niu; ne sciurtimmu da u ma pe sciuga' e osse da u Dria, a funtana di cumbi 'nta ca de pria. E andae, andae, anda ayo; e andae, andae, anda ayo. E 'nt'a ca de pria chi ghe saia, int'a ca du Dria che u nu l'e' maina': gente de Lugan, facce da mandilla, qui che du luassu preferiscia l'a; figge de famiggia udu de bun che ti peu ammiale senza u gundun. E andae, andae, anda ayo; e andae, andae, anda ayo. E a 'ste panse veue cose che daia, cose da beive, cose da mangia? Frittua de pigneu giancu de Purtufin, cervelle de bae 'nt'u meximu vin, lasagne da fiddia ai quattru tucchi, paciugu in aegruduse de levre de cuppi. E andae, andae, anda ayo; e andae, andae, anda ayo. E 'nt'a barca du vin ghe naveghiemu 'nsc'i scheuggi, emigranti du rie cu'i cioi nt'i euggi. Finche' u matin crescia da pueilu recheugge fre di ganeuffeni e de figge. Bacan d'a corda marsa d'aegua e de sa che a ne liga e a ne porta 'nte 'na creuza de ma. E andae, andae, anda ayo; e andae, andae, anda ayo. MULATTIERA DI MARE Ombre di facce facce di marinai da dove venite dov'è che andate da un posto dove la luna si mostra nuda e la notte ci ha puntato il coltello alla gola e a montare l'asino c'è rimasto Dio il Diavolo è in cielo e ci si è fatto il nido usciamo dal mare per asciugare le ossa dell'Andrea alla fontana dei colombi nella casa di pietra E nella casa di pietra chi ci sarà nella casa dell'Andrea che non è marinaio gente di Lugano facce da tagliaborse quelli che della spigola preferiscono l'ala ragazze di famiglia, odore di buono che puoi guardarle senza preservativo E a queste pance vuote cosa gli darà cose da bere, cose da mangiare frittura di pesciolini, bianco di Portofino cervelli di agnello nello stesso vino lasagne da tagliare ai quattro sughi posticcio in agrodolce di lepre di tegole E nella barca del vino ci navigheremo sugli scogli emigranti della risata con i chiodi negli occhi finché il mattino crescerà da poterlo raccogliere fratello dei garofani e delle ragazze padrone della corda marcia d'acqua e di sale che ci lega e ci porta in una mulattiera di mare ----------------------- Perché? Perché secondo me racchiude tutta la forza e l'essenza del "folk portuale" di De André. Sento 3 note di questa canzone e automaticamente mi sento seduto su un prato di una montagna, ma lì sotto c'è il mare, che mi immagino essere ovviamente il Mediterraneo-Tirreno di anni fa, con gente che si spacca di fatica come solo un tempo si faceva. Ill tutto grazie al modo magistrale in cui questa canzone è suonata, fornendo uno splendido tappeto sonoro ad un testo che si commenta da solo. |
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