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per par condicio parliamo un po di prodi
"Prodi ha insabbiato la truffa pensioni facili"
Il governo Prodi ha "insabbiato" le inchieste avviate nel 1996 sullo scandalo delle pensioni facili per i dipendenti dei partiti e dei sindacati. Lo denuncia il sen. Eugenio Filograna (Fi), che sull' argomento ha rivolto un'interrogazione ai ministri Vincenzo Visco e Tiziano Treu. La vicenda riguarda la cosiddetta legge Mosca del '74, con cui furono sanate le posizioni contributive dei lavoratori "al nero" del mondo politico e sindacale. Le contribuzioni richieste agli interessati - dice Filograna - furono irrisorie. Secondo il senatore azzurro si è trattato di una «gigantesca truffa» ai danni dello Stato, visto che i beneficiari della normativa speciale furono 37.503, molti dei quali tuttora in servizio. Si tratta, dice il parlamentare, di «un numero enormemente più elevato rispetto alla reale consistenza degli aventi diritto». Per Filograna il danno alle casse pubbliche si aggirerebbe intorno ai 20 mila miliardi di lire, «pari ad una delle manovrine che periodicamente vengono proposte dal governo dell'Ulivo. Il 60 % delle pensioni sono state assegnate al Pci e alla Cgil». Le prove della truffa sarebbero nelle posizioni lavorative di molti soggetti, alcuni dei quali risulterebbero aver fatto gli autisti fin da quando avevano 12 anni. |
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Senior Member
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EURO:
CIAMPI e PRODI MENTONO SAPENDO DI MENTIRE di Marco Saba La recente polemica sull'euro, innescata dalla raffica di fallimenti ed indagini sui bond "allegri" (Argentina, Cirio, Parmalat, etc.), è scatenata anche dal fatto che la spesa per le famiglie sta raddoppiando. Cosa che lascia il lettore confuso e brancolante nel buio monetario. Occorrerebbe aver letto i testi della Scuola Austriaca di Economia, pubblicati in inglese e liberamente disponibili sul sito www.mises.org, per capire il bandolo della matassa: l'attuale sistema bancario è in perenne bancarotta fraudolenta a causa della riserva frazionaria.(Nota di Nereo) A monte, l'emissione monetaria è lasciata ad una banca centrale privata, ad un monopolio di privati che ne sono soci, e che si arricchiscono con la truffa del signoraggio. La Banca Centrale Europea, di cui sono socie le banche centrali tra cui Bankitalia, è una tipografia che stampa banconote, e fin qui tutto bene. Dopodiché, invece di cederle al popolo dell'Unione Europea, al prezzo di costo e aggiungendo un minimo margine di utile - il margine che normalmente applicano le tipografie in tutti gli altri casi - le affitta AL VALORE DI FACCIATA più un interesse annuo denominato "tasso di sconto". Ad esempio, una banconota da 100 euro che potrebbe essere ceduta a 0,05 euro, viene a costare alla comunità 102.5 euro. Questo furto si chiama "signoraggio". Gli stati membri dell'UE lasciano pagare ai propri cittadini questo sovrapprezzo tassandoli col cosiddetto "debito pubblico": uconfronti dei truffatori della BCE. Siccome la BCE stampa banconote garantite solo da aria fritta, ne stampa quante ne vuole senza n debito del pubblico nei alcun controllo. La Federal Reserve (la privata banca centrale americana) esagera nella stampa del dollaro, poiché deve anche acquistare le azioni delle multinazionali USA, onde evitare il crollo delle borse americane. Quindi, in Europa, percepiamo un fittizio "aumento" di valore dell'euro rispetto alla valuta americana. In realtà, il meccanismo di stampa "a go go" è proprio quello che innesca l'inflazione. Questo spiega perché, a fronte di progressi nell'economia europea, invece di acquistare valore, l'euro ne perde. Se la moneta deflazionasse, non sarebbero più nemmeno necessarie le lotte sindacali per riadeguare gli stipendi. Questo spiega anche perché, negli anni sessanta, con uno stipendio da operaio si poteva mantenere una famiglia di 4 persone. Il sogno dei padroni privati delle tre principali banche centrali, quella europea, quella americana e quella giapponese (euro, dollaro e yen) è di arrivare ad una unica valuta mondiale in modo da inflazionare a piacimento senza che il pubblico abbia più alcun valore di raffronto. Non si potrà più confrontare il valore relativo dell'euro rispetto alle altre due valute. Questo sistema conduce al fenomeno dell'iperinflazione, un dramma che portò la Germania ad entrare nell'epoca del Nazismo. E' questo che vuole la sinistra opposizione? Ma vediamo, in un modo molto semplificato, come l'intero sistema delle banche, che ruotano intorno alla banca centrale, sia legato a doppio filo alla truffa monetaria. Alle banche normali viene regalato il sistema della riserva frazionaria. Quando il Signor Brambilla versa 100 euro nella sua banca, questa corre a versarli alla banca centrale nel "conto riserve". La banca centrale si affretta ad acquistare titoli del debito pubblico monetarizzando il debito degli stati. Questi ultimi rimborseranno i titoli alla banca centrale tassando i cittadini. Si tratta di amministrazioni statali che ben si guardano dallo spiegare questi meccanismi ai cittadini. A questo punto, la banca del signor Brambilla, con i 100 euro versati a riserva, acquisisce dalla banca centrale il beneplacito di stampare 2.000 (duemila) euro di credito. In questo caso, consideriamo che la riserva frazionaria sia al 5%. Dunque, alla fine dell'anno, il signor Brambilla avrà in conto corrente i suoi cento euro più, diciamo, l'uno per cento d'interesse. La sua banca avrà prestato i 2000 euro creati con la riserva frazionaria chiedendo, diciamo, il 10% d'interesse a vari altri signor Brambilla. Questo meccanismo di creazione dal nulla dei 2000 euro è inflazionario. Mettiamo che, nell'aggregato, si determini una inflazione del 5%. Alla fine dell'anno, il Brambilla avrà 101 euro nominali ma del valore di 95,95 euro a causa dell'inflazione. La banca del Brambilla, da parte sua, avrà 2200 di credito che varranno, sempre considerando l'inflazione, 2.090. Pagati i 101 a Brambilla, Le rimangono 2.099 euro svalutati del 5%. Ma CREATI dal nulla. Se il signor Brambilla INVECE volesse prendere a prestito i 2000 euro creati da aria fritta, dovrebbe dare garanzie alla banca, garanzie REALI, ad esempio immobili, per almeno il 200% dell'importo, ovvero per 4000 euro. Quindi, al primo Brambilla la banca garantisce il deposito di 100 euro con il 5% di riserva frazionaria (5 euro realmente in cassa), mentre, quando lei stessa ne presta duemila, riceve garanzie per 4.000 euro. Questa è la misura del ladrocinio del sistema bancario a riserva frazionaria, che crea ricchezza, per pochi furbi, e la povertà di un popolo per sempre incravattato dal "debito pubblico". Ma riflettiamo: se un Popolo è Sovrano, perché mai dovrebbe pagare un "signoraggio" alla banca centrale o a chicchessia? Chi sono i soci privati della Banca d'Italia? Gruppo Intesa (27,2%), Gruppo San Paolo (17,23%), Gruppo Capitalia (11,15%), Gruppo Unicredito (10,97%), Assicurazioni Generali (6,33%), INPS (5%), Banca Carige (3,96%), BNL (2,83%), Monte dei Paschi di Siena (2,50%), Gruppo La Fondiaria (2%), Gruppo Premafin (2%), Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%), RAS (1,33%)... e siamo arrivati al 94,35%. E l'altro 5,65% di chi è? Sono tutti debitori del popolo Sovrano, altro che "creditori". Il batter moneta, come anche il crearsi un esercito, è una prerogativa del Sovrano: del popolo. Come è anche suo diritto il ribellarsi al tiranno. Il diritto economico del Popolo Sovrano è un diritto "inalienabile": non può essere né ceduto né affittato. E' anche uno dei diritti previsti dalla Carta dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite, oltreché nel comma 2 dell'Art. 42 della Costituzione. Tutto quanto sopra detto non può non essere a conoscenza di Carlo Azeglio Ciampi: ha lavorato per cinquant'anni nella Banca d'Italia, diventandone perfino governatore. Ciampi non può non sapere che ruolo lui stesso abbia avuto nello sfruttare il popolo - non Sovrano, ma servo della gleba - rimasto all'oscuro dei propri diritti. Se continua a fare l'omertoso, si avanza l'ipotesi di alto tradimento. Specialmente se si scoprisse di chi sono le società proprietarie di Bankitalia. Dopo un'indagine sul giro del fumo delle scatole cinesi, ci sarà da ridere! Sarebbe come riscoprire che: uno dei soci dell''800 della savoiarda Banca d'Italia, per la quale fu "necessaria" l'unità d'Italia, era proprio il Conte di Cavour! Se Ciampi non vuol cantar chiaro, almeno dia le dimissioni. Allo stesso modo, Romano Prodi, nella sua funzione di autocratico Presidente della Commissione europea dei dodici assenti (i popoli europei), non può non sapere della "truffa del signoraggio". Essa appare tra le righe di un recente rapporto della sua stessa commissione, del 14 febbraio 2002, intitolato: "Risposte alle sfide della globalizzazione" [SEC(2002) 185, pagine 58 e 59]. "Cari" presidenti, Ciampi e Prodi, non ricordate che il Trattato di Maastricht, dove si "santificava" la truffa della privata Banca Centrale Europea, venne elaborato e concluso proprio a cavallo delle stragi Falcone e Borsellino? Non è che questi ultimi due eroi stessero proprio indagando sulla criminalità bancaria? Forse cominciavano a chiedersi che cosa fosse il requisito di onorabilità: il fatto che, per fare il banchiere, bisogna essere "Uomo d'Onore". A cosa serve "veramente" il segreto bancario? Non è che, in Sicilia, la gente è talmente disperata che si trova sempre qualcuno pronto ad ammettere che, sì, il vero capo della mafia era proprio lui? Ma quale mafia? Non certo quella che ruota attorno ai soci privati della BCE di Francoforte. E pensare che, quando sopra parlavo dei 100 euro del signor Brambilla, non ho nemmeno incluso le spese annuali di "tenuta conto" trattenute dalla banca - mediamente circa 30 euro - né ho incluso tutti i giorni di valuta rubati, né tutte quelle altre cosucce, tutte quelle piccole truffe che, ogni tanto, riempiono i giornali e la bocca delle varie associazioni dei Consumatori. Associazioni che, acchiappando i topolini, si lasciano troppo spesso sfuggire gli elefanti. Quando mai il vostro bancario di fiducia vi svelasse che il suo stipendio è automaticamente ancorato al tasso REALE di inflazione, saprete ora perché. Dice bene Bossi, quindi, che l'euro di Prodi è la rapina del millennio. Non vi pare? |
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ing. Ivan CICCONI
direttore di I.T.A.C.A. Istituto per la Trasparenza Aggiornamento e Certificazione Appalti autore del libro La storia del futuro di Tangentopoli DEI, Tipografia del Genio Civile, Roma, 1998 intervento alla conferenza stampa indetta dall'Associazione di volontariato Idra il 10.9.'99 a Firenze, Gran Caffè Giubbe Rosse sul tema Massima trasparenza in Europa: è quanto si chiede anche al presidente incaricato della Commissione Europea, nominato nel '92 da Lorenzo Necci garante dell'Alta Velocità ferroviaria. Può l'affare T.A.V. S.p.a. rappresentare un biglietto da visita europeo? Partiamo da dati oggettivi e ufficiali: stiamo parlando del più grande progetto di infrastruttura mai realizzato nel nostro Paese per dimensioni economiche ed importanza. Un progetto che è stato presentato il 7 agosto '91 con una conferenza stampa alla quale erano presenti il ministro dei Trasporti Bernini, l'amministratore delegato delle FS Necci, Romiti per la FIAT, Nobili per l'IRI e Cagliari per l'ENI. Essi hanno presentato questo progetto con dei costi, sui quali si sono poi firmati dei contratti nell'autunno del '91, complessivamente fissati in 26.180 miliardi, comprensivi delle tratte, della realizzazione dei nodi, della fornitura del materiale rotabile e delle linee aeree, quindi del progetto completo. Sul sito internet della TAV, nell'aprile del '98, si dava invece un costo di 34.000 miliardi, ma solo per quanto riguarda l'asta verticale dell'Alta Velocità (sapete che le infrastrutture per l'AV nel progetto iniziale - e tuttora - è una T che collega Torino a Venezia e Milano a Napoli). In questi 34.000 miliardi, che vanno confrontati con i 26.180, non c'è - rispetto al progetto di 26.180 mld - l'asta orizzontale Torino-Venezia, non ci sono i nodi dell'asta orizzontale Torino-Venezia, non c'è la fornitura del materiale rotabile. Questi i dati ufficiali. Una stima del costo complessivo del progetto AV fu fatta, sempre nel '98, dalla società QUASCO di Bologna, e fu pubblicata sulla rivista Costruire e su la Repubblica. Questa stima portava il costo complessivo dell'Alta Velocità a 140.000 miliardi. Un altro elemento oggettivo da riferire, prima di entrare sul piano delle valutazioni, è l'architettura finanziaria del progetto Alta Velocità. Nell'agosto del '91, e per 7 anni, diversi ministri e presidenti del Consiglio, oltre che l'amministratore delegato delle FS e il presidente della TAV, hanno presentato questo progetto come un progetto finanziato al 60% con capitale privato, e realizzato dalla TAV Spa presentata come società a maggioranza privata. Affermazioni che si sono ripetute in bocca a tutti i ministri dei trasporti che si sono succeduti, e che sono state avallate da diverse Finanziarie dello Stato. La cosa che rileviamo è che il finanziamento privato non c'è mai stato, la maggioranza privata della TAV non c'è mai stata. Sono state semplicemente due clamorose bugie che hanno spinto molti, e il sottoscritto nel libro pubblicato un anno fa "La storia del futuro di Tangentopoli", a definire l'architettura contrattuale e finanziaria della TAV "una truffa ai danni dello Stato". Definizione che non ho timore a ripetere oggi, anche perché - dopo oltre un anno che ho scritto quel libro - non ho ancora ricevuto nessuna osservazione su questo punto specifico. E' una truffa ai danni dello Stato in virtù del fatto che non solo il finanziamento privato non c'è mai stato, e la TAV non ha mai avuto una maggioranza privata, ma queste due bugie hanno consentito alla TAV Spa di affidare a trattativa privata la realizzazione delle tratte e la fornitura del materiale rotabile senza nessuna gara competitiva che consentisse di verificare sul mercato i prezzi definiti nei contratti affidati ai consorzi per la realizzazione dell'AV. Vi dò solo un dato per quanto riguarda la Bologna-Firenze (ma potrei darvelo per tutte le tratte): la Bologna-Firenze presentata il 7 agosto '91 prevedeva un costo di 2.100 miliardi. Questo è l'importo con il quale la TAV Spa ha firmato la convenzione nell'ottobre del '91 con la FIAT che ha a sua volta sub-affidato il contratto al Consorzio CAVET. Oggi, dato aprile '98 su sito TAV, questo costo è già diventato di 4.800 mld. In questo costo ovviamente non sono compresi i nodi di Bologna e di Firenze né la ristrutturazione delle rispettive stazioni. Il Consorzio CAVET ha già richiesto delle modifiche, delle integrazioni, anche rispetto ai 4800 mld attuali. Ripeto: tutto si regge su due clamorose bugie, che hanno consentito anche di chiedere un parere al Consiglio di Stato, espresso il 1 ottobre del '93. Con questo parere il Consiglio di Stato valutava affidabile a trattativa privata la realizzazione delle tratte in virtù di queste bugie. Nel parere del Consiglio di Stato si diceva che, premesso che il finanziamento è a maggioranza privata e che la TAV ha una maggioranza privata, la TAV poteva affidare a trattativa privata la realizzazione di queste infrastrutture, e quindi il contratto non è in contrasto con quanto già prevedevano le direttive europee per quanto riguarda il sistema degli appalti, e non comporta quindi l'indizione di gare internazionali per l'affidamento degli appalti. Ovviamente il Consiglio di Stato all'epoca non entrò nel merito di queste due bugie. Prendeva atto della comunicazione che era stata fatta ("la maggioranza della TAV è privata", "la maggioranza del finanziamento è privato"): premesso questo, si poteva fare. L'unico problema è che questo presupposto non c'era, non c'è mai stato: sono due clamorose bugie. Nel marzo del '98, dopo 7 ministri che si sono succeduti, che hanno ripetuto queste bugie, dopo averle ripetute Burlando stesso nel '96 e nel '97, è successo che Burlando, in un convegno a Milano indetto da Pininfarina come nuovo garante dell'Alta Velocità, ha detto esplicitamente che il finanziamento privato non c'è mai stato, e - parole testuali - che l'architettura finanziaria dell'AV è una bufala. Presumo che questo sia uno dei motivi fondamentali per i quali l'unico ministro non rinnovato dal governo D'Alema sia stato proprio Burlando (ma è una valutazione strettamente personale). Questi i dati di fatto. Su questi dati di fatto Prodi ha avuto un ruolo. Primo aspetto. Prodi è stato nominato da Necci, con delibera del Consiglio d'amministrazione delle FS del gennaio del '92, Garante dell'Alta Velocità; insieme veniva nominato un comitato di garanti per i nodi dell'AV. Susanna Agnelli era presidente di questo Comitato dei garanti dei nodi. Romano Prodi da parte sua è stato nominato garante degli aspetti economici e di impatto sulla struttura produttiva del Paese dell'Alta Velocità. Quindi come garante dell'AV Prodi è entrato in contatto, ha avuto la possibilità, aveva il dovere di valutare gli aspetti finanziari e l'architettura finanziaria del progetto di Alta Velocità. Un altro momento importante del ruolo di Prodi è stata la nomina a presidente del Consiglio dei ministri nel '96. Anche in questo ruolo sono passate sotto le sue mani due Finanziarie, e quindi Prodi aveva la possibilità di valutare i limiti di questa che io definisco una truffa ai danni dello Stato, per quanto attiene l'architettura contrattuale e finanziaria dell'AV. In quel momento questa architettura contrattuale ha consentito anche, all'Italia, di rispettare il parametro di Maastricht relativo al rapporto fra deficit pubblico e prodotto interno lordo, il famoso 3%, rispettato per uno scarto di 0,15%. A mio avviso c'è un profilo quanto meno di inganno nei confronti dell'Unione Europea, in relazione al fatto che questo parametro è stato rispettato grazie al fatto che parte dei costi dell'AV sono differiti nel tempo. Nell'architettura contrattuale dell'AV, il famoso 60% di finanziamento privato sono prestiti richiesti dalla TAV alle banche (il primo prestito è stato attivato nel '94 con la BEI per 5.000 mld), e il prestito delle banche prevede la restituzione del capitale a partire dall'attivazione del servizio (cioè dal 2005 in poi). Mentre gli interessi intercalari, cioè il costo del denaro fino all'avvio del servizio, vengono pagati immediatamente attraverso le Finanziarie che sono state approvate in questi anni. In sostanza quindi l'architettura contrattuale e finanziaria dell'AV prevede che dal 2005 circa, quando si attiverà il servizio, la TAV dovrà restituire il capitale e gli interessi di questo 60% necessario a realizzare l'Alta Velocità. Questo 60% ovviamente è totalmente garantito dallo Stato. Le garanzie sono state firmate non dal presidente della TAV ma dal consigliere delegato delle FS, che coincidevano all'epoca nella stessa persona: ma la firma è stata apposta dal consigliere delegato delle FS, e con la garanzia del socio di maggioranza, socio unico di riferimento della FS Spa, cioè il ministro del Tesoro. A partire dal 2005 la rata annuale di capitale e interessi che la TAV, e quindi lo Stato italiano, dovrà restituire alle banche, è stimata in circa 5.500-6.000 mld all'anno per 20 anni. Questa cifra ovviamente oggi nel bilancio dello Stato non figura. Quindi in sostanza questa architettura finanziaria ha ipotecato, e sta ipotecando, 20 Finanziarie a partire dall'attivazione del servizio dell'Alta Velocità, databile intorno al 2005, per una quota complessiva della dimensione descritta. Ovviamente questa operazione, questa architettura, differendo nel tempo questo debito che stiamo attivando oggi, ha consentito di avere quello zero-virgola-qualcosa in meno che ha permesso di rispettare il parametro di Maastricht. Da qui discende la mia valutazione che questa architettura è servita anche per ingannare l'Unione Europea, proprio perché i conti dell'AV oggi non figurano nella contabilità nazionale. Essendo gestito da una società che, ancorché a capitale totalmente pubblico, quale oggi è la TAV, è di diritto privato, nelle 142 pagine del DPEF (Documento di Programmazione Economica e Finanziaria per il 2000-2003) che ha fatto tanto discutere nel mese di luglio le forze politiche istituzionali di questo Paese voi non trovate non dico un rigo, ma non una parola di riferimento al progetto di Alta Velocità. Questi i dati di fatto e le valutazioni. Per quanto riguarda nello specifico il prof. Prodi, a mio avviso c'è solo una alternativa, al di là delle questioni - già da altri sollevate - che attengono ai profili di incompatibilità degli incarichi. C'è un problema di affidabilità (al cui accertamento è finalizzato fra l'altro l'esame che, come è noto, il Parlamento Europeo fa ai commissari) del presidente della Commissione europea. Prodi è stato Garante dell'Alta Velocità. Le cose sono due. O Prodi è affidabile sul piano professionale e delle competenze (è un famoso economista), e quindi non si può ritenere che, nominato nel '92 garante dell'Alta Velocità, egli non sia stato in grado di comprendere che quell'architettura contrattuale e finanziaria era una clamorosa truffa ai danni dello Stato. L'alternativa è che Prodi non si sia reso conto di questo. Ma se non si è reso conto di questo, è sicuramente una persona scarsamente affidabile. Se Prodi non è riuscito a valutare un progetto di queste dimensioni, con questo impatto nell'economia del nostro Paese e nella contabilità nazionale, allora la prospettiva di nominarlo presidente della Commissione europea dovrebbe indurre a una riflessione un po' più attenta di quella che è stata fatta fino ad oggi. |
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#4 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Messaggi: 481
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Re: per par condicio parliamo un po di prodi
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e la prescrizione... e l'inflazione... e la TV in più... e questo... e quello... e Prodi se mangiato 37.500 miliardi di deficit (nei soli suoi 2 anni di Governo, sono 350 euro a testa, eh! Non oso pensare a quanti siano i miliardi in 15 anni di casini!) Ultima modifica di Blisset : 10-06-2004 alle 01:51. |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Città: Medhelan Padania
Messaggi: 1458
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Gia'........ ma il gioco sta' finendo, secondo me la gente sta' capendo i ciarlatani chi sono......... si vedra'.
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#6 |
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Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: Milano/Brianza/Maastricht/Melbourne
Messaggi: 278
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finalmente qualcuno che mette in luce cosa è necessario per l'Italia che vuole stare in europa da protagonista: tagli alle spese pubbliche, ottimizzazione di tutto quello che è sempre stato l'apparato statale (pensioni, sanità, prelievo fiscale, etc etc), anche a costo di mosse poco demagogiche...ed è proprio di questo che berlusca e il governo sta cercando di fare! Quando sento bertinotti che dice:" la scuola ha bisogno di più fondi, non si può tagliare così etc etc" mi chiedo quale sia la sua competenza politica; forse è demagogia spicciola, a chi non piacerebbe sentirsi dire che la scuola avrà classi di massimo 15 alunni, che le università hanno fondi illimitati, che i farmaci sono dispensati a piene mani gratis per tutti...
L'italia ha un debito pubblico sproporzionato rispetto agli altri paesi principali dello SME, eppure i parametri che ciascun paese deve rispettare (patto di stabilità) sono uguali per tutti: questo significa che l'Italia può spendere meno di altri paesi perchè ha gli interessi sul suo debito ingente da pagare ed una macchina statale terribilmente inefficiente. A questo punto facciamo un piccolo bilancino, almeno dell'aspetto strettamente macroecomico, del governo attuale: rapporto deficit /pil cmq più contenuto di altri in europa (francia e germania soprattutto, che ai tempi fecero la voce grossa con l'Italia perchè temevano non avrebbe mai rispettato tali vincoli), previsione di crescita sotto la media europea ma cmq più incoraggiante dei soliti altri due riferimenti in europa. forse sta qui il "miracolo" economico di questo governo. Partendo da una posizione molto compromessa (e tutt'ora disastrata, infatti debito/pil rimane abissale), pur con condoni, una tantum, si sta costruendo l'impianto economico per affrontare al meglio la prossima, ciclica, fase di espansione e crescita ecomica. Un governo prodi avrebbe fatto lo stesso in termini di indebitamento pubblico e fondamentali economici? non credo proprio!
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"Markets can stay irrational longer than you can stay solvent" J. M. Keynes "I can resist anything but Temptation" O. Wild |
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
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mamma mia quanta spazzatura... la storia sull'euro e l'infagata a Ciampi poi le batte tutte.
queste badilate di cacca non potevano che venire da semprelui...
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#8 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
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Re: per par condicio parliamo un po di prodi
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La risposta è dentro di te, che pperò è sbagliata..... |
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#9 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
Messaggi: 501
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Ma anche se per assurdo fosse cosi', voi chiaramente sarete in grado di mostrarmi che l'attuale governo sta affrontando il problema con la dovuta energia, o no? Sia chiaro, fai benissimo a tenere gli occhi aperti, l'operato dei politici va sempre controllato, solo ti conviene non postare a casaccio cose prese qua e la, altrimenti l'effetto può essere controproducente Ciao
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La risposta è dentro di te, che pperò è sbagliata..... |
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#10 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
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Ti assicuro che con condoni e una tantum non si costruisce la base per un bel nulla, al più si tappano momentaneamente le "falle" Cosa avrebbe fatto Prodi non lo so e poco mi interessa, non sono un parapsicologo ne un difensore a priori di Prodi o di chicchessia, se tornerà al governo giudicheremo il suo operato. Ciao
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
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Re: Re: per par condicio parliamo un po di prodi
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, e per di più, a differenza sua, con valide argomentazioni.Grazie di esistere |
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#12 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Legnano
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non ho neanche letto tutto il trade e non so se le cose scritte siano vere o no, dico solo che per esperienza un trade simile con la metà delle argomentazioni rivolte all'altra parte politica avrebbero riscosso una mezza sollevazione popolare, prima ancora di verificare la fondatezza delle accuse, qui invece sembra che prima ancora di verificare ci si prodighi per una difesa a spada tratta. Impressioni mie.
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#13 | |
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#14 | |
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Re: Re: per par condicio parliamo un po di prodi
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#15 | |
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Senior Member
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#16 |
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Senior Member
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In vista del pesante smacco che prenderà FI Domenica ci si aggrappa a tutto pur di riguadagnare un pugno di voti...
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Mio padre diceva: La vita è una strada, e ogni giorno è una pietra miliare, se non rallenti ogni tanto, ti perderai quello che ciascun miglio ha da offrire; ma c'è un rovescio della medaglia, a volte puoi sbagliare svolta e ritrovarti su un pezzo di strada dannatamente schifoso, e le ruote girano e tu preghi che non sia un vicolo cieco... |
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#17 | |
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#18 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
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Probabilmente la propaganda non sa più cosa inventare, e visto che normalmente si occupa di pubblicità (che sappiamo bene essere diretta ad un target poco sveglio) usa argomenti semplici per catturare l'attenzione della gente.. Ciao Federico |
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#19 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: Roma
Messaggi: 943
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Ma dai ragazzi, siete tutti quanti comici.... E' possibile che la propria parte politica è SEMPRE E COMUNQUE santa e l'altra è SEMPRE E COMUNQUE scandalosa?
Farabutti ce ne sono a iosa a sinistra e a destra, e sinceramente i vostri tentativi di ridicolizzare la parte avversa e dire che le malefatte della propria sono solo briciole in confronto, hanno dell'infantile in maniera decisamente spinta.
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Battletag: Mavel72#2336 |
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#20 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Roma
Messaggi: 3295
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Re: Re: Re: per par condicio parliamo un po di prodi
Quote:
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..soltanto quando è abbastanza buio si riescono a vedere le stelle.. |
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, e per di più, a differenza sua, con valide argomentazioni.








