Arrivano anche in Italia le terapie riparative per i gay: convertiamoli tutti!!

[Fides Brasier]

http://www.lastampa.it/_settimanali/tst/PDF/6.pdf

I gay non si “convertono”
Psicologia. Arrivano in Italia le terapie riparative, in cui l’ideologia prevale sulla medicina
Monito delle associazioni di psicoterapeuti Usa: gli orientamenti sessuali non sono patologie
VITTORIO LINGIARDI
UNIVERSITA’ LA SAPIENZA -ROMA
Chi e’ Lingiardi – Psicologo e psicanalista
RUOLO: E’ professore di Psicopatologia all’Università La Sapienza di Roma
RICERCHE: Il suo studio su psicoanalisi e omosessualità ha vinto il 2005 Paper Award dell'American Psychoanalytic Association

«L’impresa di trasformare un omosessuale in un eterosessuale non offre prospettive di successo molto migliori dell’impresa opposta», scriveva Freud nel 1920. Figlio del suo tempo, voleva a tutti i costi spiegare le «cause» dell’omosessualità, ma non certo per «curarla». Come invece, in passato, qualcuno ha fatto, magari accompagnando la proiezione di immagini- stimolo con scosse elettriche. Oggi, dopo l’eliminazione nel 1973 della «diagnosi» di omosessualità dal «Manuale Statistico e Diagnostico delle Malattie Mentali », la comunità scientifica internazionale considera l’omosessualità una variabile dell’orientamento sessuale e non una patologia.
Richieste d’aiuto
Questo naturalmente non esclude che vi siano persone che si sentono a disagio con il proprio orientamento omosessuale e che per questo chiedono aiuto. Una domanda che contiene una varietà infinita di ragioni, che ricondurrei a due motivi di base: l’espressione di una fragilità psichica più generale (che chiamiamo «diffusione dell’identità »), di cui l’incertezza o il disagio nei confronti della propria sessualità altro non sono che una manifestazione; oppure la conseguenza dell’interiorizzazione dell’ostilità sociale (come uno che volesse schiarirsi la pelle per sopravvivere in una società razzista). Questo secondo caso prende il nome di «omofobia internalizzata»: è una condizione psichica caratterizzata da un’attitudine negativa (imbarazzo, vergogna, depressione) nei confronti della propria omosessualità (la «difformità» diventa «deformità »). In ogni caso un clinico, attento l vecchio adagio medico «primum non nocere», sceglie la strada dell’ascolto rispettoso, cercando di contestualizzare da un punto di vista psicologico, familiare e sociale il rifiuto di sé e la richiesta di cambiamento portati dal paziente (e quasi mai formulati in modo assoluto, ma in forme attenuate del tipo «non riesco ad accettarmi, mi aiuti a capire che cosa non va in me»). La proposta, che sta affacciandosi anche in Italia (per interessamento di associazioni religiose più che di società scientifiche), di una terapia cosiddetta «riparativa» per trasformare gli omosessuali in eterosessuali mi sembra rispondere a un’esigenza ideologica e non clinica. L’idea della «riparazione», del resto, presuppone quella di un danno o di un guasto. A un’incertezza dolorosa e difficile si risponde con un «pronto soccorso» di riconversione (con un’approccio più del tipo «ti dico io cosa devi fare» che «ti aiuto a capire perché stai male»). In contrasto con quanto affermato dalla comunità scientifica internazionale, le terapie «riparative » partono da una visione intrinsecamente patologica dell’orientamento omosessuale. È quindi legittimo domandarsi come si comporterebbero questi terapeuti di fronte a un paziente eterosessuale che chiede di «diventare omosessuale ».
L’autorità esterna
Non c’è una letteratura empirica che supporti queste «terapie », ma pochi dati di carattere aneddotico, con campioni «di convenienza», privi di «follow- up» e non correlati a parametri fisiologici. Temo dunque che le terapie riparative finiscano per naufragare sugli stessi scogli di tutti i trattamenti che incoraggiano i pazienti a fondare su un’autorità esterna le scelte di vita. Esse affrontano solo un lato del conflitto del paziente e lo agiscono, anziché esplorarlo, nella relazione terapeutica. Rinforzano le tendenze dissociative anziché quelle integrative (si veda il volume pubblicato da Raffaello Cortina «Gay e lesbiche in psicoterapia», a cura di Paolo Rigliano e Margherita Graglia). Studi clinici mostrano che la terapia riparativa non solo non produce l’atteso riorientamento sessuale, ma spesso peggiora le condizioni psicologiche del soggetto: esasperando l’autodisprezzo e la vergogna, anziché coltivando (terapeuticamente) l’accettazione di sé. Proprio per questo le associazioni degli psichiatri e degli psicologi americani hanno sentito il bisogno di produrre un documento («Position statement on therapies focused on attempts to change sexual orientation-Reparative or conversion therapies») per disconoscere qualunque trattamento per indurre il paziente a modificare l’orientamento sessuale. Un punto su cui l’ordine dei medici e degli psicologi italiani dovrebbero iniziare a valutare se prendere posizione.

[CYRANO]

no go paroe.


Coapozoaza

[zuper]

mi pare il film degli X-men...quello nel quale avevano trovato la cura per loro..

e tutti erano scandalizzati....ma a qualcuno interessava...

domanda seria:

pensate che tutti i gay siano contenti di esserlo?

[dantes76]

Originariamente inviato da zuper

mi pare il film degli X-men...quello nel quale avevano trovato la cura per loro..

e tutti erano scandalizzati....ma a qualcuno interessava...

domanda seria:

pensate che tutti i gay siano contenti di esserlo?

tu sei felice? dico di essere etero?

anzi... ti poni mai questa domanda? se fosse si, io andrei da qualcuno

Cmq il paragone calza..

[zuper]

Originariamente inviato da dantes76

tu sei felice? dico di essere etero?

anzi... ti poni mai questa domanda? se fosse si, io andrei da qualcuno

Cmq il paragone calza..

nn riesci a flammare con me...
la mia era una domanda perfettamente seria e senza polemiche...

se non vuoi rispondere evita di flammare grazie

[D.O.S.]

Originariamente inviato da zuper

mi pare il film degli X-men...quello nel quale avevano trovato la cura per loro..

e tutti erano scandalizzati....ma a qualcuno interessava...

domanda seria:

pensate che tutti i gay siano contenti di esserlo?

ma c'è una differenza : che questa terapia non serve a nulla e non funziona .Serve solo a provocare nevrosi e depressione , in America è molto diffuso il fenomeno degli ex-gay che in realtà poi non sono tali in quanto ritornano sui loro passi , per non parlare delle persone che sono dovute ricorrere alla psichiatria a causa dei danni provocati da tale "terapia".

[zuper]

Originariamente inviato da D.O.S.

ma c'è una differenza : che questa terapia non serve a nulla e non funziona .Serve solo a provocare nevrosi e depressione , in America è molto diffuso il fenomeno degli ex-gay che in realtà poi non sono tali in quanto ritornano sui loro passi , per non parlare delle persone che sono dovute ricorrere alla psichiatria a causa dei danni provocati da tale "terapia".

hai ragione, ma se ci pensi c'è anche gente talmente ossessionata dalla propria sessualità non conforme al proprio corpo, che corre a cambiare sesso..facendo operazioni e prendendo pillole decisamente + invasive di queste...

non ho detto nè pensato che questa cura funzioni...ma sicuramente la ricerca in tal senso potrebbe aiutare qualcuno

[dantes76]

Originariamente inviato da zuper

nn riesci a flammare con me...
la mia era una domanda perfettamente seria e senza polemiche...

se non vuoi rispondere evita di flammare grazie

anche la mia, non tirare il flamme'...

chi si chiede: mi stanco mai di respirare?
sono felice che sono gay?

e come chiedere alla muffa...senti puzza di muffa?

[zuper]

Originariamente inviato da dantes76

anche la mia, non tirare il flamme'...

chi si chiede: mi stanco mai di respirare?
sono felice che sono gay?

e come chiedere alla muffa...senti puzza di muffa?

allora mi spieghi come mai vanno tanto di moda le operazioni per cambiarsi il sesso?

forse non tutti sono contenti di come sono...

[Fides Brasier]

Originariamente inviato da zuper

pensate che tutti i gay siano contenti di esserlo?

Guarda che nell'articolo c'e' scritto eh

[dantes76]

Originariamente inviato da zuper

allora mi spieghi come mai vanno tanto di moda le operazioni per cambiarsi il sesso?

forse non tutti sono contenti di come sono...

perche l'essere qualcosa, prima di essere fisicita' e quaqlcosa che sta nella capa...

cmq quelli che cambiano sesso...non sono gay...sono donne, dentro il corpo di un uomo....

[zuper]

Originariamente inviato da Fides Brasier

Guarda che nell'articolo c'e' scritto eh

nn mi pare sia stato preso in considerazione da nessuno...

nn si può discutere di qualcosa scritto nell'articolo?

[zuper]

Originariamente inviato da dantes76

perche l'essere qualcosa, prima di essere fisicita' e quaqlcosa che sta nella capa...

cmq quelli che cambiano sesso...non sono gay...sono donne, dentro il corpo di un uomo....

quindi confermi che c'è gente non contenta della propria sessualità?

[D.O.S.]

Originariamente inviato da zuper

hai ragione, ma se ci pensi c'è anche gente talmente ossessionata dalla propria sessualità non conforme al proprio corpo, che corre a cambiare sesso..facendo operazioni e prendendo pillole decisamente + invasive di queste...

non ho detto nè pensato che questa cura funzioni...ma sicuramente la ricerca in tal senso potrebbe aiutare qualcuno

I transessuali cambiano sesso fisicamente perchè fin da bambini capiscono di appartenere al sesso opposto , non devi confonderli con i gay.
alcuni gay si sentono a disagio per colpa della società che li reprime e li discrimina , se questo non accadesse non ci sarebbero gay infelici che cercano di "guarire" .
E' molto più facile fare cambiare la società che cercare di guarire una cosa che non è una malattia .

[Fides Brasier]

Originariamente inviato da zuper

nn mi pare sia stato preso in considerazione da nessuno...

nn si può discutere di qualcosa scritto nell'articolo?

Eh magari
Ma quando dici

Originariamente inviato da zuper

non ho detto nè pensato che questa cura funzioni...ma sicuramente la ricerca in tal senso potrebbe aiutare qualcuno

il modo per aiutare le persone non e' forzarle ad essere come non sono, bensi' aiutarle ad accettarsi per come sono.
Quindi quella "cura" non potrebbe mai funzionare.

[Fides Brasier]

Originariamente inviato da zuper

quindi confermi che c'è gente non contenta della propria sessualità?

Vuoi che ti confermiamo l'ovvio? Ok, te lo confermiamo. Ci spieghi ora a cosa ti occorre la conferma?

[zuper]

Originariamente inviato da Fides Brasier

Eh magari
Ma quando dici il modo per aiutare le persone non e' forzarle ad essere come non sono, bensi' aiutarle ad accettarsi per come sono.
Quindi quella "cura" non potrebbe mai funzionare.

no il modo per aiutare le persone è aiutarle a non sentirsi qualcosa che magari non gli piace...non cercare di fargli capire che quella cosa comunque va bene

[zuper]

Originariamente inviato da Fides Brasier

Vuoi che ti confermiamo l'ovvio? Ok, te lo confermiamo. Ci spieghi ora a cosa ti occorre la conferma?

beh in questo forum non è sempre facile farsi confermare l'ovvio!!

sicuramente c'è gente che pensa che i gay sono tutti felici di esserlo...

già trovare qualcuno che capisca che non sempre è vero è di conforto

[Fides Brasier]

Originariamente inviato da zuper

no il modo per aiutare le persone è aiutarle a non sentirsi qualcosa che magari non gli piace...non cercare di fargli capire che quella cosa comunque va bene

Ma cosi' non si accetteranno mai: leggi l'articolo
Quella cosa (ovvero l'essere omosessuali) comunque va bene, ma le persone che chiedono aiuto questo non lo accettano: ma la loro natura e' proprio quella di essere omosessuali. Non aiutarle ad accettare la loro omosessualita' vorrebbe dire forzarle a essere come non sono, e questo crea disagio. A loro, e purtroppo anche ad altra gente

[D.O.S.]

Originariamente inviato da zuper

no il modo per aiutare le persone è aiutarle a non sentirsi qualcosa che magari non gli piace...non cercare di fargli capire che quella cosa comunque va bene

quindi anche Michael Jackson che si fa plastiche su plastiche perchè non si accetta dovrebbe essere aiutato nel perseverare ??