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Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 146
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Bernard Nathanson si confessa: L'aborto è un raggiro mortale
Bernard Nathanson si confessa: L'aborto è un raggiro mortale
L'aborto è un raggiro mortale: "Posso dirlo, ne ho praticati 75.000!" Scritto da Bernard Nathanson - Identità Europea regione Lazio L'aborto procurato è un raggiro mortale. Lo afferma proprio uno dei fondatori del movimento abortista negli Stati Uniti, il dott. Bernard Nathanson, famoso ginecologo di New York. Ora Nathanson si prodiga in tutto il mondo affinché sia rispettato il diritto alla vita di ogni uomo sin dal suo concepimento. «Molti hanno sentito parlare di me come del "direttore della più grande clinica abortiva del mondo", il "Centro per la salute sessuale e riproduttiva" (Crash), di New York. In dieci anni, come fondatore e direttore di questa clinica, ho effettuato numerosissimi aborti: 60.000 dal febbraio 1972 al settembre 1973, vale a dire dalla liberalizzazione dell'aborto. lo stesso ho effettuato privatamente circa 15.000 altri aborti e così sono responsabile in tutto di circa 75.000 aborti. Sono stato uno dei fondatori della Naral (National association for repeal of abortion law), l'unione nazionale per l'abrogazione della legge sull'aborto, chiamata più tardi "Lega d'azione per il diritto all'aborto" (Abortion rights action league). Eravamo in pochi, i nostri mezzi limitati (7.500 dollari il primo anno) ed era audace l'idea di voler cambiare le leggi sull'aborto. Secondo sondaggi non ufficiali, il 99,5% dell'opinione pubblica a New York City era contro una legalizzazione dell'aborto. Noi quattro fondatori, riuscimmo però in due anni a rovesciare a New York la legge contro l'aborto in vigore da 140 anni. Questa città divenne così la capitale dell'aborto in America. Tre anni più tardi, su nostra richiesta, la Corte Suprema legalizzò l'aborto nei 50 Stati dell'Unione. La nostra tattica, per realizzare il nostro scopo, è stata con piccole varianti, la stessa di quella usata in tutto il mondo occidentale. Nel 1968, il nostro gruppo, la Naral, era consapevole di andare incontro ad una sconfitta nel caso di un sondaggio serio ed onesto. Indicammo così ai mass-media e al pubblico i risultati di un sondaggio fittizio, nel quale, secondo noi un 50-60% degli americani erano favorevoli alla liberalizzazione dell'aborto. La nostra tattica consisteva nell'invenzione di dati frutto di consultazioni popolari inesistenti. Il nostro obiettivo divenne presto realtà. Il pubblico, al quale dicevamo che tanti erano per l'aborto, mutò opinione e diventò davvero favorevole all'aborto. Drammatizzando la situazione, trovammo appoggi nella popolazione. Falsificammo i dati sugli aborti clandestini (sapevamo che il loro numero si aggirava intorno ai 100.000) dando ripetutamente al pubblico e alla stampa la cifra di un milione. Sapevamo che la mortalità annuale negli aborti clandestini era di circa 200-250 donne. Noi invece dicevamo che ogni anno morivano circa 10.000 donne per aborto clandestino. Questi dati fittizi influenzarono l'opinione pubblica americana che si convinse della necessità di cambiare la legge. Il primo anno dopo la liberalizzazione, il numero degli aborti conosciuti salì ad almeno 750.000. Questa cifra, salì nel 1980 a 1,55 milioni, secondo i dati ufficiali. L'aumento degli aborti, dalla loro legalizzazione, si è dunque moltiplicato per 15 (dai 100.000 di prima si è passati infatti a 1,55 milioni nel 1980). Questa constatazione basta a dimostrare quanto fosse nefasta la nostra propaganda. Ci siamo pure serviti della cosiddetta "carta cattolica", rivelatasi molto proficua per la nostra propaganda. Confidando nell'appoggio dei cattolici, cosiddetti intellettuali e liberali, evitando di attaccare il Papa, per non alienarci simpatie, combattevamo invece la gerarchia cattolica, convincendo i mass-media della sua influenza negativa in merito al problema della liberalizzazione dell'aborto. Ecco alcuni esempi di questa propaganda: «Sondaggi d'opinione confermano nuovamente che la maggioranza dei cattolici desidera una riforma della legge. Lo dimostra il numero delle donne cattoliche che hanno praticato l'aborto: corrisponde alla loro percentuale nella popolazione totale». Questa nostra campagna di propaganda serviva: a) a convincere i mass-media che gli antiabortisti erano tutti cattolici o cripto-cattolici, sottomessi alla gerarchia; b) che i difensori dell'aborto erano invece colti, liberali, intellettuali, progressisti; c) che a parte i cattolici, nessuno era antiabortista. A parte la "carta cattolica" due altri metodi ci guidavano nella nostra propaganda. Il primo consisteva nel negare, malgrado le prove scientifiche attuali, che la vita ha inizio con il concepimento e che quest'ultima pretende protezione e sicurezza come noi. Il secondo metodo consisteva nell'influenzare i mass-media, ed era senz'altro il più efficiente. Spesso mi si domanda: “Dottore, come è possibile che lei abbia cambiato così radicalmente strada e quali ne sono i motivi?”. Ecco: la risposta. Quando lasciai la clinica, diventai direttore della divisione maternità di un grande ospedale di New York, la Columbia University Medical School. Ero responsabile del servizio prenatale. Nel 1973, quando assunsi questa carica, erano appena state scoperte e usate nuove tecnologie, come ultrasuoni, amniocentesi, cardiotopografia, per appurare la salute del feto. Fu la scienza a convincermi della falsità dei miei argomenti, mostrandomi la vera natura del feto. La vita si può definire: inizia dal concepimento, dalla fecondazione, e a partire da questo momento, l'essere concepito è un essere umano. Non esiste un altro momento nell'utero materno, nel quale da una "non-persona" un essere diventa "persona". Non esiste nessuna mutazione subitanea durante la gravidanza e la vita è un filo continuo, dall'inizio alla fine. Oggi, quindi, credo che l'aborto sia un atto di violenza inammissibile e che rappresenti la distruzione sistematica della vita umana. Pur ammettendo il fatto che una gravidanza non desiderata può creare gravi problemi, non è con la distruzione della vita che se ne troverà la soluzione, ma nella ricchezza dell'ingegno umano. L'aborto è una capitolazione di fronte a problemi sociali spiacevoli, una accettazione della violenza. Come scienziato so - non credo, ma so - che la vita ha inizio con il concepimento. Benché io non sia praticante, credo con tutto il cuore ad una esistenza divina che ci impone di mettere irrevocabilmente un termine ad un tale delitto. La storia non ci perdonerebbe una mancanza di coraggio, un fallimento. Vi ringrazio.»(Life Site)
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The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD! |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Messaggi: 2900
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purtroppo per quanto l'etica la scienza la filosofia e quant'altro si diano da fare, tutto ciò che ruota attorno alla definizione di vita e di morte non avrà mai tratti ben delineati.
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Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Messaggi: 3918
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Se usato quando serve e non come contraccettivo l'aborto è fondamentale per non rovinare la vita di molte giovanissime fanciulle.
Aumentiamo e promuoviamo l'uso dei contraccetivi, avremo 2 risultati 1)Diminuzione di contagi vari fra cui aids 2) MOLTI MENO ABORTI |
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: spero ancora per poco in italia
Messaggi: 1490
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io sono totalmente contro l' aborto, se nasce una vita perchè distruggerla ogni bambino dovrebbe essere tutelato fin dal concepimento, invece è la madre che decide se lasciarlo in vita o meno, solo ed unicamente per egoismo personale visto che molte famiglie avrebbero piacere di adottarlo. e intento fra un pò ci saranno più stranieri che italiani!
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2000
Città: La città più brutta della Toscana: Prato
Messaggi: 6711
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che palle con sto aborto...
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#6 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: in lombardia
Messaggi: 8414
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il problema dell'aborto non si tratta con proclami,ma innanzitutto con una precisa educazione sessuale che ovviamente viene osteggiata da chi si professa contro l'aborto.Tant'è che ho sentito "qualcuno" parlare di astinenza.
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#7 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2003
Città: (LC)
Messaggi: 975
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e poi una mamma cosa fa? partorisce un figlio per nove mesi e poi lo lascia li in ospedale....voglio proprio vederlo quante lo farebbero...e non certo per egoismo
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Arcangelo volante dell'Ordine "GLI ADORATORI DELLA PIGNA" pignasite/forum - vespa 50r 1970 -> vespa ts 1975 -> vespa 125(@132) et3 1978 |
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#8 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: in lombardia
Messaggi: 8414
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#9 | |
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Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Messaggi: 3918
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#10 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: Roma
Messaggi: 1587
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libertà di scelta...
l'unica a dover e poter decidere deve essere la donna incinta. per i cattolici il feto già è vita e va tutelata, per altri no, non credo si possa dire chi ha ragione e chi sta dalle parte del torto, sono idee e non deve prevalere una sul'altra... deve però essere garantita la libertà della madre di scegliere cosa fare con il proprio corpo, se la madre è cattolica o non approva l'aborto, porterà a termine la gravidanza; se è di opinione contraria e vuole abortire lo deve poter fare. se per i cattolici equivale ad un omicidio liberissimi di non farlo e di disapprovarlo, ma la loro disapprovazione deve rimanere solo una disapprovazione e non andare oltre. mi sembrano concetti semplici, la libertà deve essere garantita; ma qualcuno vuole tornare indietro nel tempo ed obbligare con leggi a rispettare idee religiose che la maggior parte delle persone non rispetterebbe... |
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#11 | |
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Iscritto dal: Oct 2005
Messaggi: 68
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..ma che discorso è!!! poi non è un idea religiosa...o meglio l'idea religiosa è la contrarietà all'omicido, se vogliamo dirla così, se l'aborto equivale ad un omiciodo (che è la stessa cosa di dire se il feto è un uomo) è una questione puramente scientifica che ha poco nulla di religioso. |
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#12 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Verona
Messaggi: 4957
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#13 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Città: Verona
Messaggi: 356
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#14 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Verona
Messaggi: 4957
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il tuo è un discorso contraddittorio: prima dici che non si può stabilire se il feto sia un essere vivente o meno al di là di ogni ragionevole dubbio (tesi condivisibile) e poi che dev'essere garantita alla madre la libertà di fare quello che vuole fare del suo corpo...la libertà c'è solo se la legge stabilisce che il feto non è un essere vivente altrimenti è omicidio per la stessa legge. Il punto è se noi crediamo o meno che un feto di 3 settimane sia o meno un essere vivente e non c'entra nulla essere cattolici per questo: visto che non esiste alcun modo per dimostrare in maniera incontrovertibile se è vita oppure no rimane alla tua coscienza e non è necessario essere cattolici per credere che quella "cosa di 3 settimane" meriti una tutela in relazione all'aspettiva di una vita fuori dal ventre materno.
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#15 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Se fossero tutelati tutti gli esseri viventi non potremmo neppure ammazzare le mosche Il termine giuridico è persona, e per la legge un essere umano è persona solo dopo la nascita; prima non è possibile parlare di omicidio. Quote:
Sul resto siamo d'accordo: la scelta è lasciata alla coscienza di ognuno; è per quello che lo stato deve comunque dare la possibilità, a chi decide di abortire, di farlo nel rispetto della legge. Riguardo all'incidenza dell'aborto, i dati statistici confermano l'idea di matteo1: più che il divieto, conta l'educazione sessuale e soprattutto la pianificazione familiare (mediante contraccettivi, se necessario). http://www.agi-usa.org/pubs/ib19.html (uno dei tanti trovati con "abortion contraception relation")
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#16 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2003
Città: (LC)
Messaggi: 975
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guarda, è inutile discutere per il fatto che, come hai detto te, per una persona un feto di 3 settimane può essere vita o no per quello che la penso io a 3 settimane un essere privo di coscineza e anche di un sistema nervoso periferico(anche insensibile al dolore) non dico che è vita tanto quanto un'ipotetica coppia qualunque di ovulo e spermatozoo, ma quasi ripeto che però per me di questo è inutile discutere perchè non si arriverebbe sicuramente a niente adesso però scendiamo dal mondo perfetto di cui stavamo parlando: è evidente che gli aborti siano troppi in quanto sarebbe una misura di emergenza cosa che a volte non è. anche per me l'ideale sarebbe che dell'aborto non ce ne fosse bisogno ma pensa alle conseguenze che avrebbe una legislazione troppo stretta sull'aborto o addirittura la sua abolizione. evito di scriverlo perchè credo che ci puoi arrivare anche te e sicuramente meglio di me ed è inutile pensare che vietando l'aborto tutte le persone diventino mamme responsabili che nonostante guadagnino poco-niente al mese riescano a far crescere bene il proprio figlio senza che le passi ma iper la mente di abortire clandestinamente o di abbandonarlo in un cestino. poi, ma qui potrei dire una cassata ma se non sbaglio una madre può rifiutare il figlio una volta partorito....qualcuno mi dia delucidazioni su questo comunque il discorso che volevo fare è un altro (quello di prima è solo una divagazione mi sembra edvidente che non viviamo tutti felici saltellando tra una nuvoletta e l'altra con una cetra in mano quindi che si guardi un attimo la realtà e si capisca che se si hanno certe idee un qualche compromesso lo si deve pur trovare.... e finisco dicendo che l'impressione è che a seguito di uno sviluppo scientifico troppo veloce si formi nella società un movimento "di reazione" che tende per un certo tempo a frenare certe idee...movimento destinato poi a perdere voce col tempo....e non mi riferisco solo alla situazione attuale ma anche a tutte le volte che ciò è successo in passato (il primo esempio che mi viene in mente è l'illuminismo ma non credo sia l'esempio più azzeccato) scusate se ho scritto un po' alla casso...ma sono di fretta ciaociao
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#17 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: Lazio Età: 52 ex mod
Messaggi: 9300
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E se i cattolici (o comunque chi è antiabortista) negli USA hanno così a cuore la vita umana perchè non manifestano anche contro la pena di morte ?
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#18 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Patrie dal Friûl
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#19 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Anche perchè in pochi si ricordano di distinguere fra i tanti tipi di Illuminismo che ci sono stati a fine '700 / inizio '800, ma a molti fa comodo puntare l'indide su quello francesce dimenticandosi di quello tedesco (Kant) e inglese (http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/010126c.htm, Locke) come se non fossero mai esistiti e fossero qualcosa d'altro. [/OT] Ultima modifica di lowenz : 03-12-2005 alle 14:10. |
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#20 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Verona
Messaggi: 4957
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io evidentemente intendevo essere umano: stabilire se è un feto è un essere umano è compito della legge...ma non esiste un argomento incontrovertibile per il quale un feto debba essere considerato scientificamente essere umano prima o dopo i 3 mesi. Non è una bella cosa tirare fuori certe immagini (perchè sa molto di uso "scandalistico" di drammi personali e di "terrorismo psicologico") ma ti prego di credere che non lo faccio con intento "sensazionalistico" e non posto direttamente le immagini (perchè potrebbero turbare i più sensibili)...ma vatti a fare un giro qui: http://www.sandrodiremigio.com/blog/...g_omicidio.htm e poi dimmi cosa c'è tra un esempio di feto di 2 mesi e di uno di 4 (li trovi scorrendo verso il fono) che ti faccia pensare che esista un sistema, un criterio, per stabilire che quello di 2 NON è essere umano (e si può eliminare anche per motivazioni meno condivisibili del "rischio per la salute della madre") mentre quello di 4 lo è...io non sono cattolico ma non mi pare una cosa di cui andare fieri e non mi sembra che sia necessario essere cattolici per accorgersi che qualcosa non va.
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