Mercato smartphone in ripresa: Samsung e Apple guidano ma un brand sta volando

Mercato smartphone in ripresa: Samsung e Apple guidano ma un brand sta volando

Dopo una prima metà d’anno debole e segnata da incertezze geopolitiche, il mercato smartphone mostra segnali di ripresa: +3% su base annua e 320,1 milioni di unità spedite nel trimestre, secondo Omdia.

di pubblicata il , alle 09:29 nel canale Telefonia
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Secondo l’ultimo report di Omdia, le spedizioni mondiali di smartphone hanno raggiunto 320,1 milioni di unità, in aumento del 3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un segnale incoraggiante, dopo una prima metà dell’anno frenata da tensioni legate ai dazi statunitensi, ristrutturazioni delle catene di fornitura e una domanda debole da parte dei canali di vendita.

Dopo mesi di cautela e scorte da smaltire, i principali produttori hanno rilanciato con nuove strategie commerciali e l’anticipo dei lanci in vista del back-to-school e delle festività. Il risultato è un trimestre di piena ripartenza, guidato in particolare dai mercati emergenti in Asia, Africa e Medio Oriente.

Samsung resta al comando, Apple segue a breve distanza

Samsung mantiene saldamente il primo posto con 60,6 milioni di unità spedite, segnando una crescita del 6% su base annua e una quota di mercato del 19%. A trainare il produttore sudcoreano sono stati sia i modelli premium – Galaxy Z Fold7 e Flip7 – sia la generazione Galaxy A07 e A17, che hanno registrato ottimi risultati nelle fasce medio-basse e nei mercati emergenti.

Anche Apple conferma il trend positivo con 56,5 milioni di iPhone spediti, in crescita del 4% rispetto al 2024. Il modello base di iPhone 17 ha superato le aspettative grazie a un miglior rapporto qualità-prezzo, mentre i modelli Pro e Pro Max continuano ad attirare la domanda globale. Omdia segnala anche una forte espansione nei mercati emergenti, con l’India al centro delle strategie di crescita di Cupertino.

Transsion vola al quarto posto, stabile Xiaomi

Xiaomi mantiene la terza posizione con 43,4 milioni di unità e una crescita modesta dell’1%. Le vendite in Cina sono diminuite dopo la fine dei programmi di sussidi, ma le buone performance in Asia-Pacifico e in altri mercati hanno compensato le perdite.

Il nome più in evidenza nel trimestre è però Transsion, che sale al quarto posto grazie a un impressionante +12% anno su anno. Il gruppo cinese, forte dei suoi brand Tecno e Infinix, ha completato gli aggiustamenti di magazzino e sfruttato la domanda record in Africa, dove domina ormai il mercato. Chiude la top 5 vivo, spinta da ottime performance in India e da una ritrovata competitività in Cina, dove ha superato Huawei in quota di mercato.

Africa e Asia trainano la ripresa

Dal punto di vista geografico, la crescita si concentra in Africa e Asia-Pacifico. In Africa le consegne sono aumentate del 25% su base annua, grazie alla ripresa delle attività di Transsion e a un miglioramento generale del potere d’acquisto. L’Asia-Pacifico ha registrato un +5%, raggiungendo il miglior volume trimestrale dal 2021.

Gli Stati Uniti e la Cina mostrano invece segnali contrastanti: in Nord America il mercato ha subito un rallentamento dopo il “boom” anticipato legato all’incertezza sui dazi, mentre in Cina prosegue la fase di contrazione iniziata nel secondo trimestre, con la fine degli incentivi governativi.

Il mercato si polarizza: la fascia media soffre

Secondo Omdia, il panorama globale resta fortemente polarizzato: crescono sia i modelli di fascia alta (sopra i 700 dollari) sia quelli ultra-economici (sotto i 100 dollari), mentre la fascia media continua a perdere terreno. Le tensioni sui costi dei componenti e i nuovi rincari potrebbero rallentare ulteriormente la domanda nei segmenti più sensibili al prezzo.

Jusy Hong, Senior Research Manager di Omdia, osserva che i produttori stanno adattando le proprie strategie per proteggere i margini: “Molti concentrano gli investimenti sui modelli a più alto profitto e riducono l’offerta medio-bassa; altri puntano su economie di scala per rafforzare il potere contrattuale con la supply chain.”

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