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Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 350
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Ha solo dato fuoco al padre
BRESCIA, 18 FEBBRAIO 2005 - Venne arrestato con l' accusa di omicidio volontario del padre nel luglio del 2003. Ora Vincenzo Lombardo e' stato scarcerato dal Tribunale del Riesame. Sono infatti scaduti i termini di custodia cautelare in carcere relativi all'ipotesi di reato di omicidio volontario e sono state modificate le accuse di cui deve rispondere. Secondo il gip Roberto Spano' i reati di cui e' responsabile sono quelli di tentato omicidio in concorso e omicidio colposo. Gioacchino Lombardo venne preso a calci e pugni dal figlio Vincenzo ed altre persone per questioni di gelosia di quest'ultimo nei confronti di un' immigrata dell'est, il 2 luglio del 2003 a Brescia. Il figlio, credendo d'aver ucciso il padre, ne mise il corpo in un'auto che porto' in provincia di Pavia con dei complici e a cui diede fuoco. Ma, il padre, secondo quanto e' emerso dall' autopsia, era ancora vivo e mori' nel baule dell'auto. Vincenzo Lombardo, arrestato nei giorni successivi al delitto dai carabinieri, deve quindi rispondere di tentato omicidio, per l'aggressione al padre, e di omicidio colposo per il fuoco appiccato all'auto in cui si trovava il genitore ancora vivo. Nei giorni scorsi il Tribunale del Riesame di Brescia ha accolto l'istanza di scarcerazione avanzata dal legale di Lombardo. http://lanazione.it/art/2005/02/18/5369913 Che è uno scherzo ? |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12346
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la volevo postare io questa cosa, sinceramente se per altre cose sono rimasto moderato, per questa rimango davvero sbalordito....
Devo avere ulteriori informazioni, perchè la gabola degli avvocati difensori (non è omicidio ma tentativo di omicidio, dare fuoco poi alla macchina in cui c'era il padre non ancora morto serviva non per ucciderlo ma per occultarne il corpo) mi pare assurda moralmente, ma probabilmente (e incredibilmente) "legittima". In fondo è si vero che lui il padre sul momeno non l'ha ucciso (e da qui la cosa "assurda" ma legalmente giusta del "tentato omicio), ma è stato ucciso successivamente a causa del fuoco appiccato da lui e altri alla macchina del padre. Praticamente lui non è riuscito ad uccidere il padre (quindi tentato omicidio, la legge fa questa distinzione), e poi lo ha bruciato nella macchina. Ma non sapendo che non era morto (l'autopsia ha dimostrato che era vivo e che è morto carbonizzato) l'aver appicato fuoco non è da intendersi come omicidio, ma come omicidio colposo, perchè lui lo riteneva morto QUa mi sa che c'è poco da dire, "corretta" giuridicamente la versione degli avvocati difensori, ok che questo è un caso limite, potrei capire se gli danno un pò meno di pena per la macchinazione (corretta giuridicamente) degli avvocati difensori... ma scarcerarlo mi pare assurdo. Almeno, assurdo "moralmente" perchè purtroppo legalmente mi sa che possono davvero avere ragione gli avvocati che chiedono il rilascio... Si tratta di caso limite poichè l'uccisione del padre da parte di questo tizio viene paragonato all'averlo ucciso involontariamente schiacciandolo con la macchina. Che casino... ci vorrebbe davvero qualcuno che conosce il codice alla regola...
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"Il potere non te lo dà un distintivo, o una pistola. Il potere te lo danno le bugie, grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te. Se riesci a fare accettare a tutti di quello che in cuor loro sanno essere falso, li tieni per le palle..." Ultima modifica di andreamarra : 19-02-2005 alle 16:29. |
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#3 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 350
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#4 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12346
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Perchè non ha ucciso il padre sul momento, quindi lesioni aggravate e tentato omicidio come capo di accusa. Il padre è morto successivamente nel rogo, ma lui non era consapevole del fatto che il padre fosse ancora vivo, quindi legalmente è come se lo abbia ucciso involontariamente. DIciamo che questo è un caso assolutamente fuori regola, perchè è situato nel limbo tra omicidio intenzionale e omicidio colposo. la legge difende in un certo modo (ovviamente) chi ad esempio investe una persona e ne provoca la morte, ed essendo un caso limite evidentemente era da indirizzare verso questo reato (colposo) e non in omicidio vero e proprio. E' assurdo moralmente parlando (come avevo pensato inizialmente), ma ragionadoci effettivamente questo è un caso con unadinamica che va a integrarsi nel concetto di omicidio colposo... Almeno credo...
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"Il potere non te lo dà un distintivo, o una pistola. Il potere te lo danno le bugie, grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te. Se riesci a fare accettare a tutti di quello che in cuor loro sanno essere falso, li tieni per le palle..." |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Messaggi: 302
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Quello che è incredibile, è che ancora tutti si scervellino a capire che tipo di omicidio sia cavillando tra i vari articoli penali, piuttosto che domandarsi il perchè una persona a dir poco pericolosa e squilibrata stia in giro dopo 1 anno di carcere.
La magistratura ne sta combinando davvero di tutti i colori. Ed io, come penso ogni persona civile, sono stufo di sentire scarcerazioni facili tutti i giorni. Il popolo criminale, di questo passo, crescerà a dismisura, se non si interviene drasticamente e subito. |
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#6 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12346
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Stranamente prima delle sparate del premier e dei suoi seguaci politici nessuno andava contro la magistratura, adesso pare che i telegiornali ci provino gusto. E gli errori giudiziari (sempre che lo fossero realmente) c'erano anche prima, eh! Poi sinceramente vorrei sapere cosa sta combinando di tutti i colori la magistratura, considerando che noi veniamo a conoscenza solo di quei processi con situazioni particolari e con esiti strani moralmente. Ci sono migliaia di processi in Italia, non solo quelli che balzano agli onori della cronaca quando fa comodo a qualcuno nascondere i propri di errori. Se in una settimana cascano due aerei, si parla di questi due aerei caduti. Non si parla dei milioni di altri voli normali. E' corretto dire quindi che gli aerei sono insicuri?
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"Il potere non te lo dà un distintivo, o una pistola. Il potere te lo danno le bugie, grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te. Se riesci a fare accettare a tutti di quello che in cuor loro sanno essere falso, li tieni per le palle..." Ultima modifica di andreamarra : 19-02-2005 alle 17:20. |
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Messaggi: 302
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Hai ragione, scusa, non dovevo prendermela con la magistratura. Il problema sta più in alto. Sta nel codice penale italiano. Sta nel fatto che i magistrati possono fare carriera politica (cosa che abolirei istantaneamente). Sta nel fatto che c'è un ministro della giustizia incapace di prendere le redini ed intervenire in maniera forte non solo sulla macchina giudiziara ma su tutto il sistema-giustizia.
La colpa non è di chi applica le leggi, ma di chi permette che determinate leggi ancora esistano. Personalmente,non me ne può fregar di meno se quello ha ucciso il padre volontariamente od "involontariamente": ciò che importa è che ha dato fuoco alla macchina dove c'era il padre. E questo basta per fare di tutto per tenerlo in carcere. |
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2000
Messaggi: 1114
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Ancora una volta bisogna precisare che l'imputato in questione è ancora, per l'appunto, imputato e quindi è stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare (una volta cambiata l'imputazione il termine è scaduto prima credo)...
Il che mi rimanda ancora una volta a far notare che il problema non è il giudice, che mi pare non possa fare altro che applicare la legge (che in questo caso non "calza a pennello", ma IMHO è inevitabile visto che una legge per definizione è generale), nè la magistratura "non sensibile all'opinione pubblica" o politicizzata o quant'altro...ma la strutturale lentezza della macchina giustizia, di cui però chi attacca la magistratura pare non intenda preoccuparsi, vedi riforma. Insomma, se siamo arrivati a questo caso che fà "scandalo", è solo perchè dopo 18 mesi il processo non c'è ancora stato, punto e basta. E non si sta facendo niente per evitare che questo avvenga sempre più spesso in futuro, anzi.
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Fancazzista D.O.C.-Guida a Mac & OSX - Parte 1 |
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#9 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12346
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In effetti la cosa "assurda" (umanamente, non legalmente) è il fatto che l'accusa di omicidio decade in lesioni aggravate e omicidio colposo. Perchè effettivamente all'atto pratico lui considerava il padre morto (ma che non lo era, ... Alla fine il problema è quella della macchina giuridica, 18 mesi e il processo ancora non è stato fatto. Per una cosa tanto grave, poi. Il problema dei politici che la attaccano facendo perdere fiducia nella magistratura (per me a uso e consumo, si potrà far vedere che si è sempre capri espiatori e i giudici carnefici) ai cittadini per me è gravissimo, e in più gli stessi che la attaccano (quando serve, ovviamente...) hanno la possibilità di migliorare il tutto. E non di fare processi alla magistratura o riforme che non aiutano nei tempi dei processi. Tra l'altro i tempi di decorrenza della prescrizione è stata dimezzata, poi se uno esce per questo fatto tutti a dare addosso alla giustizia, geniale! Pensavo a una cosa... e se anzichè i politici potessero parlare alla pubblica opinione i P.M. e tutta la magistratura, dite che sarebbe diverso? Io credo di si.
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#10 | |
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Bannato
Iscritto dal: Dec 2004
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Tra un pò questi signori cominceranno anche a rilasciare le interviste esclusive o scrivere libri...unire l'utile al dilettevole... |
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2000
Messaggi: 1114
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Ma davvero credete che oggi in Italia un assassino si ritrova libero tanto facilmente, magari dopo un annetto o due di carcere? Solo per un paio di articoli al mese su scarcerazioni che a volte non riguardano neanche l'EFFETTIVA pena?
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Fancazzista D.O.C.-Guida a Mac & OSX - Parte 1 |
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#12 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12346
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Che schifo di paese. Se potessero parlare i magistrati...
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#13 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
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#14 | |
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Iscritto dal: Sep 2000
Città: Castelletto Ticino (NO)
Messaggi: 242
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Comunque la mia fiducia nella giustizia italiana è pari a zero, e così è anche per la maggior parte della gente, i media possono solo amplificare e sfruttare questa sensazione, ma è una cosa già ben presente anche senza il loro intervento! |
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#15 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12346
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Ci sono tantissimi elementi che intercorrono per creare il sistema legislativo, ed è ormai consuetudine popolare (e soprattutto politica) dare addosso ai giudici. E a non percepire magari il disagio entro cui alcuni di essi devono agire. Capita qualcosa? C'è un processo che ha una sentenza che va "contro il parere popolare" (che non ha nulla a che vedere con il parere legale, anzi)? La colpa è del magistrato o del giudice. Non è mai colpa del legislatore che fa un buco clamoroso, la colpa non è mai della farraginosità del sistema giuridico italiano, la colpa non è mai dei tempi dei processi vomitevoli in Italia. Vedere il ministro della giustizia fare apprezzamenti sui giudici che "non fanno quello che il popolo chiede" (certo, perchè dare in pasto un extracomunitario a una platea popolare sarebbe un giusto processo) quando, santodddddio, è lui insieme al governo a legiferare.... mi pare quantomeno ridicolo. Ora nella fattispecie (persone che sparano e che non uccidono e vanno fuori subito) dipende sempre da come si sono svolte le cose, dalle prove, dalle carte, dalle perizie psichiatriche e da tantissimi altri fattori. Che noi comuni mortali non comprendiamo non avendo a che fare con la legge. Hai sparato? Non hai ucciso? Tentato omicidio, o magari per un nulla diventa un "legittima difesa". Dipende da troppe. cose. Se la tua (e quella di altri) fiducia nella giustizia è pari a zero, non è da imputare unicamente al ruolo difficle del giudice e del magistrato. Ci sono tante cose a monte. Prendersela solo con loro (come si fa sempre, ormai c'è la moda) è prassi. Ma che le persone non ragionano e provano astio verso la giustizia lo si capisce da queste cose: due escono di galera in attesa di processo e fanno 4 mesi di domiciliari (grazie alla legge che prevede la scarcerazione prima del processo in caso non falsichi prove o fuga o reiterazione possibile del reato). Poi ci sarà il processo, ma nel frattempo stanno ai domiciliari. L'opinione pubblica (che è sempre formata dai meno informati, guarda un pò) grida allo scandalo perchè i giudici hanno lasciati liberi due che hanno ucciso un padre di famiglia. Ma non è vero, perchè nell'attesa di fargli il processo li devono scarcerare e dargli i domiciliari (se lo ritiene giusto il giudice). Insomma, si è prevenuti su tutto.
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Iscritto dal: Sep 2000
Città: Castelletto Ticino (NO)
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#17 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12346
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Il fatto è che se nel codice ci sono determinate cose da attuare in certi casi, non puoi non applicarli. E non puoi non applicarli perchè altrimenti non sarebbe più giustizia, perchè chi ha compiuto un reato (qualunque esso sia) sarebbe privato del giusto processo. Perchè gli sarebbero stati tolti dei diritti che i giudici hanno diritto (se ci sono) di apllicare. In questo senso, è lo stesso codice di leggi che non facilita il compito. Se la legge prevede che uno (anche assassino) in attesa di processo possa farsi i domiciliari... il "popolo" che non conosce il diritto e la legge in questione parlerà (come è successo) di giudici impazziti o quant'altro. In più il cittadino sentendo anche commenti sprezzanti da parte di un Taormina o di un ministro della giustizia e soprattutto di un capo del governo (che gliene ha dette di tutti i colori, salvo ritrattare quando è uscito impunito o prescritto) si fa un'idea sbagliata ancora di più della giustizia. Quando c'è un processo (un omicidio non è mai uguale a un altro, legalmente) il giudice deve controllare tutto, deve sentire tutte le posizioni, deve interpretare la legge che non è scritta per casi prefissati, deve fare il computo delle attenuanti e delle aggravanti generiche. Se ci sono tante situazioni "paradossali" io da non uomo di legge non posso dare un commento sul fatto che sia stato giusto o sbagliato. Ci sono milioni di cose che non sappiamo. In questo senso sarebbe l'ideale fare trasmissioni in cui venga spiegato al cittadino come funziona un processo, e non scrivere magari articoli di giornale che vanno subito contro i giudici con nell'occhiello la frase sprezzante del politico di turno che va contro il magistrato. Secondo me solo con una comprensione dell'effettivo ruolo del giudice molti problemi verrebbero risolti (se io non capisco un cappero di calcio non posso capire perchè l'arbitro non ha sanzionato un intervento, mentre l'altro si). Poi, ovviamente, andrebbero riviste certe leggi. Che, sinceramente, in questi anni sono state modificate e reati sono stati depenalizzati ad uso e consumo personale.
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#18 | |
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Iscritto dal: Sep 2000
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Però io sono anche del parere che la verità sta sempre un po nel mezzo, nel senso che spesso la causa di un avvenimento non è imputabile ad un singolo fattore, ma a diversi, così nel nostro caso ritengo che nell'infinita selva delle nostre leggi, sicuramente molte andrebbero riviste per essere più efficaci, anzi, forse un problema è dato proprio nell'alto numero delle stesse, cosa che porta ad averne alcune che sembrano contraddirsi l'una con l'altra, su questo punto preciso che parlo per sentito dire, da amici avvocati però, ma ritengo anche che le leggi siano come delle armi, così tu una pistola puoi usalra in diversi modi, per difenderti o per fare una rapina, anche l'interpretazione della legge può essere usata in un modo o nell'altro. Non voglio andare OT, però guarda ad esempio il caso delle zingare di Lecco, apparentemente (nota "apparentemente") sembra che siano state accusate di un reato più proponibile ad un genitore separato che si appropria dei figli, andando contro gli accordi sui figli del divorzio, piuttosto che ad un caso di tentato rapimento vero e proprio come sembra essere in realtà. Questo è un esempio, ma anche tralasciando gli esempi di questo tipo, basta prendere in considerazione il fatto che ci sono vari gradi di giudizio per dimostrare che le leggi non sono verità assolute ma funzionano a seconda di come vengono interpretate, per questo ritengo che oltre che esserci leggi inefficaci, a volte, e specifico "a volte", ci sono anche giudici diciamo così "poco efficaci". Mi sembra anche che spesso si parli di pena solo in termini di riabilitazione dell'individuo, però personalmente penso che nella vita tutto debba avere un prezzo, così se ti compri qualcosa ti costerà una cifra che avrà un riscontro nel tempo/lavoro da te impiegato per guadagnare la stessa cifra, se commetti un delitto e vieni preso è giusto che paghi una giusta pena, poi e nel frattempo la cosa può essere mirata anche alla rieducazione, però la pena devi scontarla, non che dici "mi sono pentito" e il giorno dopo esci, e no, troppo facile così! Quest'ultima osservazione capirai che è provocatoria, per fortuna non siamo ancora quel livello (anche se non ci manca molto... Mi scuso se sono andato un po OT divagando sulla giustizia in generale, però penso che questo tipo di argomento interessi molto e porti a fare discorsi più generalizzati sul funzionamento della giustizia italiana. Ciao Ultima modifica di wolf64 : 20-02-2005 alle 21:02. |
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