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Bannato
Iscritto dal: Jul 2004
Città: Firenze
Messaggi: 1983
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Addio Yasser Arafat
PARIGI - Yasser Arafat è clinicamente morto. Al termine di una giornata nella quale le voci sulla salute del 75enne leader palestinese si sono rincorse, sempre più gravi, tocca ai medici dell'ospedale militare parigino nel quale è ricoverato da una settimana emettere la sentenza più dura sul destino del rais: "Per Arafat non c'è nessuna speranza di recupero", spiegano fonti dell'ospedale di Percy à Clamart. "Il presidente è in coma profondo di quarto livello". In altri termini, le macchine potranno tenerlo artificialmente in vita anche per giorni o settimane, ma il leader palestinese non è più cosciente, né tornerà a esserlo.
L'annuncio della morte clinica è arrivato al termine di una giornata di annunci e smentite. La prima comunicazione di un improvviso aggravamento di Arafat arriva ieri notte, quando fonti palestinesi riferiscono che l'anziano leader è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Successivamente, le stesse fonti comunicano che, dopo aver perso varie volte conoscenza, Arafat è entrato in coma. Dispiace vedere cose come queste Lasciando da parte le cose buone e meno buone da lui svolte in tutti questi anni, bisogna dargli atto di essere riuscito a portare in primo piano la causa Palestinese. Voglio ricordarmelo insieme a Rabin e Clinton a Washington
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: Terrone è bello... ......Nord-BARESE è meglio; Occupazione: Esportatore di Canosinità nella CAPITALE; Trattative concluse: ___25___ Status: ZIO!!!!
Messaggi: 5271
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perchè queste sono belle cose da vedere...................:
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CHI SEMINA RACCOGLIE, MA CHI RACCOGLIE SI CHINA ... E A QUEL PUNTO È UN ATTIMO ... MY DEVIANT |
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#3 |
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Bannato
Iscritto dal: Jul 2004
Città: Firenze
Messaggi: 1983
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Assolutamente no, ma festeggiare per la morte di qualcuno, chiunque esso sia, è veramente da pezzenti....
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#4 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Messaggi: 280
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#5 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: Terrone è bello... ......Nord-BARESE è meglio; Occupazione: Esportatore di Canosinità nella CAPITALE; Trattative concluse: ___25___ Status: ZIO!!!!
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#6 | |
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Bannato
Iscritto dal: Jul 2004
Città: Firenze
Messaggi: 1983
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#7 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 2156
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riposi in pace.
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sign editata dallo staff |
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#8 |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2003
Città:
Messaggi: 4421
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...fonte?...ci sono voci contrastanti in merito...
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#9 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Città: PV Milano Nord
Messaggi: 3851
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sono cose molto diverse... un conto è festeggiare la morte di qualcuno che di morti ne ha causati davvero davvero tanti... un conto è festeggiare la morte di + di 3000 INNOCENTI!!!
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"W la foca, che dio la benedoca"
poteva risolvere tutto la sinistra negli anni in cui ha governato e non l'ha fatto. O sono incapaci o sta bene anche a "loro" cosi. L'una o l'altra inutile scandalizzarsi.[plutus] |
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#10 | |
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Bannato
Iscritto dal: Jul 2004
Città: Firenze
Messaggi: 1983
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#11 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2000
Città: La città più brutta della Toscana: Prato
Messaggi: 6711
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ma di cos'è (era?) malato si sa?
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#12 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Città: Napoli
Messaggi: 1292
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Ormai era malato della vita...
Il punto è: Adesso,che si fa?
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Don't stop me now... |
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#13 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Città: Napoli
Messaggi: 1292
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Cioè,ossia...
Se un leader storico e carismatico come Yasser non è riuscito a concludere una pace duratura,anche considerando che si è trovato ad operare in tempi meno bui di questi(vedi Clinton e Rabin ricordati da hitman04),non vedo come potrà,chi lo seguirà,rifare daccapo tutto(perchè l'iter dei nuovi insediati ,parlando di non-stati che hanno come governo un'organizzazione-partito). Probabilmente ci sarà un manipolo di traffichini,forse al soldo degli USA,che concluderanno la questione con una bella pace-capestro,che accontenterà gli Israeliani,e scontenterà i Palestinesi,che continueranno a farsi esplodere. Ed ecco un altro pezzo di storia che se ne va...
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#14 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Roma Status:Superutente Messaggi totali:38335 Auto:Fiat Stilo 1.9 MJT Moto:Ducati Sport 900 IE
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#15 | |
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Bannato
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Roma
Messaggi: 587
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#16 |
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Junior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Messaggi: 3
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#17 |
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Junior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Messaggi: 3
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Rabin disse a Elie Wiesel: "Arafat è il problema"
A pagina 2 di Corriere dell a Sera del 2004-11-04, Alessandra Farkas - Elie Wiesel firma un articolo dal titolo «"E' stato il maggior ostacolo alla pace, non merita elogi"» A pagina 2 del CORRIERE DELLA SERA di oggi, 05-11-04, Alessandra Farkas intervista Elie Wiesel sul Yasser Arafat. Ecco il testo: NEW YORK — «Con l'uscita di scena di Yasser Arafat è stato rimosso il più grave ostacolo alla pace tra Israele e palestinesi. La sua scomparsa segna l'inizio di una nuova era di speranza in Medio Oriente: speriamo che le parti sappiano metterla a frutto». Elie Wiesel, scrittore, premio Nobel per la Pace e massimo portavoce degli ebrei della Diaspora, invita la comunità internazionale a non cedere alla facile tentazione di «commemorare tra lacrime ed elogi un individuo che merita di essere ricordato in ben altro modo». «Non sono d'accordo con chi adesso vorrebbe riscrivere la storia, invitandoci a ricordare le presunte "buone azioni" da lui commesse — spiega al Corriere Wiesel —, e dimenticando le ombre. La sua eredità è universalmente negativa. Da quando Arafat ha assunto la leadership dell'Olp, dopo Ahmed Shukayri, nel '64, quell'organizzazione è progressivamente regredita. Per citare il grande Abba Ebban: "Non ha mai perso un'occasione per perdere un'occasione"». La morte di Arafat può dunque riaprire la strada del dialogo? «Israeliani e palestinesi lo sperano, perché anche loro sono convinti che fosse lui l'intralcio più serio alla pace. Arafat aveva i mezzi e le informazioni per fermare il terrore di Hamas, della Jihad islamica e delle Brigate Al Aqsa, ma ha scelto di non farlo. Mentre li condannava verbalmente, sottobanco dava loro luce verde per continuare le stragi. Che portano tutte il suo marchio». Ritiene che sia necessario anche un cambio ai vertici in Israele per tornare seriamente alla «road map»? «Niente affatto, Ariel Sharon, oggi, si è spostato verso posizioni di centro-sinistra identiche a quelle del Labour Party. Ha dimostrato un enorme coraggio nell'evacuazione di Gaza: un'idea peraltro tutta sua. Il premier israeliano ha dimostrato di essere un uomo che vuole sinceramente arrivare alla pace». Chi potrebbero essere i suoi nuovi interlocutori ai vertici dell'Autorità nazionale palestinese? «La rosa dei candidati include almeno due dozzine di giovani, ansiosi di sedersi attorno a un tavolo con Israele per discutere la loro visione moderata, e fino a oggi repressa, dell'uscita da questa crisi. Giovani e non solo. A partire da leader come Abu Mazen e Abu Ala, che fino a oggi non hanno potuto lavorare perché Arafat non glielo ha consentito». Il presidente George W. Bush ha detto che continuerà a lavorare per uno Stato palestinese libero, in pace con Israele. «E' un sogno condiviso da tutti i leader israeliani, da Barak a Peres, al premier Sharon. Oggi nessuno mette in dubbio la validità di questo nobile obiettivo, inclusa l'estrema destra. Le divergenze semmai riguardano i confini». Qual è stato, guardando indietro, il più grave errore commesso da Arafat? «L'aver sposato la violenza estrema e il terrore sia come fine che come mezzo: come religione di vita e strategia politica. Eppure la storia gli aveva offerto molte occasioni per effettuare una svolta in chiave moderata. Lui le ha rifiutate tutte, e a farne le spese è stato il suo popolo, Israele e l'intero Medio Oriente». Che cosa pensa del Premio Nobel per la pace assegnatogli? «Che non lo meritava nel modo più assoluto. Se avessi avuto l'opportunità, avrei guidato io, di persona, una campagna internazionale perché non gli fosse assegnato. Purtroppo lo statuto del Nobel dichiara che il premio non si può né restituire, né annullare e le tante proteste per revocare quel Nobel macchiato di sangue sono state inutili. Alla fine anche Yitzhak Rabin si è reso conto di chi era Arafat». Ne avete discusso insieme? «L'ultima volta che l'ho incontrato, durante una cena di Shabbat a New York, due settimane prima d'essere assassinato, Rabin mi ha preso da parte e mi ha detto, con un'aria molto seria e amareggiata: "All'inizio ero convinto che Arafat fosse la soluzione, adesso so che è lui il problema". E' strano che il leader palestinese sia morto proprio nel nono anniversario dell'uccisione di Rabin». Chi era l'uomo Yasser Arafat? «Non ho mai voluto incontrarlo. Ma tantissimi palestinesi, giovani e vecchi, mi ripetono tutti da anni, anche se ovviamente solo a quattr'occhi, la stessa musica. E cioè che Arafat è stato un leader profondamente corrotto, accentratore e dittatoriale, che ha accumulato milioni di dollari all'estero mentre il suo popolo moriva di fame». Pensa che la sua morte in Israele sarà motivo di celebrazioni? «La tradizione ebraica non prevede mai di celebrare la morte di un nemico. Ma la luce all'orizzonte dello Stato ebraico oggi è sicuramente meno fosca». Che cosa diranno di Arafat i libri di storia? «Lo ricorderanno come l'uomo che, fino alla morte, si è battuto per la distruzione dello Stato d'Israele. Che ha odiato di un odio profondo e incondizionato. Fino all' ultimo respiro».
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Paracleto__ __ °~°The Alpha Group°~°
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#18 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Città: Medhelan Padania
Messaggi: 1458
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Pace all'anima sua.
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#19 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 1999
Città: Como
Messaggi: 1495
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"Arafat ha aperto gli occhi e parlato con i medici"
http://www.corriere.it/Primo_Piano/E.../arafat2.shtml
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il forum italiano delle torce www.cpfitaliforum.it |
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#20 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 1831
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Quote:
![]() ti invito a rivedere l'intera storia di arafat, e non ad estrapolare i suoi (indiscussi) errori e giudicarlo in base a tali. dici che è la causa di tutte le disgrazie palestinesi? ricordati che è stato lui prendere la causa palestinese e fare di un gruppo di beduini e contadini un popolo unito nella lotta per il riconoscimento della loro esistenza in un libero stato. è stato l'unico leader riconosciuto dai loro, e non solo: l'olp da lui guidata è stata la prima organizzazione riconosciuta dall'onu come portavoce della causa palestinese, la prima a riconoscere ufficialmente (seppur tardivamente) l'esistenza dello stato israeliano e a riallacciare i rapporti con israele stesso. chi altri ha fatto tanto? nessuno. se non fosse stato per lui dove sarebbero ora i palestinesi? forse ancora a strappare lembi di terra al deserto. ha unito un popolo, ha fatto conoscere e riconoscere al mondo i diritti che quel popolo esigeva e gli dovevano esser riconosciuti. nessuno ha mai fatto gli interessi dei palestinesi, manco si poteva parlare di popolo fin quando lui non ha intrapreso la sua battaglia. certo, la storia non è tutta rose e fiori: spesso si è trovato davanti a dei bivi, e le strade scelte si sono rivelate spesso quello sbagliate. la sua determinazione e la sua testardaggine spesso gli hanno nascosto la strada più giusta, ma da qui a dipingerlo come Quote:
non è un uomo di pace assoluta, un santo o ancor meno una persona perfetta, ma i palestinesi, nonostante tutti i suoi (ripeto) indiscussi errori, gli devono parecchio. a cominciare dal loro diritto ad esser un libero popolo in una libera terra, diritto non più in discussione al giorno d'oggi. scusa se è poco. |
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