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Old 27-10-2025, 09:13   #1
Redazione di Hardware Upg
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Link alla notizia: https://greenmove.hwupgrade.it/news/...ci_145367.html

La Commissione Europea prepara un piano ambizioso per ridurre la dipendenza dalle forniture cinesi di terre rare e minerali strategici. Il progetto, chiamato RESourceEU, punta su riciclo, nuove partnership e un approccio industriale comune per mettere al sicuro l'economia del blocco

Click sul link per visualizzare la notizia.
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Old 27-10-2025, 09:21   #2
AlexSwitch
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Ahhh si... Un bel desiderata che molto probabilmente rimarrà sulla carta!

Nel frattempo gli USA di Donaldo Trump hanno fatto un bel giro di valzer con Pechino trattando proprio su terre rare ( probabilmente si spartiranno o faranno cartello a livello globale ) e forniture agricole.

Vedremo come andrà questa nuova iniziativa a distanza di 5 anni... Certo se dovesse ricalcare il percorso del piano RepowerEU dove i prezzi finali della corrente elettrica sono aumentati sensibilmente, non siamo messi bene!!
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Old 27-10-2025, 10:31   #3
pengfei
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Ahhh si... Un bel desiderata che molto probabilmente rimarrà sulla carta!

Nel frattempo gli USA di Donaldo Trump hanno fatto un bel giro di valzer con Pechino trattando proprio su terre rare ( probabilmente si spartiranno o faranno cartello a livello globale ) e forniture agricole.
Non mi pare un grande merito cercare di risolvere i problemi creati da lui stesso con le guerre commerciali
Poi noi come Europa abbiamo una posizione più debole nelle trattative, oltre dover a seguire un normale processo democratico, e non siamo un sistema semi-autoritario come gli Stati Uniti attuali dove decide tutto il presidente inventandosi emergenze nazionali, l'ultima per aver visto una pubblicità canadese dove Reagan critica i dazi per cui Trump ha deciso un aumento dei dazi del 10% al Canada
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Old 27-10-2025, 10:39   #4
Lo ZiO NightFall
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...oltre dover a seguire un normale processo democratico...
Mi permetto di dissentire, l'UE non è una struttura democratica, se mai sovietica, e anche qua ci si inventa finte crisi europee per propugnare politiche altrimenti non digeribili.
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Old 27-10-2025, 11:02   #5
AlexSwitch
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Originariamente inviato da pengfei Guarda i messaggi
Non mi pare un grande merito cercare di risolvere i problemi creati da lui stesso con le guerre commerciali
Poi noi come Europa abbiamo una posizione più debole nelle trattative, oltre dover a seguire un normale processo democratico, e non siamo un sistema semi-autoritario come gli Stati Uniti attuali dove decide tutto il presidente inventandosi emergenze nazionali, l'ultima per aver visto una pubblicità canadese dove Reagan critica i dazi per cui Trump ha deciso un aumento dei dazi del 10% al Canada
E chi ha scritto di merito, ho solamente riportato la giravolta di Donaldo: fino all'altro giorno era lì che faceva la faccia feroce e sparava dazi a ruota. Poi gli urli e gli insulti MAGA devono essere arrivati fino alla finestra dello studio ovale ed ha incominciato a capire che con la Cina è meglio trattare che attaccare frontalmente.

Sistema semi autoritario negli USA? Dovresti rivederti un attirino la Costituzione Federale; un conto è quello che spara Donaldo e fa vedere nei cartelloni, altro è ciò che alla fine deve essere avallato dal Congresso. Per inciso anche Biden ha emesso dazi, sotto forma di sanzioni, verso la Cina nella stessa maniera con cui lo ha fatto Trump.
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Old 27-10-2025, 11:08   #6
Ripper89
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Un altra stupidaggine della Von der Leyen destinata a rimanere su carta o ad essere ridimensionata a tal punto da essere irrilevante.
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Old 27-10-2025, 11:11   #7
randorama
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voglio eliminare Xi.
facendolo morire per il troppo ridere.
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Old 27-10-2025, 12:46   #8
azi_muth
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Vedremo come andrà questa nuova iniziativa a distanza di 5 anni... Certo se dovesse ricalcare il percorso del piano RepowerEU dove i prezzi finali della corrente elettrica sono aumentati sensibilmente, non siamo messi bene!!
Il RepowerEu è un progetto per mettere fine alla dipendenza energetica dalla Russia, rafforzare l'autonomia energetica europea e ridurre al contempo le emissioni.

Se pensiamo che in appena tre anni siamo passati da importare il 45% del gas dalla Russia a circa il 13%, è un risultato notevole in termini di indipendenza e resilienza.
È chiaro che un cambiamento di questa portata non può avvenire senza costi: riconvertire infrastrutture, diversificare le forniture e investire in rinnovabili comporta inevitabilmente un impatto sui prezzi nel breve periodo.
Cmq dal 2024 i prezzi del gas sono tornati su livelli pre-crisi, segno che la transizione sta stabilizzandosi.

Se proprio si vuole criticare qualcosa è che la Commissione Europea ha privilegiato le rinnovabili come pilastro del Green Deal e del RepowerEU non aver fatto sostanzialmente nulla per avere una strategia comune sul nucleare nè sotto il profilo dei finanziamenti, nè quello della deregolamentazione.

L’applicazione del principio ALARP è sacrosanta per garantire la sicurezza, ma spesso viene interpretata in modo tanto restrittivo da rendere quasi impossibile la costruzione o l’ammodernamento degli impianti.
L'altro grande problema è che l’Unione Europea non ha un’autorità unica per la sicurezza nucleare, ogni Stato membro mantiene la propria agenzia nazionale con il risultato che una stessa tecnologia nucleare deve essere certificata più volte, con tempi e costi enormemente moltiplicati.
__________________
Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui [cit.]
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Old 27-10-2025, 12:53   #9
Ripper89
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Originariamente inviato da azi_muth Guarda i messaggi
Se pensiamo che in appena tre anni siamo passati da importare il 45% del gas dalla Russia a circa il 13%, è un risultato notevole in termini di indipendenza e resilienza.
13% ? Dimentichi che l'approvvigionamento Azero che passa per il Turkstream è gran parte gas russo comperato dagli azeri.

Detto questo, l'indipendenza è possibile se hai una fonte alternativa, ma nessuno stato è in grado di raffinare le materie allo stesso costo della Cina. Ricordo infatti che buona parte delle materie prime fra cui anche le stesse terre rare in realtà NON sono affatto rare e NON risiedono nemmeno in % particolare nel sottosuolo cinese. Anzi buona parte delle materie che raffinano gli vengono inviate persino dagli stessi USA ed Australia e sicuramente anche l'UE.

Ultima modifica di Ripper89 : 27-10-2025 alle 12:56.
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Old 27-10-2025, 13:06   #10
azi_muth
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Originariamente inviato da Ripper89 Guarda i messaggi
13% ? Dimentichi che l'approvvigionamento Azero che passa per il Turkstream è gran parte gas russo comperato dagli azeri.
Non ci sono prove che sia principalmente gas russo mascherato sotto l’etichetta azera.
Ma anche se in parte fosse russo non cambia nulla. Il gas azero è solo l'8% del totale di gas importato in Europa ben lungi dal creare qualche dipendenza ma utilissimo per tenere i prezzi bassi.
Inoltre sul quel gas l'Italia incassa tariffe di transito su quel gas.

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Originariamente inviato da Ripper89 Guarda i messaggi
Detto questo, l'indipendenza è possibile se hai una fonte alternativa, ma nessuno stato è in grado di raffinare le materie allo stesso costo della Cina.
Detto questo non si capisce nemmeno cosa scrivi...
Raffinare cosa? Petrolio? Terre rare?
__________________
Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui [cit.]
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Old 27-10-2025, 13:06   #11
Strato1541
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"una nuova iniziativa della Commissione Europea"....e già qui è meglio di Zelig...
Aggiungiamo la vonderpippen......e siamo alla commedia italiana degli anni 60-70'

Cosa vogliono ridurre la dipendenza, al massimo andava fatto prima di regalare tutto il mercato a loro no?! In più ai leggi che obbligano a comprare pannelli e batterie, da loro!
RIDICOLI!
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Trattative concluse felicemente con : beuna , Raziel001, KaMZaTa, Liberato87,piv3z,street,volv3r, webcip,demos88,brattak,tura80,BrutPitt,liumbert1984, Gemstone86,blumare,SpartanIXIV,v.dibenedetto,
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Old 27-10-2025, 13:08   #12
Darkon
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Purtroppo in questo caso sono abbastanza critico anche io.

Intendiamoci gli ideali del piano sono condivisibili ma la fattibilità la ritengo molto improbabile soprattutto perché se gira gira devi sempre comprare da stati non esattamente carini e coccolosi non vedo cosa cambia se non semplicemente un po' di diversificazione.

Francamente ad esempio il fatto che si compri da stati africani che diciamocelo non sono sempre un emblema di democrazia e correttezza non mi fa sentire tanto meglio rispetto a comprare dalla Russia.

L'ideale sarebbe trovare fonti di energia alternative (fusione?) ma quelle non è che le decidi a tavolino. La ricerca va avanti ma a oggi non sappiamo se e quando sarà pronta per essere commercializzata.

Quindi non so... spero che si possano raggiungere degli obiettivi importanti ma ho paura che a oggi sia estremamente difficile se non impossibile. Fra parentesi anche la questione economica non è così trascurabile perché se anche riusciamo ad attuare il piano ma il costo dell'energia diventa tale che produrre in Europa non merita ci serve a poco essere indipendenti se poi siamo fuori mercato.

Insomma ideali molto condivisibili ma tanti dubbi sulla fattibilità.
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Old 27-10-2025, 13:10   #13
Ripper89
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Detto questo non si capisce nemmeno cosa scrivi...
Raffinare cosa? Petrolio? Terre rare?
Cosa raffinare ?
Pensi che le materie prime una volta estratte siano già pronte all'uso ?
La quasi tutte le materie prime ad utilizzo industriale vanno raffinate e in special modo le terre rare dove la Cina ha di fatto un quasi monopolio sulla loro raffinazione.
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Old 27-10-2025, 13:19   #14
AlexSwitch
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Il RepowerEu è un progetto per mettere fine alla dipendenza energetica dalla Russia, rafforzare l'autonomia energetica europea e ridurre al contempo le emissioni.

Se pensiamo che in appena tre anni siamo passati da importare il 45% del gas dalla Russia a circa il 13%, è un risultato notevole in termini di indipendenza e resilienza.
È chiaro che un cambiamento di questa portata non può avvenire senza costi: riconvertire infrastrutture, diversificare le forniture e investire in rinnovabili comporta inevitabilmente un impatto sui prezzi nel breve periodo.
Cmq dal 2024 i prezzi del gas sono tornati su livelli pre-crisi, segno che la transizione sta stabilizzandosi.

Se proprio si vuole criticare qualcosa è che la Commissione Europea ha privilegiato le rinnovabili come pilastro del Green Deal e del RepowerEU non aver fatto sostanzialmente nulla per avere una strategia comune sul nucleare nè sotto il profilo dei finanziamenti, nè quello della deregolamentazione.

L’applicazione del principio ALARP è sacrosanta per garantire la sicurezza, ma spesso viene interpretata in modo tanto restrittivo da rendere quasi impossibile la costruzione o l’ammodernamento degli impianti.
L'altro grande problema è che l’Unione Europea non ha un’autorità unica per la sicurezza nucleare, ogni Stato membro mantiene la propria agenzia nazionale con il risultato che una stessa tecnologia nucleare deve essere certificata più volte, con tempi e costi enormemente moltiplicati.
Dimentichi comunque tutto il GNL importato dagli USA... Comunque sia l'energia in Europa è ancora troppo cara ed è una palla al piede al rilancio delle economie dei singoli Stati. A mia opinione, oltre ai costi extra sul gas, ci sono anche quelli di gestione sull'impatto delle rinnovabili sulla distribuzione e consumo ( vedasi il caso Spagna ).

Il problema di questa UE è di non ragionare ed agire in maniera pragmatica sulle politiche strategiche; spesso sembra che sottostimi il contesto geopolitico in cui deve muoversi e sovrastimi le sue capacità.
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Old 27-10-2025, 13:30   #15
azi_muth
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Cosa raffinare ?
Pensi che le materie prime una volta estratte siano già pronte all'uso ?
La quasi tutte le materie prime ad utilizzo industriale vanno raffinate e in special modo le terre rare dove la Cina ha di fatto un quasi monopolio sulla loro raffinazione.
Tutto quello che vuoi ma visto che si parlava di gas metti un oggetto diverso alla frase se cambi discorso.

L'unico monopolio è sulle terre rare.

Ma le terre rare non sono rare e non è nemmeno difficile a livello tecnico la raffinazione. Il problema è solo economico e nell'interruzione delle forniture nel breve.
Se si vuole costruire una filiera indipendente dalla Cina biosogna essere disposti ad investire un po' di miliardi in perdita per una decina d'anni in pratica sovvenzionando sia l'industria che gli acquirenti a fondo perduto.
E' fattibile? Io direi di si anche perchè il mercato delle terre rare è piccolo 10-15 miliardi di dollari all’anno e anche se il costo delle terre rare triplicasse non avrebbe un impatto significativo in molti dei settori specifici.

Con tutti i soldi buttati al vento per le politiche green questo sarebbe un investimento intelligente una volta tanto.
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Old 27-10-2025, 13:49   #16
azi_muth
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Dimentichi comunque tutto il GNL importato dagli USA... Comunque sia l'energia in Europa è ancora troppo cara ed è una palla al piede al rilancio delle economie dei singoli Stati. A mia opinione, oltre ai costi extra sul gas, ci sono anche quelli di gestione sull'impatto delle rinnovabili sulla distribuzione e consumo ( vedasi il caso Spagna ).
No non lo dimentico, ma intanto parliamo del 20% contato male e non del 45% e poi meglio gli americani anche con Trump, che i russi!

L'obiettivo era staccarsi dalla Russia dopo che avevamo imperneato la transizione energetica sul gas russo buttando dalla finestra il nucleare.
Dopo una scelta del genere non si puo' pensare che cambi dalla sera alla mattina e senza costi.
Poi ripeto se si preferiva stare sotto scacco dei russi è un'altro discorso.

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Il problema di questa UE è di non ragionare ed agire in maniera pragmatica sulle politiche strategiche; spesso sembra che sottostimi il contesto geopolitico in cui deve muoversi e sovrastimi le sue capacità.
No il problema è che le scelte energetiche sono state guidate dai verdi europei + la sinistra con un certo supporto del PPE che si devono essere rimbecilliti, ma così funziona la democrazia.

La dipedenza sul gas russo è stata costruita e sostenuta da diversi governi europei a cominciare da quello tedesco di Merkel, ma anche noi italiani non ci siamo siamo andati lisci, perchè il gas costava poco.
La mentalità era quella di integrare la Russia nel mercato europeo e contare sul fatto che i russi non avrebbero mai minacciato la stabilità commerciale reciproca. Integrazione economica era sufficiente per garantire la pace, ma questo vale per la mentalità occidentale, non per i Russi che sono ancorati a logiche imperiali di tardo ottocento.

Quindi ancora una volta UE c'entra poco. Non puo' ragionare come fosse uno stato.
Il problema parte sempre da logiche nazionali.
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Old 27-10-2025, 13:52   #17
CrapaDiLegno
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Ursula von der Leyen ha annunciato la nascita del piano RESourceEU, una nuova iniziativa della Commissione Europea che punta a ridurre la dipendenza dell'Unione dalle forniture cinesi di terre rare e materiali critici
Soluzione semplice e già avviata alla stessa VdL: uccidere tutte le nostre industrie che importano tali materiali e far produrre tutto alla Cina.
In questo modo possiamo scrivere su un foglio di carta che l'importazione delle materie prime dalla Cina è stato quasi annullato grazie a un efficiente piano di ristrutturazione industriale come non si era mai visto prima e quindi siamo stati bravi.
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Old 27-10-2025, 13:53   #18
azi_muth
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Purtroppo in questo caso sono abbastanza critico anche io.

Intendiamoci gli ideali del piano sono condivisibili ma la fattibilità la ritengo molto improbabile soprattutto perché se gira gira devi sempre comprare da stati non esattamente carini e coccolosi non vedo cosa cambia se non semplicemente un po' di diversificazione.

Francamente ad esempio il fatto che si compri da stati africani che diciamocelo non sono sempre un emblema di democrazia e correttezza non mi fa sentire tanto meglio rispetto a comprare dalla Russia.

L'ideale sarebbe trovare fonti di energia alternative (fusione?) ma quelle non è che le decidi a tavolino. La ricerca va avanti ma a oggi non sappiamo se e quando sarà pronta per essere commercializzata.

Quindi non so... spero che si possano raggiungere degli obiettivi importanti ma ho paura che a oggi sia estremamente difficile se non impossibile. Fra parentesi anche la questione economica non è così trascurabile perché se anche riusciamo ad attuare il piano ma il costo dell'energia diventa tale che produrre in Europa non merita ci serve a poco essere indipendenti se poi siamo fuori mercato.

Insomma ideali molto condivisibili ma tanti dubbi sulla fattibilità.
I maggiori produttori di terre rare non raffinate escludendo le catene di approvvigionamento cinesi sono Australia e Canada.
Che sono carini e coccolosi.
Il problema è solo accettare di spendere un bel po' di soldi per parecchio tempo in perdita.
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Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui [cit.]
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Old 27-10-2025, 14:09   #19
Darkon
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I maggiori produttori di terre rare non raffinate escludendo le catene di approvvigionamento cinesi sono Australia e Canada.
Che sono carini e coccolosi.
Il problema è solo accettare di spendere un bel po' di soldi per parecchio tempo in perdita.
La vera domanda è: ammesso di approvigionarsi da Australia e Canada riusciamo a produrre il prodotto finito a un prezzo adeguato al mercato?

Se la risposta è no o fai una sorta di embargo verso tutti gli altri che lo producono a meno oppure è inutile avere un prodotto che poi non vende.

Se la risposta è sì allora procediamo senza problemi.

Ma vorrei avere non dico la certezza ma anche solo una vaga probabilità che ci si sia posti il problema e si sia analizzato prima di procedere.
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Old 27-10-2025, 14:16   #20
azi_muth
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Originariamente inviato da Darkon Guarda i messaggi
La vera domanda è: ammesso di approvigionarsi da Australia e Canada riusciamo a produrre il prodotto finito a un prezzo adeguato al mercato?

Se la risposta è no o fai una sorta di embargo verso tutti gli altri che lo producono a meno oppure è inutile avere un prodotto che poi non vende.

Se la risposta è sì allora procediamo senza problemi.

Ma vorrei avere non dico la certezza ma anche solo una vaga probabilità che ci si sia posti il problema e si sia analizzato prima di procedere.
L'ho scritto già.

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L'unico monopolio è sulle terre rare.

Ma le terre rare non sono rare e non è nemmeno difficile a livello tecnico la raffinazione. Il problema è solo economico e nell'interruzione delle forniture nel breve.
Se si vuole costruire una filiera indipendente dalla Cina biosogna essere disposti ad investire un po' di miliardi in perdita per una decina d'anni in pratica sovvenzionando sia l'industria che gli acquirenti a fondo perduto.
E' fattibile? Io direi di si anche perchè il mercato delle terre rare è piccolo 10-15 miliardi di dollari all’anno e anche se il costo delle terre rare triplicasse non avrebbe un impatto significativo in molti dei settori specifici.

Con tutti i soldi buttati al vento per le politiche green questo sarebbe un investimento intelligente una volta tanto.
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