neri disabili buttati in mare

[sempreio]

Bambini disabili gettati in mare
L’allarme di una giovane immigrata: «I genitori partono da Treviso e vanno in Africa a ucciderli»
Esistono paesi in Africa in cui i bambini disabili vengono considerati demoni e quindi legati e buttati in mare. Succede ad esempio in Guinea Bissau, patria di Clementa Dos Olis Vieira, una giovane e bella ragazza da qualche anno immigrata a Treviso ed impegnata nel sociale. Clementa ha scritto un libro su queste usanze che anche nella Marca sono ben radicate tra gli africani. Tanto che nel Trevigiano, quando ad una coppia immigrata nasce un figlio disabile, succede che, tornando temporaneamente in Africa, si dia seguito ad una consuetudine di morte che si fatica ad abbandonare.

È stata Clementa a farlo presente al Prefetto ieri mattina durante la Consulta femminile per l'immigrazione. Già due ragazzini disabili, nei mesi scorsi, sono stati "salvati" da morte sicura grazie all'intervento di Clementa, sono stati operati con successo all'ospedale di Conegliano e ora conducono una vita normale. Ma molto di più può essere fatto, sia dal punto di vista sanitario che culturale. Clementa si sta attivando per creare una piccola struttura dove ospitare i bimbi prima delle operazioni. «Questi bambini non sono il demonio, sono solo bisognosi di cure - dice Clementa -. Tante volte ho detto ad africani che l'usanza di buttarli in mare ed ucciderli è senza senso, ma molti non mi credono sebbene vivano in Italia da anni. L'abbandonare le proprie tradizioni spesso fa paura, anche tra persone laureate e ormai inserite nella cultura trevigiana». Alcune persone hanno detto a Clementa che per il suo libro, che si mette contro un'usanza africana così radicata e diffusa, sta rischiando la vita: «Anche se fosse, sarò felice se qualcuno avrà cambiato modo di vedere questa tradizione. In Africa il disabile è il demonio e deve pagare: in realtà è così solo per mancanza di cure ed assistenza».

E questo problema non è il solo che le donne immigrate hanno sottoposto ieri al prefetto Capocelli. Perchè nella Marca starebbero emergendo anche casi di aborti clandestini e di infibulazioni di giovani africane, perpetrate in appartamenti e con scarsissime attenzioni igienico-sanitarie. «È una questione delicata - hanno detto le donne membro della Consulta -. Per l'aborto, sono in crescita metodi alternativi per cui si mette a rischio anche la vita. Le immigrate che scelgono questo metodo sono quasi sempre clandestine, che sono arrivate irregolarmente in Italia per cui credono di non avere diritto alle cure sanitarie. Così non è: non sanno che qui si può abortire anche se non hai una assicurazione di tipo sanitario. Così lo fanno in casa di qualche africana che si rende disponibile per qualche centinaio di euro».

Come accade anche nelle infibulazioni che hanno come vittime bambine figlie di immigrati anche alla seconda generazione: «Purtroppo sono usanze che rimangono anche per chi vive in questa cultura occidentale. Ce ne accorgiamo quando le bambine arrivano dai ginecologi con dolori e problemi oppure quando, dopo aver abortito clandestinamente, una donna si fa portare in pronto soccorso con forti emorragie chiaramente da interruzione di gravidanza senza i dovuti metodi e con precauzioni igieniche praticamente inesistenti».

Per cercare di capire la portata del problema, la Prefettura inizierà a breve una ricerca statistica su questo ed altri argomenti richiesti dalla Consulta femminile. Uno dei quali è la prostituzione, non sempre volontaria ma in molti casi frutto di costrizioni e sfruttamento. «Le forze dell'ordine fanno spesso retate, ma le prostitute poi tornano comunque sulla strada - ha osservato Capocelli -. Bisognerebbe invece trovare il modo di far dichiarare il nome degli sfruttatori. Stiamo studiando e presto attiveremo un sistema di protezione per le ragazze che sceglieranno di denunciare i loro sfruttatori. Chi collaborerà sarà tutelato dalla Prefettura». La creazione della Consulta femminile ha riscosso l'approvazione di tutte le donne presenti in Prefettura, che erano di nazionalità brasiliana, serbocroata, marocchina, albanese, rumena, guineana, cinese e colombiana.

[Zerozen]

Ogni volta che penso "ecco, adesso le ho sentite e viste tutte", vengo puntualmente smentito. Diecimila anni di civiltà e non abbiamo ancora capito un cazzo... che infinita tristezza...

[das]

E' la loro cultura, ci vuole rispetto

[lowenz]

Demoni?

Finchè c'è spazio per la superstizione.....ma se lo dici ti considarano laicista massonoachide

[elmoro]

oddio

[BountyKiller]

questa mi mancava

[Marci]

è lo stesso che facevano gli Spartani; peccato che siano vissuti più di 2.000 anni fa

Originariamente inviato da das

E' la loro cultura, ci vuole rispetto

No, è "solo" ignoranza purtroppo.

Ignoranza non inteso come stupidità o bestialità, ma ignoranza nel vero senso delle parola.

Ciò ovviamente non è una scusante ma eviterei di fare il sarcastico di fronte a tragedie come questa.

[Lorenzo Lamas]

Originariamente inviato da das

E' la loro cultura, ci vuole rispetto

era anche la nostra cultura il "monstrum" era segno di cattivo presagio.

[Scarymiss]

Originariamente inviato da Sgurbat

No, è "solo" ignoranza purtroppo.

Credo fosse a ragion veduta un comento estremamente ironico

[Fil9998]

PROVATE A PENSARE COSA VUOL DIRE UN FIGLIO DISABILE IN UNA SOCIETA' IN CUI ANCHE GLI ABILI FANNO FATICA A CAMPARE...
le cure necessarie ad un figlio disabile son quelle che LI' bastano a crescerne forse tre di abili ad aiutare a sbarcare il lunario e a procacciare da mangiare.

e pure qui da noi "per bene" lo stato dà pochissimo aiuto alle famiglie con figli disabili ...



PRIMA di giudicare mettetevi nelle condizioni di chi vive il quella disperazione poi vediamo cosa fareste voi al loro posto ... in un paese dove anche l'acqua è un problema...

facile parlare da dietro una tastiera di PC col frigo pieno e il ocndizionatore a palla.

[gabi.2437]

Originariamente inviato da Fil9998

PROVATE A PENSARE COSA VUOL DIRE UN FIGLIO DISABILE IN UNA SOCIETA' IN CUI ANCHE GLI ABILI FANNO FATICA A CAMPARE...
le cure necessarie ad un figlio disabile son quelle che LI' bastano a crescerne forse tre di abili ad aiutare a sbarcare il lunario e a procacciare da mangiare.

e pure qui da noi "per bene" lo stato dà pochissimo aiuto alle famiglie con figli disabili ...



PRIMA di giudicare mettetevi nelle condizioni di chi vive il quella disperazione poi vediamo cosa fareste voi al loro posto ... in un paese dove anche l'acqua è un problema...

facile parlare da dietro una tastiera di PC col frigo pieno e il ocndizionatore a palla.

Si, le tradizioni sono nate per cause 'pratiche', però ora il motivo della tradizione non c'è più quindi sarebbe anche ora che la si abbandonasse

[as10640]

Originariamente inviato da Sgurbat

No, è "solo" ignoranza purtroppo.

Ignoranza non inteso come stupidità o bestialità, ma ignoranza nel vero senso delle parola.

Ciò ovviamente non è una scusante ma eviterei di fare il sarcastico di fronte a tragedie come questa.

Cosa ti aspetti, da un continente (quello africano) in cui ritengono che l'AIDS sia solo una balla dei paesi occidentali per fargli fare meno figli....

[Marco83_an]

Originariamente inviato da as10640

Cosa ti aspetti, da un continente (quello africano) in cui ritengono che l'AIDS sia solo una balla dei paesi occidentali per fargli fare meno figli....

Questa adesso ??????
Qualche prova di quello che hai detto ?

[as10640]

Originariamente inviato da Marco83_an

Questa adesso ??????
Qualche prova di quello che hai detto ?

C'era l'articolo su Focus....

Tra gli africani si è diffusa la credenza che quando le missioni umanitarie gli danno i preservativi sia solo per fargli fare meno figli....

[Flegias85]

mmm ecco perchè nn si vedono in giro down di colore...

[Fil9998]

l'africa ha risorse e ricchezze superiori all'europa, più che bastevoli agli africani per vivere meglio che alla occidentale,

se solo NOI OCCIDENTALI non instaurassimo governi fanctoccio in perenne conflitto fra loro a scopo di avere NOI le loro ricchezze minerarie...

non arrivo a dire che le malattie gliele portiamo noi apposta per decimarli, anche se è risaputo che le multinazionali del farmaco spesso usano testaer sul campo africano i nuovi farmaci,

certo che se gli africani fossero liberi di gestirsi le loro risorse e le vendessero a prezzo competitivo sul mercato...

europa, usa e anche la CINA non avrebbero tutta la ricchezza, il benessere e la capacità produttiva che hanno.




ripeto che è per noi facilissimo giuducare con parametri NOSTRI il loro modo di vivere, spesso al disotto della sopravvivenza.

[Fil9998]

Originariamente inviato da Flegias85

mmm ecco perchè nn si vedono in giro down di colore...

se è per questo anche nella foresta amazzonica, in cina e per una certa parte anche in india ...


c'è poco da fare: una persona sana già difficilmente arriverà a 50 anni o anche a solo 40 in quei paesi.
sono paesi in cui su tre bimbi nati sani solo uno arriva adolescente ...
veramente spesso non c'è modo di seguire bambini deboli o che necessitano di cure speciali.

se vogliamo per questo dire che allora SONO CATTIVI GENITORI ...

bhè... abbiamo una visone parecchio irrealista di come si vive fuori dell' europa o degli states.

[Nevermind]

In africa mi pare normale che gli handicappati vengano uccisi, già non c'è cibo per i sani figuriamoci se è possibile per loro mantenere pure i disabili.

[Affuso]

Questo liberismo mi sconvolge. E dire che Abbiamo il Vaticano in Italia, dovrebbe insegnarci qualcosa, o no?