Recensione Turtle Beach Stealth Pivot: un controller dalla doppia personalità

Recensione Turtle Beach Stealth Pivot: un controller dalla doppia personalità

Il nuovo controller Turtle Beach Stealth Pivot introduce un approccio unico alla modularità, trasformandosi da gamepad tradizionale a controller arcade con un semplice, dinamico 'flip'. Nonostante alcune limitazioni, rappresenta una soluzione interessante per i giocatori che cercano versatilità.

di pubblicato il nel canale Periferiche
Turtle Beach
 

In un mercato saturo di periferiche simili tra loro, un prodotto originale come lo Stealth Pivot può portare una piacevole ventata d'aria fresca. Scrutandone le principali feature, qualcuno potrebbe parlare di 'crisi di identità', eppure il nuovo controller targato Turtle Beach vanta una versatilità unica e punta a ingraziarsi una nicchia di giocatori che per anni ha dovuto ripiegare su soluzioni fin troppo pretenziose. Una nicchia che, tuttavia, dovrà pagare un prezzo piuttosto salato.

Il concetto alla base di questo accessorio è tanto semplice quanto audace: immaginate di avere due controller in uno, non nel senso di poterlo personalizzare con componenti intercambiabili, ma letteralmente nascosti uno dentro l'altro. Questo è ciò che propone Turtle Beach, con risultati complessivamente entusiasmanti, ma non senza commettere qualche passo falso.

Dopo aver trascorso gli ultimi due mesi in compagnia del Pivot, mettendolo alla prova con i più svariati generi videoludici, vogliamo condividere con voi le nostre impressioni a freddo.

Packaging e connettività: essenziale, anche nella dotazione

Come per il più ricercato Stealth Ultra, il Pivot arriva con un packaging estremamente essenziale in termini di contenuto. Aperta la confezione, veniamo accolti da un foglietto illustrativo che spiega il funzionamento dei due moduli 'rotanti', punto su cui ci soffermeremo a breve. Troviamo poi una guida rapida alla prima configurazione su PC o su Xbox Series X|S, le uniche piattaforme - insieme ai dispositivi Android - pienamente compatibili con questa periferica.

Nessuna custodia protettiva qui: nell'unboxing, notiamo che il controller è protetto da una semplice bustina di plastica, con una pellicola che ricopre il piccolo display integrato nel lato anteriore della scocca. Un cartoncino fa da ponte tra le due levette analogiche per illustrare, ancora una volta, la corretta modalità in cui andrà azionato il meccanismo pivot.

Nella scatola troviamo un cavo USB-A/USB-C, lungo poco più di 2,4 metri, per la ricarica del controller e per la connessione alle console Xbox (a bassa latenza). Per utilizzare lo Stealth Pivot su PC (Windows 10 e 11) si può ricorrere al medesimo cavo o, preferibilmente, all'adattatore USB-A che abilità la modalità wireless 2.4GHz. Specifichiamo che gli utenti Xbox non possono utilizzare il dongle su Series X e S e dovranno quindi accontentarsi della modalità cablata.

Il Pivot supporta inoltre la connettività Bluetooth per la compatibilità con gli smartphone e tablet Android (versione 8.0 o superiore) e con la maggioranza degli smart TV. Come vedremo, il controller di Turtle Beach può comunicare anche con i device iOS, ma solo tramite l'applicazione Control Center 2 per la personalizzazione di alcune funzionalità.

La dotazione del Pivot viene completata da una porta audio da 3,5 mm per utilizzare il gamepad in combinazione con gli headset cablati.

Design e qualità costruttiva: "vistoso" è un eufemismo

Trattandosi di un prodotto Turtle Beach, lo Stealth Pivot non può che sfoggiare un'estetica eccentrica e futuristica. Del resto, i disegni ricamati sull'intera scocca e il contrasto tra le diverse tonalità di grigio evocano quasi l'immagine di una nave spaziale - con tanto di cockpit, vista la presenza di un piccolo display LCD integrato e di un paio di LED RGB. Troviamo anche alcuni dettagli più colorati, individuabili alla base di ogni levetta e in determinati interruttori.

Sfiorando le impugnature entriamo in contatto con una texture 'a rete', molto piacevole alla vista, ma poco funzionale in termini di grip. A tal proposito, avremmo voluto trovare la medesima texture gommata presente sulle versioni più recenti dei controller wireless Xbox, che a parer nostro migliorano in maniera percepibile la presa sul gamepad. In compenso, i pulsanti e i grilletti dorsali, così come due dei quattro tasti programmabili, hanno una superficie zigrinata.

Sia chiaro, quello di Turtle Beach non è affatto un controller scomodo. Occorre comunque segnalare che le sue dimensioni, lievemente più generose rispetto a molti modelli concorrenti, e la ricca pulsanteria potrebbero non essere apprezzate appieno dagli utenti con mani piccole.

Dal punto di vista costruttivo il Pivot non delude, anzi. Con i suoi 300 grammi ha un peso considerevole che trasmette solidità, senza gravare troppo sull'ergonomia. I materiali sono prevalentemente plastici, eppure il feedback al tatto è nel complesso piacevole e si ha la sensazione di avere tra le mani un prodotto durevole e di qualità.

Funzionalità e prestazioni: l'arma definitiva per gli arcade

Come suggerisce il nome, lo Stealth Pivot di Turtle Beach integra un meccanismo che consente di ruotare i moduli in cui alloggiano i pulsanti. Con un 'flip' è possibile passare da un layout tradizionale con stick analogici a una configurazione arcade a sei pulsanti.

La transizione tra i due moduli è sorprendentemente fluida. Basta sbloccare l'apposito interruttore posteriore, ruotare leggermente gli stick analogici (nel verso giusto) e spingere il modulo superiore per accedere alla configurazione alternativa. Niente viti da svitare, niente componenti da conservare con il timore di perderli. È un approccio elegante che privilegia la praticità rispetto alla personalizzazione estrema offerta da alcune soluzioni dei produttori concorrenti.

Questo schema di comandi alternativo è perfetto per i picchiaduro, per i classici da sala giochi e più in generale per quei titoli che non prevedono l'uso delle levette analogiche. Certo, nel caso specifico dei fighting game i giocatori più esigenti potrebbero preferire sempre e comunque gli stick da competizione, ma il Pivot non si prefigge l'obiettivo di rimpiazzare periferiche progettate appositamente per questi generi. Al contrario, crediamo che possa addirittura spingere gli utenti meno avvezzi ad avvicinarsi alla scena competitiva dei vari Street Fighter e Tekken.

Tuttavia, non tutto è perfetto. La mancanza di microswitch per i tasti frontali - che sono invece a membrana - è una decisione discutibile, soprattutto considerando l'orientamento arcade del controller. I pulsanti mantengono una sensazione leggermente 'morbida', più vicina a quella di un gamepad tradizionale, quando invece un feedback più deciso e udibile avrebbe potuto migliorare l'esperienza nei giochi di combattimento. Feedback che, in compenso, si dimostra molto soddisfacente sulla croce direzionale (o D-Pad) di questo controller.

I grilletti (LT e RT) regolabili permettono di modificare la corsa secondo le proprie preferenze, un dettaglio apprezzato soprattutto negli shooter. Nulla da segnalare per i pulsanti dorsali (LB e RB), mentre per quelli programmabili il Pivot adotta un approccio particolare: dei quattro pulsanti P disponibili, solo due si trovano sul retro, mentre gli altri due sono integrati nel modulo frontale arcade. È una scelta che potrebbe deludere chi è abituato a sfruttare intensivamente i paddle posteriori, ma che si sposa perfettamente con la filosofia ibrida del controller.

Focalizziamoci ora sui suddetti stick, perché Turtle Beach ci ha regalato una gradevole sorpresa sul fronte della progettazione: ruotando le levette analogiche in senso orario, queste si abbasseranno per 'fondersi' con la capsula che le ospita e per consentire agilmente il passaggio da un layout all'altro. Il tutto avviene in maniera naturale e soddisfacente. Nonostante i continui switch in questi due mesi di utilizzo intensivo, non abbiamo mai percepito un allentamento del meccanismo, né abbiamo riscontrato eventuali intoppi.

La tecnologia hall effect garantisce l'immunità dal temuto drift, un problema che affligge molti controller moderni e in particolar modo i DualSense di PS5 e i Joy-Con di Nintendo Switch. Tuttavia, questa tipologia di levette porta con sé un 'difetto', percepibile soprattutto negli FPS: spostando lo stick verso una specifica direzione, il movimento effettuato tenderà a coprire una distanza leggermente superiore a quella desiderata, rovinando così la nostra mira.

Premesso che si tratta di una questione di abitudine, si può intervenire effettuando le dovute regolazioni tramite il software. Nel caso dello Stealth Pivot, è Control Center 2 la companion app che abilita l'ampia gamma di personalizzazioni disponibile per questa periferica.

Non ci dilungheremo troppo parlando di Control Center 2, perché è, francamente, piuttosto scadente. Su Windows, l'applicazione esibisce un'interfaccia sì intuitiva, ma molto spartana. I bug non mancano e siamo addirittura incappati in un paio di crash durante i nostri test. Se non altro, le modifiche inserite nel software vengono immediatamente trasmesse al controller - configurabile, però, solo in modalità cablata - ed è possibile salvare fino a cinque profili custom.

La situazione non migliora con l'app installata sul nostro iPhone, visivamente e non solo. Ciononostante, grazie all'app per iOS possiamo abilitare quella che riteniamo una delle funzioni più interessanti del sopramenzionato display, ovvero la possibilità di mostrare le notifiche e i messaggi ricevuti sullo smartphone direttamente sullo schermo integrato. Ad ogni modo, le funzionalità del display sono più limitate rispetto al fratello maggiore Stealth Ultra.

Parlando di autonomia, la durata di 20 ore non è da record, ma la ricarica rapida che porta la batteria al 100% in meno di mezz'ora compensa ampiamente questo aspetto.

Conclusioni: prezzo audace per un controller audace

Lo Stealth Pivot di Turtle Beach si colloca in una nicchia molto specifica del mercato, non solo per le sue peculiari feature: in vendita a 129,99 euro, è indubbiamente un gamepad costoso. Con un prezzo doppio rispetto a un tradizionale controller Xbox, deve giustificare il suo costo aggiuntivo, ma in questo compito fa molta fatica a causa delle lacune appena evidenziate.

Per chi cerca semplicemente un controller di fascia alta, esistono alternative più convenienti e complete, almeno per quanto concerne le funzionalità più ricercate. Per chi invece desidera un gamepad versatile che possa adattarsi sia ai giochi moderni che ai titoli arcade, il Pivot offre una soluzione accattivante e funzionale. Per i fan dei picchiaduro, infine, è quasi perfetto.

In conclusione, il controller 'ibrido' di Turtle Beach è un prodotto coraggioso che dimostra come ci sia ancora spazio per l'innovazione nel design dei controller. Non è perfetto e non è per tutti, ma per il suo pubblico target rappresenta una soluzione brillante che elimina la necessità di possedere controller separati per generi videoludici diversi. Se rientrate in questa categoria, lo Stealth Pivot potrebbe essere l'investimento giusto, nonostante il prezzo poco invitante.

1 Commenti
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Vul10 Febbraio 2025, 21:35 #1
Mi piacerebbe un controller simile su PS5.

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