Peer-to-peer: il 20% del traffico è criptato

Una società tedesca pubblica il risultato di un'analisi condotta nei mesi di agosto e settembre: il traffico p2p domina la rete e sempre di più sono le trasmissioni criptate
di Andrea Bai pubblicata il 29 Novembre 2007, alle 16:32 nel canale SoftwareIpoque è una societa tedesca specializzata nella realizzazione di soluzioni per l'analisi del traffico di rete che ha recentemente condotto una indagine scandagliando a fondo il traffico Internet, su autorizzazione dei vari ISP, all'interno di cinque aree mondiali. La raccolta dei dati, circa tre petabyte di informazioni, è stata condotta nei mesi di Agosto e Settembre in Australia, Europa dell'Est, in Germania, Medio Oriente ed Europa Meridionale.
L'attenzione in modo particolare è stata posta sul traffico peer-to-peer, in tutte le sue accezioni: sia in termini di applicazioni per la condivisione di file e contenuti, sia per ciò che concerne le applicazioni di comunicazione VoIP o di messaggistica elettronica. Il motivo per il quale l'analisi si sofferma su questo tipo di traffico è semplice: da solo costituisce la maggior parte del traffico Internet nelle regioni prese in esame, in proporzioni comprese tra il 49% e l'83%.
Non che questo rappresenti una novità, tuttavia è interessante apprendere i dettagli dell'analisi: in ambito di applicativi di filesharing, i protocolli maggiormente utilizzati risultano essere BitTorrent ed eDonkey in tutte le aree prese in esame, in ciascuna con proporzioni reciproche anche molto differenti. Nel sud Europa, ad esempio, eDonkey domina la scena con il 57% delle quote mentre in Australia BitTorrent detiene il comando con il 73%.
Solamente nelle aree europee è stato possibile condurre anche un analisi del tipo di traffico che ha luogo all'interno delle trasmissioni P2P: in testa vi è il filesharing di contenuti video che costituiscono il 79% circa del traffico totale, suddiviso in 21% di contenuti televisivi, 37% di film, 13% di materiale pornografico, 7.09% di opere di animazione e meno dell'1% di video musciali. Il 10% del traffico è invece costituito dallo scambio di software, quasi equamente suddiviso tra videogames e applicativi vari. Lo scambio di contenuti audio costituisce invece poco più del 9%, mentre in coda vi sono eBook e immagini con percentuali inferiori all'unità.
Un dato sicuramente curioso e sintomatico di come si stia evolvendo l'approccio degli utenti a queste forme di sharing è rappresentato dall'analisi del traffico criptato: il 20% circa del traffico P2P è infatti soggetto a forme di criptatura, per rendere più difficile l'identificazione di materiale coperto da diritto d'autore. Si tratta di un aspetto piuttosto importante che se dovesse diffondersi in maniera marcata potrebbe portare i provider dei servizi di connettività dinnanzi ad un bivio: rafforzare ulteriormente le restrizioni per il traffico p2p, bloccando ad esempio determinati protocolli di comunicazione e causando le ire di chi utilizza questi strumenti in modo legittimo, oppure abbandonare completamente qualunque tipo di filtraggio del traffico.
Maggiori informazioni possono essere recuperate all'interno del resoconto dell'analisi, pubblicato a questo indirizzo. Il report dettagliato e completo è invece disponibile, sempre presso Ipoque, al prezzo di 190,00 Euro.
52 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMA NON DOVREMMO ESSERE NOI SEMMAI UN GIUDICE AD AUTORIZZARE?!?!?? ANCHE PERCHE' SE SANNO CHE IL 20% E' CRIPTATO ALLORA SANNO IL CONTENUTO DEL RIMANENTE 80%.... E NON DITEMI CHE NON CI HANNO SBIRCIATO, PER FAVORE!!!
Questo report mi sembra poco attendibile,dubito sia solo il 13%.
MA NON DOVREMMO ESSERE NOI SEMMAI UN GIUDICE AD AUTORIZZARE?!?!?? ANCHE PERCHE' SE SANNO CHE IL 20% E' CRIPTATO ALLORA SANNO IL CONTENUTO DEL RIMANENTE 80%.... E NON DITEMI CHE NON CI HANNO SBIRCIATO, PER FAVORE!!!
Se fanno analisi di dati aggregati non credo che serva l'autorizzazione di chicchessia (isp a parte, ma sempre senza andare nel dettaglio del singolo)
Del resto quella di essere anonimi su internet è una chimera.
Quando alle autorità farà comodo chiudere i sistemi di p2p daranno un paio di avvertimenti ben comprensibili e poi si chiude. Secondo me non ci si arriverà mai (almeno in questo secolo, anzi)
*
anche a me è saltata all'occhio quella percentuale
ogni volta che c'è "sister" o "twin" nel nome del file video come lo cataloghi? film, videoclip o porno?
prova a cercare su emule ed è quasi sempre un porno. eppure twin peaks non è un porno...
che hanno guardato i file è LAMPANTE.
Il vero limite da noi sono solo le connessioni ADSL pietose... se avessi anche solo una 10Mbit funzionante a dovere mi farei una videoteca nel giro di un mese... purtroppo però viaggio a 640k e pago come una 7Mbit... ITALIA.
c'è qualcosa che non torna
ps. secondo me si scaricano per lo più:
mp3 - 30%
porno - 40%
film - 10%
programmi/giochi - 20%
Il vero limite da noi sono solo le connessioni ADSL pietose... se avessi anche solo una 10Mbit funzionante a dovere mi farei una videoteca nel giro di un mese... purtroppo però viaggio a 640k e pago come una 7Mbit... ITALIA.
elegia di un pirata rammaricato?
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".