OnePlus ammette l'errore sulla raccolta dati, lascerà più scelta agli utenti

OnePlus ammette l'errore sulla raccolta dati, lascerà più scelta agli utenti

La notizia che OnePlus raccoglieva informazioni molto dettagliate sulle abitudini di utilizzo dei suoi smartphone ha creato non poche polemiche. L'azienda ora torna sui suoi passi: non raccoglierà più alcune informazioni

di pubblicata il , alle 10:41 nel canale Telefonia
OnePlus
 

OnePlus ha annunciato che non raccoglierà più dati come gli indirizzi MAC, i numeri di telefono e le informazioni sulle reti WiFi tramite OxygenOS. Un annuncio che arriva in seguito alle molte proteste nate dopo la scoperta che gli smartphone con OxygenOS inviano al produttore un quantitativo notevole di dati che possono facilmente essere ricondotti al singolo utente.

La scorsa settimana, una scoperta del ricercatore di sicurezza Christopher Moore ha avuto una diffusione enorme: il suo smartphone OnePlus trasmetteva dati senza prima richiedere alcun consenso all'utente. Il sistema operativo invia costantemente informazioni (IMEI, numero di telefono, numero di serie, informazioni sulle reti WiFi, indirizzo MAC e altro ancora) alla casa madre, senza però che sia possibile disabilitare questo invio e senza che OnePlus avesse informato in anticipo gli utenti.

OnePlus ha annunciato ora, tramite Carl Pei, che tornerà sui suoi passi in maniera parziale (enfasi non nell'originale):

Entro la fine di ottobre, tutti i telefoni OnePlus che eseguono OxygenOS avranno una schermata nella configurazione guidata che chiede agli utenti se vogliono unirsi al nostro programma di miglioramento dell'esperienza utente. La configurazione guidata indicherà chiaramente che il programma raccoglie informazioni sull'utilizzo del dispositivo. Oltre a ciò, includeremo un contratto con i termini di servizio dove spiegheremo ulteriormente in cosa consiste la raccolta di dati. Vogliamo anche condividere con voi il fatto che non raccoglieremo più informazioni su numeri di telefono, indirizzi MAC e reti WiFi.

Chi ha attualmente uno smartphone OnePlus potrà uscire dal programma recandosi in 'Impostazioni → Avanzate → Unisciti allo User Experience Program'.

Anche non partecipando al programma di miglioramento dell'esperienza utente, però, OxygenOS continuerà a inviare informazioni (in forma anonima) a OnePlus. Per disattivare completamente l'invio di dati all'azienda è necessario possedere permessi di root sul dispositivo e utilizzare il comando pm uninstall -k --user 0 net.oneplus.odm tramite ADB.

Lo scivolone di OnePlus è quindi solo parzialmente corretto dalle parole di Pei, che lasciano comunque intendere che dei dati saranno raccolti in ogni caso. La raccolta dei dati, più o meno personali, è regolata rigidamente e le modalità con cui OnePlus l'ha portata avanti lasciano aperti molti interrogativi su dove stia il limite.

6 Commenti
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VaLe-18217 Ottobre 2017, 10:47 #1
Se i dati erano inviati su un canale HTTPS come si è fatto a capire che il loro contenuto comprendeva anche indirizzi MAC, numeri di telefono ed informazioni sulle reti WiFi?
WarDuck17 Ottobre 2017, 11:14 #2
Originariamente inviato da: VaLe-182
Se i dati erano inviati su un canale HTTPS come si è fatto a capire che il loro contenuto comprendeva anche indirizzi MAC, numeri di telefono ed informazioni sulle reti WiFi?


Probabilmente con un proxy tipo questo: https://mitmproxy.org/

Oppure hanno fatto reverse, in teoria non sarebbe neanche necessario se hai il root del terminale: ci si potrebbe inserire in mezzo alle chiamate di libreria per vedere i contenuti dei buffer prima che vengano cifrati.

Ovviamente è solo una congettura.
Buttha17 Ottobre 2017, 11:16 #3
Tedturb017 Ottobre 2017, 12:10 #4
posso solo ripetermi che risparmiare 50 o 100€ per farselo mettere nel c**o dai cinesi e' da folli.

Che poi nessuno ha mai niente da nascondere eccetto quando arriva qualcosa da nascondere e ci si dimentica che qualcuno sta spiando.
Ma d'altra parte, kudos ai cinesi per aver capito come avere successo in questo
calabar17 Ottobre 2017, 12:55 #5
@Tedturb0
Ne parli come se gli altri non facessero altrettanto, se non peggio.

Ormai la raccolta dei dati è diventato uno dei principali business di molte grandi aziende, devono essere gli stati a porre dei limiti sulla raccolta dei dati appartenenti ai loro cittadini.
floc17 Ottobre 2017, 17:13 #6
la differenza è che gli altri produttori hanno fior di commissioni a vigilare su loro operato, OnePlus è stata colta ocn le mani nella marmellata e continua a fregarsene tanto in cina non esiste alcun Codice Privacy.

Il commento sopra è pertanto assolutamente pertinente, per risparmiare 100 euro si perde totalmente il controllo sui propri dati. Perchè la questione non è solo che sia lecito o meno raccogliere i dati, ma soprattutto COME si informa il cliente. Anche google, samsung e apple sanno vita morte e miracoli di tutti ma chiedono espresso consenso, ed elencano puntualmente fini e modalità del trattamento e come esercitare i propri diritti in merito. C'è una SOSTANZIALE differenza!

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