Brevetti software, no dal Parlamento Europeo

Il Parlamento Europeo respinge a larghissima maggioranza la proposta di direttiva sulla brevettabilità del software, tanto avversata dalla community mondiale dell'open source
di Alessandro Bordin pubblicata il 06 Luglio 2005, alle 15:46 nel canale ProgrammiIl Parlamento Europeo ha bocciato con schiacciante maggioranza, 648 voti favorevoli, 14 contrari, 18 astensioni, la proposta di direttiva che, se approvata, avrebbe spalancato le porte alla brevettabilità del software all'interno dell'Unione Europea.
Il relatore Michel Rocard (PSE, Francia) non ha mancato di esprimere forte disapprovazione sull'atteggiamento generale (definito addirittura vergognoso) della Commissione e del Consiglio dei Ministri della UE per la gestione della vicenda.
Molto indicative le parole tratte dal sito ufficiale del Parlamento Europeo, di cui pubblichiamo un passo:
Disprezzo e anche sarcasmo sulla posizione espressa dai deputati in prima lettura, assenza di consultazione e tentativi di impedire il dialogo tra i governi, sono i principali addebiti rivolti all'Esecutivo. Il relatore ha poi affermato che anche il Consiglio ha grandi responsabilità e che «la reiezione gli servirà da lezione».
Il voto storico di Strasburgo dunque non è tanto figlio di una piena consapevolezza delle reali ripercussioni dell'eventuale entrata in vigore della direttiva, quanto del rifiuto di ingerenze esterne alle decisioni parlamentari e ad un atteggiamento arrogante dei sostenitori della direttiva, spesso completamente ignoranti in materia.
Ai 648 parlamentari dunque vanno i nostri complimenti, per non essersi fatti influenzare dalle ingerenze di grandi aziende europee e statunitensi del ramo, oltre che per la serietà dimostrata, avendo respinto una proposta di direttiva che mai è stata discussa in modo serio e con cognizione di causa all'interno del Parlamento Europeo stesso.
Nel documento si può inoltre leggere un importante passo:
Dopo la votazione, Hans-Gert Poettering (PPE/DE, Germania) è intervenuto per ricordare che la Commissione aveva annunciato la sua indisponibilità a presentare una nuova proposta in caso di reiezione. Tuttavia, ha aggiunto, l'Accordo interistituzionale siglato prevede che la Commissione debba prendere iniziative qualora il Parlamento lo chiedesse. Il deputato ha quindi concluso dicendosi certo che questa richiesta sarà presentata.
Il voto espresso dal Parlamento Europeo assume anche un significato determinante per lo sviluppo e l'innovazione, che in linea teorica avrebbero potuto subire un freno con l'approvazione della direttiva. Il parere del Parlamento Europeo dunque va contro quella che è la realtà ad esempio degli Stati Uniti, dove la legge sulla brevettabilità del software esiste da tempo. Non mancheranno polemiche riguardanti la decisione odierna, salutata dal popolo dell'open source con gioia e soddisfazione.
Fonte: Europarl
150 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEuropa, quello che e' stato bocciato e' la proposta di brevettare "logicamente" il
software....
esempio: brevettare "software di compressione" e farsi pagare
per ogni winzip, winrar etc. (distruggendo cosi' i freeware come tugzip, 7zip...)
quanto al reale motivo della scelta di voto... bhé, sarò onesto: visto il risultato va comunque bene...
Software che comunque resta ben tutelato dal diritto d'autore, peraltro.
[quote]
esempio: brevettare "software di compressione" e farsi pagare
per ogni winzip, winrar etc. (distruggendo cosi' i freeware come tugzip, 7zip...)
il _programma_ winzip è coperto da copyright e chi lo usa deve accettarne la licenza. L'algoritmo che winzip usa è un'altra cosa, e non è brevettabile (non qui da noi).
Io btw avrei voluto brevettare lo sfondo bianco per le pagine internet
Se le lobby hanno capito la sonora lezione, come spero, accetteranno di ascoltare anche le voci degli altri d'ora innanzi, al fine di creare una direttiva equilibrata.
Ti è andata male
Esattamente questo
648 voti contrari vuol solo dire una cosa: la Commisione Europea dovrebbe avere il buon gusto di dimettersi
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