FIORENTINA Clan HWU - Stagione 2006 - 2007 - Male non fare, paura non avere!

[Wagen]

Ecco qua il nuovo thread sulla Viola, che sia serie A o serie B!

Ecco i nuovi acquisti, per ora (immagini da www.fiorentina.it) :






MALE NON FARE, PAURA NON AVERE

[badedas]

Male fare tu, paura avere gli altri.

[trecca]

ci sono

[Wagen]

Originariamente inviato da badedas

Male fare tu, paura avere gli altri.

quanto hai ragione

[Bollita]

ovvia vediamo che succede di novo

[majino]

mi piacciono questi acquisti

[juninho85]

lepiller...che è?!

c'avete ciulato gobbi....vi meritate la B!

[trecca]

Originariamente inviato da juninho85

lepiller...che è?!

http://www.francefootball.fr/FF/stat...ueur21951.html



Ah... poi passo a fare una visita al ritiro settimana prossima
voglio proprio vedere i nuovi acquisti in azione oltre a scroccare qualche autografo e prendere qualche gadget

[Jok3r]

mah speriamo bene sn un po scettico sui nuovi acquisti anche se bisgona dire che sono tutti cocchi di prandelli quindi mi fido e che la societa ha lavoraa senza certezze sul futuro anche se penso che faremo la A con penalizzazione...

[OvErClOck82]

cavolo !
non avevo visto questo thread !!!

ci sono anch'io

[trecca]

no comment, veniamo puniti come Moggi e compagni di merende
http://www.fiorentina.it/notizia.asp?IDNotizia=42082

[Bollita]

che tristezza non credo proprio sia giusto

[Jok3r]

cmq ragazzi ora diro una cosa che mi insulterete per tutta li vita

a norma di regolamento la fiorentina ha tentato dicombinare la partita con la lazio... e a norma di regolamento sportivo il tentato illecito equivale all'illecito... quindi per questo il genoa è stato spedito in c noi in b... l unica cosa su cui si puo discutere sn i punti di penalizzazione ma suq uesto creod influisca anche le frequentazioni dei della valle... cmq in passato con molte meno prove molte squadre sn state spedite in b...

scrivo con occhio oggettivo e a mente fredda... certo i gobbi si meritano la c ma si faranno 2 anni di B noi spero 1 solo...

[trecca]

Ovviamente i torti arbitrali organizzati dal "Padrino" Moggi per tutto il resto dell'anno non contano vero?








Comunque sono appena tornato dal ritiro c'erano un bel pò di tifosi e praticamente tutta la squadra non sapevo che ci fosse pure Riganò lui però faceva allenamento differenziato.
Peccato che stamattina han fatto solo corse intorno al campo e nessuna partitella

c'era Frey che a momenti veniva lasciato li al campo, faceva foto e autografi a TUTTI


ah ecco c'è pure la news su fiorentina.it

15/07/2006 12:20

Si è conclusa pochi istanti fa la prima seduta di allenamento odierna della Fiorentina. Come ogni mattina il lavoro è stato dedicato esclusivamente alla parte atletica con ripetute sulla distanza di 1500 metri. Presenti a bordo campo circa un migliaio di tifosi viola giutni per sostenere la squadra in un momento così difficile.

[Ser21]

Originariamente inviato da trecca

no comment, veniamo puniti come Moggi e compagni di merende
http://www.fiorentina.it/notizia.asp?IDNotizia=42082

E' uno SCANDALO,18 punti tra voi e la Juventus.Ma ci rendiamo conto di che razza di pene sono state inflitte???

[LelloKid]

Non è possibile essere penalizzati in questo modo senza la minima prova!
...ma non è finita qui!

[bombolo2]

buon campionato l'anno prossimo mi dispiace solo per voi viola è la seconda volta che subite un ingiustizia per la seconda volta di seguito

[groot]

Mutu rimarrà anche se verrrano confermate le condanne?

[Adric]

Ore 20.54: dopo sette giorni di Camera di consiglio il verdetto che cambia faccia al calcio italiano
La Juve affonda in B con Lazio e Fiorentina

di CARLO SANTI

ROMA - La sentenza della Corte d’Appello federale è stata dura e, per certi versi, anche diseguale per i club. Juventus, Fiorentina e Lazio scendono in serie B, rimane in A il Milan ma senza poter giocare la Champions League ma, per un clamoroso errore della Caf, potrà giocare la coppa Uefa. Sentenza dura e in linea con le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi: Cesare Ruperto ha recepito molti dei “consigli” del pm. Se la sentenza di ieri è stata diseguale per quanto riguarda il trattamento delle squadre non lo è stata certo per Luciano Moggi, Innocenzo Mazzini e Antonio Giraudo squalificati per 5 anni con proposta di radiazione e anche multati. Galliani rimarrà fermo per un anno, Pairetto e Lanese due anni e mezzo mentre Bergamo non è stato giudicato perché si è dimesso. Massimo De Santis non potrà arbitrare per i prossimi quattro anni e mezzo mentre Franco Carraro è stato ritenuto colpevole e, quindi, squalificato per quattro anni e mezzo. Adesso l’ex presidente federale rischia la carica di membro del Cio. Stop lunghi anche per Claudio Lotito, 3 anni e mezzo, per Diego Della Valle (quattro anni) e Andrea Della Valle (3 anni). Leonardo Meani non potrà essere l’addetto agli arbitri per le prossime tre stagioni.
La sentenza era però attesa quasi esclusivamente per il destino delle società. La Juventus, alla quale sono stati cancellati gli ultimi due scudetti, è finita in serie B ma con un pesantissimo fardello, 30 punti di penalizzazione e con tale penalizzazione è quasi impossibile pensare al ritorno in serie A in un anno. Scendono in serie B anche Fiorentina e Lazio, -12 per i viola e -7 per i biancocelesti alla partenza del campionato.Il dispositivo della sentenza contesta ai viola una pluralità di illeciti, uno solo, invece, per la società biancoceleste. Rimane in serie A il Milan al quale sono stati tolti nell’ultimo torneo 44 punti. Cancellata quindi la partecipazione alla Champions ma, forse per una svista dei giudici, il suo piazzamento, l’ottavo posto, gli consentirà di giocare la coppa Uefa poiché l’Empoli che la precede non ha la licenza Uefa (non l’ha chiesta lo scorso 8 giugno) e ripartirà l’anno prossimo con -15 punti.
Scagionati cinque arbitri, sei se si considera quasi un buffetto la pena di tre mesi a Paparesta: Messina, Rocchi, Tagliavento, Rodomonti e Bertini escono innocenti dalla vicenda. Bloccato, invece, Dondarini: tre anni di squalifica. Ammonizione per l’osservatore Ingargiola mentre Mazzei, vice commissario Aia, per un anno non potrà ricoprire la carica.
Alla fine di una giornata lunghissima, una giornata che per certi versi è stata uno show o, meglio, una passerella, alle 20.55, Cesare Ruperto ha lasciato lo stadio Olimpico e si è presentato nell’albergo per leggere la sentenza. Cinque minuti gli sono bastati per mandare all’inferno i protagonisti di calciopoli.
La Corte d’Appello federale ha definito il comportamento processuale della Juventus «apprezzabile perché improntato a lealtà e correttezza». Il rinnovamento della società, ossia un riconoscimento degli errori commessi nel passato con i suoi dirigenti, ha permesso di attenuare la pena rispetto alla richiesta del procuratore che chiedeva un campionato inferiore alla serie B. Diverso atteggiamento nei confronti della Lazio ritenuta responsabile di un solo illecito ma l’azione di Lotito tendente a trovare appoggi per la squadra è proseguita per diverso tempo. La Caf, pur non provando gli elementi per l’illecito, ha ritenuto che lealtà e correttezza non vi siano state. Da qui la retrocessione all’ultimo posto in classifica nel campionato 2005-2006 e, quindi, la serie B nel prossimo con la penalizzazione. La Fiorentina, invece, è stata ritenuta responsabile di diversi illeciti. Ad attenuare la pena - quasi identica alla Lazio - è stata la penalizzazione di una serie di arbitraggi sfavorevoli che avevano compromesso la posizione in classifica e chiesto, quindi, un intervento (non consentito, però) dei dirigenti. Il Milan è stato ritenuto colpevole per responsabilità oggettiva: ecco perchè i -44 punti nell’ultimo campionato e la permanenza in serie A nel prossimo.
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«Moggi deve essere radiato»

Un’intera classe dirigente spazzata via. Tre anni e mezzo a Lotito , anche una multa da 50mila euro all’ex dg della Juve

Cinque anni di inibizione a lui e Giraudo, quattro a Carraro, Della Valle e De Santis

di MARCO DE MARTINO

ROMA - Chissà com’erano gli ultimi dinosauri, prima di sparire. Se variopinti, con le scaglie dorsali irridescenti, le code a tortiglione, le ali a delta in un ultimo sforzo vitale. Accadeva qualche milione di anni fa, mentre ieri sera, in un salone sotterraneo di un hotel e davanti un mazzo di microfoni grande così, Cesare Ruperto, presidente della Caf, impiega cinque minuti, cinque, per spazzare via con un colpo secco di una mannaia affilatissima un’intera classe dirigente. Tutte le storie finiscono e queste finiscono qui. Malissimo. Manager di rango che vengono improvvisamente estinti; uomini potenti che devono schizzare, e subito, il più lontano da qui. E’ come se scomparisse un’intera razza. Dinosauri di un mondo che non c’è più, appunto.
Il primo a essere nominato è Moggi Luciano, il Gran Ciambellano della Juventus, il capo “dell’organizzazione criminale” come scrivono i carabinieri, quello che due mesi fa osservando le prime crepe del terremoto disse candido: «E’ tutto a posto, è solo una buffonata...». Per lui cinque anni di inibizione «ma con proposta di radiazione» alza gli occhi serissimo Ruperto, che poi si ferma a guardare la platea. Moggi era il più potente, ora è il più assente. Lo inseguono le procure di mezza Italia. Tutto si riconduce a lui. Tutto parte da lui. Tutto, si spera, finisce con lui. L’uomo nato sui binari della stazione di Civitavecchia, vede partire l’ultimo treno. E’ cancellato dal mondo dello sport.
Stessa condanna per il suo compagno di merende Antonio Giraudo, l’anima nera della società bianconera, l’uomo che ha portato in borsa la Juventus, il manager che ha gestito la svolta del calcio televisivo e commerciale, e poi diventato celebre per le capacità finanziarie e il suo ghigno feroce. Sul giudice Guariniello che indagava sul doping disse un giorno: «So che lavora anche di notte, mi auguro che qualcuno tuteli la sua salute...». Chissà cosa dirà adesso di Ruperto, con il quale non hanno funzionato i suoi denti da pescecane. Era l’amministratore delegato di se stesso, aspro, arrogante, decisionista, pragmatico, serio, austero: dopo aver tagliato un miliardo di teste, alla fine hanno tagliato la sua. Gargamella scompare per sempre dall’almanacco.
Cinque anni e proposta di radiazione anche a Innocenzo Mazzini, capelli da pazzo e barba da frate, il vicepresidente della Figc (ma chi ce l’ha messo un tipo così?), certo un personaggio assurdo. Ha provato a prendere in giro Ruperto («l’unica “cupola” che conosco è quella del Brunelleschi a Firenze»), e Ruperto l’ha spazzato via come un birillo colpito da una palla da bowling. Gli è bastato un attimo.
Poi c’è Franco Carraro, eccome se c’è Carraro, l’ex inaffondabile, ex presidente del Milan, ex presidente del Coni, ex sindaco di Roma, ex ministro del Turismo, ex presidente di Lega, ex presidente della Figc. La sua condanna è di 4 anni e 6 mesi, e per lui che ne ha 67 vuol dire la fine di tutto. Una volta Gaucci l’attaccò: «E’ un incompetente, non si può dirigere la Federcalcio da una barca o da un campo da golf». Secondo l’accusa, gestiva anche dall’ufficio... Chiude nel modo peggiore una carriera irripetibile.
Poi quattro anni a Diego Della Valle (mister Tod’s), e 3 anni e 6 mesi per il presidente della Lazio Claudio Lotito, che non si è salvato nonostante l’arringa partita dal latino e arrivata a citare il piano Marshall. Pagano loro e pagano pesantemente Fiorentina e Lazio. Mentre si salva - un solo anno di stop - Adriano Galliani, l’ex antennista diventato poi il braccio snodato di Berlusconi, lo zio Fester del calcio, l’uomo di gomma e ancora presidente di Lega fino al giorno 27. Per l’arbitro «artista» De Santis, 4 anni e 6 mesi. Per il prestigiatore dei sorteggi Pairetto 2 anni e 6 mesi. Cinque minuti per mandare Calciopoli all’inferno.

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«E’ stata violata la verità»

Lotito: la Lazio non ha commesso illeciti. Ci difenderemo fino alla Corte Europea

di GABRIELE DE BARI

ROMA - Tutte le illusioni e le speranze, più o meno concrete, coltivate nei lunghi giorni di vigilia, sono svanite col calare della sera. Una mazzata, una terribile mazzata. Da restare ammutoliti, choccati. Una sentenza pesantissima, che conferma tutti i timori serpeggiati nelle ultime ore: Lazio in serie B e con 7 punti di penalizzazione. Peggio di così era duro da immaginare, anche per la più pessimista delle Cassandre. Un verdetto che rende persino difficile guardare al futuro, raccogliere nel baratro un briciolo di ottimismo. Il terremoto è di quello che sconvolgono il pianeta di una società, di un popolo di tifosi. Il domani è oggi, ed è racchiuso nella possibilità di vedere la sentenza ”addolcita” nel giudizio di secondo grado.
«Siamo stati puniti oltre la più negativa delle previsioni - commenta l’avvocato Gianmichele Gentile - un verdetto così pesante nei confronti della Lazio non lo avrei mai ipotizzato, neanche lontanamente. Adesso avremo solo tre giorni di tempo per leggere le carte e preparare il ricorso. Pochi, ma dovremo farcela perché in ballo c’è qualcosa di molto importante. Purtroppo questa è la realtà di un processo nato male e finito peggio. La voglia di fare tutto in fretta e le fortissime pressioni hanno condizionato negativamente l’epilogo di questa brutta vicenda. Ci sono, inoltre, delle situazioni che non collimano. La Corte - ad esempio - assolvendo gli arbitri implicati nelle nostre gare, quelle finite sotto la lente d’ingrandimento, ha praticamente escluso l’illecito della Lazio. Anche per questo motivo la retrocessione è parsa esagerata, durissima, ingiusta. Per molti versi incomprensibile. Non è stata una giustizia giusta, tantui diritti della difesa sono venuti meno».
La speranza di assoluzione è svanita subito, quando il presidente Cesare Ruperto ha cominciato a snocciolare le dure condanne, con quella inflitta alla Juventus, letteralmente dilaniata. Le facce degli avvocati della Lazio, Gentile e Pulici, seduti in prima fila, intuendo quello stava accadendo, sono diventate pallide. Dopo la botta, però, c’è la voglia di reagire, di non mollare, di puntare tutto sul ricorso per ridisegnare il detino biancoceleste della prossima stagione. «Sono decisioni che vanno a incidere anche sull’impresa di una società quotata in Borsa, non soltanto sulla squadra di calcio e sulla sfera sportiva. I riflessi negativi economici saranno importanti, profondi e questa va tunuto in seria considerazione. Alla luce della realtà, emersa nel giudizio di primo grado del processo, la Lazio percorrerà ogni strada possibile, anche ricorrendo alla giustizia amministrativa per ottenere quella giustizia che le è stata negata con un verdetto ingiustificato. Lo dico perché non esistono gli estremi per parlare di illecito consumato, nonostante la condanna».
Il presidente Claudio Lotito, intervenendo a una trasmissione televisiva, subito dopo la lettura delle sentenze, è andato oltre. «Se dovesse presentarsi la necessità, oltre alle varie sedi di carattere istituzionale, ci rivolgeremo pure alla Corte di Giustizia Europea, proprio perché la Lazio è una società quotata in Borsa. E’ stata violata la verità. No, non ci aspettavamo questo verdetto così pesante. Eppoi l’assoluzione degli arbitri, delle partite incriminate, dimostra che non c’è stato illecito da parte della Lazio. Non ho mai violato alcuna norma». Da oggi si lavorerà per il ricorso, al quale restano appese le residue speranze di una piazza, quella biancoceleste, che non è disposta a rassegnarsi alla serie B e che lotterà in tutte le maniere per ottenere quella giustizia giusta, che le è stata negata in primo grado. Dalla settimana prossima comincerà il secondo atto del processo: la parola fine non è stata ancora scritta.

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Firenze, i tifosi viola scendono in piazza

ROMA - «Non voglio pensare che questa sentenza sia confermata». Sono le prime parole del presidente onorario della Fiorentina, Diego Della Valle, dopo la sentenza. «Nessuno ci ha mai fatto domande o ci ha chiesto riscontri su quanto accaduto - prosegue Della Valle ai microfoni della Rai - non vogliamo più sostenere questo atteggiamento e questa gogna mediatica. Bisognava darsi altri tempi, prendere atto di una situazione molto complessa, il mondo del calcio ha bisogno veramente di essere cambiato. Noi non abbiamo commesso nulla, vogliamo rimetterci a una giustizia che ci dia la possibilità di confrontarci portando delle prove».
Intanto, dopo la lettura della sentenza, circa duecento tifosi viola hanno bloccato viale dei Mille, vicino allo stadio di Firenze. Urla e cori hanno accompagnato la protesta dei tifosi che hanno anche cercato di invadere la vicina stazione ferroviaria di Campo di Marte, che però hanno trovato presidiata dalle forze dell'ordine.

(articoli da Il Messaggero)

[Adric]

Fotografo picchiato ieri sera da ultras viola
15.07.2006 12.21
Fonte: www.corriere.it
Un fotografo della "Nazione", Umberto Visentin, 55 e' ricoverato in prognosi riservata all'ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri. E' stata violentemente picchiato nella notte da un gruppo di ultras viola, riportando un trauma cranico ed un trauma toracico, con alcune costole rotte. Mentre stava scattando alcune foto, gli ultras gli hanno preso la macchina fotografica e il suo tentativo di recuperarla ha fatto scattare calci e pugni.

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Aggressione fotografo: colleghi diserteranno manifestazioni tifosi di lunedì
15.07.2006 18.24
L'aggressione selvaggia subita dal fotografo de La Nazione ieri sera, mentre stava facendo il proprio lavoro, ha provocato la reazione da parte dei colleghi. Tutti diserteranno le manifestazioni dei tifosi viola in programma per lunedì 17 luglio.

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La Fiorentina è in silenzio stampa
15.07.2006 21.25

La Squadra e lo Staff Tecnico della Fiorentina, prendono atto con stupore della sentenza emessa dalla Corte d’Appello Federale ieri sera. La Fiorentina ha sempre dimostrato sul campo l’assoluto rispetto di tutti i valori sportivi e trova inaudito che il suo lavoro, la sua correttezza e i suoi risultati vengano messi in dubbio da una giustizia a dir poco frettolosa. Confermando l’assoluta fiducia nell’operato dei propri dirigenti, la Fiorentina da oggi parlerà solo attraverso il lavoro sul campo e non rilascerà nessun tipo di dichiarazione alla stampa.

La Squadra e lo Staff Tecnico della Fiorentina

(articoli da violanews.com)