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20-10-2006, 17:32 | #1 |
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Iscritto dal: Sep 2006
Città: Pisa
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[dubbio] Come funziona un cellulare?
Ciao a tutti.
Mi sono sempre chiesto: come funziona un cellulare?? Che cosa avviene a livello fisico quando io premo il pulsante verde sul mio telefono per effettuare una chiamata?? O quando mando un sms? Non l'ho mai capito.. I tempi per entrare in contatto con una persona anche dall'altra parte del mondo sono di pochi secondi, in che modo "si propaga" la mia chiamata? E in che modo viene ricevuta?? Spero abbiate capito.. Grazie!
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"C'è molto più della carne dietro questa maschera... Dietro questa maschera c'è un'idea signor Creedy... e le idee sono a prova di proiettile!" (V) Canon 5D Mark II + Canon 24-105mm f/4 L IS USM + Canon 50mm f/1.8 + un pò di altra roba.... _.-::"Le mie foto su Flickr"::-._ |
20-10-2006, 17:43 | #2 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 1999
Messaggi: 3779
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Quote:
a grandissime linee e SEMPLIFICANDO MOLTISSIMO il cellulare e' una radiolina che arriva fino ad un altra radiolina collegata con i normali fili del telefono .. la differenza tra un cellulare ed un telefono normale si riduce solo ai primi 1-2 km , dal cellulare all' antenna fissa , da li in poi non c'e' nessuna differenza rispetto ad un telefono normale
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CIAO FABRIZIO .. CORRI TRA LE NUVOLE COME FOSSERO DUNE |
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20-10-2006, 21:24 | #3 |
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Città: Piacenza
Messaggi: 387
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A grandi linee è giusto.
Tu hai in mano un sistema gsm, cha altro non è che un sistema a radiofrequenza. C'è tutta una specifica alle spalle, alcune delle parti più importanti sono la cifratura dei codici della sim e tutta la specifica che riguarda la gestione del passaggio tra celle diverse della rete oltre che la gestione della banda disponibile alla comunicazione. Infatti tutta la rete gsm ha un organizzazione a celle che si sovrappongono nei confini delle stesse per permettere il passaggio dell'utenza da una cella a un altra e mantenere la comunicazione. Queste però sono specifiche tecniche relative alla gestione della comunicazione, di fatto però nel momento in cui pigi il tasto verde il tuo apparato mobile si aggancia alla cella, occupa un time slot della banda della cella e comunica su quella. L'antenna collegata a una centralina si decodifica la trasmissione e la veicola sulla normale rete telefonica, fino a raggiungere l'utenza desiderata, sia essa fissa o mobile.
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Pensieri sparsi... |
20-10-2006, 21:49 | #4 |
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Messaggi: 1516
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La risposta e' decisamente complessa. Diciamo che quello che ti hanno detto e' complessivamente corretto. La cosa interessante e che rende possibile la telefonia mobile e' la capacita' della rete di sapere sempre la cella (cioe' lo spazio fisico coperto da una antenna) in cui si trova un cellulare. Sembra semplice, ma immaginate il casino di connessioni necessarie quando ad esempio un cellulare si trova in un paese straniero.
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20-10-2006, 22:21 | #5 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Città: Pisa
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mi spiegate tutto a grandi linee senza entrare nei particolari? Fate conto che sono un bambino delle scuole elementari..
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20-10-2006, 22:45 | #6 |
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Iscritto dal: Feb 2006
Città: Piacenza
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Beh, inizio io.
Inizia a immaginare il problema fondamentale; garantire la connettività di un terminale radiomobile su un territorio. Non si può usare un unica antenna nazionale, ma bisogna segmentare il territorio dividendolo in celle. Ogni cella è univocamente identificabile, offre una banda passante per la connettività (il motivo per cui il cellulare benchè riceva è impossibilitato a effettuare chiamate in situazioni di congestione come ad esempio stadi, piazze, almeno fino a qualche anno fa) che permette un tot di conversazioni contemporaneamente e oltre a gestire i terminali associati (che si trovano nella cella) gestiscono anche le transizioni di utenze tra una cella e l'altra. Questo è molto importante perchè la transizione fondamentalmente è il motivo per cui con il cellulare puoi fare 1000 km senza mai avere perdita di segnale. Immagina le difficoltà di gestione e sincronizzazione di questi sistemi. La dimensione della cella dipende poi da due fattori; carico sulla cella (come numero medio di terminali connessi e di terminali che "comunicano") e zona geografica. Nelle città si hanno mediamente maggior carico sulla cella (a conseguenza della densità di popolazione) e più ostacoli (edifici ecc...) che forzano le celle a dimensioni ridotte (mi sembra nell'ordine di un centnaio di metri o poco più di diametro), nelle zone di campagna viceversa c'è bassa densità di popolazione e pochi ostacoli geografici e le stesse antenne coprono fino a qualche kilometro di diametro. A grandi linee questa è l'organizzazione della rete. Il tuo terminale, immerso in questa rete comunica continuamente con la cella, figurativamente è un egnale di presenza, che consente di identificare il tuo terminale e posizionarlo geograficamente; quando componi il numero e avvii la chiamata il tuo terminale negozia per ottenere un time slot, che niente altro è che uno spazio di tempo (frazione di secondo molto piccola) nel quale il tuo terminale impegna una fetta di banda per comunicare, tutto è calibrato in modo che il segnale digitalizzato offra un accettabile livello di riproduzione sonora ma carichi meno possibile la banda. Fondamentalmente il sistema funziona grossomodo così. Poi ci sono tutta una serie di implementazioni di sicurezza per evitare che i codici della sim siano clonati e tante altre cosine, ma fondamentalmente la trasmissione è così...
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21-10-2006, 09:57 | #7 |
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ora mi è un pochino + chiaro.. grazie..
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22-10-2006, 00:13 | #8 | |
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22-10-2006, 13:18 | #9 | |
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22-10-2006, 15:58 | #10 | |
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Invece dall'antenna di Lampedusa la chiamata passa subito sulla linea fissa ed "esce" dal ripetitore di Bolzano su cui e' registrato l'utente che sto chiamando |
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