PSN: Costringe il CONSUMATORE a RINUNCIARE a portare Sony in tribunale!

[The Pein]

Le nuove clausole del PSN stabliscono che gli utenti non potranno portare Sony in tribunale o partecipare a class-action. Accettando il nuovo accordo si esprime il consenso a risolvere eventuali controversie tramite un arbitrato, una forma alternativa di risoluzione delle dispute senza procedimenti giudiziari. Non è chiaro se i nuovi termini di servizio saranno modificati anche in Italia, ma il codice del consumo offre un buon livello di tutela sulla questione.

Sony ha aggiornato i termini di servizio del Playstation Network negli Stati Uniti, introducendo una clausola che impedisce azioni legali e class action contro l'azienda. La notizia sembra incredibile, soprattutto dopo le esperienze negative con il PSN registrate quest'anno.

Inoltre, nei giorni del Tokyo Game Show preferiremmo parlare di videogiochi. Che Sony abbia calcolato il tempismo per far passare la notizia in sordina? Come si dice in questi casi, fidarsi è bene e non fidarsi…? Per ora limitiamoci ad analizzare la situazione.

Nei nuovi termini del PSN si legge subito in prima pagina che questo nuovo accordo contiene un vincolo arbitrario che costringe l'utente a rinunciare a qualsiasi tipo di controversie legali nei confronti di SNEI, cioè la nuova Sony Network Entertainment International (l'azienda a capo dei servizi online di Sony) e di tutte le società affiliate.

Sony prosegue sottolineando che questi cambiamenti sono spiegati dettagliatamente nella sezione 15 del documento, che potete leggere in versione integrale in lingua inglese cliccando su questo indirizzo. Ovviamente, chi dovesse decidere di non accettare queste novità si ritroverebbe impossibilitato ad accedere al Playstation Network e a tutti i servizi collegati.

Spulciando la sezione 15 si scopre che qualsiasi disputa (tranne quelle di modesta entità) fra l'utente e Sony potrà essere risolta fra le due parti tramite un arbitrato, che è un metodo alternativo di risoluzione delle controversie senza ricorso a un procedimento giudiziario.

In parole povere, per usare il Playstation Network bisogna accettare di risolvere qualsiasi questione con l'azienda al di fuori di un tribunale, ma non è tutto. Sony ha deciso di proteggersi anche dalle class action, tramite un paragrafo di questa ormai famigerata sezione 15, dove si legge che coloro che dovessero acconsentire ai termini di servizio accettano anche di risolvere le dispute con l'azienda in modo diretto e bi-parte. Questo significa che gli utenti non potranno partecipare a class-action, a meno che non siano partite prima del 20 agosto 2011.

Tuttavia, la mossa di Sony dà la possibilità ai clienti di rifiutare la clausola anti class-action con un opt-out, una sorta di "diritto di recesso" valido un mese. Chi non desidera essere vincolato dalla sezione 15 dei termini di servizio può inviare una notifica scritta a SNEI entro trenta giorni dalla data d'accettazione dell'accordo. In pratica, bisogna scrivere una lettera a Sony dove si stabilisce di non voler risolvere eventuali dispute con l'azienda attraverso un arbitrato.

Quindi o si fa in questo modo o si accettano i nuovi termini, e non solo per la durata del contratto, ma fino alla fine dei tempi, grazie alla clausola di continuazione introdotta alla fine della sezione. Oppure si può attendere fino a che un giudice non stabilisca l'illegalità, o l'inapplicabilità di queste clausole.


Al momento non è chiaro se i nuovi termini siano validi anche per il territorio italiano (per ora il sito ufficiale riporta condizioni differenti). Fortunatamente, possiamo considerarci tutelati sotto questo aspetto grazie al codice del consumo, come ci ricordano i nostri consulenti legali, e precisamente dall'articolo 33, comma 2, lett. T, che riportiamo integralmente.

Nel contratto concluso tra il consumatore ed il professionista si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.
Si presumono vessatorie fino a prova contraria le clausole che hanno per oggetto, o per effetto, di: […]

t) sancire a carico del consumatore decadenze, limitazioni della facoltà di opporre eccezioni, deroghe alla competenza dell'autorità giudiziaria, limitazioni all'adduzione di prove, inversioni o modificazioni dell'onere della prova, restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti con i terzi; […]


In parole povere, queste nuove clausole introdotte da Sony potrebbero essere considerate vessatorie (oppressive o restrittive), e quindi inefficaci, a meno che non siano specificamente approvate per iscritto. Tuttavia, prima di formulare giudizi (o "sentenze") ci riserviamo il diritto di approfondire al meglio la questione.

E così cè la prendiamo in tel sac!

[eRmacina]

non credo che il contratto sia retroattivo,quindi se i "danni" causati sono precedenti all'aggiornamento ne rispondono,il problema sta ne "danni" futuri
metti le fonti quando copi e incolli

[*sasha ITALIA*]

Originariamente inviato da The Pein

E così c'è la prendiamo in tel sac!

beh in primis il nuovo contratto non può aver effetto retroattivo, quindi le azioni legali contro il black-out rimangono in piedi.. secondo pur non essendo un giurista mi chiedo se è legale un contratto simile, per me no.

[alexbands]

in italia questi "accordi" eula o come li volete chiamare sono sempre carta straccia o quasi, in quanto in nessun caso possono aggirare le normative italiane. Quindi noi non dovremmo preoccuparcene. La mossa è per porre fine alle class action tanto di moda in USA, ed evidentemente per le leggi locali possono farlo.

[cerbert]

Originariamente inviato da alexbands

in italia questi "accordi" eula o come li volete chiamare sono sempre carta straccia o quasi, in quanto in nessun caso possono aggirare le normative italiane. Quindi noi non dovremmo preoccuparcene. La mossa è per porre fine alle class action tanto di moda in USA, ed evidentemente per le leggi locali possono farlo.

Quoto, ma rincaro dicendomi abbastanza sicuro che anche negli USA non esista la possibilità "preventiva" di ridurre i diritti del consumatore utilizzando quella che è una clausola normalmente intesa per regolare rapporti paritari (normalmente tra soci o partner in affari).

Per capirci penso si tratti proprio di vincolare tramite un contratto qualcosa che appartiene ad un ordine giuridico diverso: viene richiesto di rinunciare non ad una generica "prerogativa" ma ad un diritto giuridicamente sancito. Un po' come nel contratto dicessero: "accettando questo contratto l'utente rinuncia a votare alle prossime elezioni". Si tratta di una richiesta automaticamente invalida.

Detto questo, da utente di PS2 e PSP sono piuttosto scandalizzato da questa condotta della Sony, che pare proprio imparare le lezioni nel modo peggiore. Mi auguro che chi nel management abbia appoggiato questa linea di condotta incontri ben presto, sulla sua strada, un invito alle dimissioni.

[alexbands]

siccome io non ho idea di come siano le leggi in usa, ho immaginato che magari potessero scrivere qualcosa del genere in questo tipo di accordi...

che ne so magari posso chiederti di rinunciare alle class action, che non ho idea di come funzionino tranne per il fatto che uniscono più persone nella stessa causa.

deto questo concordo con il resto, invece di pensare a non commettere altri gravi errori, pensano a pararsi il culo (mi si scusi il francesismo) per quando ne commetteranno altri... imho sono alla frutta

[The Pein]

Originariamente inviato da alexbands

siccome io non ho idea di come siano le leggi in usa, ho immaginato che magari potessero scrivere qualcosa del genere in questo tipo di accordi...

che ne so magari posso chiederti di rinunciare alle class action, che non ho idea di come funzionino tranne per il fatto che uniscono più persone nella stessa causa.

deto questo concordo con il resto, invece di pensare a non commettere altri gravi errori, pensano a pararsi il culo (mi si scusi il francesismo) per quando ne commetteranno altri... imho sono alla frutta

o così o niente!

[Murakami]

E' chiaramente un contratto con clausole vessatorie, quindi invalido per Legge (almeno qui da noi). Non me ne preoccuperei.

[Gemini77]

Originariamente inviato da Murakami

E' chiaramente un contratto con clausole vessatorie, quindi invalido per Legge (almeno qui da noi). Non me ne preoccuperei.

confermo

[grng]

Inaccettabile o meno in italia, questo è uno dei motivi per cui sony da me non vedrà più un centesimo

[cerbert]

Con una certa puntualità mi è arrivata la mail da Sony che mi informa del cambiamento delle regole.

Qui si trova il nuovo contratto
http://www.sonyentertainmentnetwork....REEMENT-EN.pdf

E' in inglese in quanto ho solo l'account PSN-USA.

Non posso che notare che hanno cercato di pararsi ben bene, mettendo in maiuscolo rosso le regole più evidentemente contestabili e dando la possibilità di inviare entro 30 giorni dall'accettazione una dichiarazione scritta in cui si asserisce che non ci si intende sottoporre all'articolo 15, senza che questo comporti di fatto la cancellazione dell'account.

Ma resta il fatto che si tratta di una manovra scorretta che fida sul fatto che molti utenti non leggono con attenzione questi contratti, dovendone stipulare con ECCESSIVA frequenza, e che molti altri non intendono rinunciare alle comodità del PSN, non avendo però tempo o voglia per mandare via posta la loro dichiarazione... del resto PERCHE' DOVREBBERO FARLO?
Se davvero la proposta di Sony fosse stata "innocente", sarebbe bastato una checkbox sul contratto "selezionare se non si vuole essere sottoposti all'articolo 15".

Purtroppo, leggendo un po' di pubblicistica su siti americani, a quanto sembra questa tendenza ad inserire la norma "anti class-action" (definita "class-action waiver") in favore di un arbitrato 1 a 1 (in cui "1" è un comune consumatore e "1" è l'ufficio legale di una grossa corporation) è diventata molto popolare negli USA dal 2007 e finora non è stata sancita esplicitamente come illegale.

E' brutto dirlo, ma la Sony si va quindi ad aggiungere alla folta schiera delle ditte "furbette" che ritengono le richieste danni dei consumatori non degli atti dovuti alla loro negligenza, ma delle fastidiose seccature da avversare in ogni modo. Come consumatore trarrò le mie conclusioni, limitando al minimo i miei acquisti sul loro marchio.

ADDENDUM: visto che non mi piace lasciare le cose in sospeso, ho inviato mail al servizio clienti. Chi ha un account USA e volesse esprimere il suo dissenso, si senta pure libero di copiarla in tutto o in parte (P.S.: non garantisco della correttezza ortografica )

To whom it may concern,
I've received information about the new TOS. I wish to inform you that I do not agree, nor I intend to comply with the Section 15 as a whole.
I believe that Sony has no right whatsoever to ask me either to renounce to my PSN service account or to accept a substantial limitation of my consumer's rights.

I therefore ask that Sony changes the aforementioned Section 15 either by cancelling it completely or by requesting for it the explicit approval of the customer, without any consequences if the customers decides not to "opt in".
I do in fact believe that the "opt out" clause is unfair, asking me to employ time and (little) money to mail to an unknown address only for the sake of opting out from an unrequested and potentially harmful imposition.

In defect of that, I'll just reduce my interest in Sony products, switching as soon as possible to the competitors and ensuring that any contact of mine knows what I'm doing and why.
I know that Sony suffered sostantial damage to its corporate image and I suggest to refrain from worsening the situation by harassing its customers.

Best Regards