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Old 23-01-2015, 13:24   #1
Redazione di Hardware Upg
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Link all'Articolo: http://www.gamemag.it/articoli/4273/...ica_index.html

Il mondo dei videogiochi sta affrontando una delicata transizione che potrebbe cambiare radicalmente le caratteristiche del media. Urgono tecnologie avanzate, ma non solo, se si vuole che i videogiochi continuino ad avere l'enorme riscontro di cui hanno goduto fino ad oggi.

Click sul link per visualizzare l'articolo.
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Old 23-01-2015, 17:45   #2
cruelboy
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L'Avatar di cruelboy
 
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Articolo molto interessante. Fa bene di tanto in tanto poterne leggere

Concodo che il media debba evolversi, debba cercare di comunicare espandendo le proprie possibilità, o magari trovando forme diverse da quelle cui siamo oggi abituati.
Meno d'accordo sulla componente "tecnologica" come strada maestra da percorrere. Anche se questa è una mia personalissima opinione - non sono mica l'industria videoludica io - ma in questi ultimi anni ho notato un uso improprio di nuove tecnologie, ovvero improntate unicamente (o soprattutto) alla farcitura di "effetti speciali" fini a se stessi

Mah, forse il discorso è ben più complicato di quanto possa sembrare e me ne rendo conto. Rresta comunque il fatto che articoli, e discussioni del genere, non possono fare altro che bene!
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Old 23-01-2015, 18:26   #3
krocca
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L'Avatar di krocca
 
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Messaggi: 1172
Quote:
Originariamente inviato da cruelboy Guarda i messaggi
ma fino a qualche anno fa notavo un uso improprio di nuove tecnologie, ovvero improntate unicamente (o soprattutto) alla farcitura di "effetti speciali" fini a se stessi
Fixed



Il cercare di portare un numero sempre maggiore di persone a comprendere l'arte del videogame sta causando, imho, la morte del media stesso.
Ben venga quindi se alcune persone non sono attratte dai videogame, significa che sono ancora troppo complessi e differenti per il/dal loro modo di pensare/agire.

Sono daccordo invece sul prossimo step: rendere il mondo del videogioco completamente manipolabile dal videogiocatore.

Concludo che imho, per vedere vera evoluzione nei videogame sia necessario un passo indietro da parte di tutta l'industria e tornare ad essere un settore con un bacino d'utenza drasticamente più ridotto rispetto all'attuale.

TLDR: la roba è diventata troppo mainstream e le case si son sedute sugli allori grazie a coloro che comprano sempre a cervello spento.

my 2cents
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Old 23-01-2015, 19:20   #4
wolverine
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Messaggi: 20120
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I videogiochi del futuro non necessitano solamente di storie interessanti, coinvolgenti e culturali, ma hanno bisogno anche di vasti mondi di gioco, in cui il giocatore possa esprimersi liberamente e con meno limiti possibile.
Nella speranza che non siano delle 'belle' passeggiate interrotte da due colloqui, quattro spari e una sgommata.

Imho il portare il videogaming a livelli mainstream alla portata di tutti e di tutto (pc/console, tablet, smartphone) ha 'annacquato' il senso e la passione di creare prodotti validi e carismatici.
Anni or sono i videogames davano quella sensazione di prodotto genuino, fatto ad arte, oggi sembrano più un assemblare di pezzi in una catena di montaggio.
__________________
|AMD Ryzen 5 5600|Thermalright Assassin X 120 SE|MSI X470 Gaming Plus Max|Crucial Ballistix 4x8GB ddr4 3600|Sapphire RX 580 Nitro+ 8GB gddr5|WD Black SN770 1TB M2 nvme + Thermalright M2 Pro|Sharkoon SilentStorm CoolZero 850W 80Plus Gold|NZXT H510|Philips 275E2FAE 27"|Windows 11 Pro 64bit 22H2|
"You can choose to not believe I'm here, I flourish most inside your fear"
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Old 23-01-2015, 20:37   #5
cruelboy
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L'Avatar di cruelboy
 
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@krocca magari sono io a essere un po' fuori dal gaming (e l'ho anche specificato, poi sono un oldgamer, ancora impazzisco per due sprite messi li ad arte ) ma è una cosa che noto ancora in un bel po' di titoli ... poi ovvio che sono STRAfelicissimo di essere smentito!

@wolverine ... ah, le catene di montaggio! quanto le odio, sono veramente la tomba dell'espressione artistica!
il problema di quei prodotti di cui parli, è proprio rappresentato dal piccolissimo mercato cui si rivolgono ... non c'è niente da fare, per fare numeri (guadagni) bisogna mettersi a parlare con quanta più gente possibile, e da li è tutto in discesa
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Old 24-01-2015, 08:20   #6
cronos1990
Senior Member
 
L'Avatar di cronos1990
 
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Messaggi: 26503
Brevemente, ho poco tempo.

I punti focali del discorso, di tanti altri discorsi analoghi, pur non considerandolo mai, sono due.
Primo, capire qual'è lo scopo di un videogioco: proporre principalmente (non esclusivamente) una sfida da affrontare e risolvere a prescindere dal genere, oppure una storia da raccontare e da vivere in prima persona? Ovviamente il discorso è molto più articolato, ma la "diatriba" tra diverse fazioni cui si accenna nell'editoriale, e che poi è anche alla base di tanti discorsi, è tra questi due aspetti. Ed il mercato tende a rispondere proponendo titoli secondo la visione più "narrativa" e meno strettamente "ludica".
Secondo, è vero che il mercato videoludico, come tutti gli altri, vive grazie alle persone che pagano (gli utenti finali). Ma anche considerando ciò, è pur vero che come per un qualsiasi altro hobby, allargando quanto più possibile la base d'utenza si va verso una banalizzazione e semplificazione di quel dato hobby, snaturandolo.


Io penso che, seppur sia vero che senza entrate di denaro l'industria videoludica si ferma, la tendenza a rendere i videogiochi sempre più teleguidati ed incentrati su trama/storia/ambientazione piuttosto che sul gameplay, snaturi il genere. Si cerca di creare titoli con storie articolate, coinvolgenti, che appassionano il giocatore (anche e non solo con l'uso di tecnologie sempre più avanzate) ma per far ciò si va per forza di cose sempre a ledere il gameplay, le meccaniche, il livello di sfida.
Vuoi per esigenze di bilancio, perchè se investi di più in un aspetto rimangono meno soldi sugli altri. Vuoi perchè gran parte dei giocatori moderni non vogliono impedimenti durante il gioco. Vuoi perchè la storia ne risentirebbe se ci si bloccasse di continuo per superare determinate situazioni di gioco.

Che sia giusto o sbagliato, ritengo che questo approccio "moderno" renda i videogiochi fin troppo similari a quello che può essere un film od una serie televisiva. L'articolo parla di interazione maggiore nei giochi moderni, ma è l'esatto opposto, perchè proponendo titoli sempre meno articolati lato gameplay, dove basta premere un paio di tasti anche a caso per poter proseguire, non aumenta l'interattività: la ammazza.
Il problema a mio avviso è che ammiccando troppo ad altri tipi di media d'intrattenimento, si va a discapito proprio di quegli aspetti che caratterizzano i videogiochi: che sono appunto il gameplay, l'interazione col mondo di gioco, il senso di sfida, la risoluzione dei rompicapi che ci vengono proposti, e la soddisfazione che si prova nel riuscire a superare gli ostacoli.

Sono questi gli elementi che contraddistinguono un videogioco da un altro tipo di media, e nel momento in cui l'industria decide di puntare su aspetti che invece caratterizzano altri tipi di media, si viene ad annacquare il prodotto, a togliergli la sua identità. Un gioco come Heavy Rain (per esempio) è un prodotto di altissimo livello e nessuno discute sulla sua qualità, nè sulla sua capacità di coinvolgere il giocatore; ma come videogioco nudo e crudo è ben al di sotto la mediocrità. Perchè Heavy Rain è una storia raccontata, con le sue diramazioni e la sua evoluzione, cui il giocatore è richiesto di premere ogni tanto un paio di tasti proponendo una sfida che nei fatti non esiste. Posso anche capire che il giocatore casual si senta appagato dal riuscire ad andare avanti nel gioco premendo "A" quando il gioco ti dice di premere "A", ma se permettete tutto ciò è avvilente; ai limiti dell'offensivo per chi nutre una passione reale per i videogiochi.

Questo a prescindere dalle tecnologie usate, perchè è un discorso di mentalità, di approccio.

Ultima modifica di cronos1990 : 24-01-2015 alle 09:44.
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Old 24-01-2015, 09:29   #7
arwar
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Come non essere d'accordo con cronos. Se voglio una narrazione sublime e una trama profonda e ricca, ma a discapito del gameplay, mi rivolgo ad un film/serie tv.

Nel videogioco voglio interazione, modifiche al gioco dettate solo da me, non un tour guidato al completamento dello stesso fungendo da quasi spettatore.

Purtroppo l'industria si è indirizzata in quest'ultima strada per via della massificazione del media e della sempre più ricerca del più ampio profitto possibile.

Per questo motivo, secondo me, l'industria, come la conoscevo io e molti di voi (quella degli anni 80/90) è arrivata quasi alla morte, sostituita dalla ben più banale e massificata industria moderna.
__________________
Clevo P560RE |i7 6700HQ 3.5Ghz |nvidia gtx 970m|Samsung 16Gb DDR4 (8x2)|Samsung 850 evo m.2 250Gb|Razer Deathadder|
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Old 24-01-2015, 09:59   #8
krocca
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@krocca magari sono io a essere un po' fuori dal gaming (e l'ho anche specificato, poi sono un oldgamer, ancora impazzisco per due sprite messi li ad arte ) ma è una cosa che noto ancora in un bel po' di titoli ... poi ovvio che sono STRAfelicissimo di essere smentito!
Nono, intendevo dire che ormai non fanno più nemmeno quello

Crescono esponenzialmente le potenze richieste, ma dal lato grafico l'aumento è irrisorio rispetto al capitolo precedente....


Quoto cronos, ha spiegato più dettagliatamente ciò che penso pure io
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Old 24-01-2015, 10:40   #9
gildo88
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Finchè chi sviluppa e distribuisce i giochi avrà solo l'amore per il vil denaro e nessuna passione o ambizione verso il media videoludico, continueremo a sorbirci titoli annuali tutti uguali, farciti di bug ed una standirdazzione dell'offerta videoludica per lo meno per quel che riguarda i tripla A.
Io vedo tantissime analogie con il mondo del cinema. C'è chi fa beceri blockbasteroni schiavo dei produttori, c'è chi tenta di fare qualcosa di buono nonostante le pressioni ed i vincoli dei produttori, c'è invece chi se ne sbatte dei produttori e fa le cose che desidera senza vincoli.
Finchè ci sarà un freno alle SH, queste non saranno mai libere di esprimere tutto il loro potenziale ed a far "evolvere" il media, ma le SH sono come cani al guinzaglio che scodinzolano a comando.
Il media comunque continua ad evolversi nonostante tutto, solo che ora sono gli indie a portare avanti a piccoli passi il cambiamento, anche se purtroppo non possono disporre delle fortune (in parte ampiamente immeritate) che hanno accumulato negli anni le varie EA, Activision ed Ubisoft.
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Old 24-01-2015, 11:17   #10
Capozz
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Che sia giusto o sbagliato, ritengo che questo approccio "moderno" renda i videogiochi fin troppo similari a quello che può essere un film od una serie televisiva. L'articolo parla di interazione maggiore nei giochi moderni, ma è l'esatto opposto, perchè proponendo titoli sempre meno articolati lato gameplay, dove basta premere un paio di tasti anche a caso per poter proseguire, non aumenta l'interattività: la ammazza.
Il problema a mio avviso è che ammiccando troppo ad altri tipi di media d'intrattenimento, si va a discapito proprio di quegli aspetti che caratterizzano i videogiochi: che sono appunto il gameplay, l'interazione col mondo di gioco, il senso di sfida, la risoluzione dei rompicapi che ci vengono proposti, e la soddisfazione che si prova nel riuscire a superare gli ostacoli.

Sono questi gli elementi che contraddistinguono un videogioco da un altro tipo di media, e nel momento in cui l'industria decide di puntare su aspetti che invece caratterizzano altri tipi di media, si viene ad annacquare il prodotto, a togliergli la sua identità. Un gioco come Heavy Rain (per esempio) è un prodotto di altissimo livello e nessuno discute sulla sua qualità, nè sulla sua capacità di coinvolgere il giocatore; ma come videogioco nudo e crudo è ben al di sotto la mediocrità. Perchè Heavy Rain è una storia raccontata, con le sue diramazioni e la sua evoluzione, cui il giocatore è richiesto di premere ogni tanto un paio di tasti proponendo una sfida che nei fatti non esiste. Posso anche capire che il giocatore casual si senta appagato dal riuscire ad andare avanti nel gioco premendo "A" quando il gioco ti dice di premere "A", ma se permettete tutto ciò è avvilente; ai limiti dell'offensivo per chi nutre una passione reale per i videogiochi.

Questo a prescindere dalle tecnologie usate, perchè è un discorso di mentalità, di approccio.
Hai centrato il punto: molti videogiochi odierni non sono videogiochi.
Titoli come Heavy Rain sono film interattivi, premere un determinato pulsante ogni mezz'ora non significa giocare.
Personalmente non ho amato nemmeno l'acclamatissimo The Last of Us, che ha una trama molto coinvolgente ed è (compatibilmente con l'hardware delle scatolette) tecnicamente sontuoso, ma a livello di gameplay è veramente poca roba.
Ovviamente non voglio dire che un videogioco debba essere privo di sequenze narrative o di un background ben fatto, però bisogna bilanciare al meglio le due cose.

Altra cosa che penso abbiano notato tutti è l'estrema facilità di quasi tutti i giochi odierni: non c'è sfida, si può salvare a piacimento e si può morire ogni minuto senza subire alcuna penalità.
Molti a certe domande rispondono dicendo "ah, ma io gioco la sera per rilassarmi quando stacco dal lavoro, non mi va di avvelenarmi per un giochino" ecc... ma porca miseria, chi vuole solo godersi un filmato o una sequenza scriptata si guardi un bel film piuttosto! Che soddisfazione c'è nel superare una determinata zona, un boss o un enigma se il livello di difficoltà è prossimo allo zero ? Il bello è tutto li, e se qualche volta capita di sparare qualche sana imprecazione o di lanciare qualcosa contro il muro per la rosicata è anche meglio, perchè ci sarà più soddisfazione dopo.
__________________
CM Carbide Air 540 - Thermaltake Toughpower GF A3 1200W - Asus Prime Z690-P D4 - Intel Core i5 12600K - Noctua NH-D15 SE - 32GB Corsair Vengeance LPX 3200 - Inno3D RTX 3080 12GB IChill 4X - SSD Samsung 980 Pro 1TB + Kingston A400 1TB - Asus TUF Gaming VG27AQ1A
CM Q500L - OCZ ZT-650W - Asus TUF Gaming A520M Plus - AMD Ryzen 5500 - 32GB Corsair Vengeance LPX 3200 - RTX 2070 Super ROG Strix - SSD Samsung 860 EVO 1TB
Capozz è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 24-01-2015, 12:12   #11
gildo88
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Hai centrato il punto: molti videogiochi odierni non sono videogiochi.
Titoli come Heavy Rain sono film interattivi, premere un determinato pulsante ogni mezz'ora non significa giocare.
Personalmente non ho amato nemmeno l'acclamatissimo The Last of Us, che ha una trama molto coinvolgente ed è (compatibilmente con l'hardware delle scatolette) tecnicamente sontuoso, ma a livello di gameplay è veramente poca roba.
Ovviamente non voglio dire che un videogioco debba essere privo di sequenze narrative o di un background ben fatto, però bisogna bilanciare al meglio le due cose.

Altra cosa che penso abbiano notato tutti è l'estrema facilità di quasi tutti i giochi odierni: non c'è sfida, si può salvare a piacimento e si può morire ogni minuto senza subire alcuna penalità.
Molti a certe domande rispondono dicendo "ah, ma io gioco la sera per rilassarmi quando stacco dal lavoro, non mi va di avvelenarmi per un giochino" ecc... ma porca miseria, chi vuole solo godersi un filmato o una sequenza scriptata si guardi un bel film piuttosto! Che soddisfazione c'è nel superare una determinata zona, un boss o un enigma se il livello di difficoltà è prossimo allo zero ? Il bello è tutto li, e se qualche volta capita di sparare qualche sana imprecazione o di lanciare qualcosa contro il muro per la rosicata è anche meglio, perchè ci sarà più soddisfazione dopo.
Hai centrato il punto. Per molti videogiocare significa svolgere sfide poco impegnative possibilmente spegnendo il cervello.
Il problema è che ormai si tenta di rendere tutto più cinematografico e la logica conseguenza è che il livello di sfida si è abbassato e tutto è completamente guidato in modo che non ti possa perdere la bella scena scriptata cinematografica, dove devi premere un bottone al momento giusto.
Ok fare un gioco lineare, ma se oltre ad essere lineare è pure semplice e guidato che gusto c'è nel giocarlo?
Eppure molti apprezzano questo tipo di giochi e le cagate alla David Cage

Edit: Aggiungo, come al solito qui su gamemag, si predica bene ma si razzola male. Da un lato si auspica un'evoluzione del media ed un cambiamento radicale che portino i videogiochi verso "nuovi orizzonti", tramite articoli come questo, dall'altro invece si da più risalto alla roba più becera e commerciale (senza parlare delle notizie al livello di novella 2000), perchè sono questi i titoli che attirano più utenza (quando ho avuto qualche perplessità in merito alle recensioni, anteprime e news è questa la risposta che ho ricevuto). Quindi se le notizie, le recensioni e gli speciali sui titoli EA, Activision ed Ubisoft abbondano, su The Talos Principle che rappresenta il vero cambiamento e la maturità del media, non c'è nemmeno uno straccio di notizia, cosi come ancora non c'è una recensione di This war of mine per cui vale lo stesso discorso. Quindi la prossima volta al posto di perder tempo a fare l'ennesimo articolo come questo, cercate invece di valorizzare un pò meglio quanto di buono c'è in giro, se vi stanno cosi a cuore queste questioni. Perdonate se con questo commento risulto irruento ed accusatorio, ma mi sembrano riflessioni ragionevoli.

Ultima modifica di gildo88 : 24-01-2015 alle 15:04.
gildo88 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 24-01-2015, 15:11   #12
Goofy Goober
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articolo interessante, e condivido il pensiero di cronos e capozz

non credo sia un caso che ulimamente (già dal 2013 a dire il vero) mi sono ri-avvicinato violentemente al mondo Nintendo, alle sue console e ai suoi giochi (praticamente perlopiù esclusivi), che, pochi cazzi, sono gli unici che ancora sono videogiochi "veri".
se dovessi scegliere adesso di quali strumenti di gioco privarmi adesso gli unici che vorrei salvare sarebbero il 3DS e il Wii U (assieme a quelli del passato che ancora ho).

il peggio a parte giochi dove la sfida e il gameplay sono persi per strada, sono i giochi dove la sfida vogliono inserirla tramite l'open world e l'esplorazione forsennata alla ricerca di oggetti "impossibili" da trovare se non andando sul web a cercare una soluzione...
si perchè una volta (manco parlassi di chissà quanti anni addietro...) quando il web non era quel che è oggi (o quasi non esisteva) i giochi o li finivi per i razzi tuoi o al massimo ti consultavi con gli amici... certo c'era la scappatoria delle riviste, ma li le guide e trucchi-segreti per i giochi dovevano "capitarti", mica trovavi la soluzione a tutto

oggigiorno invece siamo vittima di giochi che devono per forza "condividere", addirittura una console ha introdotto il tasto SHARE sul pad (buy why ), per facilitare la creazione di videoguide e via dicendo, con tanto di funzione che previene la cattura di SPOILER....

insomma, si è deciso di PROTEGGERE la storia del gioco, ma di BUTTAR via il gameplay

scommetto che era troppo difficile preservare entrambe le cose... e il bello è che nel passato i giochi più venduti in assoluto della storia (che ancora oggi sono ai vertici) di storia spesso ne avevano poca, oppure non ne avevano proprio...

p.s.
concludo chiedendo, e chiedendomi, perchè oggi c'è tutta questa "dipendenza" dagli SPARA-SPARA, e più in generale dagli FPS.
perchè?
il mio più grande desiderio videoludico è proprio veder scomparire, se non del tutto quasi, proprio questo genere di giochi. basta... devono dirottare le energie ad altro...
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Old 25-01-2015, 14:41   #13
Rubberick
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Io so solo una cosa, che una volta i vg erano una sfida di abilità.

Si vabbè le emozioni, tutta sta pappa, ma quando ti facevi na partita a partire dal vecchio supermario allo street fighter di turno o anche al crash bandicoot racing le emozioni si chiamavano divertimento, e ti divertivi punto.

Non si è mai dato spazio alla storia come elemento principale e unico, perfino il buon vecchio ff7 se fosse stato un film scriptato e basta come quelli di ora senza il sistema di combattimenti, di powerup, di tutto.. ma quanto sarebbe stato divertente?

Secondo me l'errore sta tutto la, se vado al cinema so che mi siederò e starò 2 ore a lasciarmi trasportare da quello che accade, se gioco ad un vg voglio poter fare qualcosa di veramente interessante, devo essere parte attiva al 90-100%. Deve esserci una certa difficoltà e le cose che faccio devono veramente servire a qualcosa.

L'associare i videogames ad un opera d'arte poi è qualcosa di cui si sta stra abusando ultimamente per giustificare titoli dove si prende una storia (media/mediocre/nulla di eccezionale o non già visto in ambito cinematografico) ma portata a videogames siccome fa novità tutti a gridare al miracolo.

Per me le opere d'arte erano i vecchi giochi blizzard pre WOW dove con risorse limitate sia hw che economiche hanno tirato fuori capolavori (grafiche, audio, meccaniche di gioco innovative, puro divertimento).

Trasporre uno script cinematografico rendendolo vagamente giocabile senza implementare una meccanica innovativa o interessante, lasciando o il tutto scriptatissimo o un free roaming pieno di bug non è un opera d'arte, resta un qualcosa di mediocre.

Concludo con il fatto che sto leggendo ovunque recensori di riviste di vg cercar di spingere ad un dialogo con gli utenti, convincendoli a riconoscere vari vg come opere d'arte etc.. Se questo è il modo in cui intendete far evolvere il media per cortesia, fate solo il gioco di chi produce film scriptati, rimarranno a breve solo quelli.. fatene na categoria a se e lasciate i vg veri in santa pace!
__________________
Ho fatto affari con: troppi per elencarli

Vendo: NAS PRO QNAP 4 BAIE 419P+ CON LCD

Ultima modifica di Rubberick : 25-01-2015 alle 14:51.
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Old 26-01-2015, 11:41   #14
cruelboy
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Messaggi: 2235
Quote:
Originariamente inviato da Rubberick Guarda i messaggi
Trasporre uno script cinematografico rendendolo vagamente giocabile senza implementare una meccanica innovativa o interessante, lasciando o il tutto scriptatissimo o un free roaming pieno di bug non è un opera d'arte, resta un qualcosa di mediocre.
come fare a non quotarti
poi le cose ognuno le chiama come vuole, ma la mediocrità resta sempre tale, qualunque titolo le si dia

per il resto concordo con te, ma come si diceva più su, il problema è che i giochi di cui parliamo erano "tarati" su un nugolo di NERD disposti anche a farsi venire i calli sui polpastrelli pur di battere, di vincere quella sfida. Ora se un gioco teleguidato dura più di 10 ore, è già un miracolo
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