Intel Ivy Bridge: le CPU Core di terza generazione

Intel Ivy Bridge: le CPU Core di terza generazione

Al debutto i primi processori Intel costruiti con tecnologia produttiva a 22 nanometri. Basati sull'architettura resa popolare dalle CPU Core della serie 2000, meglio note con il nome in codice di Sandy Bridge, i processori Ivy Bridge stabiliscono nuovi livelli prestazionali abbinati a consumi sempre più contenuti. In prova Core i7-3770K e Core i5-3550, a confronto con le proposte concorrenti Intel e AMD per sistemi desktop.

di pubblicato il nel canale Processori
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Introduzione

Dopo ritardi annunciati in forma non ufficiale e posticipi di varie settimane debuttano quest'oggi ufficialmente i processori Intel Core i7 e Core i5 della serie 3000, basati su architettura nota con il nome in codice di Ivy Bridge. Si tratta delle prime CPU costruite con tecnologia produttiva a 22 nanometri, a rappresentare quella che nella terminologia utilizzata da Intel è definita come una fase Tick.

Intel propone, a cadenza pressoché annuale, nuove versioni di processore per sistemi desktop e notebook, alternando l'introduzione di un nuovo processo produttivo a quello di una nuova microarchitettura. Così è avvenuto a partire dall'anno 2006, nel quale sono state presentate le soluzioni note con il nome in codice di Penryn con a seguire le altre versioni riassunte nello schema seguente:

Conroe
2006
Tock
65 nanometri
Penryn
2007
Tick
45 nanometri
Nehalem
2008
Tock
nuova
microarchitettura
Westmere
2010
Tick
32 nanometri
Sandy Bridge
2011
Tock
nuova
microarchitettura
Ivy Bridge
2012
Tick
22 nanometri
Haswell
2013
Tock
nuova
microarchitettura

Alle fasi di Tick si alternano quelle di Tock, nelle quali viene introdotta una nuova microarchitettura. Ivy Bridge è quindi derivata da Sandy Bridge quanto a design della microarchitettura, pur con varie innovazioni e migliorie rispetto alle proposte Sandy Bridge rese possibili anche grazie all'utilizzo di una tecnologia produttiva più sofisticata.

L'arco temporale che ha separato le fasi di Tick e di Tock in questi anni non è mai stato di 12 mesi, ma sempre leggermente superiore. Penryn e Nehalem sono state presentate in tardo autunno, mentre Westmere e Sandy Bridge a Gennaio; per Ivy Bridge Intel ha di fatto accumulato un ulteriore gap temporale, mentre le proposte Haswell a questo punto possono essere ragionevolmente attese non prima di metà 2013.

L'annuncio odierno riguarda le prime versioni di processore Ivy Bridge, non la gamma completa. Così come avvenuto per le proposte Sandy Bridge lo scorso anno Intel ha optato per un debutto in differenti periodi dell'anno: oggi le CPU Core i7 e Core i5 per sistemi desktop affiancate da quelle Core i7 per notebook, seguite presumibilmente a inizio Giugno da quelle Core i3 per sistemi desktop e da quelle Core i5 e Core i3 per notebook, oltre alle versioni mobile della famiglia ULV, Ultra Low Voltage, specificamente destinate all'utilizzo in sistemi ultrabook.

Come distinguere le differenti versioni di processore Intel attualmente presenti nel listino prezzi ufficiale dell'azienda? Per le proposte desktop è presente questa classificazione:

  • Core i7 3900 e Core i7 3800: sono processori per schede madri socket 2011 LGA, basati su architettura Sandy Bridge-E, costruiti con tecnologia produttiva a 32 nanometri;
  • Core i7 3700 e Core i5 3000: si tratta delle nuove CPU appartenenti alla famiglia Ivy Bridge, compatibili con socket 1155 LGA e basate su tecnologia produttiva a 22 nanometri;
  • Core i7 2000, Core i5 2000 e Core i3 2000: sono i processori socket 1155 LGA appartenenti alla famiglia Sandy Bridge, costruiti con tecnologia produttiva a 32 nanometri;
  • Pentium G800: processori socket 1155 LGA basati su architettura Sandy Bridge a 32 nanometri;
  • Celeron G500: anche in questo caso si tratta di processori basati su architettura Sandy Bridge, compatibili con sschede madri socket 1155 LGA e costruiti con tecnologia produttiva a 32 nanometri;

Per le proposte destinate al segmento notebook il quadro cambia in parte, in quanto sono assenti processori compatibili con socket 2011 LGA:

  • Core i7 3000M: si tratta delle nuove CPU appartenenti alla famiglia Ivy Bridge, basate su processo produttivo a 22 nanometri;
  • Core i7 2000M e Core i5 2000M: sono i processori appartenenti alla famiglia Sandy Bridge, costruiti con tecnologia a 32 nanometri;
  • Celeron B800: processori mobile basati su architettura Sandy Bridge, con processo a 32 nanometri;
  • Celeron M800: nuovamente processori mobile basati su architettura Sandy Bridge, anche questi con tecnologia a 32 nanometri.

I nuovi processori della famiglia Ivy Bridge utilizzano la serie numerica 3000 ma non sono i soli: se dal versante mobile non vi sono problemi, per quello desktop la sovrapposizione è con le CPU Sandy Bridge-E per piattaforme socket 2011 LGA, costruite con tecnologia a 32 nanometri e non dotate delle innovazioni introdotte da Intel specificamente nell'architettura Ivy Bridge. I processori Sandy Bridge-E compensano con la disponibilità di versioni dotate di 6 core, oltre che con l'integrazione di controller memoria DDR3 di tipo quad channel.

Abbiamo avuto la possibilità di analizzare le prestazioni velocistiche di due differenti versioni di processore Intel Ivy Bridge. La prima è quella top di gamma, fornita da Intel alla stampa in un press kit come sempre accade prima del lancio di un nuovo processore: parliamo del modello Core i7 3770K, caratterizzato dalle frequenze di clock più elevate e dalla presenza di moltiplicatore di frequenza sbloccato verso l'alto così da facilitare l'overclock.

Questo processore opera ad una frequenza di clock di default pari a 3,5 GHz, con la possibilità di spingersi sino a 3,9 GHz di clock massimo via tecnologia Turbo Boost. I 4 core sono dotati di tecnologia HyperThreading, abbinati a cache L3 da 8 Mbytes: di fatto ritroviamo le stesse specifiche tecniche della CPU Core i7-2700K di precedente generazione, basata su architettura Sandy Bridge, fatta ovviamente eccezione per le differenze architetturali e nella tecnologia produttiva.

cpu_z_3550.png (11081 bytes)

Il secondo processore che abbiamo analizzato è modello Core i5-3550, proposta che in questo caso replica le specifiche tecniche della soluzione Core i5-2500 basata su architettura Sandy Bridge. Troviamo infatti architettura quad core senza tecnologia HyperThreading, con frequenza di clock di default di 3,3 GHz che può spingersi sino ad un massimo di 3,7 GHz via Turbo Boost. La cache L3 è pari a 6 Mbytes, contro gli 8 della CPU Core i7-3770K, mentre le restanti caratteristiche tecniche sono invariate. Per questa CPU non abbiamo ricevuto il supporto di Intel ma proceduto con la via tradizionale, quella dell'acquisto: alcuni rivenditori infatti hanno ricevuto i processori prima del lancio ufficiale mettendoli in commercio prima della data di scadenza dell'embargo ufficiale che è stata fissata nel 29 Aprile.

 
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