Guida monitor - Parte 2

Guida monitor - Parte 2

Analisi delle attuali tecnologie costruttive sia per i tradizionali monitor CRT che per quelli Flat, cioè a tubo piatto.

di pubblicato il nel canale Periferiche
 

Monitor a tubo piatto - tecnologia Flatron

La diffusione dei cosiddetti monitor a tubo piatto o FST (Flat Screen Tube), è in continuo aumento e non c'è casa produttrice che nella propria gamma di prodotti non abbia periferiche di questo tipo. Sul mercato possiamo individuare differenti tecnologie per questi tubi e vedremo nelle prossime righe di illustrarne le principali caratteristiche.

FLATRON: questa tecnologia è stata sviluppata ed è attualmente utilizzata dalla società LG; la tecnologia Flatron ha consentito di realizzare un monitor con schermo flatron1.gif (7570 byte)effettivamente piatto e non reso tale con particolari accorgimenti tecnici, tipo quelli che vedremo in seguito parlando delle tecnologie costruttive messe a punto da altri produttori. I monitor Flatron sono caratterizzati dall'avere uno schermo perfettamente piatto, ma a differenza della concorrenza anche la maschera interna, sviluppata sempre da LG e denominata "Flat Tension Mask", risulta perfettamente piatta; questa maschera, come si vede dalla figura a lato, è sostanzialmente basata su una tecnologia del tipo "Aperture Grille"; LG utilizza infatti, come parametro qualitativo per la serie Flatron, lo "stripe pitch" che è di soli 0,24 mm.
I vantaggi che derivano dall'uso di questi schermi risiede nel fatto che è stato possibile eliminare ogni possibile distorsione dell'immagine in ogni punto dello schermo, garantendo quindi una migliore qualità e nitidezza. Lo schermo piatto di LG consente di aumentare, anche se di poco, l'effettiva area di visualizzazione; ad esempio per un 17" Flatron questa è pari a 16,02" rispetto ai tradizionali 15,7 - 15,9" di un monitor tradizionale.
Altra caratteristica di questa tecnologia, come riportato sul materiale informativo della stessa LG, consiste nell'essere riusciti a minimizzare la distanza che intercorre tra maschera e pannello di visualizzazione garantendo in questo modo ai fasci di elettroni di essere indirizzati in modo più preciso sulle aree dello schermo volute senza quindi interagire con aree attigue rendendo in questo modo più puro il colore desiderato e minimizzando, di conseguenza, i difetti di convergenza. Questo processo di produzione viene denominato "Near Contact Exposure".
I vantaggi offerti dallo schermo piatto si percepiscono da subito in relazione all'ottimale riflessione della luce esterna sullo schermo come da foto allegata:

flatron2.gif (15293 byte)

Ovvio che più è limitato il riflesso della luce esterna sul monitor migliore sarà la qualità delle immagini a video. E' bene ricordare che anche i monitor con tradizionale tubo CRT hanno in questi ultimi anni ridotto sensibilmente la curvatura dello schermo e che in aggiunta a particolari trattamenti antiriflesso consentono pur sempre una buona qualità delle immagini visualizzate.
Qui di seguito possiamo vedere una interessante sezione che meglio chiarisce le differenze tra come si intende il tubo piatto in casa LG, con pannello esterno ed interno piatti, e come si intende invece per gli altri costruttori con pannello esterno piatto ed interno sempre curvo anche se con limitata curvatura.

flatron2.jpg (22636 byte)

Qui di seguito riporto invece la struttura complessiva dei monitor con tecnologia Flatron dove possiamo vedere tutti i livelli che caratterizzano la costruzione della stessa periferica.

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Il monitor è caratterizzato dalla presenza di uno schermo con rivestimento Anti-riflesso e anti-statico, denominato ARAS, in grado di minimizzare anche le emissioni elettromagnetiche e con curvatura (la curvatura è intesa come l'inverso del raggio di curvatura 1/R) pressoché nulla, cioè con raggio di curvatura infinito, e con un angolo di visione che si approssima di molto ai 180°.
La particolarità di questa tecnologia, dove i vari pannelli che costituiscono il monitor sono piatti, è che a prima vista le immagini generate dal monitor risultano "afflitte" da una limitata convessità dovuta proprio al nostro occhio non abituato a visualizzare questo tipo di immagine e alla sua naturale curvatura, sensazione che comunque scompare dopo pochi giorni d'uso della periferica.

 
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