Un 'Mi Piace' a un contenuto antisemita o diffamatorio può essere un crimine in Svizzera

Lo ha stabilito il Tribunale federale svizzero di Losanna: in Svizzera mettere "Mi Piace" a contenuti antisemita, diffamatori o in qualche modo legati a istanze di estrema destra può essere un crimine
di Rosario Grasso pubblicata il 22 Febbraio 2020, alle 12:01 nel canale Web
65 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoImho, Hitler non aveva alcuna "ideologia" semplicemente gli serviva un caprio espiatorio per sfruttate la rabbia e la frustrazione di una nazione uscita umiliata e devastata dalla prima guerra mondiale al fine di controllarla, e per questo ha creato una vera e propria macchina del fango contro l'etnia ebraica ma anche in generale verso "i diversi" e pretendere che tutto questo venga tutelato in nome della "libertà di espressione" mi pare la tomba della ragione, per fortuna in nessun paese civile (ma anche incivile) del mondo "libertà d'espressione" ha un tale significato e ci sono sempre delle restrizioni su quello che si può dire apertamente dato che calunnie e diffamazione non possono essere considerate ideologie.
Qui poi paradossalmente abbiamo un caso inverso, qualcuno che è stato accusato di essere neonazista ha fatto denuncia e il tribunale gli ha dato ragione condannando chi aveva fatto queste accuse e quelli che a loro volta avevano condiviso e\o approvato tali giudizi con un like.
Questo per certi verso è una vera novità, fin'ora gli spettatori non erano mai stati considerati corresponsabili, ma e anche vero che in passato non avevano un ruolo attivo, chi leggeva\sentiva una notizia non poteva essere accusato di nulla, indipendentemente da quanto gradisse o meno ciò che riportava, e entra anche in gioco il diritto di cronaca, anche chi riporta opinioni altrui diventa responsabile, anche se questa non mi è del tutto nuova, penso a quando per esempio al telegiornale riportando parole ritenute gravi il cronista puntualizza che loro fanno solo da tramite per dovere di cronaca e che si dissociano da chi formula tali dichiarazioni.
Comunque qui stiamo parlando si di nazi, ma di Nazi vegani, e in barba a tutto quello che ho detto prima per questa gente ci vuole tanto ma tanto napalm...
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Alleluja finalmente qualcuno che ragiona
Questo per certi verso è una vera novità, fin'ora gli spettatori non erano mai stati considerati corresponsabili, ma e anche vero che in passato non avevano un ruolo attivo, chi leggeva\sentiva una notizia non poteva essere accusato di nulla, indipendentemente da quanto gradisse o meno ciò che riportava, e entra anche in gioco il diritto di cronaca, anche chi riporta opinioni altrui diventa responsabile, anche se questa non mi è del tutto nuova, penso a quando per esempio al telegiornale riportando parole ritenute gravi il cronista puntualizza che loro fanno solo da tramite per dovere di cronaca e che si dissociano da chi formula tali dichiarazioni.
Comunque qui stiamo parlando si di nazi, ma di Nazi vegani, e in barba a tutto quello che ho detto prima per questa gente ci vuole tanto ma tanto napalm...
Comunque il fatto è che il tipo che era stato accusato di essere nazista era stato veramente condannato per discriminazione razziale quindi, forse e sottolineo il forse, chi gli ha mosso tale accusa non lo ha calunniato e non avrebbe dovuto essere condannato.
Forse, ma dal solo articolo non abbiamo abbastanza elementi per farci un'idea chiara sul perché di questa condanna, comunque già al tempo (credo se ne fosse parlato anche qui nel 2017) ero in effetti rimasto un po' perplesso per la condanna, ma bisognerebbe almeno leggere la sentenza vera e propria... magari sperano di capirci qualcosa
HItler aveva un'idea, che tu, io e Hiei3600 cosideriamo pessima, nondimeno bella o brutta un'idea è un'idea, indipendentemente dal fatto che ci piaccia o meno.
Il fatto che tu non riesca a seprare il concetto di 'idea' dal concetto di 'qualcosa che mi piace' indica solo un problema da parte tua.
Il suo nient'altro è che un classico esempio di Reductio ad Hitlerum. O la pensi al 100% come lui o sei nazista/fascista, vie di mezzo non ce ne sono.
Ed eccone un altro che non ha capito un tubo: la questione è che il nazi/fascismo non è un idea ma un crimine ed è un crimine esprimersi positivamente nei confronti di idee nazi/fasciste. Ti faccio un esempio: chi dice che le leggi razziali sono giuste ispirandosi ai trascorsi nazi/fascisti commette un crimine, non serve essere hitler.
Quel nome non era mai apparso nella discussione, prima che lo tirassi fuori tu.
Ormai, purtroppo, lo si tira fuori a mo' di jolly qualora si voglia provare a prevalere in una discussione. I vegani paragonano gli allevamenti ai campi di concentramento, la gente di sinistra ogni volta che si parla di censire/controllare delle persone se ne esce con "Come i nazisti con gli ebrei!", un qualunque partito di destra vince le elezioni e subito la sinistra in coro "si respira aria di ventennio", ecc...
Che il nazismo o il fascismo siano stati negativi, è una conclusione alla quale si può benissimo arrivare anche prima che a riguardo ci si metta a legiferare qualcuno.
Tutti si riempono la bocca dicendo di studiare la storia, peccato che poi con questa brillante legge si ha difficoltà solo a parlane per paura di essere accusati di apologia...ricordo ancora i ormai lontani tempi delle scuole superiori, della seconda guerra mondiale si parlava solo dei tedeschi, russi ed americani, relativamente poco o niente invece degli italiani,chissà perché
Tutto quello che la censura produce è marginalizzare certi gruppi di persone con certe ideologie che, non ne potendendo parlare pubblicamente finiscono per parlarne solo fra quelli del loro gruppo, finendo per formare una "bolla di sapone" che a volte risulta degenerarsi in una cellula terroristica.
Magari (dico magari) se si potesse avere una discussione aperta si potrebbero convincere quelle persone che la loro è un ideologia sbagliata e che non funziona, magari parlandone quando non sono ancora radicalizzati.
La censura non sopprime le idee, le nasconde solo sotto un tappeto.
Quello che dici è vero e giusto ma non applicabile alla società, alla moltitudine di persone che la costituiscono (e di cui facciamo parte anche noi). Per forza di cose bisogna scendere a patti e regolamentare con il male minore: censurare l'apologia al fascismo. Allo stesso modo con cui si censurano altre cose. Non possiamo parlare liberamente da nostalgici del ventennio come non possiamo parlare di pedofilia, prostituzione, spaccio di droga, eccetera.
Qui poi paradossalmente abbiamo un caso inverso, qualcuno che è stato accusato di essere neonazista ha fatto denuncia e il tribunale gli ha dato ragione condannando chi aveva fatto queste accuse e quelli che a loro volta avevano condiviso e\o approvato tali giudizi con un like.
Questo per certi verso è una vera novità, fin'ora gli spettatori non erano mai stati considerati corresponsabili, ma e anche vero che in passato non avevano un ruolo attivo, chi leggeva\sentiva una notizia non poteva essere accusato di nulla, indipendentemente da quanto gradisse o meno ciò che riportava, e entra anche in gioco il diritto di cronaca, anche chi riporta opinioni altrui diventa responsabile, anche se questa non mi è del tutto nuova, penso a quando per esempio al telegiornale riportando parole ritenute gravi il cronista puntualizza che loro fanno solo da tramite per dovere di cronaca e che si dissociano da chi formula tali dichiarazioni.
Comunque qui stiamo parlando si di nazi, ma di Nazi vegani, e in barba a tutto quello che ho detto prima per questa gente ci vuole tanto ma tanto napalm...
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Per fortuna nel 2020 le humble opinion riguardo al nazismo ce le possiamo risparmiare leggendo tanti autorevoli pareri e testimonianze sul tema, ampiamente più attendibili delle proprie personali sensazioni.
Pensa che io ho la sensazione che la sars sia la vendetta dei faraoni egizi, eppure preferisco il parere dei virologi al riguardo
Comunque come ho detto nei precedenti post l'imputato di cui si parla nell'articolo è stato condannato perché ha usato i like e le condivisioni per diffamare un collega (ma anche perché, benché non fosse questo il suo scopo, ha in questo modo contribuito a diffondere contenuti filo nazisti).
Bah, per come la vedo io è un problema fondamentalmente di istruzione e cultura, se c'è così tanta gente che ha paura di certe ideologie, è perché in questa società non abbiamo gli "Anticorpi Culturali" per poterci difendere dalle varie correnti simili a "quelle ideologie" - e per questo le ultime 2 generazioni possono (in gran parte) sarcasticamente ringraziare la scuola italiana( / il sistema di istruzione in generale) ed il suo questionabile ruolo nella formazione
Fossimo una società diversa, certe ideologie non avrebbero la minima possibilità di emergere.
Se qualcuno mi dà dell'antisemita è subito avvisato che faccio uno screenshot e lo denuncio per diffamazione.
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