Processori Intel Ivy Bridge e temperature più elevate della norma

I processori Intel Ivy Bridge registrano, nel confronto con i modelli Sandy Bridge, temperature di funzionamento ben più elevate in overclock. Alla base la scelta di usare pasta siliconica peer collegare il die alla placca di dissipazione
di Paolo Corsini pubblicata il 14 Maggio 2012, alle 07:49 nel canale ProcessoriIntel
I processori Intel basati su architettura Ivy Bridge, i primi ad essere stati sviluppati con tecnologia produttiva a 22 nanometri, hanno evidenziato nel corso dei primi test sia un incremento delle prestazioni velocistiche rispetto alle proposte Sandy Bridge presenti sul mercato, sia valori di temperatura superiori molto evidenti soprattutto in caso di overclock.
A spiegare questo comportamento la scelta fatta da Intel per collegare la placca di dissipazione, il componente in alluminio che copre superiormente tutte le CPU in commercio, con il die vero e proprio del processore. Per le proposte Ivy Bridge in commercio Intel ha optato per l'utilizzo di uno strato di pasta termoconduttiva al posto di una saldatura fluxless adottata con i processori Sandy Bridge. La pasta scelta, inoltre, non sembra quanto di meglio disponibile sul mercato.
Alcuni test eseguiti dal sito giapponese PC Watch hanno confermato come sia proprio questa scelta alla base delle temperature elevate. Una volta rimossa la placca di disspazione termica, manovra che viola la garanzia del processore e può portare ad un malfunzionamento, e sostituita la pasta termica di default con altra di elevata qualità sono emerse significative differenze nella temperatura della CPU, evidenti con impostazioni di default ma ancor di più overcloccando la CPU a 4,6 GHz con tensione di alimentazione di 1.2V.
Utilizzando due delle paste termoconduttive più efficienti tra quelle disponibili in commercio rispetto a quanto utilizzato da Intel nella produzione della CPU Ivy Bridge la temperatura di funzionamento del processore è sensibilmente diminuita, permettendo di ottenere margini di successo più elevati in overclock soprattutto a quelle frequenze di lavoro che richiedono un incremento sulla tensione di alimentazione per assicurare stabilità operativa.
Resta ora da verificare se Intel adotterà alcune modifiche così da utilizzare una soluzione di dissipazione più efficace e risolvere i problemi di temperature elevate che affliggono le CPU Ivy Bridge in overclock.
73 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIvy bridge è appena uscito... dubito siano stati "sommersi da RMA".... reputo più probabile che sia una mossa voluta per evitare overclock tali da ridicolizzare in tutti gli ambiti anche le attuali (e più costose) cpu socket 2011 (che poi non comprerebbe più nessuno)
Parlavo delle generazioni precenenti di cpu ovviamente...
Hai ragione,ma non sono tutti che overclockano,conosco molte persone che preferiscono spendere di più invece di alzare le frequenze.A lavoro da me un cliente ha voluto a tutti i costi un i7-3960X Extreme Edition.Io avrei preso un i7-3930K e come minimo lo portavo alla stessa frequenza dell'Extreme Edition e me ne sarei fregato dei 3 MB di cache persi
P.S.: L'ho appena notato, nel recensire questa CPU, la redazione non aveva osservato temperature anomale? E dato che spesso vengono riportate anche impressioni da altri siti, come mai non è mai stata riportata questa caratteristica focosa delle nuove CPU? (su altri siti è stato riportato da settimane).
Non è che magari si è cercato di "tacere" su questo difetto (se tale può defnirsi) per non socntentare qualche insersionista?
Anche questo è vero, dopo il periodo d'oro di qualche anno fa, amd non è più riuscita a fare prodotti che offrano una vera concorrenza...
lo hanno fatto perchè costa meno, ci guadagnano di piu; quelli che fanno OC e guardano queste cose sono una goccia nel mare e giustamente se ne sono sbattuti.
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