Accelerare le prestazioni delle CPU fino a 100 volte: a che punto è il lavoro sulla PPU di Flow Computing

Accelerare le prestazioni delle CPU fino a 100 volte: a che punto è il lavoro sulla PPU di Flow Computing

Flow Computing ha reso noto che il compilatore che permette al codice sorgente di sfruttare la sua PPU, capace di accelerare le prestazioni delle CPU esistenti fino a 100 volte, ha eseguito con successo codice ad alto livello, mostrando una riduzione dei loop nei carichi paralleli. Il risultato segna un passo avanti verso la commercializzazione, su licenza, della PPU.

di pubblicata il , alle 10:44 nel canale Processori
Flow Computing
 

Dopo quasi un anno di lavoro sottotraccia (ne avevamo scritto ampiamente qui), la finlandese Flow Computing è tornata a farsi sentire. In un comunicato stampa, la società ha annunciato di aver raggiunto un passaggio tecnico significativo nello sviluppo della propria architettura PPU (Parallel Processing Unit).

La società ha avviato la fase di "alpha test" del proprio compilatore, che è ora in grado di generare codice sorgente in grado di sfruttare la PPU.

La PPU è un'unità di elaborazione progettata per essere integrata direttamente nel die della CPU, con l'obiettivo di gestire in modo più efficiente i carichi di lavoro paralleli. Flow Computing propone la PPU come una componente licenziabile, in modo simile a quanto avviene oggi con i core ARM, e applicabile a qualsiasi architettura CPU esistente come x86, ARM, RISC-V e IBM Power.

Il vantaggio della PPU, secondo quanto dichiarato dall'azienda, è la possibilità di migliorare le prestazioni del sistema anche senza modificare il codice sorgente. Il compilatore sviluppato da Flow identifica automaticamente le sezioni di codice che possono essere eseguite in parallelo e le assegna alla PPU, alleggerendo così il carico della CPU principale.

Nel corso dei test, Flow è riuscita a compilare programmi in linguaggio ad alto livello in binari estesi per architettura RISC-V, eseguendoli in un ambiente simulato basato su gem5, un simulatore open source utilizzato nel settore per la progettazione e l'analisi di processori. L'integrazione della PPU ha mostrato una riduzione significativa dei cicli (loop) ripetitivi nei carichi di lavoro paralleli, che invece risultano frequenti nelle CPU standard senza PPU.

I fondatori di Flow Computing, da sinistra  destra: Martti Forsell, Timo Valtonen, Jussi Roivainen

Secondo Martti Forsell, CTO e co-fondatore di Flow, questi primi risultati indicano che l'infrastruttura sviluppata consente di gestire in modo più efficiente alcune tipologie di codice. Il CEO Timo Valtonen ha aggiunto che il completamento di questa fase conferma l'allineamento con la roadmap tecnica dell'azienda.

Flow Computing si prepara alla prossima fase dello sviluppo, che prevede ulteriori analisi di modellazione delle prestazioni in scenari più ampi. L'obiettivo è portare la tecnologia verso la disponibilità commerciale per produttori di CPU interessati a integrare capacità di calcolo parallelo direttamente all'interno dei propri chip.

3 Commenti
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supertigrotto15 Maggio 2025, 13:57 #1
Se funziona,speriamo resti una azienda libera,senza essere acquisita da qualche pezzo grosso
paolo.oliva215 Maggio 2025, 16:17 #2
Originariamente inviato da: supertigrotto
Se funziona,speriamo resti una azienda libera,senza essere acquisita da qualche pezzo grosso


È un mondo di squali .. se funzia è già acquisita.
Miccia15 Maggio 2025, 21:05 #3
Quei 3 hanno già un'età, non vedono l'ora di vendere e andare in pensione alle Bahamas

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