Progetto STELLAR: l'Europa punta sulle batterie al litio metallico
L'Unione Europea finanzia con 7,9 milioni di euro STELLAR, ambizioso progetto quadriennale coordinato da Avesta Holding e Fraunhofer ITWM per sviluppare un impianto pilota roll-to-roll capace di produrre anodi al litio metallico con spessori da 5 a 15 micrometri
di Nino Grasso pubblicata il 03 Novembre 2025, alle 12:31 nel canale AppleLe batterie agli ioni di litio rappresentano oggi lo standard dominante per l'accumulo energetico, ma stanno progressivamente raggiungendo i limiti imposti dalla fisica e dalla tecnologia disponibile. La necessità di dispositivi con maggiore densità energetica spinge la ricerca verso soluzioni alternative, tra cui le batterie al litio metallico emergono come candidati particolarmente promettenti per la prossima generazione di sistemi di accumulo.
L'Istituto Fraunhofer per la matematica industriale ITWM ha avviato una collaborazione con 16 partner europei nell'ambito di STELLAR, acronimo che sta per "Safe, sustainable, and high-throughput production of reliable lithium metal anodes for gen 4b/4c/5 batteries". Le batterie al litio metallico offrono una densità energetica superiore rispetto alle controparti agli ioni di litio, caratteristica che si traduce in maggiore capacità di accumulo a parità di peso e volume. Vantaggi concreti derivano da tale proprietà: autonomie più estese per i veicoli elettrici e tempi di utilizzo prolungati per dispositivi portatili rappresentano solo alcuni dei benefici attesi.

Il Fraunhofer ITWM e i partner coinvolti mirano a trasformare tale potenziale teorico in realtà industriale attraverso lo sviluppo di un impianto pilota presso la sede belga di Avesta Holding, azienda specializzata nella produzione di batterie al litio che coordina l'intero progetto. L'impianto pilota utilizzerà una tecnologia di deposizione fisica da vapore roll-to-roll, con una capacità produttiva prevista di circa 60 chilometri di fogli anodici all'anno, con spessori del layer di litio compresi tra 5 e 15 micrometri. La sfida principale risiede nella gestione della reattività del litio metallico, elemento che richiede condizioni di produzione rigorosamente controllate e ambienti privi di atmosfera ossidante.
Il monitoraggio in linea delle proprietà del film durante il processo produttivo costituisce un aspetto cruciale del progetto, ed è previsto lo sviluppo di sistemi di metrologia ottica avanzata per controllare parametri chiave quali spessore dello strato, rugosità superficiale, conduttività elettrica e qualità dei bordi di taglio. Stefan Duran, responsabile del progetto presso Fraunhofer ITWM, ha sottolineato nel comunicato stampa ufficiale come l'ampio portafoglio di tecnologie di misurazione dell'istituto permetta di adattare individualmente i metodi più appropriati alle esigenze specifiche del processo.
Il finanziamento complessivo della Commissione europea ammonta a 7,9 milioni di euro per il periodo dal 1° giugno 2025 al 31 maggio 2029, con circa 757.000 euro destinati specificamente allo sviluppo della tecnologia di misurazione ottica da parte di Fraunhofer ITWM. STELLAR rappresenta un tassello fondamentale nella strategia europea per raggiungere l'autonomia nella produzione di batterie avanzate, con incluse strategie di economia circolare per massimizzare il recupero del litio durante la produzione e a fine vita delle batterie. L'obiettivo di essere indipendenti in un settore sempre più dominato da realtà cinesi è stato recentemente discusso anche dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha spiegato nel dettaglio su cosa si fonda il progetto RESourceEU.










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6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDoveva essere fatto il contrario: PRIMA sviluppi la tecnologia, POI forzi il passaggio ad essa.
Invece ci hanno costretto ad un salto nel vuoto che ci sta portando al suicidio economico.
Ben fatto VdL e verdi. E' così che si fa la "sostenibilità".
Doveva essere fatto il contrario: PRIMA sviluppi la tecnologia, POI forzi il passaggio ad essa.
Invece ci hanno costretto ad un salto nel vuoto che ci sta portando al suicidio economico.
Ben fatto VdL e verdi. E' così che si fa la "sostenibilità".
Se ti informi bene, scoprirai che 10 anni fa hanno fatto incontri e riunioni tra i rappresentanti di gruppi automobilistici europei e la commissione europea (grandi capi dell'auto e VdL), avevano visto che dalla Cina stavano per arrivare auto elettriche, oltre alle Tesla, perchè in Cina tutti hanno messo delle fabbriche e i cinesi hanno studiato la tecnologia dalle fabbriche Tesla a quelle BMW, i grandi CEO hanno detto alla VdL "ce la faremo a realizzare auto elettriche economicamente competitive per il 2030/2035!" e invece...
Non si tratta solo di ecologia, l'ecologia è uno dei fattori, e la VdL non si è mossa senza chiedere
Chiaramente! Ennesimo spreco di denaro piuttosto avrebbe avuto senso investire in un progetto di batterie di altra natura ma investire oggi sul litio quando ormai il treno è perso è veramente una cazzata epocale.
Finirà come dici come Northvolt e qualcuno si riempirà le tasche di soldi.
Non si tratta solo di ecologia, l'ecologia è uno dei fattori, e la VdL non si è mossa senza chiedere
Che le case automobilistiche siano complici della situazione di oggi lo so benissimo, ma la VdL e verdi annessi doveva negare di incentivare questo piano di forzatura delle elettriche, al massimo dare dei soldi per gli investimenti sulla ricerca e sviluppo in modo da diventare competitivi, obbligando magari a ricerche comuni tra le case rivali per massimizzare i risultati nel breve periodo.
Invece gli incentivi che sono stati fatti fino ad oggi sono andati in tasca alle case per vendere paccottiglia elettrica realizzata per metà da componenti cinesi, quindi alla fine parte dei soldi sono andati a questi ultimi invece di rimanere in Europa per migliorare la situazione (economica o ambientale che sia).
Invece hanno incentivato la qualunque suicidandosi, perché le auto cinesi che costano poco (ma si può pensare di poter fare concorrenza alla Cina gareggiando sui costi? Ma che dementi) trovano il campo già arato: le colonnine ci sono, gli incentivi per il fotovoltaico sono stati dati, le restrizioni che puniscono i carburanti fossili sono sempre più numerose.
Ci siamo suicidati aprendo il portone del castello dopo aver eliminato i camminatoi e le trincee che facevano brutto.
Anche un contadino su un asino ora potrebbe assediarci, e infatti non c'è giorno che una auto elettrica di una compagnia sconosciuta non compaia in Italia.
Avessimo lasciato tutto com'era fino al momento in cui le case automobilistiche europee sarebbero state pronte con tecnologia propria a costruire auto elettriche, allora il discorso sarebbe stato diverso. Nel frattempo magari si trovava il modo di fare batterie diverse e migliori che queste sono proprio l'opposto della difesa dell'ambiente.
Con grande quota di socialisti annessi, l'europa del governo "arcobaleno"
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