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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Messaggi: 7071
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Attivazione dell'acqua
Periodicamente mi giungono documenti da parte di aziende che propongono sistemi di trattamento dell'acqua sia potabile che di processo in grado, stando alle dichiarazioni, di migliorare sensibilmente la qualità dell'acqua in termini di limitazione se non riduzione delle incrostazioni, limitazione dei fenomeni corrosivi, limitazione della crescita batterica.
La pratica attualmente utilizzata per il trattamento dell'acqua prevede azioni meccaniche di filtrazione, addolcimento per l'acqua che deve subire trattamenti di tipo termico, additivazione con biossido di cloro per il controllo della proliferazione batteriche (soprattutto legionella pneumophila), shock termico per le azioni di disinfezione d'urto, aggiunta di condizionanti di tipo polifosfati nelle linee ad uso umano ed inibitori chimici ed antialghe per gli mipianti tecnologici. Adesso mi è arrivata la documentazione di un sistema che abbina due macchine: una è un cilindro contenente sfere ceramiche che con il flusso d'acqua urtano l'una con l'altra "attivando" l'acqua grazie a microscariche elettriche che si generano per effetto piezo elettrico, l'altra è fondamentalmente una cella elettrolitica che produce due flussi d'acqua che vengono miscelati con la linea di acqua da trattare. Ne sapete qualcosa? Ho in mano un test che sembra comprovare li funzionamento della metodica, ma mi chiedo: ni fin dei conti si tratta di creare un sistema elettrolitico che libera ossigeno ed idrogeno nell'acqua per uccidere i batteri? Il principio secondo cui l'acqua così trattata dissolve le incrostazioni calcaree quale sarebbe? |
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#2 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2009
Messaggi: 2942
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Messaggi: 7071
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sono ignorante sia in biologia che in chimica così specifica, per cui mi chiedo, visto che sembra funzionare in qualche modo, cosa può essere che crea l'effetto positivo. Immaginavo che la microscariche piezoelettriche possano creare elettrolisi locale liberando acqua ossigenata o ossigeno molecolare che possono avere un effetto biocida, ma sul potere disincrostante non ho idee.
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Messaggi: 7071
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non si parla di potabilizzazione che è un discorso complesso, ma di presenza di batteri che nonostante l'acqua potabile sussistono praticamente ovunque, come la legionella pneumophila. Idem per le incrostazioni
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Messaggi: 7071
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non sto parlando di case, mi occupo di impianti per edifici comunitari quindi non è quello il problema, conosco bene le pratiche di trattamento acqua. La legionella è un batterio stronzo ed è praticamente ovunque, visto che non muore con quelle 4 gocce di cloro che sono nell'acquedotto e una volta arrivato, si annida e prolifera. Normalmente si debella periodicamente con shock termici e si tiene sotto controllo con biossido di cloro oppure con perossido di idrogeno e ioni argento ma non è un metodo approvato dal ministero della salute. Le incrostazioni le eviti dosando prodotti idonei tipo polifosfati e addolcendo, non c'è altra via sostanzialmente nota con certezza scientifica.
La domanda riguarda questo sistema. |
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