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#1 |
Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Apice (BN)
Messaggi: 178
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Fasori: molta confusione
Salve ho dei problemi con la conversione di funzioni da sinusoidali a cosinusoidale e viceversa e con i relativi fasori:
Partiamo da una funzione sinusoidale: f(t) = 5√2 sin(ωt + π/2) fasore = [5 ; π/2] -> x = 0 ; y = 5 trasformiamo f(t) sinusoidale in cosinusoidale sottraendo π/2 alla fase: f(t) = 5√2 cos(ωt + π/2 - π/2) = 5√2 cos(ωt) fasore = x = 5√2 cos(0) = 5√2 y = 5√2 sin(0) = 0 Partiamo ora da una funzione cosinusoidale: f(t) = 100 cos(ωt) fasore = x = 100 cos(0) = 100 y = 100 sin(0) = 0 trasformiamo f(t) cosinusoidale in sinusoidale sommando π/2 alla fase: f(t) = 100 sin(ωt + π/2) fasore = [100/√2 ; π/2] -> x = 0 ; y = 100/√2 COME MAI NON MI TROVO; DOVE SBAGLIO? GRAZIE |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2007
Messaggi: 967
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Io posterei qui: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1221191
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#3 |
Member
Iscritto dal: Nov 2004
Città: ROMA
Messaggi: 282
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passare ai fasori è semplice...
per prima cosa devi riportare la tua espressione al coseno, sfruttando le proprietà delle funzioni trigonometriche, ricondocendoti ad una forma del tipo f(t)=A*cos(ωt+phi) il tuo fasore sarà X + jY, dove X=A*cos(phi) Y=A*sin(phi)
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Ho effettuato compravendite con: sebby78, 2fst4rc, demon01, !ç£m@N, Ventresca, Ultraplex, ERT |
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#4 | |
Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Apice (BN)
Messaggi: 178
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Quote:
per esempio la funzione che ho riportato di sopra: f(t) = 5√2 sin(ωt + π/2) F = [5 ; π/2] -> 5i (questo fasore lo ho preso sul libro quindi dovrebbe trovarsi) A questo punto volendo convertire la funzione in coseno, sottraggo π/2 allo sfasamento e applico le tue formule: mi trovo F = 5√2 (parte immaginaria 0) come vedi fasori completamente diversi... ![]() (Potresti farmi tu un esempio di conversione di questa funzione? GRAZIE) |
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#5 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2006
Messaggi: 670
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Quote:
cmq mi sembra troppo meccanico come ragionamento e questo lo rende più difficile di quanto sembra! se hai una funzione del genere: f(t)=A*cos(ωt+phi) scrivi il fasore così: F(t)=A*e^j(phi)------->moltiplicato per e^jwt e presa la parte reale è la funzione. se hai invece: f(t)=A*sin(ωt+phi) F(t)=A*e^j(phi-pigreco/2) e la parte reale(preventivamente moltiplicata per e^jwt) è ancora la tua funzione! alla fine basta ricordarti che il termine e^jwt è omesso perchè presente in ogni fasore...una semplificazione di cui ci ricordiamo antitrasformando. PS:scrivertelo come parte reale e immaginaria (non so che calcoli stai facendo...)dipende dai casi in cui ti trovi...in una somma ti risulta facile in un prodotto è sconsigliato! Ultima modifica di The_Fragger : 15-07-2009 alle 08:56. |
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#6 |
Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Apice (BN)
Messaggi: 178
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Ragazzi, scusate la mia ignoranza ma ancora una volta non si trovano i conti:
partiamo dalla formula sopra stante: f(t)=A*sin(ωt+phi) F(t)=A*e^j(phi-pigreco/2) il che dovrebbe corrispondere a: A*[cos(phi-pigreco/2) + j sin(phi-pigreco/2)] passando ora al numerico: f(t) = 5√2 sin(ωt + π/2) che dovrebbe corrispondere a: F = (5√2)*[cos(π/2 - π/2) + j sin(π/2 - π/2)] che in forma algebrica dovrebbe essere: F = 5√2 ben diverso dal F = 5j (risultato che ho preso dal libro) (potreste risolvere anche voi il mio esempio numerico?) |
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#7 |
Member
Iscritto dal: Nov 2004
Città: ROMA
Messaggi: 282
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i libri sono pieni zeppi di errori, più di quanto sembra...
![]() alla fine del corso di elettrotecnica ho portato 2 pagine di correzioni al professore che aveva scritto il libro di esercizi ![]() il risultato del libro è palesemente errato, a meno che il tizio che lo ha scritto abbia una visione tutta sua dei fasori
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#8 |
Member
Iscritto dal: Nov 2004
Città: ROMA
Messaggi: 282
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ps: quando usi i fasori non sei più nel dominio del tempo, quindi è sbagliato scrivere F(t) per indicare il fasore
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2006
Messaggi: 670
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cioè ma il termine e^jωt non lo vuoi proprio mettere!!
f(t) = 5√2 sin(ωt + π/2) il fasore è F(ω)=5e^jωt+π/2-π/2=5e^jωt allora il √2 lo togli perchè prendi i valori efficaci....ed il termine e^jωt lo metti da parte perchè stai lavorando con una sola sinusoide...DOMINIO FASORIALE...e quindi è presente ovunque...lo rimetti alla fine. f(t) =√2 Re {F(ω)} PS:lo puoi vedere anche così il seno è la parte immaginaria del fasore e quindi puoi scrivere F(ω)=5e^jωt+π/2 e la tua fuzione f(t) è praticamente la parte immaginaria. infatti tolto e^jωt viene : F(ω)=5e^π/2=5j |
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#10 | |
Member
Iscritto dal: Nov 2004
Città: ROMA
Messaggi: 282
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Quote:
e se proprio vogliamo mettere i puntini sulle i un fasore non è una funzione di ω e(t)=A*cos(ωt+phi) -> funzione in regime permanente E=A*e^(j*phi) -> fasore associato a tale funzione
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Ho effettuato compravendite con: sebby78, 2fst4rc, demon01, !ç£m@N, Ventresca, Ultraplex, ERT Ultima modifica di Darmur : 16-07-2009 alle 21:10. |
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#11 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2006
Messaggi: 670
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Quote:
Ma secondo te senza il termine e^jwt e utilizzando la formula di eulero ti trovi?? come hai scritto tu utilizzando la formula di eulero vengono due costanti altro che sinusoidi... Poi ti stai perdendo in un bicchiere d'acqua...perchè è inutile girarci intorno se hai un seno due sono le vie! o sottrai pigreco/2 alla fase e il tuo segnale sarà la parte reale oppure prendi la fase così com'è e poi il tuo segnale è la parte immaginaria!! Infatti "magicamente" nei due casi il risultato è lo stesso! alla fine i ragionamenti sono uguali...poi se tu vuoi ostinare a dire che il libro ha sbagliato fai pure,io mi preoccuperei prima di aver capito ![]() |
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#12 |
Member
Iscritto dal: Nov 2004
Città: ROMA
Messaggi: 282
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appena ho un attimo riprendo il mio libro di elettrotecnica e ti posto le pagine relative alla teoria e all' utilizzo dei fasori.
tralasciando comunque la definizione teorica precisa (continuo a ripetere comunque che il fasore è un numero complesso e basta, la dipendenza da omega non esiste perchè sei nell' ipotesi di un sistema isofrequenziale), i conti non tornano proprio perchè nel tuo penultimo post dai come soluzione quella sbagliada del libro, ovvero j5, mentre il fasore di quella funzione è reale.
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2006
Messaggi: 670
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Quote:
quindi inutile discutere su una cosa tanto inutile. ![]() Guarda se fosse stato un compito articolato dove c'erano più operazioni e dopo aver fatto queste dovevi antitrasformare ero il primo a dire che il risultato era sbagliato!Dato che ci è stato insegnato che dobbiamo prendere parte real. Io sto solo dicendo che nel caso postato è ACCETTABILE anche la soluzione scritta F=5j ,PURCHè nella anti trasformazione si prenda la parte immaginaria! f(t)=Im{Fe^jwt} alla fine si ha l'identico risultato! Poi siceramente farmi tante pippe mentali su una antitrasformazione del genere nemmeno me ne tiene tanto...però penso che almeno su questo possiamo concordare...sennò davvero entro in crisi ![]() |
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