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#1 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Torino
Messaggi: 6840
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Termodinamica
C'è una questione che non mi è chiara..
Prendiamo una delle isoterme PV di un gas ideale. Il lavoro in una trasformazione isoterma reversibile è rappresentato dalla superficie sottesa alla isoterma con base V(2)-V(1). Nel caso di una trasformazione ideale a pressione costante invece l'area ( o l'integrale, che di si voglia) è il rettangolo di altezza P(cost) e base V(2)-V(1). Nel caso in cui all'equilibrio P(esterna)=P(interna) si ha il minimo del lavoro reale.Se però nel cilindro perfetto in cui avviene la trasformazione, impongo che V(2) non possa scendere più di un certo livello ( mettendo dei perni a bloccare il pistone) ed aumento la pressione esterna avrò un lavoro maggiore. Ora.. mi piacerebbe capire, aldilà delle espressioni matematiche, perchè il lavoro fatto sul gas è maggiore. Se vogliamo metterla in altri termini, perchè viene prodotto più calore(la trasformazione è isoterma, non adiabatica )? Ultima modifica di stbarlet : 08-11-2007 alle 17:11. |
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#2 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Messina
Messaggi: 728
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Lo stesso se blocchi il pistone, una volta che le pareti sono tutte ferme non puoi fare più lavoro sul gas. |
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Messaggi: 1364
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uhm... non è che il lavoro complessivo della pressione esterna viene scaricato sui perni una volta che è bloccato??
credo che comunque non ho capito tanto bene il tuo quesito. prova a rispiegarlo. ps. si sono tornato. ciao a tutti! istantaneamente le due pressioni sono sempre uguali se parliamo di trasformazioni reversibili. |
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Messina
Messaggi: 728
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Si certo se la trasformazione è reversibile ci deve sempre essere equilibrio.
Però se il lavoro deve essere fatto dalle forze di pressione esterne, e se la pressione esterna è uguale a quella interna, non ci può essere lavoro. |
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#5 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Messaggi: 1364
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Quote:
il problema è che una volta bloccato il pistone le forze esterne non fanno più lavoro perchè non c'è spostamento. L = integrale(F ds) integrale nullo, lavoro nullo. |
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#6 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Messina
Messaggi: 728
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Nel caso in cui all'equilibrio P(esterna)=P(interna) si ha il minimo del lavoro reale. Dato che parla di equilibrio non penso che parli dei singoli istanti di tempo della trasf. isoterma. Per questo ho detto che il lavoro è nullo, pensavo fossero le condizioni iniziali. |
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Torino
Messaggi: 6840
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Ok provo a spiegarmi.
[img=http://img34.picoodle.com/img/img34/5/11/8/t_isotermam_267f113.jpg] l'area sottesa alla curva rappresenta il lavoro nella trasformazione reversibile . l'area del rettangolo formato dalla superficie colorata in grigio, più quella puntinata in rosso, rappresenta il lavoro fatto da una pressione esterna costante. La pressione esterna all'equilibrio è uguale a quella interna. Quella è una trasformazione reale, ed è quella in cui il lavoro è minimo. Il rettangolo formato dal precedente più la superficie di quello bianco, rappresenta il lavoro fatto dalla pressione esterna costante, nel caso in cui questa sia maggiore della pressione necessaria per portare un gas ad un certo volume V. A me interessa l'ultimo tipo di trasformazione.. quella in cui P(est)>P(int) in cui parte del lavoro viene trasformato in calore. mi interessa capire proprio molecolarmente cosa accade in questo caso. Ultima modifica di stbarlet : 08-11-2007 alle 23:55. |
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Torino
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Messina
Messaggi: 728
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A parità di volume (Quello raggiunto a fine trasformazione) la prima volta la pressione del gas e più bassa rispetto alla seconda volta quindi per la legge dei gas (PV=NRT) nel secondo caso anche la temperatura deve risultare più alta.
Microscopicamente non so dirti cosa cambia, la questione è che i parametri P,V,T per i gas sono legati da quella relazione. |
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#10 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Torino
Messaggi: 6840
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Non può essere come hai detto.. nella prima delle due trasformazioni reali, quella in cui la pressione esterna è la minima pressione che serve a portare un gas ISOTERMICAMENTE ad un dato volume.. nel secondo caso, stiamo sempre parlando di trasf isotermica, quindi la temperatura non varia, e a fine trasformazione non variano neppure P e V ( parlo sempre del cilindro, che in questo caso ha i perni per fermare il pistone)! |
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#11 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Città: Livorno
Messaggi: 6659
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Beh, la densità di gas è maggiore. Quindi più interazioni tra molecole, e più calore.
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#12 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
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Comunque le interazioni sono funzioni della sola T.. e T non varia
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#13 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Città: Livorno
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#14 |
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Iscritto dal: Apr 2003
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#15 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
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![]() Quella del gas, la quantità di molecole per unità di volume.
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#16 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Torino
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#17 | ||||
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Senior Member
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Messaggi: 16538
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Di termodinamica sono un po arrugginito... Sorry... Cerco comunque di fare qualche osservazione, sperabilmente costruttiva.
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nel caso della trasformazione a pressione costante ( isobara ) ti sposti da una isoterma ad un'altra quindi la temperatura varia. Con essa l'agitazione termica del gas. Quote:
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che sono le tre curve tracciate sul piano pv. Quote:
l'iperbole che lega P e V è un'isoterma, ma le due rette come detto sono isobara ( orizzontale ) e isocora (verticale) |
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#18 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Vergate Sul Membro (MI)
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PS. nelle trasformazioni reversibili, in quanto tali, l'entropia del sistema è nulla quindi il lavoro prodotto è sempre massimo. nelle trasformazioni reali parte del calore va ad aumentare l'entropia, quindi il lavoro non è massimo Ultima modifica di hibone : 09-11-2007 alle 12:42. |
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#19 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Messaggi: 1364
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altrimenti non si può più parlare di lavoro come spazio sotteso da una curva nel piano PV. |
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#20 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Torino
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Di termodinamica sono un po arrugginito... Sorry... Cerco comunque di fare qualche osservazione, sperabilmente costruttiva.
Quote:
Quote:
Ora.. se voglio portare lo stesso gas, allo stesso volume, posso applicare una pressione esterna maggiore di quella precedente compiendo un lavoro maggiore ( rappresentato in grafico, dal rettangolo più grande ) . Ovviamente devo bloccare il pistone una volta raggiunto il volume V, perchè altrimenti il sistema evolverà fino a quando P(est)=P(int) A me interessa capire, molecolarmente parlando, cosa accade. Quote:
le linee si riferiscono alla pressione esterna. il gas se ne sta sulla sua isoterma. Ultima modifica di stbarlet : 09-11-2007 alle 13:26. |
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