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Old 27-04-2008, 17:41   #1
Snowfortrick
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[GUIDA] Sistemi a liquido dalla A alla Z - Kit High-End


Hanno preso parte alla realizzazione di questa guida : Soulman84,TigerTank,F1R3BL4D3,Ricardods,Fraggerman,maxvi8,andrea-48,Gioz


Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla "vecchia" guida sugli impianti a liquido : molti se la ricorderanno per sempre. Si ringraziano fin da subito gli utenti che piano piano parteciperanno a questo thread e che con le loro esperienze (sia positive che negative) e scambi di idee contribuiranno ad espanderlo e a migliorarlo sempre di più. Lo scopo principale di questa guida è quello di creare non solo una fonte di apprendimento per i neofiti ma anche un punto di riferimento per gli esperti.

Prima nota preliminare :

Molte persone aprono topic nuovi e chiedono cose scontate e magari già ripetute più volte, e non fanno una replica a questa discussione, MALE. Se postate qua c'è più probabilità di risposta e più velocità, nonchè aiutate le altre persone in un futuro, perchè magari incontrano i vostri stessi problemi. Per questi motivi si sconsiglia inoltre di chiedere informazioni utilizzando i pvt, ma di rendere tutti partecipi postando sul thread. Grazie

Seconda nota preliminare :

Molti utenti alle prime armi si potrebbero scoraggiare nel vedere una guida così ampia, che si dilunga in spiegazioni alcune volte noiose ed inutili, ma se volete conoscere davvero tutto di questo molto vi consiglio di leggerla, poi non avrete più molti dubbi; ovvio che le cose essenziali da conoscere non sono tutte queste dato che la guida iniziale ha subito un evoluzione anche per gli utenti non proprio alle prime armi, ma se vorrete diventare "esperti" c'è molto da conoscere, perciò non scoraggiatevi e leggete leggete leggete.


Terza nota preliminare :

Evitate di chiedere consigli in pvt agli autori del thread, tutto il nostro sapere è scritto in queste pagine, cos'altro vi potremmo dire in pvt? Se avete bisogno di informazioni, usate il thread, anche perchè la gente che vi può aiutare è più numerosa


ATTENZIONE : volete pubblicare le foto del vostro impianto? Fatelo qui [OFFICIAL GALLERY] Liquid Cooling [OFFICIAL GALLERY]

INTRODUZIONE


Nei casi in cui si ha la necessità di dissipare grandi quantità di calore, troviamo quasi sempre un sistema di raffreddamento a liquido, basta pensare ad esempio alle automobili o alle moto. In questi ultimi anni tale pratica è stata introdotta anche nel campo dei pc, soprattutto in seguito alla diffusione della pratica dell'overclock. Come sapete, questa consiste nell'innalzare le frequenze di funzionamento di un processore (CPU, GPU, Nb, ecc...) in modo da ottenere un incremento di prestazioni; ciò però ha il suo rovescio della medaglia, ovvero un aumento del calore prodotto che va ovviamente dissipato. Per rendersi conto di quanto sia problematico gestire una tale situazione, basta ricordare che lo scambio termico tra processore e dissipatore avviene attraverso una superficie molto ridotta, quindi il rapporto tra potenza dissipata e superficie di dissipazione è molto elevato. Per questi motivi gli impianti a liquido diventano quindi necessari, specialmente in overclock, per poter superare i limiti imposti dai dissipatori ad aria. Anche i dissipatori ad aria più potenti, voluminosi ed avanzati hanno difficoltà a smaltire, la maggior parte delle volte, tali quantità di calore, senza contare poi che ventole ad alta portata sono in genere (molto) rumorose. Da qualche tempo quindi non stupisce che sempre più persone si siano rivolte a sistemi di raffreddamento a liquido, i quali riescono a garantire prestazioni eccellenti, ben lontane da quelle di qualsiasi dissipatore ad aria (almeno la maggior parte delle volte). L'acqua infatti ha il grande pregio di assorbire e condurre il calore in maniera molto più efficace rispetto all'aria. Appassionati e produttori del settore si sono ben presto resi conto della possibilità di applicare tale principio anche ai computer e da qui è nato e cresciuto un variegato mercato di soluzioni per il raffreddamento a liquido : dai singoli componenti come waterblock, vaschette, pompe e radiatori, fino d arrivare a kit completi o case con tanto di sistema a liquido integrato o predisposti per tale scopo. Soluzioni artigianali o commerciali per tutti i gusti e tutte le tasche. Come per tutti gli altri prodotti, anche gli impianti a liquido con il passare del tempo sono soggetti a delle evoluzioni. Ad esempio, per quanto riguarda le pompe, che sono il cuore dei nostri impianti a liquido, si è passati dall'utilizzo di quelle a 220V già esistenti per altri scopi (es. acquari) a quelle industriali o specifiche (Laing, Swiftech, Sanso, ecc...) collegabili all'alimentatore. Altro esempio sono le vaschette: da contenitori amatoriali come cassette elettriche o contenitori alimentari si è passati a prodotti specifici ben più pratici ed evoluti. Molti sicuramente ricordiamo che l'acqua e la corrente elettrica non vanno molto d'accordo; anzi, possono divenire un mix molto pericoloso, anche per le persone. Una perdita d'acqua all'interno di un PC potrebbe avere effetti catastrofici. Fortunatamente però la conduttività elettrica dell'acqua deriva principalmente dai minerali che in essa sono disciolti, quindi utilizzando acqua distillata i rischi si riducono drasticamente. Ovviamente non é mai una bella cosa versare dell'acqua su dei circuiti in tensione, se peró si utilizza acqua distillata, con radiatori e tubi puliti, in un circuito isolato dall'esterno, o magari si mettono in circolo appositi additivi non conduttivi come i PC-ICE, si puó stare tranquilli. Degli additivi ne parleremo ampiamente più avanti. La migliore strategia comunque é la prevenzione, e raccomandiamo di verificare la tenuta del sistema prima di montarlo, controllando che non ci sia alcuna perdita. Anzi, sarebbe molto meglio montarlo PRIMA esternamente per qualche ora per testarlo a fondo, in modo tale da eliminare il rischio di danneggiare, a causa di una perdita magari, il proprio hardware. Per chi ha una pompa a 220V il problema non si pone : basta prendere i vari componenti dell'impianto, collegarli su un tavolo o dove meglio si ritiene opportuno e riempire l'impianto, tanto basta solo una presa di corrente dove attaccare la pompa. Come si fa a far partire una pompa a 12V invece? Il metodo più gettonato consiste nel fare un ponticello sul molex a 24 pin del proprio alimentatore, precisamente bisogna collegare con un filo metallico il pin del filo verde con un altro qualsiasi pin del filo nero.



In questo modo il vostro alimentatore, accendendolo, partirà. A questo punto vale lo stesso discorso fatto per le pompe a 220V, solo che in questo caso invece di collegare la pompa ad una presa di corrente dovrete collegare il molex della vostra pompa a 12V ad un molex del vostro alimentatore. Non sono solo gli overclocker a volere tali kit; anche molti utenti "normali" infatti si rivolgono a questa tecnologia per eliminare le "rumorose" ventole, senza necessariamente dover overclockare il proprio PC (anche se la tentazione é forte quando si vede il proprio processore lavorare a temperature poco lontane dalla temperatura ambiente). Oggi giorno è quasi del tutto abbandonata la pratica di utilizzare l'impianto accoppiato a delle celle di peltier poichè le prestazioni ed i consumi, in relazione alla scarsa efficienza delle celle stesse non permettono di raggiungere traguardi record incrementando però le accortezze da seguire per non incombere in problemi derivati da condensa ed eventuali alimentatori ad esse dedicati.

PRO E CONTRO


I vantaggi di un impianto sono innumerevoli ma non è tutto oro quello che luccica. Per non annoiarvi con lunghi testi da leggere si schematizza un pò la cosa.

PRO:
-Temperature decisamente inferiori a differenza di quelle ad aria.
-Manutenzione minima.
-Impatto visivo di non poco conto.

CONTRO:
-Prezzo non proprio adatto a tutti.
-Qualche difficoltà iniziale di montaggio causa inesperienza.
-Poca praticità nel togliere/sostituire pezzi all'interno del pc.
-Rischio, anche se minimo, di avere una perdita

Riguardo al silenzio, bhè il discorso è più complesso...rimandiamo quindi a una chiave di lettura più generale qui

Questo è in linea di massima un sistema a liquido molto schematizzato, anche se le varianti sono moltissime, perciò non prendiamo alla lettera ogni cosa.

I VARI KIT VENDUTI


Pian piano che la richiesta di impianti a liquido si fa più forte sempre più produttori tirano fuori kit più o meno completi. Bisogna distinguere questi kit in base a due canoni. C'è chi passa al liquido senza pretendere le prestazioni più estreme, ma in cambio vuole facilità di assemblaggio e manutenzione ridotta al minimo. La guida illustrata e tutte le componenti necessarie incluse rendono questi impianti semplici da realizzare e da gestire, di contro però ci sono le prestazioni che possono essere eguagliate da un buon sistema ad aria. C'è chi invece punta alle prestazioni estreme, e in genere si tratta di utenti esperti o molto esigenti. Ci sono noti produttori italiani che si danno "battaglia" a colpi di innovazioni sempre più performanti per i loro impianti. E' il caso di Lunasio e Ybris che offrono soluzioni di alta qualità e in genere un'assistenza migliore rispetto a quella che copre i kit offerti dalle grandi aziende (ricordiamo anche Oclabs, che purtroppo ha cessato l'attività da pochi mesi). Ci sono ionltre produttori esteri che stanno andando alla grande ed offrono componenti molto performanti e qualitativamente ottimi,come Danger-Den, EK, D-Tek e altre. Insomma di kit e componenti in commercio se ne trovano tantissimi, ognuno con i suoi pregi e difetti. Cercare di raccoglierli tutti è un opera davvero complessa per cui non ci proviamo nemmeno. Concludendo possiamo di certo affermare che la scelta è ampia e ognuno può decidere in base alle proprie esigenze, capacità o costi. Bisogna decidere innanzitutto cosa vogliamo da un kit, la facilità di montaggio, le prestazioni, o un compromesso tra i due : certo è che alla fine le soddisfazioni non mancheranno.

2 esempi di kit pronti all'uso, da sinistra, Swiftech H20-220 Apex™ Ultra, XSPC X2O Delta

Ultima modifica di Snowfortrick : 27-03-2012 alle 02:12.
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Old 27-04-2008, 17:42   #2
Snowfortrick
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COMPONENTI


Che cos'è un waterblock??

Waterblock (tradotto in modo letterale blocco d'acqua,chiamato in genere tra gli amatori wb,wubbo,wubbì) : Componente che permette di scambiare il calore con una determinata parte del nostro pc. Il principio di funzionamento è questo : l'acqua, fatta circolare da una pompa, passa attraverso il waterblock,acquistando il calore dalla fonte su cui il waterblock è posizionato(sia essa una cpu, gpu o chipset)e cedendolo al resto dell'impianto. Sarà poi compito del radiatore di scambiare il calore acquistato dall'acqua con l'ambiente esterno, l'aria della nostra stanza per esempio.In parole povere il principio base non si discosta da quello dei dissipatori ad aria,l'unica differenza sta nel fatto che si usa l'acqua per trasferire il calore dalle zone calde. Esistono diversi tipi di waterblock adatti ai diversi componenti che generano calore in un pc; si parla quindi di waterblock per CPU,per GPU,CHIPSET,MOSFET, RAM e HARD DISK. Inizlamente i waterblock erano degli anonimi blocchetti di rame mentre ora accanto all'evoluzione della capacità dissipante è diventato importante anche il lato estetico, il waterblock dev'essere bello da vedere oltre che essere performante.


WATERBLOCK CPU


Ovviamente il wb più importante è quello che raffredda la CPU. Quest'ultima è una delle componenti del pc che scalda di più, per questo il sistema va ben calibrato, facendo arrivare una buona portata e acqua fresca al processore. Ne esistono di diversi tipi: a canaline, pins ecc ecc..
L'evoluzione dei waterblock è stata crescente,passando da waterblock a canalina a waterblock più sofisticati,come il waterblock a semisfere della Ybris (ACS),il D-Tek Fuzion con base interna a 340 pin e diffusori intercambiabili (che permettono un aumento delle prestazioni) o l'EK Supreme,uno degli ultimi nati,in cui l'acqua passa attraverso un diffusore in cui sono stati praticati tagli al laser,per poi incontrare a strettissimo contatto la base interna del waterblock,che ospita 49 microcanali attraverso cui l'acqua fluisce per poi uscire dal waterblock. Nel caso specifico dell'EK Supreme i microcanali causano, per via di una marcata differenza di pressione, un'accelerazione del liquido che non solo risulterà molto veloce ma al contempo contatterà un'ampia superficie in un ridotto volume.
Tale evoluzione è dovuta al tentativo di ricavare sempre maggior superficie di contatto tra wb e liquido mediante uno sviluppo geometrico della massa in relazione alle moderne tecnologie e processi produttivi.

Ybris A.C.S.



D-Tek Fuzion



EK Supreme



Il waterblock generalmente è fatto di rame elettreolitico e può essere ricavato da un blocco pieno,scavato all'interno praticando fori ai lati che poi vengono chiusti da dei “tappi” oppure può essere in 2 o più pezzi (in questo caso si parla di BASE e TOP del waterblock),rendendolo smontabile per una manutenzione e pulizia più semplice. Il top del waterblock può essere di vari materiali,rame,delrin o plexiglass. Presenta generalmente due raccordi,che permettono l'entrata e l'uscita dell'acqua: di solito i wb accolgono raccordi filettati da 1/4” a gas,e se non specificato dal produttore in genere i raccordi sono equivalenti,cioè possono fungere da ingresso o uscita dell'acqua. I waterblock sono all'incirca di 6cm per lato,quanto basta per coprire interamente l'HIS della cpu e ovviamente le superfici a contatto del processore sono in genere rettificate in modo da avere una planarità perfetta : alcuni addirittura sono lappati a specchio per massimizzare il contatto CPU-WB. Inoltre le case costruttrici si sbizzarriscono con le innovazioni,per esempio l' Ybris ACS Black Pearl, trattato in PVD (processo di ionizzazione sotto vuoto) in grado di conferire alle superfici una incredibile resistenza ai graffi ed agli agenti aggressivi acidi di qualsiasi tipo. I wb per CPU attualmente hanno una staffa avvitata direttamente al corpo centrale del waterblock,staffe che sono di solito universali o quasi(al massimo c'è distinzione tra staffa per socket 775 o AM2,ma ne esistono anche di universali),e il montaggio avviene : serrando 4 viti guida nei 4 buchi della motherboard, posizionando il wb nelle guide,e serrandolo con 4 viti(a pomello anche) corredate da 4 molle( tutti accessori forniti con il wb). Esistono ancora staffe di vecchio stampo,non avvitate al corpo centrale del wb,che ormai stanno un po' scomparendo.

Staffa "old"


Staffa "new"


Il peso dei waterblock per CPU si aggira attorno ai 400 gr,anche meno.. perciò non ci sono problemi di peso in ogni caso. Spesso vengono accompagnati da una backplate(accessorio presente anche in molti dissipatori ad aria di alto livello) che elimina il problema dell'incurvamento della mainboard intorno al socket,favorendo un contatto migliore tra Cpu e Wb. Tra i più grandi produttori italiani si ricordano : Ybris,Lunasio e Oclabs,mentre tra marche estere più rinomate : DangerDen, EK, D-Tek,Swiftech e molte altre.

15 waterblocks in test

Fuzion v2 vs EK Supreme vs Swiftech Apogee GTZ, test su quad core

Waterblock Shootout

Swiftech Apogee GTZ vs D-Tek Fuzion V2 As-Shipped

WATERBLOCK VGA


(bisogna inserire quanti watt ci sono da dissipare e se scalda più della cpu,io non lo so^^) (si può provare a chiedere a Zilla su PCTuner per questa info)← discorso generico, per me non serve.
La seconda maggiore fonte di calore nei nostri pc deriva dalla VGA. E' sicuramente il waterblock che ha avuto una grandissima evoluzione,cosa che dipende soprattutto dal mercato delle schede video. Esistono 2 tipologie ben distinte di waterblock per VGA : gli “only-GPU” e i “full-cover”. Gli “only-GPU” si occupano di raffreddare la sola GPU : si deve quindi optare per dissipatori passivi per raffreddare le ram e i mosfet, lasciati probabilmente scoperti dalla rimozione di un eventuale dissipatore ad aria,stock o non che sia. In realtà esistono anche dei waterblock per le sole ram della VGA o per i mosfet da accoppiare a questi tipi di wb,ma queste soluzioni sono di difficile reperibilità,per poche schede video e ormai andate in disuso a causa del'uscita dei wb “full-cover”. Il vantaggio di questi wb è che offrono prestazioni leggermente maggiori rispetto ai “full-cover” e permettono di essere riadattati,staffa permettendo, su altre VGA,inoltre costano meno rispetto ai wb “full-cover”.Tra i più importanti si annoverano lo Swiftech MCW60,Ybis K7(in uscita l'ACS per VGA,in data da definirsi (si potrebbe mettere un link con l'immagine dei flussi interni dell'ACSG)) e il D-Tek fuzion GFX.

Fuzion GFX


Relativa realizzazione


I “full-cover”,come si evince facilmente dal nome, sono wb che consentono un raffreddamento totale della VGA, perchè la “coprono” interamente,GPU-RAM-ALIMENTAZIONE. I vantaggi sono palesi : viene meno l'esigenza di comprare dissi passivi per ram e mosfet,che cmq hanno un loro costo,zone che vengono quindi raffreddate a liquido e non “ad aria”.C'è però da dire che anche se le VGA attualmente in commercio hanno memorie che non scaldano molto,rimane il problema dei mosfet, per i quali occorre mettere una ventola che soffi sui dissi passivi in caso di wb “only-gpu”. Il wb “full-Cover” elimina quindi questo problema, ma ha anche lui i suoi difetti : è leggermente meno prestante dei wb “only-GPU” e costa un po' di più,senza contare che se cambiate vga con un modello diverso,dovete comprarvi un altro wb,dato che non è compatibile. Inoltre non è detto che esista un wb “full-cover” per la vostra attuale VGA,specialmente se non proprio recentissima. Per quanto riguarda l'estetica...de gustibus,se è solo quello il vostro dilemma sta a voi la scelta.

Fullcover by EK


Relativa realizzazione con wb by Danger Den


EK VGA Supreme Acetal Review by nexthardware.it

WATERBLOCK CHIPSET


(bisogna inserire quanti watt ci sono da dissipare) (si può provare a chiedere a Zilla su PCTuner per questa info)← discorso generico, per me non serve.
Con l'evoluzione del sistema di raffreddamento si è passato a dei waterblock più evoluti e il raffreddamento è passato dal processore al chipset e successivamente alla scheda video. Il wb per chipset,la cui evoluzione non è stata così grande, è leggermente diverso dal wb della CPU : sono ovviamente più piccoli, e hanno una struttura interna tipicamente ad alette,grandi o magari molto piccole. La quantità di watt da dissipare non è eccessiva e se ne consiglia l'utilizzo in caso di overclock abbastanza spinti o nel qual caso avete problemi di temperature con il vostro overclock, ma questo ovviamente è soggettivo.

Wb chipset by Enzotech


Wb chipset by EK


WATERBLOCK HDD


Il raffreddamento a liquido degli hd è molto poco usato attualmente, però per chi vuole anche questo ben venga. L'evoluzione di questi wb è stata minima,anche perchè poco usati.La struttura di un wb per HDD è ovviamente ben diversa da quella dei wb precedentemente citati. I wb per HDD sono in genere formati da 2 parallelepipedi che circondano i lati dell'HDD,oppure sono waterblock che si avvitano sotto l'HDD, praticamente dove c'è la circuiteria elettronica. Esiste anche una variante dei wb a “2 parallelepipedi” : il principio di funzionamento è lo stesso,solo che il waterblock costituisce un blocco unico che occupa uno slot da 5,25”(tipo una black-box),che permettere di contenere all'interno il vostro HDD. Rimane comunque una soluzione di nicchia,in quanto gli hard disk possono essere raffreddati in altre maniere più facili e più economiche. Una soluzione di questo tipo abbassa notevolmente la temperatura ancor più che con i "tradizionali" sistemi ad aria, elimando il rumore prodotto dalle ventole di cui questi sistemi dispongono.

In foto i 3 diversi modelli di wb per HDD


WATERBLOCK ALIMENTATORI

Per il raffreddamento degli alimentatori invece l'unico produttore è Lunasio che ha trovato il modo di costruire dei waterblock per alimentatori (Q-Tec 550V PFC). Il calore viene trasmesso dai dissipatori passivi dell'alimentatore ai waterblock che a loro volta lo trasmettono al liquido. Questa soluzione molto interessante pero non puo garantire una totale refrigerazione in quanto l'alimentatore è pieno di componenti che scaldano, per cui l'utilizzo di una ventola è sempre consigliato anche se a bassi voltaggi.

WATERBLOCK RAM

E’ possibile raffreddare a liquido anche le ram,anche se,come nel caso degli HDD,è una pratica abbastanza rara. Esistono sia wb che coprono un singolo modulo di RAM,si wb che ne coprono di più. Cito come esempio i waterblock della Koolance,ma ne esitono anche molti altri come quelli integrati nelle serie di ram OCZ Flex XLC. In realtà l’effettiva utilità di simili sistemi è da provare, specie nel caso di sistemi non overclockati o comunque non in maniera eccessiva : ovviamente andando a modificare pesantemente per esempio, i voltaggi, utilizzando un waterblock è possibile mantenere le temperature più basse. Questi sistemi sono vivamente consigliati in caso di altissimi voltaggi fuori norma.

Wb Ram by Koolance

Ultima modifica di Snowfortrick : 20-12-2008 alle 01:51.
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Old 27-04-2008, 17:42   #3
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WATERBLOCK MOSFET


Si potrebbe pensare che sia una pratica abbastanza rara,come almeno vedo in italia,ma a guarda un contesto più largo,Europa o America, ci si accorge che non è proprio così.Quando andiamo a raffreddare la cpu con un waterblock spesso priviamo la parte attorno al socket dello spostamento d'aria che creava il dissipatore sulla cpu, e specialmente in overclock spinti potrebbe verificarsi che il raffreddamento passivo utilizzato dalle varie motherboards risulti palesemente insufficiente. Si può benissimo risolvere con una ventola,magari downlvolta per non dar fastidio alle orecchie,che soffi sopra la zona in questione,cosa che si potrebbe fare e si fa spesso sopra i dissipatori passivi delle VGA(per chi ha scelto l'opzione “only-gpu”), si potrebbe risolvere con dissipatori passivi più performanti. Oppure ampliare il suo impianto con dei waterblock per mosfet. I wb mosfet infatti si stanno diffondendo sempre di più, ma cmq se ne consiglia un utilizzo solo in overclockpesanti,come già è stato detto sopra. La struttura interna tipicamente è a canalina,vedesi i wb EK come esempio.

Wb Mosfet by EK


Wb Mosfet by Mips

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Old 27-04-2008, 17:43   #4
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POMPA


Ora veniamo al componente che si potrebbe chiamare il cuore dell'impianto a liquido: la pompa. Essa è una parte essenziale di tutto il sistema, ed è quella che fa circolare l'acqua attraverso i waterblock e il radiatore. Inizialmente venivano usate pompe da acquario con funzionamento a 220V,che vengono utilizzate tutt'ora. Le cose principali da tenere d'occhio nelle pompe durante l'acquisto sono la portata e soprattutto la PREVALENZA, soprattutto se consideriamo le pompe che stanno dominando sempre di più il mercato,ovvero le pompe a 12V. Si, perchè se prima un cavo doveva spuntare dal pc per arrivare ad una presa di casa(oppure si ricorreva all'uso di un relè), adesso per far partire queste pompe bisogna attaccarle solo ad un molex del vostro PSU.
1)La portata di una pompa è la quantità di acqua che attraversa una sezione con area "A" nell'unità di tempo.
2)La prevalenza è il dislivello massimo di sollevamento che una pompa può complessivamente far superare all'acqua. Per quanto riguarda le pompe a 12V, è questo il dato da tenere in maggiore considerazione : più alta sarà la prevalenza, più alto sarà il vostro flow rate (=flusso),cosa che dipende anche dei componenti che costituiscono il vostro impianto. Un utente di un forum estero ha sviluppato recentemente un foglio excel dove è possibile calcolare il flow rate di un impianto a seconda dei componenti utilizzati : se ne consiglia caldamente la visione. E' ovvio che avere un flow rate maggiore, comporterà l'avere prestazioni maggiori, ma è utile ricordare che queste differenze non sono poi così marcate: il grafico sottostante è un esempio del come varia la temperatura sulla vostra cpu (in questo caso di un quad core sotto medio/pesante oc) al variare del flow rate



Si consiglia quindi di optare per una pompa che vi consenta di stare sempre sopra la soglia di 1 GPM, dato che sotto questa soglia si inizia a perdere molto e sopra di essa a guadagnare poco (l'ideale sarebbe stare tra 1-1,5 GPM)

Link al sito di Martinm210: http://www.martinsliquidlab.com

Interessante link sul fenomeno della cavitazione preso da ItaliaModding : Cavitazione questa sconosciuta!

Note sulle pompe a 12V :

Le pompe a 12v hanno la caratteristica(a differenza di quelle da acquario) di non aspirare il liquido,ma di riuscire a muoverlo solo quando questo è già presente al loro interno.
É quindi di VITALE importanza per la pompa a 12v che il liquido gli arrivi in modo abbondante anche a impianto fermo. Per questa ragione generalmente in ingresso della pompa si mette la vaschetta e la pompa stessa deve essere più bassa della vaschetta per favorire con la forza di gravità che il liquido arrivi correttamente. Bastano infatti pochi minuti di funzionamento a vuoto della pompa per danneggiarla irrimediabilmente!

Watercooling Pumps Guide Section v1.4 links

Flow Rate Estimator by Andrea-48

(Sezione pompe a 220V da ampliare,link al relè by maxvi8 http://www.insanewb.com/RECENSIONI/N...a/pagina01.htm)

Pompe a 220V (Hydor Seltz L20)


Pompe a 12V (Swiftech MCP655)


RADIATORE


Lo scopo del radiatore è quello di scambiare il calore dal liquido,che si è arricchito del calore prodotto dai componenti mediante i wb e cederlo all'ambiente esterno. Fondamentalmente un radiatore è un “canale” avvolto su se stesso in cui scorre il liquido,circondato da alette per aumentare la dissipazione del calore. In principio la sezione in cui scorreva il liquido era di forma circolare,ma col tempo si è preferito passare ad una sezione appiattita(dicesi radiatore A CELLE PIATTE) questo permette di aumentare la superficie di scambio termico,migliorando l'efficienza del radiatore stesso. Si trovano radiatori totalmente in rame,alcuni che hanno le celle in rame e il corpo alettato in alluminio,altri di solo alluminio(inutile dire che i più performanti sono quelli totalmente in rame). Attualmente la misura standard dei radiatori si misura in numero di ventole da 120mm di diametro installabili una accanto all'altra, si parla quindi di radiatori monoventola,se possono accogliere 1 sola ventola x lato,biventola se ne possono montare 2,triventola nel caso ce ne stiano 3. Ovviamente esistono anche radiatori più grossi e per altri tipi di ventole. Da non sottovalutare lo spessore di un radiatore,ricordiamoci infatti che più ampia è la superficie del radiatore e più esso sarà in grado di dissipare quantità maggiori di calore : attualmente stanno uscendo sul mercato radiatori molti spessi, sui circa 5-6cm,che garantiscono prestazioni superiori a radiatori spessi 3cm. Ci sono inoltre radiatori con le alette molte fitte, come i Black Ice, che ovviamente offrono prestazioni maggiori ad un rad “normale” : questo peculiarità comporta però l'utilizzo di ventole che siano in grado di spostare un buon quantitativo di aria(ne parleremo più avanti)

Thermochill PA120.3


HW Labs Black Ice GTX 360 GEN TWO


Alphacool NexXxoS Pro III Radiator Rev.2


Come già accennato all'inizio, il radiatore serve a cedere all'ambiente il calore acquistato dall'acqua, attraverso un flusso generato dalle ventole. Per quanto riguarda il flusso d'aria delle ventole, molti credono che le ventole debbano soffiare sul radiatore, come avviene ad esempio nel caso dei dissipatori ad aria. E' stato dimostrato che è preferibile che le ventole aspirino l'aria (la più fresca possibile) attraverso il radiatore per poi buttare fuori l'aria calda. Non solo : a causa del punto morto che le ventole hanno all'altezza del rotore (un cono d'ombra), è consigliabile l'uso di un convogliatore che distanzi le ventole di almeno 3 cm dal radiatore,in modo da sfruttare al meglio tutto il flusso che le singole ventole possono generare. Si rimanda ad una lettura più approfondita del problema a questo link :

STUDIO SUI FLUSSI D'ARIA

STUDIO SUI CONVOGLIATORI

GUIDA ALLA PULIZIA DEL RADIATORE



Particolare attenzione merita un discorso sulla posizione del radiatore. E' possibile integrare il radiatore all'interno del vostro case oppure anche all'esterno. Nel secondo caso le prestazioni risulterebbero migliori,in media di 4-5°, semplicemente perchè il radiatore lavora ad una temperatura più bassa (temperatura ambiente) rispetto a quella interna di un case. La scelta della posizione del radiatore va fatta in base alle proprie esigenze : c'è a chi piace avere tutto l'impianto all'interno del case e c'è chi cerca le prestazioni,come al solito a voi la scelta.

Radiatore (in questo caso radiatori) Esterno


Radiatore Interno


(qualche immagine esplicativa,più metodo Tiger Tank(metodo!, esagerato! AHAHAH. Semplicemente per superare il limite di lunghezza delle viti M3, farsi delle “viti” utilizzando spezzoni di asta filettata con dadi autobloccanti come testa ) per posizionare fuori il rad)

Sulle performance dei vari radiatori,si rimanda a questo link dove c'è una review : Roundup: 7 Triple-Radiatoren im Test

Comparati qui i nuovi radiatori X-Changer della Feser ai Black ice GTX :Radiator shootout

Come convogliatori “al volo” si possono usare anche i telai di vecchie ventole, basta tagliare i 3 sostegni del motore e voilà

VENTOLE


Alcune definizioni :

1)CFM : il piede cubo al minuto o CFM (dall'inglese cubic feet per minute) è un'unità di misura per flussi di gas (frequentemente di aria) che indica quanti piedi cubi di gas attraversano un punto fisso in un minuto. In altre parole, è un'unità per misurare il flusso di un volume di gas od aria verso l'interno o l'esterno di uno spazio a una data temperatura.

Per fare la conversione: CFM = m3/h / 1,7 circa (1,699...) ↔ m3/h = CFM * 1,7

Esempio una ventola da 98 m3/h ha un CFM pari a circa 58.


2)RPM : I giri al minuto, in inglese anche revolutions per minute (letteralmente: rivoluzioni al minuto), abbreviato con rpm o RPM, sono un'unità di misura della frequenza pari al numero di giri o cicli compiuti in un minuto da un oggetto o da un motore(nel nostro caso una ventola)

La scelta delle ventole da abbinare ad un radiatore è abbastanza difficile,soprattutto a causa del mercato gigantesco delle ventole. Ne esistono di tutti i tipi e per tutte le esigenze : prima di comprare delle ventole per il nostro radiatore è bene avere chiaro in mente quali sono le proprie esigenze. E' chiaro che ventole con molti CFM garantiranno prestazioni superiori e quindi un rendimento migliore del nostro radiatore,ma è anche vero che il rumore generato da queste ventole sarà molto elevato,soprattutto nel caso in cui si possiede un triventola,o magari 2 triventola (di questo ne parleremo più avanti). La cosa migliore è trovare un giusto compromesso, anche perchè il fattore “rumore” è un discorso più soggettivo che oggettivo. Come già accennato ci sono radiatori con alette molte fitte che lavorano bene con ventole di un discreto calibro, quindi la scelta delle ventole dipenderà ovviamente anche dal radiatore che si vuole usare. Gli amanti del silenzio ad esempio preferiscono i radiatori molti spessi, perchè lavorano molto bene anche con ventole a bassi RPM/pochi CFM. Griglie e filtri sulle ventole hanno pro e contro: le griglie possono contribuire ad un miglioramento estetico ma in genere aumentano anche il rumore prodotto dalla ventola, i filtri tengono lontana la polvere ma possono limitare il flusso d'aria. Ovviamente consigliamo vivamente le ventole "ball bearing" cioè a cuscinetti a sfere, sono più durature, costanti come bilanciamento e rumore prodotto.

Le ventole 12x12 che consigliamo :

(Io ho provato solo le nanoxia fx12 2000 rpm,quindi non mi esprimo)
scythe s-flex d-e-f (tutte e 3 buone,dipende solo dall'orecchio di chi compra)
scythe slipstream che sembrano adatte specialmente per i rad visto il motore ridotto.
noiseblocker XL2, ottimo rapporto prezzo prestazioni

(ho saltato un accenno sui rheobus,magari va messo) (magari spiegare le differenze tra analogici e digitali e gli aspetti da guardare (W e A per canale, ecc...)

Forse meglio non consigliare niente di preciso, causa utenti che poi si lamentano di qualcosa.

ADDITIVI


Con cosa dobbiamo riempire il nostro impianto?
Le scelte sono diverse: innanzitutto è da evitare l'acqua del rubinetto, perchè essendo ricca di sali minerali può col tempo far apparire incrostazioni nei waterblock e ostruirli, specie se finemente alettati all'interno. Inoltre non essendo sterilizzata contiene batteri che a lungo andare possono formare colonie di microorganismi e alghe all'interno dell'impianto. Il liquido base per ogni impianto è l'acqua distillata,facilmente reperibile ed economica. Se l'impianto è chiuso ermeticamente e non riceve molta luce, si risolvono tutti i problemi. Si può anche usare acqua bidistillata,o demineralizzata oppure denaturata. Vanno tutte benissimo. Precedentemente era comune aggiungere all'acqua distillata il 2-3% di alcool (in particolare si aumentano le dosi se si va sottozero con l'acqua, ma questo è un altro discorso) per evitare ancora di più la formazione di schifezze nell'impianto. Tuttavia questa è una pratica ormai abbandonata o poco in uso,non solo perchè ormai i vari additivi stanno prendendo sempre più piede, ma anche perchè alcune vaschette in plexiglass potrebbero danneggiarsi. Inoltre esagerando con l'alcool si potrebbe danneggiare anche la pompa e compromettere l'efficienza del sistema. C'è chi inoltre all'acqua distillata aggiunge amuchina, per essere sicuro al 100% di evitare la nascita di creature nell'impianto, sono comunque pratiche molto soggettive. Soluzione alternativa alle acque “liscie” è l'uso di additivi specifici che dovrebbero aiutare la pompa a mantenersi pulita e lubrificata, ed eviterebbero la formazione di schifezze varie. Di additivi ne esistono moltissimi e di tutti i tipi : ci sono additivi in boccette che si aggiungono ad acqua preferibilmente distillata/denaturata, in percentuale variabile,colorati e non,reagenti agli uv e non. Ci sono poi additivi pronti all'uso,di norma in bottiglia da un litro, colorati e non, reagenti agli uv e non. L'effettiva qualità di questi additivi è da provare, non tutti sono buoni come dicono le varie case che li producono, e spesso le foto che compaiono nei siti ufficiali non corrispondono per niente alla realtà, soprattutto per quanto riguarda gli additivi UV (anche perchè le foto già di per sé non danno un'idea precisa dell'effettiva reagenza). Per darvi una mano nella scelta,per gli interessati, abbiamo raccolto una “classifica” degli additivi provati personalmente dai vari utenti.

Nota sugli additivi Colorati/UV

Qualsiasi additivo colorato uv e non, chi più chi meno, dopo un lasso di tempo anch'esso variabile,tende a colorare i tubi e a lasciare residui nei waterblock e nella vaschetta.
Per mia esperienza ho visto che il Feser one tende a lasciare una gelatina nei wb dopo un po' di tempo, diminuendone l'efficienza. La stessa cosa l'ho riscontrata anche nella pompa.

(Tabella in continuo aggiornamento,da stilare alla fine)

(Personalmente posso dire,dopo averli provati(soprattutto uv),che il feser one viola reagisce poco agli uv e lascia cmq qualche schifezza, il tec protect uv red reagisce sul salmone/rosa e rosso pieno nel plexi (vaschetta),più che discreta reagenza,zero schifezze,ma colora tutto,soprattutto i tubi dopo 2 giorni di utilizzo diventa rossi e la reagenza a causa di questo fatto diminuisce molto,inoltre mi ha colorato pure il tappo della vaschetta,il liquido tt reagisce da paura e non lascia nessun tipo di schifezze, la boccetta da diluire della drako gialla(no brand) diventa verde sotto uv con una discreta reagenza,e non lascia schifezze,diluito in percentuale massima in acqua denaturata,prove fatte tutte con tubo crystal e con un botto di neon uv)

(gli X1 sono ottimi, si possono diluire fino a un rapporto di 1:8 e sono perfetti per tutto tranne che per la reagenza, lasciano pochi residui, colorano pochissimo i tubi e a me non hanno minimamente macchiato la vaschetta).

(aggiungere la vostra esperienza)

Nanoxia Ice-Glow review su Caseumbau.de

TUBI


Alcune definizioni :

ID : Internal diameter, diametro interno del tubo
OD : Outside diameter, diametro esterno del tubo
Conversione ---> 1" = 25,4 mm (utile per tubi e raccordi)

(Tabella conversioni)



A = Diametro esterno
B = Spessore del tubo
C = Diametro interno

Parte non meno importante di tutto il sistema sono i tubi. Ne esistono di diverse misure e di diversi tipi e qualità. Per quanto riguarda l'impatto della grandezza dei tubi sul flusso del vostro impianto,vi rimandiamo a questo interessantissimo link :

The impact of tubing sizes on waterflow by Cathar



In sostanza dal link emerge che la grandezza dei tubi non influisce moltissimo sulle prestazioni complessive : si parla di al massimo 1,11° di differenza tra un tubo da 12,7mm ID e tra un tubo da 6,35mm ID,nel caso in cui abbiamo 3 wb nel nostro circuito ; nel caso invece in cui noi abbiamo solo un wb, allora la differenza si abbassa ancora, 0,44° per l'esattezza. L'altra differenza è che più diminuisce la sezione interna del tubo più esso diventa restrittivo per la circolazione del fluido,diminuendo infatti la portata del tubo stesso. Di certo è preferibile avere un tubo con ID il più grande possibile, sono molto comuni infatti i tubi da 12mm ID, per quanto riguarda la bellezza del tubo più grande o del tubo più piccolo,de gustibus, a voi la scelta se questo è il vostro unico problema, sulle prestazioni siete stati avvisati. Parliamo adesso di qualità : sono molto comuni i tubi al silicone e i tubi crystal (gli air-tech sono molto simili ai crystal, solo un po' più flessibili). I primi sono molto opachi,se cercate la reagenza agli uv del vostro additivo non sono consigliati, ma sono molto durevoli nel tempo e flessibili. I crystal invece sono molto trasparenti, ideali per chi cerca la reagenza agli uv o il colore del suo additivo, sono abbastanza rigidi e costano molto meno dei tubi in silicone. Vengono spesso usati anche i tubi in pvc con una molla d'acciaio annegata all'interno (tubi spiralati). Sono abbastanza duri e in genere bisogna un po' scaldarli ad esempio con il phon per poterli infilare sul raccordi ma fanno curve strettissime senza strozzarsi, grazie al sostegno della molla interna. Esistono poi tipi di tubo più rigidi,adatti ad essere usati con raccordi pneumatici(ne parleremo in seguito). Molto utilizzato è il tubo PUR, anche se è abbastanza rigido e a volte serve scaldarlo col phon per aiutarlo a fare delle curve strette. Personalmente sto provando dei tubi in poliuretano mutuati dagli impianti ad aria compressa e secondo me sono il giusto compromesso tra rigidità per la tenuta sui raccordi pneumatici e flessibilità per fare le curve. Giungono dall'esterno varianti di tubo in pvc colorate e reagenti agli uv di grande impatto scenico,e poi evitano di usare additivi che con l'andare del tempo tendono a tingere i tubi trasparenti.

Da sinistra,crystal,silicone e (sotto) spiralato (12mmIDx17mmOD)



Ad ogni modo,nell'integrare un impianto all'interno del vostro case è molto probabile che il tubo in un punto strozzi a causa di una curva molto stretta: crystal o silicone che sia risultano molto comode le spirali per tubo (della misura appropriata),come le lunaspring di Lunasio,che evitano che il tubi strozzi.

Swiftech Smartcoil


Merita una menzione speciale il tubo Tygon, si rimanda a questo link: Guida al Tygon

Sottolineiamo il fatto che qui da noi costa una fortuna a differenza che in America.

Inoltre segnaliamo anche questo altro link: Tubing Review - 18 Types of Tubing Reviewed by virtualrain

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Old 27-04-2008, 17:43   #5
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RACCORDI


I raccordi si avvitano al waterblock e accolgono il tubo che collega i vari componenti dell'impianto.
Ovviamente a seconda della scelta fatta per il tubo,bisogna munirsi di raccordi compatibili, possibilmente con un ID uguale a quello del tubo scelto.

(anche qui tabella pollici → mm?)(Direi di si)

Iniziamo a fare delle distinzioni, perchè spesso sulle misure dei raccordi si fa grande confusione. Le misure da tenere d'occhio sono 2, totalmente indipendenti l'una dall'altra. La prima è il diametro del portatubo, cioè la misura della parte del raccordo che deve calzare il tubo; è generalmente espressa secondo il sistema metrico (quindi in mm) a parte per i prodotti made in USA (ad esempio D-Tek) dove vengono usati i pollici (NOTA BENE 1 POLLICE=2,54 cm). La seconda misura riguarda il passo del filetto del raccordo. In questo caso la misura è espressa ovunque in pollici. Facciamo qualche esempio per essere chiari. Gli impianti “nostrani utilizzano dei raccordi con filettatura 1/4” a gas e diametro esterno del portatubo 12mm,quindi adatto a tubi da 12mm di ID. Nessuno mi vieta però, per esempio, di usare una misura di tubi più piccola, quindi se io volessi usare dei tubi con ID 10mm dovrei cambiare i raccordi con altri sempre con filettatura ¼, ma questa volta portatubo da 10mm esterno. I kit commerciali (vedi Thermaltake) usano raccordi con filettatura 1/8” e portatubo in pollici (circa 9,5mm). Seguono lo stesso schema dei portatubo classici anche i raccordi pneumatici rapidi,solo che in questo caso,siccome è il tubo che entra nel raccordo e non il contrario,il raccordo deve avere ID uguale all'OD del tubo (raccordo da 10mm ID, tubo da 10mm OD). Vi sono anche i raccordi a ghiera che stanno prendendo piede perchè molto belli esteticamente e perchè danno una sicurezza in più, infatti hanno una ghiera che si avvita sul portatubo che permette di tenere il tubo più saldo sul raccordo

Da sinistra,raccordo portatubo EK,raccordo pneumatico Legris e (sotto) raccordo a ghiera Koolance



Infine citiamo tutta l'altro tipo di raccorderia che si può utilizzare in un impianto:
_Nipple: possono essere maschio-maschio, femmina-femmina oppure femmina maschio,con le due parti con filettatura diversa (utili come adattatori)
_Rubinetti: comodissimi per svuotare l'impianto in caso di manutenzione
_raccordi a T: utili per caricare l'impianto in caso non si usi una vaschetta oppure per utilizzare un sensore di temperatura dell'acqua
_raccordi a Y: servono per sdoppiare il flusso per creare dei ciruciti in parallelo (ne parleremo più avanti)
_raccordi passaparete: praticamente 2 portatubo attaccati,con delle ghiere di fissaggio,servono per esempio per far passare i tubi dall'interno all'esterno del case (foto esplicativa)

1)Da sinistra nipple e rubinetto
2)Da sinistra raccordo a T e raccordo a Y
3)Raccordo passaparete




Per quanto riguarda i portatubo classici non c'è molto da dire, il tubo si infila nel raccordo e si fissa con una fascetta, per stare tranquilli. Fascette in plastica o magari in ferro, vanno bene entrambe, facendo magari attenzione con le fascette in ferro a non stringere troppo perchè il tubo potrebbe rovinarsi. I raccordi pneumatici prevedono l'innesto di un tubo più rigido, di solito il rilsan lungo più o meno 5 cm, sul quale poi si può infilare del tubo cristal ecc, oppure l'uso di appositi tubi per impianti ad aria compressa (vedi tubo PUR o in poliuretano). Questi tipi di raccordi consentono una maggiore facilità in fase di montaggio/smontaggio dell'impianto.
N.B.: al contrario di quanto qualcuno pensa i raccordi pneumatici hanno una grande tenuta,sopportano pressioni fino a 6/8 bar, ben lontane dalla pressione che può avere il liquido anche nel più potente degli impianti. Ci sono infine i raccordi a ghiera,che sono praticamente un'estensione dei raccordi portatubo classici : l'unica differenza sta in una ghiera appunto che funge da fascetta, soluzione questa per chi magari non gradisce esteticamente le fascette. A voi la scelta.

VASCHETTA


Nata con lo scopo, oltre che essere un vaso di espansione per il liquido (un liquido riscaldato tende infatti ad aumentare di volume), per facilitare lo spurgo dell'aria nell'impianto e usata come alloggiamento per le pompe da acquario che funzionano anche immerse,con l'avvento delle nuove pompe a 12v ha perso quest'ultima funzione,divenendo più che altro un oggetto estetico e un punto favorevole al riempimento dell'impianto. Detto questo si può dire che della vaschetta si può fare benissimo a meno; per caricare l'impianto si può infatti usare benissimo una T rovesciata.



Prestazionalmente adottare una simile soluzione non comporta svantaggi. Tuttavia è consigliabile avere una vaschetta nell'impianto, perchè facilita la rimozione dell'aria all'interno del circuito, dopo che lo si è riempito.Generalmente costruite in plexyglass, Ce ne sono di diverse forme e grandezze, e la scelta va fatta in base ai propri gusti estetici e in base alla posizione che occuperà nel vostro case. Esistono vaschette che occupano uno o due bay da 5,25”, vaschette molto piccole per una facile integrazione, vaschette tubolari, con flow meter incorporato,per mostrare il movimento dell'acqua nell'impianto. C'è proprio l'imbarazzo della scelta,tutto dipende dallo spazio che abbiamo a disposizione. Si ricorda che una vaschetta più grande non comporta prestazioni maggiori, a meno che non si usi una vasca da svariate decine di litri (più che prestazioni migliori spostano l'equilibrio termico più avanti nel tempo visto che si dovrà scaldare una grossa quantità d'acqua e di solito non è accoppiata a radiatori)

(foto di un po' di vaschette e vaschette old style [vaschetta carver magari] con pompa immersa)

Ora che sapete tutto sui vari componenti,potete farvi un'idea di cosa esite realmente in giro andando qui

Vetrina di Prodotti Liquid Cooling

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TEORIA


SISTEMI SENZA VASCHETTA

E' ancora oggi presente la convinzione che una maggiore quantità di acqua possa garantire maggiori prestazioni e quindi temperature più basse, ciò è ovviamente errato, a meno di non usare il radiatore e utilizzare una vasca con un'enorme quantità di liquido, dai 20 ai 50 litri, ma anche in questa eventualità, specie tenendo acceso il pc 24 ore su 24, è possibile raggiungere temperature elevate.
Nel caso in cui si usi il radiatore la quantità di liquido nel circuito è ininfluente, determina solamente il tempo impiegato dal sistema nel raggiungere l'equilibrio termico ; in altre parole, da un lato abbiamo una sorgente di calore che “trasferisce” nel sistema un certo numero di watt (di calore), dall'altro abbiamo il radiatore che ne smaltisce una certa quantità : il liquido diviene solo un tramite per veicolare questo calore. In principio a sistema spento l'acqua è a temperatura ambiente, quindi avviando il pc i watt della CPU scaricati nel sistema fanno aumentare la temperatura del liquido, che a sua volta riscaldando il radiatore cede parte di questi watt all’esterno. Nel caso di sistemi semplici il radiatore non riesce a trasferire tutto il calore, o meglio anche l'acqua non riesce a trasferire tutto il calore dalla CPU al radiatore (per le proprietà dell'acqua), e questo determina un certo numero di watt che rimangono nel sistema e che fanno salire la temperatura della CPU (inefficienza dell'acqua) e dell'acqua (inefficienza del radiatore). E' ovvio che dopo un certo tempo si raggiunge un punto di equilibrio : il tempo appunto dipende dalla quantità di liquido nel sistema, quindi possiamo usare quanta acqua vogliamo ma le prestazioni finali dipendono solo dal radiatore (ovviamente a parità del resto), a maggior ragione se si considerano piccole quantità di acqua : fra una vaschetta da 2 o da 5 litri non vi è molta differenza, figuriamoci tra una vaschetta da 50 o da 400 ml. Da queste considerazioni appare chiaro come sia possibile realizzare sistemi privi di una vaschetta. Usando un simile sistema è bene eliminare l'aria dal circuito, eliminando la vaschetta infatti le bolle d'aria presenti nel circuito rimangono in circolo e possono influire negativamente sui vari componenti del sistema (rumore e temperatura in particolare) ; per questo motivo è bene cercare di riempire il circuito eliminando tutta l'aria.

SISTEMA A PIU' POMPE


Questa soluzione è nata con le vasche in cui venivano immerse anche 2 pompe. Nel caso in cui si riteneva insufficiente la portata di un'unica pompa, soprattutto nell'utilizzo di più waterblock, si poteva allora optare per utilizzare 2 pompe : la prima ad esempio per la gestione del solo wb sulla CPU e la seconda per i restanti waterblock. Con l'avvento delle pompe a 12V questo problema è praticamente scomparso. Ci sono alcuni, ma sono veramente pochi,che magari, non soddisfatti del proprio flusso,specie se utilizzano un elevato numero di waterblock e più di un radiatore, aggiungono un'altra pompa in serie : è una pratica che sconsiglio e che comporta un vantaggio irrisorio (inoltre le pompe a 12V non costano pochissimo). Se proprio vogliamo dire qualcosa su sistemi a più pompe, la pratica che oggi sta prendendo piede è quella di fare due impianti separati, ovvero due pompe,due radiatori,due vaschette. In questo modo si può fare un circuito (o loop) dedicato per la CPU e un altro per i restanti wb, di solito. Si tratta comunque di una soluzione abbastanza estrema e che spesso nasce con l'avanzare della propria passione per questo hobby, ma anche no.

COSTRUZIONE DELLA VASCHETTA


In particolari casi le vasche prefabbricate o altri prodotti adattati nel nostro sistema possono non bastare, magari per problemi di spazio, allora il nostro spirito da modder verrà fuori. La vasca possiamo costruirla, anche se non è un'impresa titanica, sarà lo stesso una cosa difficoltosa, perchè le altre vasche in commercio (appositamente studiate per noi) sono a tenuta stagna, e noi una volta costruita dovremmo CATEGORICAMENTE studiare un modo per rendere la vasca a tenuta stagna. Le strade più veloci e migliori sono quelle di studiare una vasca già buona per questo scopo, magari con dei piccoli incastri per i lati o nella peggior parte dei casi la siliconatura degli spazi d'incastro. E' un lavoro molto lungo da fare poichè la vasca può essere sicura solo dopo svariati test (esterni dal case ovviamente, magari in una vasca da bagno con della carta per vedere meglio le perdite) di molte ore. La costruzione di una vasca non ha regole fisse. Solo la nostra manualità e la nostra fantasia possono essere dei limiti. I materiali da NON usare possono essere solo quelli che possono avere problemi e reazioni con il rame, perciò l'alluminio in primis. Vanno benissimo le vasche in plexiglass, ovviamente dimensionato alla pressione dell'aqua; perciò almeno di 6mm, meglio 8-9mm.


LA SCELTA DEI COMPONENTI GIUSTI PER NOI


Ora che sappiamo in che modo funzionano i componenti di un impianto a liquido è ora di scegliere ciò che è più adatto alle nostre esigenze.Nella miriade di marche e componenti che popolano questo mondo l'utente che per la prima volta si affaccia al raffreddamento a liquido può rimanere spaesato, e magari avventatamente spende dei soldi per qualcosa che poi non lo soddisfa affatto. Innanzitutto bisogna pensare prima della scelta dei componenti al nostro obbiettivo finale, cioè rispondere alla domanda: perchè un impianto a liquido?
Le risposte più gettonate sono:
1.il raffreddamento ad aria non mi permette l'overclock che vorrei e penso che il liquido faccia al caso mio
2.il raffreddamento ad aria, per permettermi il mio overclock, fa un casino mortale e penso che un impianto a liquido renderà più silenzioso il mio pc
3.mi garba l'idea di avere un pc un po' tamarro e quindi un impianto a liquido con un bell'additivo uv fa al caso mio
4.una combinazione di queste 3 sopra.
La domanda successiva a questo punto sarà: cosa voglio raffreddare nel mio pc?
1.Voglio raffreddare solo la cpu
2.raffreddo cpu e gpu
3.raffreddo cpu gpu e chipset
4.raffredderei pure il monitor se potessi
5.per ora raffredderei solo la cpu, ma non escludo più avanti di aggiungere altri componenti nel loop

È logico che queste diverse situazioni portano ad un risultato finale diverso; l'utente che cerca le prestazioni senza compromessi si orienterà su un impianto fatto con componenti top di gamma, chi invece ricerca il silenzio può "accontentarsi" di qualcosa di meno spinto, ma comunque in grado di svolgere per bene il suo lavoro. Infine chi vuole solo estetica può trovare sul mercato molti kit già pronti che fanno dell'estetica il loro punto forte. Anche le dimensioni dell'impianto ci portano a scelte differenti durante l'acquisto. Se intendiamo mettere molti waterblock dobbiamo pensare ad una pompa che sia in grado di portarli tutti e ad un radiatore che sia in grado di amministrare tutto il calore prodotto da questi componenti. Per la sola cpu, un dual core, un normale radiatore monoventola può bastare tranquillamente, per un quad core si consiglia l'uso di un radiatore biventola; avendo un solo waterblock da tirarci dietro possiamo abbinare una pompa anche di modesta portata (dipende ovviamente anche da quanto strozza il waterblock). Se invece ci orientiamo su un sistema in cui intendiamo raffreddare cpu e gpu, il monoventola, nel caso in cui possediamo un dual core, inizia a stare un po' stretto, così come ci inizia a stare stretto il biventola nel caso in cui possediamo un quad core : meglio quindi orientarci su un biventola nel primo caso, e su un triventola nel secondo caso. Se poi per iniziare si sceglie di raffreddare la cpu solamente, ma non si esclude di ampliare più avanti l'impianto, meglio prendere subito un radiatore e una pompa che ci diano la possibilità di un'espansione dell'impianto senza incorrere in problemi di portata o di difficoltà di scambio di calore con l'ambiente; capita infatti che l'utente, all'inizio, non ha ben chiaro questo concetto, e finisce con il comprare componenti non adeguati ad upgrade futuri, trovandosi con il dover rivendere i propri componenti per permettersi quelli desiderati. Non meno importante, infine, è la valutazione degli spazi che abbiamo a disposizione. Nella progettazione del nostro impianto dovremo infatti valutare gli ingombri di ciò che vogliamo acquistare e verificare che il tutto stia dove lo vogliamo mettere.

INTEGRAZIONE DELL'IMPIANTO


Dopo la fase di scelta dei componenti è ora di pensare seriamente alla loro disposizione e al modo in cui li metteremo nel nostro case.

NB: la fase chiave della costruzione di un impianto a liquido è la progettazione del tutto prima ancora di avere i componenti in mano. Spesso è una cosa sottovalutata o addirittura saltata a piè pari, cosa sbagliatissima. Avere perfettamente già in mente tutte le posizioni dei componenti e il loro collegamento all'arrivo dei pezzi prima di tutto velocizza il montaggio e soprattutto evita il problema di trovarsi nella situazione in cui certi componenti non potranno essere usati perchè, per esempio, non ci stanno nel nostro case. Cercate quindi nelle schede tecniche, specialmente dei componenti più ingombranti, cioè radiatore e vaschetta, tutti gli ingombri e fate molte misure nel case. Se vi serve aiutatevi pure con dei modellini di cartone, spesso vedere gli ingombri fisicamente aiuta.

Detto questo, ci sono diverse scuole di pensiero sull'integrazione di un impianto:
1.chi vuole che l'impianto stia tutto nel case di modo che l'estetica esterna non sia modificata a impianto montato
2.chi per motivi di spazio o di prestazioni monta il radiatore esternamente al case, dietro o sopra di esso
3.chi per motivi di spazio e prestazioni decide di costruirsi un involucro che contenga tutti i componenti dell'impianto(tranne ovviamente i waterblock) da collegare al pc.

L'avere tutto l'impianto nel case comporta uno studio attento dei flussi d'aria, specialmente per quanto riguarda il radiatore. Essendo all'interno del case chiuso subisce il calore degli altri componenti, ed è quindi essenziale posizionarlo (nel limite del possibile) nella zona più fresca del case. Come sappiamo le ventole sul radiatore lavorano meglio in estrazione, ma in caso di integrazione totale è bene valutare anche il contrario, cioè che le ventole soffino sul rad, pescando l'aria fresca dall'esterno del case (questo è sempre consigliato farlo). Queste situazioni variano comunque da caso a caso e il modo migliore per trovare la propria configurazione ideale è fare delle prove a impianto montato con le diverse disposizioni delle ventole. La difficoltà nell'integrare tutto l'impianto nel proprio case dipende inoltre dalla grandezza del radiatore; se infatti abbiamo un monoventola lo possiamo facilmente piazzare in corrispondenza di un foro per ventola del nostro case, se invece è un biventola o un triventola quasi sicuramente si dovrà mettere mano al case modificandolo, creando la finestra per il radiatore sotto al tetto, sul fondo, di lato sulla paratia o nel frontale del nostro case (questo ovviamente dipenderà dal case). Per quanto riguarda la pompa, (si ricorda che la vaschetta deve essere più in alto della pompa, altrimenti rischiamo di giocarci l'impianto prima ancora di poterlo provare) essa viene alloggiata prevalentemente sul fondo del case, sopra uno strato di neoprene per attutirne le vibrazioni, ma, pompa permettendo, possiamo farla lavorare anche in altre posizioni, permettendoci così di posizionarla non necessariamente sul fondo del nostro case. La vaschetta, come abbiamo detto prima, si può trovare di innumerevoli forme e dimensioni, quindi a seconda dello spazio che abbiamo a disposizione e del nostro gusto sceglieremo la vaschetta più consona. Se abbiamo molto spazio potremo farci guidare dall'estetica, se invece il nostro case è di piccole dimensioni possiamo optare per una vaschetta da mettere al posto di un drive ottico (per esempio una visual bay) oppure una vaschetta particolarmente piccola (vedi swiftech microres). Se proprio abbiamo pochissimo spazio rimane comunque l'opzione di eliminare la vaschetta ed usare una T rovesciata posizionadola nel punto opportuno (ovvero nel ramo di ingresso della pompa) oppure prendere una pompa con top con vaschetta incorporata (scelta da preferire, perchè una vaschetta aiuta nello smaltire l'aria accumulatasi nel loop in fase di riempimento). Non tutti però hanno lo spazio per montare il proprio radiatore all'interno del proprio case, oppure c'è che per scelta decide di montarlo fuori dal proprio case : come già è stato detto più volte, montare il radiatore all'esterno del proprio case migliora sicuramente le prestazioni dell'impianto, in quanto in questo modo è lontano dal calore emesso dal pc. Se decidiamo di montarlo dietro o sul tetto del nostro case, il radiatore dovrà essere distanziato con degli spezzoni di barra filettata e dovremo praticare dei fori per il passaggio dei tubi (alcuni case li hanno di serie). Se abbiamo scelto di montare il radiatore dietro al case, è consigliabile montarlo con i raccordi verso l'alto perchè si favorirà lo spurgo dell'aria quando riempiremo l'impianto. Nel caso in cui abbiamo deciso di montare il radiatore sul tetto, esso va messo con i raccordi verso l'alto sempre per il motivo di cui sopra. Tuttavia, si ricorda che una volta eliminata tutta l'aria dal loop si può posizionare il radiatore come meglio si ritiene opportuno: quindi, per chi ritiene che montare il radiatore sul tetto del case con i raccordi verso l'alto sia una scelta antiestetica, può tranquillamente montarlo con i raccordi verso il basso ed avere un po' di noie in più in fase di riempimento, ma una volta eliminata l'aria prestazionalmente non cambierà nulla rispetto al montare il radiatore con i raccordi verso l'alto. Infine se vogliamo utilizzare una waterstation per contenere pompa, vaschetta e radiatore, allora abbiamo l'imbarazzo della scelta sulla grandezza del tutto e sulla disposizione interna, dipenderà solo dalla nostra fantasia e abilità.

DISPOSIZIONE E COLLEGAMENTO DEI COMPONENTI


Siamo arrivati al momento fatidico. Sulla scrivania giacciono tutti i componenti del nostro impianto, abbiamo ragionato sul come posizionarli ed è ora di rimboccarsi le maniche e iniziare il montaggio! Innanzitutto togliamo l'hardware dal case dopo aver preso le misure delle distanze dei componenti che dobbiamo raffreddare e iniziamo a montare il tutto all'interno del case, oppure se la nostra integrazione non ci permette di montare il tutto senza hardware montiamo il tutto sopra l'hardware badando che l'alimentatore sia staccato. Poiché ormai si utilizzano prevalentemente pompe a 12V, i vari componenti del nostro impianto dovranno essere collegati IN SERIE. È bene ricordare che, nonostante sembri il contrario, LA DISPOSIZIONE DEI COMPONENTI NELL'IMPIANTO NON INFLUISCE SULLE PRESTAZIONI. Da prove scientifiche effettuate si è appurato infatti che l'acqua in uscita da un waterblock è di pochi decimi di grado più alta dell'acqua in entrata (si rimanda ad un lettura approfondita del problema qui). Quindi è ininfluente per esempio che l'acqua passi nel waterblock gpu prima della cpu (ASSOLUTAMENTE FALSO CHE LA GPU PRIMA DELLA CPU SFAVORISCA LA TEMPERATURA SULLA CPU STESSA) e per la disposizione nel loop affidiamoci a questa semplice regoletta:

CERCHIAMO DI FARE MENO STRADA POSSIBILE CON I TUBI E COLLEGHIAMO I COMPONENTI NEL MODO PIU' LINEARE POSSIBILE.

La lunghezza dei tubi non ha grandissima influenza sulle prestazioni complessive, ma è bene osservare alcuni piccoli accorgimenti. E' buona norma evitare curve troppo angolate, come le curve secche a 90°. Se dovete proprio utilizzare delle curve a 90°, molto meglio recuperare curve “graduali” in rame, reperibili nella maggior parte dei negozi di bricolage. Fate attenzione alle strozzature : facendo curve troppe strette il tubo potrebbe schiacciarsi e quindi farebbe diminuire il flusso. Per risolvere questo inconveniente si ricorda la possibilità di utilizzare delle spirali. Collegando i tubi sui raccordi assicuriamoci che il portatubo calzi il tubo completamente e aggiungiamo un paio di fascette da elettricista, o una fascetta stringitubo onde evitare perdite o che il tubo si sfili. Se avete optato per i raccordi a ghiera, anche in questo caso assicuratevi di aver infilato il tubo fino alla base del raccordo, successivamente serrate per bene la ghiera. Se avete optato per i raccordi pneumatici, assicuratevi di aver infilato per bene il tubo o lo spezzone di rilsan sul quale montare il tubo.

NB: COLLEGARE I TUBI SUI WATERBLOCK PRIMA DI MONTARLI SULLA CPU/MOBO/VGA E' PREFERIBILE, ONDE EVITARE SOLLECITAZIONI CHE POTREBBERO ROVINARE L'HARDWARE

LEAK TESTING


Ora che il tutto è montato possiamo iniziare a riempire il loop. Ecco cosa ci serve:

-imbuto
-liquido
-alimentatore ridondante (se lo avete, altrimenti si può usare l'alimentatore del pc)
-graffetta

Prendete un alimetatore che avete in casa, o quello del pc, e con una graffetta cortocircuitate il filo verde con uno nero sulla presa 20/24 pin; in questo modo l'alimetatore funziona anche se non è collegato alla mobo. Assicuratevi che la mobo e tutte gli altri componenti del pc siano staccati dall'alimentazione, solo la pompa deve essere collegata all'alimentatore (nel caso di pompe a 220v la si controlla direttamente dalla ciabatta sempre a pc scollegato). Iniziate a riempire la vaschetta aiutandovi con l'imbuto; quando la vaschetta è piena accendete la pompa e vedrete il liquido calare molto velocemente: spegnete la pompa prima che possa aspirare aria e aggiungete liquido. Ripetete la procedura fino a quando la vaschetta rimane piena. È opportuno mettere in corrispondenza di ogni raccordo un pezzetto di carta assorbente, in questo modo potremo verificare se ci sono delle perdite e nel caso ci sia già l'hardware montato eviteremo che si allaghi. Una volta riempito l'impianto inizialmente gorgoglierà molto, questo perchè l'aria residua sta piano piano andando tutta nella vaschetta. Per facilitare lo spurgo dell'aria si consiglia di scuotere il radiatore (come fosse uno shaker) facendogli cambiare posizione (questo per far uscire anche la minima bolla d'aria rimasta in una qualsiasi canalina). Se avete il radiatore montato, nessun problema, inclinate il case nelle varie posizioni e scuotete il case, facendo però attenzione, in questo caso, alla posizione della pompa che potrebbe non lavorare in determinate posizioni (ovviamente la vaschetta va tenuta chiusa in queste operazioni). Quando non vedete più uscire dal radiatore molta aria, lasciate l'impianto in funzione per una mezz'ora, passata al quale ripetete se necessario l'operazione. Quando non sentirete più rumori all'interno dell'impianto (il tipico rumore a “ruscello” per essere precisi) significa che il vostro impianto è completamente libero dall'aria. Fate attenzione: tra un'operazione è l'altra,soprattutto dopo la prima, il livello del liquido nella vaschetta calerà, proprio per la fuoriuscita dell'aria che rimane intrappolata nella vaschetta; si consiglia quindi di rabboccare la vaschetta. Fatto questo lasciate accesa la pompa per un paio di ore o anche di più, controllando periodicamente che non ci siano perdite. Ricordatevi alla fine di tutto di chiudere bene la vaschetta: in questo modo si evita il contatto con l'aria e si evita la possibilità che si formino microorganismi nell'impianto. Una volta che siete sicuri che l'impianto è a tenuta e non perde potete montare l'hardware se non l'avete ancora fatto, oppure collegare l'hardware già montato all'alimentatore ed iniziare a usare il vostro nuovo pc raffreddato a liquido.

NOTE SULLE PERDITE DI LIQUIDO



Conoscere le zone in cui l'impianto può potenzialmente perdere facilita e velocizza di molto il montaggio; ecco alcuni consigli:

-Se avete toccato i raccordi dei waterblock/radiatore/pompa/vaschetta perchè li avete smontati per pulire oppure sostituiti, durante il montaggio è preferibile pplicare sul filetto del raccordo del teflon (una specie di nastro che si trova nei negozi di idraulica). Esso è molto utile se non indispensabile per aumentare la tenuta stagna del filetto del raccordo. Lo stesso ragionamento si applica a tutti gli altri raccordi (T, gomiti, ecc) .

NB: il teflon si applica sempre in SENSO CONTRARIO rispetto all'avvitamento del raccordo, altrimenti quando lo andate ad avvitare sul componente il teflon si toglie man mano che avvitate e non serve a nulla.Si ricorda che è preferibile dare una passata con una lima non troppo fine (oppure semplicemente grattando con la lama di un seghetto da metallo) al filetto dove si va ad applicare il teflon per renderlo ruvido (stando attenti a non esagerare) e a non aver paura ad abbondare con il teflon specialmente se si va ad avvitare il raccordo su un filetto che non rischia di rompersi. Rendere il filetto ruvido aiuta a far rimanere il teflon al suo posto mentre si avvita, con il filetto "liscio" a volte il teflon tende scivolare non arrivando fino alla fine del filetto e accumularsi sui bordi esternamente.

-Sui portatubo è sempre meglio mettere una fascetta a tubo montato, giusto per essere sicuri.

-In caso usiate raccordi pneumatici state attenti che a volte sembra che il tubo sia innestato ma in realtà non lo è. Se non siete sicuri che il tubo sia agganciato correttamente toglietelo e reinfilatelo nel raccordo, altrimenti è probabile che dopo un po' che l'impianto è acceso il tubo si sfili da solo, con drammatiche conseguenze.

-Usate sempre la carta assorbente mettendola nei punti critici, vi aiuterà a capire dove avete perdite. Spesso vi sono perdite minime che si manifestano anche dopo un po' tempo che l'impianto è acceso (anche un'ora dopo): si consiglia quindi di controllare bene tutto prima di avviare il pc

-Il 90% dei problemi di perdita che si verificano in un impianto a liquido è dato da un problema di cattivo montaggio, quindi ricontrollate sempre 2 volte tutto quanto, pena giocarvi l'hardware.

-Nei waterblock smontabili e nelle pompe tipo laing i componenti hanno tenuta stagna grazie a delle guarnizioni. Se avete smontato questi componenti per manutenzione o per altri motivi assicuratevi di aver messo le guarnizioni nel modo corretto altrimenti ci potrebbero essere delle perdite.

Ultima modifica di Snowfortrick : 15-09-2008 alle 18:36.
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Old 27-04-2008, 17:44   #7
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MANUTENZIONE


Finalmente abbiamo il nostro impianto a liquido montato, funzionante e prestante. Il problema che sopraggiungerà nei prossimi mesi (in realtà questo tempo è molto variabile) è che dovremmo smontare tutto per pulirlo: per quanto si possa utilizzare un additivo specifico o fare molta attenzione ad avere l'impianto ermeticamente chiuso e lontano dal sole, questo necessiterà prima o poi di una pulizia accurata. A seconda dei vari casi, è buona norma controllare ogni 2-3 mesi lo stato complessivo dell'impianto: se notate alcune schifezze che vagano nei tubi o che stazionano nella vaschetta, o se notate che il vostro additivo reagisce molto meno agli UV o,nel caso di un additivo non UV, questo ha cambiato comunque il suo colore originale allora è molto probabile che il vostro impianto richieda manutenzione. Per prima cosa occorre svuotare tutta l'acqua/additivo utilizzata/o dall'impianto: ovviamente facendo questa operazione non dovrete in alcun modo inondare il vostro case, quindi fate molta attenzione e soprattutto lavorate con calma. Una volta che avrete svuotato il vostro impianto, si passa alla rimozione dei singoli componenti e quindi alla pulizia dei singoli. Per quanto riguarda la pulizia dei waterblock, per prima cosa dobbiamo smontarli. Per pulire le varie schifezze che si sono accumulate nel wb si consiglia l'uso del viakal, cercando di non farlo agire per più di 5 minuti a causa delle sue proprietà corrosive, mentre per eliminare l'ossidazione che talvolta il rame può presentare si consiglia di dare una bella passata con il sidol: in questo mobo la vostra base del wb tornerà a risplendere come se fosse tornato nuovo. Nel caso in cui il vostro waterblock abbia il top in plexiglass o di un materiale affine, si faccia maggiore attenzione all'uso del viakal poiché il plexiglass non è di certo rame: si consiglia quindi di usare il viakal diluito con acqua e di utilizzarlo per pochi secondi (sinceramente ho un'esperienza personale completamente diversa, dato che io il viakal diluito con acqua lo faccio girare nei loop chiusi. Tuttavia, non conoscendo le precise proprietà del viakal,e avendolo fatto a mio rischio e pericolo, non mi sento minimamente di consigliare una tale procedura, nonostante sia molto efficace XD). Per quanto riguarda il radiatore, è consigliabile eliminare il grosso dei residui attaccandolo all'acqua corrente e lasciandolo così per una mezz'ora. Fatto questo si può lasciar agire una soluzione di acqua e viakal dentro per una decina di minuti, possibilmente agitando il radiatore in tutte le posizioni per permettere alla soluzione di raggiungere tutte le canaline. Infine si attacca nuovamente il radiatore all'acqua corrente per un'altra mezz'ora. Se necessario, ovvero se dal radiatore fuoriscono ancora residui o altre stranezze, ripetere l'operazione. Potete sfruttare il tempo in cui il radiatore è attaccato all'acqua corrente per pulire anche esternamente il radiatore dalla polvere che si è andata ad accumulare nel tempo. Per fare questo potete semplicemente sciacquarlo, ricordandovi poi di farlo asciugare per bene prima di rimontarlo nel vostro case. Infine per pompa e vaschetta si consiglia di far agire al loro interno una soluzione di acqua e viakal per 5 minuti e di sciacquare con acqua corrente: ripetere l'operazione fino a quando i componenti risultano puliti. In questo modo, tutti i componenti del vostro impianto sono stati puliti: a questo punto, a seconda del tubo utilizzato, potete provare a pulirlo o, se non c'è niente da fare, dovrete cambiarlo con del tubo nuovo, ma la vostra manutenzione è ora completata.

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Old 27-04-2008, 17:44   #8
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FAQ – TRUCCHI DEL MESTIERE


Pompe e vasche


-Che cos’è la prevalenza di una pompa?

La prevalenza è la capacità di spingere una colonna d’acqua in verticale. Tre metri di prevalenza significa che la pompa è in grado di mantenere in equilibrio una colonna d’acqua del diametro dell'uscita dell’uscita della pompa, in verticale per tre metri. In parole povere più la pompa ha prevalenza meno risente della perdita di carico dovuta al circuito. Ad esempio una pompa con 1000 lt e due metri di prevalenza, farà rilevare, dopo il wb e per mera ipotesi, 350lt/h mentre una pompa con 1000lt/h ma un solo metro di prevalenza ne farà registrare ad esempio 200.

NB : da aggiungere alla fine che nessuno di noi si assume la responsabilità delle azioni che gli incapaci che vanno a leggere questa guida possono combinare ecc ecc,da non dimenticare

-Che pompe si usano?


Le pompe che si usavano un tempo, e si parla delle pompe da acquario che andavano a 220V, ormai non si usano più. Attualmente si utilizzano le pompe dette meg drive. Queste pompe lavorano a trascinamento magnetico, sono per uso esclusivamente emerso, funzionano a 12v ma soprattutto hanno caratteristiche diverse dalle pompe d’acquario. In luogo a una portata al più delle volte bassa, sopperiscono con una prevalenza decisamente superiore alle sorelle da acquario, rendendosi particolarmente adatte ad impianti high restriction. Per godere dei benefici dovuti alla elevata prevalenza, è consigliato usare sempre l’impianto configurato in serie, anche con tre o più wb. E’ importante tener presente che le pompe mag drive non vanno fatte funzionare a secco. Inolte hanno stime di vita decisamente più alte, attorno alle 50.000 ore di lavoro.

-Come riempio il circuito con una pompa a 12V?

Basta che al momento dell’accensione della pompa, essa abbia gia al suo intendo dell’acqua. Lavorando a trascinamento magnetico è necessario non farle lavorare a secco. Ti basta inclinare un po’ la vaschetta e fare defluire un pò d’acqua nella pompa, poi puoi accendere.

-La mia pompa fa rumore, che succede?


Se la pompa fa rumore possono esserci alcune cause:
1-ci sono bolle nell’impianto. Scuoti i componenti per facilitare la fuoriuscita delle bolle.
2-c’è qualche oggetto estraneo nella camera della girante, che potrebbe essere derivato da degli scarti di lavorazione. Devi necessariamente smontare e rimuovere il corpo estraneo.

-Conta la quantità d’acqua che ho nell’impianto?


Diciamo che la risposta è… NI. Se la quantità è molto limitata (diciamo inferiore a 30 litri giusto per avere un riferimento), non ci saranno differenze sulle temperature rilevate. Cambierà solo il tempo in cui si raggiunge una situazione statica: con pochi decilitri, pochi minuti, con qualche litro qualche minuto in più. Ma alla fine avrete la stessa temperatura.

-La vasca va riempita tutta?

No, ma va riempita quasi tutta, a seconda del tipo di vaschetta utilizzato. è importante soprattutto che il livello del liquido nella vasca sia tale da NON permettere alla pompa di pescare aria.

-Cosa sono le T line o T rovesciate?

Le T line sono un modo economico e per certi versi redditizio di riempire l’impianto. Si inserisce un raccordo a T appena prima del raccordo di ingresso della pompa con il braccio perpendicolare verso l’alto. A questo braccio viene attaccato un tubo di lunghezza variabile, che servirà per riempire l’impianto e spurgare dalle bolle, e una volta finite queste operazioni viene tappato.
I vantaggi dell’ingombro e del costo ridotto sono accomunati a degli svantaggi per quanto riguarda le fasi di riempimento e spurgo dell’impianto. Difatti, per togliere tutte le bolle dall’impianto possono servire anche alcuni giorni.

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Old 27-04-2008, 17:45   #9
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Additivi

-Che ci metto nell’impianto?

Se non hai necessità di avere liquidi colorati, al migliore soluzione è la pura acqua distillata o demineralizzata. Difatti, in presenza di impianti a tenuta stagna, e che ricevono poca luce solare, tipico degli impianti integrati, non avrai formazioni di alghe.
E’ sconsigliato l’uso di acqua del rubinetto per la formazione di calcare. La distillata e la demineralizzata che si trovano comunemente non sono mai comunque pure al 100%.
Per avere colorazioni uv-reactive puoi usare degli additivi specifici, ma sappi che molti sporcano alla lunga tubi e vaschette.

-Il liquido per radiatori va bene?

Ogni liquido che vuoi inserire nell’impianto è bene che lo testi in un bicchiere per qualche tempo, per vedere i possibili depositi/reazioni.
E’ noto che nella gran parte dei liquidi per auto sia contenuto il glicole monoetilenico, e da prove fatte da numerosi utenti, pare non dia problemi. Lo stesso componente di base di molti liquidi o additivi venduti come specifici per watercooling

Ultima modifica di Snowfortrick : 20-12-2008 alle 02:09.
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Old 27-04-2008, 17:45   #10
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Primo riempimento e manutenzione


-Ogni quanto devo fare manutenzione? Cosa prevede?

Direi che ogni sei mesi è buona norma cambiare l’acqua e pulire il radiatore dalla polvere, usando un compressore o una bombola di aria compressa.
Ogni anno sarebbe opportuno smontare tutto, pulire i componenti, cambiare i tubi e mettere della nuova pasta termoconduttiva.

-Come pulisco i componenti?

Per le parti in rame puoi usare detergenti e prodotti per metalli,mentre se è presente del calcare o tracce di residui può essere utile del viakal puro lasciato agire per 5 minuti. Dopo la pulizia è buona norma risciacquare abbondantemente con acqua. Per le parti in plexyglass evita di usare agenti chimici pericolosi o solventi. Se sono MOLTO sporchi, puoi usare il viakal diluito con acqua.
Per il radiatore la cosa migliore è riempirlo di aceto e lasciarlo agire per una notte, altrimenti il solito viakal diluito va bene. Ricordati di sciacquare tutto abbondantemente.

-Come levo le bolle dall’impianto?


Una volta effettuato il primo riempimento, è necessario togliere tutte le bolle dall’impianto. Per fare ciò, con la vaschetta aperta, accendi e spegni più volte la pompa, scuoti il radiatore e inclina il case per facilitare l’uscita delle bolle dai componenti (le bolle vanno in alto). Questo operazione nel caso usassi una T line o T rovesciata potrebbe richiedere un pò di tempo, sarebbe meglio lasciare il tubo di caricamento aperto per una notte.
Una volta spurgato l’impianto dalle bolle ricorda che la vasca non deve essere riempita fino all’orlo, ma quasi, a seconda del tipo di vaschetta utilizzato

-Che precauzioni di montaggio devo tenere presente?

Ricorda, soprattutto se sei alle prime armi, di testare tutti i componenti fuori dal case per qualche ora. Una volta verificata l’integrità dei componenti, puoi dopo aver smontato tutto, prepararti alla sistemazione vera e propria. Ricorda di montare nel case solo i componenti strettamente necessari, ovvero motherboard, cpu e nel caso usassi anche un wb gpu, anche la scheda video. Fascetta sempre i tubi, non fidarti della sensazione di sicurezza che danno i tubi una volta calzati sui raccordi. E’una buona idea, avvolgere attorno ai punti critici (raccordi e giunzioni) degli scottex, in modo da rilevare univocamente le eventuali perdite semplicemente osservando il pezzo di carta. Se dopo qualche ora non ci sono perdite, puoi finire di montare il pc e goderti lo spettacolo.

-Come sono sicuro dell’impronta del processore sotto al wb sia corretta?

E’bene, soprattutto se sei alle prime armi, fare un montaggio di prova, smontare, controllare l’impronta lasciata, pulire wb e processore per bene e rimettere la pasta nuova. Ricordo che la pasta serve solo a riempire le lievissime imperfezioni dovute alla lavorazione meccanica dei componenti, non a creare uno strato tra cpu e waterblock. Quindi, ne va giusto un velo. Se l’impronta risulta irregolare anche dopo diversi montaggi, purtroppo uno dei due componenti a contatto è irregolare.

Ultima modifica di Snowfortrick : 20-12-2008 alle 02:11.
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Old 27-04-2008, 17:46   #11
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Waterblock e staffe

-Come uso le staffe?

Le staffe per i wb cpu sono principalmente di due tipi. Quelle che sfruttano i dentini del socket (ormai scomparse) e quelle che sfruttano i fori delle mobo. Per i primi non serve smontare la mobo, per gli altri si.

-Se cambio cpu devo cambiare il wb?

No, a meno di stravolgimenti nelle dimensioni delle cpu, basta prendere una nuova staffa adatta al nuovo socket, sempre che il produttore del wb la produca

-Che cos’è un diffusore?

Il diffusore non è nient’altro che un implementazione per distribuire ed accelerare il flusso. Il diffusore, sia esso inserito nel coperchio del wb o una parte a se stante, è alla base dei wb che sfruttano le alette come tecnologia costruttiva. Aumentando velocità dell’acqua si riduce il tempo necessario alle alette poste sulla base per trasportare velocemente il calore dalla cpu all’acqua, rendendo più efficiente il wb. Tipicamente a questi wb si deve una grande perdita di carico e nella stragrande maggioranza dei casi necessitano di pompe con una buona prevalenza per funzionare al meglio.

-Che cos’è un wb a canalina?

E' uno scambiatore la cui base è fresata ricavando uno o più condotti. In questi condotti, scorre l’acqua e le pareti delle canaline cedono il calore all’acqua stessa. La canalina può avere diverse forme, M, U etc… e in molti casi wb costruiti con questa concezione non limitano molto il flusso, cosi da poter lavorare egregiamente anche con pompe non troppo potenti.

-Il coperchio del wb influisce sulle prestazioni?

La risposta è: dipende dalla struttura del wb. Solitamente nei wb a diffusore, il coperchio non entra a far parte dello scambio termico e difatti molti di questi wb hanno il top in plexyglass, derlin etc.
Nei wb a canalina o nei monoblocchi il coperchio può aumentare la superficie di scambio.

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Old 27-04-2008, 17:47   #12
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Radiatori e ventole


ESTREMAMENTE IMPORTANTE:


Date le moltissime domande sul thread relative all'accoppiata radiatore/ventole, ricordo che con questa utility potete calcolare il delta del vostro impianto semplicemente selezionando i componenti, variando vattaggi,rpm delle ventole e molto altro


LINK ALL'UTILITY IN COSTANTE AGGIORNAMENTO: Watercooling Spreadsheet by Andrea

Istruzioni: Istruzioni Watercooling Spreadsheet by Andrea


-Come vanno posizionate le ventole sul radiatore?

E' preferibile posizionare le ventole in modo tale che aspirino aria attraverso il radiatore. Ovvero, una volta montate dovete avere a vista la parte della ventola in cui potete leggere le specifiche. Cosa molto importatane è lasciare almeno 4/5 cm libero sotto al rad per permettere all’aria di passare. Tuttavia, per essere sicuri di aver effettuato la scelta migliore, si consiglia di provare entrambi i versi e di scegliere quello che garantisce prestazioni migliori. Si consiglia la visione di questo test approfondito del nostro fidato martinm210

Radiator Fan Orientation And Shroud Testing Review



-Che cos’è un convogliatore?


Non è nient’altro che un elemento che si installa tra le ventole e il radiatore, in modo da disaccoppiarli. Permette di coprire le “zone d’ombra” non investite dal flusso d’aria, come ad esempio la parte di alette sotto il motore della ventola. Il convogliatore, realizzabile comodamente anche con del cartoncino, aumenta l’efficienza del radiatore. Una misura adeguata va dai 3 ai 5 cm di spessore, anche considerando l’ingombro. E' un sistema che obbliga il percorso dell'aria forzandolo attraverso il radiatore per aumentarne l'efficienza.

-Devo usare per forza un radiatore?

Se non usi una grande quantità d’acqua che permette lo scambio termico, si, lo devi usare. Altrimenti la temperatura salirà inesorabilmente. Se stai sotto i 50 litri il radiatore è d’obbligo.

-Basterà il radiatore per i miei componenti?

A seconda del proprio hardware, il radiatore dovrà essere dimensionato appropriatamente. Non esiste una regola precisa per scegliere la dimensione del radiatore, che dipenderà anche dalle proprie esigenze di overclock e dal silenzio/rumore a cui si è abituati.

(io non me la sento di dire “per tot watt ci vuole un biventola”,si può consigliare l'utilizzo del foglio di andrea...la vedo come cosa migliore da suggerire)

-Qual è la posizione ideale del radiatore?

Per quanto riguarda lo spurgo delle bolle la posizione ideale di un radiatore è con i raccordi laterali, il raccordo in basso come entrata e quello in alto come uscita, per facilitare il naturale movimento delle bolle verso l’alto. Questa posizione in pratica, a causa dell’utilizzo di radiatori molto lunghi, è spesso improponibile. Difatti, con i radiatori biventola, triventola o superiori, la posizione più naturale è quella orizzontale. E possibile infine anche metter il radiatore in verticale, preferibilmente con i raccordi verso l’alto.

Ultima modifica di Snowfortrick : 25-03-2010 alle 13:39.
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Old 27-04-2008, 17:47   #13
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Tubi e raccordi

-Come uso curve, gomiti e spirali avvolgitubo?

Tieni presente che qualunque cosa aggiungi all’impianto contribuisce a limitare il flusso. Meglio evitare troppi gomiti. Usarne qualcuno non fa male, soprattutto nel caso di pompe ad alta prevalenza, e spesso può facilitare la disposizione dell’impianto. Tieni presente che il diametro dei gomiti deve esser quanto più rapportato possibile a quello del tubo, ma usare ad esempio raccordi da 10 interni su tubi da 12 non è un problema. Le spirali avvolgitubo permettono curve strette senza che si strozzino i tubi. Sono molle o spiraline di plastica e si mettono all’esterno del tubo. Esistono tubi con maglia in metallo interna, ma risultano molto rigidi.

-Raccordi pneumatici o tradizionali?

I raccordi tradizionali sono i tipici portagomma su cui si va a calzare il tubo. I raccordi pneumatici, consistono in un sistema dotato di una ghigliottina che blocca il tubo una volta inserito. Per usarli con i nostri normali tubi di gomma è necessario usare dei particolari portatubo oppure spezzoni di tubo RISLAN, ovvero un tubicino di plastica su cui viene fatto calzare il tubo per una parte, mentre l’altra parte viene inserita nel raccordo pneumatico. Il vantaggio dei raccordi pneumatici è che la fase di smontaggio del tubo è pressoché immediata: basta premere il pulsante di cui sono dotati i raccordi e il tubo si stacca. Ricordiamo che i raccordi pneumatici si possono usare anche con tubo PUR(è un po' rigido ma ci si può fare un intero impianto) oppure poliuretano =)

-Che differenza c’è tra tubi in silicone e i tubi crystal?

Ecco le caratteristiche di uno e dell’altro:

CRYSTAL: pregi:trasparenti, resistenti, basso costo, alta reperibilità. Difetti: sono porosi e tendono a diventare opachi con il tempo, soffrono le temperature e soprattutto di inverno tendono ad irrigidirsi, danno una maggior tensione meccanica ai componenti

SILICONE: pregi: molto morbidi, praticamente eterni, non necessitano di essere scaldati per salire su raccordi di grosse dimensioni, resistenti agli agenti chimici, minor tensione meccanica sui componenti. Difetti: opachi di natura, per fare curve strette è necessario usare spiraline o molle che non permettano le strozzature, costo elevato, sono soggetti a rotture più facilmente derivanti da parti acuminate del case.

TYGON: hanno i pregi di entrambi i tubi e quindi risultano la soluzione migliore, ma costano parecchio

-Che cos’è il passo di un raccordo? che passo hanno i raccordi che usiamo?

Il passo di un raccordo è la misura della filettatura del raccordo stesso. In idraulica si usano le misure dei filetti in pollici. Le misure adottate nei nostri impianto sono spesso ¼, 3/8,1/2,3/4.
Nei wb italiani e non, per la gran parte, i raccordi sono a passo ¼.

-Meglio le fascette in metallo o quelle in plastica?

Fanno entrambe la loro funzione ma bisogna avere l’accortezza, qualora si usino quelle in metallo di non stringerle troppo in presenza di raccordi in plastica, pena la rottura dei raccordi stessi. Non serve stringere eccessivamente, le pompe che usiamo non producono una pressione elevatissima.

Ultima modifica di Snowfortrick : 20-12-2008 alle 02:21.
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Old 27-04-2008, 17:48   #14
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Domande generali

-La successione dei componenti influenza le prestazioni?

In un impianto in serie decisamente NO. Mettere il rad prima del wb o dopo non cambia nulla a livello di temperature finali. Semplicemente collega i componenti come più ti è comodo per la sistemazione di tubi. Preoccupati di altre cose, come l’adeguata ventilazione del radiatore.

-Che cosa posso raffreddare a liquido? È veramente tutto necessario?

Solitamente i componenti che si raffreddano a liquido sono cpu, scheda video e chipset. Si va da impianti semplici ad un wb fino ad impianti con multiwb anche per configurazioni SLI. Esistono però soluzioni per il raffreddamento a liquido di hard disk, alimentatori, mosfet, ram, southbridge etc, ma non è necessario utilizzare questo tipo di wb, è una aggiunta più utile al modding che al sistema.

-Ma un impianto a liquido è silenzioso?

Diciamo che un impianto a liquido completo è un ottimo compromesso tra silenziosità e prestazioni. Vi sono però anche in esso elementi che fanno rumore ovvero la pompa e le ventole sul radiatore. Se il silenzio è l’unica prerogativa, esistono decine di soluzioni ad aria molto silenziose, non soggette a manutenzione e più pratiche di un impianto a liquido. E’ però possibile con degli accorgimenti e delle scelte oculate, rendere molto silenzioso (dove molto silenzioso è diverso da muto per qualche epsilon >0) il proprio impianto: ventole silenziose sul radiatore o ventole a 5v o 7v, pompe silenziose e soprattutto ammortizzate da uno strato di spugna, neoprene, millebolle etc…

Ultima modifica di Snowfortrick : 20-12-2008 alle 02:23.
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Old 27-04-2008, 17:49   #15
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Old 21-07-2008, 20:37   #16
redeagle
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Che bello, quindi si può postare!

Olè!
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Old 21-07-2008, 20:41   #17
Snowfortrick
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Ebbene si,da qui si ricomincia per parlare di nuovo di liquido..di quello vero

Benritrovati a tutti quelli che seguiranno questo thread, la guida come si vede bene non è ancora finita, ma la voglia di completarla c'è, anche se il tempo adesso è poco
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Old 21-07-2008, 20:44   #18
mrcnet
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Ebbene si,da qui si ricomincia per parlare di nuovo di liquido..di quello vero

Benritrovati a tutti quelli che seguiranno questo thread, la guida come si vede bene non è ancora finita, ma la voglia di completarla c'è, anche se il tempo adesso è poco
bene, nel paragrafo dello studio dei flussi oltre a quello di engine metti anche un link ai test che ha fatto Martin sulla posizione delle ventole con convogliatore e senza in rapporto agli rpm:

http://www.martinsliquidlab.com/Radi...ng-Review.html
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Old 21-07-2008, 20:50   #19
Snowfortrick
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bene, nel paragrafo dello studio dei flussi oltre a quello di engine metti anche un link ai test che ha fatto Martin sulla posizione delle ventole con convogliatore e senza in rapporto agli rpm:

http://www.martinsliquidlab.com/Radi...ng-Review.html
per il momento sto mettendo a posto il primo post.Tutti gli altri accorgimenti verranno successivamente,dato che ci sarà una FAQ e una sezione apposita diciamo soprattutto per i consigli tecnici.Detto questo,per il momento non posso far altro che aggiungere i link un po' alla "ca**o di cane",successivamente sarà tutto più ordinato.

Aiuti di questo tipo sono molto graditi,ma vi comunico che fra na settimana parto
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Old 21-07-2008, 20:51   #20
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Ebbene si,da qui si ricomincia per parlare di nuovo di liquido..di quello vero

Benritrovati a tutti quelli che seguiranno questo thread, la guida come si vede bene non è ancora finita, ma la voglia di completarla c'è, anche se il tempo adesso è poco
eccomi... mi iscrivo anche qui! ma l'altro thread verrà chiuso o cosa?

cmq hai ragione... io avevo dato la mia disponibilità per la guida, poi ho fatto ben poco ... dovete scusarmi ma questo per me è periodo di esami e ho avuto poco tempo!
se c'è qualcosa da fare da sett prossima sono liberoooo
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