Intel Core Ultra 7 265K alla prova su motherboard MSI MEG Z890 ACE
Completiamo il lancio delle nuove CPU Intel Arrow Lake con la prova del Core Ultra 7 265K, processore con 20 core e 20 thread che s'inserisce tra il Core Ultra 5 245K e il Core Ultra 9 285K. La nuova CPU ha tutte le pecche dei modelli già provati, ma anche qualche punto positivo, che tuttavia non può spazzare via alcuni dati di fatto che riguardano soprattutto la longevità della piattaforma, laddove la concorrenza offre supporto stabile per diverse generazioni di CPU.
di Manolo De Agostini pubblicato il 30 Ottobre 2024 nel canale ProcessoriMSIArrow LakeCoreIntel
Il Core Ultra 7 265K è il processore di mezzo della prima ondata di CPU Core Ultra 200S. Dopo aver testato il Core Ultra 5 245K e il Core Ultra 9 285K, non abbiamo grandi aspettative nemmeno per questo modello.
Arrow Lake ha dato prova di non essere davvero più veloce di Raptor Lake Refresh, il design delle CPU Core 14000, soprattutto per quanto riguarda il gaming, ambito fondamentale per queste CPU consumer. Ciononostante, a volte aspettative e realtà possono divergere, quindi prima di trarre le dovute conclusioni vediamo come si comporta questo Core Ultra 7 265K.
Successore del Core i7-14700K, il Core Ultra 7 265K è dotato di 8 P-Core che operano a 3,9 GHz e possono salire fino a 5,5 GHz, dato che rappresenta una riduzione del clock rispetto al 14700K di circa il 2%. Accanto ai P-core ci sono 12 E-Core che operano a 3,3 / 4,6 GHz, cioè con un clock circa il 7% superiore rispetto agli E-Core del 14700K. Poiché la CPU è priva, come le altre Core Ultra 200S, dell'Hyper-Threading, abbiamo un totale di 20 core e 20 thread.
Il processore include 30 MB di cache L3 e 36 MB di cache L2. A ogni P-Core sono assegnati 3 MB di cache L2, mentre gli E-Core hanno 4 MB per cluster, con ogni cluster composto da quattro E-Core. Il Processor Base Power è pari a 125 W, mentre l'MTP è di 250 W. Il prezzo dichiarato da Intel è di 395 dollari prima delle tasse.
Core Ultra 9 285K | Core i9-14900K | Core Ultra 7 265K | Core i7-14700K | Core Ultra 5 245K | Core i5-14600K | |
Core / thread | 24 / 24 | 24 / 32 | 20 / 20 | 20 / 28 | 14 / 14 | 14 / 20 |
NPU | Sì | - | Sì | - | Sì | - |
Cache L2 | 40 MB | 32 MB | 36 MB | 28 MB | 26 MB | 20 MB |
Cache L3 | 36 MB | 36 MB | 30 MB | 33 MB | 24 MB | 24 MB |
P-core Base Clock | 3,7 GHz | 3,2 GHz | 3,9 GHz | 3,4 GHz | 4,2 GHz | 3,5 GHz |
P-core Max Boost | 5,7 GHz | 6 GHz | 5,5 GHz | 5,6 GHz | 5,2 GHz | 5,3 GHz |
E-core Base Clock | 3,2 GHz | 2,4 GHz | 3,3 GHz | 2,5 GHz | 3,6 GHz | 2,6 GHz |
E-core Max Boost | 4,6 GHz | 4,4 GHz | 4,6 GHz | 4,3 GHz | 4,6 GHz | 4 GHz |
GPU | Intel Graphics, 4 Xe-core, 64 EU | UHD Graphics 770, 32 EU | Intel Graphics, 4 Xe-core, 64 EU | UHD Graphics 770, 32 EU | Intel Graphics, 4 Xe-core, 64 EU | UHD Graphics 770, 32 EU |
GPU Clock Base / Boost | 300 MHz / 2000 MHz | 300 MHz / 1,65 GHz | 300 MHz / 2000 MHz | 300 MHz / 1,6 GHz | 300 MHz / 2000 MHz | 300 MHz / 1,55 GHz |
Processor Base Power (PBP) | 125W | 125W | 125W | 125W | 125W | 125W |
Maximum Turbo Power (MTP) | 250W | 253W | 250W | 253W | 159W | 181W |
È bene ricordare che le CPU Arrow Lake non sono supportate dalle piattaforme LGA 1700, bensì richiedono l'acquisto di una nuova motherboard LGA 1851 con chipset della serie 800, attualmente formata dal solo Z890. Nonostante l'aumento del numero di pin, il nuovo socket mantiene le stesse dimensioni e la stessa spaziatura dei fori di montaggio dei dissipatori di LGA 1700, garantendo la compatibilità con i dissipatori esistenti. Al momento non è nota la longevità del socket LGA 1851.
I Core Ultra 200S sono le prime CPU desktop di Intel basate su un design disaggregato, dove il chip non è più un unico blocco monolitico ma l'insieme di tanti chip con funzionalità diverse, poi fatti operare insieme mediante una tecnologia di packaging avanzato. Nel caso specifico, Forevos 3D.
L'altra novità riguarda i processi produttivi: come per Lunar Lake, progetto che muove i Core Ultra 200V, anche Arrow Lake è perlopiù prodotto da TSMC e non da Intel. Quest'ultima ha avuto non pochi problemi negli ultimi anni sul fronte dei processi produttivi, ma con Intel 3 e Intel 18A sembra sulla strada giusta per ritornare su un cammino produttivo autonomo, e speriamo anche convincente.
Novità assoluta è la presenza a bordo di una NPU, la stessa vista sui processori mobile Core Ultra 100 "Meteor Lake". Come spiegato una miriade di volte nell'ultimo anno, la NPU è un componente pensato per svolgere carichi di intelligenza artificiale in locale con efficienza; si affianca alla CPU e alla GPU, non le sostituisce, ma è decisiva e complementare.
I processori Core Ultra 200S Arrow Lake integrano architetture aggiornate per i P-core, gli E-core, la GPU integrata basata sul progetto Xe-LPG e hanno un controller di memoria DDR5 nuovo di zecca, capace di gestire moduli anche ad altissima frequenza che prendono il nome di CUDIMM.
Se non l'avete ancora fatto, potete approfondire questi e altri aspetti nell'articolo già online.
Configurazione di prova
Per questo test abbiamo usato il pacchetto composto da CPU, scheda madre, dissipatore e memoria offerto da MSI, basato sulla motherboard MEG Z890 ACE, un sistema di raffreddamento a liquido CoreLiquid I Series da 360 mm e un kit di memorie Kingston Fury Renegade DDR5-8200 da 48 GB, due moduli DDR5-8200 da 24 GB ciascuno con timing CL40.
Nel firmware della motherboard abbiamo impostato il profilo Intel Default Settings e la modalità Performance, in cui PL1 e PL2 sono pari a 250W per il Core Ultra 7 265K.
La MSI MEG Z890 ACE si presenta con un VRM con un totale di 24+2+1+1 fasi da 110A, quindi nasce per sostenere le necessità di un Core Ultra 9 285K, ma soprattutto per farlo esprimere al massimo nel caso di overclock ad altissime frequenze con sistemi di raffreddamento esotici come l'azoto liquido, oltre che quelli più classici che abbiamo nelle nostre case.
Attorno al socket, proprio per raffreddare i bollenti spiriti del VRM, c'è un elaborato sistema di raffreddamento con heatpipe che, senza dubbio, ha carattere anche estetico. Nei pressi, sopra la parte di I/O posteriore che vedremo dopo, c'è una copertura con il logo del drago che dona aggressività alla motherboard.
Come da tradizione ormai, anche la metà inferiore è quasi completamente coperta da un'armatura che ha il compito di raffreddare gli slot M.2 sottostanti, mentre quello primario che sta sopra il primo slot PCIe 5.0 x16 presenta un sistema di raffreddamento più elaborato, con tanto di scritta ACE in bella vista che si illumina.
La scheda madre presenta i classici quattro slot DDR5 con supporto fino a 256 GB di memoria, con MSI che dichiara la possibilità di gestire in OC soluzioni fino a oltre 9200 MT/s. Gli slot PCI Express x16 sono tre, due dei quali legati alla CPU e uno al chipset Z890. Il primo slot è un PCIe 5.0 che può gestire fino a 16 linee (x16), il secondo fino a 5.0 x8 e il terzo è un 4.0 fino a x4.
Sul fronte dello storage abbiamo cinque slot M.2, due collegati alla CPU e tre al chipset di casa Intel. Solo il primo M.2 è un PCIe 5.0 x4, mentre gli altri sono tutti PCIe 4.0 x4. Ci sono anche quattro porte SATA 6 Gbps. Da rilevare che tanto lo slot grafico - con un tasto da premere per sganciare la GPU - quanto quelli M.2 hanno sistemi "screw-less" per l'installazione dei componenti.
Passando alla parte di I/O posteriore, il pezzo forte sono le due Thunderbolt 4, la porta LAN Ethernet 10 Gbit e la HDMI 2.1, che si inseriscono accanto a porte USB 10 Gbps Type A e Type C, nonché ai connettori audio, l'uscita ottica S/PDIF e le connessioni per le antenne. A tal proposito poteva mai mancare il Wi-Fi 7? No!
Una soluzione Intel Killer BE1750x Wi-Fi 7 a 320 MHz supporta fino a 5,8 Gbps e garantisce il Bluetooth 5.4. Lato audio, un codec Realtek ALC4082 e un DAC ESS9219Q si occupano di offrire una buona resa sonora. La motherboard ha una pletora di connettori e funzionalità rivolte agli overclocker, come punti di rilevamento delle tensioni e altro ancora. C'è persino un connettore per schede Thunderbolt 5. Nella parte bassa un connettore di alimentazione PCIe a 8 pin serve a garantire ulteriore energia a configurazioni con GPU multiple e/o estremamente affamate di energia.
Abbiamo provato tutte le piattaforme con VBS - Virtualization Based Security - di Windows 11 24H2 disabilitata, al fine di permettere a tutte le CPU di esprimersi al meglio senza restrizioni. VBS impone un degrado prestazionale, ed è attivata di default in Windows 11, ma per evitare influenze abbiamo preferito disabilitarlo in questo test, assicurando comunque un campo da gioco equo per tutte le CPU. Per i test che hanno richiesto l'uso di una GPU, abbiamo usato una GeForce RTX 4080 SUPER Founder Edition con driver 565.90.
Il Core i9-14900K e Core i5-14600K sono stati provati su una piattaforma ASUS ROG MAXIMUS Z790 DARK HERO aggiornata all'ultimo BIOS disponibile, con memoria Corsair Dominator Titanium a 7200 MT/s con timing CL34-44-44-96. Abbiamo raffreddato le CPU con un be quiet! Light Loop da 360 mm, un dissipatore più che valido di cui avevamo già scritto qui. Anche in questo caso la prova è stata svolta con il profilo Intel Default Setting su Performance, quindi PL1 = PL2 a 253 Watt per il 14900K e PL1 = PL2 a 181 Watt per il 14600K.
I processori Ryzen 9 9950X, 7950X e Ryzen 7 9700X e 7800X3D sono stati testati sulla scheda madre ROG CROSSHAIR X870E HERO di ASUS, con memorie G.Skill DDR5-6400 CL32-39-39-102. Per il raffreddamento abbiamo usato un Cooler Master MasterLiquid 360 Ion.
Consumi e temperature
Abbiamo verificato i consumi e le temperature dei nuovi Core Ultra 200S sotto il carico di Cinebench 2024 multi-core, per oltre 10 minuti. Tutte le rilevazioni sono state prese con il software HWINFO64, che fa riferimento ai sensori della CPU e della piattaforma in generale, e con una GeForce RTX 4080 SUPER installata su ogni postazione.
Possiamo vedere che in questo specifico carico il nuovo Core Ultra 7 265K, raffreddato dal dissipatore MAG CORELIQUID I360, raggiunge un consumo massimo di 213 Watt e una temperatura massima di 82°C. Nel kit di MSI abbiamo trovato anche un "Offset Kit Enhancer-I" - che permette di andare a posizionare il blocco di raffreddamento al meglio, sopra l'hotspot che è spostato rispetto alle generazioni precedenti di CPU Core - facendo scendere la temperatura massima toccata a 77 °C. In tale scenario, i P-core hanno raggiunto un clock di 5,2 GHz e gli E-core di 4,6 GHz.
Questo dato si confronta con il Core i7-14700K che tocca 253 Watt e una temperatura di picco di 94 °C, raffreddato da un be quiet! Light Loop. Sul fronte dei consumi, quindi, c'è un calo del 16% per il 265K rispetto al 14700K in questo scenario, con una riduzione simile della temperatura.
Abbiamo tracciato i consumi delle CPU anche al test single-core di Cinebench 2024. Il Core Ultra 7 265K ha raggiunto i previsti 5,5 GHz sui P-core e i 4,6 GHz sugli E-core, con un consumo al package di 40 Watt e una temperatura di 54 °C. Il Core i9-14700K, nello stesso scenario, tocca i 5,6 GHz sui P-core e i 4,2 GHz sugli E-core, con un consumo di 75 Watt e una temperatura rilevata al package di 54 °C. In questo caso i consumi calano del 46%.
Per quanto riguarda il gaming, abbiamo svolto un test con Cyberpunk 2077. In questo scenario il Core i7-14700K ha operato a 82 °C e richiesto 213 Watt, mentre il nuovo Core Ultra 7 265K non ha richiesto più di 132 Watt con una temperatura operativa di 62 °C. Il nuovo chip abbassa i consumi del 40% nel titolo specifico.
Poiché è stato chiesto nei commenti della precedente recensione, abbiamo preso anche i consumi in idle per queste due CPU, lasciando per qualche minuto il sistema fermo al desktop. La CPU Core Ultra 7 265K ha richiesto circa 18 Watt di media nel periodo monitorato, quella Core i7-14700K ha mostrato sbalzi un po' più frequenti, per un media intorno a 22 Watt. NOTA: stiamo indagando sul motivo per cui il 265K consumi in certi frangenti più del 285K - la prova su diverse piattaforme potrebbe essere la motivazione, ma approfondiremo.
Prestazioni produttività Core Ultra 7 265K
Se avete già visto la recensione degli altri due modelli K della gamma Core Ultra 200S, sapete cosa aspettarvi, cioè prestazioni in produttività a volte migliori, a volte no - e secondo noi incide l'assenza dell'HT. In Cinebench 2024 e POV-Ray, nei test single-core, il vantaggio del 265K si aggira sul 7%, salendo tra il 10 e il 20% in multi-core.
Non è sempre così, anzi dove il Core Ultra 7 vince - salvo un test di Blender dove stacca il 14700K del 15% - è sempre intorno al 7%. Ci sono anche ambiti dove è nettamente dietro, come la decompressione, oppure leggermente dietro. Insomma, il carico è arbitro di questo scontro, da cui il Core Ultra 7 265K non emerge come vincitore totale.
Prestazioni gaming Core Ultra 7 265K
Se possibile, il Core Ultra 7 265K offre prestazioni in gaming vicine al Core Ultra 5 265K nella nostra suite di test, quindi al livello del Core i5-14600K. Il Core i7-14700K ci ha restituito l'8% di fps in più. Siamo piuttosto certi però che ci siano problemi di ottimizzazione del BIOS e di Windows 11 24H2, in quanto abbiamo visto prestazioni un po' ballerine. Detto questo, chiaramente chi ha una CPU delle ultime generazioni e non aveva necessità di guardare al 14700K ha ancora meno motivi per scegliere un 265K.
Conclusioni
Il Core Ultra 7 265K è, almeno per quanto riguarda la nostra suite di test e se possibile, ancora peggiore degli altri due Core Ultra provati in precedenza. Ritroviamo i miglioramenti in termini di consumo sotto carico rispetto al predecessore, ma le prestazioni in gaming sono decisamente sottotono: AMD non può essere impensierita a tal riguardo e l'arrivo del 9800X3D amplierà semplicemente il gap. Non c'è molto altro da dire, e non bisogna nemmeno stare a guardare troppo i prezzi per giungere a questa conclusione.
La prima CPU disaggregata desktop di Intel è un'incompiuta. Da una parte apprezziamo lo sforzo in tale direzione e il miglioramento dei consumi, ma le nuove architetture per quanto migliorate non riescono nella produttività a mascherare sempre e comunque la perdita dell'Hyper-Threading.
Nel gaming la debacle è chiara: non che abbinando un processore di questo tipo a una buona scheda video restituisca prestazioni insoddisfacenti, ma chiaramente ci si aspettava un miglioramento e non una regressione. Vedremo se Intel sarà in grado di migliorare la situazione tramite aggiornamenti alla piattaforma.
Il vero problema riguarda la piattaforma. Il socket LGA 1700 è morto, i Core 14000 hanno segnato l'ultima generazione, quindi chi vuole investire in un PC che duri e offra una possibilità di aggiornamento futuro, non può guardare alla serie di motherboard 700.
Il problema è che il socket LGA 1851 non sembra destinato ad avere una vita lunga: Intel è silente in proposito e non è un bel segnale. AMD, invece, ha dimostrato con il socket AM4 il supporto a lungo termine e, soprattutto, ha già sfornato due generazioni di CPU AM5 con l'obiettivo di mantenere la piattaforma fino al 2027 inoltrato.
Arrow Lake si configura come un flop dal punto di vista prestazionale, e probabilmente anche commerciale, ma è il primo passo in una direzione nuova e per certi versi migliore: proprio come per le Tile di questa CPU, Intel dovrà essere capace con la generazione a venire di mettere insieme le tessere del puzzle affinché le sue CPU tornino a competere ad armi pari con le proposte di AMD.
28 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE dire che all' epoca di bulldozer amd veniva data per spacciata......ora è Intel che deve inseguire,almeno nel gaming,invece in altri ambiti,siamo li li come prestazioni
diciamo anche che i consumi sono quelli nella situazione più favorevole, con la gpu ampiamente strozzata dalla CPU...
per il resto l'aumento dell'efficienza è pari al 10% (fonte techpowerup) che dipende più dalla bontà degli e-core e dalla riduzione della frequenza operativa (il p-core del 7 285k viaggiano a soli 4,8GHz a pieno carico contro i 5GHz del 14700k), che non da reali progressi di processo produttivo..
I consumi per i P-core a 4GHz sono identici tra le 2 generazioni
....paradossalmente il processo superiore sembra proprio i 7nm di Intel...forse non è un caso che Intel abbia riservato il "4" per i suoi processori server, e punti tutto sul suo 18A...
E dire che all' epoca di bulldozer amd veniva data per spacciata......ora è Intel che deve inseguire,almeno nel gaming,invece in altri ambiti,siamo li li come prestazioni
da chi faceva finta di non vedere la superiorità dell'architettura di AMD (addirittura magnificando l'architettura Jaguar....), manifestata nel suo pieno splendore con XV 4core finti quanto vuoi ma che viaggiavano a 2,7GHz @15W su uno schifoso processo planare....
PS siamo li li, perchè AMD si ostina a non aumentare il numero di core che è fermo dalla seconda generazione dell'architettura ZEN (anzi se consideriamo il costo possiamo dire che è dal primo ZEN che non vediamo un aumento di core, dopotutto un threadripper 1950xnon costava tanto di più...esattamente quello che ha fatto Intel a suo tempo...
Il consumo in idle del 14700K dovrebbe attestarsi fra 5 e 10 watt, rendendo quindi verosimile il consumo di 18 watt del core ultra 7. Su altre recensioni ho trovato appunto circa 10-15 watt di differenza a sfavore del core ultra7.
Il consumo in idle è fortemente influenzato dai processi attivi, basta che nel momento della misurazione ci sia qualche processo attivo in background, che il consumo sale di qualche watt. Invito a verificare il consumo del 14700K a sistema completamente fermo perchè 22watt mi sembra un dato troppo elevato per una CPU monolitica.
La differenza la farà il prezzo.
Almeno per una 4090.
Con la 5090 forse vedremo differenze più marcate.
Ma oddio.. vado un po' contro corrente..
PALESE che il salto prestazionale non c'è stato. Poco da dire.
Tuttavia è stato fatto un buon lavoro sui consumi e sulle temperature.. che è una netta inversione di trend rispetto al passato perchè, siamo onesti, si stava veramente andando fuori strada su questo aspetto.
E' anche da dire che c'è stato un importante cambio di rotta sulla composizione della CPU.. e questa è la prima versione di questa nuova via, magari i frutti si vedranno un po' più avanti. (Ipotizzo, lo spero per loro almeno)
Benissimo l'efficienza a pieno carico, ma chi usa una CPU AMD molto per carichi leggeri o nulli, è molto probabile che non stia risparmiando niente in termini di consumo rispetto Intel gen 14. Tutti noi usiamo il pc per navigare, guardare un film, scrivere una mail la maggior parte del tempo. Questo discorso meriterebbe un articolo di approfondimento dedicato. Quanto di quegli 80W che AMD ti fa risparmiare in game si vengono mangiati poi da consumi in idle di 30W superiori? Nessun recensore tocca mai questo aspetto, si vede che la maggior parte degli utenti accendono il pc per giocare e basta...nessuno naviga, scarica, edita documenti di testo...
Benissimo l'efficienza a pieno carico, ma chi usa una CPU AMD molto per carichi leggeri o nulli, è molto probabile che non stia risparmiando niente in termini di consumo rispetto Intel gen 14. Tutti noi usiamo il pc per navigare, guardare un film, scrivere una mail la maggior parte del tempo. Questo discorso meriterebbe un articolo di approfondimento dedicato. Quanto di quegli 80W che AMD ti fa risparmiare in game si vengono mangiati poi da consumi in idle di 30W superiori? Nessun recensore tocca mai questo aspetto, si vede che la maggior parte degli utenti accendono il pc per giocare e basta...nessuno naviga, scarica, edita documenti di testo...
Hai ragione, anche le performance in idle sono comunque rilevanti.
Qui non è stato toccato l'argomento ma ricordo che quando hanno recensito i ryzen 7000 ed i core 13000 c'era anche questo nei grafici.
Benissimo l'efficienza a pieno carico, ma chi usa una CPU AMD molto per carichi leggeri o nulli, è molto probabile che non stia risparmiando niente in termini di consumo rispetto Intel gen 14. Tutti noi usiamo il pc per navigare, guardare un film, scrivere una mail la maggior parte del tempo. Questo discorso meriterebbe un articolo di approfondimento dedicato. Quanto di quegli 80W che AMD ti fa risparmiare in game si vengono mangiati poi da consumi in idle di 30W superiori? Nessun recensore tocca mai questo aspetto, si vede che la maggior parte degli utenti accendono il pc per giocare e basta...nessuno naviga, scarica, edita documenti di testo...
Valutare il consumo dell'intero sistema ci azzecca poco con il consumo della sola cpu.
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